"Sono solo timido" Come Prince si aprì a Richard Wilkins a telecamere spente

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    "The King of Pop"

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    "Sono solo timido" Come Prince si aprì a Richard Wilkins a telecamere spente



    Nel 2003, al cronista del canale 9News, Richard Wilkins ,venne concessa una rara intervista con Prince.
    L'intervista ebbe un inizio davvero complicato, Prince e la sua band erano molto evasivi anche sulle domande più semplici. Ma quanto accadde dopo, rivela un aspetto molto diverso della personalità della superstar, in netto contrasto con il suo enigmatico personaggio pubblico.

    Wilkins ha raccontato di questo episodio nel suo best-seller, Black Ties Red Carpets Green Rooms . Per voi, il capitolo completo:




    Prince Fuori onda



    'Com'è lavorare con Prince? ' avevo chiesto ad uno dei membri della band.

    'E' un bene, man '

    'Che ne pensate voi ragazzi, della sezione ritmica che è l'intero fondamentale segno distintivo del suo sound?' avevo chiesto ad un altro della band.

    'Come è stato detto: è un bene'

    'E del fatto di stare sul palco notte dopo notte, e suonare in spettacoli sempre dal tutto esaurito,al fianco di uno degli artisti più influenti e venerati di sempre. Che significa per voi '.

    'Che ci fa sentire bene, man'

    Dannazione! Niente di questo era nemmeno vagamente vicino a quanto avevo programmato. Erano anni che cercavo di ottenere questa intervista, e ora che finalmente lo avevo agguantato il tutto si stava trasformando in una debacle.

    Spesso mi sono chiesto, 'Quali sono i migliori concerti live che ho mai visto? Una domanda difficile: i Pink Floyd durante il Momentary Lapse of Reason Tour alla fine degli anni '80, con quel letto che volava a mezz'aria ? L'energia che Bruce Springsteen sa esprimere quando suona dal vivo ? Molti dei concerti di Michael Jackson? Gli Stones, Crowded House, Leonard Cohen, INXS, Beyoncé, Rod Stewart, Michael Bublé, AC / DC, André Rieu, Pink, Elton, Billy Connolly, Foo Fighters, Robbie Williams, The Chisels?

    Non potevo scegliere, ma ho avuto la fortuna anche di vedere alcuni default, come per esempio un concerto di Prince e The New Power Generation. Nel 1995, hanno davvero fatto uno dei concerti peggiori che io abbia mai visto.

    E' successo a Dublino e io ero in città con il mio staff e il mio buon amico, il calciatore australiano Craig Johnston,detto ' Skippy ' che viveva lì. E' veramente una persona fantastica che si merita di essere ricordato come una stella del calcio. Nel 1986 è suo il goal nella partita Liverpool contro Everton , durante la finale della Coppa d'Inghilterra, al famoso stadio di Wembley, che sancì il suo nome nella storia del calcio.

    Eravamo andati ad un club, dal nome di The Point che era sul molo del Liffey River, il fiume che porta al Lago Guinness. Anche l'intera squadra di calcio inglese era li quella sera, e Craig era assolutamente mobbizzato. Senza dubbio era la persona più popolare in quel posto. Si stava divertendo un pò con il mio cameramen, Scott Morelli, che sfoggiava un pizzetto.

    'Attenzione, australiano a bordo, australiano a bordo' urlava Craig negli spintoni fra la folla di irlandesi frequentatori di concerti e di stars. Devo ammettere 'Spotty(Scott Morelli)' ha un aspetto un po' simile al chitarrista degli U2. La serata si era conclusa alle prime ore del mattino con uova e pancetta , in un piccolo caffè di proprietà di Bono e della sua band.

    Sono stato felice che Craig fosse li a salvare la nottata, perché Prince aveva fatto un concerto veramente pessimo. Era il periodo in cui era in guerra con Warner Bros e stava rilasciando album chiaramente non contemporanei (e proprio non lo erano) per assolvere i propri obblighi con la casa discografica e chiudere i ponti, per poi rilanciare la sua carriera a modo suo.

