A game for love - "Un gioco per amore"

COMPLETA - rating giallo

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  1. Michael's Girlfriend 88
     
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    Salve....ebbene,ho preso(finalmente) coraggio e ho scritto una FF,o meglio ho iniziato a scrivere... :love: ci provo soltanto postandovi il primo capitolo,cosi' vi fate un'idea della storia e del mio stile,se non vi piace non la continuo,e vi prego siate sincere,perche' non mi pare giusto nei confronti di altri utenti che,devo dire,qui scrivono divinamente ^^
    La FF sara' romantica (quindi Ylenia....a te che piacciono altre situazioni,te la sconsiglio XD XD :ghgh: ) l'era e' Dangerous,,,siate comprensive,accettate la mia malattia per quell'era! :ghgh: oltretutto,c'e' una grande impronta autobiografica :) Detto questo eccovi il primo capitolo...aspetto i commenti ^^

    Genere: Fan Fiction a capitoli
    Anno: 1992/1993/ Dangerous Era
    RATING: Arancione

    GENERE: Romantico/ Sentimentale
    Personaggi: Michael Jackson e Alexa Johnson Jackson


    1 CAPITOLO

    Ore 13:30.Una girata di chiavi e la porta si apri'.
    Alexa entro' in casa carica di buste,come era solita fare quasi ogni mattina;attraverso' l'enorme salone della casa ed entro' in cucina.

    "Mamma,ecco la spesa".

    Poso' le buste sul paviemnto,aiuto' frettolosamente ad estrarre i pacchetti e le scatolette di cibo dalle buste e si diresse in bagno a lavarsi le mani.
    Era cosi'...La maggior parte delle volte toccava fare tutto a lei:suo padre era un noto uomo d'affari,ovviamente molto impegnato col lavoro;sua madre,che sfortunatamente non godeva di ottima salute,si era operata varie volte negli ultimi tempi,cosi' non poteva di certo scattare o avere tutta l'energia di sua figlia. Sua sorella andava ancora a scuola,ma,come spesso succede per la maggior parte dei fratelli minori,faceva poco o niente;era come una piccola mascotte:i suoi non discutevano mai con lei ed era di certo la piu' coccolata. Qualche volta Alexa aveva provato a far capire alla madre che la cucciola avrebbe dovuto imparare ad aiutare e a prendersi di piu' quelle piccole responsabilita' che tutti hanno nell'ambito familiare,perche' altriemnti si sarebbe trovata nei pasticci,ma niente,la madre sembrava non recepire,o,almeno,faceva finta di non recepire,rimproverando Alexa di essere un po' troppo esagerata e di avere il temperamento di una donna anziana.

    "Tu sei la piu' grande,devi dare il buon esempio"le diceva puntualmente..... lei a far tutto e sua sorella adagiata sugli allori:questa era la situazione in casa Johnson.
    Non faceva altro che rimuginare su quanto ingiusta fosse quella situazione,continuando a sfregarsi delicatamente le mani sotto al rubinetto,quando senti' improvvisamente una voce a lei piu' che familiare.

    "Michael!" Grido' scattando dal bagno alla sala della tv,con le mani ancora unite e insaponate e il rubinetto che scorreva solitario....

    Era su padre che,aspettando il tg delle 14:00,si era messo a fare zapping,imbattendosi per caso su MTV,dove stavano trasmettendo il nuovo video di Michael Jackson. Non le dette neppure il tempo di accompagnare la sua voce a quella del televisore,che subito cambio' canale.
    Alexa resto' immobile davanti allo schermo.

    "Hey papa',ma...." Suo padre volto' immediatamente ,e con tono severo replico' " Fila a sciacquarti le mani,il parquet e' nuovo,se ci va anche solo una goccia di sapone,lo rovini tutto,cavolo!"

