Biografia di Michael Jackson- di Syl Mortilla

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    For The Children: Syl Mortilla’s Michael Jackson Biography


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    One of the many things that Michael said which has stuck with me, was how he spoke of his admiration for people that used their talents to further the prospects of children. This is what I aspire to do.

    Towards the end of the notorious Martin Bashir documentary Living With Michael Jackson, when asked why the welfare of children meant so much to him, Michael, choking back heartfelt tears, responded with the words, “I’m just very sensitive to their pain.” Given a platform to speak at Oxford University, Michael used the occasion to propose a Children’s Bill of Rights, with one of these being “the right to be loved without having to earn it”. Michael promoted these beliefs until his dying breath, as evidenced in the gut-wrenching recording that Conrad Murray made of Michael as he groaned in anaesthetised oblivion, where he is heard talking about his dream of building a children’s hospital. Indeed, the last performance Michael ever made was of ‘Earth Song’ – in a rehearsal the day before he died – meaning that some of his final utterances on stage were, “What about children dying? / Can’t you hear them cry?”

    To promote a universal freedom of opportunity for children to fulfil their potential is surely a faultless philosophy, with perhaps the only drawback being its vulnerability to abuse by the laziness of cynicism.

    Cynicism such as the absurdity contained with the charges made against Michael regarding denying his own race – he is one of the United College Negro College Funds all-time largest contributors. Michael made his reasons for supporting the cause very clear during a speech in 1988, when collecting his honorary doctorate degree of Humane Letters, from Fisk University in New York City. He said,

    “There is nothing more important than ensuring that everyone has the opportunity to an education. To want to learn, to have the capacity to learn, but not to be able to, is a tragedy.”

    Michael’s single-mindedness in being an advocate for children was his only vulnerability; a pressure point that was exploited with aplomb. As he lamented, “They try to use my love for children against me and it’s so unfair, I’m very upset about it you know?”

    Michael’s artistic riposte to the 1993 extortion attempt is dedicated to all the children of the world, who he claims responsibility for. Michael loved all children the way any mother loves their own. When conspired against and confronted with the most expensive attempted character assassination in history, Michael remained dignified, before defending himself by utilising his art. The HIStory project was an uncharacteristically angry sting from Michael. Yet, as cathartic as the work must have been for him – like a normally peaceable bee stinging out of terror – it also commenced the process of ripping out his heart. The eventual trial of 2005 tore it out completely.

    And his death orphaned us all.

    Human nature is self-sabotaging. And of all the dichotomies involving Michael, perhaps the most poignant is how a man that strived so tirelessly through his creativity to make the world a better place, became the man the world strived so hard to destroy. But Michael was appealing to a consciousness beyond the current human state.

    My ambition as a writer is to help enrich the lives of children. As well as my writings on Michael, I am also a children’s author. I have written a biography on Michael Jackson, and my hope is that I can utilise the success of the book to generate publicity for my children’s books. They are all written in the spirit of Michael, and as such, I will be donating a percentage of all sales to the non-profit organisation, Michael Jackson’s Legacy (www.michaeljacksonslegacy.org).

    The First Book Of Michael by Syl Mortilla will be with you very soon.

    http://sylmortilla.com/2014/12/19/for-the-children/

    Edited by ArcoIris - 24/4/2018, 21:55
     
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    Per i Bambini:Biografia di Michael Jackson-di Syl Mortilla



    Una delle tante cose che Michael ha detto e che mi è rimasta dentro, è stata l'ammirazione con cui Michael parlava delle persone che hanno usato il loro talento per promuovere le prospettive dei bambini. Questo è ciò che aspiro a fare.

    Verso la fine del famigerato documentario di Martin Bashir "Living With Michael Jackson" , quando Bashir gli domanda perché il benessere dei bambini ha significato così tanto per lui, Michael, soffocando le lacrime, rispose "Sono molto sensibile al loro dolore. "
    Avendo la possibilità di parlare all'Università di Oxford, Michael colse l'occasione per proporre un progetto per l'infanzia, attraverso il" diritto di essere amato senza doverselo guadagnare ". Michael , ha portato avanti questo suo credo fino al suo ultimo respiro, come si può ben capire ascoltando la registrazione che Conrad Murray fece di Michael nel mentre era stordito dall'anestetico, e dove si può sentirlo parlare del suo sogno di costruire un ospedale per bambini. Infatti, l'ultima performance che Michael fece, durante le prove del giorno prima di morire è stata 'Earth Song' , e questo significa che alcune delle sue ultime affermazioni, e sul palco sono state "E i bambini che muoiono?/Non ti fa piangere? "

    Promuovere la possibilità per i bambini di realizzare il proprio potenziale è sicuramente una filosofia impeccabile, forse con l'unico inconveniente di essere stata anche la sua parte più vulnerabile e attaccabile dal cinismo delle false accuse di abusi.

    Il cinismo, come le assurdità delle accuse fatte contro Michael , in una sorta di gara alla rinnegazione - è uno dei fondamenti del United College Negro, e del quale Michael è stato uno dei maggiori finanziatori. Michael parlò delle sue motivazioni per questo sostegno in un discorso nel 1988, nel momento in cui andò a ritirare la sua Laurea ad Honorem, in Scienze Umanistiche presso la Fisk University di New York City. Disse:

    "Non c'è niente di più importante del garantire che tutti abbiano il diritto all'istruzione. Voler imparare, avere la capacità di imparare, ma non poterlo fare, è una tragedia. "

    La risolutezza con cui Michael si era posto quale avvocato per l'infanzia era anche la sua unica vulnerabilità; un punto debole che è stato sfruttato con aplomb. E come lui stesso disse «Cercano di utilizzare il mio amore per i bambini contro di me ed è così ingiusto, ne sono sconvolto , lo sai?"

    La replica artistica di Michael , al tentativo di estorsione del 1993 fu dedicarsi anche maggiormente ai bambini, il che fa comprendere il suo senso di responsabilità in questo. Michael amava tutti i bambini nello stesso modo in cui una madre ama il proprio figlio. Quando iniziò questa cospirazione contro di lui, e il tentativo di farlo apparire simile al peggior assassino mai esistito, Michael rimase dignitoso, e poi difese se stesso utilizzando la sua arte. Il progetto di HIStory fece vedere un Michael insolitamente arrabbiato. Eppure, il suo catartico lavoro - come quello di un'ape normalmente pacifica che finisce per pungere solo per paura -aveva iniziato a fare a pezzi il suo cuore . Il processo del 2005 lo distrusse definitivamente.

    E la sua morte ci rende orfani.

    Nella nostra natura umana autodistruttiva, e fra tutte le dicotomie che coinvolgono Michael, forse quella più toccante è che l' uomo che si è instancabilmente sforzato attraverso la sua creatività di rendere il mondo un posto migliore,sia diventato l'uomo che il mondo si sia sforzato così duramente di distruggere. Ma Michael resta interessante per la nostra coscienza, e al di là della sua condizione umana.

    La mia ambizione come scrittore è quella di contribuire ad arricchire la vita dei bambini. Così , oltre che scrivere su Michael, sono anche autore di libri per bambini. Ho scritto una biografia su Michael Jackson, e la mia speranza è che il successo di questo libro possa dare voce e pubblicità ai libri dei miei figli .Sono tutti scritti nello spirito di Michael, e pertanto, donerò una percentuale delle vendite all'organizzazione non-profit, Legacy di Michael Jackson ( www.michaeljacksonslegacy.org ).

    Il primo libro su Michael, autore Syl Mortilla arriverà presto.


    Questa traduzione è per il Michael Jackson's Gold World. In caso di ripubblicazione citare la fonte riportando l'url diretto a questo post, (clicca sulla data del post per ottenere l'url diretto)

    Edited by Wivvy - 16/1/2015, 12:47
     
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    Dedicated To Michael: An Article Defending Syl Mortilla


    book_cover_1

    I am writing this blog in response to the attempted undermining of the message of my book by those seemingly driven by sinister and envious opportunism.

    In the Author’s Note that precedes the body of The First Book of Michael, I write:

    “This book is my heart. My sole hopes for this book are that it contributes as a counterbalance to the perpetual undermining of a culturally crucial figure, whose career was motivated and galvanised by historically unprecedented efforts of philanthropy and humanitarianism; and that at its conclusion, the reader is left in no doubt with regards the magnitude of respect and love that I possess for Michael.”

    The book is dedicated to Michael.

