Merci pour tout

One Shot

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  1. StefyJackson91
     
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    Buonasera ragazze, dopo tanto tempo sono tornata a postare, questa volta però solo una one shot.
    E' stata una cosa improvvisa. E' la prima volta che mi cimento con un breve racconto e spero tanto che vi piaccia. Buona lettura :kiss2:

    Genere: One-Shot

    Anno: History Era

    Rating: Verde

    Personaggi: Michael Jackson/Anne (personaggio inventato)


    MERCI POUR TOUT





    Parigi 1999

    Cappello e mascherina erano stati già indossati, poteva scendere perché nessuno glielo stava impedendo. Solo le sue dita, incerte, tamburellavano a ritmo di una musica immaginaria sulla maniglia di quel piccolo ostacolo, lo sportello della sua auto, che lo separava dalla gente che passeggiava tranquilla per la strada di quella città.

    “Sei sicuro Michael?”

    Esitò un attimo e annuì. Rafforzò la presa attorno alla maniglia e aprì lo sportello. Non appena scese dalla macchina, il profumo della pioggia lo invase e respirò a pieni polmoni quel profumo di libertà. Finalmente poteva uscire e passeggiare tra la gente comune senza nessun travestimento.

    “Io sarò dietro di te” il suo collaboratore gli parlò senza nascondere il tono di preoccupazione nella sua voce e Michael, come pochi istanti prima, non rispose ma si limitò soltanto ad annuire.

    Capiva la crescente preoccupazione dei suoi collaboratori, ma lui non aveva, forse, il diritto di passeggiare come tutti gli altri? Sapeva ai rischi a cui poteva andare in contro ma per una volta si poteva fare uno strappo alla regola.
    Passeggiava indisturbato e per un attimo si sentì gratificato nei confronti della pioggia che leggera cadeva sul suo cappello. Gratificato perché la gente che passeggiava era troppo impegnata a camminare a passo svelto, sotto l’ombrello, per accorgersi di lui. Si fermò incuriosito a guardare la vetrina di un negozio, ma l’avvicinarsi del suo collaboratore gli fece passare la voglia di entrarci.

    “Sarà meglio non fermarsi troppo a lungo, potresti dare nell’occhio”

    “Certo, andiamo” come se, indossando la mascherina, non dava nell’occhio. Per un attimo ebbe l’impressione di trovarsi nel video di Stranger in Moscow. Passeggiava indisturbato per la città, nessuno lo riconosceva eppure quell’indifferenza lo faceva sentire solo e prigioniero di quella celebrità che la figura del suo bodyguard era pronta a ricordargli nel momento in cui si specchiava nelle vetrine di qualche negozio.

    Non appena si allontanò dalla vetrina, qualcosa andò a sbattergli contro o per meglio dire, qualcuno.

    “Je regrette monsieur”

    “Ti sei fatta male?”tese la mano verso quella ragazza che piano si rialzò massaggiandosi il fianco.

    “Solo un po’” lei gli sorrise come a rassicurarlo che andava tutto bene.

    “Parli la mia lingua?”

    “Si”

    Si girò verso il suo collaboratore, che a passo moderato si stava avvicinando, e gli fece segno di non intervenire.

    “Mi dispiace esserle venuta addosso, spero che lei non si sia fatto niente”

    “No, io sto bene” sorrise a quella frase, anche se lei non poteva vederlo perché nascosto dalla mascherina. “Andavi da qualche parte?”
    cercò di approcciarsi a lei anche perché non era stato riconosciuto e quindi la cosa cominciava a piacergli.

    “A dir la verità ho appena perso quell’autobus” indicò l’autobus che si stava allontanando da loro e tenendo la mano tesa verso di lui si presentò “Mi chiamo Anne”.
    Lui senza esitare strinse la sua mano e aggiunse

    “Dove dovevi andare? Se vuoi posso darti un passaggio”

    “Dovrei andare a les Champs-Élysées, ma non preoccuparti aspetterò l’autobus successivo”

    “A me farebbe piacere darti un passaggio” vedendo la sua esitazione aggiunse “Tranquilla, non mordo”.

    Lei rise a quella frase e accettò il suo invito. Una volta raggiunti l’auto, Michael comunicò la destinazione al suo autista e una volta saliti, preso dalla curiosità cominciò a farle alcune domande. Anne rispose con molta disinvoltura senza mostrare fastidio o altro. Aveva vent’anni e studiava all’università della Sorbonne, era al secondo anno e da grande le sarebbe piaciuto diventare un insegnante di lingue straniere. L’ascoltò in silenzio rapito dal suo modo di raccontare e notò che mentre parlava aveva l’abitudine di avvolgersi una ciocca di capelli attorno al dito indice. I suoi capelli erano castani e lisci, lunghi fin sopra le spalle e gli occhi avevano una tonalità mista tra il verde e il marrone chiaro.

    “E tu invece cosa fai?”

    “Come?” la sua voce squillante e piena di entusiasmo lo destò da quel silenzio in cui si era rifugiato per ascoltarla.

    “Che lavoro fai?”

    “Oh be..io..” fu colto alla sprovvista, non aveva idea di cosa dirle anche perché lei non aveva idea di con chi stava parlando. Provò a inventarsi qualcosa li su due piedi “Io lavoro in una casa discografica” si portò la mano davanti alla bocca e accennò un piccolo colpo di tosse, come a volersi schiarire la voce. Anne lo guardò di traverso e per un attimo si irrigidì sul sedile. Che avesse capito tutto?