    Lei accenno' un'espressione rabbiosa e torno' subito in bagno a sciacquarsi,,per poi passare nuovamente di fronte a suo padre,di scatto,quasi correndo,senza degnarlo di uno sguardo e andando in camera sua. Le pareti piene zeppe di poster del suo idolo,lo scaffale colmo di cd,gadget e cassette,libri,riviste;tutto cio' che riguardava MJ(o almeno quasi tutto),era in suo possesso:era la sua piu' grande passione,l'unica cosa in cui investiva la sua paghetta.
    Dato che non era riuscita a guardare il video,prese dalla mensola il cd di "Dangerous" e lo osservo' con occhi sognanti:si ricordo' subito di quel giorno in cui si alzo' alle 5 del mattino per stare in coda davanti al negozio perche' doveva avere a tutti i costi la prima copia venduta. Sorrise leggermente ripensando a quell' attimo,estrasse il cd dalla copertina e mise su "Black or white",una delle sue preferite dell'intero album.certo,adorava soprattutto e prima di tutto le canzoni piu' lente di quell'album,perche' nonostante l'apparente fortezza che l'avvolgeva era la classica romanticona che sognava il principe azzurro,ma data la mattinata pesante penso' che quella canzone fosse la piu' adatta per ricaricarsi un po'.
    Faceva su e giu' per la stanza,osservando tutte le foto di Michael e cercando invano di imitare i suoi passi piu' famosi come il moonwalk, il sidewalk o la coreografia intera di Billie Jean,ma puntualmente,dopo pochi minuti le mancava il fiato e si arrendeva,chiedendosi sempre quale fosse il segreto di quei passi che tanto la incantavano. Mentre ballava prendeva sempre in collo il suo peluche storico,un orsacchiotto che possedeva fin dalla tenera eta',che aveva chiamato Miky in onore del suo idolo:stritolava le zampe di quel povero giocattolo immaginando che davanti a lei ci fosse MJ in persona.
    Esausta,si mise sul letto a gambe incrociate,con a fianco il suo peluche,
    parlando con una foto gigante di Michael che teneva fissa sul comodino e che ritraeva MJ in un fotogramma del video "Remmeber the time"...Stava li' a pensare a quanto fosse stata fortunata Iman ad avere l'occasione di baciare Michael,anche se solo per esigenze di copione.

    "Anche io un giorno ti bacero' Michael" pensava stringendo forte a se' la foto

    "Ci sposeremo e avremo tanti bambini" continuo'. In quel momento entro' suo padre.

    "Seeee...e io sono Babbo Natale! Vieni a tavola che e' pronto"

    Ma lei non senti',continuo' a cantare ma suo padre le spense lo stereo.

    "Ho detto che si mangia...poi abbassa sta musica che fa schifo!"

    Fisso' Miky,poi segui' la scia di suo padre verso la sala da pranzo.

    CONTINUA....

    Edited by Michael's Girlfriend 88 - 4/2/2011, 13:11
     
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  2. God Bless You ~
     
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    Oddio, vuoi la verità?
    Questa Fan Fiction mi fa schifo.



    No dai scherzo XD

    Davvero l'inizio mi intriga già parecchio, anche perchè anche mio padre odia Michael ed è sempre antipatico

    Quindi ti obbligo a continuare perchè sei bravissima!

    SPOILER (click to view)
    NB: se non continui fai una brutta fine


    XD
     
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  3. StefyJackson91
     
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    wow Ale che bello ti sei cimentata anche tu!!!!!!! Io ho letto il primo capitolo e vuoi che sia sincera? Bè la trovo interessantissima e il papà di Alexa mi ricorda il papà di Mac nel video di Black Or White appunto...antipatico...xD xD Ale voglio il continuo!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    P.S. io amo le storie romantiche quindi devi continuare :hug:
     
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  4. Francina_84
     
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    Aleeeee ti sei decisa a postare?? :vibrate:

    Tesora continua!! :hug: :hug:
     
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  5. Ylenia Jackson 94
     
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    CITAZIONE (Michael's Girlfriend 88 @ 13/8/2010, 18:03)
    La FF sara' romantica (quindi Ylenia....a te che piacciono altre situazioni,te la sconsiglio XD XD :ghgh: )

    :nuooo:
    Signorina ma per chi mi ha preso???
    Guardi che sono una signora io.... u___u ( )
    Nella mente non ho solo Nani......( Uhm... )

    Comunque... l'ho letta lo stesso u___u anche io sono romantica oltre a una mentalità ancellare :shifty: :shifty:
    Già l'inizio mi piace, continua SUBITO perchè ti faccio scontare la mia ira con gli interessi!
     
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  6. Michael's Girlfriend 88
     
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    Ragazze! :hug: sono super contenta che vi piaccia... Franci si mi sono decisa... God... Stefy..ahahaha il padre di Mac,no no suo padre in questa FF rompe molto di piu'! XD Ylenia XD ti prendevo in giro eh?? ahahahah u.u Un'altra cosa che non vi ho detto: ci vorra' un po' prima che arrivi Mike,ma dovete entrare bene nel personaggio e nella storia...quindi..ok mi zitto :censured: e vi posto il secondo capitolo cosi' siete ancora in tempo a farmi fuori! :ghgh:

    2 CAPITOLO


    Erano gia' tutti col cibo nel piatto quando si sedette: la tavola imbandita come al solito;i piatti di porcellana e i bicchieri di cristallo;si accomodo';
    prese il fazzoletto di seta ma non fece in tempo ad avvicinare la sedia al tavolo che squillo' il telefono. Corse a rispondere.

    "Ciao Alexa,sono io!"

    "Ciao Oliver...sembri agitato,che ti e' successo?"