    There are malicious forces intent on sabotaging my work; sinister machinations that have had to resort to unearthing a six-year-old article that I hastily composed to fulfil the expectations of a brief I was presented with by an irrelevant, now-defunct online music magazine. The brief asked for a sardonic and satirical take on Michael’s appearance at the O2 press conference. As I was known for my encyclopaedic knowledge and love of Michael, I was chosen as the obviously qualified person to fulfil the task. Yet, even when shackled by the constraints of this brief, I still attempted to use the opportunity to force readers of a magazine that wouldn’t normally question their ingrained perceptions of Michael, to do so.

    It is interesting that the articles I used to write for MJNI’s KING! Magazine – written as I grew up an adoring follower of Michael – have not been similarly disseminated.

    During the eighteen painstaking months it took me to write The First Book of Michael, I often found myself lonely and hungry, as well as homeless at times. I sacrificed time with my two young children. I voluntarily put myself in this scenario in order to bring to fruition an ambition of mine – one that is intrinsically entwined within me – that I might somehow manage to manifest my love for Michael with an effort to galvanise his legacy.

    I have spent a lifetime defending Michael at every turn. I did not always agree with his choices – but as with any true friendship, the love lies in the loyalty. But yes, I occasionally became frustrated with some of Michael’s decisions. However, I love him. I love him so much. I will never stop loving him. And true love remains because of a capacity to acknowledge a person’s idiosyncrasies.

    I entirely immersed my heart and soul into writing The First Book of Michael. It is an honest, genuine reflection of my thoughts on the life and soul of my hero (although the term ‘hero’ doesn’t come close to doing my feelings justice. Michael is an intrinsic part of who I am).

    The book laments the fractured state of the Michael Jackson fan community and offers hopeful advice on our being able to rectify it. There are many insidious, self-serving individuals hell bent on keeping us divided.

    I am not the enemy.

    During the past six years, my paternal idol Michael has died, and I have become a father myself. Those kind of experiences shape a soul.

    I am proud of mine. I am proud of my words that honour Michael.

    Please, decide for yourself:

    www.smashwords.com/books/view/511371
    http://sylmortilla.com/2015/01/20/dedicated-to-michael/

    Edited by ArcoIris - 24/4/2018, 21:56
     
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    Devo fare una premessa. La traduzione del sottostante articolo, significa chiaramente che Syl Mortilla ha ricevuto da un gruppo critiche tese alla diffamazione e atte a cercare di evitare il " successo" del libro.. quindi che puntano alla sua integrità di Fan accreditato per poter raccogliere sufficienti notizie ed eventi e scrivere una biografia su Michael Jackson Stesso.
    Poi capirete meglio... il gruppo in questione è il MJJusticeProject.

    Dedicato a Michael: Un articolo in difesa di Syl Mortilla



    Sto scrivendo questo articolo in risposta al tentativo di minare il messaggio del mio libro da persone apparentemente guidate da sinistro opportunismo e invidia.

    Nella Nota dell'autore che precede il corpo del primo libro su Michael, scrivo:

    "Questo libro è il mio cuore. Le mie uniche speranze per questo libro sono che contribuisca quale contrappeso nel minare le dicerie verso una figura culturalmente cruciale, la cui carriera è stata motivata e galvanizzata da sforzi storicamente senza precedenti verso la filantropia e l' umanitarismo; e [la mia speranza] è che finito di leggerlo, il lettore non abbia più alcun dubbio riguardo la grandezza il rispetto e l'amore che sento per Michael. "

    Il libro è dedicato a Michael.

    Ci sono alcuni che cercano di sabotare il mio lavoro; macchinazioni sinistre che son dovute ricorrere a dissotterrare un articolo di sei anni fa che ho scritto frettolosamente per soddisfare le aspettative di un irrilevante rivista di musica online, ormai defunta. Quello che chiedevano un commento sardonico e satirico sulla apparizione di Michael durante la conferenza stampa all'Arena O2. Nonostante fossi già ben conosciuto per la mia conoscenza enciclopedica e per l'amore che provo per Michael, sono stato scelto come persona qualificata per svolgere questo compito. Eppure, nonostante fossi tenuto a vincoli( contrattuali) per attenermi alla richiesta, ho ancora tentato di sfruttare l'occasione per costringere i lettori della rivista, a rivedere, ciò che normalmente e di rado mettevano in discussione, le loro percezioni radicate su Michael.

    E' stato interessante constatare come gli articoli che ho utilizzato per MJNI's KING!Magazine - e scritti così come sono cresciuto, quindi come un fan che adora Michael - non siano poi stati pubblicati esattamente per come li avevo scritti.

    Durante i diciotto mesi che ci sono voluti per scrivere il libro su Michael, spesso mi sono ritrovato solo e affamato, così come senza tetto, a volte. Ho sacrificato il tempo di solito dedicato ai miei bambini. Ma ho deciso consapevolmente di portare a compimento questa mia ambizione, un desiderio interiore - nella speranza di poter rendere manifesto questo mio amore per Michael compiendo questo forzo atto a stimolare e amplificare la sua eredità.

    Ho passato una vita in difesa di Michael continuamente. Non sono sempre stato daccordo con le sue scelte - ma accade in ogni vera amicizia, l'amore sta nella fedeltà. Ma sì, lo ammetto, mi sono anche sentito frustrato a volte nell'assistere ad alcune decisioni di Michael. Tuttavia, lo amo. Lo amo immensamente. Non smetterò mai di amarlo. E il vero amore resta anche se dona e inoltre, una capacità a saper riconoscere le idiosincrasie di una persona.

    Mi sono completamente immerso nella scrittura, cercando di donare il mio cuore e la mia anima. Si tratta di una riflessione vera e onesta dei miei pensieri sulla vita e l'anima del mio eroe (anche se il termine 'eroe' non rende l'idea del tipo di sentimento. Michael è una parte intrinseca di ciò che sono).

    Il libro parla anche della comunità dei fan, divisa e sparpagliata, di Michael Jackson e offre consigli e speranza sul nostro essere in grado di accoglierci l'un l'altro. Ma ci sono, fra di noi, molti insidiosi autoelettisi individui, che invece hanno il compito di tenerci divisi.

    Io non sono il nemico.

    Nel corso degli ultimi sei anni, il mio idolo paterno, Michael, è morto, e sono diventato padre io stesso. Questo tipo di esperienze ti modificano l'anima.

    Sono orgoglioso della mia. Sono orgoglioso delle mie parole che onorano Michael.

    Per favore, decidere per voi stessi:

    www.smashwords.com/books/view/511371
     
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    Ok, facciamo un pò il punto:
    Se è vero che la metodica comportamentale in generale, rivela la vera natura e l'intenzionalità, mi pare ovvio che è del tutto inutile stare su una singola questione, ma è più intelligente e senza ombra di dubbio guardare l'insieme e a 360 gradi.

    MJJusticeProject.. nasce dopo il 2009. Tutt'ora non ci è dato sapere chi è dietro questo progetto, i Nomi sono ignoti.
    Tuttavia, per eccellenza in ricerche analisi( molte le abbiamo postate anche qui) e affiliazione serrata alla MJJCommunity, sono diventati presto un cosiddetto riconosciuto gruppo di riferimento.
    In breve è molto seguito.
    Ora.. insieme alla MJJC ad un certo punto del cammino, hanno preso una dichiarata visione circa quanto accaduto con Michael o cosa accade anche adesso, sempre in breve: la famglia Jackson è il Diavolo, MJEstate, Sony AEG e compagnia bella sono dei santi.

