PEOPLE vs MURRAY

Trascrizioni del Processo

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  1. Mantidevampira
     
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    QUATTORDICESIMO GIORNO – Prima parte



    Non si trova d’accordo con un articolo del suo collega White, dove secondo il medico, MJ potrebbe aver assunto il Propofol per via orale. Il Propofol attraverso il sangue giunge al fegato e poi va altrove. Se bevuto, sarebbe andato dritto nello stomaco, poi nel fegato ma quasi certamente non nel sangue. Viene illustrato il tratto digerente e cosa fa il cibo quando viene assunto ed adsorbito. Dalla vena porta, viene portato il contenuto al fegato, per andare al resto del corpo. Così, il 99% del Propofol viene espulso. Studi recenti indicano che il Propofol viene metabolizzato anche dall’intestino. C’è lo 0% di probabilità che MJ abbia ingerito il Propofol. Il Dr. Glenn nel 1985 ha scritto un articolo sul Propofol, sperimentato sui topi. Studia il Propofol dal 1973, quindi si può ritenere un luminare. Ha dato dosi iniziali di Propofol pari a 5-15mg fino ad arrivare a 300mg. Non erano sedati, ma solo addormentati in quanto il Propofol era stato smaltito dal fegato. Anche per via rettale era disponibile solo lo 0.4%. Nel 1996 un altro studio sui ratti, ha dimostrato che solo il 10% di Propofol era riscontrato nel sangue, mentre il 90% smaltito. Altri studi su cani e scimmie, dimostrano che anche ingerito il Propofol era presente in dosi minime nel sangue (0.23 e 0.25%). Quindi la morte di MJ non è avvenuta per ingestione di Propofol. Sono tutti studi facilmente reperibili su Google. Uno studio su persone, 6 volontari, 3 bevevano 200 mg di Propofol, gli altri 400 mg. Su nessuno è subentrata la sedazione. Battiti, ossigeno e pressione sanguigna sotto controllo. Questo studio doveva essere presentato da Shafer a Chicago, perso a causa della morte del padre. Per questo non si trova con ciò che afferma il Dr. White. Lo studio è stato fatto per dimostrare che l’infusione IV è l’unico modo che funzioni per la sedazione. Anche bevendolo il Propofol, non agisce. Si esamina un articolo sull’assunzione di Lorazepam per via orale. Studio sulla differenza tra Midazolam e Lorazepam. I risultati hanno dimostrato divergenze enormi. Murray ha dato solo 4 mg di Lorazepam, in momenti diversi nella notte.
    lormur

    Nel sangue femorale sono stati trovati 0.169 mg di Lorazepam, mentre se avesse dato 2 mg alle 2 e altri 2 mg alle 5 del mattino, la concentrazione doveva essere di 0.05 mg. Quindi Shafer è sicuro che MJ ha assunto più di 4 mg di Lorazepam (il che ci riporta al Flumazenil trovato nella siringa!).
    Per Shafer, MJ avrebbe dunque assunto 10 dosi da 4 mg ciascuna, dalla mezzanotte alle 4.30, con intervalli di mezz’ora, per avere una concentrazione di 0.169 mg nel sangue femorale. Mostra una fiala da 4 mg, che MJ avrebbe assunto per intero (e presenti in casa).
    lorsha

    Il fegato metabolizza il Lorazepam e invia il metabolita al rene per espellerlo con le urine. Divenuto metabolita, è oramai inefficace come farmaco. Viene mostrata l’analisi fatta (da un laboratorio privato) nel contenuto gastrico di MJ dove c’è una minima concentrazione di Lorazepam (1/43° di compressa!). Shafer spiega che in quel caso, il metabolita ha perso uno zucchero e si è ritrasformato in Lorazepam. Quindi il risultato è falsato perché è dato da Lorazepam e metabolita. Si può dunque riscontrare nello stomaco senza ingestione. Dalle vene, nel fegato viene trasformato in metabolita. Il 25% del metabolita va nei dotti biliari e nella colecisti, che drena nella giunzione tra stomaco e intestino. Dalla bile, una parte va nello stomaco mentre la maggior parte va nell’intestino, solo se somministrato per via IV. Nessuna iniezione di Lorazepam a MJ per almeno 4 ore prima dalla morte, quindi nessuna ingestione di 8 compresse alle 10 (se morto alle 12 come sostiene Shafer), come sostenuto dalla difesa. La concentrazione nello stomaco è banale. La farmacodinamica indica il potere di un farmaco: dose--->concentrazione--->potere (effetto). Se cambia la concentrazione, cambia l’effetto. Questi modelli, servono per le infusioni in sala operatoria. Il Propofol agisce sul cervello, non sul sangue. Il livello nel sangue precipita velocemente dopo l’iniezione. Si analizzano le onde cerebrali dei volontari. Il livello nel cervello indica se il paziente smette di respirare. Usa uno schema di White per dimostrare quando un paziente va in apnea. Secondo i risultati di White, una concentrazione di 2,3 mg / ml (circa 0,5) è il livello nel cervello necessario per l'apnea da Propofol. Dal momento che si smette di respirare, il Propofol resta almeno 10 minuti in circolo, prima che anche il cuore smetta di battere. Nel grafico mostrato, il livello di Propofol nel sangue femorale di MJ è sopra il livello di apnea. Con 25 mg solo una piccola % di pazienti rischierebbe l’apnea. L’effetto però, viene amplificato in presenza nel sangue di BDZ.
    gra25

    Nel grafico con 50 mg di Propofol ipotizzati: la respirazione in questo caso, si sarebbe interrotta al massimo dopo 4 minuti dall’iniezione. Il cuore comunque, continuava a battere per 10 minuti e la concentrazione finale nel sangue era inferiore a ciò riscontrata in MJ.
    gra50

    Grafico con 100 mg ipotizzati: si parla di sedazione. E’ la dose che dà ai suoi pazienti che vanno in apnea (regolare). E’ da escludere una dose del genere in bolo, altrimenti il livello nel sangue era maggiore. Inoltre è molto complicata ed è molto dolorosa.
    gra100

    Ipotizza grafici con auto iniezioni. Il primo, 6 iniezioni da 50 mg ogni 10 minuti. MJ si svegliava e si ridava la dose. Il livello nel sangue femorale però, non corrisponde. Allora ha ipotizzato 6 iniezioni da 100 mg. Il punto è che sarebbe morto dopo al massimo la seconda dose, e pur arrivando alla sesta, ancora la concentrazione nel sangue è bassa. Inoltre, avrebbe dovuto sedarsi anche quando la respirazione, e poi il cuore, cessavano di funzionare.

    gra6x50o

    gra6x100

    CITAZIONE
    Propofol e suoi effetti di apnea
    legenda:
    Femoral vein: livello dosaggio riscontrato nell'arteria femorale di MJ
    Apnea: livello dosaggio che provoca apnea (arresto della respirazione)
    Da tener conto che:
    - l'apnea è provocata dal livello di farmaco nel cervello(brain) che raggiunga il dosaggio atto a provocarla
    - l'apnea non causa la morte (arresto cardiaco) se non dopo 9 minuti di assenza di respiro

    PAUSA PRANZO.


    QUATTORDICESIMO GIORNO – Seconda parte

    DA PRENDERE CON LE PINZE, PERCHE' LA SPIEGAZIONE TECNICA E' STATA DIFFICILE DA CAPIRE!

    Grafico dove si ipotizza che le 6 iniezioni furono fatte da Murray.
    graru

    50 mg in intervalli di 5 minuti e non più 10. In questo caso, i livelli nel sangue femorale, sono già più simili. La somministrazione però ottimale, è quella da 100 ml. Murray ha continuato a somministrare Propofol, mentre MJ smetteva di respirare e non se n’è accorto. Probabilmente, è morto prima dell’ultima iniezione, e per questo il livello si è riscontrato nel sangue femorale analizzato in autopsia. Murray non ha dato una somministrazione lenta e regolare, così non è stato metabolizzato, ma accumulato.
    Con un bolo fatto alle 9, MJ sarebbe andato in apnea verso le 10.
    jpg

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    Un ossimetro (o meglio un capnometro), avrebbe mostrato a Murray che l’O2 scendeva e la CO2 aumentava. Con un flusso costante, sarebbe stato “dormiente” e non in pericolo. Quindi alle 12, la CO2 era massima e niente più O2 nei polmoni. Aggravante è che Murray non era lì con lui. Secondo il suo schema, il cuore tra 10-20 minuti si fermava mentre veniva iniettata l’ultima dose. Ecco perché il livello è alto. Questa è l’unica possibilità con tutti gli errori di Murray, il livello nel sangue, le ordinazioni. Questo è ciò che è successo il 25/6: MJ è morto perché l’infusione era in atto e non c'erano strumenti adatti a mostrare delle complicazioni.
    Rappresentazione pratica di ciò che è stato fatto da Murray. Il Dr. Shafer ha preparato una salina con tanto di connettore ad Y dove si inserisce la siringa per l’infusione di farmaci. Walgren mostra gli ordini ed evidenzia i pezzi scelti. Nella sacca usata il 25/6, l’esame tossicologico ha rivelato che il connettore ad Y e la parte inferiore del tubo, sono stati trovati positivi al Propofol. La sacca di salina morbida, consentiva il flusso grazie all’aria presente al suo interno, al contrario della bottiglia di vetro, che necessita di un tubo con sfiato. Murray ha acquistato questi tubi, usati con una pompa ad infusione che Murray non aveva. Nel tappo della bottiglia, un taglio compatibile con la forma del picco inserito. Ecco come si formava l’aria necessaria per far scendere il Propofol. Mostra come il Propofol può essere attaccato al palo della flebo direttamente. Quello che era necessario era una pompa ad infusione che regoli il dosaggio, che deve essere molto preciso, o il rischio di overdose è massimo. Murray disse che aveva chiuso la salina quando ha somministrato con la siringa il Propofol , anche perchè il Propofol non è stato trovato attaccato al palo direttamente. Shafer mostra come si può bloccare il flusso della soluzione salina con un morsetto. In questo caso il Propofol rimaneva nel tubo con la salina bloccata e non arrivava al paziente. In realtà, MJ non ha ricevuto un’infusione lenta, ma per lui, è come se avesse ricevuto un bolo. Shafer collega il tubo di Propofol alla sacca di salina, collegando il primo ago nel connettore ad Y della salina. I liquidi entrano in competizione, quindi per miscelare devi aumentare la velocità che va a contrastare la gravità. Il Propofol scenderebbe più velocemente e l’unico modo per controllare il flusso è attraverso i morsetti ad entrambi i tubi. E' una manovra pericolosa. E’ pericoloso perché se si modifica il tasso di salina, si modifica anche quello di Propofol. Viene mostrato l’infusione con la bottiglia di Propofol nella sacca, come detto dai testimoni. La questione non cambia. E’ come se fosse stato attaccato al palo attraverso il gancio apposito, come dimostrato prima. Secondo Shafer, il Propofol aveva un tubo lungo rimosso dopo l'uso (si nasconde facilmente in tasca). Ecco perchè il Propofol non è stato trovato nel tubo lungo della flebo, ma nel connettore ad Y si. Murray è responsabile in ogni caso della morte di MJ.


    NOTA: la difesa ha obiettato la dimostrazione col Propofol poichè Walgren, avrebbe manomesso la bottiglia tirando il gancio alla base della stessa, che serve per appenderla al palo della flebo direttamente, e che era intatta, invece, al momento del ritrovamento. Il giudice ha accolto l'obiezione che è stata messa agli atti.


    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 20.45.

    Edited by Mantidevampira - 26/10/2011, 15:03
     
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  2. Mantidevampira
     
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    QUINDICESIMO GIORNO


    Il Dr. Shafer spiega che l’esame tossicologico ad opera del Coroner, mostra il livello del farmaco, non del metabolita. La morte con occhi aperti o chiusi, non implica una morte rapida o lenta. Anche se MJ avesse bloccato il flusso della flebo, Murray è colpevole perché lo ha abbandonato. Per Shafer MJ è morto alle 12.
    Difesa: si ripercorre la farmacocinetica e farmacodinamica. I dosaggi variano a seconda dei soggetti. Per quanto riguarda MJ, è la concentrazione del farmaco responsabile, più che il dosaggio. Vengono fatti studi sperimentali per la raccolta dati. Si fa la media dei casi. Viene chiesto se è meglio usare la media o la mediana. Shafer risponde la mediana (più precisa). Il kit per la IV mostrato ieri dall’accusa, non è uguale a quello utilizzato ( e non comperato) da Murray. Shafer sostiene che utilizzando quegli strumenti, la morte di MJ è avvenuta sicuramente per come afferma lui. Chernoff fa notare che la strumentazione è differente. Shafer fa notare che il kit risulta essere stato ordinato da Murray già nel 2007. 4 volte in 3 anni, e un’ordinazione è stata spedita all’indirizzo della California (Alvarez). Chernoff fa notare al dottore che sta esprimendo una sua opinione che è diversa dai fatti. Il dottore dice che la sua opinione si basa su ciò che ha analizzato. Il kit utilizzato in aula è l’unico trovato negli ordini di Murray. Chernoff fa notare che è stato portato in aula, ma non è quello trovato sulla scena. Shafer è consapevole che la particolare linea IV utilizzata in sua dimostrazione non è stata trovata in casa di MJ. Ha dimostrato come si mette la bottiglia nella sacca perché l’ha letto e siccome era una cosa insolita voleva provare. Chernoff fa notare che l’unico a parlare della bottiglia nella sacca è Alberto Alvarez, ma il dottore non ha mai avuto modo di parlare con lui, né sentire le sue dichiarazioni. Shafer ammette di aver avuto informazioni sul caso dal vice procuratore Walgren ed aver visto un file del Dr. White. Non è mai stato suo studente, ma assistente. Shafer dice che in base a ciò che ha supposto, Alvarez dicesse il vero. Chernoff chiede se sa che stanno trattando un caso penale e non di pratica illecita, il dottore risponde si, che è lì gratuitamente. Ha scritto con White l’articolo sul Propofol del 1988 al quale ha partecipato anche la ex moglie Audrey. All’epoca il Propofol veniva usato per l’induzione all’anestesia, non per l’infusione (sedazione costante). Il grafico mostra l’analisi in terapia intensiva, per dimostrare al FDA che il Propofol poteva essere utilizzato (scoperta del chimico Ian Glenn). Il grafico si basa su dati ed è impreciso. Secondo White, MJ ha miscelato Lidocaina e Propofol in una bibita. Quindi viene chiesto perché si è “meravigliato” dell’idea del suo mentore Dr. White sulla possibilità di averlo ingerito, visto che aveva fatto uno studio in merito e lui stesso ammette di averlo bevuto per la scienza. L’ipotesi era in una lettera del Dr. White a Flanagan, e Shafer ammette di non sapere il contenuto della lettera. Il Dr. White nella lettera ha detto a Flanagan di un suo studio sull’ingestione del Propofol usando maialini e Beagles. Shafer non era a conoscenza di questo studio. Lui ha sperimentato sugli uomini, per dati migliori. Gli mostra il grafico dove Shafer ha stabilito che MJ ha cominciato l’assunzione di Lorazepam dalla mezzanotte ogni mezz’ora. Chernoff fa notare che MJ a mezzanotte era ancora alle prove. Shafer dice che ha fatto un grafico semplice per la giuria, dove ha tolto la risposta al dolore dopo 10 somministrazioni del sedativo. Non sa da quanto tempo MJ prendeva il Lorazepam quindi non può stabilirne la tollerabilità. Ha fatto anche uno studio sul Midazolam dato a MJ, e qui la dose corrispondeva ai dati autoptici. Non ha analizzato la possibilità di assunzione via orale del Lorazepam, perché non richiesto dall'accusa. Ha supposto che Murray avesse dato i farmaci a MJ da 80 giorni. Ritornando al Propofol, un bolo rapido causa apnea. Mostrato un grafico con i 25mg fatto in base alle dichiarazioni di Murray. Generalmente la velocità di induzione è di 3-5 minuti, mentre l’infusione è di 2. Ribadisce che per il Propofol non è importante la concentrazione nel sangue, ma nel cervello. Gli viene chiesto se ha il materiale nel suo pc e di controllare. Non c'è riferimento alla concentrazione di Propofol nel referto autoptico che ha nel suo pc.





