Posts written by ArcoIris

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    Michael Jackson, nessun cenno alle controversie nel trailer del biopic mostrato al CinemaCon

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    Era già stato annunciato che Michael, il biopic dedicato a Michael Jackson diretto da Antoine Fuqua, sarebbe stata una celebrazione della vita e della carriera del Re del Pop, così nel primo trailer mostrato al CinemaCon di Las Vegas non compaiono scene controverse.

    Il filmato inizia con i fan isterici che urlano insieme a Jackson mentre è padrone del palcoscenico, passando tra le performance dei suoi più grandi successi come "Man in the Mirror" e "Thriller". Il film, che è ancora in fase di riprese, conterrà oltre 30 canzoni e ne ricreerà diverse performance, a partire dalla classica interpretazione di "ABC" dei Jackson 5 ad "American Bandstand".


    L'uomo timido dietro la superstar

    Diretto da Fuqua, Michael promette di essere uno sguardo approfondito sulla vita del musicista, compreso il peso che l'essere una superstar ha comportato per l'uomo timido e riservato dietro il moonwalk. Il trailer riprende Jackson mentre è perseguitato da folle adoranti e paparazzi.

    "Ci saranno persone che pensano che tu sia diverso e questo ti renderà la vita un po' più difficile", dice la madre Katherine Jackson al figlio nel trailer. "Ma tu non sei mai stato come gli altri. Michael, tu hai una luce molto speciale. Quindi fai in modo che quella luce risplenda nel mondo". Più avanti nel trailer, sentiamo Michael Jackson dire: "Quando non sono sul palco, tutto mi sembra estraneo".


    Non manca certo il materiale da sfruttare per raccontare la storia di Michael Jackson. Prima di presentare il trailer, il produttore Graham King ha definito il film "uno sguardo dall'interno sull'artista più prolifico che sia mai esistito".
    E ha aggiunto: "Ci sono elementi di dramma e intrigo". King ha dichiarato di essere al lavoro sul film da sette anni, intervistando centinaia di persone e valutando attentamente come condensare la sua complessa vita e la sua eredità.


    Le controversie
    "Ci sono biopic e poi c'è Michael Jackson", ha ribadito King, che è stato anche produttore del film campione d'incassi Bohemian Rhapsody.



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    Antoine Fuqua sul film biografico: "Racconteremo i fatti, anche quelli negativi"

    Antoine Fuqua si occuperà della realizzazione di un film biografico su Michael Jackson, il regista ha condiviso qualche dettaglio dell'approccio che userà per portare sugli schermi la storia dell'icona della musica.

    Durante la sua apparizione televisiva, il filmmaker ha spiegato: "Racconteremo Michael in base ai fatti che abbiamo a disposizione. Io e Graham King, che ha realizzato Bohemian Rhapsody, racconteremo i fatti come li sappiamo. Spetta al pubblico poi decidere quello che provano nei confronti di Michael".

    Fuqua ha aggiunto spiegando il motivo per cui vuole portare la vita di Jackson sul grande schermo: "Era un artista grandioso. Era un essere umano. Mostreremo gli aspetti positivi, quelli negativi e quelli brutti... Racconteremo semplicemente i fatti".


    FONTE: Movieplayer
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    Miles Teller: "Michael Jackson merita un film su di lui, comunque la pensiate"

    L'attore, che è nel cast del prossimo biopic sul Re del Pop, ha risposto alle polemiche legate alla produzione.

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    Dopo l'annuncio del suo casting in Michael, il biopic su Michael Jackson diretto da Antoine Fuqua, Miles Teller ha difeso il film, affermando che il Re del Pop merita assolutamente una pellicola biografica sulla sua storia, al di là delle polemiche.

    Teller ha dichiarato che prima di accettare questo ruolo ha tenuto conto delle accuse di abusi sessuali su minori rivolte a Jackson. "In questo settore si hanno solo tante opportunità di fare film", ha aggiunto l'attore. "Sono davvero entusiasta di farne parte. Penso che lascerà la gente a bocca aperta".

    La star di Top Gun: Maverick ha raccontato anche come si sta preparando per il ruolo, rivelando anche di aver già incontrato John Branca, ex-manager di Jackson che Teller interpreterà nel biopic.

    "Si cercano sempre quante più informazioni possibili. Ho avuto modo di frequentarlo un po'". Teller ha anche raccontato di aver incontrato il regista Antoine Fuqua e il produttore Graham King. "Voglio dire, è davvero una squadra incredibile quella coinvolta".

