"The King of Pop"
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L'altro lato di Michael Jackson
February 27, 2010
Nell’ottobre del 1994 organizzai un tour a Memphis per i fans olandesi di Elvis per poter assister al concerto tributo che si sarebbe tenuto nella Pyramid. Avevamo saputo che Michael Jackson e Lisa Marie Presley sarebbero stati presenti. Attraverso i miei contatti a Graceland, mi informai se fosse stato possibile incontrare la coppia, ma mi dissero che era impossibile…nessuno poteva incontrarli.
L’8 ottobre ci fu il concerto nella Pyramid e, come preannunciato, John Stamos presentò Michael e Lisa Marie al pubblico. Erano lì con Priscilla Presley e Janet Jackson. Il pubblico impazzì, fu veramente un momento speciale.
Subito dopo il concerto, con il mio gruppo ci recammo nel nostro Hotel e lì incontrammo una mamma con due bambine. Una delle due era malata di cancro e doveva essere ricoverata al Saint Judes Hospital di Memphis. Era molto difficile guardare quella bambina e sapere che presto sarebbe morta.
Più tardi, durante il nostro soggiorno, visitammo un negozio di dischi a Memphis. Improvvisamente rimanemmo sorpresi e stupiti. Chi c’era dentro il negozio? Michael Jackson e Lisa Marie Presley con un paio di guardie del corpo! !!! Naturalmente il mio gruppo impazzì , ma dissi loro di tacere. Mi diressi verso una delle guardie del corpo e gli dissi che ero un agente di viaggio con al seguito 14 fans olandesi di Elvis che mi chiedevano se era possibile fare una foto con Michael e Lisa Marie. La guardia del corpo andò da Michael. Parlò un po’ con lui, tornò da me e mi chiese: “ di dove sei?”. Risposi: “ Olanda, Paesi Bassi”.
Anche in questo caso, l’uomo andò da Michael, parlò brevemente con lui, tornò da me e disse: “ Nessun problema, potete scattare le foto ma lasciate solo che finiscano di fare shopping”.
Dopo un po’, la guardia del corpo tornò da me e disse che potevamo cominciare a fare le foto. Prendemmo le nostre macchine fotografiche e ci mettemmo in posa, Michael e Lisa erano in posa per noi. Improvvisamente la guardia del corpo venne da me e disse: “ Che cosa state facendo?”. Rimasi sorpreso e risposi: “ Non me l’hai detto tu che potevamo scattare qualche foto?”.
L’uomo rispose: “ Si, ma non potete salutarli e parlare con loro”……allora stava succedendo qualcosa di strano!!! Abbiamo incontrato Michael Jackson e Lisa Marie Presley.
Abbiamo parlato con loro per più di 20 minuti, abbiamo scattato foto con loro, hanno autografato i nostri cd. Ho potuto parlare con Michael per dirgli che ero stato a due dei suoi concerti al ‘De Kuip’ a Rotterdam nel 1988. Lui rispose: “ Oh si, Amsterdam”. ( ma si corresse subito dopo…."No, no, era Rotterdam.". ). Fu incredibile. Era timido ma rilassato. Tutte le persone del mio gruppo hanno avuto la loro foto con la coppia…lui era cordiale. A Lisa Marie raccontai che organizzavo viaggi a Memphis per i fans olandesi di Elvis e che avevo incontrato sua madre Priscilla un paio di volte.
Ad altre persone non fu permesso di avvicinarsi e ne fummo sorpresi . .
Dopo più di 20 minuti ci salutammo e la coppia lasciò il negozio. Noi , invece, andammo subito da un fotografo per far stampare le nostre preziose immagini. Fu incredibile. In Olanda la notizia si diffuse rapidamente e persino i media ne parlarono. Il giorno dopo andai a Graceland. Bridget, la receptionist in quel momento, mi accolse e le mostrai le foto. Quasi cadeva dalla sedia!!! “ Wow!!” ...Urlava e gridava. Le regalai una delle foto. Tempo dopo, mi informò, che aveva messo la foto sulla scrivania del suo ufficio e che Priscilla Presley ne aveva voluto una copia. Il nostro incontro con Michael e Lisa Marie fu davvero speciale. Eravamo state le uniche persone a cui era stato concesso di incontrarli e parlare con loro.
