Data da Record: 30 novembre 1982... esce 'Thriller'

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    Accadde oggi: i trent'anni di 'Thriller'


    Il disco-capolavoro di Michael oggi viene 'trascurato' e non sarà ricordato con una nuova edizione. Ma per una volta, non è questa la cosa importante.

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    La storica copertina, Foto Sony Music


    Niente celebrazioni. Inutile guardare speranzosamente ai negozi di dischi nel giorno che segna il trentennale dalla pubblicazione di Thriller di Michael Jackson: oggi nessuna ristampa particolare colorerà le vetrine, digitali o materiali che siano.

    Non è una mancanza di rispetto né una clamorosa forma di miopia commerciale, ma una scelta praticamente obbligata visto che la Sony, ora proprietaria del marchio CBS che pubblicò il disco il 30 novembre del 1982, aveva già fatto uscire una edizione celebrativa nel 2008.

    Si era comunque in ritardo sul compleanno numero venticinque del disco più venduto nella storia della musica, ma Michael Jackson era ancora vivo e faceva i capricci che si perdonano solo a un re del pop per comparire alla serata dei Grammy: alla fine lui non andò, ma la anniversary edition di Thriller venne pubblicata nello stesso giorno della premiazione degli Oscar della musica. Così quest'anno agli amanti di Jacko è toccato in sorte un altro venticinquennale, quello di Bad, e Thriller, nonostante la cifra tonda, viene trascurato.

    Per quanto si possa trascurare un disco chiave (un altro) nella carriera di Michael e nella storia della musica pop(olare). Off The Wall, nel 1979, era stato il disco dell'emancipazione dai Jackson - intesi sia come macchina da guerra nella fabbricazione di successi da classifica che come famiglia approfittatrice del più talentuoso dei suoi componenti.

    Invece Bad, nel 1987, sarebbe stato il perfezionamento di una formula che in Thriller è al suo massimo livello di espressione: quella geniale commistione di generi (la dance di Wanna Be Startin' Something o P.Y.T, il rock di Beat It, il soul di Human Nature…) pensata dal produttore Quincy Jones e capace di partorire sette singoli da un album con nove canzoni, un risultato ancora oggi insuperato.

    Praticamente ogni episodio era indirizzato a una fetta di ascoltatori diversi per gusti e provenienza sociale o anagrafica, e la stessa CBS non seppe, da principio, maneggiare un lavoro così vario, nel quale comparivano Eddie Van Halen o Steve Porcaro (il tastierista-fondatore dei Toto), Vincent Price o Paul McCartney.

    E infatti il 6 novembre del 1982 per andare sul sicuro la label aveva scelto come singolo anticipatore dell'album proprio il duetto con l'ex Beatles, The Girl Is Mine, puntando sulla visibilità del nome di Sir Paul. Il motivo era anche, incredibilmente, razziale: l'inizio degli anni '80 vedeva le radio rigidamente divise in canali per "musica bianca" e "musica nera". E quel duetto poteva andare sulle prime, più numerose.

    Ancora oggi le programmazioni tematiche di moltissime stazioni statunitensi sono figlie di quella incredibile forma di apartheid musicale, per la quale Michael e Thriller non rientravano in alcuna categoria, ma venivano rifiutate sulla base del colore della pelle del cantante (a nessuno sfuggirà la triste ironia).

    Anche MTV, che nel 1982 muoveva ancora i suoi primi passi, inizialmente rifiutò di passare i video di Jackson, perché voleva imporsi come canale tv sì musicale, ma rock. Andarono nel pallone quando dalla CBS proposero il clip per il terzo singolo, Beat It. Capitolarono, finalmente, e con loro il resto del mondo. Così cominciò (veramente) la leggenda di Thriller.

    Trent'anni dopo, tutto è cambiato: Jackson non c'è più, la sua casa discografica nemmeno, e suona assurdo che una radio o un canale tv possa rifiutare una canzone per questioni di "razza". Ma l'importanza di Thriller rimane. Le sue canzoni ancora oggi suonano (per lo più!) perfette: potrebbero finire in classifica anche adesso. E quella forma di "schizofrenia creativa", quello spaziare tra generi diversi per far capitolare non solo un tipo di pubblico ma tutto il pubblico che c'è continua a essere la formula più ricercata per produrre perfetti meccanismi pop. Lady Gaga, Rihanna, Justin Timberlake o Katy Perry (fra gli altri) ringraziano
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    Fonte: www.rollingstonemagazine.it/musica/...-thriller/61144


    ‘Thriller’: compie 30 anni il capolavoro di Michael Jackson


    Thriller, capolavoro del grande e mai dimenticato "King of Pop" Michael Jackson compie trent'anni, nessuna celebrazione particolare né ristampa: le vetrine dei negozi di dischi restano vuote.

    Nonostante i trent’anni di Thriller, nessuna ristampa particolare, nessuna celebrazione degna di un album così importante e che ha segnato la storia della musica pop internazionale; all’epoca, quando per la prima volta si ascoltò questo capolavoro, Michael Jackson era già famoso, arrivò quindi la consacrazione eterna: era il 30 novembre 1982.

    Il disco ebbe un riscontro clamoroso, sia per via dell’incredibile “battage” pubblicitario, sia per la genialità nei nove brani; collaborarono artisti di calibro mondiale come i Toto, Paul McCartney, i Van Halen e ovviamente il disco non poteva che essere sponsorizzato da uno dei geni della musica di tutti i tempi: Quincy Jones.