    "A prescindere da ciò che sapete o dalla vostra opinione, Michael è stato uno dei più grandi, se non il più grande nel suo campo",
    ha proseguito l'attore. "Si merita un film e sono entusiasta di farne parte".


    Fonte: Movieplayer
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    Torniamo indietro nel tempo....


    Programmatori musicali, prendete nota: la recensione originale di ‘Thriller’ di Michael Jackson


    L'audacia inedita. I testi maturi. La voce come stumento. Il mix di forza e malinconia. Il camp. L'invito alle radio a suonare questi pezzi.

    Ecco come Rolling Stone recensiva il best seller uscito il 30 novembre 1982

    di CHRISTOPHER CONNELLY

    Il 30 novembre 1982 'Thriller' usciva negli Stati Uniti. Michael Jackson veniva dal successo strepitoso di 'Off the Wall', ma immaginare che l’album di The Girl Is Mine (il primo e fino a quel momento unico singolo tratto dal disco) sarebbe diventato il più venduto della storia era impossibile. Indovinarne il valore era decisamente più facile. Ecco come lo recensiva all’epoca l’edizione americana di Rolling Stone.

    Nei tre anni che ci separano da 'Off the Wall', l’album solista di Michael Jackson che ha venduto sette milioni di copie e prodotto quattro singoli di successo, la black music s’è allontanata dallo stile ballabile e superpatinato incarnato da quel lavoro. Da Prince a Marvin Gaye, dal rap a Rick James, gli artisti di colore hanno cominciato ad affrontare temi sempre più seri e audaci (cultura, sesso, politica), abbinandoli a musiche sempre più grezze e viscerali.
    E perciò quand’è uscito il primo singolo dal nuovo album, una ballata melodica e molliccia con un ritornello (cantato con un Paul McCartney scialbo) che recitava “quella dannata ragazza è mia”, si è pensato che Jackson avesse perso il treno.


    La leggerezza di quella hit così maledettamente orecchiabile contrasta con la sostanza sorprendente di Thriller. Invece di riproporre il funk spensierato di Off the Wall, Jackson ha messo assieme un LP bello gustoso, in cui i pezzi più ritmati non adombrano messaggi cupi e strazianti. In particolare, nei brani scritti da Jackson il sound quasi ossessivo e teso di Thriller s’accompagna a testi che descrivono un mondo che ha messo l’artista ventiquattrenne sulla difensiva: “Sono lì fuori e ti danno la caccia, è meglio fuggire finché puoi. Non vuoi essere un ragazzo, vuoi essere un uomo”.

    Jackson ha risposto a periodo difficile (i suoi genitori hanno divorziato, è stato coinvolto in un caso di presunta paternità) caricando a testa bassa. Ha abbandonato il falsetto da ragazzino di' I Want You Back' e 'Don’t Stop ‘Til You Get Enough' per usare una voce matura e adulta, un misto di forza e tristezza. Questo nuovo atteggiamento regala a 'Thriller' un’urgenza emotiva che lo rende più profondo di tutti i suoi lavori precedenti e segna un altro spartiacque nello sviluppo creativo d’un performer prodigioso.

    Prendiamo Billie Jean, un pezzo funk minimale e insistente il cui messaggio non potrebbe essere più schietto: “Lei dice che sono l’unico, ma il bambino non è mio figlio”.
    Lo spirito festaiolo di Off the Wall l’ha messo nei guai e ora cerca di arginare l’esuberanza col sospetto: “Cosa intendi quando dici che sono l’unico che ballerà?”, chiede stupito alla sua femme fatale. È una canzone triste, quasi funerea, ma è cantata da un uomo che ha una certezza ferrea e ripete che “Billie Jean non è la mia amante” fino alla dissolvenza finale.

    La stessa Billie Jean è menzionata rapidamente nel brano più tosto dell’album, Wanna Be Startin’ Somethin’, in cui Jackson se la prende con la stampa, i gossip e vari altri problemi che lo angosciano.
    Le emozioni sono talmente crude da far quasi deragliare la canzone. “Qualcuno cerca di far piangere il mio bambino”, si lamenta. La sensazione di paranoia diviene amarezza nel ritornello: “Sei un vegetale, ti mangeranno”.
    È un pezzo che elettrizza quasi quanto vedere Jackson su un palco, ma è molto più imprevedibile di una sua performance. D’accordo, non sono testi non faranno perdere il sonno a Elvis Costello, ma mostrano che Jackson è andato oltre il “facciamo casino” di Off the Wall.