    SI RIPRENDE LUNEDI ALLE 17.45.

    Edited by Mantidevampira - 26/10/2011, 15:03
     
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  3. Andago
     
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    SEDICESIMO GIORNO – Prima parte


    Si analizzano gli effetti collaterali del Propofol. Si preferisce sempre un’infusione lenta per evitare l’apnea. Con un bolo, l’apnea subentrerebbe entro 2 minuti dall’iniezione. Shafer conferma che con un’infusione lenta ed in assenza di altri farmaci, si può evitare l’apnea. Si basa su ciò che CM ha dichiarato.
    Nel caso di apnea dopo 2 minuti, CM sarebbe stato lì. Il Propofol ha un effetto molto rapido (90 secondi) dopo un'iniezione immediata e scompare dal corpo molto velocemente. La simulazione di iniezioni multiple da 100, fu un’idea del Dr. White, ma queste sono solo ipotesi e si possono aumentare le somministrazioni. Non è mai stato suggerito che questo è ciò che è accaduto.
    Ogni 22 minuti, la quantità di Lorazepam nel corpo diminuisce della metà.
    Quindi se MJ avesse ingerito del Lorazepam alle 8.00, si avrebbe:
    8 mg diventano 4 mg dopo 22'
    4 mg diventano 2mg dopo 22' (44')
    2 mg diventano 1 mg dopo 22' (66'= 1h e 6')… così via fino ad arrivare a 0,125 mg dopo 2 h e 32' (10.32).
    Nello stomaco ci sarebbe una dose minima, ma nel sangue sarebbe all’apice. Il Coroner non ha fatto le analisi per i metaboliti, quindi lui si è basato solo su ciò che avevano trovato. Secondo lui il metabolita era nelle urine. Chernoff chiede se in base alla simulazione di 3 ore che ha fatto in aula con il Propofol,saprebbe dire quanto poteva essere il livello nelle urine, Shafer risponde che dovrebbe calcolarlo.
    Le sue simulazioni sono su uno scenario di arresto respiratorio ed in seguito cardiaco e non su un arresto cardiaco diretto.
    La quantità di Propofol nel sangue femorale indica che MJ ha ricevuto più di 25 mg. Senza indicazione del dosaggio, per Shafer l'unica cosa che spiega la concentrazione è l’infusione che continuò dopo la morte. Murray ha ordinato 150 tubi ventilati. Le simulazioni si basano normalmente su dosaggi e tempi, ma non aveva entrambi per mancanza delle cartelle cliniche.
    Il Demerol non è il problema in questo caso: non ha nulla a che fare con la morte di MJ.
    Anni di studi gli dicono che MJ è morto solo con l’infusione. Il Propofol viene smaltito subito dalle urine. Se è rimasto nel sangue è solo perché c’era infusione. Non sa quali strumenti ha utilizzato Murray, ma sicuramente un IV ventilato.



    DONNA NORRIS – BHPD

    Mostra il tabulato della chiamata al 911 del 25/6 ricevuta alle 12.20 e 18 secondi. Lavora presso il LAPD da 17 anni. E’ stata rigirata la chiamata ai Vigili del fuoco alle 12.20 e 50 secondi. Mostra come si prendono i dati del soccorso, e dove si è agganciata la chiamata, 9641 Sunset Boulevard (antenna sull’hotel). Il telefono era un cellulare aziendale Verizon.


    ALEXANDER SUPALL – LAPD

    Lavora da 11 anni. E’ arrivato a Carolwood dr. in serata. Ha recuperato i video di sorveglianza dopo aver avuto il permesso ad entrare. Era col Detective Martinez ed un bodyguard di cui non sa il nome. In casa non ha potuto rivedere il video. Ha cercato un modo per riprodurlo e salvare il file, ma nel download le 24h registrate non c’erano. L’hd era nel seminterrato e la security non lo sapeva. Si mostra un video dove si vede la macchina di MJ rientrare un po’ prima dell’1 (0.46). Altre 2 macchine arrivano alle 0.58. All’ 1.06 una macchina esce dal cancello. Il video non è molto chiaro e riprende pochi minuti. Non sa quante telecamere ci fossero lì, né gli è stato chiesto di tornare a prelevare altri video.


    PAUSA PRANZO

    SEDICESIMO GIORNO – Seconda parte


    DAN MYERS – Detective LAPD


    Lavora dal 1994. Era in servizio il 25/6. Si stava occupando di un altro caso. Ha dato supporto dal lunedì successivo. Ha intervistato Alvarez il 31/8. Sapeva che aveva già rilasciato una dichiarazione, dove non ha mai menzionato le bottiglie. Viene mostrato un disegno e Myers dice che lo disegnò Alvarez (che non ricordava il disegno). Viene mostrato un altro disegno di Alvarez, ma Myers non l’ha mai visto. Muhammad e Williams furono interrogati lo stesso giorno.


    ORLANDO MARTINEZ – Detective LAPD

    Lavora per la sezione omicidi da 10 anni e mezzo. Ha cominciato ad indagare sulla morte di MJ dalle 15.30, quando è arrivato all’UCLA: Era con Smith quando ha interrogato Alvarez all’UCLA e poi a Carolwood. Non ha mai menzionato le bottiglie. A Carolwood ha visto anche Muhammad. Ha raggiunto Supall nel seminterrato per recuperare i video. Ammette che potevano recuperare più footage. Hanno preso solo da quando sono arrivati Murray e MJ la notte prima. Ha rivisto Alvarez il 3/9, per le impronte digitali. Prima di incontrare Alvarez il 31/8, Walgren gli ha chiesto di passare nel suo ufficio con una sacca di soluzione salina, una bottiglia di Propofol e un ossimetro. Viene mostrato un disegno fatto da Alvarez nell’aprile 2011. A gennaio Alvarez ha testimoniato sotto giuramento. Gli ha chiesto lui di disegnare la salina ad aprile, perché stava fornendo un elemento nuovo. Alvarez non ha riconosciuto la bottiglia di Propofol. Non era una bottiglia per lui, ma una fiala. Solo da Walgren ha detto che la fiala era una bottiglia.


    ALAN METZGER – Medico di MJ


    Ha cominciato a curare MJ negli anni ’90. Internista, reumatologo lavora vicino al Cedars da 15-20 anni. Era uno dei suoi medici di base a LA, poi diventato amico e medico di fiducia. Non si sentivano dal giugno 2008, ma nel 2009 MJ lo ha chiamato per qualcosa. Parlarono sul sonno, nutrizione, salute. Nel 2008 MJ gli disse che prendeva Xanax, Tylenol e Benadryl per dormire. Nel 2008 MJ era a Las Vegas, ma gli ha detto di incontrare lui e Klein (per la pelle). Aveva sentito che doveva fare delle prove a LA. Nell’aprile 2009 è andato a casa di MJ. Voleva parlargli di alcuni problemi di salute e dei ragazzi. Non gli ha detto che vedeva altri dottori, e non lo sospettava. Quando sono rimasti soli, hanno parlato dei 50 concerti. Era emozionato, pieno di idee, ma anche preoccupato per i suoi problemi di nutrizione, disidratazione, mal di schiena cronico e il sonno. Ha tutto in cartella clinica. MJ gli chiese qualcosa in IV per dormire. Lui ha pensato al Valium, non al Propofol. MJ aveva contattato il Dr. Rosen per il mal di schiena. E’ un terapista del dolore. Molti farmaci non facevano effetto su di lui. MJ voleva un medico a Londra per dormire, l’alimentazione e gli infortuni, ma non gli ha chiesto di andare. Non ha mai dato una IV a MJ. Ha delle cartelle cliniche di MJ dal 2002. Ha suggerito a MJ di non fare le IV per il sonno, perché pericolose e soprattutto di non farle a casa, ma in ospedale. Non avrebbe mai dato a MJ un anestetico, per nulla al mondo.

    CHERILYN LEE – Infermiera di MJ

    E’ un medico olistico ed infermiera qualificata. Si occupa di nutrizione. Lavora con atleti ed intrattenitori. Può prescrivere farmaci, ma non li sceglie. Ha prescritto degli antibiotici in passato.
    Ha incontrato MJ a casa sua nel gennaio 2009. E’ stata chiamata da Muhammad, un amico. I ragazzi avevano l’influenza, lei disse di non essere un pediatra.
    MJ voleva sapere cosa facesse. Le ha chiesto una terapia per il sonno e per la nutrizione. Lei gli ha suggerito le analisi del sangue. Gli ha fatto un test per vedere le difficoltà principali. La stanchezza era al 3° posto. Lui beveva Red Bull. Bibite piene di caffeina potevano essere il suo problema. Al 1° febbraio, il problema principale di MJ non era il sonno, ma la nutrizione. Si credeva anemico. Lei gli ha detto che era sano, aveva tutto in regola. Mentre gli tirava il sangue lui beveva Red Bull. Lei gli ha detto di smettere e lui ha detto che se qualcuno gli chiede di smettere qualcosa, lui lo fa. Lo ha rivisto il 4 ed aveva cambiato abitudini. Stava meglio. Gli ha dato dei succhi energizzanti e dopo ha iniziato una cura di vitamina C tramite IV. La cura funzionava. Il cocktail Meyers ossia vitamine C e B, magnesio e calcio. Lo vedeva al mattino, a volte la sera. A febbraio ha accennato al problema sonno, ma non era urgente. Non ha detto nemmeno che andava a letto tardi. Dopo Londra, lo ha visto stanco e gli ha ridato il cocktail Meyers. Stava meglio. Ha rivisto MJ il 26/3 alle 6 di mattina. MJ le disse che non riusciva a dormire e che la voleva con lui a Londra. Ha suggerito a MJ di eliminare le bevande con caffeina e dedicarsi a tisane. La domenica di Pasqua è andata a vederlo perché si lamentava del trattamento: non funzionava. Lei gli ha suggerito un esame per problemi del sonno, ma lui non aveva il tempo. Una sera gli ha fatto prendere i prodotti naturali, alle 3 si è svegliato e le disse “hai visto?”. Gli ha fatto una soluzione salina e una tisana. Si è risvegliato e le ha detto che non può dormire tutta la notte (prima dice sveglio, poi si corregge e dice addormentato). Ha dovuto usare una butterfly per le vene piccole. Il 21/4 le risulta una medicazione. La difesa le chiede se fa confusione con le date.



    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 17.45

    Edited by Mantidevampira - 26/10/2011, 15:04
     
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  4. Andago
     
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    POST PREPARATO DA VALERIE77 (GRAZIE!! :kiss2: :kiss2: )

    DICIASSETTESIMO GIORNO - Prima parte

    La sessione inizia con una mozione respinta da Pastor relativa alla richiesta della difesa di poter mettere agli atti il contratto con AEG.

    L’infermiera ha una sensazione di malessere all’inizio e viene riaccompagnata fuori. La sessione è interrotta per alcuni minuti.

