Memories

COMPLETA - rating verde - genere drammatico

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  1. AndagoJJ
     
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    WOOOOOOOW molto brava direi!!!!!
     
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  2. Jacksonerina92
     
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    Che bella storia complimenti!L'ho letta tutta d'un fiato!
    E' molto dolce e tenera!Mi piace!!!!

     
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  3. Francina_84
     
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    Mi sta piacendo da morire giuro...

    Ma ho un brutto presentimento... Forse tra qualche capitolo saprò se ho ragione.. :(
     
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  4. 0marta0
     
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    CITAZIONE
    Mi sta piacendo da morire giuro...

    Ma ho un brutto presentimento... Forse tra qualche capitolo saprò se ho ragione..

    già!!!!! quoto tutto!!!!!!!
     
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  5. AleJackson86
     
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    E dato che siete così dolci con me e"innamorate" della mia storiella, ecco a voi
    questi altri due capitoli :ok:
    Vi ringrazio tantissimo :kissing: :kissing: :kissing:


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    <8>

    (Giovanni Allevi-"Come sei veramente")


    [Sono talmente dispiaciuta di amarti
    ma molto più mi dispiace perderti
    Aggrappata ad un passato che non mi lascia
    possibilità di scelta.
    Un tempo c'era il buio...
    la notte più scura e profonda.
    Mi hai dato tutto quello che avevi.
    Oh...tu mi hai dato la luce]
    (I will remember you-Sarah Mclachlan)




    La mia Alex era di una dolcezza infinita e di un'ingenuità che intrigava ogni giorno di più.
    La sera di quel bacio mi parve di camminare come sospeso in aria.
    Ricordo la sua bocca morbida sulla mia che timida non sapeva come rispondere al mio invito di trasformare quel contatto di sole labbra in un qualcosa di più profondo.
    Io non voglio dire con questo che mi sentivo un uomo vissuto esperto e navigato in materia(la mia timidezza era stata sempre un ostacolo quasi insormontabile!),ma già avevo avuto il piacere di conoscere la sensazione fantastica che si prova quando due sapori si fondono e due lingue vellutate e calde si aggrovigliano in un turbine di emozioni,avvolgendosi,inseguendosi ed incastrandosi in ciò che è in assoluto il gesto più rappresentativo del sentimento più potente al mondo:l'amore.


    Alex era ancora inesperta,più di me sicuramente,ma mi piacque la cosa.
    Era mia e solo mia.


    Quando poi la riaccompagnai a casa mi ricordai della lettera,ma non le chiesi nulla.
    Non volevo sapere perchè pensavo che qualsiasi cosa Alex avesse da dirmi non poteva essere più forte del nostro amore....ancora in un bocciolo,ma che con i giorni e col sole nella sua vita si sarebbe aperto divenendo un fiore bellissimo e profumato.
    Ne ero convinto ed in parte lo credo ancora oggi.
    Molta gente nel mondo è convinta che con l'amore si diventi deboli,ma non è così.
    L'amore per me è uno strumento potentissimo che disarma anche l'odio più spietato,semplicemente perchè lo spiazza,ricambiando con una diversa moneta.....Una risposta che non istiga,non sfida,ma che tende la mano in simbolo di pace.
    Dico questo perchè ancora oggi penso ad Alex e so che il male che ci ha allontanati fisicamente è morto,ma l'amore no.Quello ha resistito al tempo,agli eventi.

    Ok...so che volete che io sia più chiaro con voi.
    Ebbene tenetevi forte perchè quello che sto per dirvi è un passaggio chiave per capire l'immenso amore che legava me ed Alex,ma è anche un ricordo triste e doloroso(mi si legge negli occhi,lo so....Dannati occhi che non sanno celarmi a niente e nessuno!).


    Un giorno di inizio Dicembre,portai Alex a fare una gita fuori porta.
    Una piccola escursione.
    Volevo che si staccasse un pò da casa sua e vedesse il Mondo con occhi reali e non più attraverso solo un quadro.
    Optai per il mare:adoro la pace che c'è in una spiagga desolata,in pieno inverno.


    Si sentivano le onde infrangersi sugli scogli vicino a noi, nella piccola caletta a tratti anche sabbiosa.
    Io ed Alex eravamo seduti su una grossa pietra,abbastanza comoda e levigata dal mare e dal tempo.La sua testa poggiata sulla mia spalla,occhi chiusi ed entrambi in religioso silenzio.
    Era stupendo...magico...tutto.
    D'un tratto volli sottolinearle la bellezza di quell'istante.


    "Alex....amore mio.."
    "Si Michael?"


    Sollevò piano il capo e trovò i miei occhi.Sorrisi.


    "Hai visto quant'è bello il mare fuori da un dipinto?"
    "Oh...è proprio eccezionale e..inimitabile con nessun disegno o colore,ora che ci penso.La natura è un'opera d'arte perfetta e completa."


    "Si,lo è..."
    "Grazie amore mio..."
    "E di che,Alex?"
    "Sei il primo che me lo fa notare.Con te mi sembra di rinascere
    ogni giorno di più..."
    "Guarda che io non faccio nulla di speciale,Alex"
    "Invece si"
    "Ma no,ti dico di no....Potresti farlo da sola anche tu,amore,se solo cerchi di staccarti un pò dal passato e goderti la tua vita nel presente,Alex.
    La vita è un dono troppo prezioso per esser sprecato..."
    "Godermi la vita,Michael?!"


    Scorsi una punta d'amarezza e nei suoi occhi e nella sua voce.La fissai attentamente.


    "Perchè sei così negativa Alex?Sei ancora giovanissima.Lo so che per te non è stato facile in passato,ma non è mai troppo tardi per recuperare,dai...
    Adesso ci sono io con te,non sei contenta?"


    Cercai di tirarla un pò su e le sorrisi,incoraggiante e speranzoso.
    Ma subito dopo mi si gelò il sangue nelle vene.


    "Michael,Michael...pensi che tre o o quattro mesi al massimo possano bastarmi per recuperare?!"
    Un risolino nervoso mi uscì dalla bocca e mi sentii improvvisamente la testa come se stesse per scoppiarmi da un momento all'altro.


    "Alex che stai dicendo?!"
    Il mio cuore non lo sentivo più,era fermo.
    Non potevo aver sentito quelle cose...no...Forse avevo capito male,si...Pensavo,ma mi sbagliavo.


    Un'onda potente ed improvvisa s'infranse su uno scoglio vicino a noi,schizzandoci un pò.Pensai subito che anche il mare si volesse ribellare per quella confessione.
    Alex abbassò la testa in avanti e mi prese le mani.


    "Michael...scusa"


    Pensai ancora che sul mio viso le lacrime potevano confondersi con gli schizzi del mare,ma poi sentii scivolarle sempre più calde e copiose.
    Non volevo piangere,ma non riuscivo a impormelo.


    "Amore mio....Michael...Non volevo affliggere anche te.Non volevo.
    Tutto questo si poteva evitare se solo....
    Ma tu non l'hai permesso."

    "Ma stai scherzando spero?!Ed ho fatto pure bene,Alex....Lo rifarei ancora ed ancora..."

    "Michael non piangere"

    "E come faccio?Dimmelo tu perchè io non so più nulla.Non so niente.
    Vedo buio Alex..."

    "Ti amo,Michael..."


    Lei mi parlava,mi sorrideva,mi diceva "ti amo" ed io mi sentivo peggio.
    Come faceva?!Ed io...dovevo far qualcosa per lei...per noi.


    "Da quanto lo sai,Alex?!"



    Piangevo ormai come un bimbo e paradossalmente era lei a consolare me.
    Sapevo che non era il modo giusto,che dovevo infonderle coraggio,ora più che mai,ma mi sentivo come se ero io a dover morire.