    Il video che promuoveva il disco fu una vera e propria rivoluzione, ogni dettaglio era curato fin nei minimi particolari: veri e proprio spezzoni di film realizzati con la regia di John Landis (vero e proprio maestro di commedie e soprattutto film Horror).

    Thriller resta il disco più venduto di tutti i tempi, le cifre sono davvero impressionanti: il numero complessivo supera le 110 milioni di copie, davanti anche ai Pink Floyd e agli AC/DC.

    Ciò che più di tutto fa restare sconcertati è l’assoluto silenzio, il modo in cui l’anniversario dell’album che ha segnato (e ancora segna) tutta la musica pop viene trascurato, quasi fosse poca cosa.


    Fonte: http://music.befan.it/thriller-compie-30-a...ichael-jackson/

    Edited by ArcoIris - 9/4/2018, 00:47
     
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    10 Things About Michael Jackson's 'Thriller' 30 Years After Its Release


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    Thirty years ago today, at the age of 24, Michael Jackson set out to become the King of Pop with the release of "Thriller." It became -- and still remains -- the best-selling album of all time.

    The album, which produced such hits as "Beat It," "Billie Jean," "Wanna Be Startin' Somethin'" -- as well as the title track -- changed the way we view music videos and influenced a generation of artists.

    "Thirty years ago the greatest album ever made was released and it still stands the test of time," Jackson biographer Stacy Brown told ABCNews.com.

    Click through to read 10 things you might or might not know about the making of "Thriller."





    10 cose su 'Thriller' di Michael Jackson 30 anni dopo la sua uscita.

    Trenta anni fa, all'età di 24 anni, Michael Jackson ha cominciato a diventare il Re del Pop con l'uscita di " Thriller ". E' diventato - e rimane tuttora - l'album più venduto di tutti i tempi.

    L'album, che ha prodotto successi come "Beat It", "Billie Jean", "Wanna Be Startin 'Somethin'" - così come la title track - ha cambiato il nostro modo di vedere i video musicali e influenzato una generazione di artisti.

    "Trenta anni fa il più grande album mai realizzato è stato rilasciato ed è ancora in piedi dopo la prova del tempo," ha detto alla ABCNews.com il biografo di Jackson, Stacy Brown.

    Le 10 cose che potreste conoscere o no riguardo la realizzazione di "Thriller".



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    1. 'Thriller' Was Jackson's Response to Disappointment of 'Off the Wall'


    "Thriller" was Jackson's follow-up to his 1979 album "Off the Wall," which, by most accounts, was a critical and commercial success, selling more than 20 million copies.
    But Jackson didn't see it that way.

    "When he did not win best album, he was so upset that he wrote in his sister La Toya's lipstick on the mirror in his room that he would sell 50 million copies of his next album," said Brown, who used to work for the Jackson family. "Talk about prophetic."

    "Thriller" went on to win eight Grammys in 1984 and sell between 65 and 110 million copies worldwide.



    1.'Thriller' è stata la risposta di Jackson alla delusione di 'Off the Wall'

    "Thriller" è stato il seguito del suo album del 1979 "Off the Wall", che, visto dalla parte dei conti, è stato un successo commerciale e di critica, vendendo più di 20 milioni di copie. Ma Jackson non l'ha visto in questo modo.

    "Quando non ha vinto come miglior album, era così sconvolto che ha scritto, col rossetto di sua sorella La Toya, sullo specchio della sua stanza che avrebbe venduto 50 milioni di copie del suo prossimo album", ha detto Brown, che lavorava per la famiglia Jackson. "E' stato profetico."

    "Thriller" ha vinto otto Grammy nel 1984 e ha venduto tra i 65 e i 110 milioni di copie in tutto il mondo.






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    2. 'Thriller' Continued Jackson's Collaboration with Quincy Jones

    When Jackson first suggested working with Quincy Jones on "Off the Wall," his record label was hesitant.
    "Quincy was considered more of a jazz kind of person," Gail Mitchell, Billboard's R&B senior correspondent, told ABCNews.com."But Michael really pushed it and out of that came 'Off the Wall.' That was kind of an appetizer. It opened the door to that perfect storm of a relationship."

    After "Thriller," Jones and Jackson collaborated on his next album, "Bad," which sold 45 million copies.



    2. 'Thriller': continua la collaborazione di Jackson con Quincy Jones

    Quando Jackson per primo ha suggerito di lavorare con Quincy Jones su "Off the Wall", la sua etichetta discografica era esitante.

    "Quincy era considerato più un tipo di persona da jazz " Gail Mitchell, Billboard R & B corrispondente senior, ha detto a ABCNews.com. "Ma Michael ha insistito ed è venuto fuori 'Off the Wall'. E' stato una specie di antipasto. Ha aperto la porta a quella tempesta perfetta di collaborazione. "

    Dopo "Thriller", Jones e Jackson hanno collaborato al seguente album, "Bad", che ha venduto 45 milioni di copie.






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    3. How They Got the Songs

    "Quincy and Michael had gone through 700 demos, got that down to nine, then threw out four of those and that's how they got 'Beat It' and 'The Lady In My Life,'" Mitchell said.
    "So you have to think what kind of songs were they working with, because the album is so tight."

    Often overlooked is the fact that Jackson wrote four of the songs, "Wanna Be Startin' Somethin'," "The Girl Is Mine," "Beat It" and "Billie Jean."