    La grande vitalità della musica neutralizza ogni autocommiserazione. La produzione di Quincy Jones (Jackson ha co-prodotto i brani che ha scritto) è più minimale del solito e fortunatamente per niente sdolcinata. Il punto è che Jones ha lavorato con quello che, forse, è lo strumento più meraviglioso della pop music: la voce di Michael Jackson.
    Là dove artisti meno dotati hanno bisogno d’una sezione di archi o del suono di un synth, a Jackson basta semplicemente aprire bocca per comunicare emozioni profonde e sentite. La sua bravura e la sua convinzione portano all’eccellenza brani come Baby Be Mine e Wanna Be Startin’ Somethin’ e riescono anche a salvare The Girl Is Mine. Ok, quasi a salvarla.

    Forse la canzone migliore è il pezzo AOR Beat It. La voce di Jackson vola in alto sulla melodia, Eddie Van Halen tira fuori un assolo di chitarra al fulmicotone, il ritmo è così solido che ci potresti costruire sopra un centro congressi e il risultato è una canzone elegante e ballabile. Programmatori musicali, prendete nota.

    Il difetto più marcato di Jackson è una certa tendenza all’eccesso e anche se qui sembra essersi contenuto, non ha soppresso del tutto questo suo istinto.
    La fine del secondo lato, specialmente P.Y.T. (Pretty Young Thing), non ha l’audacia di altri brani. E la title track, che di primo acchito suona come metafora della sindrome da accerchiamento che emerge nei momenti migliori dell’LP, scade nel camp un po’ sciocco con una parte recitata da Vincent Price (Count Floyd non era disponibile?).

    Michael Jackson non ha mai nascosto la passione per lo showbiz tradizionale e il glamour che esso comporta. I suoi talenti, non solo il canto ma anche la danza e la recitazione, potrebbero renderlo un performer mainstream perfetto.

    Ma non voglio nemmeno pensarci. La convinzione e la passione che vengono fuori da 'Thriller' lasciano sperare che Jackson sia ancora lontanissimo dal cedere alle lusinghe di Las Vegas. Thriller non sarà il 1999 di Michael Jackson, ma è un passo favoloso nella giusta direzione.


    Fonte: Rolling Stone Italia
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    Michael Jackson da record: Sony compra metà del catalogo

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    Accordo raggiunto con gli eredi della popstar dopo un anno di trattative: transazione di almeno 600 milioni di dollari



    Michael Jackson da record: la Sony ha raggiunto un accordo con gli eredi per acquistare la metà del catalogo musicale del cantante, in quella che dovrebbe essere la transazione di maggior valore della storia per il lavoro di un singolo musicista. L'intero catalogo di Jackson è stato valutato tra 1,2 e 1,5 miliardi di dollari: la transazione avrebbe così un valore di almeno 600 milioni, una cifra da Guinness, anche se inferiore agli 800-900 milioni ipotizzati da Variety un anno fa, quando la trattativa era venuta a galla.

    L'accordo, di cui ha dato notizia Billboard, lascerebbe agli eredi di Michael Jackson notevole controllo sul materiale una volta ceduto il 50% delle quote: un punto che fino all'ultimo aveva tenuto in sospeso il negoziato.

    La popstar era arrivata prima davanti a Elvis Presley nella classifica Forbes 2023 dei cantanti ricchi passati a miglior vita: tra questi, nel gennaio dell'anno prima, era passata di mano la musica di David Bowie per 250 milioni.

    Il pacchetto per Jackson comprenderebbe, oltre ai testi delle sue canzoni e della musica da lui registrata, anche tracks di altri artisti acquistati dal suo gruppo editoriale MiJac tra cui brani di Ray Charles, Jerry Lee Lewis e Aretha Franklin.

    L'interesse è aumentato dallo show di Broadway MJ: The Musical, gli show a tema del Cirque du Soleil e l'imminente biopic Michael di Anton Fuqua, in cui il nipote Jafaar Jackson recita e canta nella parte dello zio.

    Jackson è morto nel 2009, a 50 anni, dopo aver venduto oltre 400 milioni di dischi. L'album del 1982 Thriller è ancora uno dei due best seller di tutti i tempi secondo il Guinness World Record. Il re del pop resta popolarissimo sui servizi in streaming con quasi 40 milioni di ascoltatori al mese su Spotify.