    "Lo so da un pò prima che ti conoscessi,ma ...
    Cioè....i dottori mi hanno detto che se voglio,con la chemio,posso tirarla un pò più per le lunghe..."
    Sorrideva con amarezza e tranquillità apparente.


    "Quanto per le lunghe?Quanto?!"
    L'angoscia si era impossessata di me.Di ogni mia singola cellula.


    "Un anno o poco più,ma adesso forse un pò di meno....Non ho voluto cominciare la terapia,Michael."

    "COSA?!"
    Inorridii ancor di più:Alex aveva deciso di lasciarsi andare.


    "MA TU NON PUOI,CRISTO SANTO!!"


    "Dammi una sola ragione per cui dovrei ascoltarti,Michael...Dimmi un pò:che vita ho avuto fino ad adesso?!Non capisci che sono già morta da un pezzo?!"


    Scoppiò in lacrime.
    L'abbracciai e la cullai.Non sapevo cosa dire,cosa fare.


    "A...A..Alex....ci sono io con te.
    Io non ti basto come motivazione?!Non pensi che valga la pena di combattere?Almeno provare....
    Non sei da sola....Ricordi queste parole?!Le hai dette tu a me,una volta.Non posso credere che non le pensi in un momento del genere,Alex...Non voglio crederlo."


    "Michael..."

    "Alex io t'aiuterò.Hai già perso troppo tempo.
    Mi occuperò io di tutto.Lasciami fare....
    Tu non andrai da nessuna parte,amore.Tu resterai con me perchè è giusto così.
    Dio mi ascolterà....lo so...lo so..."

    "Vuoi aiutarmi?"

    "Con tutto me stesso.Perchè?Avevi dubbi?!"

    "Grazie Michael...Forse davvero vale la pena di lottare.
    Forse ce la posso fare.Con te."

    "Con me...si...con me.Alex io ti amo più della mia stessa vita."

    "Stringimi adesso..."


    La strinsi a me con tutta la forza che potevo.
    Alex doveva vivere.Doveva vincere le sue paure,affrontarle.
    Non sapevo se potevo riuscire a mantenere la promessa,ma sapevo che Dio è l'unico medico che può diagnosticarci qualcosa.
    Solo Lui sapeva.
    Ed ancora una volta.....mi riaffidai nelle Sue mani pregandolo di negarmi qualcosa d'importante,ma di lasciarmi Alex.
    Se m'avesse chiesto la mia vita in cambio della sua gliel'avrei ceduta perchè io vivevo in Alex e avrei continuato a farlo finchè ci fosse stato fiato abbastanza.


    _________

    E vai con l'altro :figo:
    :ok:

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    <9>


    [Quando si ama non vi è nulla
    di meglio che dare sempre,
    tutto,la propria vita,
    il proprio pensiero,
    il proprio corpo.
    tutto quel che si possiede;
    sentire quel che si da;
    mettere tutto in gioco e
    poter dare sempre di più]
    (G.de Maupassant)




    Vi ricordate quando vi raccontai della prima volta che mi accorsi di Alex e della sua casa oltre la staccionata?Bene,dissi che ero pronto e deciso ad abbattere il muro che ci separava e così mi sentii dopo quel giorno al mare:pronto e deciso,più caparbio che mai,a voler cercare di offrirle con anima e corpo il mio sostegno.
    Dopo tutti i pianti che mi feci la stessa sera di quella sua orribile confessione,dentro di me sentivo che dovevo sfruttare tutta la mia abilità per trasformare il mio dolore in una nuova forza,una nuova spinta.Dovevo reagire.


    Infondo a cosa sarebbe servito piangersi addosso?!Di certo non avrebbe aiutato nessuno dei due e anzi ci avrebbe distrutti molto più velocemente.
    Non c'era tempo da perdere in pianti.
    La mia fede venne messa ancora una volta a dura prova.

    Avevo visto tantissime persone con lo stesso grave problema di Alex e tutte le volte che guardavo un bambino malato non potevo fare a meno di correre lontano da lui per sfogarmi e piangere.
    E' dura sapere che Dio,così buono e misericordioso,ha un progetto per tutti noi anche se in quel progetto c'è scritto che, a volte,
    qualcuno di noi deve tornare a Lui molto presto e senza quasi avere il tempo necessario per godere di tutte le meraviglie terrene di cui Lui stesso ci ha fatto dono.
    E allora ci si dispera.Si urlano i perchè ed a volte Lo accusiamo o ci danniamo perchè troviamo ingiusto tutto questo.

    Avere fede,ho imparato,è importante per riuscire a darsi una risposta a tutti questi dolorosi "perchè" e paradossalmente,l'unica risposta che mi è sovvenuta è che Dio agisce solo per il nostro bene,perchè ci ama.
    So che è una contraddizione,ma se per Lui il nostro bene significa morire e allora bisogna accettarlo.

    Purtroppo gli uomini sono tali perchè non sono perfetti e quindi non si rassegnano ad accettare ciò che sta scritto nel loro destino.
    Siamo mortali,imperfetti e iracondi,ma Lui ci ama.


    Pensavo che prendermela con Dio non sarebbe servito allora presi in pugno la situazione e con tutto il coraggio che avevo in corpo cercai una via terrena per "tamponare le ferite" sperando che il progetto per la mia Alex fosse a lieto fine,per lei e per me.

    Fu così che mobilitai i migliori specialisti degli Stati Uniti e se non fosse bastato li avrei cercati in cima al Mondo.
    I fragili e provati polmoni di Alex dovevano riprendere a funzionare bene.


    Uno dei medici che la visitò mi disse che non era stato il contatto con i solventi chimici, usati da lei per dipingere,a provocarle il male,ma bensì,purtroppo,c'era già una predisposizione da tempo.
    Di sicuro,aggiunse,non le avrebbe giovato continuare ad inalare quelle sostanze.


    "Michael perchè?! Perchè mi privano anche di questo?!"

    "Amore mio continuerai a dipingere,se lo vorrai,ma devi sacrificare l'olio.Usa la tempera e vedrai che non ci saranno problemi.Hai sentito il dottore...."

    "Ok...mi basta che posso farlo.Hai ragione."

    "Brava la mia piccola..."



    E meno male che si era convinta!Alex si sentiva le ali tarpate e non potevo biasimarla.Se dipingere la faceva star bene doveva farlo e così ogni settimana mi prodigavo di rifornirla di colori e tele quanto bastava a vederla serena.
    Apparentemente,certo.




    Aveva da poco iniziato la chemioterapia,ma per fortuna l'aveva presa abbastanza bene e non si notavano in lei gli effetti,a volte devastanti, di questa cura.
    Credetti che poteva farcela.


    Passavamo molto tempo a distrarci con tante cose e la facevo ridere con scherzi e battutine.
    Non so nemmeno io come,ma ci riuscivo.
    Facevo di tutto per farla sentire normale e le stavo accanto molto più tempo.
    In quel periodo poi,fine gennaio dell'84,il mio lavoro non mi allontanava molto,per fortuna.
    Già però sapevo che l'estate seguente sarei stato impegnatissimo con i miei fratelli al Victory Tour.Comunque avevo già preventivato ed organizzato tutto:sarei corso da lei in tutte le pause che distanziavano i concerti e soprattutto avevo già in mente la persona che poteva seguirla in mia assenza.
    Indovinate un pò?! Si,proprio lei.
    Mia madre.
    Le avevo parlato di Alex e della nostra situazione.Proprio come mi sarei aspettato,donna Katherine,aveva subito allargato le braccia accogliendo la mia proposta.


