PEOPLE vs MURRAY

Trascrizioni del Processo

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  1. Mantidevampira
     
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    IN QUESTO TOPIC, VERRANNO RIPORTATE LE TRASCRIZIONI DELLE TESTIMONIANZE DURANTE IL PROCESSO DEL DOTTOR CONRAD MURRAY. I COMMENTI VERRANO FATTI IN SPECIALE PROCESSO. GRAZIE.




    GIORNO 1 - Prima parte

    MJ è morto perché ha messo la sua vita nelle mani di Murray. Murray appare per l’accusa, come un medico competente, quindi sapeva benissimo cosa stava facendo a MJ. Ha comperato dosi massicce di Propofol, aiutato dalla fidanzata Nicole Alvarez, dicendo ad una farmacia della zona, di avere una clinica. E’ stato stipendiato dalla AEG per 150 mila $ al mese. Il 10 maggio c’è una registrazione vocale di MJ che telefona a Murray. Si nota una persona in evidente stato confusionale. Per Ortega MJ stava male, Murray è urtato dalle sue dichiarazioni. Murray dormiva da MJ da più 2 mesi. Il giorno della morte, Murray era impegnato in ricezione di mail e telefonate.
    Quando si rende conto che qualcosa non va, chiama Alvarez che è al piano di sotto e lo istruisce. La chiamata al 911 fatta da Alvarez, viene raccolta alle 12.21 e i paramedici dei vigili del fuoco arrivano in 4 minuti. Per loro è morto, ma Murray lo vuole all’UCLA. A loro non ha mai detto del Propofol, lo confessa invece alla polizia al primo interrogatorio. Per l’accusa MJ nel solo mese di aprile, ha preso circa 20000 mg di Propofol contro i 25 dichiarati da Murray. Viene mostrata anche la foto di MJ all'ospedale, disteso su una barella ( non si capisce se vivo o morto!).

    La difesa dice invece, che Murray era un ottimo dottore, tanto da provare a disintossicare MJ, che probabilmente ha fatto tutto da solo, visto che era farmaco-dipendente. Nessun macchinario, medico o altro poteva salvare MJ che era morto all’istante. La difesa punta sull’essere competente di Murray, tanto da salvare le vite (articoli di TMZ) e quindi impossibile che abbia ucciso per negligenza o altro. (Murray piange).
    Murray e MJ si conobbero nel 2006 a Las Vegas. Il problema di MJ non era l’insonnia, ma il perché non riusciva a dormire. E’ stato MJ a dire a Murray del suo “latte” e come lo assumeva! MJ non è morto per il Propofol, ma quando il dottore ha provato a toglierlo. Il 23 ed il 24 giugno, Murray riesce a non dare il Propofol. La difesa sostiene che MJ ha molte personalità che lo portano a stare bene un giorno e male il successivo. Presenteranno un esperto in droghe e un anestesista che testimonieranno che MJ era già dipendente da farmaci. Murray sostiene di aver dato solo 25 mg, e che ha lasciato la stanza solo quando MJ si è addormentato. La dose però era minima, non letale, ma nemmeno potente e MJ svegliandosi, avrebbe preso altro Propofol.


    KENNY ORTEGA chiamato dall’accusa


    KO dice di conoscere MJ dal 1990. Insieme per il Dangerous tour (post produzione) e per l’History.
    MJ era contento di TII per i fans e per farsi vedere dai figli che non lo avevano mai visto dal vivo. Era ipotermico. In un’occasione KO ha dovuto riscaldargli i piedi e coprirlo con una coperta. In una riunione a casa di MJ a Carolwood (KO si scorda l’indirizzo) Murray gli intima di fare il regista, che il medico è lui. KO è preoccupato e manda a Randy Phillips una mail dove esterna la sua preoccupazione per il ragazzo perduto e bisognoso di cure e attenzioni.




    Da notare che porta il camice che si mette nei ricoveri, quindi cadrebbe la teoria della difesa che MJ arriva morto. Così, sarebbe mancato dopo il ricovero! :shifty:


    GIORNO 1 - Seconda parte

    KENNY ORTEGA sentito dalla difesa:

    Ortega non ricorda le riunioni del 20 giugno e precedenti, né la telefonata alla Faye (mentre lei si!), ma ricorda i discorsi sulle assenze di MJ dalle prove.
    Non ha mai ripreso MJ, ma era solo preoccupato. MJ stesso lo rassicurò dicendo che sapeva gestire tutto e che potevano farcela.
    Le riprese per TII non erano per il documentario, ma per uso personale di MJ. Chernoff chiede quindi se ogni giorno nei 3 mesi di prova è testimoniato da riprese video. Ortega risponde vagamente dicendo che le telecamere si accendevano se MJ lo richiedeva, e che comunque si, ci sono altre ore non viste.

    Ci fu un periodo di tempo nel quale fu assente (una settimana prima del 19/6). Questo gli creò ansia. Era difficile andare avanti senza il coinvolgimento di Michael. Il 19 giugno 2009, Michael non sembrava presente come lo era di solito.

    Il 25 giugno, Ortega ha ricevuto una telefonata da Paul Gongaware dicendogli che, un'ambulanza aveva portato MJ in ospedale. Gongaware lo chiama più tardi e dice: "lo abbiamo perso".(Gongaware invece, dice che fu Ortega a chiamarlo per le prove eccellenti del giorno prima e lui rispose: "ah credevo mi chiamassi per l'ambulanza da MJ").
    Ortega dice che Murray era responsabile del piano (terapeutico) di Michael che lo ha portato alla morte.
    Ortega conferma la farmaco-dipendenza di MJ.
    Fine interrogatorio. Ortega ancora a disposizione.


    Ortega è contraddittorio rispetto a tutto ciò che ha sempre affermato. Qui dice che il 19 stava male, tanto da sparire per un’intera settimana, mentre il 23 ed il 24 giugno fecero delle prove bellissime. Nel suo blog o Twitter però, il 18 giugno pare affermare che le prove furono strepitose.
    Perché Ortega mente? Fa parte del piano, o è una vendetta contro MJ che aveva incrinato i rapporti con lui dopo l’incidente della piattaforma a Monaco?


    PAUL GONGAWARE (Co-CEO de AEG Live)


    I concerti erano 31. I 10 iniziali erano solo promozionali, ma viste le vendite, MJ li ha aumentati.
    Era ossessionato da Prince che deteneva il record di 21 date consecutive. Dopo 50 date c’era ancora richiesta da parte di 250.000 persone.

    Calendario delle prove e degli spettacoli:

    • Maggio 2009: a Burbank
    • Giugno 2009: tre settimane al Forum, è andato allo Staples il 22 giugno
    • Luglio 2009: 8 concerti, 5 prove
    • Agosto 2009: 10 concerti, nessuna prova
    • Settembre 2009: 9 concerti, nessuna prova
    • Ottobre, novembre, dicembre: Nessun concerti, perché l’arena O2 era occupata.
    • Gennaio 2010: 10 concerti, 3 prove
    • Febbraio 2010: 10 concerti, nessuna prova
    • Marzo 2010: 3 concerti

    Michael sembrava stanco. Murray voleva 5 milioni di $ l’anno, ma alla fine gli sono stati offerti 150 mila $ al mese ed ha accettato.
    I primi di giugno, Di Leo, Ortega, Gongaware e Phillips si sono riuniti per trovare un modo di far andare MJ alle prove.

    Il testimone non ha finito la deposizione, che riprenderà oggi alle 17.45



    FONTI: TMZ - http://mj-real-side.blogspot.com/search?up...&max-results=50 (GRAZIE ARCOIRIS! 1145534678-Cartelli (36) )

    Edited by Mantidevampira - 7/10/2011, 21:04
     
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  2. Mantidevampira
     
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    SECONDO GIORNO - Prima parte

    KATHY JORRIE - Legale AEG


    Ha redatto la bozza del contratto di Murray come medico di MJ. Murray ha fatto presente una serie di richieste, tipo il pagamento continuo, anche quando TII non andava in scena e il pagamento del mese, in caso venisse licenziato prima. Lui voleva un equipaggiamento, tra cui una macchina per la CPR, dicendo che era per precauzione data l’età e lo sforzo del cantante. Murray il 24/6 le ha detto che avrebbe partecipato alle prove però non sa a quali prove, se del giorno stesso, o del giorno dopo.
    Mostrano il contratto di 6 pagine da mettere agli atti che Murray ha firmato il 24/6.
    Non c’è la firma di MJ sul contratto. Di conseguenza Murray non è stato pagato.
    La legale non ricorda l’assicurazione. Murray voleva un altro medico come spalla, in caso di sua assenza.


    MICHAEL AMIR WILLIAMS – Assistente personale di MJ


    Lavora per MJ dal 2007. Ha responsabilità varie. Si ritiene un amico di MJ. Nel 2007 MJ viveva a Las Vegas. Vivevano a LA dal 2009 (sbaglia dicendo 2008). A Carolwood ci vivevano MJ e i figli e nessun altro. Foto della casa. La Security non sta in casa, ma in una sorta di dependance al lato.
    Ha visto Murray per la prima volta nel 2008. La macchina di Murray, una BMW serie 645 è parcheggiata in cortile. Ha visto MJ andare alle prove del 24/6 e tornare felicissimo. Le prove erano sorprendenti. Il 25/6 trova dei messaggi in segreteria da parte di Murray. Please call me right away. TY. Gli chiede di rientrare subito e non di chiamare il 911. Il medico è agitatissimo. Ha una registrazione sull’iphone del messaggio.
    Prefisso 702 (Las Vegas). Ora del messaggio vocale 12.13. Chiama il capo della security Faheem Muhammad alle 12.18, per mandare Alvarez in casa da MJ. Riconosce Murray che parla mentre Alvarez telefona al 911. Lui arriva in casa, quando i paramedici stanno portando via MJ in barella. Murray scende con loro, è agitatissimo. Il dottore gli chiede di togliere la “crema” che MJ non avrebbe mai voluto fosse scoperta.
    I figli erano in auto per seguire l’ambulanza. Ha seguito l’ambulanza nella Escalade blu. Ha sistemato i ragazzi e la tata in una stanza privata dell’ospedale. Arrivano Di Leo, Phillips e la famiglia.
    Non ha più rivisto Murray da allora. Nella dependance della Security bombole di ossigeno, routine per la casa di MJ.
    Non ricorda le poche ore passate in ospedale, ma i pochi minuti in casa si! Ammette di aver letto storie sulla morte di MJ, e di non aver detto alla polizia queste cose prima di 2 mesi dalla morte.



    PAUSA PRANZO




    Edited by Mantidevampira - 5/10/2011, 17:55
     
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  3. Mantidevampira
     
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    SECONDO GIORNO - Seconda parte

    Williams ha testimoniato di aver visto Michael parlare "lentamente" dopo essere uscito dall'ufficio del Dr. Klein (che avrebbe somministrato per la difesa il Demerol).

    FAHEEM MUHAMMAD – capo Security/autista

    Lavora per MJ da appena 10 mesi al momento della morte.
    Dopo le prove MJ gli chiese di rallentare per salutare i fans fuori casa. Dentro il dottore che lo aspettava.Ha confermato la chiamata di Williams che gli diceva di andare a controllare. Williams gli ha dato il permesso per salire, perche la sicurezza non ha accesso al secondo piano. Lo ha trovato sul pavimento con la bocca socchiusa. Sembrava morto. Il dottore stava facendo il massaggio cardiaco e c'era accanto Alvarez. Ha detto che i ragazzi erano lì e lui li ha portati via. Quando è tornato, Murray non stava più lì. Ha visto arrivare i paramedici, soccorrere MJ e poi li ha seguiti in macchina.
    Hanno coperto MJ ed i figli con le giacche perchè c'erano troppi paparazzi.
    Ha detto che ha visto la BMW 645 color argento di Murray parcheggiata in cortile ogni notte, ma non sapeva per che cosa Murray lo stava curando.

    La difesa mostra un video di sorveglianza della zona d'attesa dell'ospedale.
    Conrad Murray è nel video seduto e poi camminare verso l'uscita dell'ospedale. Muhammad crede che sia andato via.
    Conosce Williamsa da più di 10 anni!
    Dopo aver parlato con Murray, Muhammad tornò a vedere i figli di MJ. Ad un certo punto ha lasciato l’UCLA con il team di sicurezza.
    Muhammad ha anche testimoniato che le uniche apparecchiature mediche che vedeva in casa furono il palo per la flebo e una soluzione salina. E niente collegato a MJ.
    Ha accompagnato spesso MJ nello studio del Dr. Klein. Michael gli ha detto che visitava il dottor Klein per la sua malattia della pelle ed entrò in piccoli dettagli.
    Williams gli ha detto che MJ stava avendo alcuni sintomi caldo / freddo, così ha chiamato Cherilyn Lee, infermiera. (Lei disse che fece a MJ più volte la lavanda gastrica).
    Muhammad dice che sapeva che Murray stava aiutando MJ perché aveva difficoltà nell’addormentarsi.
    Foto di Muhammad, Alvarez, Williams e il detective fuori dalla casa di Carolwood. E' stato interrogato dalla polizia per circa un'ora.
    Rimane a disposizione.