    "Non dirmi che non lo sai..." Sgrano' gli occhi: Oliver era il suo migliore amico,e in quel momento temette il peggio.

    "Cosa! Dannazione Oliver,parla! Devo venire da te?" disse attorcigliandosi nervosamente il filo tra le dita.

    "Ale...MJ fa un concerto! M anon hai visto la tv? Oggi ne parlavano tutti i tg!"

    Rimase impietrita: i suoi occhi luccicavano nel vuoto mentre gia' si immaginava in prima fila sotto al palco ad agitare uno striscione per il suo idolo.

    "Ale ci sei?" le disse Oliver.

    Scosse la testa cercando di rientrare in se',cacciando un urlo che senti' tutto il vicinato

    "Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Evvaiiiiii,yuuuuu lo sapevo,lo sapevo!"

    Continuava ad impazzire per la felicita' quando sua madre,sempre intenta a
    pranzare,inclino' leggermente il viso aldila' dell'altra porta per tentare di capire cio' che le era successo.

    "Io non posso accompagnarti pero' Ale,andro' al mare in questi giorni,sai c'e' mia nonna,mia zia e sai come vanno ste cose in famiglia.Ti ho solo avvertito perche' so quanto ami MJ,presumo poi che i biglietti finiscano in un lampo,cosi' te l'ho detto subito" continuo' Oliver

    "Oliver,no! Ma come faccio senza di te? Mmmm,vabbe' dai ne riparliamo,
    adesso vado a tavola. Ti voglio bene Oliver,a piu' tardi"

    Attacco' la cornetta e trono' a tavola con un'espressione di pura estasi;i suoi la guardavano con occhi interrogativi mentre lei affondava la forchetta nel piatto giocherellando con i pezzettini di aragosta e zucchine che la domestica le aveva appena messo davanti.

    "Non ci credo,non ci credo" si ripeteva in testa,continuando a toccare con la forchetta quel cibo che di solito avrebbe divorato in pochi minuti ma che stavolta le sembro' piu' disgustoso del fast food che tanto odiava. Le si era letteralmente chiuso lo stomaco per l'emozione,continuava a torturare quella povera aragosta quando suo padre d'un tratto sbatte' entrambi i gomiti sul tavolo:

    "Adesso basta! Lo sai quanto costa quel pesce? Io lavoro anche per te,e tu...quante volte devo dirti di non giocare con il cibo? I soldi non crescono sugli alberi!"

    Alexa sospiro'

    "Scusa papa',il fatto e' che non ho molto appetito"

    Sua madre tocco' la amno di suo padre per cercare di calmarlo

    "Dai caro,calmati adesso.Ale piuttosto...volevo dirti...quando verrai al club?"

    "Ecco,cosi' va meglio" Disse suo padre mentre si versava del vino bianco.

    "Mamma...club?"
    "Cara,c'e' la Signora,quella che fa la professoressa,capito? Lei,avrebbe tanto piacere se tu conoscessi suo figlio"

    Alexa stette zitta e cerco' di intavolare un altro argomento,praticamente il suo preferito da quando aveva piu' o meno 11 anni.

    "Mamma,papa'..."

    Sua amdre mostro' una faccia entusiasta aspettandosi finalmente un "si" a quella che ultimamente era la sua richiesta piu' ossessiva.

    "M..M...Michael Jackson..."

    Sua madre scosse la testa pensando che sua figlia fosse irrimediabile.
    Suo padre batte' di nuovo i gomiti sul tavolo,stavolta con piu' decisione,
    facendo vibrare la saliera,i bicchieri e le bottiglie che erano sulla tavola.

    "Michael Jackson un bel niente"

    La guardo' fulminandola negli occhi.

    "Insomma...all'universita' hai voluto smettere,al club non ci vieni,sei sempre in casa...ma cosa credi che io staro' qui a mantenerti tutta la vita?
    Le cose mica scendono dal cielo"

    A quelle parole Alexa si alzo' e si avvio' alla sua stanza.Buio.Nulla.Non un minimo di reazione.Non ribatte' al discorso di suo padre,non sembrava disturbata ne' toccata.Anzi,pareva quasi indifferente.
    Si diresse in camera silenziosamnete,con la stessa espressione che aveva poco prima che suo padre le pronunciasse quelle parole. Non era certo il tipo che se la prendeva per cosi' poco;aveva sempre pensato che in fondo erano solo parole.Non ne resto' ferita e di certo non si mise a piangere.Ma era fatta cosi': forte,orgogliosa e tenace,e non era il tipo che mostrava le proprie emozioni,per questo gli altri facevano un agran fatica a capirla,familiari compresi. Certo,di delusioni nella sua vita ne aveva avute come tutti,ma ne era uscita sempre a testa alta,ogni volta che cadeva si rialzava in un batter d'occhio,pronta per continuare a camminare di nuovo.
    Non sapeva proprio cosa volesse dire piangere finche' non ascolto' la musica di Michael Jackson,il solo che,seppur attravero una cuffia,era riuscito a strappargli qualche lacrima.
    Ne' un film,ne' un libro,ne' le molteplici tragedie quotidiane del mondo,nulla l'aveva toccata fino ad allora. Era difficile persino per lei accettarlo,ma doveva per forza ammettere a se' stessa che Michael era l'unico capace di far emergere la aprte piu' sensibile insita dentro di lei. E questo,almeno a suo parere,era un altro dei misteri della sua figura.