    L'artista precedentemente conosciuto come Prince, o 'Symbol' come alcuni lo chiamavano, era nel suo periodo hard-rock/funk pesante. Interpretato da una band ridotta all'osso, ogni canzone sembrava uguale e la ripetevano andando avanti per buon 20 minuti l'una, con un sacco di assoli fuori tema, ed eccessivi. L'intero set era stato lungo e noioso. Non aveva nemmeno suonato nessuna delle sue hit più note. Il tour era stato denominato 'The Ultimate Live Experience', il che significava che più di uno nel team si stava sbelicando dalle risate.

    Era stato completamente diverso quando lo avevo visto ad aprile del 1992 a Sydney all'Entertainment Centre durante il Diamonds and Pearls Tour. Quella sera, la scenografia era fantastica, il sound impressionante, e lui eclettico e sexy . In effetti il concerto era in corso da quattro o cinque canzoni prima che potessimo vedere il piccolo maestro. Una serie di catene a penzoloni e luci molto tenui lo circondavano. E tutti noi eravamo in attesa di poter guardare questa pop star così super misteriosa. Quando finalmente uscì alla ribalta, saltò sul pianoforte a coda, magicamente apparso in mezzo al palco, la folla esplose in un boato. Indossava una tuta gialla con corrispondenti scarpe col tacco alto, brandendo la sua chitarra essa pure gialla, e partì a razzo con alcune delle sue hit più forti.
    Davvero un momento brillante ed emozionante, e dal tempismo perfetto.


    Prince ha la reputazione di essere decisamente strano, o almeno unico, avvolto da un alone di mistero che comprende sia lui che il suo studio creativo, Paisley Park, a Minneapolis . E' molto " breve", non che ci sia qualcosa di sbagliato in questo. Ufficialmente lui è 5 '2 "(157 cm), ma forse ... con i tacchi. O forse a me è sembrato ancora più piccolo quando finalmente ho potuto guardarlo dalla mia prospettiva di 1mt e 90 cm , compreso i capelli e i tacchi!

    Prince si è reso disponibile alle interviste molto raramente, il che faceva si che lo volessi ancora di più. Avevo provato molte volte nel corso degli anni, quando era in giro per un nuovo album ad esempio, ma senza alcuna fortuna. Poi, nel 2003,il promoter ,Paul Dainty ,mi assicurò che il tour di Prince e the New Power Generation sarebbe arrivato in Australia in meno di 4 settimane. E fu piuttosto strano, improvvisamente , Prince era li.

    Chiamai Paul: 'Amico, quali le probabilità per un intervista? Ho già i biglietti. Abbiamo una qualche possibilità? '

    Paul mi richiamò qualche giorno dopo. 'Non ha detto di no,' mi rispose con entusiasmo.

    Rimanemmo in contatto ,e Dainty stava cercando di farmi ottenere l'intervista prima del primo concerto, poi mi richiamò: 'E' daccordo per fare l'intervista domani pomeriggio prima dello spettacolo.'

    Questa era la più bella notizia che ricevevo da un sacco di tempo. Ma, secondo Paul, c'era una clausola. 'Vuole farlo con tutta la band,' mi disse. 'Quanti sono?' 'Otto.' 'Oh, piantala,' risposi, pensando che mi stesse solo prendendo in giro. 'No, lui vuole farlo con tutta la band. Prince e tutta la band. Non so, vuoi farlo o no? '

    Naturalmente ho accettato, ed era tutto organizzato. Il mio team si diresse all'Arena Rod Laver nel primo pomeriggio per ricevere istruzioni, e Steve Burling, il mio produttore, arrivò da Melbourne per registrare l'intera intervista, e organizzare lo spazio tv, per mandarla in onda il mattino dopo.

    Era la prima volta che venivamo convocati così all'ultimo minuto, per cui eravamo tutti un pò nervosi. Quando siamo arrivati, Prince e la sua band erano sul palco a provare. E stavano suonando tutte le canzoni.

    Siamo arrivati al dunque: Prince, i membri della sua band , io , il buono e paziente Burlo(il produttore Burling), il cameraman e il nostro addetto al suono, tutti stipati in una piccola stanza. Non era nemmeno grande come uno spogliatoio , sembrava più un grosso armadio, ma ci hanno assicurato che era l'unico spazio disponibile.

    'Perché non sul palco?'

    'Non lo so', mi disse Burlo. 'Questo è dove vogliono farlo.'

    Il significato è 'stai zitto, Richard'.