    "Beat It" was Jackson's peace offering to the Los Angeles gangs, according to Brown, who added that the video included some of South Central's most notorious gang members.

    Heatwave's Rod Temperton added "Rock With You" and a song he originally titled "Starlight" or "Midnight Man" but later changed to "Thriller."



    3. Come hanno scelto le canzoni

    "Quincy e Michael hanno analizzato 700 demo che alla fine sono diventati nove, poi hanno scartato quattro di questi ed è così che sono arrivati ​​'Beat It' e 'The Lady In My Life'", ha detto Mitchell. "Quindi si deve pensare a che tipo di canzoni stavano lavorando, del perché l'album è così equilibrato."
    Spesso trascurato è il fatto che Jackson ha scritto quattro canzoni, "Wanna Be Startin 'Somethin'", "The Girl Is Mine", "Beat It" e "Billie Jean".

    "Beat It" era una offerta di pace alle bande di Los Angeles, secondo Brown, che ha aggiunto che nel video appaiono alcuni membri più noti della gang di South Central.

    Rod Temperton ha aggiunto "Rock With You" e una canzone originariamente intitolata "Starlight" o "Midnight Man" ma poi cambiata in "Thriller".






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    4. Duet Jackson with Paul McCartney
    Jackson's first single released from "Thriller" was his duet with Beatle Paul McCartney, "The Girl Is Mine."Critics widely panned it, but the song reached No. 2 on the pop charts.

    "Here was the emerging King of Pop with the great Beatle and it was a statement," Brown said.
    "Michael was always disappointed that people seemed reluctant to put him in the same class with the Beatles and Elvis."

    After "Thriller," Jackson not only established himself as the King of Pop, but he amassed so much wealth that in 1985 he was able to purchase the Beatles catalog of about 250 songs.



    4. Duetto di Jackson con Paul McCartney

    Il primo singolo rilasciato da Jackson dall'album "Thriller" è stato il suo duetto con Paul McCartney, "The Girl Is Mine". I critici lo hano ampiamente stroncato, ma la canzone ha raggiunto n ° 2 nelle classifiche pop.

    "Qui era il re del Pop emergente con il grande Beatle ed è stata una costatazione ," ha detto Brown. "Michael è stato sempre deluso dal fatto che la gente sembrava riluttante a metterlo allo stesso livello dei Beatles ed Elvis."

    Dopo "Thriller", Jackson non solo si è affermato come il Re del Pop, ma ha accumulato tanta ricchezza che nel 1985 è stato in grado di acquistare il catalogo di circa 250 canzoni dei Beatles.






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    5. 'Thriller' Changed Music Videos

    The 14-minute video for the album's title track changed the way we view music videos.
    "It was so epic," Yahoo! Music reporter Billy Johnson Jr. told ABCNews.com.
    "We had never seen anything like that: a mini movie with a horror theme. For it to still be regarded as one of the best music videos 30 years later just shows you how far ahead of the game he was at that time."

    The video was also one of the first made by a major film director, John Landis, who directed "The Blues Brothers" and "An American Werewolf in London."



    5. 'Thriller' ha cambiato i Video Musicali

    I 14 minuti di video per la title track dell'album ha cambiato il nostro modo di vedere i video musicali.

    "E' stato così epico," ha detto il giornalista Yahoo! Billy Johnson Jr. alla ABCNews.com. "Non avevamo mai visto una cosa del genere:. Un mini film con un tema horror. Per essere ancora considerato come uno dei migliori video musicali 30 anni dopo, dimostra quanto molto più avanti è stato in quel momento."

    Il video è stato anche uno dei primi fatto da un regista importante, John Landis, che ha diretto "The Blues Brothers" e "An American Werewolf in London."






    6. 'Thriller' Broke Racial and Other Barriers

    Mitchell said the video for "Beat It" helped break the color barrier on a nascent MTV. "At the time, Rick James and other black artists were trying to get on there and that's when the racist tag got affixed to MTV because R&B videos just weren't being played," Mitchell said. 'Beat It' was something that MTV just couldn't deny and certainly opened the door for Prince and others to be on MTV."

    "Thriller" also transcended musical boundaries, incorporating elements of pop, rock, R&B and more. "A key legacy of this album is that music is universal and can speak to people, whether you're white, black, Asian or whatever," Mitchell said. "Rock stations were playing 'Beat It.' Michael showed that music can be universal and incorporate all these elements, that you can be a mainstream artist and be creative."

    6. 'Thriller' ha rotto le barriere razziali e non solo

    Mitchell ha detto che il video di "Beat It" ha contribuito a rompere la barriera raziale della nascente MTV. " A quel tempo, Rick James e altri artisti neri cercavano di farne parte e in quel momento che il tag razzista ha attaccato MTV perché i video R & B non venivano trasmessi", ha detto Mitchell.
    'Beat It' era qualcosa a cui MTV non ha potuto dire di no e certamente ha aperto la porta a Prince e a tutti gli altri. "

    "Thriller" ha anche superato i confini musicali, che incorporano elementi di pop, rock, R & B e molto altro ancora. "Un patrimonio fondamentale di questo album è che la musica è universale e può parlare alla gente, se sei bianco, nero, asiatico o qualsiasi altra cosa", ha detto Mitchell. "Stazioni rock trasmettevano 'Beat It'. Michael ha dimostrato che la musica può essere universale e integrare tutti questi elementi, che si può essere un artista mainstream e anche creativi.
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    7. The Jacksons' 'Victory' Tour Became Michael's 'Thriller' Tour

    To get Jackson on board with his final tour with his brothers, former manager Frank Dileo convinced the singer that the "Victory" tour would allow him to promote "Thriller," biographer Brown said.