    "Figlio mio,non devi neanche chiedermelo.Starò con lei e la porterò se vorrà anche agli incontri in Chiesa.Stai sereno."


    Sono sempre stato fiero di essere suo figlio.
    Ho ereditato molto da lei e ringrazio Dio ogni giorno per questo.
    Se sono sempre stato così sensibile ed aperto verso il prossimo lo devo a lei.
    E' meravigliosa.


    E poi...conoscere Alex ha contribuito ad accrescere in me questa sensibilità.




    Ok..ok..Ma la mia storia con lei,comunque,continuava al di là della malattia.
    Del resto l'amavo già prima di conoscere la terribile verità.
    Il nostro amore e la sua sofferenza viaggiavano su due treni diversi e paralleli,solo che speravo che il nostro binario d'amore ci avrebbe condotti per un viaggio interminabile e che avremmo valicato insieme monti e foreste,mari e terre,mentre l'altro treno,quello della malattia, volevo si fermasse alla stazione più vicina,lasciandoci continuare il viaggio soli e finalmente sereni.



    Una sera come tante la stavo riaccompagnando a casa.Aveva cenato da me e conosciuto mia madre.
    La nostra storia era comunque una relazione normalissima di due giovani ragazzi innamorati.
    Quando però arrivammo davanti casa sua...


    "Michael...sii onetso:mi trovi attraente?!"


    La guardai esterrefatto e divertito per quella domanda sbucata così,dal nulla.
    Pensai che molto probabilmente conviveva da un pò con un'insicurezza atroce,dovuta al periodo che stava affrontando.
    Cercai perciò di essere spiritoso e fuorviare.


    "Devo risponderti ridendo o seriamente?!"

    "Preferisco la seconda opzione,Mike,e non scherzare,ti prego.Non sono in vena."


    Presi un lungo respiro rendendomi conto che quella risposta confermava le mie teorie.
    Le presi la mano e cercai i suoi occhi.


    "Alex...non guardare fuori e girati verso me."

    "Ok.."

    "So cosa ti passa per la testa.Lo so.Non sono stupido."

    "Gia.Ma io ti ho fatto una domanda stupida.Non mi dirai mai la verità."

    "Cosa te lo fa credere?!"

    "Perchè dovrebbe interessarti fisicamente una ragazza con una salute molto più che precaria quando tu,nel tuo ambiente,potresti disporre di ben altro...?"

    "Spero tu stia scherzando.Ci rimango malissimo,Alex."

    "Ammettilo..."

    "Non c'è nulla da ammettere a parte che ti amo e che io ti vedo stupenda dentro e fuori,Alex.E sai qual è la verità?!Che non me ne può importare un fico secco di tutte le donne che mi girano intorno.IO VOGLIO TE"


    Scandii le ultime parole.Si rabbuiò ugualmente.


    "E allora....perchè non mi sfiori mai?!Non ti avvicini a me oltre i soliti baci.Oddio...sono stupendi,li adoro,ma non sento elettricità tra noi,Michael.
    Ti spaventa la mia malattia?!Ti blocca,lo so...Non potrai mai desiderarmi come vorrei essere desiderata."

    "Io ti desidero con tutto me stesso Alex....Non puoi nemmeno lontanamente immaginare quanto vorrei stringerti e averti fra le mie braccia....completamente."
    "Perchè non riesco a crederti?!"


    I suoi occhi si riempirono di lacrime.
    Le sollevai la mano e me la misi sul cuore.
    Forse lo gridai...


    "Lo senti?! Senti come batte?! Fa sempre così...non mi fa dormire...Mi fa sudare,rigirare nel letto.Quando ti vedo mi manca il respiro.Io vedo solo te e ti vedo più sana e splendente che mai.
    Ti desidererei anche se ti sfregiasse un'intero camion di coltelli,Alex.Lo so è un paragone forte,ma è per farti capire."

    "Senti tutto questo per me?!"

    "Se lo sento...?! So solamente che l'unica cosa che mi inibisce è che...."

    "Che?"

    "Che tu sei la prima con cui sento di lasciarmi andare,Alex"

    "Non posso crederci....Tu...?"

    "No,mai fatto,se è questo che intendi.Siamo uguali anche in questo.Non immagini quante volte ti penso fra le mie braccia e tremo solo all'idea di sapere cosa si prova.Sento solo che dovrebbe essere l'esperienza più eccitante ed elettrizzante,magica e struggente allo stesso tempo,che io abbia mai vissuto.
    E fino ad ora paragono il sesso alla mia arte.
    Solo li mi sento anche appagato fisicamente."

    "Oddio..."

    "Fammi finire....ti prego.Non desidero altro che condividere tutto questo con te.
    Io ti amo e ti desidero...Ma ho paura solo di me stesso,non certo della tue malattia,Alex."

    "Amore mio....prometto che cercherò di aiutarti a sciogliere questa catena che ti frena.Anche se non sei solo:questa è anche una delle mie paure."

    "Le supereremo insieme.Questa è sicuramente la paura che preferisco....L'unica paura che può farci stare bene.Non è rischioso...Noi ci amiamo."

    "Si..io ti amo...e ti voglio Michael."



    Quella sera non successe comunque nulla,ma sapevo che prima o poi sarebbe giunto quel momento e così.....Beh! Fu sicuramente una dolce preoccupazione in mezzo a mille paure molto più minacciose.

     
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  6. Francina_84
     
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    Ecco.. Il mio presentimento era giusto..

    :comm8jk.gif:

    So già che sta storia mi farà piangere non poco.. Ma ormai non posso non proseguire a leggere.. E' bellissima, sul serio. :love:
     
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  7. AleJackson86
     
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    Francy siccome mi stai taaanto simpatica ti regalo un altro capitolo ok?
    :kiss2:

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    <10>

    [Il mio slancio è infinito
    come il mare,
    e non meno profondo
    è il mio amore;
    più te ne dono
    più ne posseggo,perchè
    entrambi sono infiniti]


    (William Shakespeare)


    Quello che le avevo detto riguardo al sesso era tutto vero e mai come quella volta mi sentii così sicuro e impavido ad affrontare l'argomento che più mi spaventava da sempre.
    Cantavo canzoni i cui testi alcune volte ne parlavano esplicitamente senza mai comunque trascendere nella volgarità eppure nessuno sapeva come m'impauriva nella vita di tutti i giorni....

    Ero e sono pur sempre un uomo fatto di carne come tutti.Anche per me,il sesso,è una debolezza,ma è anche una forza.
    La forza di concedersi totalmente alla persona che più si ama senza lesinare nulla,ma completando in un atto fisico ciò che si sente nell'animo.

    Alex mi ha insegnato questo,ma infondo l'ho sempre saputo.

    Io gay?!Si...c'è chi l'ha detto.E' vero,ma si è sempre sbagliato di grosso.
    Non farmi fotografare in atteggiamenti intimi con qualche modella(come magari succede a molte star)non vuol dire che non mi piacciono le donne,anzi...Mi piacciono così tanto ed ho talmente rispetto per la categoria che se mai mi fossi innamorato di qualcuna di certo non l'avrei sbandierato ai quattro venti.
    Non ne sono capace:ciò che è mio rimane tale.

    Ho sempre vissuto in forte contraddizione con me stesso perchè da una parte il mio sogno di diventare il più celebre personaggio del pianeta si era avverato,ma allo stesso tempo ho sempre difeso con le unghia e coi denti la mia privacy.
    Una mia ipotetica relazione amorosa mi sarebbe piaciuta viverla nel più privato possibile.
    Per questo nessuno ha mai saputo di Alex.
    Lisa e Debbie...beh!Quella è tutta un'altra storia.