    La Lee spiega di essere una forte sostenitrice della medicina olistica, perché aveva problemi di salute in passato e la medicina olistica l’ha aiutata.
    Chernoff chiarisce le date con la Lee: il 12 aprile era la Domenica di Pasqua, quando MJ le ha chiesto di aiutarlo a dormire. Il 19 aprile 2009, tornò e ha dormito in casa di MJ, così MJ poteva mostrarle come era difficile per lui dormire. C. Lee dice che il 19 aprile 2009 in mattinata, MJ le chiese di dargli il Diprivan (Propofol) per aiutarlo a dormire. Non sapeva cosa fosse. Dice che gli ha parlato di rimedi naturali per aiutarlo a dormire, e cerca le cause possibili nella sua stanza, come l’illuminazione eccessiva e le onde elettromagnetiche. MJ le disse di aver provato di tutto e l'unica medicina che funzionava era il Diprivan. Lei dice di aver chiamato un medico per chiedergli cosa fosse il Diprivan. Le disse che era un anestetico usato per la chirurgia e terapia intensiva. Ha chiesto al medico se poteva essere utilizzato in una casa e il medico ha detto no. Quando la Lee lo ha riferito a MJ, lui le rispose che alcuni medici gli avevano confermato che era sicuro purchè fosse monitorato. La Lee dice di aver rifiutato, ma MJ insisteva che sarebbe stato al sicuro se sotto monitoraggio. MJ le ha detto di aver ricevuto del Diprivan durante un’intervento chirurgico e di aver quindi saputo di poterlo usare per dormire. MJ non ha mai menzionato nessun medico in particolare.
    MJ le disse che il suo problema si presentava quando si allenava o dopo delle performances. Lei è tornata a casa di MJ quella notte (il 19 aprile) per osservarlo dormire. MJ ha avuto problemi quella notte. Le confermava che il trattamento non funzionava. Si lamentava che non riusciva a dormire e che stava per rovinare le sue prove del giorno successivo. E’ l’ultima volta che ha visto MJ.
    Dice che Muhammad l'ha chiamata il 21 giugno 2009 e ha sentito MJ in viva voce.
    MJ diceva: "Dille che non so cosa c'è di sbagliato in me, dille che una metà del mio corpo è calda e l'altra è fredda."
    Ha detto a Muhammad di portarlo in ospedale. Aveva paura potesse essere un effetto collaterale del Diprivan (Propofol).
    Studiando l'uso di Propofol, ha pensato che il problema di MJ fosse al livello del SNC (sistema nervoso centrale). Muhammad non ha parlato di nessun farmaco, ma controllando il suo PDR (Physician Desk Reference) ha capito che i sintomi erano del Dirpivan.
    Walgren chiede se ha conservato i documenti relativi alle cure per MJ, e risponde di si.
    MJ le ha raccontato della vitiligine e della Lupus. Inoltre, aveva delle cattive abitudini come bere Red Bull, e "dormire" con luci accese, musica ad alto volume e tv, contemporaneamente.
    La Lee dice che MJ sudava molto quando si esibiva al punto che c’era del personale che doveva pulire sempre il pavimento dal sudore.
    Gli ha fatto fare degli esami del sangue ed ha consigliato a MJ di smettere di bere Red Bull cosa che lo avrebbe aiutato a dormire. Ha annotato ogni dettaglio nella sua cartella clinica, i suoi segni vitali, quello che MJ le ha detto, i suoi consigli, i suoi piani. Dice di aver visto un miglioramento dei risultati di laboratorio dopo i suoi consigli e il trattamento nutrizionale.
    Conferma di aver documentato nella sua cartella clinica la sua conversazione con MJ quando hanno parlato del Diprivan la prima volta. Dice di avergli portato il suo PDR per mostrargli gli effetti collaterali. Altri effetti collaterali possono includere vertigini, brividi, delirio, tremori.
    Ha insistito su uno degli effetti collaterali, la perdita di memoria. MJ le rispose di non aver mai dimenticato nemmeno una riga. Aveva paura che non si svegliasse e lui le ha risposto che per questo qualcuno lo doveva minitorare mentre dormiva.
    Chernoff le fa ammettere di aver rilasciato interviste prima del colloquio con la polizia. Quando ricevette la chiamata da Muhammad, era in Florida ricoverata per un esaurimento.

    AMIR RUBIN - CEO UCLA

    Rubin è un assistente presso l’UCLA, ed ha l'ufficio nell'ala ovest. Il Pronto soccorso è lì vicino. Era il responsabile dell'ospedale il 25/6.
    Il 25 giugno 2009, gli è stato comunicato che una "persona di interesse" era stata portata al PS ed era necessario il suo aiuto. Rubin dice di essere arrivato al PS nel pomeriggio. MJ era all'interno di una stanza, Rubin non ha visto nulla. E’ stato chiamato per rendere la zona sicura e per la privacy. Rubin dice che quando è arrivato, il personale di sicurezza di MJ c'era. La famiglia è arrivata in seguito. Rubin non ricorda di aver visto il dottor Murray quando è arrivato. Non sapeva chi fosse in quel momento. Ha organizzato una sala conferenze per la polizia e una per la famiglia nella zona di amministrazione. Ci fu una discussione su un comunicato stampa in una stanza. Il CEO della AEG e Jermaine Jackson erano lì. Il comunicato stampa è stato letto più tardi da Jermaine Jackson nella zona auditorium dell'ospedale. Rubin dice di aver brevemente visto il Dr. Murray nella sala conferenze quando stavano discutendo circa il comunicato stampa. il Dott. Murray ha commentato il comunicato stampa e ha detto loro che la causa della morte non era nota in quel momento. Dice che Murray era angosciato.
    A Walgren dice che ha visto la dottoressa Cooper annunciare a Katherine la morte del figlio. Ha detto alla polizia di aver sentito al di fuori della stanza l'angoscia di una madre che ha perso il suo bambino.


    RANDY PHILLIPS - Presidente AEG Live

    L'AEG Live fa parte del gruppo di Anschlutz Entertainment Group, ed ha sede a LA.
    Phillips conferma che l’Arena O2 di Londra e lo Staples Center sono di proprietà della AEG. Lui è uno degli amministratori legali di AEG Live. Phillips dice che molti spettacoli della AEG sono dei tour mondiali. I luoghi non sempre sono di proprietà della AEG. Phillips ha parlato della prima volta che ha lavorato con Michael Jackson: ha rappresentato MJ in un accordo per la GEAR di Los Angeles nei primi anni '90. Phillips dice di aver perso il contatto con MJ dopo l'affare con LA Gear. Non era un promotore, ma un manager a quel tempo. Phillips dice che la prima volta che ha visto Michael Jackson è stato in una riunione nel 2007, come CEO di AEG Live. Phillips dice di aver ricevuto una telefonata dal procuratore di MJ, Peter Lopez, ed hanno organizzato l'incontro.
    Phillips dice di essere a conoscenza che AEG non è riuscita a lavorare con MJ in passato, ma MJ ha lavorato con Paul Gongaware nel suo tour mondiale nel 1996. Prima di questo incontro non ci sono stati contatti. Peter Lopez ha detto che era un avvocato di MJ. Il fatto che abbia partecipato alla riunione con MJ , ne era la prova.


    PAUSA PRANZO


    DICIASSETTESIMO GIORNO - Seconda parte


    Phillips spiega che lo scopo di questo incontro con MJ e Peter Lopez, era quello di discutere un suo ritorno sul palco. Phillips dice che non sapeva quando era stata l'ultima volta che MJ aveva fatto dei concerti. La riunione si è svolta a Las Vegas. Phillips dice che ci sono stati successivi incontri con Peter Lopez dopo la riunione, ma senza decisioni. Phillips dice che Tom Barrack della Colony Capital ha contattato Phil Anschutz (capo della AEG), alla fine dell' agosto 2008. Colony Capital è un fondo di private equity (fondi azionari). Il capo è Barrack, ma ha altri partners. Barrack ha contattato Phil Anschutz (capo della AEG).Ha organizzato un incontro, ed ha appreso che Colony Capital aveva riscattato il Neverland Ranch, coprendo i debiti di MJ. Phillips dice che la Colony Capital aveva organizzato un incontro con il dottor Tohme, manager di MJ, presso l'Hotel Bel Air. L'incontro era solo tra lui e Tohme: argomento, MJ che voleva ricominciare la sua carriera e fare ascoltare la sua nuova musica. Thome si è presentato come "manager di MJ". Phillips dice che ci sono state successive riunioni e negoziati con Tohme e 2 avvocati (tra cui Peter Lopez).
    Ha poi avuto un incontro con MJ e Tohme nel settembre 2008 presso l'Hotel Bel Air. Nel settembre 2008, avevano già predisposto un piano da presentare a MJ per rilanciare la sua carriera. Era un piano pluriennale di tour con una prima fase da svolgere completamente a Londra. MJ era molto interessato all'idea. Non hanno mai discusso dell'aspetto finanziario con MJ, solo dell'aspetto creativo e dell'organizzazione. Nel corso di questo incontro, MJ gli ha detto il perchè di ricalcare le scene: voleva smettere di vivere come un barbone, voleva riavere una casa sua, per sè e per i figli. E’ stato un incontro molto commovente. E' stato MJ stesso a proporre 31 date, per battere il record di Prince con 21 consecutive. Phillips dice che gli portò un contratto che è stato firmato da lui (per AEG) e Michael Jackson nel gennaio 2009. Il contratto è stato firmato a casa di MJ. Conferma che tra gennaio e marzo, erano ancora 31 spettacoli, poi altre date sono state aggiunte. In un primo momento hanno pubblicizzato 10 concerti alla conferenza stampa del 5 marzo all’Arena O2 di Londra. I promotori non mettono mai tutti gli spettacoli in vendita nello stesso tempo. Ma la richiesta di biglietti fu "favolosa sopra ogni aspettativa".
    Prima c’è stata una pre-vendita con richiesta di registrazione, MJ gli chiese la banca dati (delle registrazioni) per il contatto diretto con i fans, per poter vendere della musica in futuro. Phillips dice che non aveva mai sentito una richiesta del genere nella sua carriera. Paul Gongaware gli disse di chiamare Tohme per aggiungere altri spettacoli. MJ era d'accordo, ma non voleva che si superassero i 50 spettacoli e voleva che Phillips gli trovasse una casa in periferia dove poter vivere tranquillo perchè non voleva rimanere bloccato in un hotel di città.
    Ebbe un incontro con Paul Gongaware che lo informò che MJ voleva Kenny Ortega a dirigere lo spettacolo. La produzione è iniziata in aprile, con le audizioni che si sono svolte durante il mese. Come coreografo fu scelto Travis Payne. Crede che le prove siano iniziate nel mese di maggio. MJ ha richiesto di volere un medico personale a maggio. A fine maggio, Frank Dileo gli ha detto "Abbiamo un problema con Michael" perché voleva un medico 24h su 24, 7 giorni su 7. Dileo e Gongaware gli dissero che avere un medico personale era costoso, e di convincere MJ ad avere un medico di base a Londra. MJ voleva il suo medico curante.
    Phillips ha incontrato Murray nella prima settimana di giugno nella residenza di MJ. Frank Dileo e Paul Gongaware hanno organizzato questo incontro per discutere della dieta perchè MJ perdeva peso. A maggio non c'erano preoccupazioni sulle sue condizioni. In quella riunione, Murray avrebbe dato una dieta MJ a base di un cocktail ad alto contenuto proteico. Phillips dice che Murray gli ha confermato che la salute di MJ era ok. Era evidente la fiducia di Michael nel Dr. Murray; avevano un rapporto molto stretto fra loro. Fra maggio e inizio giugno, non era previsto che MJ partecipasse a tutte le prove. Phillips dice che le preoccupazioni di Kenny Ortega sulle prove saltate da MJ riguardano la seconda settimana di giugno. Ortega era preoccupato perché MJ non era abbastanza concentrato,come invece avrebbe dovuto essere. Più la data del primo spettacolo si avvicinava e più, Kenny Ortega era preoccupato sullo stato di MJ. Phillips dice di aver chiamato MJ per esprimere le sue preoccupazioni, ma non ha parlato con lui poichè Williams gli ha detto che stava riposando.
    Ricorda di aver parlato con Murray (non è sicuro al 100% però). Nella settimana prima della morte MJ era stato assente alle prove. Conferma di aver ricevuto una email da Kenny Ortega nella notte del 20 giugno nella quale lui esprimeva preoccupazioni per Michael Jackson. Phillips non ha capito subito parte della sua mail, ma ha capito che Ortega era preoccupato che MJ non fosse abbastanza concentrato e non prendesse sul serio questi concerti. Il termine “staccare la spina” non era mai stato menzionato sino a quel momento. Dileo dopo aver ricevuto la mail ha chiamato Phillips. E c'è stato un incontro con MJ, Murray, Ortega e Phillips. Dileo è stato irremovibile sulla necessità di un incontro. Non ha mai menzionato una preoccupazione sul consumo di farmaci da parte di MJ. MJ non era molto concentrato nel corso della riunione, così ha chiesto a Murray se MJ fosse stato dal Dr. Klein per uno dei suoi trattamenti (che lo rendevano poco concentrato), ma Murray ha detto che non lo sapeva. Phillips dice che in quella riunione, Ortega ha iniziato a parlare e ha espresso la sua preoccupazione che non fosse sufficientemente concentrato. Michael gli ha detto che lavorava a casa con Travis Payne e conosceva la coreografia. Michael non ha risposto immediatamente. Murray ha parlato del suo stato di salute, ha garantito che Michael era in grado di farcela. Poi MJ ha detto ad Ortega "Se si costruisce una casa io metto le porte e la dipingo.". Ortega era soddisfatto e ha dichiarato: "Questo è quello che volevo sentire". Non c’erano preoccupazioni su uso di farmaci. Phillips dice che non appena ha sentito che c'era un problema con MJ il 25 giugno, è saltato in macchina ed è andato a casa di MJ. Quando arrivò , vide l'ambulanza e i figli di MJ con la sicurezza che lasciavano la casa. Li ha seguiti in auto. Phillips dice di aver visto Murray quando arrivò in ospedale, e di averlo rivisto in una stanza di fronte alla sala conferenze. Ha parlato con Murray, una volta quando erano nella hall. "Era in grave difficoltà, ovviamente”. Non ha detto nulla di quello che è successo.
    Phillips conferma a Walgren, che ha saputo che MJ aveva un medico personale nel maggio 2009. Ha incontrato Murray in seguito. Phillips nega di aver mai menzionato la frase "staccare la spina", la AEG aveva obblighi contrattuali con Michael. Phillips non sapeva del trattamento di Murray a MJ nella sua residenza. Ha chiesto a Murray di esaminare il trattamento del Dr. Klein a MJ e Murray rispose che sapeva o che avrebbe controllato (Phillips non ricorda). L'attenzione di MJ per il dettaglio era fenomenale, sia musicalmente che visivamente. Non ha mai sentito che MJ non era motivato o non eccitato per il concerto. Quando hanno voluto aggiungere ulteriori date, è stato richiamato da Tohme. Tohme gli ha detto che MJ era d'accordo, ma non più di 50 date. Lui dice che 20 minuti più tardi, MJ lo ha chiamato e ha confermato. E’ il protocollo per un promotore chiamare prima il manager poi l'artista. Dopo aver espresso preoccupazione per il peso di MJ , Murray ha detto che MJ era in grande salute, non aveva motivo di fare quella domanda. E’ andato sia alle prove del 23 che del 24 giugno. Alle prove del 24 MJ era incredibile, aveva la pelle d’oca.
    La difesa prova a chiedere a Phillips se la AEG ha avuto dei guadagni sull’annullamento dei concerti, o dall’ assicurazione. Il giudice accetta le obiezioni dell’accusa. A causa di obblighi contrattuali, frasi come "staccare la spina" dovrebbero essere una decisione reciproca. Phillips dice che non stava frequentando le prove e non sapeva cosa stava succedendo. Non ricorda se ha risposto alla mail di Ortega, ma si ricorda dell’incontro organizzato per il giorno successivo. Phillips dice che durante uno dei suoi incontri con MJ a casa sua, MJ non è apparso concentrato ed era la prima volta che lo vedeva così. Quando lo ha lasciato, ha chiesto a Williams "Michael sta bene?" e Williams gli ha detto "E’ appena tornato dallo studio del Dr. Klein". Anche in un altro momento aveva chiamato MJ per un incontro e Williams gli disse che non potevano avere un incontro perché MJ era appena tornato dallo studio di Klein. Per questo parlò di Klein a Murray.