    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 17:45.



    Un pò contraddittorio il tipo, visto che dice di non sapere perchè Murray sta lì, e poi invece sa che serviva per la cura del sonno!!! Inoltre, se la sicurezza aveva bisogno del permesso per salire al secondo piano, come mai Alvarez era lì??? :muro:


    THANK YOU WENCHE FOR DETAILS!!! :kiss2:
     
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  4. Mantidevampira
     
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    TERZO GIORNO – Prima parte

    ALBERTO ALVAREZ – bodyguard

    Alvarez spiega di cosa si occupa (capo logistica).
    Ha lavorato per MJ già nel 2004 per 6 mesi a Beverly Hills, nel 2007 e 2008 per 2-3 mesi a Las Vegas, nel 2009 e nel 2010 per i ragazzi.
    Parla delle bombole di ossigeno nella dependance. Murray stesso portava via i vuoti e prendeva i nuovi.
    Michael era di “buon umore” durante le prove. Alvarez dice che MJ stava lavorando molto bene durante la sua ultima prova. MJ era di “buon umore” il 24/6
    Conferma di aver visto la BMW del dottore nel vialetto il 24/6. La notte del 24 fu l’ultima volta che ha visto MJ vivo.
    Ha conosciuto Murray pochi mesi prima e lo vedeva 5-6 giorni a settimana in casa.
    Il 25/6 è stato chiamato per andare a lavorare ed ha ricevuto la prima telefonata da Williams alle 12.17. Successivamente altre per pochi secondi cercando di raggiungersi.
    Williams gli disse di andare sul davanti della casa ... e di non mettere panico.
    Williams lo istruisce su cosa stava succedendo in casa.
    Alvarez è andato verso l'ingresso anteriore mentre era al telefono con Williams.
    Williams gli ha chiesto di "accelerare" verso la parte anteriore.
    Al piano di sopra ha visto la tata, Paris e il Dr. Murray. Descrive che Murray si affacciava dalla balconata che dà sulle scale. Ha incrociato Prince sulle scale. Lui saliva e Murray usciva dalla stanza. Murray gli dice di correre in stanza. Alla sua destra, nella stanza, Murray stava iniziando il massaggio con la mano sinistra sul torace. MJ era sul letto supino, mani tese e con occhi e bocca aperti. Prince e Paris urlavano il nome del padre, cercando di entrare nella stanza. Murray gli disse che MJ non reagiva. Murray dice di allontanare i bambini per non far vedere il padre in quel modo.
    Ha notato un tubo di plastica (catetere preservativo) su Michael, ma non ha notato nulla, tubi di ossigeno attaccati al naso di Michael.
    Conferma il palo per flebo nella stanza. Non ricorda di avere visto la bombola d'ossigeno in quel momento.
    Murray ha preso delle fiale dal comodino e gli ha detto di metterle in una borsa azzurra, insieme alla sacca della flebo. “C’era una sostanza lattiginosa” dice.
    Ha pensato che dovevano portarli in ospedale. In quel momento nota che nella sacca è inserita lateralmente la boccetta di Propofol, ma non era collegata a MJ, al contrario dell'altra sacca,senza bocceta e che è rimasta al palo.
    Dopodiché Murray gli ha detto di chiamare il 911 e cosa dire.
    Ascolto della telefonata al 911 (file audio). Prima risponde una donna. Poi rifà il numero e risponde un uomo. Conferma la sua voce nella chiamata, mentre Murray eseguiva la CPR sul letto. Murray lo ha preso dalle spalle e lui dai piedi e lo hanno messo al lato del letto sul pavimento. Aveva un tubo collegato alla gamba. Aveva un sensore al dito per monitorare l’ossigeno. Murray lo ha controllato prima di spostare MJ. Poi ha chiesto chi sapesse fare la CPR ed è subentrato Alvarez. Lui ha cominciato la respirazione bocca a bocca dicendo che era la prima volta e che doveva farla perché era suo amico. Secondo Alvarez era morto. I paramedici lo mettono ai piedi del letto.
    Lui è sceso per andare dai bambini per impedire loro di vedere il padre. Ha bloccato anche i paparazzi dicendo che era un momento privato. Murray lo ha ringraziato per l’aiuto e lui gli ha detto che hanno fatto del loro meglio. Secondo lui Murray non ha fatto nulla di sospetto. Non ha risentimento verso il dottore. Quando è tornato a Carolwood c’era la polizia.
    Gli avevano offerto per un’intervista 500 mila $. E’ passato da un ottimo stipendio, a fare quasi niente.

    La difesa punta a smontare la testimonianza. Chernoff segna man mano le risposte su un pannello.
    Non ricorda di avere disegnato alla polizia la sacca della flebo e la sua posizione. Gli viene chiesto se è possibile si sia confuso sugli eventi di quel giorno. La difesa ripropone le stesse domande dell’accusa. Non ha toccato fiale mentre praticava la CPR. Ammette che la voce di Williams sembrava seria al telefono e gli disse di andare nella parte anteriore della casa. E’ entrato nella stanza passando per l’ingresso (foyer). Ha scortato i ragazzi fuori dalla stanza. Era shockato a vedere MJ in quelle condizioni. Gli viene mostrata una copia dell’udienza preliminare. Ne legge una parte. Aveva affermato che Murray dopo aver detto che non reagiva, disse che era gelato. Ripete cosa gli ha chiesto di fare Murray, ammettendo che la sua priorità erano i ragazzi.




    PAUSA PRANZO.


    TERZO GIORNO - Seconda parte

    Alvarez conferma che l’operatore del 911 gli dà istruzioni. L'avvocato difensore ha chiesto se può essersi confuso sugli eventi. Alvarez dice assolutamente no.
    Chiamata al 911. La difesa continua a mostrare ad Alvarez foto. Alvarez non ha mai detto alla polizia che Murray gli disse di nascondere le fiale. E’ tornato a casa dopo essere stato all’UCLA ed ha trovato la polizia. Deve riconoscere le persone mostrate nella foto.Un paio di giorni dopo il 25 giugno, Alvarez ha visto un servizio alla CNN e si rese conto di aver toccato "qualcosa di simile alla sostanza lattiginosa bianca", quindi Alvarez chiama Williams.
    Viene chiesta la sua attuale occupazione.
    Si vuole sapere per quali vip ha lavorato.
    L’accusa ha analizzato i punti della difesa e ha controinterrogato Alvarez. Chiede se gli eventi sono avvenuti in contemporanea e Alvarez dice si.
    La prima volta che parla delle fiale è il 31/8/2009.


    KAI CHASE – cuoca

    E’ la cuoca personale di MJ. E’ uno chef da circa 15 anni. Ha iniziato a lavorare per MJ da marzo 2009. Cucinava anche per i ragazzi 6 giorni a settimana.
    Descrive i pasti sani che preparava perché MJ voleva solo quelli.
    La prima colazione tipica consisteva di muesli e latte di mandorle, succo di barbabietola o di carota/succo d'arancia o una frittata con verdure. MJ faceva 2 volte alla settimana colazione coi figli.
    Vide il Dr. Murray in casa il 24/6. Murray andò in cucina a prendere il succo d’arancia per MJ.
    Foto della cucina.
    Il 24/6 MJ era felice perché aveva mangiato coi suoi figli. Con loro il pranzo avveniva raramente. Mangiava sempre intorno alle 12.30, salvo cambiamenti voluti solo da lui.
    Lei giunse a Carolwood verso le 10.
    Il 25/6 arriva come sempre per la colazione. E’ andata al supermercato ed è rientrata verso le 10.30..
    I bambini giocavano, e c’era musica ad alto volume. Murray è entrato in cucina verso le 12.
    Erano i ragazzi a dirle quando il padre voleva fare colazione.
    Ha sentito Murray venir giù dalle scale tra le 12.05 e le 12.10. Era agitato.
    Chiedeva di Prince e della sicurezza.
    Lei andò a prendere Prince per portarlo in cucina, ma non si è accorta che Prince salì di sopra.
    Ha cominciato a notare membri del personale piangere. Nemmeno a lei Murray chiese di chiamare il 911.
    E’ stata contattata da diverse fonti di informazione nazionale e internazionale.
    Ha dato interviste con i media negli Stati Uniti tra cui Today Show, GMA, Inside Edition & Larry King. Ha anche rilasciato interviste internazionali, tra cui una rete televisiva tedesca. Lei è stata pagata 1.000 dollari per quest’ultima. 7000$ per altre interviste.
    Le interviste internazionali sempre stessa domanda: la sua esperienza di chef per MJ.
    Non ha mai pensato di fare soldi sulla pelle di MJ o dei ragazzi.

    La Chase aveva contatti telefonici solo con Michael Amir Williams.
    Le azioni di Murray erano “in preda al panico”. Lei andò a prendere Prince perché la situazione lo richiedeva. Ha fatto la scelta che credeva era la migliore al momento, visto che la sicurezza era impegnata.
    La difesa ha chiesto lei pensasse che un bambino di 12 anni (Prince) era in grado di aiutare in quella situazione. Ha risposto che "ha fatto quello che le era stato detto”, “prendere Prince!”.
    Rimane a disposizione.


    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 17:45.


    Edited by Mantidevampira - 9/10/2011, 23:24
     
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  5. Mantidevampira
     
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    QUARTO GIORNO – Prima parte


    ROBERT JOHNSON – Tecnico Nonin

    Lavora presso la Nonin Medical.
    L’ossimetro da dito 9500 che ha usato Murray sul dito di MJ, non aveva allarme. Per questo non va usato nel monitoraggio costante. Avrebbe dovuto usare il 9600 (750$). Quello usato costa 250$.
    Descrive dispositivi più completi con i quali misurare O2 e CO2. 1250$ per il monitor da tavolo.

    Descrive quali dispositivi erano in commercio nel 2009. Si possono anche affittare per 40$ al mese.
    Indica che il modello non serve per il controllo costante. Se non si guarda costantemente è inutile.

    ROBERT RUSSELL – Paziente di Murray

    Lo ha incontrato a Las Vegas quando si trovava in ospedale (SVH) per cure mediche. Murray era il cardiologo. Non lo aveva mia visto prima del ricovero in Pronto soccorso. Lo hanno preparato per l’intervento (che gli ha spiegato Murray), ma poi ha visto solo l’anestesista.
    Gli ha spiegato l’operazione e che aveva un imminente lavoro fuori sede, per la cura di un unico paziente, ma senza specificare dove e con chi.
    Ero contento per lui, perché avrebbe guadagnato bene. C’era anche la moglie, si sono congratulati. Murray era eccitato, ma non aveva ancora detto nulla al suo staff.
    Lo ha incontrato l’ultima volta nel marzo 2009. Gli disse successivamente che era MJ e Russell disse che aveva conosciuto la famiglia.
    E’ stato in cura da Murray per 7 settimane ed è convinto gli abbia salvato la vita. L’appuntamento per il controllo fu annullato da Murray. Mostrano la lettera di congedo ai pazienti scritta da Murray.
    Era dispiaciuto per le visite di controllo annullate, il 15 e poi il 22 giugno. Ha lasciato un messaggio all’ufficio di Murray. Era molto frustrato per “l’abbandono”. Russell aveva detto allo studio di Murray, il 25/6, che se non veniva ricontattato avrebbe intrapreso azioni legali. Il file audio è di Murray che telefona a Russell, e gli dice che non c’è bisogno di rivedersi perché sta bene. Per Russell quel messaggio era strano.


