Quando il mito diventa leggenda..

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    Michael Jackson, quando il mito diventa leggenda


    Essere predestinati ad essere una delle stelle, se non quella più luminosa della musica internazionale non è una cosa che si può raccontare tutti i giorni.


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    A cura di Victor Venturelli
    Numerosi sono gli artisti con un background colmo di successi e di traguardi superati che hanno fatto della storia della musica quella che noi conosciamo oggi.
    C’è un artista però che si è soliti elevare al di sopra degli altri: una leggenda, un’icona capace di stravolgere ogni tipo di logica musicale definendosi così come re più che legittimo di un genere come il pop capace di farci ballare e danzare fino allo stremo.

    Una stella che dopo la sua morte abbiamo temuto si potesse spegnere ma che, invece, ha ripreso a brillare ancor di più.
    Stiamo parlando di Michael Joseph Jackson, The King Of Pop.

    Una carriera predestinata che deve agli esordi giovanili con i Jackson 5 il primo bagliore di quella scintilla destinata a diventare un fuoco di emozioni e passione per il grande pubblico.

    Una notorietà acquista grazie agli innumerevoli successi discografici, da 'Thriller' a 'Off the Wall', da 'Bad' a 'Dangerous' e 'HIStory', capaci di far ruotare intorno ad una sola figura un capitale di miliardi e copie vendute inimmaginabile.

    Non a caso diventato l’artista più premiato della storia della musica mondiale; il successo di Michael Jackson arriva da un carisma artistico unico, una presenza scenica quantomai eccezionale e concerti che erano veri e propri show coreografici in grado di portare sul palco l’anima di questo cantante all’ennesima potenza e avvicinarlo ad un pubblico trasversale, che in lui trovava e tutt’ora trova un idolo intramontabile.

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    Un cantante-ballerino più unico che raro dotato di una grande passione per la sua arte, consapevole della sua maestà artistica e destinato a fare della sua musica veicolo per numerose cause umanitarie, cosa che lo portò in primis ad attività di volontariato investendo denaro e risorse in addirittura 39 diverse associazioni di beneficenza.

    Una figura musicalmente ineccepibile, inattaccabile… divina. Come ogni idolo che si rispetti le controversie legate alla sua morale non hanno faticato a venir fuori, specialmente con la prematura morte avvenuta il 25 giugno 2009 che lo ha portato al vaglio della stampa e dei media creando intorno a lui una dicotomia ben distinta tra chi lo osannava a leggenda iconica della musica mondiale e chi lo criticava per le sue numerose azioni poco trasparenti come il suo cambio di aspetto, le sue relazioni personali e il suo comportamento quantomai ambiguo in determinati contesti.

    Ciò che è certo è che sicuramente l’apporto di novità, di freschezza e provocazione donatoci da Michael Jackson è un unicum nella storia della musica mondiale.

    Il creatore di un modo di fare musica che non era limitato alla semplice canzone ma che vedeva nel mezzo musicale un modo per far vivere all’ascoltatore un’esperienza a 360 gradi. Una figura così caparbiamente dedita all’arte musicale oggi come oggi è da prendere come esempio di una passione e di una quantomai innata volontà di migliorarsi sempre di più e raggiungere livelli di perfezione artistica mai visti.

    Se c’è da prendere in considerazione la complessità delle doti artistiche, il rigore tecnico e musicale, la presenza scenica e la necessaria vena di sfrontatezza, Michael Jackson non può che essere considerato il più grande artista di tutti i tempi e, se ancora oggi siamo qui a parlarne e a ricordarlo vorrà dire che forse la sua stella non si spegnerà così facilmente.

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