    MICHAEL HENSON - Analista

    Lavora per la Pacific Toxicology, un laboratorio analisi che testa i campioni dei casi di Flanagan. Ha testato l'urina di MJ presa sulla scena e i dati di essa dell’autopsia per la concentrazione di Lorazepam. Henson ha fatto un test per il Lorazepam totale, il suo glucuronide più il farmaco stesso. I test fatti da Henson sono del 31.08.2011.
    Ha trovato: 12.9 mg nelle prime urine e 15.1 mg nelle urine dall’autopsia. Flanagan fa vedere un grafico che mostra la simulazione di Shafer riguardo al Lorazepam: 2mg alle 2 di notte, 2mg alle 5 del mattino.
    A Walgren dice che Flanagan gli ha chiesto di analizzare il contenuto dello stomaco: tutto il Lorazepam, compreso il metabolita (procedura standard) pari a 0.63 mg. Il contenuto dello stomaco poi è andato in un laboratorio della Pennsylvania, per avere solo il Lorazepam. Walgren fa presente che Shafer lo contattò ma lui non rispose e chiamò Flanagan. Anche quando lo chiamò la Brazil voleva chiamare Flanagan e l'avvocatessa gli disse che i campioni analizzati li dovevano avere entrambe le parti. Walgren fa notare che i documenti hanno dati diversi: da 1/43° di una compressa da 2 mg, ad 1/300°. Henson risponde che può essere a causa del deterioramento del Lorazepam, o per come lo hanno analizzato.



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    Edited by Mantidevampira - 27/10/2011, 11:08
     
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    DICIOTTESIMO GIORNO


    GERRY CAUSEY - Paziente di Murray

    Ex paziente del dottor Murray, che ha conosciuto a Las Vegas 11 anni fa. Murray lo ha operato 2 volte. Durante un'operazione ha voluto rimanere sveglio, mentre Murray gli spiegava ogni passo. E' rimasto in contatto col dottore da allora. Ha sviluppato un'amicizia con Murray nel corso degli anni. Il dolore è scomparso istantaneamente quando Murray ha trattato il problema.
    Murray non abbandona i suoi pazienti, anzi, passa più tempo del dovuto con loro. (Murray si commuove).
    Spiega tutto a pazienti e familiari. La moglie del testimone è sempre stata presente agli appuntamenti. Non è un medico avido.
    Dice poi che Murray gli disse che sarebbe diventato dottore di MJ, chiamandolo personalmente per farglielo sapere. Gli ha lasciato tutte le istruzioni per avere una sua assistenza durante la sua assenza.
    Risponde all'accusa che è arrivato a LA lunedì ed ha rilasciato 2 interviste ai media.
    Causey descrive Murray come il suo migliore amico. Ha il suo numero personale di telefono, conferma che è stato curato per un problema al cuore, non per un problema di sonno, e che ha saputo di MJ prima che lasciasse il suo posto.
    Egli conferma inoltre che gli fu chiesto di firmare un documento prima dell’intervento e che c'erano 3 persone aggiuntive in sala durante l’intervento, che c’erano tutte le attrezzature necessarie e il personale come lo trovi in qualsiasi ospedale.
    Causey risponde a Chernoff che non è stato pagato per le interviste e che lo ha fatto per aiutare il suo amico, che conosce l'amore di Murray, la compassione e sentimenti per i suoi pazienti. Dice che tutti i suoi pazienti direbbero la stessa cosa.
    Causey dice di non credere che Murray ha fatto ciò di cui è accusato.
    L'accusa chiede se darebbe ancora il suo supporto ad un uomo che potrebbe aver ucciso MJ. La risposta è si.
    (Uscendo dà la mano ed un bacio in fronte a CM).

    ANDREW GUEST - Paziente di Murray

    48 anni, lavora come fabbro a Mandalay Bay. Paziente da Aprile 2002 si conobbero con Murray a Las Vegas.
    Egli soffriva di dolori al petto e Murray gli fu consigliato dal suo medico. Dice di aver visto Murray nel suo studio e poi lo ha operato in ospedale.
    Era andato per un angiogramma e Murray gli ha messo uno stent al Desert Springs Hospital di Las Vegas.
    (cfr Stent: http://it.wikipedia.org/wiki/Stent)
    Guest dice di essere stato leggermente sedato durante la procedura, ma era sveglio. Ha seguito sullo schermo l'operazione e Murray ha parlato con lui e si è assicurato che si sentisse bene durante la procedura. Dopo un mese gli ha messo un altro stent in un secondo ospedale perchè aveva attrezzature migliori. Secondo Guest il Dott. Murray è il miglior medico che lui abbia mai avuto. Spiega tutto e si assicura che tutto sia ok. Chiama anche a casa dopo l’intervento per assicurarsi che tutto vada bene.
    Guest ammette all'accusa che ha rilasciato un’intervista con la CNN insieme a Causey e altri pazienti di Murray e che ora sono diventati amici.
    Egli conferma che Murray lavorava con un team di persone durante l’intervento.
    Walgren chiede se è d'accordo che ogni paziente merita questo livello di cura. Guest è d'accordo.
    Non è stato pagato per la sua intervista e lo ha fatto per aiutare il suo amico.
    Si sente vivo grazie all’intervento di Murray.
    Niente potrebbe cambiare la sua opinione su Murray.

    LUNETTE SAMPSON - Paziente di Murray


    Quando viveva a Las Vegas è stata una paziente di Conrad Murray, che l'ha curata per un attacco cardiaco 3 anni fa. Ha avuto altri problemi cardiaci dal 2008, tutti curati da Murray. E' il miglior medico che abbia mai avuto.
    Sampson dice che Murray ha praticato molti interventi su di lei. Murray ha trovato un problema che un altro cardiologo ignorava.
    Racconta che questo cardiologo le aveva detto che era tutto ok poi quando la vide Murray invece egli non fu d'accordo e l’ha curata.
    Sampson dice che Murray è molto attento e si prende cura dei suoi pazienti. Le trovò un problema nelle vene delle gambe, che non è stato rilevato da altri medici. Lei dice che Murray non è avido ed aiuta i pazienti che non hanno abbastanza soldi, anche aiutandoli ad ottenere farmaci.
    Sampson dice che Murray le aveva detto, personalmente, che avrebbe preso un anno sabbatico, ma non ha citato MJ. Conferma che tutte le terapie di Murray erano legate ai suoi problemi di cuore.
    Walgren chiede se lei fosse consapevole che Murray ha ricevuto una lettera disciplinare dall' ospedale Sunrise a causa di un problema con un paziente.
    Lei risponde che non ha mai sentito parlarne; era solo in cura presso l'ospedale Sunrise.
    All difesa risponde che i pazienti non sono consapevoli delle regole di un ospedale e lei non aveva alcun motivo di essere a conoscenza di questo.

    DENNIS HIX - Paziente di Murray


    Hix ha vissuto a Las Vegas, ed è stato un vicino di Murray. Lo ha curato per un blocco cardiaco.
    Hix dice che il suo ex cardiologo gli aveva detto che il suo problema cardiaco non poteva essere trattato. Murray lo ha operato 11 anni fa, guarendolo.
    Nessuno lo ha mai curato come Murray. Quando aveva problemi di soldi, non lo faceva nemmeno pagare.
    Ha curato gratis anche suo fratello (niente assicurazione).
    Ha ricevuto la lettera dell'anno sabbatico, ma non sapeva di MJ. I bambini di Murray vivevano accanto a lui, non lui stesso.
    Ha appreso che era il medico di Michael Jackson dalla TV.
    Conferma inoltre che non è stato seguito da Murray per dipendenza da farmaci o problemi di sonno.


    RUBY MOSLEY - Paziente di Murray


    Vive a Houston (dal 1949), città dove Murray aveva aperto una clinica nel 2006.
    La Mosley afferma che Murray non è avido o non avrebbe mai aperto una sua clinica in una zona povera, dove stava facendo meno soldi che a Las Vegas. Lo ha conosciuto al funerale di suo padre, che lei conosceva bene. Ha aperto la clinica in memoria del padre.
    CM si commuove. Ha curato lei e suo marito per problemi di cuore.
    La Mosley dice di aver visto Murray solo nella sua clinica; lei non lo vede al di fuori della clinica e non conosce i suoi amici privati, che Murray è molto ben informato, "un'enciclopedia", molto preciso nei dettagli.
    La Mosley dice Murray dedica molto tempo ai suoi pazienti che lei conosce la maggior parte di loro. Murray ha avuto un sacco di pazienti.
    Mosley dice che un appuntamento con Murray potrebbe durare un'ora e che si prende tutto il tempo che serve con ogni paziente senza fretta. E non c'è nemmeno da saldare tutto subito.

    NB: Il giudice Pastor annuncia che c'è un altro problema tecnico (programmazione) e scioglie la giuria.



    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 17.45.

    Edited by Mantidevampira - 28/10/2011, 22:00
     
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  6. Mantidevampira
     
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    DICIANNOVESIMO GIORNO – Prima parte


    ROBERT WALDMAN – Nefrologo

    Da 23 anni si occupa di dipendenze. E’ un campo molto vasto. I pazienti che si rivolgono a lui, chiedono aiuto per smettere di assumere farmaci, perché al 99.9% sanno che ne abusano. Per aiutarli vanno presi in considerazione molti parametri: storia medica, da quali farmaci, o se è dipendenza da alcol, quindi problemi epatici. Vanno fatti esami in laboratorio. 2,2 milioni di persone sono dipendenti da qualcosa in America. Una volta capito il problema, si attua la cura. Personaggi dello spettacolo e sportivi spesso abusano dei farmaci. Si nota dalla diversa prestazione dopo. Molti farmaci sono usati anche dopo terapie per il dolore. BDZ sono le più comuni, ma anche Oxicotina, Codeina, Demerol. Il Demerol è in disuso. Non vede da molto pazienti dipendenti da Demerol. E’ più forte la Oxicotina. Anche per dipendenze diverse, i sintomi possono essere simili.
    Negano la dipendenza ed è normale, ma poi vanno da lui dopo questa fase. Non si aiutano con l’astinenza forzata. Gli viene chiesto di andare in strutture apposite perché spesso si condizionano con la famiglia. Un tossicodipendente si nasconde alla famiglia, nasconde il problema. Si adottano 2 metodi di disintossicazione: l’uso di Buprenorfina (metadone) un oppiaceo che instaura fiducia tra paziente e medico, oppure con molte BDZ, miorilassanti, ma non oppiacei. Sintomi probabili da oppiacei: sudorazione, tachicardia, dolori muscolari, diarrea, ansia, brividi, sintomi simil-influenzali. Viene dato loro ogni tipo di supporto, per alleviare il tremendo disagio avvertito. Valium e Lorazepam, sono utilizzati per questi trattamenti. Possono essere usati anche in casa, non solo in ospedale. Quando si notano i cambiamenti, i pazienti che possono interrompere le cura, vanno in terapia. Una disintossicazione rapida va fatta in ospedale e con monitor e respirazione assistita, ma non è una cura. Lui non fa trattamenti rapidi, perché non curativi. Pericoli con la disintossicazione: iperattività del sistema nervoso autonomo, pressione arteriosa, tachicardia, nausea, ansia, insonnia. La disintossicazione rapida, può danneggiare il cuore. Tutto ciò varia nei pazienti. Analizza di nuovo le cartelle cliniche di MJ in cura da Klein. Mostrano una cartella del 12/3/09 a nome Omar Arnold (MJ). Botox 100mg e dopo un’ora 100mg di Demerol. Il disegno mostra che le punture riguardavano fronte, naso e contorno occhi. La dose di Demerol è superiore alla norma (50 mg). Il 17/3, stesso trattamento, senza Botox. Non c’è bisogno di tutto questo Demerol per iniezioni di Botox, nemmeno se è la prima volta. Questa dose induce al sonno letargico. Il 19/3 stessa cosa. Il limite massimo di Demerol in 24h è di 600mg. Il 6/4 Demerol (200mg) e Midazolam in un colpo solo, così come il 13 ed il 15/4. Ha dato anche più dosi in poche ore, rischiando di superare la dose massima di Demerol che è di 600 mg in un giorno. Al 21/4 i dati indicano un aumento. Dal 21 al 23/4 ha assunto 775 mg di Demerol. Gli aumenti non indicano che era uno stupido, ma nemmeno possono indicare dipendenza. A fine aprile assumeva 400 mg di Demerol, e in maggio stessa cosa. Si sente di poter dire che MJ era un dipendente da Demerol. Tutti lo diventerebbero in 6 settimane di dosaggi come quelli. Per lui quelle cartelle non sono state compilate da Klein perché non ci sono firme. Tra il 6 ed il 19 maggio non c’è registrazione dati. A giugno le dosi diminuiscono. Il 21 prende 100 mg di Demerol, e questo improvviso calo, può generale ansia, insonnia, nervosismo. Per contrastare questo effetto, bisognava somministrare oppiacei.
    Si può essere dipendenti da BDZ, compreso il Lorazepam. Anzi, il Lorazepam causa forte dipendenza. Ha letto il referto autoptico e sa che non è stato trovato Demerol in MJ. Non ha letto la dichiarazione di Murray alla polizia, perché non rilevante per i suoi studi di dipendenza da oppiacei. Risponde a Walgren che sapeva che Murray dava Midazolam e Lorazepam a MJ, ma non che le ordinazioni arrivavano dalla Alvarez. Il procuratore chiede se un’interruzione da Demerol dà stessi sintomi di una interruzione da BDZ. Sono simili, tranne per diarrea e sudorazione. Nelle carte analizzate, si nota una possibile dipendenza, ma non c’è certezza che lo fosse. Lui si basa su ciò che ha letto nelle cartelle di Klein, ma non sa se sono complete. Non è Board certified per quanto riguarda le dipendenze. Ciò vuol dire che altri dottori non possono chiedere la sua competenza. Appena arriva da lui un paziente, la prima cosa che fa sono le analisi, e chiede di parlare con la famiglia. Walgren fa notare che nella dichiarazione rilasciata alla polizia, Murray dice che ha usato il Propofol per l’insonnia, non per disintossicarlo dal Demerol. I suoi pazienti generalmente e non sempre gli dicono cosa prendono, ma omettono le quantità. Lavora in luoghi dove c’è la riservatezza. La dipendenza è una malattia e va trattata come tale. Spesso vanno da lui persone che non sono state curate adeguatamente. (Tra Walgren e Waldman c’è una sorta di astio). Una buona cura richiede un buon medico, terapista, psichiatra e supporto della famiglia. L’obiettivo è far condurre una vita sana e produttiva. Non ha competenza dermatologica né di chirurgia plastica. Per le cartelle di Klein ha chiesto consiglio ad un collega. Non usa il Demerol da almeno 20 anni. Il Demerol ha un’emivita di 8-10 ore. Se MJ ne era dipendente e l’ultima dose l’ha ricevuta il 22/6, allora il 23 era già in astinenza. Mostrano un grafico che il dottore non riconosce. L’accusa sostiene di aver ricevuto documenti non validi. In realtà i grafici riprendono i dati di Klein, ma il grafico l’ha preparato la segretaria del dottore. Risponde che non ha mai detto di fidarsi degli appunti di Klein, perché sono inadeguati, ma li sa leggere e li analizza. La legge statale richiede di conservare la documentazione medica per almeno 3 anni. Lui informa i suoi pazienti sul trattamento da fare, perché deve esserci collaborazione. Se si rifiutano di fare un percorso giusto per qualcosa di veloce o poco ortodosso, non li cura. Non dà farmaci pericolosi solo perché vengono richiesti. Il grafico mostra le quantità di medicinali sulla base delle registrazioni di Klein. All’epoca non gli interessava se fossero o meno complete. Mancano dei giorni, forse perché MJ non è andato o forse perché Klein non li ha registrati. Dopo la disintossicazione c’è la riabilitazione. I farmaci oppiacei vanno tenuti sotto chiave perché potrebbero essere rubati. Si rivedono le dosi di Demerol e Midazolam di aprile. Walgren cancella le informazioni sbagliate sui grafici. Waldman è d’accordo, e sostiene che non aveva tutti i dati. Ignora quando Murray sia divenuto medico personale di MJ, non gli interessa. Per lui MJ poteva essere dipendente da farmaci, basandosi su uno studio incrociato degli anni '80 e '90. La difesa sostiene che i grafici sono stati preparati dal dottore per una sua comodità, e mai richiesti dalla difesa. Anche se i grafici sono imprecisi, le cartelle di Klein mostrate parlano chiaro.