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    La Sony è l'etichetta storica del cantante e già era legata agli eredi da un'intesa da 250 milioni di dollari stipulata nel 2010.
    Il record ufficioso per i cataloghi musicali spettava finora a Bruce Springsteen, con circa mezzo miliardo di dollari, seguito da Bob Dylan con 450 milioni, che includono oltre alla musica i testi frutto della creatività del premio Nobel.

    Ora sarebbero in trattativa anche i Queen, con una valutazione richiesta di 1,2 miliardi di dollari, al livello o poco al di sotto del catalogo di Jackson.

    Vendere il proprio catalogo in passato era considerato un peccato mortale per un musicista, ma con Dylan che nel 2020 aveva dato il via, altri artisti, vecchi e giovani, erano saliti sul treno: tra questi Justin Bieber, che in cambio ha ottenuto 200 milioni di dollari dalla società Hipgnosis Songs Capital, la stessa che ha acquistato i cataloghi di Shakira, Justin Timberlake e Neil Young, quest'ultimo al 50% e con una clausola importante: nulla di quanto da lui composto potrà essere usato in pubblicità.


    Fonte: www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo...2-202402k.shtml
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    Michael Jackson "artista di Dio"

    un film per ricordare l’aspetto meno conosciuto del Re del Pop



    a cura della redazione Spettacoli

    "A Gift from God" è il titolo del film su Michael Jackson che Liana Marabini, regista e produttrice italiana residente a Montecarlo, sta girando tra la Costa Azzurra e Los Angeles. Il film - non un biopic - racconta sette anni della vita del Re del pop, dal 1982 al 1989, l'epoca di Thriller, di Billie Jean, Bad e altri grandi successi.

    Nel film si racconta un aspetto inedito di Michael Jackson: il suo legame con il cristianesimo che gli ha fornito speranza, soprattutto nei momenti difficili e la grande ispirazione che gli ha dato la figura di papa Giovanni Paolo II che lui chiamava "beacon of light and hope for humanity" (faro di luce e speranza per l'umanità ) e al quale ha dedicato un bellissimo ritratto (Jackson era anche un bravo pittore) che la regista ha utilizzato.

    La ricerca spirituale


    Michael Jackson era in origine testimone di Geova, che era la fede di sua mamma. Innamorato della Bibbia, che conosceva a memoria, la regalava a quanti lavoravano con lui e insegnava loro a pregare. Per girare il film la regista ha raccolto diverse testimonianze dagli ex collaboratori di Jackson in questo senso.

    Il Corano, la Torah e le filosofie orientali


    Quando l'artista ha lasciato i testimoni di Geova, troppo inflessibili e critici verso la sua arte, ha iniziato una ricerca spirituale personale che lo ha portato a studiare il Corano, la Torah e le filosofie orientali, alla ricerca di un'altra via spirituale, di un balsamo per la sua anima.

    La svolta mistica e il ritorno al cristianesimo avviene nel 1987, durante il tour di Bad che lo porta a Roma dove scopre la bellezza della liturgia cattolica. L'epifania avviene dentro una chiesa romana dove l'artista ascolta l'Ave Maria di Schubert. Nella Capitale Jackson rimane poi affascinato dalla figura di Giovanni Paolo II.

    La malattia e l’amore per Diana Ross


    A Gift from God non racconta però solo dell'aspetto mistico del Re del Pop. Il film, infatti, racconta anche l'amore non corrisposto di Michael Jackson per Diana Ross e la sofferenza del grande artista per la vitiligine che lo ha tormentato fino alla fine della sua vita e che ha trasformato la pelle da nera a bianca, cosa spesso oggetto di interpretazioni malevole.

    Appuntamento a Cannes


    Il film, che inizia con un'intervista di Michael Jackson in cui dice che ama Dio, che prega tutti i giorni, che la sua fonte di ispirazione è Gesù e che vuole imitarlo e che il suo talento è un dono che viene da Dio (da qui il titolo del film), sarà presentato il 14 maggio in anteprima mondiale al Festival di Cannes.

    Il cast


    A interpretare Michael Jackson è il giovane attore italo-americano Joshua Uziel Consigli. Nel cast Claudia di Candia è Elizabeth Taylor, Damon Pittman è Joe Jackson, Kim Boulukos è Grace, Aaron McCarthy è Quincy Jones, Maria Pia Ruspoli è la psicologa.