    Peter Mills aka Syl Mortilla... è un fan " follower" ( e non nel senso Twitter... i follower erano, prima del 2009, quei fans che hanno inseguito Michael per anni e dovunque... non si facevano problemi a spostarsi da continente a continente, dovunque lui fosse, cercavano sempre il modo di essere presenti... etc etc).
    Peter Mills, è conosciutissimo dalla MJFam tutta... adesso anche da quella nuova, considerato i suoi eccellenti scritti, ( che sempre qui riportiamo ).
    Filosofia, dopo la morte di Michael: è un complottista... indubbiamente.
    O meglio, è fortemente convinto che l'Estate non stia facendo un buon lavoro, che stia defraudando i figli di Michael o la famiglia stessa di Michael di quanto loro dovuto, etc etc...
    Quindi: no Sony, no Aeg e no Estate.
    Ok?
    --------------
    La MJJusticeProject, va detto anche questo, nel corso di questi anni( quasi 6) ha spesso e volentieri, insieme e purtroppo alla MJJCommunity, agito solo ed esclusivamente in quei frangenti in cui, la battaglia l'ideale era a pro Estate.
    Non è una mia opinione eh.. basta guardare il passato, leggere.. anche le interviste che hanno sempre fatto, rivelano un marcato comportamento di " parte".. nelle interviste ad esempio verso la Famiglia di Michael ( hanno intervistato i nipoti, Jermaine e molti altri) è assolutamente tangibile la durezza e cattiveria delle domande, cosa che non si ripete però verso altri personaggi, ritenuti diciamo invece dalla stessa parte della barricata.
    Ma meglio che restiamo sulle gesta della MJJusticeProject.. se pur identiche e simili.
    Ci sono molti tweet e twitlonger che avvalorano, non starò qui a postarveli, questa materia diventerebbe lunga e tendenziosa.. ma ci sono cercateli.
    Il trend comportamentale è sempre lo stesso: se si tratta di un Iniziativa, lodevole, quindi indiscutibilmente a Pro Michael, ma messa in campo da persone che non condividono il loro stesso ideale , quindi MJEstate santa, parte quasi subito la ricerca per discreditare chi ha pensato e messo in atto l'Iniziativa.
    Ormai in quasi 6 anni, è già accaduto almeno 4 o 5 volte. Dipende dall'importanza della persona in questione,(quanto è nota ecco) ,se non è molto nota, si limitano a non divulgare, a non condividere a ignorare.. evitando così di essere comunque di aiuto e di supporto.
    Se invece la persona o il gruppo è altrettanto in vista( ma di parere nettamente contrario al loro), allora danno il via al tentativo di discredito.
    E' sufficiente mettere in dubbio... purtroppo la maggioranza raramente ragiona con la propria testa...
    Così è successo con William Wagener e l'Affidavit per chiedere un indagine approfondita sull'operato di Sneddon.
    Così è successo, con l'iniziativa a Truth UnTold, che mirava a raccogliere fondi per fare ricerche e chiarire una volta per tutte circa le canzoni dei Cascio.
    Così è successo per l'iniziativa messa in campo per costruire un Ospedale per i Bambini..
    ect ect... ce ne sono molte altre eh.. vi cito solo le più importanti, ma e come adesso sta avvenendo con il Libro di Syl Mortilla.
    Allora: Syl, con il suo vero nome Peter Mills, nel 2009, ha scritto un articolo.. su un magazine di Musica Online.( questo rappresenterebbe l'unico neo trovato in tutte le tracce che l'essere stato un fan da quasi 30 anni, pure lui :P.. hanno trovato)
    Questo Magazine gli aveva chiesto di fare un articolo che focalizzava in modo sardonico, e sarcastico la conferenza stampa del 2009, l'annuncio per i concerti di This Is It.
    La rivista, se avete letto sopra non esiste più, era pubblicato altrove ma il link non è più visibile, così lo hanno ripostato su FB.. qui: www.facebook.com/notes/933904519967141/ ( sotto è anche in francese.. magari vi aiuta a capire meglio cosa dice).
    Non è un articolo apprezzabile.. lontano anni luce da quanto Syl scrive al momento..( e badate bene, Syl non ha parlato bene nemmeno dei Believers, purtroppo e in seguito, peccando così dello stesso prosciutto negli occhi che spesso hanno in molti che sposano una determinata posizione in tutta questa vicenda... e qui di Believers siamo sempre stati in maggioranza. Ma almeno noi, come Forum, sappiamo cosa stiamo facendo, e restiamo focalizzati su Michael, al di la del " Credo" di Maggioranza, e quando viene scritto qualcosa di buono da chiunque, lo postiamo e ne parliamo e lo traduciamo a prescindere dal fatto che sia o no concorde con l'Hoax o pro o contro l'Estate o a favore o meno della Sony e via andare.. perchè vediamo di non dimenticarcelo.. ciò che conta è Michael, e non se è vivo o morto. Ok? è importante la sua immagine e quanto riusciremo nel tempo a scalfire questa cortina di fumo creata dai media sulla sua figura di Uomo di filantropo di genio musicale etc etc.
    Così se anche Syl, non l'ha capito, che c'è sempre da fare delle distinzioni, eh beh pazienza.. Per noi, resta un autorevole fan che scrive su Michael dei bellissimi pezzi... alcuni delle vere e proprie opere d'arte).
    Così l'articolo, si intitola: Un esperimento nella percezione. E parla, ripeto, in modo sardonico della percezione esterna, non della sua.. o meglio fa uno sforzo nell'estrapolarsi dal suo sentirsi fan per cercare di leggere nelle facce altrui con sarcasmo e ironia l'effetto dell'insieme, l'attesa della star, il suo ritardo, l'intercedere, la sua Immagine.. il volto, la chirurgia e via andare.
    Ripeto, non è un bell'articolo, o non certamente all'altezza delle sue capacità.. Ma e ve lo assicuro ho letto di parecchio peggio in alcuni forum.
    Bene: la MJJJustice dopo aver cercato questo unico neo nella vita e carriera da fan di Peter.. decide così di iniziare quella che a tutti gli effetti( visto che non postano da account personali ma dall'account del gruppo) di ripubblicare l'articolo. Sostenendo che per questa ragione, hanno forti sospetti sulle buone intenzioni di Syl Mortilla e del suo Libro. E dando il via ovviamente e in questo modo ad una sorta di campagna atta a screditare( e per tramite poi di quegli invasati che non mettono insieme due pensieri per farsi una propria opinione) senza nemmeno aver letto il libro ne tanto meno una qualunque parte, la prefazione, accenni ai capitoli etc etc. nulla... perchè ciò che conta non è Il Libro, l'opera l'idea.. ciò che conta è chi l'ha creata, per loro.. se contro e noto si scredita, punto. Se noto ma non famoso( nella comunità eh,) si ignora, se parte invece del proprio stesso pensiero eh beh si divulga e incensa. Claro?
    -----------
    Il prologo era d'obbligo.. non tutti qui seguono queste vicende.. così.. ve lo siete beccati :P ..
    Faranno seguito più tardi 2 twitlonger...
    Uno da Charles Thomson in difesa di Syl Mortilla-Peter Mills e un altro che è la risposta della MJJJustice.

    Edited by Valerie77 - 25/1/2015, 08:04
     
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    Syl non ha parlato bene nemmeno dei Believers, purtroppo e in seguito, peccando così dello stesso prosciutto negli occhi che spesso hanno in molti che sposano una determinata posizione in tutta questa vicenda... e qui di Believers siamo sempre stati in maggioranza. Ma almeno noi, come Forum, sappiamo cosa stiamo facendo, e restiamo focalizzati su Michael, al di la del " Credo"di Maggioranza, e quando viene scritto qualcosa di buono da chiunque, lo postiamo e ne parliamo e lo traduciamo a prescindere dal fatto che sia o no concorde con l'Hoax o pro o contro l'Estate o a favore o meno della Sony e via andare.. perchè vediamo di non dimenticarcelo.. ciò che conta è Michael, e non se è vivo o morto. Ok?

    Amen! :clapping:
    se i sapientoni che si autodefiniscono Fan la smettessero di sfottere e di giudicare chi ha scelto di percorrere un'altra strada e dedicassero i loro sforzi a FARE qualcosa in e per nome di Michael .. forse qualche obbiettivo si potrebbe raggiungere!
    E' facile fare commenti sarcastici e continuare a comportarsi come delle amebe! ...tempo perso e coscienza a posto.. alè!!

    Edited by ArcoIris - 19/6/2015, 23:11
     
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    CITAZIONE (ArcoIris @ 23/1/2015, 14:23) 
    Amen! :clapping:
    se i sapientoni che si autodefiniscono Fan la smettessero di sfottere e di giudicare chi ha scelto di percorrere un'altra strada e dedicassero i loro sforzi a FARE qualcosa in e per nome di Michael .. forse qualche obbiettivo si potrebbe raggiungere!
    E' facile fare commenti sarcastici e continuare a comportarsi come delle amebe! ...tempo perso e coscienza a posto.. alè!!