    RICHARD SENNEFF – Paramedico dei Vigili del Fuoco

    E’ uno dei paramedici che ha provato a rianimare MJ. Lavora da 27 anni. La sua stazione ha risposto alla chiamata del 911 (E71). L’emergenza era uomo in arresto circolatorio, con CPR in atto.
    Mostrano un documento dove vengono presi gli estremi. La chiamata è stata presa alle 12.22.
    Tra la stazione e la casa ci sono circa 1,5 miglia. Viene mostrata la stampa della telescrivente con i dati. L’ambulanza è arrivata alle 12.26 e sono entrati dall’ingresso principale. All’udienza preliminare disse che MJ era magro, pallido e indossava un pigiama. In stanza c’erano Murray e Alvarez. Murray stava mettendo MJ sul pavimento. MJ aveva i pantaloni del pigiama e un tappo chirurgico, appariva sottopeso, magro. Ha chiesto se c’era un DNR in corso. Murray ha risposto solo la seconda volta. Appariva nervoso.
    Ha chiesto più volte ragguagli a Murray, ma ciò che gli ha detto il medico, era senza senso. Lì per lì, non ha riconosciuto MJ. Lui e Blount (collega) hanno fatto la CPR, mentre un altro collega attaccava il macchinario per l’ECG. Lui faceva il massaggio e Blount la ventilazione.
    Hanno somministrato farmaci per riattivare il cuore, ma niente. Murray ha detto che lo aveva in cura per disidratazione e stanchezza. Murray disse che gli aveva somministrato solo un po’ di Lorazepam, mai menzionato il Propofol (dato alle 10.40, alle 11 MJ non respirava). Hanno provato a mettere una cannula nei polmoni direttamente e l’ECG era piatto. Dopo il trattamento iniziale, ha chiamato via radio l’UCLA. La pelle era fredda, gli occhi aperti, secchi e pupille dilatate. Non riusciva a trovare la vena, visto che non circolava sangue. Murray vedeva pulsazioni, ma controllando l’ECG non c’era segno vitale. L’ECG era piatto. Il glucosio non ha cambiato lo stato di MJ. Murray era convinto MJ fosse allergico ad un farmaco. L’UCLA è stata richiamata alle 12.57, quando MJ era ancora privo di segni vitali, per dichiararlo morto. File audio (prova 45): paramedici che chiamano l’UCLA. Murray ha richiesto di inserire una linea centrale (cannula) nell’arteria succlavia, ma i paramedici non erano qualificati. Nemmeno Murray aveva attrezzature idonee. Ha richiesto magnesio che nessuno aveva. Mentre lasciavano la stanza, ha visto Murray raccogliere gli oggetti da terra e metterli in una busta. Ha visto l’ambu, che non era della loro dotazione. Hanno somministrato anche Atropina per rimettere in moto il cuore. Murray era al cellulare mentre lo caricavano in ambulanza. In 42 minuti, nessun cambiamento vitale e mai sentito nominare Propofol.

    Controinterrogatorio dove si ripercorre la procedura eseguita e vista. Ad accogliere l’ambulanza c’era la sicurezza.



    PAUSA PRANZO



    QUARTO GIORNO – Seconda parte


    La CPR va fatta sul posto, dove sta il paziente. Se è fatta bene, è irrilevante se su luogo duro o morbido. Non ha visto cosa ha preso dal pavimento.
    E’ normale sentire una frattura se la compressione è fatta bene. Non c’era confusione al momento dell’intervento. Quando ha incrociato lo sguardo di Murray, sembrava come un animale a cui puntano i fari (spaventato). Per lui, MJ era in arresto già da almeno 20 minuti, 1 ora prima del loro arrivo.


    MARTIN BLOUNT – Paramedico Vigili del Fuoco

    E’ paramedico dal 1999. In camera c’era il personale e Murray visibilmente sudato ed agitato. Lui ha riconosciuto Michael Jackson ed ha iniziato la manovra (CPR). Lo hanno spostato ai piedi del letto, e lui praticava la ventilazione. Vedendolo ha pensato fosse morto. Ha notato la bombola d’ossigeno collegata a MJ e la flebo attaccata alla gamba destra, con la sacca da 1,000 cc e nessun'altra apparecchiatura medica. Ha sentito il collega chiedere se MJ prendeva farmaci e Murray ha detto no. La flebo serviva per idratarlo. Ha visto 3 bottiglie di Lidocaina aperte. Non ha sentito Murray parlare di medicamenti. Conferma l’assenza di segni vitali in MJ. Ha visto Murray prendere le bottiglie di Lidocaina e metterle in un sacchetto nero. Secondo lui non c’erano segni vitali durante il trasporto verso l’UCLA e ha sentito Murray che al telefono diceva “è MJ, non va bene”. Murray gli ha detto di aver fatto il massaggio per un minuto, ma date le condizioni di MJ non era possibile.
    MJ era sul letto e fu Murray coi paramedici a metterlo per terra. E' stato lui ad intubarlo e a mettere la flebo nella giugulare a sinistra del collo, per avere una probabilità in più.


    RICHELLE COOPER – Medico del Pronto soccorso

    Lavora all’UCLA. Era di turno quando arrivò MJ. E’ specializzata in soccorsi di emergenza.
    Descrive le procedure con i paramedici. Lei ha dato il permesso di dichiarare MJ morto alle 12.57. Fu l’infermiera che prese la chiamata radio a dirle le condizioni di MJ. Un paziente viene dichiarato morto dopo 20 minuti di tentativi falliti. Ne erano passati 31. MJ andava dichiarato morto. Ha indicato l’ingresso del Pronto soccorso. L’ambulanza arrivò verso le 13.13. In stanza con lei c’erano 4 interni e 2 tecnici. Ha indicato il Dr. Murray presente in aula. L’infermiera le ha detto che c’era un altro medico sulla scena, che aveva tentato il soccorso. Al suo arrivo chiese a Murray cosa fosse accaduto. Ha confermato il Lorezepam, 2 dosi (4 mg in tutto). Le ha detto che era presente quando MJ è andato in arresto cardio-respiratorio. I medicinali menzionati da Murray sono stati, Valium (ansiolitico) e Flomax (FANS). Non aveva traumi fisici, ma era già clinicamente morto all’arrivo, anche se hanno continuato le procedure di rianimazione. Visione della stanza ed illustrazione delle apparecchiature di soccorso.




    SI RIPRENDE LUNEDI ALLE 17:45 BUON WEEK END.

    A ME! :ehm: :clapping: :omgomg:


    Edited by Mantidevampira - 9/10/2011, 23:39
     
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  6. Mantidevampira
     
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    QUINTO GIORNO – Prima parte


    Il Dr. Cooper sostiene che Murray non menzionò mai il Propofol. Fu somministrata Dopamina. Descrive il tubo tracheale al quale si collega l’ambu. Un tecnico ha praticato la CPR in ospedale, dove ha ricevuto cure dall’arrivo fino alla dichiarazione di morte. Per lei non c’è mai stato polso (pulsazioni), ma alle 13.21 qualcuno ha visto pulsazioni. C’erano 14 persone che tentavano di rianimarlo. Per lei, le pulsazioni avvertite non erano reali (dettate dall’affetto). La rianimazione in ospedale è durata 1 h e 13 minuti. Per lei era morto già all’arrivo, ma ha comunque continuato la rianimazione come richiesto e concordato con l’equipe.
    Aveva un catetere per raccogliere l’urina, cosa insolita per un uomo di 50 anni in buona salute. A Murray non fu chiesto di firmare il certificato di morte. Lei ha visto i bambini dopo che MJ è stato dichiarato morto. Piangevano.

    Non conosce l’ora esatta della morte. Si è assicurata che tutto ciò che si poteva fare, fosse stato fatto per salvarlo. Murray aveva visto la pulsazione e per questo lei non lo ha dichiarato morto prima. Lei ha usato Propofol in Pronto soccorso per sedare pazienti. Descrive i tempi di sedazione e 25 mg sono praticamente inutili (massimo 10 minuti di sedazione). Murray le disse di averlo visto andare in arresto. Lei voleva capire perché un uomo di 50 anni era morto così improvvisamente. Murray diede la seconda ed ultima dose di Lorazepam, proprio poco prima dell’arresto. Anche se avesse saputo del Propofol, avrebbe fatto la stessa procedura. MJ è morto prima di divenire suo paziente.
    Non si ricorda quante domande fece a Murray per capire il suo comportamento ed attuare una procedura efficiente. La sua testimonianza si basa sulla cartella clinica che ha redatto.
    Non ricorda di aver preso la temperatura rettale a MJ, che comunque non avrebbe stabilito l’ora della morte.
    Non le sembrava agitato, anche se non prestava attenzione al suo comportamento. Il 25/6 è stata la prima volta che ha dichiarato morto un paziente dopo intensi trattamenti e dopo aver istruito altri medici. Murray non aveva motivo di mentirle.

    Murray non ha fornito una cartella clinica che sarebbe stata utile. Il Propofol va continuamente monitorato, per evitare che venga dato velocemente. Non ha mai visto darlo tutto in una volta invece che a periodi. Sarebbe pericolosissimo. Lei lo ha dato solo in Pronto soccorso. Va controllato il livello di ossigeno, se è sufficiente. Il Propofol può causare insufficienza respiratoria come ogni sedante.


    EDWARD DIXON – Impiegato AT&T Communications (Compagnia telefonica)

    Ha esaminato i tabulati telefonici di Murray. Il numero è attivo dal 28 gennaio 2009. Il 25/6 era acceso. Spiega il tabulato messo agli atti dall’accusa. L’accusa si focalizza sulle telefonate in entrata ed in uscita del 25/6. Ha esaminato anche gli sms e le e-mail mandati dal cellulare.

    I tabulati non registrano chi fa un’operazione ma solo l’operazione. AT&T non salva i contenuti degli sms. Si rianalizzano le chiamate tra le 11.07 e le 12.15 del 25/6. Dai tabulati si può solo risalire ad un messaggio vocale lasciato, o ad una chiamata ricevuta. Non si risale né a chi la fa, né se ciò che si riceve viene risposto o va in segreteria. La chiamata fatta alle 15.38 in realtà è stata fatta alle 15.58 (errore di battitura).



    JEFF STROHM – Impiegato Sprint/Nextel (Compagnia telefonica)

    Secondo numero di Murray. Controlla le registrazioni (testi) per i numeri che terminano in 3747. Analisi del tabulato e varie colonne. Il numero della Sprint (720) 809-3747 apparteneva al Dott. Murray, ed era ancora attivo il 25/6/2009.



    THAO NGUYEN – Cardiologo UCLA

    Cardiologo e scienziato dell’UCLA. Un curriculum davvero completo. Venne chiamata in Pronto soccorso e le fu detto chi era il paziente. Fu la dottoressa Cooper a presentarle Murray. Le fu detto che MJ era molto stanco a causa del tour in preparazione ed aveva bisogno di dormire. Le fu detto dei 4 mg di Lorazepam e nient’altro. Murray le disse che ad un certo punto lasciò MJ e al ritorno, non respirava più e non aveva idea del perché. Non si ricordava gli orari di somministrazione.
    Il caso aveva avuto supporto necessario, solo troppo tardi.



    PAUSA PRANZO



    QUINTO GIORNO – Seconda parte



    La dottoressa arriva in Pronto soccorso alle 13.45. Ha parlato con Murray subito per avere le giuste informazioni, ma lui ha omesso Propofol, Valium e sedativi vari. Le si chiede gli effetti dei sedativi impiegati che ovviamente hanno un effetto soggettivo. Ammette di aver utilizzato il Propofol, ma in casi particolari. Murray chiese ai medici del pronto soccorso di non rinunciare troppo presto. Sembrava disperato. Il Propofol reagisce in fretta. Non c’era battito al suo arrivo, mentre lei pensava di essere stata chiamata per il contrario. Murray ha compartecipato al dichiarare MJ morto, dopo che lei tentò anche un balloon pump. Flumazenil è un antagonista delle BDZ. Va somministrato subito in caso sovradosaggio di BDZ, in vena ed ha effetto rapido e breve. Se è troppo tardi, il paziente va intubato. Con 4 mg di Lorezepam (Ativan) è impossibile avere un arresto respiratorio, dosaggio troppo basso. Durante l’anestesia, ci sono generalmente 3 medici presenti. Quando si usano stupefacenti, si deve pensare al beneficio, ma anche al peggio. Per chi usa Propofol, deve essere disponibile un carrello di emergenza. Per questo prima si ottengono tutte le misure di sicurezza, e poi si somministrano questi farmaci, per prevenire il peggio. Lei utilizza il Propofol solo in ospedale ed in terapia intensiva (lo ripete 3 volte dall’inizio della testimonianza).



    JOANNE BEDNARZ PRASHAD – Medico texano


    Era al telefono con Murray il 25/6 per discutere di un suo paziente. Come interno, spesso viene interpellata per valutare un paziente per un intervento. Murray fu molto chiaro: continuare la terapia col Plavix e rimandare l’intervento. Ciò era strano perché non aveva visto la cartella del paziente.
    Comunque, ha dato un ottimo consiglio.



    ANTOINETTE GILL – Cosmetologa

    E’ stata paziente di Murray a Las Vegas, lo conosce da 10 anni. Ha ricevuto la lettera di congedo e il 25/6 sentì il dottore per una breve conversazione tra le 8 e le 9, per il suggerimento di un altro medico.


    CONSUELO NG – Volontaria

    Volontaria nello studio della clinica di Murray a Las Vegas dal 2005 fino al 2009; lo ha conosciuto tra il 2003 e il 2004 quando curò sua nonna. Si adoperava come segretaria, ma anche come assistenza ai pazienti.
    Nello studio Murray si occupava esclusivamente di malattie cardiache. Non c’erano infermieri. Nel 2009 faceva una settimana a Houston una a Las Vegas. In sua assenza, gli ECG venivano fatti da un tecnico. Voleva un resoconto giornaliero quando non era a Las Vegas. Non sapeva che il dottore passava del tempo in California nel 2009. Lei ha spedito le lettere ai pazienti. Dopo le lettere, lui disse ai collaboratori che avrebbe curato solo MJ. Lui le disse che sarebbe stato via per un pò e di riprogrammare alcuni appuntamenti. Era in ufficio il 25/6.
    Murray ha telefonato in ufficio alle 11.18 per dire che MJ aveva problemi e qualcuno parlò con lui per 32 minuti .