    Jackson, with his single sparkly glove, black sequined jacket and moonwalk, was the clear draw of the tour.
    "The highlight of the 'Victory' shows was his performance back-to-back of 'Beat It' and 'Billie Jean.'
    Even at Giants Stadium, with 65,000 people, you could not find one person in their seat when the bongs of 'Beat It' rang out and he emerged on Randy's shoulders with his arms outstretched," Brown said.

    Jackson saved the live performance of "Thriller" for the tour of his next album, "Bad."
    Ironically, none of the songs on the "Victory" album, on which Jackson's vocals were scarce, were performed during the tour and the rancor between Jackson and his brothers during the tour would drive a wedge between them.



    7. Il Tour 'Victory' di The Jacksons è diventato il Tour di 'Thriller

    Per avere Jackson con il suo ultimo tour insieme ai suoi fratelli, l'ex manager Frank Dileo ha convinto il cantante che il tour "Victory" gli avrebbe permesso di promuovere "Thriller", ha detto il biografo Brown.

    “Jackson, con il suo scintillante guanto, la giacca nera di paillettes e il moonwalk, è stato il punto focale del tour. Il momento clou dello spettacolo del 'Victory Tour' era la sua performance back-to-back di 'Beat It' e 'Billie Jean'.
    Anche al Giants Stadium, con 65.000 persone, non si poteva trovare una persona al loro posto quando i bong di 'Beat It' risuonò e lui emerse alle spalle di Randy con le braccia aperte,"ha detto Brown.

    Jackson ha salvato la performance live di "Thriller" per il tour del suo prossimo album, "Bad". Ironia della sorte, nessuna delle canzoni dell'album "Victory", su cui la voce di Jackson era scarsa, sono state eseguite durante il tour e il rancore tra Jackson e i suoi fratelli durante il tour si è accentuato.





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    8. 'Thriller' Was the Beginning of Michael Jackson's Transformation

    At the height of "Thriller," Jackson still enjoyed good press and looked more like the little boy who grew up in the spotlight as the star of the Jackson 5.

    "This was pre-him being called 'Wacko Jacko.' There was no bad media. Michael was the King of Pop, the king of the media. He could do no wrong," Brown said.

    Soon after, Jackson began tinkering with his appearance and his antics began to overshadow his talent.

    "In between the time the 'Victory' tour ended and in 1987 when 'Bad' was released, he started doing different surgeries," Brown said. "By 1991, he had totally changed his skin color."

    Yahoo's Johnson said, "You have to wonder why. Maybe it was all a part of this transformation he was trying to make. He wanted to be the King of Pop. He wanted to take himself from one place to another place. Maybe for him, his physical makeup was also a part of the transformation he wanted to make."



    8. 'Thriller' fu l'inizio della trasformazione di Michael Jackson

    Al culmine di "Thriller", Jackson godeva ancora di “ un buon giornalismo” e sembrava più il bambino che è cresciuto sotto i riflettori come la stella dei Jackson 5.

    "Questo è stato prima di cominciare ad essere chiamato 'Wacko Jacko'. Non c'erano ancora i media che lo attaccavano. Michael era il Re del Pop, il re dei media. Non poteva fare nulla di sbagliato,”ha detto Brown.

    Poco dopo, Jackson ha iniziato ad armeggiare con il suo aspetto e le sue buffonate hanno cominciato a mettere in ombra il suo talento.

    "Tra il momento in cui il tour 'Victory' è finito e quando nel 1987 'Bad' è stato rilasciato, ha iniziato a fare interventi chirurgici diversi," ha detto Brown. "Nel 1991, il colore della sua pelle era completamente cambiata ."

    Johnson di Yahoo! disse: "C'è da chiedersi il perché. Forse tutto era parte di questo cambiamento che stava cercando di fare. Voleva essere il Re del Pop. Forse per lui , il suo makeup fisico era anche una parte della trasformazione che voleva fare. "





    9. Jackson Was Always Chasing the Next 'Thriller'

    "Thriller" was both the best and the worst thing that happened to Jackson, according to Brown. The downside of his meteoric success was that he could never top it. "It was a noose really," Brown said. "All he kept doing was chasing it and it proved reckless. His addictions, I think, were really brought on by his never-ending quest to top 'Thriller."

    "A lot of people would be happy if they had an 'Off the Wall' or a 'Bad.' I don't think a lot of people can comprehend a 'Thriller,'" Mitchell said.



    9. Jackson è stato sempre alla ricerca del prossimo 'Thriller'

    "Thriller" è stato sia la miglior e la peggior cosa che è successa a Jackson, secondo Brown. Il rovescio della medaglia del suo successo fulmineo è stato che non avrebbe mai potuto superarlo.
    "E 'stato davvero un cappio," ha detto Brown. "Tutto quello che ha fatto per cercare di migliorare si è rivelato imprudente. Le sue dipendenze, a mio avviso, sono davvero state causate dalla sua incessante ricerca di andare oltre 'Thriller'".