    PAUSA PRANZO.


    DICIANNOVESIMO GIORNO – Seconda parte



    PAUL WHITE – Anestesista ed esperto di Propofol


    Si è laureato in biochimica negli anni ’70. Si è pensionato l’anno scorso. Adesso il suo lavoro consiste in ricerche cliniche. Descrive tutto il suo curriculum. Ha completato la specializzazione in anestesiologia negli anni ’80. Ha lavorato a Stamford. Ha 2 certificazioni e può praticare in Texas ed in California. Lavora anche al Cedars Sinai come scienziato ed ha ricevuto anche una laurea Honoris causa. Si è specializzato per nuove tecniche anestetiche in modo da mandare a casa prima la gente. Cercava farmaci sicuri, come il Propofol. E’ solubile in acqua e adesso il suo colore è bianco latte. Ha sviluppato un protocollo sul Propofol nel 1983/84. Ci ha messo 6 mesi. All’epoca scrisse 15 articoli in merito, ad oggi più di 400. Gli articoli sono rivolti ad esperti. Le riviste sono di medicina. Il Propofol come anestetico fu approvato solo nel 1989. I suoi studi partirono dal 1983, mentre nel 1986 ha incrementato gli studi dovuti alla curiosità che si era formata intorno a questo nuovo farmaco. Parla degli studi fatti con Shafer e la ex moglie. Si sono conosciuti nel 1981. Il suo nome, nello studio, appare al terzo posto. Afferma che è nella norma mettere i nomi principali al 1° e 3° posto. 18 studi sulle BDZ e 15 libri sul Propofol. Flanagan lo ha contattato a gennaio per studiare il caso di MJ, ma lui inizialmente voleva rifiutare perché non gli piace la notorietà. La morte di un’icona gliene avrebbe portato. Anche la moglie glielo aveva sconsigliato. Si è fatto inviare il materiale, alla fine ha accettato. Da ciò che affermava Murray era impossibile una morte da Propofol. Gli voleva parlare. Ciò di cui lo accusavano era impossibile e per nulla ovvio. Non era possibile che avesse infuso il Propofol ed abbandonato il paziente. Flanagan gli ha mandato tutti i documenti relativi al caso e per lui era poco chiaro di come questi esperti fossero arrivati alla conclusione dell’infusione. Ha incontrato i 2 avvocati della difesa, ed ha accettato di partecipare.
    A febbraio ha scritto la lettera dove supponeva che MJ avesse bevuto il Propofol. Era solo una supposizione, però. Nello studio fatto da Shafer, 5 persone su 6 non hanno avuto effetti bevendo il Propofol. Solo 1 nel sangue aveva circa la quantità (2 mg) trovata in MJ. Concorda con Shafer che il Propofol ingerito non è biodisponibile. Shafer avrebbe dovuto fare studi sugli animali, e non sulle persone. Nessun animale è stato messo in pericolo, proprio perché il fegato assorbe subito tutto il Propofol. Spiega la differenza tra farmacodinamica e farmacocinetica, come già detto da Shafer. 9 articoli con Shafer e la ex moglie sul Propofol. Con i modelli matematici possono calcolare approssimativamente, i livelli di accumulo nel sangue. In un grafico, il livello di Propofol nel sangue durante l’infusione è alto, poi diminuisce. La sfida non è prevedere cosa succede in più persone, ma in una sola. L'articolo "La farmacocinetica del Lorazepam e del Midazolam", parla della variabilità del Lorazepam che è simile alla variabilità del Propofol. Il Lorazepam serve per la cura del sonno, il Propofol non è un analgesico. Serve per sedare. Il Propofol è un sedativo ipnotico. A basse dosi, riduce l'ansia e provoca sonnolenza. Maggiore è la dose, maggiore la sedazione. Il Propofol non blocca il dolore. Il Propofol viene utilizzato insieme all’anestetico locale. E’ quello che blocca il dolore. L’anestesia necessita di monitoraggio. Col Propofol si può avere una sedazione profonda ma volendo non un’anestesia generale. Ci sono 3 passaggi: sedazione – sedazione profonda – anestesia generale. Utilizzare il Propofol per il sonno è off label (non approvato). Molti medici usano farmaci in off label. Era interessante l’uso per questo problema. Era un peccato non provare per vedere se funzionava. Lo studio cinese ricalca la “prova” di Murray. La politerapia è l’interazione di più farmaci. In anestesia è una pratica giornaliera. Farmaci diversi con dosi adeguate danno sinergia. Si deve fare attenzione a non avere reazioni. Il Midazolam prima del Propofol è una procedura standard. Grafico dei 2 mg di Lorazepam dati da Murray. Usare un farmaco off label, non vuol dire non utilizzarlo più correttamente.



    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 17.45.

    Edited by Mantidevampira - 31/10/2011, 20:02
     
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  7. Mantidevampira
     
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    VENTESIMO GIORNO


    Viene rimostrato il grafico sulla farmacocinetica e farmacodinamica (dose ---> concentrazione ---> effetto). Descrive gli effetti sul cervello. Ogni paziente reagisce in modo differente. Sistema assi cartesiani, la Y è l’EEG (0 = morto, 100 = senza droghe), la X, i livelli di sedazione (5 sveglio, 1 inconscio). Alcune persone avevano difficoltà a svegliarsi. Nessuno studio simile sul Lorazepam. L’indice bio-spettrale misura l’effetto dei farmaci sul cervello. E’ la compressione di un classico EEG. Uno degli effetti che si possono verificare è l’apnea. Viene mostrato il grafico del Lorazepam dato da Murray a MJ, in base ai calcoli del Dr. Shafer. Il Lorazepam però, si elimina lentamente dal corpo e Murray l’aveva dato a MJ anche nei giorni precedenti il 25/6, e non si sa in che dosi. Quindi è un grafico falsato, così come il risultato nella femorale. Se l’avesse preso, c’era un residuo. Il Midazolam trova corrispondenza tra ciò che disse Murray ed i risultati. Il Dr White parla dello schema che il Dr. Shafer ha fatto per lui, mostrando la quantità di Propofol in funzione del tempo di somministrazione e di sangue / attività cerebrale. Basandosi sul diagramma che rappresenta tutto ciò che ha fatto Murray il 25/6, non sarebbe né dannoso né vitale. Avrebbe solo provocato una riduzione minima d’ansia e leggera sonnolenza (sedazione cosciente). Anche controllando respirazione e la funzione cardiovascolare, con quelle dosi non si avrebbe avuto rischio. Dalla sedazione cosciente è facile svegliarsi. Anche da quella intermedia. Quando il paziente è anestetizzato il discorso è diverso. Chi si occupa di sedazione, generalmente è qualificato. Proprio perché in caso di sedazione profonda, sa cosa fare. Murray è autorizzato dal Sunrise Hospital di Las Vegas a praticare la sedazione cosciente (Midazolam + Propofol). Quindi sa come trattare un paziente e quali sono le cose da fare. Si revisiona il grafico del Dr. Shafer in base al quale Murray avrebbe dato 10 dosi da 4 mg l’una di Lorazepam. Con quella dose, il paziente è addormentato. Il grafico parte dalla mezzanotte, ma MJ è arrivato a casa non prima dell’1. Quindi non è accurato. Il grafico è stato quindi modificato: si parte dall’1.30 e si hanno 9 dosi. Flanagan mostra un grafico che mostra Lorazepam 20 mg assunto per via orale alle 7 del mattino, e che avrebbe dato la stessa concentrazione nel sangue a mezzogiorno, riscontrato nell'autopsia. Se avesse preso delle compresse alle 7 del mattino, nello stomaco la concentrazione sarebbe minima, perché la compressa di Lorazepam si scioglie in 15 minuti massimo. Poi, bevendo acqua o succhi di frutta, i succhi gastrici vengono stimolati. Mettendo a confronto il grafico di Shafer (iniezioni) e quello di White (compresse), il più ragionevole sarebbe quello di White. Il 93% di una dose orale comparirebbe nel sangue. Visto che una minima quantità è stata trovata nello stomaco, l’unica possibilità è l’assunzione per via orale, perché le iniezioni non hanno distribuzione post mortem. White sostiene che MJ abbia assunto il Lorazepam, qualche ora prima della morte. In un tempo più recente, non ci sarebbe stato riscontro nello stomaco. Si rivede il grafico delle iniezioni di Propofol. Come Shafer, è impossibile il bolo. Flanagan mostra il grafico con le 6 iniezioni da 50 mg. Non è razionale fare un’iniezione (e richiede un certo sforzo prelevare il Propofol dalla bottiglia), ogni volta che MJ si svegliava (ossia spesso). Le auto iniezioni da 100 mg sono assurde, quella da 50 un po’ meno. 25 mg invece, potrebbero essere possibili. Il bugiardino del Propofol spiega di iniettarlo lentamente (3-5 minuti) per evitare complicanze respiratorie. Propofol, Midazolam e Lorazepam somministrati velocemente, sarebbero, insieme, letali. White ha detto alla giuria che il collega Shafer ha utilizzato un tubo IV troppo lungo, e che quindi il farmaco potrebbe rimanere lì. Non avendo la Lidocaina, diluisce nella dimostrazione, il Propofol con una soluzione salina, per far vedere come deve essere somministrato (velocità in 3-5 minuti). Dice che, con un tubo corto IV, è possibile iniettare il Propofol lentamente con una siringa nel connettore ad Y mentre la salina è ancora in esecuzione.
    Mostra che quando l'iniezione è finita, è ancora possibile vedere residui di Propofol attenersi alla plastica nella parte inferiore del tubo IV.
    Flanagan ora mostra una simulazione di Shafer con lo scenario di una goccia lenta con infusione di 100 mg di Propofol, ma per White è impossibile. Viene mostrata una foto della bottiglia di Propofol trovata il 25/6, intatta (maniglia non aperta). Per White, la bottiglia nella sacca, è impensabile perché sarebbe caduta appena MJ si girava. Poteva reggere solo se MJ era immobile. Per lui quella bottiglia non è stata mai appesa (quindi niente infusione). L’infusione doppia (Propofol + salina) era utilizzata quando non esistevano le pompe ad infusione, ma c’era il problema della gravità. Se la salina ed il Propofol erano alla stessa altezza, non avrebbe funzionato. Il Propofol doveva stare più in alto. Poi, c’è la scheda che spiega come appenderlo, perché utilizzare una sacca di salina? Quindi, tutta questa fatica, per qualcosa che non avrebbe funzionato, non ha senso. Flanagan legge la dichiarazione di Alvarez che parla del picco, ma White dice che non sarebbe servito in quanto non è lungo abbastanza per passare dalla sacca. White mette in dubbio le dichiarazioni di Alvarez e della Fleak che dicono di aver visto della sostanza lattiginosa nella sacca. Il Propofol può essere diluito nella salina e si ha rapporto 1:1. White dice che il Propofol è stato rilevato solo nella parte inferiore del tubo, e ciò è coerente con il Propofol dato con una siringa. E’ dimostrabile che non c’è stata infusione perché il pacchetto è intatto. Con l’infusione da una bottiglia da 100 ml, MJ sarebbe morto appena si svuotava la bottiglia. L’infusione non continua se non c’è circolazione sanguigna. La concentrazione nella femorale, si deve probabilmente, perché è stato preso dalla gamba dove era attaccata la flebo. Analizzando il risultato nelle urine, se MJ avesse ricevuto il Propofol in infusione per 3 ore, il livello doveva essere maggiore di quello trovato. La difesa mostra un grafico con uno scenario di una dose di 25 mg di Propofol somministrato lentamente da 3 a 5 minuti, e poi un rapido di auto-iniezione di 25 mg. Questo scenario può essere rappresentato da 25 mg di Propofol dati lentamente da Murray e altri 25 auto iniettati alle 12 da MJ. Di conseguenza, l’ipotesi di Shafer cade.
    La difesa ha concluso e l’accusa ha chiesto tempo a causa di nuove simulazioni non concordate.