    Fonte: www.repubblica.it/spettacoli/music...film-422404389/

    Edited by ArcoIris - 7/4/2024, 14:42
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    AGGIORNAMENTO:


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    IL FILM "MICHAEL" USCIRÀ NEL 2025, MA LE PRIME IMMAGINI INEDITE DEL SET DI LOS ANGELES FANNO IL GIRO DEL MONDO. LA SOMIGLIANZA TRA JAAFAR E MICHAEL È INCREDIBILE

    Si preannuncia come un evento internazionale l’uscita del film il film biografico sulla vita della più grande popstar del pop Michael Jackson, anche perché ad interpretarlo è il nipote Jaafar Jackson. Il ventottenne è figlio di Jermain, ovvero il fratello di Michael, che ha anche fatto parte dei Jackson 5, gruppo musicale di famiglia.
    L’uscita del film “Michael” è prevista l’8 aprile 2025, mentre in Italia arriverebbe il 18 aprile. L’attore è stato fotografato tra i set di Los Angeles e le immagini sono diventate virali grazie all’incredibile somiglianza tra Jaafar e lo zio.

    IL TALENTO È DI FAMIGLIA
    “Jaafar incarna Michael. Va oltre la somiglianza fisica. È lo spirito di Michael che emerge in modo magico. Bisogna viverlo per crederci” ha detto Antoine Fuqua, il regista del film.
    Jaafar è nato a Los Angeles il 25 luglio 1996 e fin dall’età di 12 anni il piccolo Jackson canta e balla come un vero professionista e pubblica i suoi video sul web. Bastano poche note per capire che la somiglianza tra zio e nipote: il tono, il falsetto e l’ ”attitude” sono proprio quelli del re del pop.

    Ma la decisione di far interpretare Jaafar il protagonista non è stata così scontata. Il produttore Graham King, che ha curato anche il biopic Bohemian Rapsody, lo ha scelto dopo due intensi anni di casting, ma alla fine “è stato qualcosa di così potente che anche dopo aver condotto una ricerca in tutto il mondo era chiaro che lui era l’unica persona ad assumere questo ruolo”.


    I PRIMI SPOILER
    Sui social le prime immagini del set hanno sconvolto il popolo del web, in tutto il mondo. Gli scatti rubati riprendono Jaafar nei panni di Michael, nell’esterna nel quartiere di Encino a Los Angeles.
    Anche nei video condivisi è quasi difficile distinguere quale sia il Michael originale. In altre foto la somiglianza è ancora più esaltata dal trucco e dai vestiti più iconici della popstar. Lo stesso regista Antoine Fuqua su X ha pubblicato un collage che mostra il confronto tra MJ e Jaafar nell’iconica foto del Dangerous World Tour. Michael indossava la sua iconica t-shirt bianca aderente con scollo a V abbinato a camicia e pantaloni neri mentre canta Man in the Mirror.

    Ciò che rende il tutto ancora più incredibile è il fatto che il fotografo delle due foto sia lo stesso. Kevin Mazur, che negli anni ‘90 si trovava su tutti i palchi del mondo durante il Dangerous World Tour, è ora un grande sostenitore di questo progetto cinematografico. Ha commentato: “Quando sono arrivato sul set mi sono sentito come se fossi tornato indietro nel tempo.

    Vedendo Jaafar esibirsi ho pensato «Wow, è Michael! Il modo in cui si esibisce e si muove, il suo comportamento, tutto in lui è Michael Jackson. Chiunque non abbia avuto la possibilità di vedere Michael esibirsi dal vivo durante la sua vita, deve sapere che è stato proprio così”.

    Il fotografo Mazur non è l’unico nell’attuale troupe ad aver lavorato direttamente con il King of Pop: “Abbiamo riunito un incredibile team di artisti per questo progetto, trucco e parrucco, costumi, fotografia, coreografia, illuminazione, parteciperanno anche persone che conoscevano Michael e che hanno lavorato insieme a lui” ha precisato il regista. Si prevede allora un grande capolavoro, ma al pubblico non toccherà far altro che aspettare ancora molti mesi prima di vedere il film nelle sale cinematografiche.

    FONTE: https://www.rtl.it/notizie/articoli/il-fil...jaafar-jackson/
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    Dipinto dall'artista cinese Mr. Mao.
    From Michael Jackson's HideOut

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    Edited by ArcoIris - 2/12/2019, 03:57
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    2 maggio 1979

    Michael Jackson e il suo pappagallo di nome Ricky partecipano ad uno spot pubblicitario per la stazione radio di Chicago, WJPC 95 AM.

    Muhammad Ali, Redd Foxx (con Tom Joyner che tiene in mano il microfono - e viene messo al tappeto da lui), Commodores, Don Cornelius (presentatore del Soul Train) e Slappy White, hanno anche partecipato allo spot che è stato trasmesso sulla TV locale di Chicago il 2 maggio 1979.