    Murray instaurava rapporti di amicizia coi pazienti. Disse allo staff che prendeva un anno sabatico per andare in tour con MJ. Lo staff sperava di continuare a lavorare comunque, invece Murray ha chiuso dopo la morte di MJ.



    BRIDGETTE MORGAN – Amica

    Si sono conosciuti nel 2003 in un club di Las Vegas e si sono frequentati fino al 2009. In giugno lui le disse che avrebbe lavorato per MJ. Lei lo ha chiamato il 25/6 alle 11.26, ma lui non rispose.
    Alla domanda della difesa su dove vive e da quanto tempo, lei ha risposto Los Angeles dal 1998.



    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 17.45.


    Edited by Mantidevampira - 5/10/2011, 20:41
     
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  7. Mantidevampira
     
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    SESTO GIORNO – Prima parte


    STACEY RUGGLES – Assistente di Murray


    Assistente di Murray dal 1997. Alle 10.34 ha ricevuto una chiamata dal dottore. La chiamata serviva per avvertire dell’invio di alcune mail. Ha aperto con Murray un ufficio nel 2006 in Texas. Ha parlato con Murray per circa 8 minuti. Ha saputo del nuovo incarico europeo di Murray nel febbraio 2009.


    MICHELLE BELLA – Ballerina


    Ha conosciuto Murray in un club, dove lavorava, nel febbraio 2008. Ha sentito Murray per telefono e sembrava stanco. In visione la chiamata delle 8.35 del 25/6. Lui le aveva lasciato 9 messaggi in segreteria. Sapeva che era il medico personale di MJ. Il 16/6, in segreteria, un messaggio di Murray dove le diceva che voleva vederla prima di partire per l’Europa.


    SADE ANDING – Cameriera/ ex



    Ha conosciuto Murray nel ristorante texano dove lavorava (Sullivan’s Steak House) nel febbraio 2009. Ha avuto una relazione con lui. Lui le ha lasciato il numero, e si sono sentiti e messaggiati spesso. Lui le telefonò il 25/6 mattina, ma la telefonata fu interrotta. Dopo 5-6 minuti si è accorta che lui non era più al telefono. Sentiva male, e qualcuno come se tossisse, mentre altri borbottare. Ha riagganciato, richiamato, e mandato un sms. Senza risposta.
    Il padre le disse che la polizia l’aveva cercata (23/6 ???) a Houston e lei chiamò Murray. 3-4 minuti di attesa, ma lui non rispose.



    NICOLE ALVAREZ – Ex fidanzata


    Nel marzo del 2009 ha avuto un figlio con lui (settimo per lui). Conosciuti nel 2005 in un club di Las Vegas. Lei viveva a Los Angeles. Ha conosciuto MJ nel 2008 tramite Murray. Fu una sorpresa e durò poco. Lei rimase senza parole, vedendo MJ…che le chiedeva del bambino (era incinta). Lei ha portato il bambino poche volte da MJ viaggiando con Murray, 2 di giorno e una la sera. Lui non le disse che poteva esercitare in California. Seppe che era diventato medico personale di MJ nel 2008. Lui paga l’affitto di 2.500$ e le passa soldi per altre spese. Lei lavora, fa l’attrice. Lei non sapeva dove andasse e cosa facesse Murray quando lasciava casa sua la notte. Viveva con lei nel maggio 2009. Lasciava la casa verso le 21, e rientrava verso le 6, ma ogni sera si posticipava l’orario. Lei sapeva che MJ stava preparando dei concerti, tanto da programmare di andare con Murray. Non sapeva che per contratto gli davano 150 mila $ al mese. Lei non ha mai ricevuto il contratto di Murray via fax, ma nell’udienza preliminare aveva affermato il contrario.
    Tutta la posta di Murray da aprile a giugno, arrivava nel suo appartamento. Sono arrivati anche dei pacchi. Lui le disse che sarebbero arrivati, lei non li ha mai aperti e ne ignorava il contenuto. Bolle di accompagnamento della Fedex. In alcune non riconosce la sua firma, ma si ricorda i pacchi lasciati nell’atrio. Riconosce solo la firma sul pacco dell’11/6 (N. Nicole ??). I pacchi provengono da Las Vegas. Oltre a loro, da aprile a giugno, non c’era nessun altro in quell’appartamento.
    Riconosce la firma sulla bolla del pacco datato 8/4. Ha ricevuto una chiamata a casa alle 13.08 il 25/6. Murray le disse che era in ambulanza con MJ. Le disse di non preoccuparsi qualsiasi cosa sentiva in tv. Murray andò da lei nel pomeriggio. La difesa non fa domande.



    TIM LOPEZ – Farmacista

    (Prima del processo, era andato in Thailandia.)

    Da lui Murray comprò il Propofol. Era proprietario di una farmacia a Las Vegas. Ha chiuso nel 2010. La sua farmacia serviva solo clienti seguiti da medici. Murray lo chiamò nel 2008 in cerca di un prodotto specifico dermatologico: una crema sbiancante. Murray disse che era per un paziente che soffriva di vitiligine. Disse che avrebbe chiesto ai fornitori, per vedere se era disponibile.
    Lo cercò, ma Murray era irreperibile visti i continui spostamenti. Murray lo richiamò nel marzo 2009. Lo aveva cercato perché aveva trovato 40 tubetti da 30g col 20% di efficacia. Murray ha accettato ed ha pagato personalmente con un assegno. Gli ha mostrato la sua licenza per il Nevada e il numero licenza DEA. Non gli serviva sapere chi fosse il paziente, ma solo che le licenze fossero attive. Il nome solo in caso di utilizzo prolungato. Si sono accordati per altre consegne, tramite corriere. Il ¾ Murray si ritenne soddisfatto dell’effetto del medicinale.
    Murray gli chiese forniture di Propofol da 100ml e 20ml e sacche di soluzione salina il 6/4. Fece queste ordinazioni per telefono, informandosi su quantità disponibili e prezzi. Non aveva mai avuto richieste per il Propofol prima di allora. Viene mostrata una ricevuta pagata per un ordine di Propofol. Murray ha preso alcuni pezzi, gli altri sono stati spediti con la Fedex a Santa Monica. Altra fattura del 28/4. 40 bottiglie da 100ml e 25 da 20ml, queste ultime mandate a Santa Monica a casa della Alvarez.



    PAUSA PRANZO


    SESTO GIORNO – Seconda parte


    Ha richiesto farmaci iniettabili, perché il Lorazepam esiste anche in pillole, mentre il Midazolam solo iniettabile. Fattura del 30/4, 10 flaconi di Lorazepam e 20 fiale di Midazolam, tutti spediti a casa della Alvarez. I primi di maggio hanno parlato della crema sbiancante e di anestetici nuovi sul mercato. Ha preparato per Murray una crema di Lidocaina al 2%. Altro ordine il 12/5 per telefono: 10 bottiglie da 100ml e 25 da 20ml di Propofol, Flumazenil, Lidocaina e Midazolam. Il 14/5 si sono sentiti di nuovo per aumentare la potenza della Lidocaina dal 2 al 4%. Altri acquisti il 10/6. Altro ordine il 15/6. Murray era soddisfatto delle nuove % e si informò sui prezzi. Murray gli disse finalmente chi era il paziente. Il 23 ed il 24 Murray lo chiamò, ma la linea era disturbata. Murray riattaccò dicendo che avrebbe richiamato e non lo fece.

    Murray aveva facoltà di comperare farmaci. Era la prima volta che ordinava Propofol. Lui era tenuto alla riservatezza sul nome del paziente.



    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 17.45.


    Edited by Mantidevampira - 7/10/2011, 01:26
     
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  8. Mantidevampira
     
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    SETTIMO GIORNO – Prima parte


    SALLY HIRSCHBERG – Impiegata Sea Coast Medical

    Lavora alla Sea Coast Medical (Nebraska), distributore farmaceutico e di forniture mediche, dove si serve Murray. Fa 10 anni a gennaio. Si esaminano gli ordini. Murray ha aperto lì un conto nel dicembre 2006 (2008 ???). Murray aveva richiesto un set per infusione, ma la sua carta di credito venne rifiutata e quindi l’ordine mai spedito.
    Ha trattato con la Ng, che le chiedeva spiegazioni per una spedizione in California che lei non ha mai effettuato. Esaminano una fattura del 14/4. Si esaminano varie fatture e attrezzature. L’ambu fu acquistato il 1° giugno. Il 22/6 sono stati ordinati e spediti il catetere preservativo e le sacche da gamba. Il 26 alle 9.26 l’ordine fu annullato e fu richiesto un rimborso dalla Ng.
    La difesa mostra ordini simili fatti nel luglio ed ottobre 2007, nel giugno 2008, e ad aprile 2009. Sono ordini per rifornimento clinico. Lei conferma gli ordini del 10/2007 e del 2008. Conferma l’acquisto di una pompa salvavita. Il 12/5 furono acquistate delle IV. Non ne ha riconosciuta una mostrata in foto.



    STEPHEN MARX – Analista informatico DEA

    Ha analizzato l’iphone di Murray nel 2009. Spiega cos’è un iphone (un mini pc), cosa fa e cosa fa lui per recuperare il software (copia). Ha iniziato l’analisi il 28/7.
    Si mostrano degli screenshot dove si dimostra che il 25/6 l’iphone è stato usato. Alle 9.25 ha ricevuto una mail dalla Ng. Si mostrano mail ed allegati di documenti del paziente Omar Arnold (pseudonimo di MJ), datati alcuni 2007. Email del 24/6 da parte della Ng alle 17.34. Benoquin e vitamine. Una mail della Ng con nominato Paul Farance. Mail di Bob Taylor a Murray riguardanti l’assicurazione di un artista. Viene mostrata una mail ricevuta da Londra il 25/6 alle 5.54 PT dove veniva messa in discussione l’assicurazione. Si voleva una conferma sul buono stato di salute di MJ. Murray rispose alla mail alle 11.17 del 25/6. MJ si è rifiutato di inviare loro le cartelle cliniche e Murray suggeriva che qualcuno dell’AEG poteva provare a convincerlo. Messaggio audio lasciato il 20/6 alle 7.48 in segreteria da Frank Di Leo a Murray, dove diceva che MJ aveva avuto un “episodio” la notte precedente. Richieste analisi del sangue. Trascrizione dell’audio di MJ con la voce impastata. Parla dei bambini, che non ha avuto infanzia e sente il loro dolore. Bisogna salvare il Mondo.
    Il 10 maggio era domenica. Mail da Justin Burns a Ian France. Riguardano la salute di MJ negli anni. Si mostrano delle mail tra Paul Gongaware, Randy Phillips e Murray, inviate da Bob Taylor sull’assicurazione. Nelle mail i promotori AEG avevano bisogno di conferme dal dottore, per tranquillizzare Taylor.


    PAUSA PRANZO


    SETTIMO GIORNO – Seconda parte


    ELISSA FLEAK – Investigatrice Coroner

    Lei ha fatto la foto sul lettino al momento della morte, in Pronto soccorso. Ha fotografato il corpo per individuare segni fisici. Non trovati. Ha fotografato anche la camera da letto il 29/6. Ha prelevato 4 fiale di sangue da MJ per gli esami tossicologici. Ha trovato per terra sotto il comodino col telefono, una boccetta di Propofol vuota. Ce ne erano 12 in stanza. Presenti anche altri farmaci sul comodino: Flumazenil, Diazepam, Flomax, Lorazepam (compresse). Altri flaconcini di farmaci in un cestino nel ripiano di sotto del comodino. Altre prescrizioni a nome Mick Jackson e una a nome Omar Arnold. Un tubetto di dentifricio, uno di Benoquin, Lidocaina e Hydroquin, ottenute dalla farmacia di Las Vegas. C’erano bombole di ossigeno ed una sul carrello vicino al letto. C’era un ambu e una siringa da 10cc senza ago sul comodino. C’era anche una palo per flebo IV. Trovate Aspirina e varie lozioni. Nell’armadio, 3 borse: una celeste e marrone, una azzurra e una blu (borsa della pressione) con 2 bottiglie di Lidocaina, una vuota. Foto delle borse su un tavolo. Nella borsa azzurra, l’ossimetro, busta di plastica, flaconi ecc.. C’era anche una sacca salina con una bottiglia di Propofol ficcata lateralmente in una fessura. Trovate anche una boccetta di Lorezepam da 10ml e 2 di Midazolam.
    (Walgren ha indossato un paio di guanti di lattice) Mostra la sacca salina col Propofol inserito. Mostra l’ossimetro e un batuffolo di cotone insanguinato. Vari oggetti (tappi dei flaconi, carte degli adesivi, confezioni siringhe ecc).
    (Senza guanti) Nella borsa celeste e marrone (baby essentials), boccette piene di Propofol 3 di Lidocaina, uno chiuso e 2 aperti parzialmente. 5 biglietti da visita di Murray. 18 tubetti di Benoquin. Cannule e soluzione salina. Ha raccolto tutte le cartelle cliniche di MJ mentre era in cura da Murray.