    Ci fu un pò di confusione sul come organizzarsi e dove sedersi. Prince non aveva aperto bocca, ma già mi guardava con sospetto. Infine furono tutti sistemati e microfonati ed eravamo pronti per iniziare.

    Quando dissi 'We were set to go' intendevo dire che io e il mio equipaggio eravamo pronti per iniziare: Prince e la sua cricca però non sembravano così entusiasti.

    Avevo deciso di iniziare con delle domande semplici alla sua band, in modo da allentare un pò la tensione e stare tuti più sereni. Prince aveva insistito perchè loro ci fossero, così pensai che se mi fossi ingraziato la sua band, avrei poi potuto ottenere un intervista magari da solo con lui. Cosa poteva esserci di sbagliato?

    'Ti piace cantare queste grandi canzoni, che il pubblico conosce e canta con voi?' A questo punto dell'intervista ero già abbastanza disperato

    'E' davvero buono, ' mi rispose una delle coriste.

    «C'è una tua canzone preferita? "Purple Rain?" "Little Red Corvette?" "When Doves Cry?" '

    'Sono tutte buone' rispose qualcun'altro.

    Santo cielo! Sudavo freddo. Naturalmente, in quel momento sul canale 9 stavano già dando l'annuncio dell'intervista da mandare in onda il giorno successivo.

    'Collegatevi al Today Show domani mattina per una intervista esclusiva con Prince. The Royal Purpleness parlerà della sua intera carriera. Nulla è paragonabile a Prince. Domani su Today '.

    Finora non ero riuscito ad ottenere niente dalla sua band e nemmeno dalle coriste, così decisi che era ora di puntare a lui..

    'Prince, è bello riaverti in Australia. E' successo tutto molto velocemente'.

    'Sì, ​​sì, immagino sia così'

    Aaaaahhhhhhhh!

    Questo sarebbe stato un disastro e di un imbarazzante totale. Feci un altro paio di domande.

    'Qual è la tua ispirazione?'

    'Non ne sono sicuro.'

    'Chi ammiri di più?'

    'Questo è difficile.'

    Tentai con qualche altra domanda alla band.

    Niente. Era evidente che nessuno volesse dire nulla davanti a Prince, e lui non voleva fare l'intervista, senza la sicurezza di averli intorno.

    'Possiamo fare una pausa per un minuto?' chiese all'improvviso.

    'Certo,' dissi. A questo punto, qualsiasi cosa per spezzare la tensione sembrava una brillante idea.

    Prince mi fece cenno di seguirlo, e con uno sguardo un pò innervosito a Burlo, che era decisamente in ansia,io e Prince lasciammo gli altri e andammo nel suo camerino.

    Era di dimensioni enormi, beh, un vero e proprio camerino ed era, ovviamente, dove avremmo dovuto fare l'intervista. Era adornato da luci soffuse, aromi sensuali e mobili Groovy, e tutti i suoi vestiti erano disposti su appendi abiti dentro degli armadi mobili.

    'Oh, mi dispiace tanto, mi dispiace tanto,' sbottò, chiudendo la porta dietro di noi. 'Sono veramente dispiaciuto. Io non voglio che venga fuori una brutta intervista è solo che non voglio dire qualcosa di stupido. Sono così nervoso, sono così timido e tutti sono li. Sembri un bravo ragazzo e questo da diventando davvero complicato. Siediti. E davvero mi dispiace '.

    Questo era più di quanto avesse ancora detto da quando ero arrivato!

    Mi portò una bevanda non alcolica e ci siamo seduti.

    'Va bene,' gli ho detto. 'Ci arriveremo.'

    Poi, con mio grande stupore, Prince si mise a chiacchierare, rivelandomi che dava così raramente interviste proprio perchè lo rendevano nervoso.

    'Ho sempre pensato che preferivi evitarle per coltivare una sorta di mistero, un immagine enigmatica' risposi.

    'No', disse. 'Sono solo timido. E' vero che l'immagine un pò misteriosa è cool e funziona per me, ma non è questo il motivo '.

    Poi continuò parlandomi dell'origine delle sue insicurezze: l'epilessia di cui aveva sofferto sin dalla tenera età; lo stigma di essere, beh, piccolo, pur essendo un giocatore di basket; la paura di essere deriso; la sua conversione alla fede dei Testimoni di Geova. E poi si aprì per parlare della sua carriera.