    Si accuccio' sul pregiato tappeto che stava al centro della sua enorme stanza e,come di consueto,si rivolse a Michael parlandogli:

    "Ma certo che verro' a vederti...hai la mia parola,Michael ti voglio bene"

    Pronuncio' quelle parole allargando le braccia intorno alla cornice del suo poster,quasi come a volerlo abbracciare.
    Si addormento' in terra per una mezz'oretta circa avendo nella testa l'immagine di Michael;si alzo' e il primo pensiero fu quello di andare da Oliver per cogliere le ultime news sul tour imminente di MJ. Si mise la borsetta decorata di ricami floreali a tracolla e in mano il mazzo di chiavi racchiuso in un delizioso e luccicante portachiavi a coccinella. Usci'.
    Passando trovo' i suoi uno di fronte all'altro,quasi a comizio,che borbottavano sottovoce.

    "Io vado da Oliver" disse con tono pacato

    Sapeva bene che parlavano di lei,ma era una cosa a cui era abituata,e sentirsi spettegolare alle spalle non era di certo una sensazione nuova,dato che la sua forte personalita' e il suo andare contro corrente in quella famiglia che tanto la corrente teneva a rispettare,erano stati oggetto di discussioni e litigate. In piu' era talmente timida da non riuscire a mostrarsi agli altri come era veramente.

    A volte si sentiva cosi' diversa dal resto del suo nucleo familiare: ma lei era diversa; era cosi' ed era fiera di essere genuina e di non dover nascondersi dietro ad una maschera come i suoi facevano ogni giorno.
    L'unica cosa a cui teneva era Michael,e questo le bastava a sufficienza per farla sorridere e per riempire le sue giornate di buon umore.


    Rincaso' dopo circa tre ore,con un consistente mazzetto di riviste in mano,e suo padre la scruto',osservando bene i giornaletti che lei cercava di nascondere all'interno del suo pugno.

    "Ancora con questo Michael Jackson...basta! Adesso ti sospendo la paga!"

    Sua madre si aggrego' al coro:

    "Sempre e solo Michael Jackson,che balla,ma non ti viene a noia? Tanto e' sempre la stessa cosa"

    Alexa,generalmente dotata di self-control,stette muta una manciata di secondi. Era educata,carina,gentile,e non le sarebbe mai passato per la testa di rispondere male o di mancare di rispetto a qualcuno,tantomeno ai suoi genitori,ma il caratterino non le mancava di sicuro,e nonostante la timidezza,non era certo una che si faceva mettere facilmente i piedi in testa;anzi,quando qualcuno la attaccava faceva di tutto per difendere le proprie opinioni; in piu' era tagliente ed incisiva nella maggior parte delle sue risposte,e questa volta non riusci' a frenare la lingua:

    "Ah...e meno male che siete i miei genitori...E meno male che tu sei mia madre,voi in realta' non sapete niente di me,e nemmeno fate niente per capirmi..Lasciatemi in pace una volta per tutte che e' meglio!
    E a quel maledetto club di gente falsa e ipocrita che si lecca a vicenda...non ci verro' mai,capito? Mai!"

    Dette un sonoro tonfo alla porta per chiudersi di nuovo nel suo mondo,racchiuso tutto in quella stanza a lei tanto cara,nella quale passava la amggior parte delle sue giornate.
    Sentendo discutere i suoi,si appoggio' alla porta della sua camera che resto' chiusa,e origliando pote' ascoltare la conversazione dei suoi,che si erano trasferiti nella sala del camino adiacente alal sua camera da letto.

    "Dai caro,io davvero non lo so...Avra' un periodo difficile,e' giovane,tutti ci siamo passati..."

    "Si peccato che abbia passato l'adolescenza da un pezzettino...L'hai vista?
    Non fa nulla,non esce,e' sempre in casa,come puo'..."

    "Credo che neppure io riusciro' mai a portarla al club"
    "Io invece credo che se continua cosi' si ridurra' peggio di tua sorella.."

