Il Re Messaggero: Michael Jackson e la politica del 'Black Lives Matter'

di D.B.Anderson

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  1. Valerie77
     
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    Quando chiedono: Perchè?Perchè? Io dico..è la Natura Umana, o Accogliamo favorevolmente solo ciò che possiamo affrontare

    di Barbara Kaufmann

    ACCOGLIAMO SOLO CIO' A CUI POSSIAMO FAR FRONTE

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    Questa potrebbe essere la cosa più importante da conoscere o sapere sulla natura umana: "Accogliamo favorevolmente solo ciò che possiamo affrontare."
    George Santayana ha detto "Tutte le anime che vivono accolgono solo ciò a cui sono pronti a far fronte; tutto il resto lo ignorano, o lo definiscono mostruoso e sbagliato, o negano che sia possibile. "
    Le identifichiamo erroneamente attraverso le nostre convinzioni, tanto che pensiamo che le nostre credenze siano parte di noi. Non lo sono. Le credenze sono un indottrinamento, di solito da fonti esterne a noi stessi , e introdotte a noi da una persona in possesso di un riconoscimento o un potere su noi stessi. Rendiamo molte credenze familiari senza esaminarle con razionalità o concretezza. Quando le credenze provengono da un riconosciuto potere, soprattutto quando siamo bambini, le accettiamo esplicitamente perché provengono da qualcuno di cui ci fidiamo o che consideriamo potente.
    A titolo di esempio, chiedetevi: "Come sono arrivato alle mie convinzioni rispetto a ............? (nello spazio vuoto di questa domanda pensate alla vostra religione) cristiana, cattolica, luterana,al buddismo, all'Induismo, ebraica, musulmana, mormone, al Jainismo, Animismo, etc.
    Pensate per un momento "Come sono arrivato ad essere un credente in questa religione?" Probabilmente si tratta di una religione che avete ereditato dai genitori o altre figure di autorità e senza mai metterla in discussione. Probabilmente l'avete accettata come verità, perché gli altri dicevano che era vero. Attraverso l'indottrinamento iniziale e ripetuto dal dogma assorbito dalla famiglia, potreste essere arrivati ad accettare la vostra religione come l'unica realtà spirituale. Se non avete mai messo in discussione la realtà della vostra fede, è possibile che le vostre convinzioni siano solo frutto di un eredità familiare o da figure riconosciute autorevoli.

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    Ci sono altre credenze che sono altrettanto forti e vengono assunte per essere vere, mentre andrebbero esaminate. Queste credenze possono essere state instillate in voi da insegnati, indottrinati, forzati o addirittura considerati "prescelti". Un bambino, non ha la maturità per mettere in discussione se le credenze sono vere o se gli lavorano dentro. Si tratta di una specie di cieca accettazione di ciò che genitori, figure autorevoli o di chi provvede al sostentamento e alla sopravvivenza ,e visto che rappresentano la possibilità di continuare a vivere in qualche modo, vengono accettate perchè basate sulla paura che il sostentamento possa venire meno, nel caso in cui ci fosse un rifiuto verso queste credenze. I bambini, in particolare, sono molto vulnerabili alle credenze e all'indottrinamento.
    Un altro modo per ereditare delle credenze è attraverso la cultura le dottrine tribali , le tradizioni, i costumi. Nel nostro ambito familiare può essere facile e familiare, ma altrove, può essere un argomento proibito. Alcune famiglie evitano la violenza e altre l'accettano e l'abbracciano. Alcuni genitori consentono ai propri figli di guardare la maggior parte di ciò che la tv trasmette e altri monitorano attentamente le abitudini televisive dei loro figli. Molti bambini incorporano le credenze di ciò che la televisione fa vedere loro perché questo è ciò che stanno facendo e diventa la loro realtà . Se il contenuto di ciò che guardano è perennemente violento, i bambini arrivano a credere che il mondo non è un posto sicuro e che devono proteggersi continuamente. Il che configura uno scenario simile a "loro contro di me / noi" e infonde paura nel bambino.
    Se siete cresciuti nel Sud degli Stati Uniti, è probabile che siate più predisposti verso il razzismo, perché la gente può ancora aggrapparsi alle credenze che accompagnano il razzismo , quale il senso dell' inferiorità o la predisposizione alla violenza o alle barbarie. Si può pensare che la gente di colore e gli indiani siano diversi in qualche modo dai bianchi e il vostro comportamento può riflettere queste credenze. Ci possono essere credenze che sono invisibili (la maggior parte lo sono) perché pensiamo attraverso queste credenze, anche se in noi non sono così evidenti. Forse non ci rendiamo nemmeno conto che sono insite in.
    Ci sono molti tipi di culture. Esistono culture sociali indentificabili attraverso costumi tribali. Ma in altre culture , la nudità può essere perfettamente normale e accettabile , come da altre ancora è vissuta come volgare ed è inaccettabile. In alcune culture le donne sono viste come oggetti e costrette a rispettare la loro condizione di inferiorità - l'essere senza voce, senza diritto di voto, senza alcun potere. In alcune culture le donne sono viste come leader invece e figure autorevoli. In alcune culture è fondamentale ballare, in altre no. In alcune culture è tradizione pregare apertamente e in altre, pregare è tradizionalmente una cosa privata e in altre ancora, talmente privata da poter essere fatta solo in specifici luoghi di culto.