    Probabilmente no, non si riuscirebbe a raggiungerlo lo stesso.
    Quando il " credo" va oltre il soggetto di quel " credo".. non lo vede più.
    Lo scopo non è più fare qualcosa per Michael, se pur si riempiano bene la bocca di questo tipo di frasi o di quanto lo amano, ma agire in funzione del proprio credo e della propria opinione.
    Alla fine è un risvolto egoistico, e sempre li siamo.
    Del resto è vero, molti believers si disinteressano totalmente di qualunque cosa ruoti attorno a Michael, tranne che dell'hoax. Così come dare torto completamente a Syl?.
    Ma in quel molti, non ci sono tutti, e ci sono anche quelli come noi, alcuni di noi.. che pur non disdegnando l'idea che Michael potrebbe essere ancora vivo, sentono fortemente la necessità di aiutarlo, che sia ancora su questa terra o che non lo sia.
    Sentono la necessità di promuovere la sua eredità, sentono la necessità di tramandare e trovare mille modi diversi per creare spiragli di verità, sui fatti del passato, in modo che sempre più persone diventino consapevoli di cosa è stato e di cosa magari è adesso.
    L'ho scritto sopra... per come la vedo io.. le recenti accuse di Pedofilia, dovrebbero colpire come una frustata, facendo nascere ira e senso di rivalsa, molto più i believers, piuttosto che tutti gli altri.
    Voglio dire, se è vivo, peggio mi sento no?..
    Tutti gli altri, complottisti e rippers, certo soffrono del fatto che il suo nome venga nuovamente infangato, vedono allontanarsi quella possibilità di far emergere la verità.. è un pò come fare una scala.. fai un gradino ne fai due.. poi succede qualcosa e ti ritrovi esattamente dov'eri. Ma hanno anche la certezza, che lui è in cielo, così si tratta delle sua eredità soltanto, si tratta, della sua immagine, ma Michael non può più soffrirne.
    Ma non succede invece.. perchè chi lo crede vivo, lo guarda anche come il burattinaio del Mondo.. lui manovra tutti i fili... Dio al contrario è nessuno( perdonate l'ironia).. indi per cui tutto quello che succede è lui a volerlo.. per dimostrare questo e quest'altro...
    E con questo, fine dei giochi.. molto opportunista... per non dire altro.
    Con questo genere di ragionamenti in mente, spazio per essere di Aiuto a Michael, piuttosto che star a far le amebe per prendere e basta o giudicare, è chiaro che non ci sarà mai. Resta sempre a personal issue.. e del resto come si fa ad aiutare Dio? :sogghigno:

    Va beh... vi interessa quello che ha scritto Thomson?.. ditemi..
     
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  8. Wivvy
     
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    Concordo su ogni singola riga che hai scritto Valerie al punto che non riesco a trovare niente da aggiungere perché hai detto tutto tu e in modo inequivocabile. La tua analisi della situazione è a mio avviso non solo corretta ma oltremodo esaustiva: non è più Michael al centro della questione e dei pensieri di queste persone ma loro stessi con il 'credo' a 'propria immagine e somiglianza' che si trascinano dietro.
    Ma onestamente mi domando anche quanto fosse profondo e 'reale' il loro rapporto con Michael anche prima, su quali basi si è fondato e su quali fondamenta si è poggiato.
    Perché se una cosa ce l'hai dentro sul serio non saranno certo i limiti della vita, inesorabilmente destinata a finire, a fartela 'scordare'. Forse la verità è che quella cosa certo c'è stata, ma solo di passaggio, senza mettere davvero radici dentro di te.
    Ma ammettere questo pare essere una bestemmia.
     
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    A volte Wivvy, sono portata a pensare che nemmeno sia tanto il cammino del vissuto con Michael..
    Oh aspetta.. affrontiamola a scomparti.. per i believers strettamente tali, hoax-dipendenti, esclusivamente concentrati sul messaggio del sono Vivo.. è possibile.. lo ridico.. è possibile.. che tecnicamente non avendo e magari vissuto i fatti del 2003-2005( stiamo su quelli quanto meno più recenti) si va beh, li sanno, certamente, si sono informati, magari superficialmente, ma non li sentano.. affatto.
    La falsa morte rappresenta il riscatto, e così quanto avvenuto prima, si, è grave è terribile ma ..This is it.
    Insomma, non lo sentono e forse nemmeno lo vogliono sentire?capire? vedere?.. sento spesso frasi.. del tipo " non ce la faccio" .. " no no mi fa troppo male".. ma non lo sentono. Sanno che c'è stato. Amen.
    E non avendo forse eh, vissuto quell'angoscia giornaliera, tangibile, palpabile, li davanti ,nello sguardo di Michael, e nella bile che ci scoppiava nel petto ogni santo giorno, è probabile che non riescano altrimenti adesso a dare alcuna importanza a questo ripercuotersi degli eventi, dove fondamentalmente cambiano solo gli attori( apparentemente) e a cadenza decennale!
    Bum.. ho notato per altro che la stessa forma di indifferenza ha per altro quasi subito coperto il processo a Murray.. Li la difficoltà era indubbiamente sorbirsi nozioni di medicina tediose ed eccessivamente descrittive, ma e sopratutto il vivere quell'angoscia rappresentata di un uomo alla deriva, preda dei suoi fantasmi, dei suoi dolori consci e incosci.. un uomo finito.
    Certo, quest'immagine è palese che non si sposa proprio con il Dio burattinaio.. tutti noi qui, believers o no, fatichiamo ad accettarlo, non ci crediamo.
    Ma dal non crederci all'ignorarlo.. ci corre sempre parecchio.
    Badate bene che tali e quali offuscamenti potrei notarli nei complottisti, ovvio. Ma quanto meno, chi anche ha scelto( perchè alla fine siam tutti talmente confusi che .. ma dove sta la verità? e così forse diventa una scelta) la strada del grande complotto, ha poi reagito con la rabba in corpo.. non fanno le amebe.
    Sbagliano? certamente.. Azzuffarsi gli uni contro gli altri ( fra rippers e complottisti) e insultarsi etc.. certo non è un bel vedere. Ma non fanno solo questo.. creano. Scrivono, organizzano iniziative,ci mettono.. la faccia.
    Così alla fine qual'è la cosa giusta da fare?
    Beh, per esperienza, o per quella poca che posso avere mi verrebbe da dire, come prima cosa,.. informarsi, sempre , su tutto ciò che ruota intorno a lui,leggere leggere cercare dovunque... chiedere anche, perchè no..
    E in seconda battuta.. focalizzare su ciò che conta.
    Chiaro , se quel nemmeno tanto vago senso di colpa, che io e te Wivvy, per esempio o tanti altri, abbiamo sentito nel 2009, giustificata o meno che fosse.. non c'è mai stata... eh beh.. amen, l'ameba.. ( mi è piaciuto il termine Arco :D ).. resta l'unica via, o il prendo e scappo.. è stato bello.. arrivederci.
    Ma è difficile eh restare indifferenti, leggendo, informandosi stando dentro alle cose..
    Così è stato nel 2009, nel 2009, Michael era al centro.. e tutti erano aperti a "cogliere", la sua amorevolezza, il suo genio, il suo immenso talento, allegria, indole messaggio , in una sorta affannosa ricerca .. chissà di recupero.
    Cogliere... ma il difficile, arriva sempre dopo.. quando si è finito di prendere e arriva invece il momento.. di dare.
     
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    Giusto per tenervi informati.. Syl aveva fatto un video tributo.. visibile ancora su Fb.. :


    Questo stesso video, che come potete vedere mostra immagini di repertorio di Michael anche.. era stato caricato su YT.
    La MJEstate ne ha chiesto la cancellazione per lesione del Copyright.
    Mi sta anche bene.. è pur sempre un video legato ad un aspetto commerciale, l'acquisto di un libro indipendente.. e sia.. poi con Youtube che si cala le braghe.. (e perdonate la franchezza) non appena Sony o Estate sbadigliano è tutto un programma.
    Tuttavia mi domando, come sia allora riuscito Joe Vogel a fare dei video commerciali per pubblicizzare il suo di libro.. Man in the Music.. che certamente tutto fa meno che parlare male dell'Estate.. su YT con immagini di repertorio e senza che nessuno ci mettesse lo zampino?
    Se c'è una regola.. dovrebbe valer per tutti no? Oppure si fanno distinzione, ad esempio la dove il contenuto di quello che viene commercializzato non è, come dire, propriamente favorevole ?? hmm.. chissà..
     
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    Certain Powers: An Article on The First Book of Michael

    by Syl Mortilla



    Those that have read The First Book of Michael, will have been left in no doubt concerning my sincere and genuine love and respect for Michael Jackson.

    It is starkly, blindingly evident.

    These many fans, unfettered by the mendacity propagated to try and undermine my tribute to Michael, have unanimously bestowed the book with positivity and praise. Not least due to its attempt to unify the Michael Jackson fan community. A community tragically fractured; with the inherent tragedy being the knowledge that – unified – we could help realise the manifestation of Michael’s dreams. The intention of the attempted lynching of my work was to divide and conquer.