    “Sei una persona molto taciturna, però mi sei simpatico” abbozzò un sorriso e si voltò verso il finestrino.

    “Mi piace ascoltare la gente che parla, mi piace ascoltare le loro storie. Comunque ti ringrazio, anche tu sei molto simpatica”

    “Come ti chiami?”

    Che stupido, lui non si era presentato a differenza di lei, chissà cosa aveva pensato. Quasi sicuramente lo aveva ritenuto strano e per la prima volta quella parola non gli procurò nessun fastidio visto che lui stesso si stava definendo tale in quel momento.

    “Siamo arrivati” per l’ennesima volta la sua voce ruppe le sue riflessioni e si voltò verso il finestrino..e già, erano davvero arrivati “Mi ha fatto piacere parlare con te, Michael” Anne scese dalla macchina sostando davanti a lui con lo sportello aperto.

    “Cosa?”

    “Con quella mascherina sei riconoscibile” gli strizzò l’occhio e gli sorrise. Lui dal canto suo abbassò la mascherina e ricambiò il suo sorriso “Adesso devo andare, grazie per il passaggio. Ciao!”

    “Grazie a te!” fu tutto ciò che riuscì a dirle in quel momento.
    Grazie perché lei non aveva svelato la sua vera identità davanti a tutte quelle persone al momento del loro incontro.
    Grazie perché per la prima volta non era stato lui al centro dell’attenzione, ma lei raccontandogli dei suoi studi e dei suoi sogni.
    Grazie perché lei aveva esaudito il suo desiderio di una vita, trascorrere un piacevole pomeriggio in giro per strada come una persona qualunque.

    FINE

     
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  2. Andago
     
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    Che carina!!!!!!! Sei sicura che la vuoi lasciare come one-shot??? Sarebbe bello sapere se continuasse cosa succede... :clapping: :clapping: :clapping: :clapping:
     
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  3. StefyJackson91
     
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    Andago grazie..ebbene si, sono sicura di volerla lasciare come one shot anche perchè quella foto mi è venuta in mente e la storia si è praticamente composta da sola, non credo di poter scrivere una continua xD
    Grazie di vero cuore :hug:
     
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  4. Michael's Girlfriend 88
     
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    Oddio Stefy,e' bellissima! :comm8jk.gif: :vibrate: non ho resistito,l'ho letta tutta d'un fiato,e poi e' scritta non bene,di piu'! Complimenti davvero! Che carino immaginarsi Michael libero e senza pensieri,senza nessuno che stia a contatto con lui solo perche' e' famoso,lei e' stata molto carina :comm8jk.gif: bellissima questa piccola storia,poi lo sai bene che amo Parigi... :angellove: e' stupenda! Stupenda!
    e i tre "Grazie" alla fine sono molto rappresentativi,alle volte Michael deve essersi sentito davvero male per colpa di tutta l'attenzione e il non poter essere libero proprio come una persona comune.
    Oltre che essere davvero carina,questa one shot fa anche riflettere,aspetto presto altre tue storie,grazie per avercela regalata! :kiss2: :kiss2: :kiss2: :kiss2:



     
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  5. StefyJackson91
     
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    Ale grazie!!!!! :comm8jk.gif: :comm8jk.gif:
    Spero davvero di aver dato un senso di riflessione a questa storia..quella foto ha parlato da sola e ho voluto trascrivere ciò che mi ha trasmesso :)
     
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    "The King of Pop"

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    Grazie della bellissima storia Stefy, aspettiamo presto le prossime FF che saranno altrettanto fantastiche :ok:
     
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  7. Someplace Else
     
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    Bellissima e scritta molto bene! :love:
    Anche a me piacerebbe leggere un possibile continuo.. ma è speciale proprio perchè è breve :clapping:
    Chissà se nella realtà è mai successo un episodio del genere.. :angellove:
     
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  8. StefyJackson91
     
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    Grazie ragazze :)
     
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  9. Molly74
     
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    Stefy, ho letto con piacere questa tua OS, bravissima. Mi dispiace che non possa diventare una FF, sarebbe stato un grandioso inizio, ma ci hai lasciate aperte tante possibilità e questo mi piace molto...hai scatenato la mia immaginazione.
    Grazie, spero di leggere altre tue storie! :kiss2:
     
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  10. StefyJackson91
     
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    Chiara grazie mille..si in effetti non è male l'idea di lasciar decidere a voi come potrà proseguire la storia...grazie mille a tutte voi! :kiss2: :kiss2: :kiss2:
     
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  11. Elisajackson89
     
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    Stefy complimenti per questa one short che hai scritto,mi è piaciuta molto,è bellissima,mi dispiace solo che hai deciso di non farla diventare una fan fiction,questo qui sarebbe potuto essere un incontro perfetto per scrivere poi una bellissima storia,Complimenti ancora Stefy sei stata molto brava :ok: :ok: :clapping: :clapping:
     
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  12. StefyJackson91
     
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    Grazie mille Elisa :kiss2:
     
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  13. Elenajackson777
     
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    Stefy ho appena letto questa tua one short,complimentoni mi è piaciuta moltissimo :clapping: :clapping: è scritta molto bene e sei riuscita a trasmettermi tante diverse emozioni :angellove: :angellove:
    Bravissima Stefy :ok: :kiss2: :kiss2:
     
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12 replies since 5/1/2012, 21:02   154 views
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