    E da li' partirono discussioni su parenti e familiari che poco c'entravano con Alexa. Intanto restava ad origliare,e non appena la discussione degenero' si rivolse alle foto di Michael,guardandole mettendosi un dito in fronte come per dire "Michael,questi due sono pazzi". Stacco' l'orecchio dalla porta e si accascio' sul letto. Apri' tutte le riviste che aveva appena comperato: sapeva tutto su di lui,aveva letto "Moonwalk",la sua autobiografia,ma le informazioni non erano mai abbastanza,sembrava assetata di conoscenza,e poi le paiceva un sacco collezionare le sue foto e gli articoli,anche se era consapevole della loro quasi totale falsita'.
    Il suo inseparabile Miky era li' accanto a lei: a volte scoppiava persino a ridere quando leggeva le fandonie di quei giornalisti,quelle fandonie che in cuor suo sapeva benissimo erano inventate di sana pianta dai loro autori anche solo per un pugno di dollari.

    CONTINUA...

    Edited by Michael's Girlfriend 88 - 13/8/2010, 22:53
     
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  7. Ylenia Jackson 94
     
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    Mi piace.. mi piace!!!
    Pure io parlo ai suoi poster.. :comm8jk.gif: :comm8jk.gif:
     
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  8. 0marta0
     
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    che bella!!!! complimenti!!!! mi raccomando! continua presto!!! :)
     
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  9. StefyJackson91
     
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    CITAZIONE (Michael's Girlfriend 88 @ 13/8/2010, 22:19)
    "Sempre e solo Michael Jackson,che balla,ma non ti viene a noia? Tanto e' sempre la stessa cosa"

    Anche a me mi rivolgevano la stessa domanda (non i miei genitori però) io non li ho mai presi in considerazione, adesso si sono arresi xD xD
    Comunque Ale bella storia posta presto!!!!!!!!!!
     
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  10. Michael's Girlfriend 88
     
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    CITAZIONE (StefyJackson91 @ 14/8/2010, 15:59)
    CITAZIONE (Michael's Girlfriend 88 @ 13/8/2010, 22:19)
    "Sempre e solo Michael Jackson,che balla,ma non ti viene a noia? Tanto e' sempre la stessa cosa"

    Anche a me mi rivolgevano la stessa domanda (non i miei genitori però) io non li ho mai presi in considerazione, adesso si sono arresi xD xD
    Comunque Ale bella storia posta presto!!!!!!!!!!

    eh eh...hai centrato il punto Stefy! :ghgh: anche i miei me lo dicevano e me lo dicono tutt'ora,quelle esatte parole..identiche...ma l'ho scritto che la mia FF e' molto autobiografica quindi mi rappresenta ^^ ....
    SPOILER (click to view)
    pero' non abbiamo la cameriera purtroppo! XD
     
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  11. God Bless You ~
     
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    Bellissimo! Continua presto **
     
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  12. Michael's Girlfriend 88
     
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    ....vedo che questa storia la stanno seguendo tante persone eh? ^^ XD :ghgh: beh ve l'ho detto che non ero sicura u.u beh metto il prossimo cap per voi care che mi seguite :love:

    3 CAPITOLO

    Eccola: aveva 22 anni ma non li dimostrava. Pensava sempre a Michael,quasi come una cotta adolescenziale; si portava Miky sempre dietro; aveva ancora in camera alcune Barbie che ancora si divertiva a vestire e i peluche
    di quando era bambina.
    Suo padre non si capacitava di come preferisse passare le serate intere a guardare i suoi cartoni animati preferiti piuttosto che mettersi in ghingheri per andare in cerca di un buon partito,e soprattutto non capiva cosa ci trovasse in quel cantante cosi' bizzarro e stravagante. Lui preferiva dilettarsi al golf,nei club; amava l'arte,i mobili d'epoca,tanto che spesso prendeva persino l'aereo per partecipare ad importanti aste a Parigi o a Londra;ascoltava musica,jazz rock e classica,e custodiva i suoi vinili con meticolosa precisione,ma quella,la musica pop,no,quella prorpio non la tollerava,la riteneva troppo commerciale e di massa.