    Ritornando alla mia attrazione per Alex:c'era eccome!
    Nessuno può immaginare il putiferio ormonale che mi scatenava solo guardandola....
    Mi faceva andare fuori di testa quando ,ignara di ciò che mi provocava,si sbuffava in alto un ricciolo impertinente cadutole sul viso,oppure quando,mentre mi ascoltava parlare,si pizzicava con l'indice e il police il suo labbro inferiore,attenta al mio discorso.
    Giuro:non sono un pervertito,ma mi attirava la sua ungenuità e la sua semplicità meglio di qualunque paio di calze a rete su una donna seminuda e provocante.

    Penso semplicemente che ciò che non non viene mostrato lasci tanto all'immaginazione....ed io sono un tipo che ama fantasticare.

    Ogni volta che tornavo a casa,dopo esser stato in sua compagnia,sentivo l'esigenza di dar sfogo al mio desiderio represso e (non me ne vergogno)"facevo tutto da me".
    Definirlo con il termine specifico di autoerotismo mi da quasi l'impressione di una cosa solo ed esclusivamente fisica e un pò animalesca...Invece per me,quell'atto,era un elevarsi al di sopra delle cose materiali e della carne stessa:un abbandono totale in cui navigava la mia mente.
    Certo non nego che dovevo fare i conti con la mia coscienza tutte le volte che ritornavo da quei "viaggetti" tra l'inferno e il paradiso.
    Credo di aver reso l'idea,no?!


    Grazie a quella conversazione con Alex,riguardo la nostra intimità come coppia,mi sentii come caricato di un'energia particolare e del tutto positiva.
    Aspettavo solamente l'occasione giusta anche perchè non volevo che pensasse fosse stata un'azione "indotta" dal nostro colloquio,se così possiamo definirlo.


    Se ci penso sento ancora i brividi salirmi lungo la schiena...
    Volete che vi racconti come è andata?!Ma certo...non vedete l'ora,però vi consiglio di togliervi dalla faccia quel sorrisetto avido e malizioso perchè vi renderò partecipi di uno dei momenti più belli della mia vita:la mia prima volta,sì.
    Ciò che vi dirò è pura magia....
    Cosa v'aspettavate?!Infondo sono sempre stato un gentiluomo io...

    "Ciao Michael"

    Alex venne ad aprirmi e mi gettò le braccia al collo.
    Non si aspettava una mia visita anche perchè le avevo detto che quella sera non potevo andare da lei.
    Era sorpresa e contenta di vedermi.
    Fui felice di trovarla serena e sorridente.
    Tutto merito del consueto "bagno del dopo-cena".
    Aveva i capelli raccolti in una coda alta e soffice ed indossava una camicetta corta che le copriva appena metà cosce.

    Non seppi trattenere un'occhiata maliziosa ed ammiccante e lei se ne accorse.
    Arrossì e tentò invano di abbassarsi al limite quell'orlo di cotone giù per le gambe.
    Era incredibilmente sexy.....Tanto sexy.
    Mai l'avevo vista così.



    "Scusami per l'abbigliamento abbastanza improvvisato,ma....mi avevi detto che..."

    "Si,scusa tu...E' solo che mi andava di vederti.
    Meno male che non eri già a letto."

    "No infatti...sono appena uscita dal mio bagno caldo e..."




    "Sei stupenda."

    "Smettila..."

    Sapeva benissimo che lo pensavo veramente.

    "Mi guardi con gli occhi dell'amore,tu..."

    "Ti vedo.E' diverso...
    E ciò che vedo mi piace....parecchio anche."

    "Michael su..."

    "Non scherzo.Sei.....perfetta"

    Tirai un lungo sospiro per calmare i miei improvvisi bollori.Non volevo metterla più in imbarazzo di come già era.

    "Ok...ma adesso,Alex,vieni qui e dammi un bacio..."

    La sospinsi piano verso di me,tirandola appena da un braccio e poco dopo le mie labbra furono incollate sulle sue.

    Ricordo perfettamente la sensazione che provai sentendo il suo corpo aderire al mio.
    Fu un bacio intenso e prolungato durante il quale la tenni stretta a me con una mano dietro la sua nuca e l'altra intorno alla vita sottile.
    Potevo percepire le linee sinuose e femminili sotto quel leggero,ma solido contatto e presi a sfiorarla lentamente per tutta la schiena tonica fino a dove l'incavo del corpo mi suggeriva l'inizio di una più morbida e sensuale rotondità.

    Quando ci staccammo,ricordo,tenni ancora per qualche istante gli occhi chiusi e le mie labbra presero a raffreddarsi piano sotto quel leggero spostamento d'aria provocato dal nostro distacco.

    Non mi sfuggirono i suoi occhi lucidi,quel suo sguardo assottigliato e carico di desiderio.Di sicuro non le sfuggì nemmeno il mio.

    Ci guardammo occhi negli occhi ancora per una manciata di secondi dopo di che la porta,rimasta ancora aperta,si richiuse alle nostre spalle.
    Forse la spinsi con un piede,ma eravamo così presi,l'uno dell'altra,che non ci feci neppure caso.

    Il divano accanto al pianoforte era troppo vicino per essere ignorato....Mio Dio sono sensazioni che conservo ancora nel cuore e ogni volta che ci penso le sento più vivide che mai....
    E' troppo emozionante,credetemi.

    Il resto venne da se...potete immaginarlo.

    "Oh santo cielo,Michael....che stiamo facendo...?!"
    Biascicò appena quelle parole ed io la sentii appena.
    Il mio cuore pompava sangue a tutto il corpo e molto velocemente.Mi sentivo la testa in un tornado di emozioni.

    "Amore mio...lasciamoci trasportare....E' quello che desidero....Dimmi che mi vuoi anche tu e non mi fermerò"

    "S..si Mike...lo voglio...lo voglio con tutta me stessa"

    In poco tempo ci ritrovammo completamente privi di ogni superfluo indumento.Sentivo il calore dei nostri corpi tremanti d'emozione e di eccitazione.
    Mi adagiai piano su di lei e so solo che ciò che percepii quando fummo immersi l'uno nell'altra fu una sensazione talmente indecifrabile a parole che non saprei definirla con aggettivi diversi dal "dolorosa e piacevole" allo stesso tempo.
    La sentii gemere soffocata dalla mia bocca che subito l'avvolse travolgendo quella sua nel bacio più passionale che ci fossimo mai scambiati.

    Dimenticammo tutto:la malattia,la timidezza,persino chi eravamo,forse...

    Dopo l'amore ci ritrovammo abbracciati,ancora caldi e frementi,sudati ed appagati ed io sentivo il suo profumo su ogni centimetro del mio corpo.
    Ero pieno di lei.

    Una frase che non dimenticai mai,che Alex,mi disse in quel momento fu:

    "Amore mio...sono morta e risorta in questo momento.
    Se è questo che si prova morendo allora....voglio morire fra le tue braccia.
    La morte non mi farebbe più paura...
    Ti amo."

    La strinsi forte a me e non seppi dire nulla.
    Dio...come ci amavamo!