    SI RIPRENDE LUNEDI ALLE 18.

    Edited by Mantidevampira - 3/11/2011, 20:32
     
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  8. Mantidevampira
     
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    VENTUNESIMO GIORNO – Prima parte


    White dice di essere esperto di Propofol. Non è un esperto in farmacologia come Shafer.
    Murray ha sbagliato più volte con MJ nel suo modus operandi.
    Crede che MJ abbia ricevuto 25-50 mg in bolo e poi infusione a goccia di Lidocaina.
    Non riusciva a capire come la flebo è stata somministrata. Per questo voleva parlargli. Potrebbe aver usato 2 linee come dice Shafer, ma ci sono molte possibilità. Avrebbe bisogno di più informazioni sull’attrezzatura usata. Per la respirazione è assolutamente necessaria.
    Monitorizzare costantemente ed un ossimetro (anche senza allarme) sono importanti. Il capnografo non serve. In ospedale avviene costantemente, ma in ambiente diverso, con sedazione leggera, si può controllare il paziente ogni 15 minuti.
    Walgren chiede se è stato pagato 11.000$ per fare da esperto nel caso. Non sa quanto riceverà. E’ stato lì come osservatore per 10 giorni, lui generalmente prende 3500$ al giorno per una sua prestazione. Spera di avere almeno il bozzetto del disegnatore.
    Le cartelle cliniche sono importanti. Se un suo paziente smette di respirare, lui fa di tutto per farlo respirare. Lui non sa cosa abbia fatto Murray nelle settimane precedenti. Sa che stava servendo un paziente, che lo aveva assunto e lo pagava per farlo. Non avrebbe mai somministrato cure inappropriate ad un paziente. E’ facile nella sedazione, passare da uno stadio all’altro. Il Propofol ha durata breve e ci si risveglia subito. Con una sedazione di 25 mg che sia in bolo o in infusione, se dopo 15 minuti (tempo massimo per la sedazione con questa dose) non c’è problema, il paziente può essere lasciato solo per altri 15 minuti. In ospedale è diverso. Le attrezzature ci sono obbligatoriamente, ma in ambiente domestico, se si ha un ossimetro e si vede dopo 15 minuti che non ci sono segnalazioni, il paziente può essere lasciato solo. Le BDZ date ore prima, non possono causare scompensi. Poi, dipende dagli intervalli di tempo. Solo se si facessero dei boli continui bisognerebbe stare sempre presenti. Non comprende perché Murray abbia aspettato tanto a chiamare il 911. Lui avrebbe fatto diversamente: chiesto aiuto e poi iniziato a soccorrere il paziente. Murray aveva un cellulare, doveva telefonare. Forse Murray non sapeva l’indirizzo, quindi per questo non ha chiamato subito il 911. Chiamare subito il 911 in questo caso, non avrebbe fatto la differenza. Fare CPR per 3-5 minuti e poi cercare aiuto non è sbagliato. Per lui non è mentire, l’aver omesso ai paramedici di aver somministrato il Propofol. Walgren chiede se è più semplice fare delle telefonate e lasciare messaggi, o comporre il 911. Per lui, Murray non ha sbagliato a non menzionare il Propofol nemmeno in Pronto soccorso. White sostiene che MJ è morto per un arresto cardio polmonare. Si è dato una extra dose di Lorazepam, ed una dose letale di Propofol. MJ aveva sicuramente una sua fornitura di Propofol; Murray ne ha solo portato dell’altro. Walgren chiede da dove venga fuori questa cosa, White risponde di averla letta da qualche parte, l’accusa obietta. Le BDZ possono essere pericolose, ma dipende dalla dose e dal tempo di somministrazione.
    Walgren mostra il tubo IV utilizzato da Shafer (prova). Chiede al medico se nota che è modificato. White dice si. Mostra il cappuccio di plastica e White dice di non averlo mai visto prima. E’ diverso da quello utilizzato dalla difesa. Manca il tubo ed il tappo sembra spezzato Non ha idea di come sia stato modificato. Ammette che il tubo, potrebbe facilmente nascondersi in tasca, come disse Shafer. L’ingestione e l’auto-somministrazione di Propofol sono ipotesi. La prima adesso è scartabile da lui. Ogni sua ipotesi è basata su ciò che ha letto di Murray a febbraio. Si riferisce alla lettera e a ciò che ne è venuto da allora. Fu richiesta da Flanagan, e ci ha messo 2 giorni per scriverla. L’accusa ha ricevuto solo una lettera di 3 pagine dalla difesa. Non c’è nessun rapporto a suo nome. Conferma che non ha stilato rapporti, ma solo pareri personali. Non aveva informazioni scientifiche sulla somministrazione orale di Propofol. Ha letto il rapporto di Rogers. La difesa ha ipotizzato l’ingestione, lui ha ricercato se poteva essere. Ha preso per vero ciò che affermava Murray nella dichiarazione alla polizia. Crede a Murray perché la dichiarazione è coerente con i risultati tossicologici. L’auto somministrazione è ancora una possibilità. I grafici di Propofol nelle urine, sono stati creati da una collega (Gabriella Ornelis (?), dottoranda in biomeccanica), che lui ha incontrato per la prima volta, la settimana scorsa. Gli è stata raccomandata come esperto dalla difesa. Non le ha richiesto il software utilizzato. Ha usato gli stessi mezzi di Shafer, ed ha indicato le 7 in base a ciò che ha letto (autopsia, dichiarazione ecc). Le 10 non figurano tra le sue ipotesi. Non accetterebbe di somministrare off label il Propofol, ma solo per questioni di tempo. Non avrebbe mai accettato di essere il medico personale di MJ. Ha richiesto uno studio sugli animali. Non ha partecipato allo studio, ma Flanagan ha mandato qualcuno in Indiana per osservare. Inizialmente furono scelti i maialini, lui chiese i Beagles, perché tollerano meglio il tubo gastrico. Flanagan gli disse oralmente, che il rapporto era risultato negativo. Murray o non c’era o non si è accorto quando MJ avrebbe preso il Lorazepam. Probabile che Murray avesse preparato l’iniezione di Propofol e Lidocaina e lasciata lì. E’ certo che Murray ha lasciato il paziente, difficile per soli 2 minuti (almeno 40). Solo Murray poteva tirare il Propofol dalla bottiglia. Mentre lui era in bagno, con la siringa pronta, MJ avrebbe potuto iniettarla nel connettore ad Y e rimettersi a letto. E’ un possibile scenario. Per White, MJ non ha calcolato i pericoli. MJ poteva muoversi anche con la flebo ed il catetere. White sostiene che è sciocco assumere un medico per essere sedati, mentre avrebbe più senso per essere disintossicati. Gli era stato suggerito di non riferire a Walgren della conversazione avuta con Murray. Per 2 giorni non aveva ricevuto Propofol, il giorno della morte solo 25 mg. Era in leggera sedazione, sicuramente. Lo dimostrano anche i risultati autoptici. Lettura delle norme di anestesia. Le misure salvavita sono essenziali. La sedazione leggera, ha l’effetto di calmare l’ansia dei pazienti. Le BDZ possono dare sedazione, infatti un tempo erano utilizzate come tale. Egli dà lo stesso livello di cura ai suoi pazienti, ma è sempre nel contesto di una procedura. Lettura delle norme in anestesia da un libro di White. Queste procedure sono per luoghi attrezzati, non per camere da letto. White però afferma che i requisiti sono necessari, ma solo alcuni indispensabili. In casa, le procedure sono diverse. Non c’è bisogno di essere anestesisti, ma solo bravi medici.



    PAUSA PRANZO


    VENTUNESIMO GIORNO – Seconda parte



    Il libro è stato scritto nel 1996, ma ad oggi, ci sono nuovi risultati sul Propofol. Può essere somministrato anche da altri medici, mentre nel libro c’è scritto solo da anestesisti. Nel 2002, sono state aggiornate le procedure anche per un personale non addetto. I medici devono essere preparati per la sedazione minima e/o moderata fatta in casa. L’infusione a goccia è detta moderata. Walgren mostra le procedure necessarie prima e durante la sedazione. White sostiene che in casa, vanno prese altre misure. Quelle sono di base per un ambiente opportuno. Mentre il Propofol viene somministrato, una persona deve essere sempre presente. Le BDZ sono spesso somministrate in casa, ed è consigliato seguire le procedure standard. Walgren mostra un grafico fatto dalla difesa, che calcola i livelli di Propofol nelle urine in uno scenario di auto-iniezione. Sono i grafici preparati dalla dottoressa Ornelis (?). Mostrano la possibilità di 2 boli di Propofol: uno dato da Murray e l’altro da MJ stesso (25 mg ciascuno). Lo studio della dottoressa è basato su uno del 1988, che lui non ha letto. Lui non sa di come lei abbia effettuato le analisi. L’ha conosciuta la settimana scorsa. Murray ha somministrato la prima dose alle 10.40, mentre MJ la seconda un’ora dopo (11.39 -11.43). Non può stabilire il livello nel sangue prima dell’iniezione. Dopo la prima iniezione di 25 mg, il livello nelle urine sarebbe appena al di sotto del livello trovato all'autopsia. Il grafico è della dottoressa Ornelis e lui non ha motivo di dubitarne. Il modello è stato fatto la notte prima della sua testimonianza. Per lui è più valida questa ipotesi dell’infusione per 3 ore. La circolazione si poteva fermare sia subito prima che subito dopo l’iniezione in bolo. Nel referto autoptico MJ non presentava problemi di cuore, ma non esclude un’aritmia. Quel livello di Propofol si ha solo con un’interruzione rapida della circolazione. Murray dichiarò di aver sentito polso (122 battiti), White sostiene che forse Murray ha sentito il suo polso. Capita ad alcuni medici. Anche se avesse intuito questo, la sua testimonianza non cambierebbe. Non vede prove che attestino una morte per arresto respiratorio o cardiaco. Avendo più dati, esclude che l’auto somministrazione possa essere causa di morte. Walgren mostra dati diversi di Lorazepam. White non sa perché la dottoressa Ornelis abbia dato quel risultato (0.0013 invece che 0.006 mg). L’ingestione comunque, potrebbe essere possibile. Non si sa quanto Lorazepam sia stato assunto prima. La Ornelis ha fatto delle supposizioni. Nella vena femorale, il livello è 0.169mg/ml, m nel modello è 0.164mg/ml. White non sa perché. I livelli di Lorazepam delle 11.40 sono inferiori a quelli delle 10.40. Era più interessato ai livelli nelle urine che non a quelli di cervello o sangue. Lui non legge tutti gli studi che vengono fatti. Viene mostrato quello del 1988 consultato dalla Onelis. Nell’urina il valore di Propofol è dello 0.3% (non metabolita). White ricorda di uno studio letto dove il livello era 1%. Non può spiegarlo meglio perché non è di sua competenza. Si è fatto dare solo il cartaceo dello studio fatto, perché non conosce il linguaggio informatico, quindi il software era “greco” per lui. Nel 1991 un altro studio sulle urine di animali, ma White vuole basarsi su studi umani. I risultati che Walgren sta leggendo, sono di cani, non di esseri umani. Sono diversi. Il metabolismo è diverso. Lo studio umano mostrato in aula, non è a conoscenza del medico. Lui ha chiesto alla Ornelis, quanto Propofol si potrebbe ritrovare nelle urine dopo un’infusione di 3 ore.
    Flanagan riparte dalla chiamata al 911. Chiede al medico cosa avrebbe fatto lui in una casa di 10.000 mq, da solo al piano superiore con un’emergenza. Le persone più vicine di sotto in cucina, con la security fuori a controllare il perimetro ed un cancello chiuso. White risponde che avrebbe prima tentato di rianimare il paziente, poi chiesto aiuto. Per lui un cardiologo è capace di rianimare una persona. Avrebbe fatto la CPR subito, prima di cercare aiuto. Se si ha un ambu è preferibile, ma la respirazione bocca a bocca, non è sbagliata. Si trova d’accordo con i paramedici sulla morte avvenuta dopo 25 minuti dalla scoperta. Murray ha dato il Propofol alle 10.40, quindi non è responsabile di ciò che è successo a MJ alle 12. Il dottore sostiene che con quel bolo minimo, in 3-5 minuti si verifica un possibile problema. Anche dicendo ai paramedici del Propofol, non cambiava nulla. Non ci sono antagonisti o antidoti per il Propofol. Viene smaltito col tempo da solo. La maggior parte va a cervello, fegato e reni. Non è come per le BDZ che c’è il Flumazenil. White dice che se una persona sta bene dopo la somministrazione di un bolo lento, non c'è ragione di aspettarsi alcun problema nel paziente. Viene mostrato un tubo per IV con una porta di ventilazione col coperchio. Poi, quello trovato sulla scena, senza. White sostiene che è come se fosse stato tagliato. Serve per far scendere meglio le gocce, quindi non si spiega il perché della rimozione. Il tubo comunque, funzionerebbe ugualmente. Se qualcuno avesse nascosto il tubo in tasca, questa si sarebbe presentata bagnata. Walgren inviò una mail al dottore per discutere del caso, ma era stato già contattato dalla difesa. Stava decidendo se partecipare o no. Il suo tempo è denaro. La sedazione profonda, è diversa dall’anestesia. In quest’ultima si placa anche il dolore (analgesia).