    "Un sacco di gente sarebbe felice se avessero un 'Off the Wall' o un 'Bad'. Credo che un sacco di persone non sono in grado di includere un 'Thriller' ", ha detto Mitchell.






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    10. The Legacy of 'Thriller'

    Justin Bieber, who was born 12 years after "Thriller" was released, has talked about modeling his career after Jackson's. Chris Brown, who has called Jackson his idol, sampled "Human Nature" from the "Thriller" album and paid tribute to Jackson in the video for his song "She Ain't You" just last year.

    "You can't name an artist on the scene who is not influenced in one way or another by Michael Jackson" Johnson said. "He's left an incredible legacy encouraging other artists not to be complacent and push the envelope as much as possible."



    10. L'eredità di 'Thriller'

    Justin Bieber, che è nato 12 anni dopo "Thriller", ha parlato di modellare la sua carriera dopo Jackson. Chris Brown, che ha definito Jackson il suo idolo, campionato "Human Nature" dal album "Thriller" e ha reso omaggio a Jackson nel video per la sua canzone "She Ain't You", solo l'anno scorso.

    "Non si può nominare un artista sulla scena, che non è influenzato in un modo o in un altro da Michael Jackson", ha detto Johnson. "Ha lasciato un patrimonio incredibile per incoraggiare altri artisti a non abbassare la guardia e di spingersi il più possibile."





    Edited by ArcoIris - 9/4/2018, 01:00
     
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    «Thriller» di Michael Jackson compie trent'anni



    30 novembre 1982: fa la sua comparsa il sesto album solista di Michael Jackson – già enfant prodige dei Jackson 5. Il suo lavoro precedente, Off the Wall, era stato un grosso successo: ma il giovane Jackson vuole di più.

    Thriller è composto da nove canzoni, sette singoli, quattro pezzi scritti da Jackson e cinque da altri artisti.

    Un primo singolo passato senza troppo clamore, e un secondo – Billie Jean – che trascina il disco verso il vertice. Un vertice da cui non si staccherà mai più.

    Qualunque appassionato di musica può infatti dirvi che Thriller detiene il record di vendite di tutti i tempi.

    Più complicato è determinare quante copie abbia venduto esattamente questo album: la cifra più nota è di 110 milioni (ma come sottolineava il Wall Street Journal, non è chiaro chi l'abbia tirata fuori); altri preferiscono ridurla a una sessantina circa.

    Ma conti a parte, Thriller è stato una delle pietre miliari della musica contemporanea, e un momento simbolico degli anni Ottanta.

    Collocandosi al loro inizio è come se ne avesse dato il via: era già tutto lì, in quel mix aggressivo di disco-soul, R&B, pop, black music e naturalmente hard rock (il riff e l'assolo di Beat it di Eddie Van Halen sono una sorta di manifesto d'ibridazione).
    Mentre i generi andavano raffinandosi e separandosi (con i vari sottogeneri) e il metal stava per fare il suo ingresso trionfale nella scena, Thriller era puro crossover.

    Intervistato di recente dal Denver Post, il produttore Quincy Jones ha detto che il suo obiettivo era di "eliminare l'elemento disco". Ma l'estetica del ballo che aveva conosciuto il suo vertice con la fine degli anni Settanta non viene cancellata: viene rimodulata.

    Il passo di Tony Manero era accattivante ma comprensibile: il moonwalking invece è qualcosa di completamente diverso. Insieme al vocal hiccup (il gridolino a singhiozzo che riempie il cantato di Jackson) diventa un marchio di fabbrica: ha qualcosa di erotico e di folle insieme.

    Lo stesso video di Thriller, con i suoi quattordici minuti di durata, è una sfida vinta con l'attenzione del pubblico: e da quest'ultimo punto di vista, giova ricordare che (all'epoca) Jackson era nero. E nel 1982 non era per nulla scontato che un nero ottenesse un successo simile – soprattutto con delle apparizioni video.

    Nel recensire l'album all'epoca, Rolling Stone parlò di un "aspro LP il cui ritmo incalzante non nasconde un messaggio tormentato, oscuro". Falsetto e funky non erano fine a sé stessi. Dietro l'immagine pop si nascondeva un ragazzino ambizioso, un po' paranoico e complesso – già molto simile all'uomo che sarebbe diventato.

    Il resto della storia è nota e può non piacere. Di fatto, la vita di Jackson ha numerosi motivi per destare perplessità. Ma il disco che oggi compie trent'anni non è stato solo un capolavoro di marketing o "il più venduto di ogni tempo": è anche un lavoro intriso di una vitalità che ha saputo resistere al tempo.
    E trasuda un talento straordinario – quello che Jackson seppe bruciare come pochi altri.

    di Giorgio Fontana - Il Sole 24 Ore -

    Fonte: www.ilsole24ore.com/art/cultura/201...l?uuid=AbMHeo6G

    Edited by ArcoIris - 9/4/2018, 01:02
     
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    30 Novembre, giorno magico per la musica



    La storia della musica è fatta di tantissime date degne di essere ricordate, perfino troppe. E il 30 Novembre è senza ombra di dubbio una di queste.
    Proprio in questo giorno infatti, hanno visto la luce due degli album più apprezzati, amati e venduti della storia della musica. Dischi che hanno segnato la storia della musica. Merito anche di artisti ( rispettivamente, un gruppo e un solista) che sono vere e proprie leggende.