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    Qualunque sia la vostra educazione, cultura o condizione sociale, esistono regole che vengono applicate e che prevalgono. Esistono anche tipi di credenze organizzative che determinano, ad esempio, il clima del luogo di lavoro. A volte sono scritte e qualche volta no. Alcuni non osano nemmeno parlarne perchè pensano non verrebbero comprese da tutti.
    La linea di fondo è che le credenze, non sono acquisite, ma vengono caricate su strati e strati nella nostra mentalità. La nostra mente nasce completamente libera da qualunque indottrinamento- un chiaro, luminoso vaso vuoto. La mente di un bambino è pura e indisciplinata e priva di opinioni e credenze. Ogni bambino che nasce è completamente unico e libero e interessato , affascinanto verso qualunque cosa sia completamente libera da limitazioni.
    Le credenze però attecchiscono molto rapidamente e fanno dimenticare il senso di un abbraccio materno, dell'essere sospesi in aria, del godere di un esistenza chiara e spensierata . Le credenze sono come cellophane che , strato su strato, ci rendono diversi, limitati e definiti. Sono queste definizioni , quelle come "Io sono", che ci mettono nei guai:
    "Sono meno di te" ... "più di te."
    "Io sono degno" ... "Io sono indegno."
    "La vita è unica e preziosa" ... "la vita è priva di senso / le vite sono prive di significato."
    "Tutte le persone sono ugualmente meritevoli" ... "Io merito di più / loro meritano di meno."
    "La vita è un'avventura" ... "la vita è difficile"
    "Siamo tutti come uno / insieme" ... "si salvi chi può".
    "Il mio corpo femminile è santo" ... "il mio corpo femminile appartiene ad altri che lo sfruttano."
    "Siamo tutti fratelli" ... "ottenere quello che si può in qualunque modo necessario"
    "la Tribù / famiglia / società è importante" ... "Sono più importante io"
    "La gentilezza, l'empatia, la cura e la compassione sono i principi base della società" ... "la ricchezza, lo status, il potere sono i principi base della società"
    "La mia 'tribù' è uno dei molti gruppi e generi di popoli" ... "la mia tribù è superiore, maggiormente meritevole, più forte, più potente"
    "La Terra è una bella e abbondante fonte di vita" ... "l'uomo domina sulla terra e prende quello che vuole per la sua sopravvivenza o per piacere".

    Se guardiamo alle nostre convinzioni, ci rendiamo conto dicome sono strutturate, come funzionano e di come provengano da delle credenze. E sappiamo che le credenze sono una sovrapposizione sulla realtà. Questo potrebbe significare che per cambiare radicalmente una realtà dolorosa, non-nutriente e minacciosa, potremmo essere costretti a cambiare le nostre credenze fondamentali.

    Siamo stati tutti a guardare gli eventi a Ferguson, nel Missouri, e possiamo vedere che gran parte del comportamento che accompagna tale circostanza si basa su convinzioni di lunga data. La polizia crede che di essere parte di un gruppo di essere umani superiori con alcuni diritti che consentono loro di violare i diritti degli altri. Parte dei cittadini di Ferguson trovano che lo status quo è ingiusto e non funziona per loro.
    Nel nostro cuore , sappiamo che cosa è che dà la vita e che cosa è che da la morte. La nostra bussola interiore sa che si dovrebbe solo ascoltare la voce della ragione. Purtroppo siamo però portati e sovrascrivere su quella bussola, e questo ci mette nei guai.