Ma…. Vi ho già parlato della donna che era in hotel con le sue bambine! L’ultima sera a Memphis, il mio migliore amico, Gerwin, venne nella mia camera a tarda sera con questa donna. Io stavo già dormendo , mi svegliai e vidi che la donna stava piangendo. Gerwin mi disse che dovevo aiutarla a sistemare alcune cose.
Inizialmente non capì di cosa stesse parlando, poi mi raccontò la sua storia: Michael Jackson e Lisa Marie Presley avevano visitato l’ospedale Saint Judes e avevano portato regali per tutti i piccoli pazienti. Alla figlia della donna, Michael aveva regalato una Barbie. Ma , la bambola era stata rubata e, anche se sua figlia aveva solo 3 anni, aveva capito che era un dono speciale e piangeva, piangeva, piangeva.
Se le avessimo comprato un’altra Barbie, lei avrebbe capito che si sarebbe trattato di un rimpiazzo. Il mio amico sapeva che avevo dei contatti a Graceland e voleva fare qualcosa per questa bambina. In quel momento non potevo fare niente e la mattina successiva avevamo il volo per Amsterdam. Regalai alla madre un paio di foto del nostro incontro con Michael e Lisa Marie e le dissi che avrei cercato di fare qualcosa per risolvere il problema.
Tornato in Olanda, inviai subito un fax a Patsy Andersen, in quel momento responsabile PR di Graceland, e spiegai la storia. Mi rispose che avrebbe cercato di mettersi in contatto con Michael Jackson.
Ogni giorno il mio amico Gerwin mi chiedeva se avevo avuto notizie. Gli dissi che probabilmente era più facile mettersi in contatto con il presidente degli Stati Uniti, che con Michael Jackson.
La vigilia di Natale del 1994, il mio telefono squillò: era Bridget da Graceland. Non era raro che mi chiamassero da Graceland, così pensai solo che volessero augurarmi buone feste. Parlai brevemente con Bridget poi lei mi passò Patsy che mi disse che aveva due notizie per me, una buona e una cattiva.
La buona notizia era che Michael aveva risposto al mio appello e aveva mandato a Graceland un pacco pieno di doni per la bambina. Patsy era corsa subito in ospedale ma quando era arrivata lì, le avevano detto che la bambina era morta….il giorno prima!!! Attraverso il Saint Judes, Patsy era riuscita a rintracciare la madre. Patsy , poi, aveva informato Michael.
Come ho saputo più tardi, dopo che Michael aveva saputo la scioccante notizia, aveva inviato un altro pacco dono per la mamma e l’altra sua figlia, poi si era messo in contatto con lei telefonicamente per scusarsi del suo ritardo e per confortarla.
Ho parlato raramente di questa storia, ma è vera, è l’altra faccia di Michael Jackson e [l’ho raccontata] con la speranza di potermi mettere in contatto di nuovo con quella donna.
http://ireport.cnn.com/docs/DOC-414018?ref=feeds%2Flatest // Traduzione: Emanuela Arezzi - Pagina sociale Michael Jackson - Discografia
The other side of Michael Jackson
In October 1994 I organised a special tour to Memphis for Dutch Elvis Fans to attend the Elvis Aaron Tribute Concert in the Pyramid. We were aware of the fact that Michael Jackson and Lisa Marie Presley would be present. Through my contacts at Graceland, I informed if there would be a possibility to meet the couple. But, they told me that that would be impossible. No person could meet the famous couple. We met in Memphis all kind of other famous artists and stars. On October 8th, we attended the concert in the Pyramid and, indeed, Michael Jackson & Lisa Marie Presley were introduced by John Stamos to the audience.
They were there with Priscilla Presley and Janet Jackson.
The audience went mad and this was a special moment. This tribute concert was one of a kind and very special. We met in our hotel, the former Ramada Inn down at Union Avenue, a mother who was there with two children. One of the children was suffering cancer and the child would be treated at the St. Judes Hospital in Memphis.
It was very hard to see that young girl, knowing that her life would end soon. Later, during our stay in Memphis, we visited a record-store in Memphis. Suddenly we were surprised and astonished. Who walked in that store? Michael Jackson and Lisa Marie Presley with a couple of body-guards! Of course my group went crazy, but I told them to keep quiet. I walked to one of the bodyguards and told him that I was a travel-agent and had 14 Dutch Elvis Fans with me and asked if it would be possible to take a picture from Michael and Lisa Marie. The body-guard went to Michael. Talked with him shortly, returned to me and asked; “where you from?” I responded “Holland, the Netherlands”.
