Plagi: L'assurdo caso Albano - Jackson

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  1. ArcoIris
     
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    "The King of Pop"

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    Michael Jackson, un giorno in Pretura

    Il cantante e' arrivato a sorpresa nella capitale per difendersi dall'accusa di plagio. Dopo l'udienza e' ripartito subito per Parigi.

    Michael Jackson, un giorno in Pretura La rockstar: "Scusate il ritardo, non ho mai copiato il maestro Al Bano"

    ROMA - Peter Pan va in pretura. In un grigio pomeriggio di febbraio, scivolando fra un'impalcatura e un muro di carabinieri, arrampicandosi leggero su per scale buie e sporche, Michael Jackson si materializza come per incanto in un'aula di giustizia. Michael Jackson la rock star, Michael Jackson senza eta', Michael Jackson che non e' piu' nero e non e' ancora bianco. Proprio lui. Con quella sua faccia senza tempo e quella voce da bambino timido.

    "Anzitutto vorrei chiedere scusa per non essere venuto prima alle udienze e chiedere anche scusa per qualunque altro disturbo che posso aver procurato", sussurra. E l'aula e' percorsa da un fremito di simpatia. Hai voglia a dire che qui "Jako" e' sul banco degli imputati, che lo accusano di aver copiato pari pari una canzone di Al Bano, trasformando "I cigni di Balaka" in "Will you be there".

    Una causa che si trascina da tre anni: nel '94 un pretore aveva gia' stabilito che c'era stato un plagio, e il "maestro" Al Bano ha chiesto 14 miliardi di danni. Ma cosa puo' importare una banale causa per plagio, davanti al fatto che Michael Jackson ha varcato la soglia del Tribunale di Roma? E' un evento. Un evento surreale come il suo protagonista.
    Gli uomini in toga - il pretore Mario Friggenti, il pubblico ministero Pierfranco Bruno, gli avvocati della difesa e quelli dell'accusa - si sforzano di far finta di niente. Fingono che quell'omino seduto li', con la sua casacca russa color vinaccia e i suoi buffi pantaloni imbottiti, sia un imputato come tanti altri. Ma si vede subito che fanno finta. "Lei e' stato tempestivamente avvertito, anche se in ritardo...", risponde il pretore Friggenti ad un avvocato che si lamenta dello spostamento di orario dell'udienza. "Conosce l'attore Tyrone Power?", chiede inopinatamente il pubblico ministero.

    L'interprete, per carita' di patria o forse solo per pigrizia, non traduce i battibecchi e le gaffe. "Jako" sorride, con l'aria di chi non capisce cosa sta succedendo: "Voglio dire che sono un cantante, un ballerino... faccio l'intrattenitore e sono un autore di canzoni. Nella mia vita non ho mai preso ne' rubato niente, questa accusa che mi fa il maestro Al Bano e' totalmente falsa", dice. "Prima di questa accusa non avevo mai sentito la canzone del maestro Al Bano. Mai l'avevo incontrato in alcun modo. Nella totale verita', giuro che queste accuse sono totalmente infondate. E ora, se avete da fare domande sono pronto a rispondere".

    PM: la canzone "Will you be there" inserita nel long playing "Dangerous"... come e' nata l'idea del brano?
    J.: il titolo originale era "Said me". L'ho scritta nel 1991.

    PM: lei e' autore delle parole?
    J.: Si sono autore dell'intera canzone, delle parole e della musica, di tutto.

    PM: L'arrangiamento...?
    J.: Chiedo di poter concludere la risposta. (Ed e' l'unico lampo di inquietudine che si lascia sfuggire). Avendo questo abbozzo di idea nella mente ero gia' molto entusiasta di questo. Ho chiamato il mio direttore musicale, ci siamo incontrati nel mio studio e ho cominciato a cantare quello che avevo pensato e ad insegnargli gli accordi, le inflessioni. La melodia si e' andata creando durante le due ore di quella sessione... Ho lavorato molto duramente per comporre questa canzone, e quando qualcuno mi accusa ingiustamente, questo mi fa stare male. Queste accuse sono completamente false.

    PM: Lei dice di non aver mai sentito, prima dell'inizio di questo processo, la canzone di Al Bano "I cigni di Balaka". Quando l'ha ascoltata per la prima volta in vita sua?
    J: Dopo aver ricevuto questa denuncia il mio avvocato me l'ha fatta ascoltare.

    PM: Ha avuto modo, attraverso i suoi legali, di conoscere l'esito di una consulenza legale svolta dal maestro Luciano Chailly e disposta dal pubblico ministero?
    J: Durante quale occasione... Io non ho letto queste consulenze.

    PM: Posto che l'accusa e' di aver copiato in parte la canzone di Al Bano, le chiedo come si spiega che nell'elemento melodico fondamentale delle due canzoni, cioe' quella di cui lei e' autore e quella di Carrisi Albano compaiono 37 note uguali?

    Avvocato Seganti (difesa): Mi oppongo... non deve dare un'opinione. Non si puo' chiedere a una persona che cosa ne pensi.
    PM: Il motivo del signor Jackson contiene 37 note...
    Avvocato Seganti: Non 37 note, ma cinque che si ripetono.

    J.: E' vero, ma quelle note sono solo una coincidenza.

    Pm: Lei ha anche composto le parole della canzone?
    J: Sì.

    Pm: Nel suo brano si fa riferimento al fiume sacro Giordano?
    J: Sì, è vero.

    Pm: Ascoltando il brano di Al Bano ha avuto modo di constatare direttamente che egli ha inserito le parole 'fiume sacro Gange' ?
    J: Ma io non posso averlo copiato perché non capisco neppure l' italiano (ride).

    Pm: Ritiene anche questa una coincidenza?
    J: Sì.



    Alla fine comunque Peter Pan ammette che si', in effetti fra i due brani ci sono delle somiglianze, ma giura che si tratta solo di "coincidenze". Sorride appena quando gli fanno capire che e' finita, sorride sicuro davanti al muro di telecamere che lo attende: quello e' di nuovo il suo elemento. -

    Edited by MJGoldWorld - 25/4/2017, 22:32
     
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8 replies since 21/3/2013, 14:32   2835 views
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