    WJPC era di proprietà della Johnson Publishing Company, che ha lanciato le riviste Jet e Ebony.

    FONTE: The Museum of Classic Chicago Television - FuzzyMemories.tv --- Espaço Michael Jackson

    WJPC

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    Brevi racconti dietro alcune foto scattate da Jim Britt




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    Piano boy


    Michael nella stanza della musica della sua famiglia. Si trovava in uno dei magazzini della sua proprietà a Los Angeles. In questa stanza c'erano batteria, chitarra e tastiera. Non stava suonando una canzone specifica quando l'ho fotografato. I vestiti che Michael indossa sono stati scelti da lui, non da noi.


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    'Lookin' Through the Window'

    Questa è a casa di Jackson a Encino, in California. Lì avevano un palco. Ho fatto una serie di foto con i ragazzi dietro quella finestra. Le immagini sono state utilizzate sulla copertina dell'album 'Lookin' Through the Window' , pubblicato nel 1972. Michael prese il fiore da solo. Ancora una volta, sembrava essere solo un bambino normale. Ricordo che giocava a basket con i suoi fratelli.


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    The Dog Is Mine

    Occasionalmente ho usato un obiettivo per dare un bagliore speciale alle foto. Questo è Michael e il suo cane. È semplice e bello. Non avevamo una idea specifica per gli scatti.
    Le persone spesso mi chiedono: “Bene, qual è il tuo concetto dietro questo? “Rido. Stavo solo fotografando una persona per catturare il suo splendore. Ognuno ha il proprio genio ed era quello che stavo cercando in Michael.


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    Strike a Pose (mettersi in posa)

    La foto è stata scattata in un parco a Beverly Hills intorno al 1973. Michael stava facendo una mossa di karate. Ero in strada con un treppiede e un obiettivo da 180 mm, quindi sono riuscito a sfocare lo sfondo. Un'ombra aperta e una luce bellissima. Questa fotografia non è mai stata usata...


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    Blue Sky Mine

    Questa è stata scattata sul tetto del mio studio. Abbiamo dovuto salire una piccola scala per arrivarci. È stata un'avventura. Sapevo quale fosse la luce lassù e volevo questo cielo aperto. Puoi vedere un albero laggiù, ma è sfocato. Era il 1975. Stavamo facendo le foto per l'album 'Forever, Michael'.


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    All-American Teen (Teenager tutto americano)

    Il locale si chiama Pink, molto famoso a Los Angeles, e si trova a solo un isolato dal mio studio. L'ho portato lì dopo che avevamo finito la sessione sul tetto perché volevo fotografarlo mentre faceva cose come qualsiasi adolescente medio.


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    Shining Star

    Anche questa è stata scattata a Beverly Hills Park per le sessioni dell'album 'Forever, Michael'.
    Ho scelto questo posto solo perché pensavo avesse una buona luce e molta ombra aperta. Stavo usando un filtro a stella sulla fotocamera, lo ammorbidiva e gli dava un bagliore.
    Non avevo un assistente in quei giorni. Siamo sempre stati solo io, Michael e l'autista di famiglia. È stato tutto molto semplice.


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    Little Tramp

    Questo è il salotto della casa di famiglia. Era pieno di dipinti e disegni. Abbiamo fatto una bella chiacchierata mentre mi mostrava le sue cose.


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    Stepping Into the Foreground

    Stavo sistemando un obiettivo grandangolare sulla mia macchina fotografica prima di scattare questa foto. Ciò ha reso la fotocamera enorme, e Michael si è avvicinato e ha chiesto: "Che cos'è questo obiettivo?
    Gli ho spiegato cos'era mentre ero in ginocchio per cambiare l'obiettivo, quindi eravamo all'incirca alla stessa altezza e l'ho fotografato. Potete vedere i suoi fratelli sullo sfondo.


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    First Moonwalk

    Eravamo nel parco a Beverly Hills, con questo stagno diviso in quattro sezioni. C'era un muretto che divideva due sezioni dello stagno e Michael ci camminava sopra. Ha iniziato a ballare ed è stato davvero come assistere ai primi accenni del moonwalk.