    Nonostante avesse cercato un sacco di volte di persuaderla,Alexa restava immersa nella sua passione,ed il padre non era riuscito a trasmettergli nemmeno meta' dei suoi interessi. I soliti figli di avvocati,medici,bancari,
    no,lei non voleva prorpio saperne,preferiva trascorrere i pomeriggi insieme al suo Oliver e ad altri ragazzi: aveva certamente un lato maschile; le piaceva abbastanza il calcio da assecondare il suo amico nel guardare la finale o altre partite importanti. Stava con loro intorno al tavolo: su quello stesso tavolo,quasi sempre in mezzo a merendine,snack e succhi di frutta c'erano sempre videogiochi che lei si scambiava con Oliver e gli altri,oppure prendevano un album,matite,cere,pennarelli e disegnavano,ma Alexa,nonostante fosse la millesima volta che tentava di disegnare il ritratto di Michael,niente da afre,non era prorpio portata per il disegno.
    Ma nonostante tutto cio',restava sempre femminile in ogni situazione: non diceva parolacce per un goal mancato e per una partita persa ai videogame; non guardava le auto per strada,non era scontrosa o rissosa o troppo competiva. Era educata,composta; non vestiva in modo trasandato e amava l'abbigliamento,il trucco e i gioielli. I suoi amici maschi adoravano la compagnia di Alexa,e non si erano mai interessati a lei come un uomo puo' interessarsi ad una donna. Era talmente candida e spontanea che ai loro occhi sembrava piu' la sorellina minore con cui giocare piuttosto che una probabile fidanzata. Non era come molte ragazze della sua eta': niente trucco troppo vistoso,minigonne troppo corte o scollature per farsi notare;non provocava i ragazzi con gesti amiccanti e maliziosi; ed era anche per questo che preferiva una compagnia maschile: erano disposti ad assecondare il suo lato piu' giocoso e infantile; non gli importava di parlare dell'ultima conquista fatta come invece facevano praticamente tutte le sue coetanee. Con loro era sempre un gioco,una battuta,uno scherzo. Avrebbe fatto cio' che si sentiva soltanto quando sarebe stata pronta,quando avrebbe sentito il suo momento,e,pre adesso,lei si sentiva sempre una bambina.

    Anche Michael,si certo,lo trovava sexy,ma prima di tutto era un uomo dolce e sensibile,per questo le piaceva; inoltre il candore che la contraddistingueva le impediva di partorire pensieri tanto impuri,cosi' la maggior parte delle volte si immaginava a Neverland a schizzarsi con le pistole ad acqua,mangiare quintali di caramelle o ad abbracciare Michael in un modo del tutto innocente.

    Il mattino seguente non esito' neppure un istante: si sveglio' di buon'ora ed il primo pensiero che ebbe fu quello di escogitare una soluzione per poter andare al concerto del suo idolo.

    "Devo andarci,devo assolutamente andarci"

    si ripeteva in testa con ritmo martellante mentre si toglieva il pigiama riponendolo sotto il cuscino.
    Poi afferro' lo short di jeans che stava sopra la sedia,prese dal cassetto una t-shirt di Topolino e se la mise. Poi si abbasso' nell'ultimo cassetto estraendo la scatola contenente i cosmetici: mentre sceglieva il colore dell'ombretto che seguiva il suo umore,alzo' lo sguardo al poster di Michael che stava sopra al letto:

    "Verro' Michael...te l'ho promesso"

    A volte detestava guardarsi allo specchio,ma ci teneva ad uscire per benino,cosi' in un certo senso,era costretta a farlo: dato che non le piacevano granche' i suoi lineamenti,era solita passarsi frettolosamente l'ombretto sulla palpebra soltanto con le dita per evitare il suo riflesso passando poi ad una sottile riga nera sopra e sotto l'occhio per ingrandire i suoi piccoli ma intensi occhi marroni,ed infine una generosa passata di mascara per infoltire le sue ciglia. I suoi occhi scuri si tinsero di rosa: quegli occhi che lei avrebbe voluto piu' grandi,e che non erano certo da cerbiatta,cercava sempre di farli apaprire piu' grandi. Erano piccoli si,ma certamente quelle due pupille cosi' scure erano lo specchio della sua anima: stavano ai lati di un nasino piccolo seppur con una leggerissima gobbetta appena appena accentuata,che a lei pareva contrastare cosi' tanto col naso perfetto di sua madre. Sotto,una boccuccia di rosa: gli angoli delle labbra erano cosi' stretti che quasi combaciavano alla perfezione con quelli del naso,ed il labbro superiore era quasi invisibile,che piu' che carne pareva una sottilissima linea tracciata da matita appuntata alla perfezione.
    I capelli poco piu' su delle spalle incorniciavano il suo viso e delineavano il suo collo lungo. Quel castano intenso emanava ancor di piu' i suoi riflessi dorati ogni qualvolta Alexa scuoteva il suo caschetto per sistemarseli meglio con le mani. Il DNA di suo padre non l'aveva dotata di una chioma setosissima,eppure aveva onde mosse e scalate,e la sua acconciatura sembrava riproporre quella delle famose dive del passato: la riga era laterale,e il ciuffo voluminoso e morbido nel ricaderle vicino alla guancia.
    Madre Natura nei suoi confronti non era stata come si desiderava,ma nonostante questo i suoi lineamenti cosi' insoliti e delicati da donarle una grazia unica e renderla interessante a prima vista.
    Se ne rendeva conto bene: tutti le dicevano che sembrava molto piu' giovane della sua eta',ma lei non faceva nulla per apparire piu' adulta. Le sue movenze e la sua freschezza le conferivano un tono quasi regale che se si fosse intrufolata ad una cerimonia l'avrebbero scambiata benissimo per una principessa. Possedeva una grazia innata anche se faceva di tutto per nascondere quei difetti che tutti abbiamo;era conscia che la perfezione non esiste,ma stava parecchio allo specchio scannerizzando il suo volto e il suo corpo,finendo sempre per giudicarsi e criticarsi.
    A detta di tutti era carina quanto basta per attirare l'attenzione maschile: sua madre infatti non si capacitava di come non ci fosse mai nemmeno l'ombra di un ragazzo,e le dava noia che sua figlia non se ne curava affatto.
    A volte arrivava a casa col fidanzato sua sorella minore,e la madre coglieva ogni volta l'occasione per punzecchiarla sul fatto che tutte le ragazze alla sua eta' avevano qualcuno,ma Alexa puntualmente la pregava
    di lasciarla stare rispondendo bruscamente e andandosene in quel rifugio che era la sua stanza. Era mortificata tutte le volte che doveva telefonare a questa o quella Signora per dirle che sua figlia non aveva alcuna intenzione di conoscere i loro rispettivi giovanotti; a dir la verita' se ne vergognava un po',dato che il cognome che portava la loro famiglia era famoso ed importante in citta'; e con lei,con quella figlia cosi' ribelle e diversa dal resto della famiglia,nata e abituata a quella vita che improvvisamente sembrava essergli stretta e inutile,aveva paura di rovinare la loro intera reputazione.