    Il primo dei due album in questione è 'The Wall', pubblicato il 30 Novembre del 1979 dai Pink Floyd.
    'The Wall' è l’undicesimo album registrato in studio dal gruppo britannico. Si tratta di una vera e propria opera rock, che racconta la storia di un personaggio fittizio. Pink è infatti una rockstar immaginaria che, a causa di una serie di traumi psicologici, arriva a costruirsi un “muro” mentale attorno ai propri sentimenti dietro al quale si isola.
    Anticipato di circa una settimana dal singolo Another Brick in The Wall (part.2), The Wall è uno dei dischi più influenti della storia del rock, oltre che uno dei più venduti. A testimoniarlo ci sono le oltre 30 milioni di copie vendute e l’87° posto nella classifica di Rolling Stones nella lista dei 500 migliori album di sempre.

    Il secondo album in questione è 'Thriller', il sesto album della carriera di Michael Jackson, pubblicato il 30 Novembre del 1982.

    Thriller è stato prodotto dalla Epic Records negli Usa e nel Regno Unito, e distribuito nel resto del mondo dalla Columbia Records. Quando parliamo di Thriller parliamo, oltre che del disco che ha rivoluzionato definitivamente la musica Pop, anche del disco più venduto di tutti i tempi. Con un numero di vendite di oltre 65 milioni di copie, Michael Jackson detiene per distacco questo record. Inoltre, la serie di premi conquistati da Thriller è davvero spaventosa: 3 volte disco d’oro, 25 disco di platino e 7 volte disco di diamante.
    Ed è facile intuire il perché di questi numeri: pezzi come Beat It, Billie Jean, PYT, Human Nature, The Girl Is Mine e Wanna be Startin’ Somethin’ lo rendono anche l’album con più singoli entrati nella top 10, 20° tra i 500 migliori di sempre per Rolling Stones.

    E infine, non possiamo non citare l’omonimo singolo Thriller, ricordato per il suo video. Il primo vero cortometraggio della storia dei video musicali, che ha segnato la storia anche in fatto di costumi, trucchi ed effetti speciali.

    http://thequery.it/30-novembre-giorno-magico-la-musica/



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    34 ANNI FA USCIVA “THRILLER” DI MICHAEL JACKSON, L’ALBUM PIÙ VENDUTO DI TUTTI I TEMPI


    Ancora oggi al primo posto dei Guinnes dei Primati, è il disco simbolo del sodalizio di Jackson con Quincy Jones, pietra miliare della discografia moderna e dell’era dei videoclip.


    Sembra incredibile, ma 34 anni fa, il 30 novembre del 1982 in Italia, e il 2 dicembre altrove, usciva l’album che cambiò per sempre il destino dell’industria discografica mondiale.
    Il titolo era "Thriller", e il suo protagonista, l’allora ventiquattrenne Michael Jackson, era un bel ragazzo nero, dai tratti e dal timbro vocale delicati e dal talento quasi soprannaturale. Oltreoceano, dove nei quindici anni precedenti tutti lo avevano visto crescere, artisticamente e fisicamente, sotto i riflettori, Michael era già l’idolo di tre generazioni, ma in Italia, dove il grande pubblico ne aveva sentito parlare qualche anno prima grazie alle hit tratte da "Off The Wall" (“Rock With You”, “Don’t Stop ‘Til You Get Enough”), era una vera e propria scoperta.

    Fu "The Girl Is Mine", il duetto con l’ex Beatles Paul McCartney scritto dallo stesso Jackson, a debuttare nelle radio. Poi arrivò l’album e il successo fu immediato: giorno dopo giorno, i ragazzi di tutto il mondo consumavano quel disco in vinile dall’elegante copertina che mostrava Michael con uno splendido cucciolo di felino, scoprendo nuove sensazioni a ogni ascolto. Jackson, che alle canzoni magiche di "Thriller" (che originariamente doveva chiamarsi “Starlight”) aveva lavorato oltre due anni, sapeva bene che il mondo era pronto per qualcosa di grandioso.

    L’occasione perfetta fu il Motown 25: yesterday, today and forever, galà televisivo organizzato dal pioniere della discografia afroamericana Berry Gordy per celebrare il venticinquesimo anniversario della Motown, l’etichetta “nera” di Detroit.

    Michael accettò di prenderne parte con i fratelli, i Jackson 5, a condizione che gli venisse concesso di esibirsi anche sulle note del suo nuovo singolo Billie Jean nonostante fosse pubblicato da un colosso discografico concorrente, la CBS Epic/Sony. Terminato un nostalgico medley al fianco dei fratelli, partirono le note di Billie Jean e in Michael si accese un fuoco mai visto prima che lasciò tutti i presenti in sala e il pubblico a casa senza fiato. Era la prima volta che Michael Jackson si cimentava nel passo di danza che avrebbe contraddistinto il suo stile da quel momento in avanti: il “moonwalk”.

    L’indomani del Motown 25, scoppiò la febbre di Thriller, e le nove canzoni che lo componevano – quattro delle quali, “Wanna Be Startin’ Something”, “The Girl Is Mine”, “Beat It” e “Billie Jean”, erano scritte e composte dallo stesso Jackson - divennero le più ascoltate in tutto il pianeta. L’era dei video era appena cominciata, basti pensare che furono proprio il video di "Thriller", un vero e proprio mini-film diretto da John Landis (“The Blues Brothers”, “Un lupo mannaro americano a Londra”), insieme ai clip di Billie Jean e Beat It, a dare linfa vitale al neonato canale televisivo Mtv.