    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 17.45.

    Edited by Mantidevampira - 7/10/2011, 01:18
     
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  9. Mantidevampira
     
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    OTTAVO GIORNO – Prima parte


    Viene mostrata una foto con una siringa collegata alla flebo. Foto dell’ambu per terra con sotto un ago probabilmente della siringa da 10 cc sul comodino che ne è priva. Foto di un lettore cd con accanto una bambola. Fu emesso un mandato di comparizione a Murray per discutere di tutti i farmaci rinvenuti a suo nome con paziente MJ. Lei non ricorda se indossasse i guanti quando ha rinvenuto la siringa. Una sua impronta digitale infatti è stata rinvenuta sulla siringa. Le ricette per MJ sono tutte prima di maggio 2009. Mostrate molte richieste mediche a nome MJ, Paul Farance, Omar Arnold (pseudonimi di MJ) e uno a nome Mike Smith poi corretto Omar Arnold.
    La difesa mostra le foto con le borse fotografate nell’armadio e poi sul tavolo. Una borsa tenuta aperta dal detective Smith senza guanti. Mostrano foto con in una, 2 boccette di Midazolam e nell’altra solo una. Foto con la sacca salina e la boccetta di Propofol, ne risultano 2, ma lei non ricorda quante foto fece. Lei non ricorda se la bottiglia di Propofol era nella sacca quando è stata trovata. Dalla foto è fuori. Lei conferma di avere preso appunti sulle prove raccolte e dopo di averli distrutti. La difesa le rinfaccia notevoli errori, lei dice di no. Per far venire tutto in foto, lei ha spostato la siringa e una boccetta di Flumazenil. Dalle sue note, dei guanti “vicino” una sedia accanto al letto, mentre dalla foto sono “su” una poltrona accanto al letto. Errore per la difesa, per lei no. Nella sacca salina fotografata, lei sostiene ci fosse liquido biancastro, ma dalla foto, non c’è liquido nella sacca. Sostiene che non ha fotografato altre stanze in casa di MJ. Mostrano una foto dove viene ritratta lei e non è nella stanza di MJ. Il comodino, secondo lei, era distante un paio di metri dal letto. Il palo della flebo risulta spostato dal centro del comò, al lato di esso. Inoltre, sembrano diversi. Non ricorda se le foto sono entrambe del 25/6 o una del 25 e l’altra del 29/6. Conferma di ricordare una sacca salina collegata ed attaccata al palo, il 25/6. Ha aggiunto questa nota il 27 e non il 25 stesso. Ha detto che aveva altri particolari e li ha aggiunti dopo. Non è più tornata lì dopo il 29/6 (ma una foto risulta del 4/7). Ha raccolto ricette firmate da Klein e altri medici, ed ha interrogato medici che non avevano fatto ricette a MJ. Conferma all’accusa di aver tolto dalla sacca il Propofol, per fotografarlo meglio, e di non avere foto con la bottiglia all’interno.
    Lei dice che non ha fatto un lavoro perfetto in questo caso, ma del suo meglio. Non ha tolto le bottiglie dalla borsa azzurra, ma ha fotografato solo la borsa ed il suo contenuto dentro.

    Letto da Walgren, un documento con le impronte digitali rinvenute. Murray ha lasciato l’impronta dell’indice sinistro sulla bottiglia di Propofol da 100ml, la sacca salina presenta 4 impronte sconosciute, così come altre boccette. Su altri campioni (People- accusa n. 29/156/102/136) invece, le impronte di tutti (e non solo di 4 persone come sostenuto precedentemente),ossia, MJ, Alvarez, Murray, Chase, Williams, Muhammad, Blount e persino Smith e la Fleak, che ha toccato anche il pistone della siringa attaccata alla flebo.



    DAN ANDERSON – Tossicologo del Coroner (sostituzione)

    Indica di cosa si occupa. Lo fa da 21 anni. Ha 2 specializzazioni. Estrapola i farmaci dal sangue, e li porta in laboratorio. Si fanno dei test che poi vengono assemblati e si ottiene il risultato.
    Non si può mettere il sangue direttamente nello strumento. Va isolato e “ripulito”. La Fleak gli consegnò 4 campioni di sangue. Autopsia conclusa il 26/6. In MJ ha riscontrato vari farmaci, tra cui le BDZ. Viene mostrata l’analisi fatta.


    PAUSA PRANZO


    OTTAVO GIORNO – Seconda parte


    Analisi del sangue preso dalla femorale. Trovati Lidocaina, Propofol e Lorazepam. Descrive come si è svolta l’autopsia. Lidocaina, Lorazepam, Diazepam e Midazolam invece, sono stati trovati nel sangue del cuore. Il Demerol non è presente, così come gli alcolici. Nordiazepam e Propofol sono stati trovati nel sangue di Michael. No cocaina o metaboliti rinvenuti.
    Medicine come Clonazepam e Temazepam, sono stati trovate in camera da letto di MJ, ma non nel sangue. La quantità di Propofol trovati nel sangue di Michael era 3.2ml e 0.51ml di Lidocaina.
    Lidocaina e Propofol sono stati trovati nel fegato. 1,6 mg di Lidocaina e 0,13 mg di Propofol sono stati trovati nel contenuto dello stomaco (quantità irrilevante). L'urina è stato anche testata: sono stati trovati Lidocaina, Midazolam, Efedrina e Propofol. L’Efedrina non è nel sangue, quindi potrebbe essere di alcuni giorni prima. Nella siringa da 10cc, Propofol e Lidocaina. Disegno con descrizione dei pezzi (sacca, siringa ecc) datato 8/7/2009. Propofol, Lidocaina e Flumazenil sono stati individuati nella siringa e nel breve tratto di tubo collegato al connettore ad Y.
    La difesa chiede perché 4 campioni di sangue. Il sangue va prelevato prima possibile, perché più si muove il corpo, più è alta la possibilità che le droghe si distribuiscano in altre parti del corpo (distribuzione post-mortem). La Lidocaina si ridistribuisce. Non tutti i farmaci seguono lo stesso ordine. 3 campioni di urina raccolti, per oltre 500ml, con 1.5ml di Propofol. Lui ignora come il Propofol lasci il sistema. Non può dire se il Lorazepam è stato assunto per via orale o per iniezione.
    Il Lorazepam viene smaltito in 10-20 ore (emivita). Si analizza il contenuto gastrico in caso di suicidio o overdose accidentale. Prima dice che non c’era Lorazepam nel contenuto gastrico, poi si corregge e dice si. Essere nel contenuto gastrico, non vuol dire necessariamente assunzione per via orale. C’erano 0.046ml di Lorazepam in MJ, cioè circa ¼ di una compressa, se assunto per via orale. Il Propofol è stato trovato solo nella parte terminale del tubo ad Y. Nella siringa da 10cc, la quantità era troppo poca per dare informazioni (0.17mg)




    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 17.45.

    Edited by Mantidevampira - 12/10/2011, 01:06
     
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  10. Mantidevampira
     
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    NONO GIORNO – Parte prima


    Dall’autopsia, Propofol rinvenuto nel fegato, urine, sangue, umor vitreo e stomaco. In entrambe le siringhe analizzate, presenza di Propofol e Lidocaina. In nessun altro strumento c’era solo Propofol.
    Non sono stati riscontrati farmaci nella sacca di soluzione salina ritrovata nella camera da letto. Non c’è un range terapeutico per Propofol e Lidocaina; varia a seconda del soggetto. Il Lorazepam ritrovato nel sangue, ha una concentrazione di 11mg, che potrebbe essere la somma di somministrazioni in diversi giorni. Non conosce il suo tempo di adsorbimento. Si misura il campione di sangue e le concentrazioni, non le somministrazioni. La presenza di farmaci nello stomaco, è dovuto ad un “intrappolamento ionico”, dovuto al farmaco stesso, ma secondo lui, non è correlabile alla ridistribuzione post-mortem. Spesso ha riscontrato farmaci nello stomaco, non somministrati per via orale. Il Lorazepam è molto probabile sia stato ingerito. Il Lorazepam ha differenti valori in ogni analisi fatta. Il livello di Lorazepam nelle urine che erano nel contenitore sulla sedia, era inferiore rispetto a quello riscontrato in autopsia, ma non importa. Non è mai stato a Carolwood e non ha mai visto la scena del crimine. L’urina viene analizzata perché raccoglie molti più farmaci del sangue. Una compressa di Lorazepam è di 2 milligrammi. La quantità nello stomaco (0.046 mg) è pari a 1/43° di una singola compressa da 2 mg. Quantità piccolissima. Non sa come i farmaci vengono metabolizzati dall’organismo.



    ELISSA FLEAK (riconvocata)

    Lei ha fotografato il palo della flebo e altro in data 25 e 29/6. La foto scattata a lei, dove viene ripresa in corridoio, è del 25/6. Conferma di aver visto altre stanze, ma non di aver cercato reperti lì. Tutto il 25/6. Non è stato toccato nulla dal 25 al 29/6 come insinuato ieri dalla difesa (palo della flebo spostato), perché la casa non aveva sigilli. La foto del palo è sempre dello stesso giorno.
    La difesa dimostra che lei è stata in altre stanze, ed ha fatto foto dei reperti. Lei non ricorda di aver fatto quelle foto. In una foto del bagno, su una mensola ci sono dei tubetti di farmaci, che in un’altra foto scompaiono. Lei non ricorda la foto, ma il suo capo sicuramente si (Ed Winter).



    SCOTT SMITH – Detective LAPD

    Lavora da 24 anni, 20 come detective. Era di servizio il 25/6 e saputo del decesso di MJ, è andato all’UCLA. Dal suo arrivo all’UCLA (16.25) fino a quando non è andato via (19.00), non ha mai visto Murray lì. Video delle telecamere di sicurezza che mostrerebbero Murray abbandonare l’ospedale (16.38). Riconosce il parcheggio dell’UCLA. Foto aerea dell’UCLA dove si notano 2 piste per l’elicottero. Ha tracciato il percorso che ha fatto Murray per uscire. All’UCLA ha parlato con Muhammad che gli ha spiegato chi era e cosa facesse per MJ. Ha parlato anche con Alvarez. Il caso di MJ era all’inizio un’indagine sulla causa della morte. Poi è diventato un caso di omicidio. Alle 19.30 è arrivato a Carolwood.
    Se fosse stato un caso di omicidio sin dall’inizio, non era a carico del Coroner (Fleak) fare le foto della scena del crimine, ma del LAPD. L’indagine riguardava esclusivamente la camera da letto, dove è stato trovato morto. Sono andati via alle 21.30. La casa è rimasta sotto controllo della security privata, su richiesta dei Jackson. L’autopsia non ha evidenziato la causa della morte. Si sono dovuti aspettare gli esami tossicologici. Solo allora è divenuto un caso di omicidio. Il 26/6 è tornato a Carolwood per raccogliere prove con Ed Winter (capo del Coroner), col permesso dei Jackson. C’era della marijuana marcia, pacchi Fedex, un kit da barba con ricette per Omar Arnold e boccette di pillole vuote in bagno. Lorazepam 2mg datati 2/4 e Diazepam 10mg datati 14/4. Anche un tubetto vuoto di un unguento dato da Klein datato 3/5.
    Foto del bagno visibilmente in disordine. Ha messo lui i flaconcini sulla mensola in bagno solo per fotografarli meglio. Il 27/6 lui ed il collega Martinez hanno incontrato Murray ed i suoi legali al Ritz- Carlton a Marina del Rey.

    Prova: audio di circa 2 ore, dell’interrogatorio di Murray (People-accusa 197-198 trascrizione): ha conosciuto MJ nel 2006 e hanno cominciato allora a frequentarsi. MJ non gli ha mai detto di essere in cura presso altri medici. MJ attraverso la security sapeva chi erano i suoi pazienti. Ha curato l’influenza dei bambini la prima volta. Williams lo chiamò per dirgli del tour a Londra e che MJ lo voleva come medico. Lui aveva capito che veniva assunto e pagato da MJ. Invece, lo assumeva MJ e lo pagava AEG.