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    La musica è "Il Bacio" di G.Allevi
     
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  8. 0marta0
     
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    cavoli...lo sapevo che c'era la "fregatura"!!!! :(
    comuqnue sei bravissima!!!! caspita è davvero bella e coinvolgente!
    e poi molto emozionante! brava! :)
     
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  9. Francina_84
     
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    Se è questo che si prova morendo allora....voglio morire fra le tue braccia

    Se inizio a piangere da qui, non oso pensare ai prossimi capitoli.. Poi Allevi in sottofondo rende la cosa ancora più devastante..
    SPOILER (click to view)
    Il pianoforte è lo strumento che amo di più in assoluto. :love:
     
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  10. lovewinter,
     
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    Oh.. questa ff è davvero bella.. davvero davvero :comm8jk.gif:
     
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  11. AleJackson86
     
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    Grazie ragazze!!! :hug:

    Ecco a voi tre capitoletti :ok:

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    <11>


    [Ci sono giorni pieni di vento,
    ci sono giorni pieni di rabbia,
    ci sono giorni pieni di lacrime
    e poi ci sono giorni
    pieni d'amore che ti danno
    il coraggio di andare
    avanti per tutti gli altri giorni]
    (Romano Battaglia)




    Da quella famosa sera in cui io ed Alex facemmo l'amore per la prima volta,mi sentii come cambiato:il timido Michael,il bambino di Gary,era finalmente divenuto un uomo.
    Anche Alex mi sembrò diversa e divenne molto più sciolta nei suoi atteggiamenti.

    Marzo era ormai alle porte e il mio amore continuava la sua lotta per la vita.
    Settimanalmente la visitava il medico e la situazione sembrava rimaner stabile,ma non per questo incoraggiante.
    Il fatto stesso di non averla mai vista star male fisicamente mi aiutava un pò e....mi illudeva altrettanto.
    Sapevo che prima o poi la chemio avrebbe sortito i suoi effetti,ma non mi spaventava l'idea di veder cambiare l'aspetto di Alex,no.Mi preoccupava invece come l'avrebbe presa lei!

    Un pomeriggio assolato,Alex,mi condusse ancora una volta fuori nel suo giaardino sul retro dell'antica villetta.
    Ricordate la vecchia quercia con su la casetta di legno?Ecco...fu proprio li che mi stava portando.
    Come al solito salì prima lei.
    Non appena arrivai su anch'io la vidi come trafelata in viso.

    "Alex che hai?!Che c'è?!Stai male?!"

    Il mio cuore era ridotto ad una briciola pulsante e dolorosa nel mio petto.
    Alex respirava affannosamente.
    Le aprii d'istinto alcuni bottoni della camicetta rosa come per darle sollievo anche se sapevo bene che non dipendeva da quello.

    "Amore!!Parla..Alex! Come va così?!"

    Finalmente riprese a respirare e cercò di sussurrare appena qualche parola.che all'inizio non capii perchè la sua voce mi arrivò bassa e strozzata.
    Si schiarì la gola e anch'io ripresi a respirare.

    "E'....è tutto ok,Michael"

    Istintivamente mi portai le mani al volto e mi rannicchiai seduto su quella pedana di legno con i gomiti puntati alle mie ginocchia.
    Emisi un sospiro così lungo che mi lasciò quasi svuotato.Ricordo che sentii un brivido di freddo e poi tanto caldo improvviso invadermi il corpo.

    "Mi è preso un colpo Alex.La prossima volta cerca di salire su più lentamente ok?"

    Non fu un rimprovero,piuttosto un'implorante richiesta.
    Ma come volevasi dimostrare,la dolcezza e l'altruismo innato della mia Alex,la portò ad avvicinarsi a me.Ancora una volta fu lei a cercare di tranquillizzarmi.

    "Michael,non è successo nulla!Guardami!"
    Sorrideva...Mio Dio quanta forza e che coraggio che aveva!
    E poi era sempre più bella...ogni giorno di più.

    "Sto bene,vedi?"
    Mi baciò sulla guancia afferrandomi il viso tra le mani come si fa con i bambini.

    Seguì un momento di silenzio in cui si sentiva solo il cinguettio di un uccellino,lì da qualche parte nascosto tra le fronde.

    "Voglio fare tante cose....Voglio fare tante cose."

    Lo disse a me,ma fu come se parlasse a se stessa ad alta voce.

    "Voglio cominciare a vivere!!"
    Rise.
    Io non ci trovai nulla di divertente in quella risata amara.L'ultima frase l'aveva detta con palese sarcasmo.
    Non parlai perchè mi sentivo impossibilitato a farlo.
    Se avessi aperto la bocca sarebbe solo uscito un urlo tremendo o magari dei singhiozzi irrefrenabili.

    Alex sospirò e guardò fuori da quell'apertura quadrangolare nel piccolo rifugio sull'albero.
    Da li si vedeva la sua casa e tanto verde.
    Era di una serenità quasi surreale in viso.Mi faceva paura.
    Poi si addolcì e rimase assorta a contemplare chissà quale punto lontano,ma i suoi occhi non stavano fissando il paesaggio.....Si guardavano dentro.

    "Michael..?"

    "Mmmh..?"

    "Giurami che mi farai vivere tutto ciò che c'è da vivere....Voglio fare tutto,tutto!Prima che..."

    "Nulla!!Alex non succederà nulla di ciò che pensi!Smettila ti prego,mi fai stare male.Te lo chiedo da egoista adesso..."

    "Guarda quì..."

    S'infilò una mano tra i riccioli e sembrò lisciarli.Ne sfilò senza fatica una piccola ciocca.

    "Vedi?!Non sono io a deciderlo"

    Per tirarmi su pensai che prima che le fosse caduta quell'intera montagna ricioluta io sarei sicuramente divantato già vecchio.
    Volli dirglielo,ma il suo pianto silenzioso mi frenò ed allora mi limitai ad abbracciarla.

    "Alex,amore mio,faremo tutto quello che vorrai fare.E' una promessa.
    Ma....cos'è che ti dico sempre?!"

    "Non devo piangere,lo so.Ok non piango."

    "Esatto! Guarda che è molto importante che tu ti sforzi di sorridere,di essere più positiva.
    Lo so che non è facile,ma se vuoi guarire questa è la prima cura da fare.
    Un sorriso,una risata...cura meglio di ogni altra medicina,
    Mi capisci Alex?!Solo la nostra forza di volontà fa già il cinquanta per cento del lavoro"

    "Lo pensi davvero?"

    "E' scientificatamente provato,amore.
    Basta volerlo fortemente."

    Le dissi così e lei mi baciò.
    Poi si fece una grande risata e stavolta capii che le proveniva dal cuore.

    "Guarirò...anzi,sono già guarita!"

    "Vedi?"Grande Alex...E' così che ti voglio."

    "E' grazie a te,Michael...Prima che entrassi nella mia vita io...beh...volevo lasciarmi andare.Legarmi un sasso alla vita e lasciarmi sprofondare.Era così che mi sentivo.
    Ma poi...sei arrivato tu.Mi hai salvata e...indipendentemente da come finirà"

    "Finirà che ci lasceremo tutta questa brutta storia alle spalle,amore.E' questo il finale."

    Annuì e sorrise.Lo feci anche io.
    Le mie stesse parole mi avevano tranquillizzato e ci volli credere.
    Poi...non so come fu,ma le feci una richiesta che mi colse inaspettatamente e sorprese entrambi.

    "Vuoi venire a stare da me,Alex?"

    Le chiesi proprio questo,sì.

    "Ehh?!"
    Naturalmente sgranò gli occhioni...

    "Alex...sei sempre qui da sola in questa casa enorme solo per una persona.Voglio dire:dormi sola,mangi da sola il più delle volte....Io non posso star sempre qui con te e...."

    "Michael,io ci sto bene.Sono certa che stare bene anche da te...Tua madre poi è...fantastica!Ma io qui ho tutto...E sai cos'è il mio 'tutto'...no?!"

    "Ok...come vuoi.Se stai bene così allora sto bene anche io.Nessun problema."

    "Senti....invece."

    "Cosa?"

    "Mi andrebbe di fare una passeggiata adesso...."

    "Bene amore! Si va....Dove vuoi che ti porti?"