Again, the bodyguard went to Michael and spoke shortly with him, returned to me and said; “No problem to take a picture, but let them first alone and do their shopping.” After a while, the bodyguard came up to me and told me that we could take some pictures. We took our cameras and position to take some pictures.
Michael and Lisa Marie stood posing for us. Suddenly, the bodyguard came up to me and said; “What are you doing?” I was surprised and answered; “You told us, it was alright to take some pictures?”. The man answered; “Yes, but you can also say hello and talk with them.” So, the strange thing happened. We met Michael Jackson and Lisa Marie Presley. We talked with them for more than 20 minutes, could take pictures and let them sign cd’s. I spoke with Michael and I told him that I attended two of his concerts in ‘De Kuip’ in Rotterdam in 1988. He answered; “Oh, yes Amsterdam”. But later he himself corrected it in said; “No, no it was Rotterdam.” Also he was amazed that I knew that his tricks came from Siegfried and Roy. It was all amazing. He was shy, but relaxed.
We could take pictures and also to the other people from my group, he was friendly. With Lisa Marie I spoke about the fact that I organised tours fro Dutch Elvis fans to Memphis and that I met her mother, Priscilla, a couple of times and the first one, was in Amsterdam. Other people were not allowed to come nearby and were surprised why we could talk with Michael and Lisa Marie. After more than 20 minutes we said goodbye and the couple left the store and left us behind.
We went immediately to a photo shop and let our special photos printed. This was amazing. In Holland the news spread and we reached the media. The next day, I went by at Graceland. Bridget, receptionist at the office at that time, welcomed me and I showed her the pictures. She almost fell of her chair. “Wow!” And she screamed and yelled. I gave her one of the pictures. Later, I learned, that she placed the picture on her office-desk and that Priscilla Presley noticed this and also wanted a copy of that picture.
Our meeting with Michael and Lisa Marie was special. We were the only people, who were allowed to meet and talk with them. But, I already mentioned the woman who was in the hotel with her little girl! The last evening in Memphis, my best friend, Gerwin, came in the room late in the evening. I was already asleep and wondered what he was doing with that woman. He woke me up and I saw that the woman was crying. Gerwin told me that I must do something and arrange some things. First I didn’t understand what he was talking about. Then came the story. Michael Jackson and Lisa Marie Presley visited the St. Judes Hospital in Memphis and had also little gifts for the children. They also gave the little daughter of the woman we had met in our hotel a Barbie.
But, this doll was stolen and although the girl was only 3 or 4 years, she knew that this was something special and she cried, cried and cried. Giving her just another doll would be no option. My friend knew I had my contacts at Graceland and wanted me to do something for this little girl. At that moment I could do nothing and early that next morning we flew back to Amsterdam.
We gave that mother a couple of the pictures of our meeting with Michael and Lisa Marie and I told her, that I would try to do anything to take care of this matter. Back in Holland, I immediately send a fax to Patsy Andersen, at that moment PR Manager of Graceland, and explained the story. She told me, she would try to contact Michael Jackson as soon possible.
Every day, my friend Gerwin, asked me if I already had heard something. I told him that it would be probably easier to get in touch with the President of the USA, than with Michael Jackson. On Christmas Eve, 1994, my telephone rang. It was Bridget from Graceland. For me it was not uncommon that I was called by Graceland and I thought that they wanted to wish me a Merry Christmas. I spoke shortly with Bridget and she connected me with Patsy.
Patsy told me that she had good news and bad news. The good news was that Michael finally responded and had sent a box with gifts for that little girl. Patsy immediately went to the hospital. When she came to the St. Judes Hospital she learned that the little girl passed away, the day before! Patsy traced through the hospital the address from the mother.
Patsy informed Michael Jackson. As I learned later, Michael received this shocking news and sent another package with gifts to the mother and the other child and also he called himself that woman. He apologized and spoke a long time with that woman. This is a very rare, but real, story about the other side of Michael Jackson and I wish I could get in contact again with that woman.
Edited by ArcoIris - 4/4/2018, 03:04
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