    PAUSA PRANZO


    NONO GIORNO – Seconda parte



    Ascolto audio interrogatorio a Murray. Racconta la notte del 24/6. MJ aveva fatto la doccia, si è messo la pomata per la vitiligine e lui gli ha attaccato la flebo alla femorale. MJ aveva richiesto che passasse lì tutte le notti, tranne quando era fuori. Gli ha somministrato una compressa di Diazepam (Valium) e Lorazepam (Ativan) per endovena 2ml in modo lento (2-3 minuti). Non riusciva a dormire, così gli ha dato 2 ml di Midazolam (Versed). Teneva la sua musica altissima, lui provò ad abbassarla e si addormentò per 15 minuti. Gli ha ridato altri 2 ml di Lorazepam, ed ha suggerito la meditazione: musica soft e luci spente. Alle 4.30 MJ era sveglio e nervoso perché aveva le prove e poche ore di sonno. MJ gli mise pressione perché ripeteva che se non dormiva, avrebbe dovuto annullare gli shows. Alle 7.30 era sempre sveglio, così gli diede altri 2 ml di Midazolam, ma niente. Alle 10 MJ era ancora sveglio, ma esausto e ha chiesto di dargli qualcosa. Alle 10.40 MJ ha chiesto “il suo latte”. Voleva dormire. Gli disse che se lo somministrava anche da solo. MJ gli disse che altri dottori gli avevano prescritto il Propofol. Lui lo ha diluito con la Lidocaina per evitare la sensazione di bruciore. Ha preso tutte le precauzioni possibili: gli ha messo una bombola di ossigeno vicina, collegata e un ossimetro da dito. MJ prendeva il Propofol tutti i giorni da 2 mesi. Dice che in Germania aveva due medici che gli davano farmaci e il Dr. Lee in America che gli dava un cocktail per tonificare il corpo. Per lui il Dr. Lee non era professionale. Il Dr. Adams disse a Murray che MJ amava il Diprivan. Il precedente medico di MJ lo faceva dormire per 15-18 ore, per i tour. Michael voleva anche il Dr. Adams per Londra. MJ voleva costruire un ospedale pediatrico e voleva Murray come direttore sanitario. E’ andato in bagno, MJ dormiva. Quando è tornato, non respirava ed ha cominciato la rianimazione. L’ha iniziata sul letto. Essendo morbido, ha messo una mano sotto la schiena ed ha premuto con l'altra. Non aveva polso, quindi voleva dire che il Propofol era andato molto velocemente in circolo. Ha fatto la respirazione bocca a bocca. Non funzionano i telefoni in casa, così ha chiamato Williams col suo cellulare e non gli ha detto di chiamare il 911. Ha cercato la Chase (che chiama Rose!), le ha detto che c’era un’emergenza e ad Alvarez ha detto di chiamare il 911 mentre lui ha ricominciato la CPR. Ha fatto la respirazione finché non ha risentito il polso. Quando sono arrivati i paramedici, ha chiesto di portarlo all’UCLA, dopo che hanno tentato di rianimarlo per quasi un’ora. Era difficile trovare le vene, ma era un suo amico e gli voleva bene. Hanno provato con l’ambu, ma i paramedici sospettavano un’embolia polmonare. Non ha firmato il certificato di morte, perché voleva sapere per cosa era morto. Per questo ha chiesto l’autopsia. Cercava di farlo dormire in modo naturale, evitando il Propofol. Lui doveva aiutarlo in caso di complicazioni. Erano 3 giorni che non glielo dava. MJ pensava di farne a meno dopo gli spettacoli. Secondo lui, invece, ne era dipendente. MJ accettava i suggerimenti di Murray, ma non gli piacevano. Così lui aveva deciso di tornare al Propofol.




    SI RIPRENDE MARTEDI ALLE 17.45.

    Edited by Mantidevampira - 12/10/2011, 01:08
     
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  11. Mantidevampira
     
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    DECIMO GIORNO – Prima parte


    SCOTT SMITH – Detective LAPD

    Si ricomincia con l’ascolto dell’interrogatorio di Murray il 27/6 presso il Ritz-Carlton di Marina del Rey.
    Non sapeva che i bambini avevano seguito il padre in ospedale. Così quando l’ha saputo, è andato nella stanza privata dell’ospedale dove si trovavano col manager di MJ, Frank Di Leo e Michael Amir Williams. C’era anche la signora Jackson, che non aveva mai conosciuto. Toccava a lui darle la notizia. Paris piangeva, gli chiedeva se poteva salvare il padre dato che salva molte vite. C’era anche un’assistente sociale. C’era anche il medico del pronto soccorso. Si sono spostati in una stanza più grande e Katherine ha chiesto come stava il figlio, se era ancora vivo. La dottoressa Cooper ha detto di no, che hanno fatto di tutto. Katherine è scoppiata a piangere. Lui ha chiesto allo staff dell’ospedale, di prendersi cura di lei.
    Murray le ha chiesto se voleva vederlo. Intanto sono arrivati altri membri della famiglia.
    Si è consultato con Di Leo e Williams. Non voleva fare un comunicato stampa. Così è stata preparata da Jermaine, richiedendo ai media di rispettare il loro dolore.
    Aveva curato MJ in precedenza per polmonite, piede rotto (2008), debolezza e disidratazione. MJ mangiava poco, per questo era disidratato. E’ rimasto coi ragazzi finché non si sono calmati. Paris ripeteva che non voleva rimanere orfana. Murray sapeva che MJ vedeva il Dr. Klein 3 volte a settimana. Sul suo comodino, medicine prescritte da Klein e dal Dr. Metzger.
    MJ aveva difficoltà ad urinare, così gli è stato prescritto il Flomax e altri farmaci. Paris voleva vedere il padre. Con lei un team di psicologi. Ha chiesto all’ospedale di sistemare il corpo in modo che i familiari potessero dirgli addio. Secondo lui MJ aveva il glaucoma da farmaci e non vedeva bene da un occhio, ma pensava non avesse mai interpellato un oculista. Invece, si è sorpreso quando ha trovato medicine per il glaucoma. Solo i ragazzi e La Toya hanno voluto vedere il corpo.

    Il detective risponde all’accusa. Ha partecipato all’autopsia. Al momento dell’interrogatorio, non aveva i tabulati telefonici di Murray. Il Propofol è stato nominato per la prima volta, in quell’interrogatorio. Smith riferisce che Murray sembrava sorpreso del fatto che la polizia non aveva le sue borse mediche. Walgren mostra il biglietto da visita del Dr. Adams, un anestesista.
    E’ stato trovato il tubetto di crema sbiancante. Murray disse di averlo curato per micosi fungine, calli, insufficienza respiratoria e non disse di aver ricevuto chiamate personali da amiche. Il 29/6 hanno perquisito la casa di Carolwood e l’auto di Murray. C’era all’interno il contratto con AEG firmato solo da lui.
    Difesa: hanno cercato di contattare Murray la sera del 25 stesso, ma il suo telefono era irraggiungibile. Conferma che l’interrogatorio è stato libero, senza restrizioni e molto lungo. Chernoff cerca di capire che prove avesse la polizia il 27 al momento dell’interrogatorio, visto che al 29 non risultava la IV. Non ha mai preso nota su Propofol collocato in una sacca di soluzione salina. Non ricorda chi ha fotografato le medicine in bagno. Conferma di avere interrogato anche il Dr. Adams e che Alvarez il 25/6 non ha menzionato CPR e le medicine in borsa. Si parla delle telecamere di sicurezza e del come mai la casa non fu messa sotto sigilli. Non ha fatto un elenco delle persone che sono andate a Carolwood e la polizia ha scaricato i video di sorveglianza dell’esterno della casa. Nessuna puntava all’ingresso principale. Nemmeno ai nuovi bodyguard è stato chiesto un elenco delle persone andate a Carolwood.
    L’indagine su Murray è durata circa 9 mesi. Ha interrogato anche altri medici oltre Murray ed Adams ed ha perquisito la casa di Murray, trovati computer e documenti.
    Il 27/8 è stato considerato un caso di omicidio. C’era un gruppo di persone che si occupavano del caso, quindi non ha interrogato lui molte persone. Non è un esperto in medicina, per questo non ha riconosciuto i farmaci. All’epoca, le boccette vuote non avevano valore probatorio, ma le ha fotografate ugualmente. C’era invece, discordanza tra Muhammad, Alvarez e Williams.
    5 telecamere: sulla pulsantiera del cancello d’ingresso, sulla pulsantiera di un garage (non funzionante), 3 e 4 sui lati della casa (piscina) e l’ultima sul perimetro esterno. Nessuna sul portone di ingresso della casa. Si ricorda all’interno della borsa azzurra, il Lorazepam, ma non il Propofol. Non ha raccolto lui quelle prove e quindi non ne ha parlato. Toccava alla DEA interrogare Klein e il farmacista Finn.



    CHRISTOPHER ROGERS – Patologo


    E’ patologo per il Coroner dal 1988. Ha fatto l’autopsia su MJ il 26/6. La sua salute era eccellente. Aveva un disordine della pelle, chiamata vitiligine e parti della faccia tatuate (contorno labbra, sopraciglia e cuoio capelluto). Al 26/6 non poteva provare la causa della morte, perché era più sano di un uomo della sua età. Mostrano foto dell’autopsia (People 206).
    Nessun problema cardiaco. Niente pillole o capsule nel suo stomaco. E’ lui che ha stabilito che la causa della morte è “intossicazione da Propofol” per mano altrui. In 2 minuti non è possibile iniettarsi da solo del Propofol. Murray potrebbe avere dato troppo Propofol (causa taglio sul tappo della boccetta e non puntura da siringa). Ha stabilito la causa della morte, solo dopo gli esami tossicologici.



    PAUSA PRANZO


    DECIMO GIORNO – Seconda parte


    La boccetta da 100 ml è preferibile per creare un flusso costante. E’ stato trovato Propofol nel connettore ad Y, che potrebbe essere stato messo lì anche dopo. La Lidocaina serve per attenuare il bruciore che provoca il Propofol. La quantità data da Murray a MJ, provocava pochi minuti di sedazione. Se l’infusione viene interrotta, l’effetto svanirebbe in massimo 15 minuti. E’ stato analizzato sangue femorale post mortem. I valori post mortem sono falsati e il sangue femorale non dipende da nessun organo importante. L’esame tossicologico deve ridistribuire i valori ante mortem. Lidocaina e Propofol sono medicinali che si ridistribuiscono post mortem. Ad un certo punto il Lorazepam è stato assunto per via orale, ma non c’erano pillole nello stomaco. Sulla confezione c’è scritto di prendere una compressa di Lorazepam prima di andare a dormire per l’insonnia, ma nello stomaco di MJ è stato trovato il corrispettivo di 1/43° di una compressa da 2mg e 9,5 compresse nel flaconcino da 30. Il Lorazepam ha una durata di 9-16 ore. La biodisponibilità è del 100%. Se fosse più bassa, andrebbe compensata con l’assunzione di molte pillole. Flanagan chiede cosa cambia nell’assumere il Lorazepam oralmente o per iniezione. Le urine non sono precise come il sangue, ma 500cc sono stati comunque analizzati. 4 punti che hanno determinato questo caso come omicidio: 1) Propofol somministrato da altri; 2) Propofol non indicato per curare insonnia. (Altri 2 punti non detti). Per lui, avendo la flebo nella gamba, era impossibile un’auto iniezione. Lui non è esperto di farmacologia e una persona può morire con gli occhi aperti sia lentamente che velocemente. Sa della bombola di ossigeno vuota. Non sa se è stata usata o si è svuotata perché la valvola era rimasta aperta. Comunque, ha una durata di 2 settimane.




    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 17.45.