    "Al mare...in quella spiaggia dove siamo stati una volta."

    Ripensai a quel giorno e mi si strinse ancora il cuore,ma se lei voleva andarci io l'avrei accontentata.

    "Andiamo!"

    Arrivammo alla piccola caletta che il sole stava quasi tramontando.
    La brezza marina ci accarezzava la pelle e il clima era molto mite e piacevole.
    L'oceano sembrava invitarci ad un bagno fuori stagione.Un'idea folle,pensai.
    Ad un certo punto Alex si tolse i pochi abiti che aveva indosso restando solo con l'intimo bianco.

    "Hey!!Ma che intenzioni hai?"

    Mi fece l'occhiolino e con un gesto veloce si sfilò via anche il reggiseno rimanendo in slip.
    Non sapevo se rimanere bloccato alla vista di quel corpo giovane e stupendo o al fatto che Alex,con gravi problemi di salute,stava per tuffarsi in quelle acque per lei ancora troppo gelide.

    "ALEX!! NON PROVARCI..."

    "Dai...vieni quì anche tu!Ti prego Michael...L'ho sempre sognato!!"

    Ero pazzo?No.
    Ero drogato?No.
    So solamente che non me la sentii di contraddirla ancora.
    Non so bene come feci,ma in poco empo mi ritrovai con solo i miei slip,morto di freddo ed immerso nell'acqua fino al collo.
    Nuotai verso di lei e mi abbracciò.

    "Tu sei folle..."

    "Anche tu!"

    Mi rise in faccia ed io non seppi resistere e la baciai.
    Il nostro bacio salato mi riscaldò completamente.

    "Michael!!Guarda lassù!!"

    Alzai gli occhi al cielo ed uno stormo di rondini ci passò sopra le teste.

    "E' bellissimo,amore...E' stupendo!"

    "Si Alex...è stupendo"

    "Un giorno io volerò Michael,come loro...."

    "Tu volerai con me,Alex perchè questo è il mio di sogno..."

    Quel giorno fu sensazionale e non lo dimenticai più anche perchè fu una di quelle rare volte in tutta la mia vita in cui mi sentii libero.
    Alex aiutava me.Io aiutavo lei.
    Non poteva esserci niente di più perfetto.


    _________


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    <12>


    [Se io potrò impedire ad un cuore
    di spezzarsi,non avrò vissuto invano.
    Se allevierò il dolore di una vita
    o guarirò una pena,o aiuterò un
    pettirosso caduto a rientrare
    nel suo nido,non avrò
    vissuto invano.]
    (Emily Dickinson)






    Alex non voleva assolutamente saperne di trasferirsi a casa mia,però man mano passava il tempo la vedevo sempre più malinconica ogni qualvolta dovevo lasciarla per tornarmene a casa.
    Mi chiedeva spesso di restare cinque minuti soltanto ed io,non solo l'accontentavo,ma poi non volevo più andare via e finiva sempre che quei"cinque minuti" si moltiplicavano a dismisura.
    Il più delle volte finiva che stavamo accoccolati sul divano e parlavamo delle cose passate che più ci erano rimaste nel cuore.Io le dicevo di come ero felice quando mio padre tornava a casa con le ciambelle glassate che piacevano tanto a me e a tutti i miei fratelli e di come ogni volta facevamo a gara per accaparrarci quella più grossa.
    Lei mi raccontava anche tante cose...Una sera mi parlò di quando suo padre un giorno si presentò a casa con un cucciolo di labrador.Mi disse che era come il suo piccolo peluche e ogni sera non andava a letto senza portarselo dietro.
    I suoi la rimproveravano perchè non volevano che il cane salisse sulle coperte,ma lei,quando tutti dormivano,chiamava piano il suo amichetto peloso e di nascosto lo faceva sgattaiolare dentro al letto.
    Alex era figlia unica e quindi quel cane,per lei,divenne come un fratellino.Un compagno di giochi.
    Volli sapere allora che fine avesse fatto e lei mi rispose che una sera,uscendo in giardino per portargli la cena,non lo trovò più.Forse era stato rubato o magari era scappato,ma lei non seppe mai la reale fine di quel cane.
    Però mi mostrò parecchie fotografie di lei in posa con Frisky....era tanto sorridente!

    Certo che non parlavamo soltanto.No...Ci baciavamo.Stavamo ore a sbaciucchiarci che al sol pensiero sento ancora le labbra avvamparmi.
    Si....facevamo l'amore.Spesso anche.
    Solo che notavo,giorno dopo giorno,che Alex tendeva a non mostrare troppo del suo corpo.Si sentiva insicura.
    I suoi bei capelli stavano cominciando a scomparire del tutto e lei non voleva farsi mai vedere da me senza che indossasse un foulard o un qualunque copricapo che la nascondesse.

    "Forza Alex...apri!"

    "Un secondo solo,Mike...Aspetta"

    E la porta si apriva con lei che ancora finiva di allacciare il suo colorato pezzo di stoffa sulla testa.Sorrideva come se fosse la cosa più normale di questo mondo,come fa una donna che si avvolge la stuoia intorno al capo a doccia finita.
    Era per questo che l'amavo sempre più.Poi mi gettava le braccia al collo,come sempre e mi stritolava con tutta la forza che aveva,per quanto era felice di vedermi.Sembrava proprio una tenera bimba.
    Cercavo comunque di non fissarla troppo per non metterla a disagio.

    In fin dei conti a me non importava nulla dei suoi capelli....certo volevo che le ricrescessero,ma di più desideravo che guarisse.Con tutto me stesso.
    Avrei dato volentieri una parte del mio corpo,la più "inutile"(se mai ce ne fosse una),un dito,una qualunque parte in cambio della sua guarigione.Chi non a che fare con questo tipo di cose non può capire il mio stato.Non lo giustifica,ma vi giuro che ero pronto a sacrificare me stesso pur di vederla in salute.

    "Lo so che appaio ridicola,Michael..."

    "Per quale motivo,Alex?"

    "Per il mio stato."

    Un giorno mi disse proprio questo,indicandosi il capo fasciato.

    "Il termine 'ridicola' non si sposa bene con la tua persona,Alex,mi dispiace..."

    "Si,ma tanto un foulard non mi renderà mai bella"

    "Tu non hai mica bisogno di un foulard per esserlo,amore mio"

    "Michael,per favore.."

    "E no,scusa!E' quello che penso....Se lo togliessi saresti splendida comunque,lo so."

    "Voglio tenerlo...anche se apprezzo molto,Mike...."

    "Ok. Tienilo.Lo sai chi mi sembri?!"

    "Chi?"

    "Una di quelle magnifiche donne africane dei quadri etnici....Molto esotico,si si..."

    "Ma smettila...ahahah..ma come fai?!"

    "A far che?"

    "A farmi ridere anche se non mi va...?"

    "Dote innata,cara..."

    "Ecco...ci avrei giurato!"


    Mi guardò con i suoi occhioni dolci e scuri,sorridendo,poi afferrò il cesto della frutta finta esposta sul tavolo e se la mise in testa.

    "E così..?!Guardami adesso!!"

    "Perfetta!Quadro completo,Alex..."

    "Deformazione professionale..."

    "Modestamente...eh?!"

    Scoppiò a ridere arricciando il naso,dolcissima.

    "Vieni qui"

    La chiamai e si avvicinò.Stavo ridendo anche io quando mi prese al suo solito il viso tra le mani e mi fissò sognante.

    "Michael...sei così bello quando ridi...Te lo dirò sempre,non mi stancherò mai!
    Faresti spuntare il sole anche col diluvio universale,con questo sorriso che ti ritrovi..."