    115 milioni di copie, 8 Grammy Awards, numerosi primati certificati dal libro dei Guinness: "Thriller" è sempre stato, ed è ancora oggi, l’album più venduto di tutti i tempi. E il secondo atto di quella che presto sarebbe diventata la trilogia record (“Off The Wall” del ’79, “Thriller” dell’82 e “Bad” dell’87) nata dal sodalizio artistico di Michael Jackson e il leggendario produttore Quincy Jones.

    “Thriller” è il disco che più di tutti ha sdoganato il soul/pop afroamericano e, complici l’abilità di Jackson nella composizione di melodie capaci di abbattere le barriere stilistiche tra soul/funk, pop e rock (indimenticabile è l’assolo di chitarra di Eddie Van Halen in “Beat It”), le contaminazioni tra generi, da allora una colonna portante del music-biz.

    Lo ricordiamo oggi, nel 34esimo anniversario della sua pubblicazione, con un pizzico di rinnovata incredulità per la scomparsa prematura di Michael Jackson e di nostalgia per un altro artista chiave di quel miracolo discografico che ci ha lasciato di recente, Rod Temperton, l’autore di “Thriller”, di “Baby Be Mine” e della struggente ballata che chiudeva “Thriller”, “The Lady In My Life”.

    www.105.net/news/music-biz/222237/3...ti-i-tempi.html

    Edited by ArcoIris - 9/4/2018, 01:03
     
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    37 anni dopo, "Thriller" è ancora l’album più venduto di sempre


    IL CANTANTE STATUNITENSE MICHAEL JACKSON. IL SUO ALBUM THRILLER COMPIE 37 ANNI ED È TUTT'ORA IL PIÙ VENDUTO DI SEMPRE. LE CIFRE PARLANO DI OLTRE 110 MILIONI DI COPIE VENDUTE IN TUTTO IL MONDO. CIFRE DA CAPOGIRO OGGI, IN CUI LA MUSICA "CHE CONTA" VA AVANTI A SUON DI POCHE (POCHISSIME) DECINE DI MIGLIAIA DI ALBUM ACQUISTATI. CON 'THRILLER', PERÒ, LE CIFRE ERANO 7

    Nessuno, al mondo, ha mai fatto meglio di così. Arrivava nei negozi di dischi italiani il 2 dicembre di 37 anni fa 'Thriller'. Il disco più venduto di tutti i tempi.

    Aveva fatto il suo ingresso nel mercato statunitense e britannico due giorni prima, con l’etichetta Epic Records. Da noi sarebbe arrivato come Columbia Records.

    Quanto ha venduto Thriller di Michael Jackson nel mondo?
    Le cifre parlano di oltre 110 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

    Cifre da capogiro oggi, in cui la musica “che conta” va avanti a suon di poche (pochissime) decine di migliaia di album acquistati. Con 'Thriller', però, le cifre erano 7.

    Il disco è stato poi inserito al 20esimo posto della classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi secondo Rolling Stone. D’altra parte, è l’unione esplosiva di sole hit assolute.

    A partire dalla title-track, ma poi 'Beat It', 'Human Nature', 'Billie Jean', 'The Girls Is Mine' (incisa insieme a Paul McCartney), ìP.Y.T.ì (Pretty Young Thing). Insomma, capire il motivo di un successo tanto vasto è piuttosto facile.

    Quanti premi ha vinto Thriller?
    Il disco ha vinto 7 Grammy Awards, tra cui il premio per il migliore album dell’anno. Nessuno ha fatto meglio di lui (come lui, però, sì: Taylor Swift). Oltre a essere stato inserito nella Grammy Hall of Fame, ma solo nel 2001.

    Lo stesso anno in cui il disco è stato ripubblicato in una edizione speciale, contenente 4 bonus track e delle interviste esclusive. Riedizioni dello stesso lavoro sarebbero state pubblicate anche negli anni a seguire.

    La più importante, nel 2008, in occasione del 25esimo anniversario della pubblicazione dell’album. Il videoclip restaurato della title-track è stato presentato in anteprima, fuori concorso, durante la Mostra del Cinema di Venezia del 2017.

    FONTE

    thriller-michael-jackson_0

    “THRILLER”, IL VIDEO RESTAURATO DI MICHAEL JACKSON: DA GUARDARE E RIGUARDARE

     
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    Programmatori musicali, prendete nota: la recensione originale di ‘Thriller’ di Michael Jackson


    L'audacia inedita. I testi maturi. La voce come stumento. Il mix di forza e malinconia. Il camp. L'invito alle radio a suonare questi pezzi.

    Ecco come Rolling Stone recensiva il best seller uscito il 30 novembre 1982

    di CHRISTOPHER CONNELLY

    Il 30 novembre 1982 'Thriller' usciva negli Stati Uniti. Michael Jackson veniva dal successo strepitoso di 'Off the Wall', ma immaginare che l’album di The Girl Is Mine (il primo e fino a quel momento unico singolo tratto dal disco) sarebbe diventato il più venduto della storia era impossibile. Indovinarne il valore era decisamente più facile. Ecco come lo recensiva all’epoca l’edizione americana di Rolling Stone.