    FONTE: Espaço Michael Jackson

    Edited by ArcoIris - 2/12/2019, 04:04
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    37 anni dopo, "Thriller" è ancora l’album più venduto di sempre


    IL CANTANTE STATUNITENSE MICHAEL JACKSON. IL SUO ALBUM THRILLER COMPIE 37 ANNI ED È TUTT'ORA IL PIÙ VENDUTO DI SEMPRE. LE CIFRE PARLANO DI OLTRE 110 MILIONI DI COPIE VENDUTE IN TUTTO IL MONDO. CIFRE DA CAPOGIRO OGGI, IN CUI LA MUSICA "CHE CONTA" VA AVANTI A SUON DI POCHE (POCHISSIME) DECINE DI MIGLIAIA DI ALBUM ACQUISTATI. CON 'THRILLER', PERÒ, LE CIFRE ERANO 7

    Nessuno, al mondo, ha mai fatto meglio di così. Arrivava nei negozi di dischi italiani il 2 dicembre di 37 anni fa 'Thriller'. Il disco più venduto di tutti i tempi.

    Aveva fatto il suo ingresso nel mercato statunitense e britannico due giorni prima, con l’etichetta Epic Records. Da noi sarebbe arrivato come Columbia Records.

    Quanto ha venduto Thriller di Michael Jackson nel mondo?
    Le cifre parlano di oltre 110 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

    Cifre da capogiro oggi, in cui la musica “che conta” va avanti a suon di poche (pochissime) decine di migliaia di album acquistati. Con 'Thriller', però, le cifre erano 7.

    Il disco è stato poi inserito al 20esimo posto della classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi secondo Rolling Stone. D’altra parte, è l’unione esplosiva di sole hit assolute.

    A partire dalla title-track, ma poi 'Beat It', 'Human Nature', 'Billie Jean', 'The Girls Is Mine' (incisa insieme a Paul McCartney), ìP.Y.T.ì (Pretty Young Thing). Insomma, capire il motivo di un successo tanto vasto è piuttosto facile.

    Quanti premi ha vinto Thriller?
    Il disco ha vinto 7 Grammy Awards, tra cui il premio per il migliore album dell’anno. Nessuno ha fatto meglio di lui (come lui, però, sì: Taylor Swift). Oltre a essere stato inserito nella Grammy Hall of Fame, ma solo nel 2001.

    Lo stesso anno in cui il disco è stato ripubblicato in una edizione speciale, contenente 4 bonus track e delle interviste esclusive. Riedizioni dello stesso lavoro sarebbero state pubblicate anche negli anni a seguire.

    La più importante, nel 2008, in occasione del 25esimo anniversario della pubblicazione dell’album. Il videoclip restaurato della title-track è stato presentato in anteprima, fuori concorso, durante la Mostra del Cinema di Venezia del 2017.

    FONTE

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    “THRILLER”, IL VIDEO RESTAURATO DI MICHAEL JACKSON: DA GUARDARE E RIGUARDARE

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    BREVE AGGIORNAMENTO:

    Nel 2020 'Square One', il documentario che mostra nuove prove del famigerato caso del 1993,
    entrerà a far parte del catalogo della piattaforma streaming di Amazon Prime Video.

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    Michael Jackson, arriva un biopic del produttore di ‘Bohemian Rhapsody’



    Lo produce Graham King e ha il benestare degli eredi di Michael Jackson: il biopic dedicato alla vita e all'arte del Re del Pop potrebbe essere un nuovo caso "Bohemian Rhapsody".

    Secondo quanto riferito dall’Hollywood Reporter e ripreso dalle principali testate d’intrattenimento internazionali sarebbero iniziati i lavori su un biopic dedicato a Michael Jackson che vede nella squadra impegnata nella realizzazione del progetto il proprietario della GK Films Graham King, il produttore – insieme al manager dei Queen Jim Beach - di “Bohemian Rhapsody”, la pellicola campione d’incassi dedicata a Freddie Mercury e ai Queen.

    La sceneggiatura invece, scrive l’Hollywood Reporter, sarà opera di John Logan, collaboratore di lunga data di Martin Scorsese. Scrive sempre la testata statunitense che la pellicola spazierà dall’infanzia del Re del Pop alla sua carriera artistica fino alle questioni legali e alla sua morte.
    Ma soprattutto, che il film ha avuto il benestare degli eredi della voce di “Smooth Criminal”. È del mese scorso la notizia che King sarebbe coinvolto anche nel confezionamento di un biopic sui Bee Gees.