    "Adesso puoi capire perfettamente cosa provo io quando guardo te,Alex."

    Mi baciò.Rimasi in silenzio a contemplare ancora per qualche istante il suo viso a pochi centimetri dal mio.Quello era uno dei tanti momenti in cui Alex mi appariva più sana che mai,come se niente stesse minacciando la nostra unione.Tutto era magico in quei momenti.

    A volte mi sforzavo di non pensare alla sua malattia,ma c'erano giorni tristi in cui quel tarlo fastidioso scavava profondi buchi nella mia mente e allora volevo urlare.


    "Michael..?Cosa farai quando non ci sarò più?"

    Mi poneva spesso questa domanda orribile alla quale non davo mai risposta perchè in un modo o in un altro trovavo la scappatoia per sfuggirne e deviare il discorso.
    La morte era il pensiero più ricorrente nella testa di Alex,lo sapevo.
    Certi giorni mi sentivo quasi inutile io e tutti i miei metodi o stratagemmi per riuscire a tirarla su di morale o magari a farle pensare cose più positive.

    Mi disturbava parecchio la sua serenità,la sua tranquillità e la sua freddezza ogni volta che ripescava questo argomento.Sembrava che stesse parlando di andare a fare una gita o cose del genere.La cosa che però mi spaventava maggiormente era che questa sua ostentata serenità non era nient'altro che una maschera,una bomba senza sicura pronta per esser scagliata.
    Quando "la bomba"esplodeva era terribile:urlava,piangeva,addirittura si schiaffeggiava per la rabbia.Inutili erano i miei tentativi di calmarla perchè coinvolgeva anche me in quel ciclone di disperazione.
    Però almeno si sfogava ed era anche da capire.

    Tutte le volte a cui assistevo a queste scenate non vedevo l'ora di tornare a casa per cominciare i miei,di sfoghi.
    Ricordo mia madre che correva su in camera mia sentendo il fracassi disumano che facevo prendendo a calci qualsiasi oggetto o mobile mi si presentasse a tiro.
    Bussava alla porta e mi gridava di calmarmi.Le aprivo.Mi abbracciava.Piangevo.
    Quante volte è successo?Troppe.

    "Leggi questa tesoro..."

    E mi passava la preghiera consolatoria di turno,mi accarezzava le mani e la leggevamo insieme.

    "Domenica porteremo Alex in Sala con noi,a pregare,ok?Stai tranquillo Michael...Tutto si risolverà."

    Mi ripeteva spesso quella poesia bellissima di quel famoso quanto anonimo poeta brasiliano che narrava di un tizio che camminava sulla spiaggia con il Signore e nel cielo rivedeva tutti i giorni della sua vita.Ad ogni giorno corrispondevano quattro orme,le sue e quelle del Signore.Però,proprio nei giorni più tristi della sua esistenza,sulla sabbia rimanevano solo due orme ed allora il tizio chiedeva al Signore perchè lo avesse lasciato solo proprio in quei momenti così bui e tristi.Il Signore gli rispondeva che i giorni in cui lui vedeva solo due orme sulla sabbia erano quelli in cui Lui lo teneva in braccio.
    Questa storia mi ha sempre commosso e mi consolava parecchio.Dio non ci abbandona nei momenti difficili,anzi.Con questa convinzione andavo avanti e spesso ero io a raccontare la storia ad Alex.

    Un giorno decisi di farle una sorpresa:comprai un cucciolo di labrador color miele,dolcissimo.Lo chiusi in una scatola dopo averla forata per far passare l'aria al cagnolino ed avvolsi un enorme fiocco verde sul coperchio.
    Era una cagnolina in effetti...e chissà se,almeno quella compagnia poteva consolare e distrarre la mia Alex.

    Giunsi alla staccionata con quell'enorme scatolone in mano.
    Mi vide e come al solito corse ad aprirmi.
    I suoi occhi curiosi e ridenti si spostarono sul dono che le avevo portato.

    "Sei curiosa di scoprire cosa ho comprato per te?!"

    "Michael....sempre regali mi fai...!!Come potrò mai ringraziarti?"

    "Aprilo...nemmeno sai se ti piace..."

    Non appena sollevò il coperchio,la femminuccia di labrador le si fiondò addosso,leccandole il viso e muovendo la codina a più non posso.Sembrava quasi che le si dovesse staccare da un momento all'altro,per quanto dondolava.

    "OHH....MICHAEL!! MA IO....OH MIO DIO!!"

    Era felice.Il mio cuore si riscaldò a quella scena e i miei occhi cercavano a stento di restar asciutti.Alex pianse,ma finalmente dopo tanto tempo,pianse di gioia.

    "E' una femmina!"

    "Si.Alex...come vuoi chiamarla?!"

    Guardò il fiocco verde,guardò me,guardò il cucciolo.
    Carezzandole il musetto la alzò fino all'altezza del suo viso.

    "Hope"

    " 'Hope' è davvero un nome fantastico amore..."

    "Già...
    E a te piace,cuccioletta?!"

    Disse rivolgendosi al labrador e poi rise.

    "Oh...si ti piace!! Michael guarda come muove la codina...ahahah...oh che tenera che sei,tesorina.."

    "Sono felice che ti piaccia"

    "Michael...grazie.Ti amo tanto amore mio...."

    "Io di più..."


    Hope poteva essere un buon inizio per continuare a vivere sereni.
    "Speranza".
    Nessun nome poteva esser più azzeccato e fui contento che Alex pensò di chiamarla così.
    Praticamente una speranza per tutti.


    ________


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    <13>



    [Esiste nella vita una
    sola felicità:
    amare ed essere amati]
    (G.Sand)







    L'idea di una nuova e costante compagnia,24 ore su 24 era piaciuta molto ad Alex.



    "Michael,ma tu sei fantastico!!E' stato come rivivere il mio primo incontro con Frisky...E tu...oh..ti sei ricordato di uno dei momenti più belli e felici di tutta la mia vita..."


    "Alex,io mi ricordo tutto di te.Ti potrei disegnare anche ad occhi chiusi per quanto ti conosco.Tu parli e il mio cervello registra:è automatico.Sono orgoglioso di essere riuscito a rallegrarti"


    "Hope è eccezionale,Mike...sapessi come mi cerca!E' sempre incollata a me,notte e giorno,ma soprattutto la notte,sì....Vedi....mi dorme accanto e mi fa una tenerezza!!Che bello...che sensazioni stupende....Che emozioni ritrovate,Michael....grazie a te.La notte mi sento meno sola adesso.."


    "La notte vorrei esserci io al posto di Hope,Alex..."



    Non so nemmeno perchè dissi quella frase.Per la verità non è che non volessi dirla solo che era un mio pensiero e non credevo mi uscisse così,di getto,senza prima farmelo passare dalla ragione.Mai ero stato così schietto con Alex o almeno mai in questo campo.


    La sua faccia mi fece intendere perfettamente che non si sarebbe mai aspettata da me quest'affermazione così audace per il mio carattere.Lei mi conosceva già molto bene.Abbassò lo sguardo e con due dita prese a torturare l'orlo della sua maglia a righe.Era nervosa,si percepiva,ma sulle labbra chiuse notai estendersi un sorrisetto compiaciuto e imbarazzato allo stesso tempo.


    "Michaeeeel...."


    Lo sussurrò appena,il mio nome.
    Le andai vicino e le cinsi la vita con tutt'e due le braccia:potevo sentire il calore del suo corpo.Inclinai la testa e poggiai le labbra sul suo collo....delicatamente.


    "Amore...non devi arrossire...."