    With the launch of The First Book of Michael came a vicious attempt at undermining a piece of work I had sacrificed a great deal for. Such was the influence of those that ruthlessly disseminated the malicious lies about the tribute I worked tirelessly on, the message in the book became nullified. Parts of the book evoke dangerous questions that are unsettling to certain powers.

    Why should those who have not read The First Book of Michael opt to ignore the insidious campaign waged against my heartfelt testimony to our hero -a targeted operation of egregious, slanderous accusations; a witch-hunt that utilised images of my pre-school aged children?

    The reason is because you are a Michael Jackson fan. And in being such, are clearly aware of your privilege at having been blessed by Michael’s majesty, and therefore naturally appreciate that such underhanded tactics are of the ilk Michael himself suffered: the wanton, audacious promulgation of misinformation.

    My book is – at heart – a love letter of gratitude to Michael Jackson, thanking him for providing me with a lifetime of guidance and support. And, as Michael’s confidante of three decades, Karen Faye, writes in the foreword to the book,

    “I know everyone who has been touched by Michael will enjoy this book, and those that didn’t understand Michael, will find clarity in Syl’s writing… Michael’s life spoke, and Syl Mortilla was listening.”

    The cover image was provided as a gift from Michael’s official photographer, Harrison Funk.

    These people are friends of mine, and they were friends of Michael’s. They have been so generous in their endorsements of my book because they intrinsically understand that I love Michael entirely, and am striving to do my best for him and his legacy.

    Central to the smear campaign was the suggestion that I am a recent, fair-weather fan of Michael’s. In contention, I’d like to offer evidence to the contrary:

    These are two articles I wrote for MJNI’s KING! Magazine in 1997:


    I travelled across Europe and saw Michael nine times in concert. This is a picture of a sixteen-year-old me attending the first concert of the HIStory Tour in Prague, 1996:

    This is a song I wrote for Michael:

    http://fb.me/78VleoK4P

    When Michael was found innocent, I ran into the streets and wailed in ecstasy. When Michael died, I wandered the streets, bereft and lost.

    I am donating a percentage of profits from sales of the book to the registered charity Michael Jackson’s Legacy (www.michaeljacksonslegacy.org), who carry out inspiring work building schools in disadvantaged parts of the world.

    This is precisely what I perceive Michael’s legacy to be, and I am extremely proud to be in a position to be able to assist them.

    In an attempt to address some of the slanderous accusations made against me and my work, I am appearing on the King Jordan radio show on March 11, 9:30 EST. To join the group event, please go here: https://www.facebook.com/events/1010792482...ry_type=regular


    I feel humbled to be appearing on the same show that the legendary Mr. Thomas Mesereau regularly features on.

    All I ask is that people come to informed conclusions regarding my love and respect for Michael.

    http://sylmortilla.com/2015/02/18/certain-powers/
     
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    Alcuni Poteri: Un articolo su The First Book Of Michael

    di Syl Mortilla


    Chi ha letto The First Book Of Michael, credo non abbia alcun dubbio sull'amore e rispetto sincero e genuino che nutro per Michael Jackson.

    E' una realtà crudelmente evidente.

    Questi fan, senza alcun vincolo nel dover propagare delle falsità e dubbi per minare il mio lavoro per Michael, hanno dichiarato unanimi la positività di quanto scritto, e , non da ultimo, l'espresso tentativo di unificare la comunità di Michael Jackson. Una comunità tragicamente disgregata; tragicamente perchè consapevole che se fossimo - uniti - potremmo contribuire a realizzare i sogni di Michael. La vera intenzione di chi ha cercato di mettere in dubbio il mio lavoro è quella invece di dividere e porsi su un piano di superiorità.

    Appena il libro è stato pronto per la pubblicazione è arrivato un tentativo di minare il lavoro nel quale ho investito molte ore della mia vita. E purtroppo, l'influenza di ha cercato di fare questo, ha minato il messaggio del libro stesso, annulando parzialmente il mio incidere con questo tributo. Alcune parti del libro evocano domande pericolose che sono inquietanti per certi poteri.

    Perchè chi non ha letto il libro dovrebbe optare per l'ignorare una campagna insidiosa condotta contro la mia testimonianza sincera per il nostro eroe -mirata all'unione e a svelare alcune tattiche relative alle accuse che continuano ad infamarlo tutt'ora; una caccia alle streghe arrivata persino a rendere pubbliche immagini dei miei bambini?

    Il motivo per cui dovrebbero è nell'essere fan di Michael Jackson. E come tali, essere consapevoli del vostro privilegio di essere stati benedetti dalla maestà di Michael, e quindi naturalmente apprezzare il fatto che queste tattiche subdole sono del genere che Michael stesso ha subito per anni: una sfrenata ed audace promulgazione della disinformazione.

    Il mio libro è - in fondo - una lettera d'amore e gratitudine a Michael Jackson, che ringrazio per avermi fornito una vita di equilibrio e sostegno. E, come scrive l'amica e confidente di Michael , Karen Faye, nella prefazione al libro:

    "So che tutti coloro che sono stati toccati da Michael potranno godere di questo libro, e quelli che non hanno capito Michael, troveranno delle verità nella scrittura di Syl ... la vita di Michael che parla, e Syl Mortilla stava ascoltando."

    L'immagine di copertina è stata fornita come dono da un fotografo ufficiale di Michael, Harrison Funk.

    Queste persone sono miei amici, ed erano amici di Michael. Sono stati così generosi nell'aiutarmi per il libro, perché intrinsecamente capiscono che io amo Michael completamente, e sto cercando di fare del mio meglio per lui e la sua eredità.

    Al centro della campagna di diffamazione era il suggerimento che io sono un fan solo recente. Così vorrei chiarire:

    La diffamazione si basava su due articoli che ho scritto nel 1997:

    (vedi sopra foto).. ma ne abbiamo già parlato..
    Ho viaggiato in tutta Europa e ho visto Michael nove volte in concerto. Questa è una mia foto di quando avevo 16 anni ed ero al concerto dell'HIStory Tour a Praga nel 1996:(vedi sopra)

    Questa è una canzone che ho scritto per Michael:

    http: // fb.me/78VleoK4P

    Quando Michael è stato riconosciuto innocente, urlavo e saltavo per strada. Quando Michael è morto, vagavo per le strade completamente perso e disperato.

    Sto donando una percentuale dei profitti dalle vendite del libro ad un associazione di Beneficienza per Michael Jackson ( www.michaeljacksonslegacy.org ), il loro compito è costruire scuole nelle zone più svantaggiate del mondo.

    Questo è esattamente ciò che io definisco essere la vera eredità di Michael jackson, e sono estremamente orgoglioso di poterli aiutare.

    Nel tentativo di affrontare alcune delle accuse calunniose fatte contro di me e contro il mio lavoro, sarò nel programma radiofonico di King Jordan l' 11 marzo, alle 09:30 EST TIME. Per seguire la trasmissione potete collegarvi qui: https://www.facebook.com/events/1010792482...ry_type=regular

    Mi sento onorato di poter partecipare allo show radiofonico dove Mr. Thomas Mesereau si lascia intervistare regolarmente.

    Tutto quello che chiedo è che le persone si facciano un opinione personale e informata circa il mio amore e rispetto per Michael.


    *** l'ho già detto ma lo ridico.. è verissimo, queste metodologie sono non solo pietose perchè ricordano da vicino i metodi usati dai tabloid con Michael per decenni, ma anche perchè si basano su una pagliuzza , e non solo gli artefici sono per altro Gruppi, non capisco perchè, Ritenuti accreditati da un gran numero di fans, ma nati dopo il 2009, e gestiti non si sa bene da chi.. niente nomi e cognomi.
    Syl ci mette la faccia e rintracciare la sua attività quale fan da una vita.. non è difficile.. non si può dire la stessa cosa della MJJ Justice Project francamente.. che esattamente come la MJJCommunity hanno sposato l'Estate, la SONY e AEG Live.. piuttosto che Michael Jackson.

    Va beh, mi sembrava giusto rimarcarlo..è una mia opinione ovviamente.
     
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    Atlas: An Article on Michael Jackson’s Earth Song



    Michael’s hit ‘Earth Song’ was at number one for seven weeks in the UK, including the much-sought after and contested position of Christmas Number One. It became his biggest-selling UK single.