    La vita e l’arte di Michael Jackson continuano a far parlare di sé e a ispirare progetti legati al suo nome. Tra gli ultimi ricordiamo il musical “MJ”, che debutterà a Broadway la prossima estate, e il discusso documentario “Leaving Neverland”, proiettato prima al Sundance Festival e poi sulla statunitense HBO lo scorso mese di marzo.
    Non a caso l’artista è, riferendoci agli ultimi dati diffusi da Forbes, la celebrità non più in vita che continua a guadagnare più soldi: solo nel 2019 gli eredi del cantante e ballerino hanno guadagnato 46 milioni di sterline grazie al catalogo di Jackson.

    FONTE: Rockol




    Graham King e John Logan al lavoro su un biopic di Michael Jackson!



    Un nuovo biopic per Graham King: il produttore di 'Bohemian Rhapsody' è infatti al lavoro su un film dedicato alla vita di Michael Jackson. La sua GK Films si è assicurata i diritti cinematografici per realizzare la pellicola con il benestare, ovviamente, della società che cura gli interessi degli eredi della popstar.

    A scrivere la sceneggiatura sarà John Logan, nominato a tre premi Oscar. L’intenzione, secondo quanto riporta Deadline, non è quella di raccontare una versione “all’acqua di rose” della vita del Re del Pop: Logan, dopotutto, ha già lavorato a 'The Aviator' in cui Howard Hughes non veniva dipinto come un santo e non venivano nascoste né le sue ossessioni né la sua malattia mentale.

    Va detto che Michael Jackson è scomparso solo pochi anni fa (per la precisione dieci, aveva solo 50 anni), le vicende della sua vita sono ancora legate a controversie e soprattutto è ancora una delle popstar che vendono più dischi ogni anno.

    L’idea è che Logan completi lo script prima che il film venga venduto a uno studio per la distribuzione. Lo sceneggiatore e Graham King hanno lavorato, in passato, anche a film come Hugo Cabret e Rango.

    'Bohemian Rhapsody', uscito l’anno scorso, ha raccolto ben 903 milioni di dollari in tutto il mondo e ha ottenuto sei nomination all’Oscar, vincendone una per l’interpretazione di Rami Malek.

    Cosa ne pensate? Chi vedreste nei panni di Michael Jackson?

    FONTE: badtaste
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    AGGIORNAMENTO

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    Michael Jackson, il musical: Ephraim Sykes sarà il Re del Pop

    MJ the Musical debutterà il 6 luglio 2020 a New York


    Ephraim Sykes: sarà il 34enne attore statunitense a interpretare il “Re del Pop” Michael Jackson in un nuovo musical, che dovrebbe vedere presto la luce.
    Lo annunciano la produttrice Lia Vollack e la Michael Jackson Estate. Il musical avrebbe dovuto prendere il nome da una canzone dello stesso MJ, "Don’t Stop ‘Til You Get Enough", pubblicata nel ’79. Ma poi si è deciso per un titolo molto più semplice e diretto.
    La prima di "MJ the Musical" è in programma dal 6 luglio al Neil Simon Theatre di New York, con una serie di repliche fino al 13 agosto.

    Lo spettacolo è diretto da Christopher Wheeldon, vincitore di un Tony Award, che ne ha anche curato le coreografie. Protagoniste assolute saranno le più grandi hit di Michael Jackson, da 'Thriller' a 'Billie Jean'.

    Tornando a Ephraim Sykes, l’attore ha più volte dichiarato di non vedere l’ora di interpretare la parte di Michael Jackson, con il desiderio di mettere in luce le sue tante qualità umane: regalando quindi un ritratto della persona oltre l’artista.

    «Voglio fare del mio meglio per “riportarlo indietro”, facendo capire quanto fosse una persona veramente “umana”» ha dichiarato l’attore.
    «Voglio mostrare le cose straordinarie che ha fatto, sperando che possa aiutare la gente a essere un po’ più empatica con lui: capendone le debolezze, i suoi demoni e i suoi struggimenti».

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    Sykes è attualmente impegnato a Broadway con ''Ain’t Too Proud: The Life and Times of the Temptations'': spettacolo grazie al quale si è aggiudicato una nomination ai Tony Award di quest’anno.
    L’attore, ballerino e cantante – tutto questo sa fare! – ha anche ricevuto il Chita Rivera e l‘Helen Hayes Award, due premi piuttosto ambiti. Oltre a essere stato nominato ai Grammy come attore protagonista per la sua parte in ''Ain’t Too Proud: The Life and Times of the Temptations''.
    Vedremo se anche nei panni di Michael Jackson riuscirà a stupire.

    FONTE

    Edited by ArcoIris - 23/11/2019, 02:28
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    Ciao Eva. Bentornata e buona permanenza! 😉
5438 replies since 14/9/2010
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