    Piccoli baci sulla sua pelle.
    "E' quello che penso,Alex....Non avere paura di me,non ti imbarazzare,piccola mia"


    Le sussurravo quelle parole e nel frattempo m'inebriavo del profumo dolce e delicato della sua pelle così liscia,compatta,scura e tanto morbida.
    Invintante.


    "Oh amore....Mi fai sentire.....'normale' "


    "Non sai quanto ti sbagli Alex...Tu non sei 'normale',no...E' per questo che mi mandi fuori di testa:sei una creatura divina,sei incantevole,non sembri terrena....Io ti amo...Io ti desidero"



    La baciai senza darmi il tempo di leggere ulteriore timidezza nei suoi occhi,senza darle il tempo di replicare...di farmi dire ti amo anch'io...Lo sapevo.Ignorai la sua allusione perchè doveva capire che per me non era cambiato nulla.I miei sentimenti per lei non si erano rinforzati dopo aver saputo della sua malattia.La mia non era tenerezza o pietà.Il mio era amore puro e sincero che,sono certo,sarebbe aumentato anche se Alex non fosse stata malata.


    Aumentavano i mesi insieme a lei e così cresceva il mio amore e il mio interesse nei suoi confronti.Sotto tutti i punti di vista.


    Il contatto con quel corpo mi scatenò un'improvviso desiderio.Ricordo che ogni volta che mi prendeva quella voglia di lei provavo sempre la medesima sensazione:la testa si riempiva del nulla totale,la vista si annebbiava,il mio cuore prendeva a battere più veloce,cominciavo a sentire ondate di calore e al contempo tremavo di fredda tensione.Fare l'amore con Alex era sempre come farlo per la prima volta.Stesse emozioni e tutte le volte erano importanti e da ricordare.Per questo le ricordo bene.


    "Alex...ti voglio...adesso"


    So cosa state pensando:"Alla faccia della timidezza!!",vero?! beh...ma che posso farci?!Le dissi proprio così.Ormai ero un burattino e a movere i fili era la mia volontà,il mio amore.


    Con mia grande sorpresa,dopo quelle mie parole,Alex si limitò a guardarmi negli occhi e ad acconsentire in una tacita risposta il mio invito.
    Fu lei,stavolta, a prendere in pugno la situazione...mi spinse piano contro il tavolo della cucina e afferrandomi la nuca mi baciò con un impeto mai visto prima.
    La presi in braccio e la feci sedere sul bancone di legno.Mi baciava il collo,mi accarezzava spasmodicamente,sentivo il suo desiderio di me e percepivo voglia di lasciarsi andare totalmente,senza pensare a come e perchè.
    Alex voleva 'evadere' da se stessa.Forse il sesso l'aiutava,non so...So solo che qualsiasi impulso la muoveva era comunque un impulso sincero e non dettato dalla sofferenza.Alex mi desiderava,mi amava.Come io amavo lei.
    Lo sentivo.


    La passione ci travolse in un istante e ci consumammo d'amore,quel pomeriggio d'aprile,in quella cucina,su quel tavolo di legno.Era bellissimo pedermi in lei.Il sesso l'avevamo scoperto insieme ed eravamo cresciuti.Il nostro sentimento rendeva poi quell'atto fisico un momento magico e unico.


    Abbracciai Alex forte.


    "Michael,guarda Hope!!"


    Rise divertita,indicandomi la cagnetta che,sull'uscio della cucina,stava immobile e seduta.Ci fissava con quegli occhietti scuri e buoni.Risi anch'io perchè non volli immaginare da quanto tempo stava lì,così tranquilla e silenziosa.
    Quasi sicuramente Hope aveva assistito a tutto il nostro sfogo d'improvvisa passione e...oddio...risi fino alle lacrime immaginandomi la scena.


    Quando si accorse che la stavamo osservando mosse la codina,abbassò la testa,ma continuava a fissarci.Tremava tutta e le zampette erano come indecise se muoversi verso di noi o meno.
    Alla fine Alex allungò una mano facendo un verso con le labbra per richiamarla a se.Hope non perse tempo,non aspettava altro.In un attimo fu subito fra le braccia della mia ragazza.
    Le carezzai anch'io la testolina pelosa mentre con quella linguetta rosa e ruvida assaporava freneticamente le mani di Alex.


    "Vedi Mike...?!Mi da i bacetti..."


    "Vedo,vedo...Non so,ma se non fosse perchè è una femminuccia potrei essere anche geloso di tutto questo..."


    Naturalmente ironizzai un pò.
    Hope era riuscita ad interrompere dolcissimamente e direi anche molto singolarmente le nostre effusioni amorose.


    "Praticamente,Alex,le coccole finali le stai riservando tutte a lei...Monellina,Hope,monellina che non sei altro!"


    Ma la cagnetta cominciò a leccare anche me....Fu tremendemente tenero quel momento.Alex rideva,io pure,Hope....leccava.


    "Michael....anche lei mi ama.Ho il dovere di riservarle certe attenzioni eh...E poi scusa...penso di avertene date abbastanza mentre lei,poveretta, stava li da sola nell'angolino...."


    "Alex...mi sa che hai ragione...ahahah...Quindi si è sentita esclusa la piccoletta eh?!"


    "Baciami Mike"


    La baciai senza farmelo ripetere ancora.Le sue labbra fresche furono di nuovo incollate alle mie e subito diventarono calde.




    Quella fu una giornata piena di emozioni positive.Rilassante,divertente,accesa di passione e d'amore.
    Desiderai che tutto il resto dei miei giorni fossero stati così.Poi quel cucciolo di labrador,nuovo arrivato,portò momenti sereni e spensierati in casa di Alex.
    Quelle vecchie mura sembravano aver preso un pò di respiro...aria pulita....ventate di allegria.



    Prima che me ne andassi,ormai arrivati a sera,Alex mi bloccò tenendomi per un braccio.


    "Amore...aspetta!"


    "Hey piccola che c'è?Dimmi tutto..."


    "Non andare a casa.Rimani qui stanotte."


    "Speravo che me lo chiedessi..."


    Mi tirò a se e con la mano libera spinse la grande porta che si richiuse dietro di me con il solito tonfo sordo e pesante.


    "Grazie che hai accettato di farmi questo favore...."


    Le misi un dito sulle labbra.


    "Non dirlo più....Anzi,fammi tu un favore..."


    "Cosa?"


    "Chiedimelo più spesso...d'ora in poi"




    Cominciai a pensare e desiderare di passare più notti con Alex.
    Eravamo ad Aprile e l'estate ormai si avvicinava sempre di più......ed io avrei dovuto partire per il Victory Tour con i miei fratelli.
    Dovevo fare il pieno di Alex...Dovevo viverla più che potevo.


    Ma chissà...forse non era solo per questo motivo...forse avevo paura di perderla.Ogni giorno di più.


    Il giorno dopo fui a casa sua,di nuovo,ma per restarci.

    _________

    Spero sia stata di vostro gradimento quest'overdose da "Memories" :ehm:

    Un bacio e a presto
     
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  12. Francina_84
     
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    Oh io l'ho gradita eccome..! ;)
    La adoro questa storia, la adoro! :love:
     
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  13. 0marta0
     
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    bellissime!!! le ho lettte tutte d'un fiato!!! è davvero bella e dolce questa storia!
    complimenti!
     
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  14. FedeDiana92
     
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    Ci sono anch'iooo ^___^

    Ale ti faccio i miei complimenti!!! Ho letto i capitoli tutti d'un fiato...Questa storia è bellissima!! E' AMORE puro
    Attendo il prossimo capitolo
     
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  15. 0marta0
     
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    CITAZIONE
    Attendo il prossimo capitolo

    anche io!!!!!!!!!!!:D
     
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53 replies since 19/2/2010, 20:29   931 views
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