    E' vero,Alexa non se ne curava,ma adesso che aveva assaggiato l'ebrezza di quel sogno,voleva assaporarlo fino in fondo,e per il momento era la sua unica preoccupazione. Doveva,voleva andare a vedere MJ,e niente e nessuno glielo avrebbe impedito.
    Era la prima mattinata in cui avrebbero messo in vendita i biglietti,ed era decisa piu' che mai. Per la strada prese un caffe' al volo ed entro' nella prima cabina telefonica: compose il numero di casa di Oliver; si voltava avanti e indietro all'interno della cabina.

    "Dai,dai,rispondi!"

    "Pronto?" Chiese l'amico con tono assonnato

    "Ciao Oliver!"

    "Ma chi e' a quest'ora?"

    "Svegliati dormiglione!" fece lei

    "Ale? Ma sai che ore sono?" Disse guardandosi il polso
    "Come mai sei gia' sveglia?" Continuo'

    "Si lo so bene che ore sono...le 6:30 e tutto va bene! Stamattina mettono in vendita i biglietti,capisci? E' oggi e ancora non ci credo. Oliver...devi assolutamente accompagnarmi"

    "Oggi? Oh non posso proprio...Domani abbiamo la partita e oggi ho l'ultimo allenamento,mi dispiace"

    "No!"

    "Eh si dai,e' la partita di fine anno,se non ci vado il Mister mi mena,e poi lo sai che ci tengo...quasi come tu tieni ad MJ!"

    Lei sospiro'.

    "Ok,ok,tanto si tratta solo di andare a comprare il biglietto.
    Ah, Oliver,un'altra cosa..."

    Lui la interruppe prima che lei potesse finire la frase:

    "Hey aspetta,ma i tuoi lo sanno?"

    "Chi?"

    "Non fare la finta tonta,hai capito benissimo..."

    "Mmmm...siii?"

    "Oh mio Dio,non gli hai detto neinte? Tu sei fuori!"

    "Non e' vero! Io ci ho provato ma sai come sono"

    Anche Oliver sapeva bene com'erano: suo padre e sua madre erano troppo occupati col bon ton e con le feste di societa' per sforzarsi un minimo di capire i suoi sentimenti e i suoi interessi

    "E il fatto e' che voglio andarci lo stesso,lo voglio tanto"

    "Si ma guarda che se poi decidi di fare questa mattata da sola,io non ti paro stavolta"
    "hihihihihiih"

    Si mise a ridere lei. Sapeva che Oliver era il suo amico piu' leale e che non l'avrebbe mai tradita.

    "No Ale,sul serio..."

    "Ma anche io sono seria,mai stata piu' seria in vita mia"

    "Ah,se questo e' essere seri...e i soldi?"

    I suoi certo non avrebbero avuto alcun problema a darglieli,ma lei non si sarebbe mai ababssata a chiedere del denaro a quelle due figure che prorpio non la comprendevano,e in ogni caso,per MJ non glieli avrebbero dati comunque. E anche il suo amico la conosceva ormai a sufficienza per intuire che avrebbe fatto in qualunque modo,in tutti i modi del mondo,per riuscire nel suo intento,ma chiederli mai.

    "Mmmmm..." Riprese lei la conversazione

    "Oddio no...Cosa hai escogitatato stavolta?"