    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 17.30.

    Edited by Mantidevampira - 3/11/2011, 20:28
     
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  9. Mantidevampira
     
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    VENTIDUESIMO GIORNO


    Il Dr White dice che queste simulazioni non sono scienza esatta perché dipende da ogni singolo paziente e le variazioni dell’emivita del farmaco nello stomaco.
    Si riesaminano i grafici a confronto, quello delle 10, poi 9 iniezioni di Lorazepam fatto da Shafer e quello della Ornelis, che presuppone un’assunzione intorno alle 7. Basta un niente ed il risultato cambia completamente, come diversi picchi o concentrazioni nello stomaco differenti. Non si può sapere, con certezza, quanto Lorazepam fosse in MJ, perché non si sa quanto ne prendeva nei giorni precedenti e come, se per via IV o orale. Non si può stabilire nemmeno se ha preso 8 compresse in un’unica volta o in momenti diversi. (I grafici si basano su un articolo di Simon). Shafer aveva ipotizzato Lidocaina e Propofol mescolati e dati in infusione insieme, ma White non ha mai fatto questa cosa. E’ poi impossibile iniettare 100 ml di Propofol in bolo. Somministrando 25, o 50 mg di Propofol in bolo, non si troverebbe Lidocaina alle 12, figurarsi nell’autopsia, perché viene adsorbita velocemente dal corpo. Inoltre, se il paziente dorme, è strano dargli la Lidocaina. La Lidocaina si dà solo alla prima iniezione, dopo è inutile. Solo con un bolo rapido di Lidocaina e Propofol prima della morte, il livello di Lidocaina nel sangue sarebbe stato vicino a quello dell’autopsia. Seguire le norme è sempre preferibile, ma spesso si è costretti a seguire procedure alternative. Nella pratica, non sempre si può seguire la teoria. Il grafico di Shafer con i 100 ml di infusione non è corretto, poiché non c’è corrispondenza nei livelli delle urine, e nessuna prova fisica sul posto. Nella sedazione minima, si danno BDZ o farmaci come il Propofol per ridurre o prevenire l’ansia. Il grado di sedazione dipende dalla dose. Con 25 mg di Propofol, in bolo, il paziente, o è assopito o non dorme affatto, quindi si può risvegliare semplicemente parlandogli. Sicuramente non comprometterebbe le vie respiratorie. Per White, la causa della morte è un’ulteriore iniezione di Propofol con Lidocaina, probabilmente auto inferta.


    La difesa non ha altri testimoni.
    L’accusa richiama alla sbarra il Dr. Shafer.



    Quando uno assume Lorazepam per via IV, va in tutto il corpo, compreso lo stomaco, non c’entra la distribuzione post mortem. Per lui, l’unico scenario per la morte di MJ, è l’infusione di Propofol. L’auto iniezione è improbabile. Shafer dice che la sua simulazione mostra solo il livello di Propofol nel sangue a mezzogiorno, per un’infusione di 3 ore, ma non indica che MJ sarebbe morto a mezzogiorno.
    Con 2 IV collegate tra loro, una con Propofol e l’altra con la soluzione fisiologica, si potrebbero collegare con morsetti a rulli.
    Shafer dice che è possibile rimuovere il Propofol dal flaconcino di vetro e sostituirlo con Lidocaina, per cui sarebbe coerente con i livelli trovati. La Lidocaina è stata calcolata assieme al Propofol nei suoi grafici. Il Problema del Propofol è che toglie ossigeno dai polmoni e quindi il cuore ne risente e si ferma. Nel 1988, non potevano calcolare l’esatta quantità di Propofol non modificato (metabolizzato) nelle urine. Rispetto all’articolo citato da White del 1988, ce n’è un altro consultato da lui del 2002, con nuove tecnologie. In questo studio, hanno misurato con precisione il livello di Propofol puro nelle urine. 5 pazienti sedati per un’operazione, hanno assunto 2000 mg di Propofol. Nelle urine ce n’erano 70-71 ug, vicino al risultato dell’autopsia di MJ (82.5 ug). MJ ha ricevuto più Propofol di quanto detto da Murray. In una camera da letto, le procedure standard sono essenziali.
    A Flanagan, Shafer risponde che, non rifiuta l’articolo del 1988 di Simon, ma come la difesa lo abbia interpretato. Ha sbagliato anche col suo rapporto. Nel suo rapporto, fa notare l’avvocato, dice che ha stabilito un rapporto di 1:1 tra Propofol e Lidocaina, ma non è detto che Murray lo abbia fatto. La dose data a MJ sarebbe sub anestesia, se MJ non avesse ricevuto altri farmaci. L’articolo di Simon è molto seguito nell’ambiente, ma non sapeva all’epoca che, maggiore sono le dosi, più accurato è il risultato.


    NB: ug = microgrammi

    Le testimonianze sono finite. Final stipulation per le parti sono i tabulati telefonici di Murray. La giuria avrà un elenco con tutte le prove raccolte, non solo quelle esibite.



    3 NOVEMBRE ORE 17 - ARRINGA FINALE.



    Edited by Mantidevampira - 3/11/2011, 20:32
     
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  10. Mantidevampira
     
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    ARRINGHE FINALI



    Il giudice Pastor illustra alla giuria cosa verrà mostrato (prove della difesa e dell’accusa concordate) e cosa potranno esaminare su richiesta. Spiega poi le istruzioni legali per il caso (26 pagine). Giudice ai giurati: tocca a voi e solo voi a decidere ciò che è accaduto in questo caso. Non dovranno farsi influenzare da niente e nessuno. Potranno utilizzare le registrazioni della Corte, non i loro appunti. Sono prove solo le risposte date dai testimoni, non le domande degli avvocati. L’imputato non è colpevole solo perché è stato arrestato, ma solo perché lo è al di là di ogni ragionevole dubbio. Nessun pregiudizio o interesse personale. Se si arriva ad un punto dove colpevolezza ed innocenza hanno rapporto 1:1, va preferita l’innocenza. I giurati possono ignorare una testimonianza che ritengono falsa, basta che sia giustificata. Due testimoni possono anche avere punti di vista differenti su uno stesso argomento, e per questo non è detto che una delle due sia falsa. L'imputato ha il diritto costituzionale di non testimoniare. Questo fatto non deve essere discusso o influenzare la decisione della giuria. Se la giuria crede che l’imputato ha cercato di nascondere le prove, si può ritenere che sapeva di essere colpevole. L’omicidio volontario può essere un caso di negligenza criminale. L’accusa deve dimostrare che l’imputato non ha assolto un dovere legale (cura del paziente), e che il paziente sarebbe sopravvissuto se lui avesse agito correttamente. I giurati devono pensare come avrebbe agito una persona ragionevole. Se ha mancato, allora è colpevole. Anche se Michael Joseph Jackson o altri avessero agito in modo sconsiderato e l’imputato ha contribuito in qualche modo, allora va giudicato colpevole. E’ richiesta l’unanimità in almeno uno o più atti per applicare la legge.



    DAVID WALGREN - Vice Procuratore Distrettuale



    L’accusa sostiene 4 punti: assistenza medica a MJ, mancata assistenza, negligenza criminale e morte di MJ (dovuta a tutto ciò).


    CM ha causato la morte di MJ. Ha lasciato 3 ragazzi senza un padre. Il caso per loro durerà per sempre perché non avranno più il padre, a causa della sua negligenza. Un medico deve prendersi cura dei suoi pazienti. Dopo 49 testimoni, avrete capito che CM è la causa della morte di MJ, per negligenza. Ogni giorno ha violato etica e procedure. E’ il medico che sceglie la cura adeguata per il paziente. Lui ha sbagliato e MJ ha pagato la sua negligenza con la vita. Anche i professionisti della difesa hanno detto che non avrebbero mai fatto come lui. Ha fatto l’unica cosa che non doveva fare: arrecare danno al paziente ed alla sua famiglia. Il 24/6 MJ era ottimista, guardava al futuro, ai 50 concerti sold out, per i suoi fans, la sua famiglia. Era ansioso, ma era normale; era un professionista, un genio. 24 ore dopo, moriva. Con TII, MJ voleva esprimere gratitudine ai fans in questo tour, per anni di amore e supporto. Il messaggio nelle sue canzoni è stato sempre importante per lui. Sappiamo che aveva progetti futuri, i film, sogni come tutti noi. Voleva che i figli vedessero com’era la sua vita da artista. Voleva aprire un ospedale per bambini bisognosi, ed affidarlo proprio a CM. Nessuno di questi sogni, speranze, aspirazioni si è realizzato, perché il 25 giugno 2009, MJ è stato dichiarato morto. Se un medico viene meno agli standard di cura, commette una negligenza criminale. Anche se era autorizzato a somministrare il Propofol, ha portato alla morte il suo paziente. Non lo ha fatto con premeditazione, ma una persona ragionevole non avrebbe commesso tali errori. La difesa sostiene l’auto somministrazione da parte di MJ, ma anche se fosse, CM rimane colpevole, perché lo ha permesso. CM sapeva di essere colpevole e per questo ha mentito agli altri medici. Aveva un contratto da capogiro, invece ha dimostrato di non tenere alla salute ed alla vita del suo paziente. Litri di farmaci spediti a casa della fidanzata, e non ad una clinica. Non ha mai segnato nulla su una cartella clinica, ma ha registrato la voce del suo paziente sotto l’effetto dei farmaci. Molto triste. E anche lì, MJ pensava al futuro, illustrava i suoi piani. Sono ignoti invece i motivi del dottore del perché salvare questo file audio sul suo iPhone. 2 giorni dopo, faceva la più grossa ordinazione di Midazolam, Lorazepam e Propofol. 15 giorni prima della morte, aveva fatto un’ultima ordinazione di Propofol, mentre lui dichiara alla polizia, che stava cercando di disintossicare MJ da quel farmaco. 2000 mg di Propofol in 80 giorni e poi il 25/6 solo 25 mg? Kenny Ortega ha fatto molto di più per MJ che CM. Il 24 giugno MJ era particolarmente emozionato; il giorno dopo, l'illusione per lo spettacolo sarebbe stata pronta. Il 23 ed il 24/6, MJ stava provando (mostrano immagini delle prove), è stata una grande prestazione, guardava al futuro. CM ha detto di aver assistito all’arresto, ma poi 2 giorni dopo alla polizia, cambia versione. Loro non avevano esami tossicologici, quindi non potevano contrastare le sue dichiarazioni. La cura serviva solo per idratare e far dormire MJ. In una parte della registrazione fatta alla polizia, CM dice di aver dato solo Lorazepam e dopo Midazolam in IV, e MJ si è addormentato per 12 minuti dopo la seconda iniezione. Quella mattina MJ si lamentava perché non riusciva a riposare, ed avrebbe dovuto sospendere i concerti. Così, CM dà più Lorazepam e Midazolam. Il Dr. White ha sostenuto che MJ potrebbe aver preso Lorazepam per via orale verso le 7 del mattino ed addormentarsi, ma CM dice che alle 7.30 MJ era sveglio. Dopo le 10 MJ è ancora sveglio e chiede il suo “latte”. Dice che quando ha scoperto che non respirava, aveva ancora battito, ma non chiama subito il 911, no, chiama Williams, alle 12.12. E’ inaccettabile la sua spiegazione sul perché non chiamare il 911 immediatamente. Chiamare il 911 voleva dire non prendersi cura di MJ per CM. Invece, CM doveva pensare solo a CM. Sapeva che le sue azioni stavano uccidendo MJ. Poteva mettere il vivavoce, visto che CM sta al telefono mentre MJ chiede di dormire. Quindi è molto probabile che lui avesse un’infusione, mentre CM rispondeva alle mail (quella dell’assicurazione era lunga, ed ha risposto). Alle 11.17 invia mail, ignorando la salute del paziente che è sotto BDZ e Propofol. CM asseconda le richieste del paziente, cosa che un medico competente non farebbe mai. Era più importante chiamare Sade Anding o prendersi cura di MJ? Era nella stanza? Torna perché lo sente tossire o chiedere aiuto? Non si sa, ma è l’unico momento in cui CM si dedica al paziente, che ha difficoltà a respirare. Alvarez ha eseguito gli ordini del medico perché pensava di fare del bene per salvare MJ. Dopo che Alvarez ha sistemato le bottiglie nella borsa, solo allora, CM gli dice di chiamare il 911. CM aspetta 20 minuti prima di chiamare il 911, da quando MJ non respira più. Ai paramedici bastano 4 minuti per essere lì. Pensate se la telefonata fosse stata fatta subito. Nella foto (scattata da un paparazzo) all’arrivo dell’ambulanza all’UCLA, si nota che CM ha un pantalone largo con tasconi laterali, ed i paramedici sostengono di averlo visto mettere delle fiale in una busta nera. Ai medici del Pronto soccorso, non menziona il Propofol. Chiede ad un bodyguard, di recuperare a casa la crema di MJ. Ma c’erano anche le sue borse a casa, voleva davvero la crema? Quando ha rilasciato la dichiarazione alla polizia, sospettava che avessero le borse. Nessun medico che ha testimoniato avrebbe mai dato Propofol in una casa senza attrezzature. E’ una negligenza criminale, una grave colpa. E’ stato un esperimento su MJ, provare il Propofol per curare l’insonnia. C’è stato uno studio su questo, ma sempre sperimentale e nel 2010. In un ospedale, ci sono le attrezzature adatte, anche per la rianimazione. Non bisogna solo averle, ma soprattutto saperle usare. Ha detto di aver fatto la respirazione bocca a bocca, ma pur avendolo a disposizione, non ha mai nominato l’ambu. Con le BDZ in circolo, MJ andava assistito, non abbandonato. Ci sono molte ipotesi su cosa è successo, ma se ci fossero state le cartelle cliniche, sarebbe chiaro cosa è successo. Sapeva che stava infrangendo delle regole, per questo non ha documentato nulla. Ha mentito al personale medico, e non è una supposizione dire che aveva messo una IV a MJ, come afferma il Dr. Shafer, perché lo ha fatto ogni sera. Lo dimostra anche l’enorme quantità di Propofol richiesto e le soluzioni saline. Persino il Dr. White dice che il foro nel tappo della bottiglia di Propofol è stato causato da un picco. Quindi era appesa per l’infusione. La difesa ha scelto come testimoni, ex pazienti di CM, mentre Russell era ancora sotto cura, ed è stato abbandonato. Dr. Metzger non avrebbe dato il Propofol, e la Lee ha detto che MJ le disse che era sicuro, se un medico lo monitorava. MJ non voleva avvelenarsi, ma solo dormire. Per questo voleva un medico che vegliasse su di lui. Il Dr. White, luminare, ha fornito una testimonianza spazzatura. Doveva trovare una causa per la morte di MJ, e sotto pagamento l’ha fatto. Triste per la scienza e triste per la ricerca della verità. Ha basato i suoi calcoli su un grafico fatto da un altro medico. Si è presentato come esperto, ma senza ricerca. La difesa aveva supposto che MJ avesse assunto del Lorazepam alle 10, ma il Dr. Shafer disse che andava assunto almeno 4 ore prima delle morte, e quindi la difesa ha cambiato strategia. Ma lo stesso White ha dovuto ammettere che era facile nascondere un tubo per l’IV, anche se era comodo non farlo. MJ si è fidato di CM, gli ha affidato la sua vita e le azioni di CM lo hanno ucciso. CM ha ingannato, mentito, si è curato solo di sé, per proprio interesse. Non è questo il dovere legale di un medico. Anche se si accetta la versione della difesa, va condannato perché è un fattore importante in questa storia. Lo ha abbandonato, per questo va dichiarato COLPEVOLE.