    'Cosa puoi dirmi di quando hai cambiato nome? Era tutto un po' strano. Con cosa aveva a che fare? '

    'E' stato un pò per divertirmi e un pò per la guerra con la mia casa discografica. Mi dissero "Prince ha firmato un contratto con noi.E siccome è il tuo nome, non puoi usarlo e non puoi cambiare nome "Mi possedevano. Fu così che trovai l'idea dell'uso di un simbolo '.

    'Ti chiamavamo Mister Squiggle( linea ondulata) ,' gli dissi.


    'Che strano,' mi rispose gentilmente ma senza troppa convinzione. Probabilmente non aveva afferrato la ragione, dal momento che era Mister Squiggle solo per la TV Australiana.

    Era così affascinante e loquace. Prince mi raccontò di più sulle sue diatribe con la casa discografica, e di quando ad un certo punto si era persino rasato la parola 'slave(schiavo)' tra i capelli . Mi chiese se lo avevo mai visto in concerto. Gli risposi che avevo anora i brividi di quando aveva cantato 'Nothing Compares 2 U' alla Wembley stadium a Londra, e di quanto avevo amato il Diamonds and Pearl tour. Stava ancora un pò sulle sue quando mi sono ricordato il suo grande ingresso saltando sopra al pianoforte.

    Per un bel pò di tempo siamo stati li seduti a parlare della sua vita, e lui sembrava lievemente interessato alla mia. Alla fine dissi: 'Andiamo, dobbiamo finire l'intervista. Non possiamo farla qui? '

    'No, alla band non è permesso entrare qui,' mi rispose. 'Dobbiamo proprio farlo?'

    Gli spiegai con molta tranquillità che l'intervista era già stata annunciata per cui bisognava riprendere qualcosa, qualsiasi cosa.

    'Veramente?' mi chiese

    'Sì davvero.' 'Possiamo farla brevemente?'

    'Sicuro. Dammi solo l'uno per cento di quello che mi hai detto qui dentro '.

    Era evidente che non ne era felice, ma siamo tornati nella minuscola stanza dove the New Power Generation e il mio staff erano in trepidante attesa. Burlo borbottava al cellulare. Come siamo entrati nella stanza, mi guardò basito. C'era uno sguardo di stupore totale sul suo volto.

    Mi resi conto solo in quel momento che avevo sul bavero della giacca di pelle, il microfono che avevo indossato da quando è arrivato li, e che pertanto, tutto quello che avevamo detto era registrato 'Questo è stato davvero sorprendente' mi disse in seguito. Ancora oggi, c'è questo nastro sulla mia scrivania del più grande colloquio con Prince e che nessuno ha mai ascoltato.

    Quando però ci siamo tutti seduti di nuovo, il Prince timido è tornato.

    'Prince, hai passato tutti questi anni di battaglia con la casa discografica. Deve essere bello poter lavorare adesso alle tue condizioni '.

    'Sì, ​​lo è veramente'

    Jeepers creepers!( santo cielo!)

    Alla fine abbiamo messo insieme qualcosa, con un paio di clip, musica etc. Non esattamente quello che avevamo promesso nel promo, ma era qualcosa. E al di la del riuscire ad avere un intervista: l'intervista che desideravo da anni, ho anche avuto modo di incontrare un tizio che considero una vera fonte di ispirazione e un genio.

    Il Prince che ho incontrato privatamente non era nemmeno l'ibrido,del solitario uomo del mistero e performer fiammeggiante che mi aspettavo. Era davvero una bella persona ,e bloccato da una timidezza paralizzante.

    Il mio codice etico personale mi dice che quel nastro rimarrà per sempre nel cassetto della mia scrivania. E' un Prince, decisamente fuori onda.


    ** la breve clip di quanto riuscirono a mettere insieme è visibile al link originale della fonte: www.9news.com.au/world/2016/04/22/1...stopped-rolling

    Questa traduzione è opera del Michael Jackson's Gold World. In caso di ripubblicazione citare la fonte riportando l'url corretto a questo post. Per ottenere l'url corretto, clicca sulla data.

    Edited by Valerie77 - 30/9/2016, 18:55
     
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