    ACCOGLIAMO FAVOREVOLMENTE SOLO CIO' CHE POSSIAMO AFFRONTARE
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    Se qualcosa sfida le nostre convinzioni prevalenti o che stonano con la nostra realtà, non possiamo accettarlo. L'ego umano ama pensare a se stesso e tutto ciò che minaccia l'ego viene interpretato come un pericolo di vita. Alcuni di noi non possono far fronte con il fatto che le nostre opinioni in una discussione possano essere contraddette. Ad alcuni di noi non piace essere consapevole di "sbagliare". Alcuni di noi trovano conforto nella prevedibilità, perché si sentono più al sicuro che nell'incertezza.
    Così, di fronte a qualcosa che scuote quelle credenze fondamentali che abbiamo costruito nella nostra vita , noi rifiutiamo. Non possiamo far fronte con il pensiero che le nostre credenze strutturali che costituiscono il fondamento della nostra vita , siano in pericolo. Quando le nostre convinzioni vengono minacciate, lo interpretiamo come una minaccia alla nostra stessa esistenza. Vogliamo credere nelle persone, nell' umanità, ma non lo facciamo perché non abbiamo potuto far fronte al sentimento della delusione e così releghiamo tutta l'umanità allo status di "altro", in modo che non sia nemmeno necessario metterla a confronto con la nostra delusione.
    L'opposto è invece il quando sviluppiamo il nostro voler bene (l'empatia, la compassione, il nutrimento, l'abbracciare, accettando l'umanità di tutti, e anche la propria, la gentilezza, il perdono, l'uguaglianza,l' umanità) aprendoci la porta alla possibilità di vivere una nuova realtà collettiva. Nel nostro cuore lo sappiamo. Sappiamo che non stiamo vivendo in questo modo.
    Così questa parte della nostra natura umana ("l'accogliere solo ciò che possiamo accettare") racconta molto di più..

    Spiega perché Michael Joe Jackson è stato una minaccia per così tante persone. E spiega perché alcune persone hanno trovato necessario smontare il suo potere e farlo tacere attraverso la "guerriglia della decontestualizzazione" che Aberjhani definisce così eloquentemente e che convenientemente, ci fornisce la spiegazione del come un essere umano senta il desiderio di distruggere un altro essere umano.
    La guerriglia della decontestualizzazione è un modo per respingere ferocemente ciò va contro le nostre credenze indottrinate e radicate o sistemi di credenze che costitiscono (nel "ogni" e nel "collettivo") la vita e la realtà. E' un sistema con il quale attraverso un transfert o proiezione si guarda all'altro all'inizio come irritante . E più quel qualcuno o qualcosa minaccia e irrita la nostra realtà e più cresce il desiderio di vendicarsi.


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    Nel caso di Michael, i tabloid hanno fornito una piattaforma e reso questa decontestualizzazione, facile.
    Nessuno vuole ammettere che hanno fatto del male; di sicuro non vogliono che questo errore venga sottolineato. Non gradiscono di certo che qualcuno venga a minacciare la loro realtà costruita con cura. E se sono stati male nel farlo, sanno anche che il perdono, nella natura umana non è semplice ed è terribilmente difficile da trovare.
    Che peccato!
    Che cosa avete provato nel definire quest'uomo un "mostro", e solo perchè non eravate preparati a considerare le sue idee all'avanguardia? O le sfide che ha affrontato? O le emozioni e sensazioni che evoca? Cosa succederebbe se attraverso la vostra paura e debolezza umana vi rendeste conto di aver definito "mostro",qualcuno che invece era una bellissima e splendente anima ? La vergogna, potrebbe essere una punizione sufficiente? È la punizione adatta a coloro che confessano errori macroscopici? Che cosa succederebbe se il perdono fosse alla base piuttosto che una rarità? Le persone confesserebbero la loro incapacità nel mettere in discussione i propri dogmi e credenze, se sapessero che verrebbero perdonati?
    Potrebbero far fronte a tali confessioni?
    "Le persone accettano solo ciò a cui possono fare fronte. Tutto il resto lo ignorano, lo definiscono mostruoso e sbagliato, o negano che sia possibile ...

    Original text and source: Inner Michael
     
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15 replies since 10/12/2014, 07:43   1114 views
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