    Edited by Mantidevampira - 4/11/2011, 14:59
     
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    ED CHERNOFF – Avvocato di Conrad Murray



    L’accusa non ha detto la verità, ma la sua versione. Non è riuscita a dimostrare il crimine in 6 settimane. Il vice procuratore ha parlato di negligenza ed errori, mai contestati dalla difesa. E’ una caso per la libertà di un uomo, non esposto davanti ad una commissione medica. Non riguarda compensi, ma libertà. Lo ha trovato esanime alle 12. La prima cosa che CM ha cercato di fare è stata quella di rianimarlo. Era al telefono dalle 11.17 fino a mezzogiorno. Se avesse trovato MJ in difficoltà prima, avrebbe smesso prima di telefonare. Il Propofol va somministrato in flebo, ma CM prima delle 11.17 ha fatto solo un’iniezione. Senza flebo, nessun pericolo. Ecco perché l’accusa ha impiegato 6 settimane per dimostrare che c’era una flebo, un’infusione. Hanno cercato di incolpare CM delle azioni di MJ. Alvarez con le lacrime agli occhi, ha detto di aver ricevuto offerte (500.000$) per raccontare la sua versione. 2 mesi più tardi invece, nascondeva prove, confortava i bambini, aveva cercato di salvare MJ. Ha cercato di guadagnare perché era senza lavoro. Ha fatto delle dichiarazioni, smentite dalla sua registrazione audio al 911. Non c’erano le sue impronte sulla sacca di soluzione salina, ma lui ha detto di averla messa nella borsa. Ha detto che lo hanno messo loro per terra, ma i paramedici hanno detto di averlo trovato sul letto. Che c’era della sostanza lattiginosa nella sacca, ma non era vero. Osservando i tabulati telefonici, Alvarez ha impiegato pochi secondi per, aiutare CM, proteggere i bambini, nascondere le prove, chiamare il 911. Lui ha detto che 42 (32) secondi sono sufficienti. Non sono sufficienti, è impossibile. Ha detto di aver messo una fiala in un sacchetto, ma Elissa Fleak non ha fatto nessuna foto di questa prova. Ma 18 mesi più tardi, spunta la fiala nel sacchetto, all’udienza preliminare. Non c’era la flebo. Senza flebo MJ non era in pericolo di morte. Non solo si poteva lasciarlo solo, ma anche giocare una partita di basket. Walgren ha manomesso una prova; ha sollevato il gancio che serve per appendere la bottiglia di Propofol. Ecco perché il Dr. Shafer ha parlato di infusione. Perché mettere la bottiglia nella sacca se c’era un gancio apposito? Nel tubo corto c’era il Propofol, come disse CM alla polizia. Ma Shafer lo ha svuotato per la dimostrazione, commettendo un errore, ed avvalorare la sua supposizione dei 2 tubi IV. Il Dr. Shafer è un anestesista, e si occupa anche di grafici. Non ha esposto delle ipotesi, ma ha detto “questo è ciò che è successo”. Il Dr. White è venuto per far capire cose poteva essere successo; Shafer voleva fare il punto, come un avvocato, non un medico. White sa molto di più sul Propofol di Shafer. Shafer ha basato la sua simulazione su una flebo inesistente. Quando gli è stato chiesto di dimostrare i rischi con soli 25 mg, ha detto che non c’è pericolo con questa dose. Ha stipulato un grafico (10 iniezioni ogni 30' da 4 mg di Lorazepam) su una fiala vuota ritrovata ed ha omesso un livello, perché troppo complicato per i giurati. Il livello omesso è quello dello stimolo doloroso. MJ sarebbe stato in coma con quella dose, e quel grafico partiva dalla mezzanotte, orario in cui MJ era ancora alle prove. Quindi lo ha cambiato. Non ha comunque fatto una simulazione sull’ingestione orale di Lorazepam, perché non era conveniente per l’accusa, e non si è espresso sulla nostra ipotesi. White ha considerato tutte le possibilità per quei risultati, invece Shafer ha ignorato quello che poteva prosciogliere CM. E’ più facile pensare che a MJ veniva dato Lorazepam mentre era in coma, o che se lo è preso da solo? Se CM non fosse il medico di MJ, starebbe qui oggi? Se CM cercava di salvare se stesso, avrebbe dichiarato di dare Propofol tutte le notti a MJ? Secondo l’accusa, CM ha occultato solo un tubo, lasciando in casa tutto il resto. E’ assurdo. Ma non importa; prestate attenzione all’uomo dietro al sipario. I medici che puntano il dito contro CM, non hanno mai camminato nelle sue scarpe. Non sanno che vuol dire essere amico di MJ. Lui pensava davvero di aiutare il suo amico a dormire. CM è un bravo cardiologo, eppure non ha chiamato subito il 911, ma ha cercato aiuto in casa, dalla cuoca, dalla sicurezza. Chiamare l’ambulanza senza avvisare la security, avrebbe fatto perdere tempo, perché non gli avrebbero aperto senza controllare. Esperti hanno detto che non si fa la CPR sul letto, ma Murray è alto, ha mani grandi, ed una era dietro la schiena. Non poteva essere sufficiente? Ha fatto la respirazione bocca a bocca invece di usare l’ambu, perché vi era sufficiente ventilazione. Perché tutto ciò che fa CM è fuori dagli standard di cura? L’accusa dipinge CM come il perfetto cattivo mentre MJ come la povera vittima. Hanno detto anche che aveva lasciato l’ospedale, invece era andato nell’ala ovest. CM era lì senza mezzi, quindi non poteva andare via. Al massimo tornare a casa di MJ per recuperare la macchina ed andare a mangiare. La storia della crema è stata tirata in ballo dal trio Williams, Muhammad ed Alvarez, ma Williams sapeva bene della crema. Il 19/6 Di Leo vuole capire cosa sta facendo MJ, ma è da capire cosa viene fatto a lui! Era sotto pressione, ed andava anche da Klein. CM ha dato un farmaco per curare un problema, non per causare dipendenza. Stava poche ore con MJ. Il resto della giornata, MJ era in balia di altri. Il Dr Steinberg ha detto che MJ era come un bambino su un tavolo da lavoro. E’ l’offesa più grande che si possa fare a MJ, perché lo si ritiene un adulto non formato e quindi non in grado di decidere per sé. Se CM va condannato, deve essere per un motivo giusto, non perché c’è di mezzo MJ. Non è un reality show, ma è la realtà.


    DAVID WALGREN riprende la parola per mettere in chiaro che il caso è per negligenza, non per una disattenzione di MJ. Siamo qui perché CM ha fatto qualcosa di azzardato. Non ha fornito una buona assistenza a MJ. In questo caso è colpa di tutti: Alvarez, Chase, Fleak, Klein, ma non di CM.
    Alvarez se voleva mentire, avrebbe fatto meglio. Invece, ha solo detto ciò che ha visto. Un complotto contro di lui, ma tutto ciò che ha fatto lui è stato a dir poco bizzarro, dal tempo perso, al dare Propofol ogni notte per dormire. Shafer ha testimoniato gratis per dire la verità. Se CM avesse avuto le attrezzature giuste, e non avesse abbandonato il paziente, oggi non saremmo qui. Non sempre si possono recuperare le impronte digitali. Non c’erano quelle di Alvarez sulla sacca, ma nemmeno quelle di MJ sulla siringa. MJ è riuscito a sopravvivere più di quanto potesse davvero, sotto le cure sbagliate di CM. Solo MJ potrebbe dire cosa è successo, ma è morto.


    Il giudice dà altre istruzioni alla giuria, rimandandole a domani per l’inizio delle deliberazioni.

    Edited by Mantidevampira - 4/11/2011, 14:24
     
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  12. Mantidevampira
     
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    La giuria sta deliberando.

    Al fine di trovare Murray colpevole, l’accusa deve essere riuscita a dimostrare alla giuria, ciascuno dei seguenti elementi al di là di ogni ragionevole dubbio.

    Omicidio colposo involontario:

    1. CM doveva assistere MJ;
    2. CM non ha garantito assistenza adeguata a MJ;
    3. CM ha commesso una negligenza criminale;
    4. CM ha causato la morte di MJ.

    Negligenza criminale: azioni che mettono a rischio qualcuno, ma anche la mancanza di un obbligo legale, che quindi crea possibilità di rischio.


    I giurati devono essere unanimi almeno su un punto.

    Se i giurati non riusciranno a raggiungere una decisione unanime, allora saranno ad un "deadlock" (punto morto), detto "hung jury".
    In caso non si riesca a trovare un accordo, il giudice potrà dichiarare il caso un “mistrial” ossia un errore giudiziario. Di conseguenza, il processo verrà rinviato per poi essere impostato ex novo.
     
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  13. Mantidevampira
     
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    7/11/2011 - PEOPLE VS. CONRAD MURRAY - VERDETTO (Delibera durata 10h)




    COLPEVOLE DI OMICIDIO COLPOSO.


     
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    29-11-11 SENTENZA


    La difesa ha chiesto alla Corte di poter leggere la sentenza a porte chiuse, per una questione di privacy per il Dr. Murray. L’accusa non aveva problemi, ma il giudice Pastor si è opposto.

    Brian Panish, amico e legale dei Jackson, legge il pensiero voluto dalla famiglia. Non è vendetta, ma giustizia.

    David Walgren, inizia dicendo che Murray ha mentito a tutti: paramedici, medici del PS, polizia. Non ha diritto alla libertà vigilata perché ha giocato alla roulette russa con la vita di MJ, venendo meno al rapporto medico-paziente. Ha causato ed aggravato la vulnerabilità di MJ. Si merita dunque i 4 anni pieni, perché va analizzato il suo comportamento prima, durante e dopo il 25/6/2009. Lo Stato vuole anche un risarcimento di 100 mln di $ per la famiglia Jackson, che era la somma che MJ avrebbe ottenuto dal tour. Non ha dimostrato nessun rimorso, per questo dovrebbe scontare 4 anni. Fa riferimento anche al documentario di Murray, ed al fatto che il dottore ha detto che non si sente colpevole perché non ha fatto nulla di male.

    Ed Chernoff dice che Murray ha sbagliato ed ha commesso un errore, ma non è un pericolo per la comunità. Prima di incontrare MJ, non ha commesso crimini, si è preso cura della sua famiglia. Non importa quante cose ha fatto prima, perché adesso è l’uomo che ha ucciso MJ.

    -SENTENZA-
    Il giudice Pastor dice che Murray non è il diavolo, ma nemmeno un santo; è un essere umano che ha ucciso un altro essere umano, anche se in modo non volontario. La sua negligenza ha causato la morte di MJ. Non si tratta di malasanità, ma di omicidio dovuto a negligenza criminale.Ha sottoposto MJ ad un ciclo di medicina terribile. Ha letto sia il capitolo su Murray, che il libro sulla vita di MJ. Murray ha commesso una serie di errori per salvare se stesso. MJ non è morto per questi errori, ma per le decisioni prese dal suo dottore. La cosa che lo ha fatto maggiormente riflettere è la registrazione vocale di MJ. Non può fare a meno di chiedersi quale valore avrebbe avuto quella registrazione, se il loro rapporto veniva meno. Era un’assicurazione per lui. Nel documentario non dice di avere colpe, anche se il suo difensore ne ha appena ammesso alcune. Viene negata la libertà vigilata e l’imputato viene condannato a 4 anni di reclusione, da scontare nella prigione della contea di LA, perché la Corte non ha la possibilità di mandarlo in un carcere di Stato.
    Non ha dimostrato rimorso, né pentimento, per questo il giudice lo reputa un pericolo per la comunità. Il risarcimento verrà stabilito in una successiva udienza, (stabilita per il 23/01/2012). Per ora paga 870$ per spese processuali varie.




    Gli avvocati si concedono alla stampa.

    Flanagan: il giudice ha usato parole dure. Era apertamente ostile. Murray non è pericoloso ed è una persona perbene.

    S. Cooley
    (Procuratore): in USA stanno aumentando le morti per prescrizioni mediche esagerate. L’anno scorso hanno superato le morti a causa di incidente. Non approva che Murray passi i 4 anni in una prigione della contea, come stabilisce una nuova legge a causa degli affollamenti nelle prigioni statali. I suoi collaboratori hanno fatto un ottimo lavoro, e la difesa può ricorrere all’appello. Se l’appello dovesse stabilire che il crimine è grave, Murray potrebbe finire in una prigione di Stato. La sentenza servirà per la revoca della licenza.

    Walgren: la domanda sulla registrazione vocale di MJ che si è posta il giudice, ce la siamo fatta tutti. Era palese che se i loro rapporti finivano, serviva per ricattare MJ. Hanno lavorato secondo i termini di legge, ed hanno ottenuto ciò che chiedevano.

    Edited by Arcoiris - 29/11/2011, 20:46
     
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