    The song was included on the HIStory album, which was much-maligned by a malicious press hell-bent on undermining Michael after the 1993 allegations. Michael chose to include ‘Earth Song’ on the HIStory album in spite of the inevitability of a cynical media reaction. Michael had faith that the ordinary people of the world cared about Mother Nature as much as he did. An instinct that was proven to be irrevocably correct.

    Michael was dismissed as having a mindset far too disparate from the common man, what with most of his life having been one of financial security (as hard-earned as that was, and as mercilessly as that financial wealth was ultimately leached from him). Yet, the sensitivity Michael had for humanity, a congenital one galvanised by his unique position of having encountered more people than anyone else in history, meant that he felt the plight of the common man as intensely as anyone could.

    Following the Brits ‘96 performance of ‘Earth Song’, fellow philanthropist Sir Bob Geldof introduced Michael to the stage, so that he could receive what Geldof described as the “one-off – like the man himself” Artist of a Generation award (albeit, “…what generation?” Geldof enquired, “…at least three have been listening to him already”). Geldof welcomed Michael using these words,

    “…the most famous person on the planet, God help him… When Michael Jackson sings it is with the voice of angels. And when his feet move, you can see God dancing…”

    Michael promoted ‘Earth Song’ with appearances on shows all over Europe, utilising notoriously provocative Christ-like imagery (most notably during his turn at the Brits ’96 – recently voted the greatest Brits performance of all time). As an erudite human being brought up in a Christian household, it’s impossible to consider that parallels between himself and Jesus Christ did not occur to him. Nevertheless, and much to his critical detriment, Michael decided to explicitly market Christ’s message to a vacuous capitalist society.

    The controversy the performances evoked, with the consequential publicity, ensured Michael’s message of concern for the environment was relayed to as many people as possible.

    The day after Jarvis Cocker’s infamous stage invasion of Michael’s performance of ‘Earth Song’ at The Brits ‘96, one newspaper headline read, “The Night Our Young Dreams Were Pulped”.

    This surprising message of media support for Michael was ephemeral, however. Once it had been noted that young and trendy Brits were not in agreement with the media stance, the backlash began. The following week, Cocker was interviewed on cult TV programme, TFI Friday. The programme contained a live audience of young adults, who mocked Michael and championed Cocker throughout. The host, Chris Evans, concluded the interview with the words, “We all support you and know it was just a bit of a laugh.”

    What it actually was, was a cultural watershed: a paradigm shift in the morality of a generation. Those children who had grown up entranced by Michael transforming into cars and robots in an effort to defeat a drug baron, suddenly became ‘Cool Britannia’ Blairites. But it was okay. At least they were all ‘Sorted for E’s and Wizz’.

    (Never mind that Cocker’s finale at the conclusion to his band’s appearance on the show involved him ascending from the stage.)

    The performance of ‘Earth Song’ on the ensuing HIStory tour made away with the religious iconography, though remained controversial. It is one particular set-piece of the HIStory tour that critics disdainfully discuss. At the conclusion to the song, Michael stands – Tiananmen Square-style – in front of an encroaching tank, before facing off the disembarked soldier, removing his gun, and replacing it with a sunflower: a gesture clearly referencing the iconic photograph of Jan Rose Kasmir at an anti-Vietnam war rally at the Pentagon, in 1967.

    Michael chose to kick off the HIStory tour in the recently democratised countries of Eastern Europe. The significance of these visual symbols for the audiences, considering the contemporaneous events of that region, cannot be understated.

    What people overlook, is that Michael – with his being a uniquely global figure – had to communicate his message without having to rely on spoken language. Something he did through creating dramatic, easily-interpreted visual statements. Michael wasn’t about to let the slight inconvenience of 6,500 extant languages become an obstacle in his mission for peace. The ‘Earth Song’ performance is the ‘Heal The World’ lyric, “turn their swords into ploughshares” made manifest. This Biblical concept formed part of the practical solution in the fulfilment of Michael’s dream: a common-sense notion as old as time, yet perpetually dismissed by greedy and fearful governments across the globe.

    ‘Earth Song’ in itself isn’t exactly devoid of ingenious musical and linguistic nuances – what with the chorus itself being a plaintive cry for the plight of the planet and her “weeping shores”. As well as its unmistakable melody, of course. Michael always said that melody is king, that melodies remain eternally unique, and are what people will still whistle in a hundred years’ time, regardless of progressions in technology and future production techniques. Melody knows no language barrier.

    I remember a discussion I once had with a friend in 1993, when I was a teenager. The friend asked me if I thought Michael had written his best song yet, to which I replied that I didn’t believe he had. I explained that I imagined his best was to come, because the grief he would feel when his mother died would stir in him an artistic expression at a level we hadn’t hitherto witnessed. He wouldn’t be able to help but write a song about it. As an artist – to try and manage the situation – it’s what he would have had to do. Of course, Michael didn’t live long enough to write that song about the bereavement of his mother. Though his sadness at the self-destructive nature of humanity towards Mother Nature provided us with an equivalent. It was a sad day indeed when Michael Jackson, of all people, was moved to record the words, “I used to dream / I used to glance beyond the stars / Now I don’t know where we are / Although I know / We’ve drifted far”.

    The last time I saw Michael perform live was at the 1999 charity show Michael Jackson and Friends. (The event was subtitled ‘What More Can I Give’ after a song Michael had written before recording with a celebrity supergroup – the song was scuppered by Sony.) During the event’s rendition of ‘Earth Song’, the front part of the stage was elevated to create what Michael himself had titled ‘The Bridge of No Return’. No return, indeed. The dramatic prop suddenly and swiftly collapsed, falling into the orchestra pit. But being the consummate professional he was, Michael spontaneously leapt from the debris to continue performing.

    The last performance Michael ever made of ‘Earth Song’ was his last performance ever – in a rehearsal the day before he died – meaning that some of his final utterances on stage were, “What about children dying? / Can’t you hear them cry?”

    Though it is not only humankind that Michael laments for in the track.

    The proposed This Is It concerts were heavily themed on environmental conservation, with a 3D reimagining of ‘Earth Song’ being created, which incorporated an impassioned voiceover from Michael, in which with palpable sincerity, he says,

    “This is why I write these kinds of songs – to give some sense of awareness and awakening and hope to people. I love, I love the planet! I love trees, l have this thing for trees – and the colours and changing of leaves. I love it! I respect those kinds of things.”

    Included in the subsequent posthumous This Is It album was a recording of Michael reading the poem ‘Planet Earth’ from his book Dancing The Dream, the words to which reinforce the idea of his relationship with Mother Nature being an exalted one, and of the gravity of his assumed responsibility for Her welfare being analogous to the position of the Greek God Atlas:

    “You are my sweetheart gentle and blue
    Do you care, have you a part
    In the deepest emotions of my own heart
    Tender with breezes caressing and whole
    Alive with music, haunting my soul.
    Planet Earth, gentle and blue
    With all my heart, I love you.”

    Michael had mastered the soulful evocation of romantic love by the time he was a teenager. It’s no wonder he evolved to write love letters to planet Earth.

    I recently recorded an interview for an exciting new project for the Michael Jackson fan community. Podcasts concerning Michael are few and far between, so the creation of The MJCast (www.themjcast.com) is an important development that fills a niche woefully underrepresented. The conversation I had with the hosts was the inspiration for this blog post, as they asked me what I believed to be the most positive thing to have happened since Michael’s passing, as well as what I consider fans’ responsibilities to be in representing Michael’s legacy, and what I think the most important lesson that people could learn from Michael and his life is.

    My answer for all three questions concerned Michael’s unprecedented humanitarianism. The importance Michael placed on this aspect of his life and career is intrinsic to the human being he was. It is why I chose the registered charity Michael Jackson’s Legacy (www.michaeljacksonslegacy.org) to be the recipient of a percentage of the proceeds from my book, The First Book of Michael.

    After the charity’s phenomenal success in raising the money to build a school in Haiti – in Michael’s name – their new project is focussed on working alongside the International Elephant Foundation. In doing so, they aim to assist in the conservation of an animal totemic in its status for environmental protection, an animal of emotional intelligence that Michael identified with and was an advocate for. “What about elephants?” we heard Michael implore in ‘Earth Song’. And “The elephant is dying!” Michael incongruously exclaims in the intro to ‘Whatzupwitu’, his 1993 duet with Eddie Murphy.