    Edited by Mantidevampira - 13/10/2011, 01:40
     
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  12. Mantidevampira
     
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    UNDICESIMO GIORNO – Prima parte



    ALON STEINBERG – Cardiologo

    Descrive di cosa si occupa un cardiologo (cuore) e di cosa non si occupa (farmacologia, anestesia ecc.). E’ cardiologo certificato dal 1998. Murray, nel 2009, non era un cardiologo certificato. Il 90% dei cardiologi invece lo è. Ha scritto una recensione sul caso MJ, basandosi sulle cose dette da Murray, ed ha riscontrato 6 errori gravi. Primo errore: fornire Propofol per favorire il sonno e curare l’insonnia. Secondo errore: usare il Propofol fuori da una struttura adeguata. Terzo errore: niente assistenza né apparecchiature. Aveva un ambu ed ha fatto la respirazione bocca a bocca. Servivano un monitor per l’ECG, un ossimetro con allarme, un bracciale per la pressione arteriosa. Non c’era nemmeno un infermiere. Un defibrillatore va ad integrare le medicine, e comunque Murray aveva solo il Flumazenil. Quarto errore: nessuno in grado di aiutarlo nella CPR, che va fatta su una superficie dura. Quinto errore: nessuna CPR con 2 mani, ed una persona con l’ambu che lo ossigenava. Sesto errore: chiamare subito il 911, visto che era solo, dare immediatamente il Flumazenil e poi telefonare a Williams. Poteva avere soccorso in 4 minuti. E’ strano che un medico professionista non chiami subito il 911, non abbia la giusta attrezzatura, un aiuto. E non aveva la cartella clinica di MJ, con allergie, patologie, storia clinica ecc., senza consenso firmato. Ogni minuto è importante: più se ne perdono, meno possibilità ha il paziente. Se non avesse fatto questi errori gravi, MJ sarebbe ancora vivo.
    Un cardiologo può sedare in modo leggero un paziente, La sedazione profonda va assistita da un anestesista esperto. La sedazione profonda non è l’anestesia totale. Non si lascia mai un paziente da solo.
    Alla difesa risponde che non ha l’addestramento per utilizzare il Propofol. A New York lo utilizzava perché gli era consentito. In California non ha questi privilegi. Lui può praticare la sedazione cosciente, e non sa se Murray può. Tra medico e paziente deve esserci un consenso scritto. Non ha mai sentito parlare di un consenso orale. Si è fatto un’idea di cosa sia successo il 25/6, dalle informazioni raccolte dal LAPD. Se MJ avesse saputo del rapporto rischi/benefici, non avrebbe mai firmato per il Propofol. I cardiologi non hanno la preparazione per usare il Propofol, ma alcuni medici che non sono anestesisti, si, come dentisti, medici del Pronto soccorso, gastroenterologi e pneumologi. Se MJ era un fanatico dei farmaci, di certo non gli si doveva offrire il Propofol, così come nessun farmaco, è la prassi. Quando ha stilato la sua recensione, non sapeva l’ora di arresto. L’ha scoperta sentendo il file audio al 911. Se Murray ha lasciato MJ per 2 minuti e quando è tornato non respirava, ma c’era polso, vuol dire che il cuore si è fermato dopo. Il Lorazepam per via orale, lui lo somministra ai pazienti nervosi per la risonanza magnetica, un’ora prima. Murray doveva segnare l’ora delle somministrazioni. Sono stati dati 25mg per induzione e poi in flebo ad infusione lenta. Almeno è quello che capisce dalla dichiarazione di Murray alla polizia. Ma Murray ha fatto solo l’iniezione. Nel documento ha spiegato che prima si fa l’induzione (generalmente con 50mg) e poi si mette la flebo con infusione lenta (gocce). Con 25mg, si seda una persona per 4-7 minuti. Serve l’apparecchiatura perché se il paziente è sedato bene non si vede solo osservandolo. Il Propofol fu testato anche su insonni, ma Murray non ha seguito il protocollo (2 ore per 5 notti). Il Propofol si dà per la sedazione profonda, non per quella cosciente. Anche se aveva smesso di respirare da più di 2 minuti, era ancora salvabile finche c’è una pulsazione. In 2 minuti però, il medico deve fare una diagnosi e chiamare il 911. Se ci mette di più, viola gravemente lo standard di cura. Ripete che si basa su ciò che ha letto nel rapporto di 2 ore della polizia (facilmente fraintendibile, vedi flebo!). Murray è stato irresponsabile. Se avesse chiamato subito il 911, MJ sarebbe vivo. Telefonata, respirazione, Flumazenil. Questa è la procedura esatta da fare in questo caso. Non è possibile che in 20 minuti sia passato da caldo (come afferma Murray) a freddo al tatto (come dicono i paramedici).


    PAUSA PRANZO.



    UNDICESIMO GIORNO – Seconda parte


    Studi sul Propofol come curante per l’insonnia sono stati effettuati in Cina nel 2010. Murray ha azzardato ad usarlo come curativo ed ha sbagliato a non chiamare subito il 911, ed è un dato di fatto.



    NADER KAMANGAR – Pneumologo

    Lavora all’UCLA dal 1996. Si è specializzato in pneumologia nel 2003. E’ associato anche al Cedars-Sinai. Si occupa anche del disturbo del sonno. Lavora in terapia intensiva, dove ci sono varie tipologie di pazienti. Tutti i pazienti sono monitorati. Lo studio sul disturbo del sonno, è una branca nuova ed è più una passione che altro. Si occupa dei disturbi del sonno da 2 anni e mezzo e ha dato un suo parere da esperto qualificato, sul caso MJ. Quando si usa il Propofol, si fa l’iniezione per l’induzione e si collega il paziente ad un respiratore. In terapia intensiva, c’è sempre un infermiere che monitora il paziente continuamente se è sedato col Propofol. Se c’è qualche problema, il livello di ossigenazione cambia. Per questo servono un ECG collegato ed un ossimetro con allarme. Anche per lui è inaccettabile usare Propofol senza attrezzature, fuori da un ospedale e senza competenza ed assistenza. Una complicanza a livello respiratorio può accadere facilmente. Per questo un infermiere si dedica al paziente, con rapporto 1:1. In caso di complicanza, si devono immediatamente liberare le vie aeree. Le cose cambiano rapidamente, quindi serve un monitoraggio costante ed è categorico sapere come usare il Propofol, ossia con una pompa per l’infusione. L’errore più grande per lui commesso da Murray, è non aver avuto un’attrezzatura. Inoltre, mai sentito utilizzare il Propofol in un’abitazione. Poi, altro errore, non aver avuto una cartella clinica. Le BDZ vengono anch’esse monitorate, perché il confine tra sedazione ed anestesia totale è breve.
    Se l’ossigeno è troppo basso, il cuore si ferma. Avrebbe dovuto chiamare subito il 911. L’aiuto è indispensabile e la CPR si fa sul duro e con 2 mani. L’arresto respiratorio causa l’arresto cardiaco. In 12 minuti di assenza di ossigeno, le cellule cerebrali muoiono. Il 911 fu chiamato alle 12.21, quindi se l’emergenza era alle 12, sono passati 20 minuti, troppi. L’insonnia può dipendere da varie cause. E’ una difficoltà nell’addormentarsi e diventa tale dopo 1 mese senza sonno. Si deve osservare quanto tempo ci mette un paziente ad addormentarsi, con che frequenza si sveglia, se si riaddormenta. La storia medica serve per vedere se usa farmaci che la provocano. Va fatto anche un consulto psichiatrico. Vanno eliminati cibi che contengono elementi eccitanti come la caffeina (e MJ alle prove beveva Coca Cola, che abbassa anche la temperatura!). I problemi alla prostata conducono il paziente ad alzarsi spesso, quindi a non dormire. Idem problemi alla tiroide, stanchezza delle gambe, asma, influiscono sul sonno. Le analisi del sangue, aiutano ad avere un quadro. Ignorare la situazione clinica di un paziente è contro l’etica professionale. L’insonnia può essere anche secondaria. Il paziente può avere paura di andare a dormire e quindi, provare ansia. Evitare tutto ciò che è eccitante, anche medicine stimolanti, alcol. La cura dell’insonnia si fa generalmente, con l’utilizzo di 7 farmaci che non sono BDZ, come gli agonisti dei recettori per la melatonina, che non portano dipendenza. Le BDZ non sono appropriate per la cura dell’insonnia. Si possono usare per brevi periodi poiché causano dipendenza. Usare il Propofol per l’insonnia è irresponsabile. Nessun medico l’avrebbe fatto e nessun paziente richiesto. Inoltre, se MJ aveva avuto dipendenze, era assurdo lasciargli accesso a tale pericolosità.





    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 17.45. (Venerdì non ci sarà udienza a causa di un problema di programmazione dei testimoni).

    Edited by Mantidevampira - 20/10/2011, 01:14
     
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  13. Mantidevampira
     
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    DODICESIMO GIORNO


    La difesa interroga il Dr. Kamangar. Afferma che il medico non deve fare ciò che vuole il paziente, soprattutto se il paziente non è consapevole di quello che vuole. Il medico ha dei limiti. E si deve confrontare con colleghi esperti, se lui non lo è. Il paziente se è in piene facoltà mentali, può rifiutarsi di fare una terapia. Così come se un paziente richiede una cura sbagliata, è dovere del medico non applicarla. Si cerca di capire il paziente, di certo non lo si scarica ad un altro medico. Murray curava MJ col Propofol, giorno per giorno, ed è inappropriato. Il fatto che la cura per mesi non abbia causato danni, non vuol dire che era accettabile. In medicina è obbligatorio registrare ogni cura fatta ad un paziente. E’ impossibile ricordare tutti i dettagli di ogni paziente. Si annota tutto, e si deve avere una cartella storica, per evitare disastri. Per questo è necessario un infermiere che annoti tutto. In Terapia intensiva, si sta anche 9 ore o più ad osservare un paziente con una insufficienza grave. I monitor registrano le condizioni del paziente. Murray non ha seguito una procedura standard; non annotare la somministrazione di sedativi è stato grave. Niente annotazioni di segni vitali, né di somministrazioni, errori gravi. Lorazepam e Propofol non sono la causa della morte, ma è stata la situazione a portarlo alla morte, la combinazione di eventi. Ativan e Propofol possono far diventare la sedazione da lieve a profonda se assunti velocemente. La disidratazione poi, ha complicato le cose. Il Demerol è contro il dolore acuto, è un narcotico e lui non lo usa. Potrebbe anche causare insonnia, perchè come effetto collaterale, provoca eccitazione. Non ci sono cartelle del Dr. Klein. Comunque non è un farmacologo, ma un pneumologo, quindi non è il suo campo. Sulla base delle dichiarazioni, MJ soffriva di insonnia secondaria dovuta ai farmaci, ma anche di primaria. Bisognava stabilirne la causa e non curarlo con esperimenti e basta. Se non si potevano ottenere informazioni mediche, bastava chiedere ai parenti stretti. Più informazioni si hanno, più si possono attuare strategie efficaci ed escludere quelle dannose. Su MJ viaggiavano storie parallele, andavano prese in considerazione. Se andava dal Dr. Klein bisognava indagare anche su quel fronte. Non si usa il Propofol per l’insonnia anche se c’è uno studio cinese del Novembre 2010. Era un esperimento fatto comunque in ospedale e non in casa. I volontari, a digiuno, erano controllati e monitorati ed avevano una pompa per l’infusione (1,5 mg/Kg induzione e poi 2 mg/10'' per infusione). Le complicazioni da Propofol possono esserci anche con 25 mg. A volte per l’insonnia, viene utilizzato il Lorazepam per via orale, ma non è curativo. Può causare forte dipendenza, quindi va usato per brevi periodi. L’ IV di Lorazepam per l’insonnia è inefficace. E’ un placebo se non si scoprono le cause dell’insonnia. C’era una sacca di soluzione salina, ma non c’è traccia di come venisse somministrata, a che velocità. Fare una flebo non serve per curare la disidratazione. Bisogna sapere la velocità di somministrazione per vedere se la reidratazione funziona. Le sue conclusioni si basano su ciò che afferma Murray quindi non sa quanto MJ fosse davvero disidratato. Se un paziente usa il Propofol o sedativi per dormire, la sua competenza sta nel far si che dal sonno si sveglino. Con 25 mg non si dorme più di 10 minuti. Dopo 10 minuti, il paziente si sveglia ed è già reattivo. Sempre sotto monitoraggio continuo, a prescindere dalla quantità. Se con 25 mg non avviene e continua a dormire, c'è qualcosa che non va. Ad usare il Propofol fuori da una struttura sanitaria e senza monitoraggio, è un atto di coraggio (pazzia), perché guardando semplicemente MJ non si potevano prevedere ed intervenire adeguatamente su complicazioni possibili. Lo scopo di un buon dottore è il benessere del paziente, non ciò che loro reputano un bene per loro stessi. MJ è andato in arresto perché Murray senza mezzi, non ha chiesto subito aiuto. Era la prima cosa da fare, anche perché i paramedici sapevano cosa fare, mentre la security era sicuramente meno preparata.
    Rispondendo all’accusa, Murray è comunque responsabile anche se MJ si fosse somministrato il Propofol da solo. Murray ha sottoposto MJ ad un esperimento non autorizzato. Ha fatto degli errori che hanno portato MJ alla morte.



    STEVEN LOUIS SHAFER – Anestesista e farmacologo

    (Forse ultimo testimone dell’accusa.)

    Si fanno tre anni di tirocinio per diventare un anestesista. Si lavora in chirurgia. E’ un esperto di Propofol e docente universitario. Inoltre ha scritto per molte testate mediche, e dedica 60 ore settimanali alla ricerca. E’ redattore capo della rivista "Anesthesia & Analgesia", del Dr. White (testimone della difesa, che conosce dal 1981), ed è un consulente in materia per riviste britanniche e giapponesi. Spiega alla giuria come si dosa il Propofol (nome commerciale in realtà la molecola è il Diprivan) seguendo il protocollo stabilito dalla Commissione medica. Si cercano i livelli di dosaggio (per età e peso del paziente) e si stabilisce la velocità di infusione. Viene mostrato un grafico del 1992 sugli effetti del Propofol elaborati dal Dr. Shafer. E’ subentrato al precedente anestetico che cominciava a dare problemi, per colpa del dosaggio sbagliato. Il risveglio dal Propofol è rapido, sia se viene somministrato per un'ora, sia se viene somministrato per 10 giorni. Se c’è sovradosaggio, il risveglio allora arriva dopo molte ore. Il monitoraggio serve appunto per vedere la titolazione (ossia se il dosaggio aumenta o diminuisce). In siringa il prodotto è concentrato, ma nel sangue si diluisce ed arriva al cervello anche se filtrato dal fegato. La farmacocinetica studia cosa fanno i farmaci una volta entrati nel corpo: assorbimento, distribuzione, metabolismo (dal fegato) ed escrezione. E’ uno studio altamente specializzato. L’infusione deve avere intervalli lenti di 3-5 minuti.