    Nei tre anni che ci separano da 'Off the Wall', l’album solista di Michael Jackson che ha venduto sette milioni di copie e prodotto quattro singoli di successo, la black music s’è allontanata dallo stile ballabile e superpatinato incarnato da quel lavoro. Da Prince a Marvin Gaye, dal rap a Rick James, gli artisti di colore hanno cominciato ad affrontare temi sempre più seri e audaci (cultura, sesso, politica), abbinandoli a musiche sempre più grezze e viscerali.
    E perciò quand’è uscito il primo singolo dal nuovo album, una ballata melodica e molliccia con un ritornello (cantato con un Paul McCartney scialbo) che recitava “quella dannata ragazza è mia”, si è pensato che Jackson avesse perso il treno.


    La leggerezza di quella hit così maledettamente orecchiabile contrasta con la sostanza sorprendente di Thriller. Invece di riproporre il funk spensierato di Off the Wall, Jackson ha messo assieme un LP bello gustoso, in cui i pezzi più ritmati non adombrano messaggi cupi e strazianti. In particolare, nei brani scritti da Jackson il sound quasi ossessivo e teso di Thriller s’accompagna a testi che descrivono un mondo che ha messo l’artista ventiquattrenne sulla difensiva: “Sono lì fuori e ti danno la caccia, è meglio fuggire finché puoi. Non vuoi essere un ragazzo, vuoi essere un uomo”.

    Jackson ha risposto a periodo difficile (i suoi genitori hanno divorziato, è stato coinvolto in un caso di presunta paternità) caricando a testa bassa. Ha abbandonato il falsetto da ragazzino di' I Want You Back' e 'Don’t Stop ‘Til You Get Enough' per usare una voce matura e adulta, un misto di forza e tristezza. Questo nuovo atteggiamento regala a 'Thriller' un’urgenza emotiva che lo rende più profondo di tutti i suoi lavori precedenti e segna un altro spartiacque nello sviluppo creativo d’un performer prodigioso.

    Prendiamo Billie Jean, un pezzo funk minimale e insistente il cui messaggio non potrebbe essere più schietto: “Lei dice che sono l’unico, ma il bambino non è mio figlio”.
    Lo spirito festaiolo di Off the Wall l’ha messo nei guai e ora cerca di arginare l’esuberanza col sospetto: “Cosa intendi quando dici che sono l’unico che ballerà?”, chiede stupito alla sua femme fatale. È una canzone triste, quasi funerea, ma è cantata da un uomo che ha una certezza ferrea e ripete che “Billie Jean non è la mia amante” fino alla dissolvenza finale.

    La stessa Billie Jean è menzionata rapidamente nel brano più tosto dell’album, Wanna Be Startin’ Somethin’, in cui Jackson se la prende con la stampa, i gossip e vari altri problemi che lo angosciano.
    Le emozioni sono talmente crude da far quasi deragliare la canzone. “Qualcuno cerca di far piangere il mio bambino”, si lamenta. La sensazione di paranoia diviene amarezza nel ritornello: “Sei un vegetale, ti mangeranno”.
    È un pezzo che elettrizza quasi quanto vedere Jackson su un palco, ma è molto più imprevedibile di una sua performance. D’accordo, non sono testi non faranno perdere il sonno a Elvis Costello, ma mostrano che Jackson è andato oltre il “facciamo casino” di Off the Wall.

    La grande vitalità della musica neutralizza ogni autocommiserazione. La produzione di Quincy Jones (Jackson ha co-prodotto i brani che ha scritto) è più minimale del solito e fortunatamente per niente sdolcinata. Il punto è che Jones ha lavorato con quello che, forse, è lo strumento più meraviglioso della pop music: la voce di Michael Jackson.
    Là dove artisti meno dotati hanno bisogno d’una sezione di archi o del suono di un synth, a Jackson basta semplicemente aprire bocca per comunicare emozioni profonde e sentite. La sua bravura e la sua convinzione portano all’eccellenza brani come Baby Be Mine e Wanna Be Startin’ Somethin’ e riescono anche a salvare The Girl Is Mine. Ok, quasi a salvarla.

    Forse la canzone migliore è il pezzo AOR Beat It. La voce di Jackson vola in alto sulla melodia, Eddie Van Halen tira fuori un assolo di chitarra al fulmicotone, il ritmo è così solido che ci potresti costruire sopra un centro congressi e il risultato è una canzone elegante e ballabile. Programmatori musicali, prendete nota.

    Il difetto più marcato di Jackson è una certa tendenza all’eccesso e anche se qui sembra essersi contenuto, non ha soppresso del tutto questo suo istinto.
    La fine del secondo lato, specialmente P.Y.T. (Pretty Young Thing), non ha l’audacia di altri brani. E la title track, che di primo acchito suona come metafora della sindrome da accerchiamento che emerge nei momenti migliori dell’LP, scade nel camp un po’ sciocco con una parte recitata da Vincent Price (Count Floyd non era disponibile?).

    Michael Jackson non ha mai nascosto la passione per lo showbiz tradizionale e il glamour che esso comporta. I suoi talenti, non solo il canto ma anche la danza e la recitazione, potrebbero renderlo un performer mainstream perfetto.

    Ma non voglio nemmeno pensarci. La convinzione e la passione che vengono fuori da 'Thriller' lasciano sperare che Jackson sia ancora lontanissimo dal cedere alle lusinghe di Las Vegas. Thriller non sarà il 1999 di Michael Jackson, ma è un passo favoloso nella giusta direzione.


    Fonte: Rolling Stone Italia
     
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