    Michael often said that he had to possess ‘rhinoceros skin’ in order to remain unaffected by the perpetual media-bashing he was the victim of. However, I’ve often thought that the elephant – the less-grumpy, more-gentle of the pachyderms – would perhaps have been a better metaphor.

    In a further piece from his book Dancing The Dream, entitled ‘So the Elephants March’, Michael discusses the curious phenomenon of how in order to survive, elephants must stay upright.

    As fans, we must similarly persist in standing proud and tall in defence of our hero’s true legacy.



    This article includes edited extracts from the First Book of Michael by Syl Mortilla, available in paperback and on Kindle at http://amzn.to/1GycUw1 and for all other eBook devices at www.smashwords.com/books/view/511371

    http://sylmortilla.com/2015/03/09/atlas/
     
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    Atlas: Un articolo su Earth Song di Michael Jackson

    di Syl Mortilla


    'Earth Song' di Michael Jackson è rimasta per 7 settimane al numero 1 nel Regno Unito, e tanto da vincere il molto discusso concorso Christmas Number One . E 'diventato, in Inghilterra il suo singolo più venduto .

    La canzone era stata inclusa nell'album HIStory, diffamato da un articolo atto solo a creargli danno e a mettere in cattiva luce Michael dopo le accuse del 1993. Michael scelse di includere 'Earth Song' nell'album HIStory nonostante l'inevitabile reazione cinica dei Media. Michael aveva fede nel fatto che le persone del mondo potessero prendersi cura di madre natura. Un istinto irrevocabilmente corretto.

    Ma Michael è stato ignorato come un qualcuno dalla mentalità troppo dissimile dalle persone comuni , qualcuno che ha passato la maggior parte della sua vita in agiatezza economica (senza considerare quanto si fosse sudato questa possibilità, e ricchezza che gli hanno portato via senza alcun scrupolo). Tuttavia, la sensibilità che Michael aveva verso l'umanità, un sentimento congenito e sviluppato grazie alla possibilità di incontrare più persone di chiunque altro nella storia, ha fatto si che fosse perfettamente in grado di sentire intensamente la condizione dell'uomo comune.

    Nel 1996, il compagno filantropo Sir Bob Geldof introdusse Michael sul palco, per ricevere il premio che Geldof descrisse come "Una tantum - come del resto lui stesso" l' artista di una generazione (anche se "... una generazione?" chiese Geldof : "... sono almeno 3 le generazioni che lo ascoltano"). Geldof accolse Michael con queste parole:

    "... La persona più famosa del pianeta, Dio lo aiuti ... Quando Michael Jackson canta è con la voce degli angeli. E quando i suoi piedi si muovono, si può vedere Dio ballare ... "

    Michael promosse 'Earth Song' con apparizioni in diversi spettacoli in tutta Europa, utilizzando , volutamente e provocatoriamente richiami a Cristo (in particolare nella performance ai Brits del 96 - e performance per altro votata recentemente dagli inglesi come la migliore di tutti i tempi). Ad essere un uomo erudito, cresciuto in una famiglia cristiana, è impossibile non pensare al parallelo fra lui e Gesù Cristo. Ma Michael , e molto a suo danno,decise di commercializzare in modo esplicito il messaggio di Cristo contro una società capitalista e vacua.

    La polemica che le performance innescarono, con conseguente pubblicità, assicurò che il messaggio di Michael e la sua preoccupazione verso l'ambiente venisse recepito da molte più persone.

    Il giorno dopo l'invasione del palco da parte di Jarvis Cocker durante la performance di Michael di 'Earth Song' ai Brits del 96 , nel titolo di un articolo leggemmo "La notte in cui i sogni dei nostri giovani finirono nel macero".

    Questo messaggio sorprendente di sostegno dei media verso Michael era tuttavia altrettanto vacuo. Appena si accorsero che i giovani e le tendenze inglesi in genere non erano d'accordo con la posizione dei media, il gioco iniziò. La settimana successiva, Cocker venne intervistato nel programma TFI Friday, trasmesso a Cult TV . Il programma era basato sulla presenza di giovani adulti, che deridevano Michael e difendenvano Cocker . Il padrone di casa, Chris Evans, concluse l'intervista con queste parole: "E' tutto, ti sosteniamo e sappiamo che lo scopo era solo farci ridere".

    Quanto accaduto in realtà funzionò come uno spartiacque: un cambiamento di paradigma nella moralità di una generazione.

    La performance di 'Earth Song' nel tour HIStory portava una connotazione religiosa indubbiamente inferiore, ma è rimasta una canzone piuttosto controversa, specialmente in una parte della coreografia che è stata criticata aspramente. Al termine della canzone, Michael si trova - in stile Piazza Tiananmen - di fronte ad un carro armato,e affronta il soldato che scende dal mezzo, togliendogli la pistola e donandogli un girasole: un gesto che fa chiaramente riferimento alla fotografia di Jan Rose Kasmir davanti ai soldati schierati al Pentagono, nel mentre si decideva per la guerra in Vietnam ( 1967).

    Jan_Rose_Kasmir


    Michael scelse di dare il via all' HIStory Tour nei paesi di recente democratizzazione dell'Europa orientale. Il significato di questi simboli visivi per il pubblico, considerando gli eventi contemporanei di quella regione, non può essere sottovalutato.

    Quello che le persone trascurano, è che Michael - con il suo essere una figura unica globale - ha dovuto comunicare il suo messaggio senza poter ricorrere al linguaggio parlato. Certo ci sono anche dichiarazioni. Ma Michael non aveva intenzione di lasciare che l'inconveniente di avere 6.500 lingue diverse nel mondo fosse un ostacolo per la sua missione di pace. La performance di 'Earth Song' è la 'Heal The World' lirica, del "trasformare le loro spade in vomeri" resa manifesta. Questo concetto biblico faceva parte della soluzione pratica nella realizzazione del sogno di Michael: una nozione di senso comune che esiste da sempre, eppure perennemente respinta dai governi avidi e timorosi di tutto il mondo.

    'Earth Song' in sé non è esattamente priva di sfumature linguistiche e musicali ingegnose - il coro stesso rappresenta il grido lamentoso per la situazione del pianeta e delle sue coste "piangenti". Oltre alla melodia inconfondibile, naturalmente. Michael ha sempre detto che la melodia era fondamentale, perchè rimane viva eternamente nella memoria, ed è ciò che la gente fischietta, e continuerà a fare per centinaia di anni, indipendentemente dal progresso della tecnologia o da future tecniche di produzione. E la melodia non conosce barriere linguistiche.

    Mi ricordo di una discussione, con un amico nel 1993, quando ero un adolescente. L'amico mi chiese se pensavo che Michael avesse già scritto la sua miglior canzone, e alla domanda risposi che credevo non lo avesse ancora fatto. Spiegai che immaginavo il suo meglio dovesse ancora venire, perché il dolore che avrebbe provato alla morte di sua madre avrebbe suscitato in lui un espressione artistica ad un livello che non avevamo finora visto. Non sarebbe stato possibile per lui evitare di scrivere una canzone su questo. Come artista - per cercare di gestire la situazione - è quello che avrebbe dovuto fare. Naturalmente, Michael non ha vissuto abbastanza a lungo per scrivere quella canzone sulla perdita di sua madre. Anche se la sua tristezza per la natura autodistruttiva dell'umanità verso Madre Natura ci ha fornito un equivalente.

    L'ultima volta che ho visto Michael esibirsi dal vivo era allo show di beneficenza del 1999 Michael Jackson and Friends . (L'evento era sottotitolato 'What More Can I Give'prendendo il nome da una canzone che Michael aveva scritto e registrato con un supergruppo di celebrità -. La canzone fallì a causa del comportamento di Sony) Durante la performance di 'Earth Song', la parte anteriore del palco si eleva per creare quell'effetto che Michael aveva chiamato 'The Bridge of No Return'( il ponte del non ritorno). Nessun ritorno, infatti. La struttura metallica cedette nel bel mezzo della canzone, facendolo precipitare nella buca dell'orchestra. Ma essendo il professionista consumato era, Michael saltò fuori dai detriti continuando a cantare.

    L'ultima performance di Michael di 'Earth Song' è stata per altro la sua ultima in assoluto - durante le prove il giorno prima di morire - il che significa che alcune sue esternazioni finali sul palco sono state "E per i bambini che muoiono? / Non senti voglia di piangere? "

    Anche se non è solo dell'uomo che Michael si lamenta nella traccia.