    "Ehm...Non so se vuoi saperlo"

    "Cosa hai fatto? Li hai rubati dal conto corrente di tuo padre per caso? Ahahahahah! Tanto,con quanti ne avete se prendi qualche migliaio di dollari nemmeno se ne accorge!"

    "Ma Oliver!" Disse con tono scocciato.

    E' vero. Erano ricchi e non poteva nascondersi dalla realta' dei fatti,ma le dava sempre fastidio ogni qualvolta qualcuno parlava di lei in termini di denaro.

    "Allora quanti ne hai presi?"

    "Oliver!" Disse con tono seccato

    "Sai che non lo farei mai,piuttosto andrei a fare compagnia al barbone dietro l'angolo" continuo' Alexa

    "Ahahahah,mi fai morire" scoppio' a ridere il ragazzo

    "Ok, che sei diabolica l'ho capito,ma allora come..." continuo' Oliver

    "Vedi,hai presente quel tuo compagno di squadra,che gioca a centrocampo...quello che ha il fratellino piu' piccolo..."

    "Oh no"

    "Oh si Oliver...Beh,l'ultima volta che sono venuta a vederti giocare,quando tu sei andato nello spogliatoio,ecco,tu non mi hai visto..lui era con sua madre e con il suo fratellino e insomma per fartela breve gli ho chiesto se aveva bisogno e mi ha assunta come baby-sitter per un po'; ho abbastanza soldi per stare a Los Angeles almeno per un mese,ti immagini che sogno?"

    Dall'altra parte della cornetta Oliver scosse la testa:

    "Sarai sempre uguale vero? Ma come fai ad essere cosi' testarda?"

    "Ahahahahahah" lei rise di gusto

    "Insomma potevi dirmelo,ti avrei aiutato io a racimolare un po' di soldi. Lo sai che per aiutarti potrei arrivare perfino a vendere il mio paio di scarpini da calcio preferiti"

    "Seeeeeeeeeee. Anche l'autografo del tuo calciatore preferito se ce l'avessi?
    Come vederti,dai sii sincero"

    "Ok,quello forse no ma..."

    "Visto?"

    "Comunque ti avrei aiutato. Mmmm,strano pero' che quel mio compagno non mi abbia detto niente..."

    "E' perche' gli ho chiesto di mantenere il segreto"

    "Ah ecco...e cosa gli hai dato in cambio?" Disse con tono di malizia

    "Oliver...ma dai!"

    "Ahahahah,scherzavo"

    "Voi uomini non cambierete mai vero?"

    "Dai te l'ho detto,scherzavo... Adesso devo andare,se i miei mi beccano al telefono a quest'ora sono finito,a presto allora,e buona caccia al biglietto!"

    "Oliver...Ti voglio bene"

    "Anche io...anche io...Buona fortuna!"

    Attaccarono entrambi la cornetta. Nello stesso istante in cui Oliver pensava che non aveva mai conosciuto una persona cosi' determinata, dall'altro capo della citta' Alexa era gia' in coda davanti al manifesto del tour mentre aspettava l'apertura del negozio di cd. Non trovo' molta fila, dato che si era svegliata praticamente a notte fonda con l'intento di essere una delle prime fortunate ad impossessarsi del fatidico biglietto.
    Man a mano che la fila scorrreva,ad ogni passo in piu' che compieva in avanti,chinava la testa verso le foto di Michael che aveva fisse nel portafoglio,mormorando: "Ci sono,finalmente ci sono!"
    Fece un ultimo passo e si ritrovo' faccia a faccia con il proprietario del negozio,che stava dietro al bancone a distribuire i biglietti.

    "Un biglietto per il concerto di Michael Jackson,per favore... Prato se e' possibile"

    Il signore dette una veloce controllata al foglio dove c'era la mappa dello stadio;annui' e le strappo' il biglietto.
    Lo tenne tra le mani cosi' delicatamente che quasi il suo tocco era impalpabile; indietreggio' dal bancone verso l'uscita passando al alto dell'enorme coda che si era formata,senza far caso a niente: quel sogno per cui aveva lottato,in cui aveva creduto fin dal principio,che l'aveva fatta litigare anche con i suoi genitori,era il suo sogno,e se lo sentiva sempre piu' vicino.

    CONTINUA...
     
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  13. StefyJackson91
     
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    wow che bello Ale questo capitolo!!!!!!!!! posta presto ^_^
     
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  14. Ylenia Jackson 94
     
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    Continua ti pregoooooooooooooo
     
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  15. Francina_84
     
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    Waaaa il biglietto del concerto!!!! Anche io mi sarei svegliata all'alba per comprarlo..
    Comunque mi sembra davvero di vedere te al posto di Alexa.. :love: :kissing:
     
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686 replies since 13/8/2010, 17:03   15023 views
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