    SI RIPRENDE LUNEDI ALLE 17.45.

    Edited by Mantidevampira - 20/10/2011, 01:15
     
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  14. Andago
     
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    E veniamo alla sessione di oggi,14/10/2011 quella a porte chiuse fra avvocati e giudice, questo è quanto riporta la CNN:

    Non c'era nessuna udienza oggi, ma il giudice Michael Pastor ha tenuto una sessione di programmazione per le parti, in modo che la corte possa programmare la fase finale del processo.

    Ecco alcuni punti salienti:

    - I pubblici ministeri David Walgren e Deborah Brazil sono stati multati di 60 dollari per essere arrivati in ritardo a questa udienza.

    - A causa di un lutto in famiglia del testimone alla sbarra attualmente, il Dott. Steven Shafer, è possibile che il processo possa non proseguire lunedì. Si prevede che la corte sarà comunque in sessione. Tuttavia, se il processo fosse posticipato, ce lo faranno sapere al più presto possibile.

    - La procura prevede di chiudere dopo la testimonianza del Dr. Shafer

    - La difesa ha intenzione di chiamare circa 15 testimoni

    - La difesa ritiene di poter completare il suo caso per Venerdì 21 ottobre, o Lunedi, 24 ottobre.

    http://insession.blogs.cnn.com/2011/10/14/...for-being-late/
    FONTE: mjj.freeforumzone
     
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  15. Mantidevampira
     
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    TREDICESIMO GIORNO – Prima parte


    (Si riprende il oggi, 19/10, poiché il processo è stato sospeso per 2 ragioni: la morte del padre del Dr. Shafer, testimone dell’accusa che risalirà oggi sul banco, e per un’ulteriore analisi sul contenuto del liquido gastrico, voluta dalla difesa per stabilire la quantità reale di Lorazepam presente.)


    Viene mostrata la rivista mensile “Anesthesia & Analgesia” per cui scrive ed è capo redattore. Ha scritto più di 160 articoli in merito. Illustra gli opuscoli che trattano il Propofol e spiega la differenza tra la sedazione a lungo termine e a breve termine. Inoltre, ha scritto sugli effetti del Propofol su alcuni volontari, chiedendosi quale effetto ha il farmaco dopo l’assunzione ed il risveglio sul paziente. Si considerano molti parametri: sesso, età, peso. L’articolo è intitolato “L’influenza dell’età sulla farmacocinetica del Propofol”. Era incentrato su pazienti anziani. Ha fatto ricerche anche su Midazolam e Lorazepam, simili al Valium, per la terapia intensiva e la Lidocaina nella terapia del dolore. Gli studi vengono esaminati in base a dei modelli matematici usati in molti Paesi dove lui va ad insegnare in quanto esperto. La farmacodinamica mostra gli effetti del farmaco sul paziente. Ha lavorato in California per 25 anni come medico di base. Si è occupato del caso MJ pro bono, un’opinione personale per rivalutare l’operato degli anestesisti validi e tranquillizzare i pazienti che gli chiedevano “Mi dà il farmaco che ha ucciso MJ?” . La negligenza in medicina va sempre condannata. Ha passato 26 giorni in sala operatoria dal luglio di quest’anno. E’ la parte più importante del suo lavoro. Il dottore illustra una sacca di soluzione salina da 1000ml, che serve prevalentemente per idratare e fluidificare il prodotto nel sangue. E’ sempre utilizzata durante un intervento. Nella parte arancione si infila il picco (ago) da dove vengono inseriti i farmaci in infusione. La somministrazione può essere lenta e regolare (goccia a goccia) oppure tramite siringa (in bolo). Con una bottiglia di Propofol da 100ml, il Dr. Mostra come si apre e si usa aspirandolo con una siringa. La gomma posta alla bocca della bottiglia, si auto rigenera per successivi prelievi. Nella bottiglia usata da Murray, non c’è segno di ago (invisibile), ma un segno da picco. Il video è senza audio per volere di Walgren ed è Shafer che illustra i passaggi. Per prima cosa, gli strumenti necessari per la respirazione del paziente, anche un laringoscopio per le emergenze e una maschera laringea. L’importante in anestesia è la respirazione corretta del paziente. L’ossigeno è fondamentale ed ogni istante essenziale. Tutte le apparecchiature servono per recuperare un’emergenza subito. L’aspirazione è fondamentale per evitare che la bile arrivi ai polmoni. Sarebbe fatale quasi al 100%, ed è il timore di ogni medico. Ne basta una goccia. I pazienti devono essere rigorosamente a stomaco vuoto. La pompa di infusione è collegata ad una siringa che pompa il Propofol. L’apparecchiatura regola la somministrazione per un controllo preciso. Il Propofol è un farmaco ipnotico. La siringa inietta il farmaco nel tubo stretto in modo che non vi entri aria. L’anestesista prima valuta il paziente e poi l’adeguata anestesia. Importante è informare il paziente su cosa andrà in contro, e fornire alternative. Il paziente dopo deve poter fare domande. I consensi verbali non vanno bene. Solo in caso di pericolo di morte. Si mostra un paziente in fase di anestesia. Si verifica la sua lucidità mentale mentre viene somministrato il Propofol. Il grafico sul monitor mostra ossigenazione e battiti cardiaci, e l’espulsione di CO2. E’ importante per evitare errori. La vita del paziente dipende dalla quantità dei farmaci somministrati. Si documenta tutto. Il Propofol abbassa la pressione sanguigna soprattutto se il paziente è disidratato. L’Efedrina viene usata per aumentare la pressione sanguigna e i battiti si normalizzano subito. Se le vie aeree sono ostruite, si alza il mento del paziente. Se non bastasse, si fornisce aria con un ambu. In caso di vomito, si mette la testa di lato e si aspira subito. In caso di arresto cardiaco, dopo aver appurato che la macchina funziona bene, una persona fa il massaggio un’altra fornisce l’aria. Si spera così di far vivere il paziente. La CPR continua, si utilizzano farmaci o defibrillatore per riattivare il cuore, finché il paziente si riprende, o viene dichiarato morto.




    PAUSA PRANZO.


    TREDICESIMO GIORNO – Seconda parte


    Ogni professionista segue le procedure. Le procedure viste nel video vengono applicate da tutti gli anestesisti che sedano tramite IV. Anche per 25mg si devono seguire le procedure. Il pericolo sta proprio nelle scorciatoie. Le persone hanno una reazione diversa al farmaco, evidenziata dalla farmacocinetica. Bisogna sempre essere preparati al peggio, pensando il paziente al limite della sensibilità al prodotto. Piccole violazioni della procedura standard sono ammesse, ma gravi no. In questo caso non si è seguita nessuna norma. Murray non ha avuto un comportamento etico. Murray sapeva a cosa andava in contro perché non aveva un kit di respirazione adatto per l’emergenza, che è all’ordine del giorno. Non gli ha sollevato il mento, non gli ha spostato la lingua, e non ha usato l’ambu, ma ha preferito fare la respirazione bocca a bocca pur non avendola mai fatta. Inoltre eroga aria respirata, non ossigeno. 130 fiale di Propofol servono per sedare per una notte. Il Propofol dopo 6 ore dall’apertura va buttato a causa dei batteri. Per giunta, comperare le bottiglie da 100ml è uno spreco. Non si sa se MJ avesse mangiato o bevuto prima, cosa pericolosa in quanto causa di vomito che poteva soffocarlo. L’ossimetro utilizzato era inutile poiché privo di allarme. Lo usano i paramedici, mentre quello con l’allarme è visibile da ogni punto della sala, e gli avrebbe salvato la vita. Senza pompa per l’infusione c’era un’alta probabilità di overdose. La pressione arteriosa va controllata continuamente. Non c’era un misuratore per la pressione manuale, né un ECG. Murray ignorava come stesse reagendo il cuore. La sua terapia era inadeguata. Non aveva un rilevatore di CO2, né farmaci per riavviare il cuore, come l’Efedrina. Inoltre, nemmeno un rilassante per facilitare l’intubazione. E’ stato gravissimo non documentare ciò che stava facendo, soprattutto dopo 80 giorni di trattamento, perché il paziente ha il diritto di sapere cosa gli si sta facendo. Se il paziente muore, e non hai documentato cosa stavi facendo, ai parenti viene negato il diritto di sapere che cosa è successo. Non avere una cartella clinica, è illegale in California. Si fa una cartella anche senza il consenso del paziente. Non c’entra la privacy, anzi, serve in caso di collaborazione con altri medici. L’unica valutazione fisica di MJ risaliva a molti mesi prima dell’infusione del Propofol e non c’era nemmeno qui cartella clinica. Tra Murray e MJ non c’era un rapporto medico - paziente, perché in questo caso Murray doveva dire no ad un trattamento sbagliato. Era un rapporto dipendente – capo. Murray non si è comportato come un medico, è venuto meno al giuramento di Ippocrate. Il Propofol non è un farmaco per l’insonnia, ma per la sedazione chirurgica. Non ha informato MJ dei rischi, non lo ha reso consapevole. Ognuno è padrone del proprio corpo, e MJ doveva firmare un consenso al trattamento. Murray ha addirittura abbandonato il suo paziente senza assistenza adeguata, per parlare al telefono. In 25 anni di lavoro, non ha mai lasciato un paziente. In caso chiamava un collega. La morte di MJ è stata causata dall’assenza di un monitoraggio costante. Durante la sedazione è routine che il paziente vada in apnea e il medico deve stare lì pronto a respirare per lui. Ogni violazione etica ha portato MJ alla morte, compresa la mancata chiamata repentina al 911. Prendere il polso e chiamare subito il 911 erano le prime cose da fare, visto che ha somministrato farmaci da solo in casa. Dopo 20 minuti, MJ poteva essere vivo, ma sicuramente con grossi problemi neurologici. La CPR va fatta su una superficie dura, e non sul letto con una mano sola perché l’altra sotto la schiena. Non si dà la giusta forza per la compressione. L’assenza di ossigeno ha bloccato il cuore perché non ha avuto più sangue ossigenato. Inoltre, se erano state avvertite delle pulsazioni, era sbagliato effettuare delle compressioni. Non bisognava alzargli le gambe perché MJ non ha perso sangue, gli serviva ossigeno ed un medico non dovrebbe mai fare la respirazione bocca a bocca (aria), se ha un ambu a disposizione. Alzare le gambe dimostra che Murray non sapeva che fare. Flumazenil serve per contrastare un abuso di BDZ. Non era necessario somministrarlo per soli 4 mg di Lorazepam dati ore prima. A meno che Murray non ha dato di più di quanto dichiarato (e dove è finito??). Non aver detto del Propofol ai medici del Pronto soccorso, è stato gravissimo. L’arresto respiratorio è diverso dall’arresto cardiaco e non dirlo a paramedici e medici è stata una violazione perché non sapevano esattamente per cosa intervenire. Murray ha rotto il legame di fiducia col paziente. Midazolam, Lorazepam, Diazepam sono simili ed agiscono allo stesso modo sul cervello. Cambia la durata (emivita). Non è stata documentata la tolleranza a questi farmaci. 25 mg non era un dosaggio sicuro perché non si sa quanto ne ha assunto nei giorni precedenti. Nel 2009 non era stato fatto nessuno studio sul Propofol come curativo per l’insonnia. La ricerca è del novembre 2010. Sui volontari è stato somministrato per 2 ore al giorno per 5 giorni e nei successivi 6 mesi, hanno riscontrato dei miglioramenti. Se fosse stato per lui, non avrebbe pubblicato l’articolo perché non c’erano informazioni sicure, come la dose di somministrazione. I 64 volontari erano a digiuno da 8 ore e monitorati. Lo studio non indica una cura definitiva, ma solo un esperimento. Delle 17 violazioni fatte da Murray, 4 sono imperdonabili. Ognuna può aver causato la morte di MJ. Anche se MJ avesse fatto da solo, Murray è responsabile. Il rapporto medico – paziente vige da migliaia di anni. Nell’Antico Egitto, il medico era vincolato al Faraone. Murray ha messo se stesso avanti al suo paziente. Ha mentito ed ha violato questo rapporto ogni notte.



    SI RIPRENDE DOMANI ALLE 17.45.

    Edited by Mantidevampira - 21/10/2011, 17:09
     
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28 replies since 28/9/2011, 00:26   3156 views
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