    L'intera progettazione dei concerti per This Is It è pesantemente a tema sulla conservazione ambientale, con una rivisitazione in 3D di 'Earth Song' in fase di creazione, alla quale è aggiunta la voce di Michael, che con sincerità palpabile dice:

    "Questo è il motivo per cui scrivo questo tipo di canzoni - per dare un senso di consapevolezza e risveglio e speranza alle persone. Mi piace, mi piace il pianeta! Amo gli alberi, ho questa forma di rispetto per gli alberi - e il loro modo di cambiare i colori e le foglie. Li adoro! Io rispetto questo tipo di cose. "

    Inclusa nell'album postumo per This Is It c'è una registrazione di Michael che legge una sua poesia 'Planet Earth' dal libro Dancing The Dream , le parole che rafforzano l'idea del suo rapporto con madre natura , e il senso di responsabilità che si assume per il suo benessere lo pongono nell'analoga posizione del dio greco Atlas:

    "Tu sei il mio amore, delicato e triste
    Ti importa? hai una parte nelle
    Più profonde emozioni del mio cuore?
    Tenera, con brezze carezzevoli e complete
    Viva con la musica, che dà la caccia alla mia anima
    Pianeta Terra, delicato e triste
    Con tutto il cuore, io ti amo."


    Michael aveva dominato l'evocazione sentimentale dell'amore romantico sin da quando era un adolescente. Non c'è da meravigliarsi che questo sentimento si sia evoluto nello scrivere lettere d'amore per il pianeta Terra.

    Recentemente ho dato un intervista per un nuovo entusiasmante progetto per la comunità dei fan di Michael Jackson. Podcast che riguardino Michael sono pochi e rari, così è stato creato The MJCast ( www.themjcast.com ) . La conversazione che ho avuto con i padroni di casa è stata l'ispirazione per questo post nel blog, specie quando mi hanno chiesto che cosa credo sia stata la cosa più positiva o di successo dalla morte di Michael, o cosa considero importante nella responsabilità dei fan nel rappresentare l'eredità di Michael , e cosa penso sia la lezione più importante che le persone potrebbero imparare da Michael e dalla sua vita.

    La mia risposta a tutte e tre le domande interessate, è stato l' umanitarismo senza precedenti di Michael. L'importanza che Michael ha dato a questo aspetto della sua vita e carriera è intrinseco all'essere umano che era. E' il motivo per cui ho scelto l'ente di beneficenza Legacy di Michael Jackson ( www.michaeljacksonslegacy.org ) quale destinatario di una percentuale dei proventi del mio libro, The Firts Book of Michael.

    Dopo il grande successo nel reperimento di fondi per costruire una scuola ad Haiti - in nome di Michael - il loro nuovo progetto è incentrato sul lavoro a fianco della Elephant Foundation International. Il loro obiettivo è di contribuire a conservare e tutelare l'ambiente di un animale simbolo ed estremamente intelligente come l'elefante, e del quale Michael si è posto a difensore. "E gli elefanti?"lo si sente implorare in 'Earth Song'. "L'elefante sta morendo!" esclama Michael nell' intro di 'Whatzupwitu', il duetto con Eddie Murphy del 1993.

    Michael ha spesso detto di dover indossare 'la pelle di un rinoceronte', per evitare di essere influenzato e schiacciato dal continuo colpire dei media. Tuttavia, ho pensato spesso che l'elefante - il meno scontroso, e il più delicato dei pachidermi - sarebbe stato forse una metafora migliore.

    In un altro pezzo dal suo libro Dancing The Dream , intitolato ‘So the Elephants March', Michael discute il curioso fenomeno di come per sopravvivere, gli elefanti debbano rimanere in piedi.

    E così noi fan..dobbiamo similmente persistere in piedi fieri e decisi in difesa della vera eredità del nostro eroe.

    (Alcune parti di questo articolo sono tratte direttamente dal libro di Syl" The First Book Of Michael"

    Questa traduzione è a opera di Valerie77 per il Michael Jackson's Gold World. In caso di ripubblicazione citare la fonte riportando l'url diretto a questo post. (per ottenere l'url diretto, clicca sulla data)

    Edited by ArcoIris - 24/4/2018, 22:01
     
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    Happy Mother’s Day: An Article on Katherine Jackson


    katherine_jackson_19


    There’s a system of belief in which the idea is promoted that human beings, in-between our earthly existences, gather together with all the souls we are bound to encounter in our next corporeal adventure. The night of August 28th, 1958 must have been quite the event.

    The subsequent day, Katherine Jackson gave birth to her eighth child. Another boy. Her mother suggested she named him ‘Ronald’. Katherine – thankfully – ignored that, and opted for ‘Michael’ – after the patron saint of soldiers. A name that means “Who is like God”.

    With typical tenacity, Katherine Jackson is refusing to bow to the injustice of the original verdict of the AEG Live Trial.

    The trajectory fans followed in the preparation for the This Is It concerts was a familiar one: journeying as we did from the press conference, to the excitement of hearing reports from fans listening to rehearsals, to watching him starve with stress in front of our eyes, fans telling Michael it wasn’t worth it – to stop putting himself under all that pressure.

    As had become the pattern, we accompanied the man on his rise to an angelic apex, before descending alongside him in his fall from grace.

    And this time he died.

    The trial was an attempt by Katherine and Michael’s children to uncover the truth as to why and how this happened. It saw Michael’s elderly mother having to once again defend her family from an onslaught of unwarranted abuse. She is a stoic woman. Not only is this a woman who has given birth ten times, she is also someone who has managed to cope with the grief of losing two of these children.

    But the AEG trial was the first time the octogenarian had been in court every day as a plaintiff. The previous occasion in which Katherine had attended court every day was in 2005, as a supporter of her son the defendant: throughout which, she remained composed and gracious in her stolid knowledge of the truth. Yet the salacious details Katherine had to endure through the AEG trial put even the 2005 accusations in the shade. The pornographic details describing her son’s physical and mental demise towards death evoked painfully evident tears, both for justice and remorse. Her recounting the moment she learned Michael had died was nothing short of harrowing, “everything went dark, and I just heard screaming.”

    Katherine regaled many intimate details to the AEG court – of which, she was the veritable queen – including such anecdotes as the sleeping arrangements of the poverty-stricken Jackson 5: a triple bunk bed – Jackie on his own in one, with the other four brothers sharing the other two. (Perhaps Jackie smelled a bit.)

    In the opening of the AEG case, the defence threatened “we’re going to show some ugly stuff.” Katherine’s lawyer, Mr. Panish asked her, “And how does it make you feel to hear that they’re going to tell everyone that your son is a bad person?” To which she replied, “Makes me feel real bad, because I know my son was a very good person. He loved everybody. He gave to charity. He’s in the Guinness book of records for giving the most to charity of all the pop stars. I’m so nervous. I’m sorry.”

    Panish also asked, “And why is it that you’re here to testify today?” Katherine replied, “Because I want to know what really happened to my son, and that’s why I’m here.”

    Thirty years ago, on Katherine’s 54th birthday, Michael performed his mother’s favourite song for her:


    Such immense love between a mother and son. The poetry Michael wrote for her; the album dedications; even the iconic song, ‘The Way You Make Me Feel’ – written for Katherine after she’d requested a song with a shuffling rhythm. As Michael himself said,

    “All my success has been based on the fact that I wanted to make my mother proud, to win her smile and approval.”

    Michael’s adoration of his own mother is well documented, but in the foreword he contributed to a recipe book, he reveals an appreciation for the magical nature of motherhood in general:

    “Remember when you were little and your mother made a pie for you? When she cut a slice and put it on your plate, she was giving you a bit of herself, in the form of her love. She made you feel safe and wanted. She made your hunger go away, and when you were full and satisfied, everything seemed all right… You may think that your apple pie has only sugar and spice in it. A child is wiser… with the first bite, he knows that this special dish is the essence of your love.”

    Maybe at that pre-terrestrial meeting the night before Michael’s birth, Michael signed up for a corporeal life of sacrifice: that he courageously adopted the responsibility of being a messenger to attempt to guide humanity along a more peaceful path. Mothers that have faith in their children ultimately see their faith qualified. Katherine had every faith in Michael, and the qualification is there for all to see.

    Happy Mother’s Day, Katherine Jackson.

    The world is forever indebted to your strength.



    This article includes edited extracts from the First Book of Michael by Syl Mortilla, available in paperback and on Kindle at http://amzn.to/1GycUw1 and for all other eBook devices at www.smashwords.com/books/view/511371

    On March 11, I appeared on the King Jordan radio talk show to discuss the book. Here is the YouTube video edit of the interview: