Posts written by ArcoIris

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    Nonostante al fatto tragico a cui si ispira :( , è una perfetta rappresentazione di quello che sta succedendo al mockumentario .. a dispetto di chi ancora insiste a sostenere il contrario. Troppo bella per non condividerla!

    Pmn7MMZ
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    *** PREMESSA: liberi di dissentire o meno con l'autore ma credo che dopotutto sia una lettura interessante, non di parte... (almeno questo è stato il mio primo pensiero. Of course, opinione personale) ***



    Leaving Neverland, operazione miserabile dove nessuno è innocente

    Un documentario cinico e di raro squallore dove Robson e Safechuck, con i loro sorrisi di circostanza e le memorie stucchevoli, superano di gran lunga la miseria umana che poteva nascondere Michael Jackson.

    La pedofilia della pedofilia, il voyeurismo allo specchio. Il bambino concupito da Michael Jackson, sul palco con lui, trent'anni dopo parla di se stesso con morbosità autoriferita e percepisci il losco, puoi quasi respirarlo nel suo darsi in pasto. Amore per i soldi? Inseguimento di una fama perduta? Ritorno alla dimensione onirica del piccolo clone a immagine e somiglianza del dio nei centri commerciali, nelle feste, vestito come lui, sgambettante come lui? Cavarci quel che ancora si può, visto che siamo diventati quello che siamo?

    È difficile non essere cinici davanti a un'operazione come Leaving Neverland, perché Leaving Neverland è una operazione cinica – e non si dà minimamente la pena di nasconderlo. Da qualsiasi parte la guardi.
    Quella della divina popstar che fagocita bambini nel suo reame di Nessunaparte. Quella dei genitori che glieli lasciano, sapendo o almeno intuendo a cosa vanno incontro. Quella di questi bambini cresciuti, ma non abbastanza, ma non più, esattamente come il dio morto e allo stesso modo cresciuti un po' troppo, che inscenano il dolore e, già che ci sono...


    PUPILLI PENTITI WADE ROBSON E JAMES SAFECHUCK

    «Michael chiamava dall'Australia, voleva mio figlio...». Il documentario, imbastito sulle rimembranze di questi due pupilli pentiti, e poi pentiti di essersi pentiti, e ancora pentiti dell'ultimo pentimento, Wade Robson e James Safechuck, con rispettive mami e papi, è di un raro squallore perfino per questi tempi decaduti che scorrono trent'anni dopo quelle prodezze.
    Squallido e noiosissimo, con quelle inquadrature fisse e gli effetti di luce scontati. Le foto d'epoca, gli spezzoni d'epoca, il feticismo delle brochure, delle giostre, dei giocattoli di Nessunaparte, le riflessioni del senno di poi, da abbecedario dell'ovvio, «a quell'età chiunque vuole sentirsi amato». Agli americani piacciono queste cose, l'orrore impacchettato nella Meraviglia, le vittime, povere vittime, che al momento giusto dicono scusate e si asciugano gli occhi con una smorfia e non si capisce bene se stanno piangendo o gli scappa da ridere. «Sono eterni bambini gli americani», diceva Albert Einstein, «e possono diventare pericolosi».



    UN DOCUMENTARIO SQUALLIDO SENZA PROFONDITÀ NÉ ANALISI

    A che serva, a che porti una roba del genere, a parte risucchiare una notorietà di risacca, con la mercede del caso, è difficile dirlo. Non c'è profondità, analisi, morale, non c'è neppure denuncia: c'è voyeurismo da un buco della serratura grande come l'insanità di chi ha messo insieme tutto questo. Chi ricorda. Chi racconta. Chi guarda.
    Dite che la figlia di Jackson, Paris, ha tentato di ammazzarsi per questo? Francamente pare un gesto spropositato per tanta risaputa pochezza. E qui, attenzione, nessuno sta difendendo l'idolo, il Lucifero caduto nella spirale di sé, di quel tagliarsi la faccia e chiudersi nelle camere iperbariche come un moderno vampiro, no, anzi diamo pure per scontato che dietro il fumo deve pur esserci l'arrosto, che un Peter Pan alienato, avvezzo a razzolare ragazzini da rinchiudere nel castello, qualcosa che non andava ce l'avesse.


    Anche se i tribunali l'avevano scagionato sulla base delle calunnie smontate, dell'avidità puntualmente sbugiardata dei suoi accusatori, del resto si sa come è la Giustizia, pensa solo a O.J. Simpson. Ma sì, mettiamoci pure che Michael pagava il silenzio e quando è morto non c'era più ragione per non mettersi a parlare.
    È che i protagonisti di questa necrofobia, con le loro acconciature e i sorrisi di circostanza, le memorie francamente stucchevoli al netto della egopornografia, superano di gran lunga la miseria umana che poteva nascondere il dio Michael.
    «A me non sembrava appropriato che mio figlio dormisse con lui... Però... Jimmy ha insistito tanto...». Quando si dice finire nelle fauci dell'orco, con un piccolo aiuto dai tuoi amici, anzi dalla tua mamma.
    Lo chiamavano:
    «Mio figlio vuole conoscerti». Lui, naturalmente, mandava subito una limousine. Chi adescava chi, in questa storia?


    PIÙ CHE IL DOLORE PER GLI ABUSI, EMERGE LA NOSTALGIA DI UN SOGNO PERDUTO

    Dal docusputtanamento vien fuori tutto quello che si sa, o si crede di sapere, o che si immagina su un “pedofilo”: la gentilezza melliflua, i modi insistenti, insinuanti, poi ossessivi, la progressiva discesa agli inferi della perversione, il contagio - «ero diventato come lui, ero lui» -, lo sfarzo indicibile, la bolla fatata: e allora? Se li portava in tour, li vestiva come lui, li faceva ballare come lui: poi se li faceva. E allora? E ancora: solo Jackson, nell'allegro circo perverso del pop-rock? E che cosa avrebbero da dire adesso questi due bellimbusti che si piangono letteralmente addosso, le loro mammine che si narrano, perché qui ciascuno parla di sé, col pretesto del caro estinto?

    Più la faccenda scorre, lunghissima, estenuante, due ore, su due puntate in Italia trasmesse da La Nove, più non si ha la sensazione di un dolore sedimentato per gli abusi sui pargoli quanto per la nostalgia per una dimensione perduta, dove niente era normale e tutto valeva la pena. Poi arriva il giorno che Jackson si mette a giocare col sesso del fanciullo, «ed è cominciata così».
    E giù cateratte di particolari francamente evitabili, ma se li eviti che senso resta a una operazione come questa? Roba talmente esplicita, e insieme patetica, che se non ci fosse di mezzo, bene o male, la distruzione fisica e morale riferita di due infanti, verrebbe da chiosare Lino Banfi nei suoi momenti migliori: «A chièppe divarichète». Ed è forte la tentazione, perché Leaving Neverland ti rende cinico contro i cinici.


    SUL CORPO DI JACKSON FIORISCE IL MERCATO DI MUSICA E PEDOFILIA

    Tutto quello che puoi immaginare è vero, però non lo immagini perché ti vien servito tutto, ma proprio tutto, sul piatto d'argento della memoria di chi c'era e parla di chi non c'è più e non può rispondere.
    Anche se dalla Jackson Corporation fioccano le richieste di risarcimento, è un circo questa storia, un maledetto circo di richieste di risarcimento, di amichetti che salvano l'idolo prima di annientarlo, capovolgono le testimonianze assolutorie in atti d'accusa spietati urbi et orbi, orgie di ritrattazioni, speculazioni, azioni, reazioni, rivelazioni e nessuna pistola fumante, fumo sì, pistola lo dicono i i cari Jimmy e Wade, e i dischi tornano in classifica e Louis Vuitton cancella precipitevolissimevolmente una linea di vestiti dedicata a Jacko nel decennale della morte e gli esperti del linguaggio del corpo si scatenano e fiorisce un macabro merchandising di musica e pedofilia e tutti sono pronti a farci soldi.


    Ah, l'America! Però se per un attimo esci da questo allucinante racconto di Leaving Neverland e torni in te, ti riscopri a domandarti: ma cos'è 'sto schifo, ma cosa mai sto guardando?
    E ti fai un po' senso e devi ricordarti che lo guardi per lavoro. Certo, a chi è sporco dentro un programma del genere lascerà grandi soddisfazioni. Ma in chi resta normale, deposita solo una profonda, desolata mestizia affogata nella noia, noia, noia, tutto il resto è noia in questa operazione miserabile dove nessuno è innocente ma forse, tutto considerato, chi è vivo e si racconta addosso lo è meno dell'idolo morto, è più repellente, è più mostro.

    MASSIMO DEL PAPA
    FONTE - © RIPRODUZIONE RISERVATA
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    Perché la stampa Statunitense tace la verità su Leaving Neverland mentre quella Britannica no?

    In un mondo razionale, i media americani avrebbero completamente rivisitato le pretese centrali di questo film:

    Un mese fa, la HBO trasmetteva un 'documentario' esplosivo chiamato Leaving Neverland, che raccontava storie orribili di abusi sessuali su minori da parte di due accusatori dell'icona pop Michael Jackson. All'indomani della sua anteprima, che è stata quasi universalmente abbracciata dai media mainstream, ho scritto tre storie diverse, inclusa una che includeva interviste con argomenti importanti che il film ignorava, gettando dubbi sul fatto che il film dovesse essere considerato per lo più, o addirittura in parte, reale.

    Da allora, è stato riscontrato che la produzione ha numerosi problemi sostanziali e la sua narrazione è ora piena di buchi significativi. Ma stranamente, mentre la stampa scandalistica del Regno Unito ha pubblicato la mancanza di credibilità del film, negli Stati Uniti c'è stato un blackout completo nei media.

    La rivelazione che ha ricevuto maggiore attenzione ( in almeno tre dei più importanti tabloid del Regno Unito), tratta la storia dell'accusatore James Safechuck, che in origine era ritenuto il più credibile tra le due presunte vittime. È incentrato sulla dichiarazione dettagliata di Safechuck nel film che è stato costretto a fare sesso con Jackson, all'inizio del suo abuso, al secondo piano della stazione ferroviaria di Neverland Ranch.

    Nel film e nella sua deposizione legale, Safechuck afferma che il suo abuso da parte di Jackson si è concluso nel 1992, quando aveva circa 14 anni. Una parte importante del racconto del film è che Jackson ha perso l'interesse sessuale in questi ragazzi quando hanno raggiunto l'età di 14 anni, cioè, l'eta della pubertà (anche se il ragazzo americano bianco medio inizia la pubertà intorno ai dieci anni).

    Tuttavia, ora c'è un grosso problema con l'accusa di Safechuck. La costruzione dell'edificio della stazione ferroviaria è stata avviata verso la fine del 1993 e completata a metà del 1994, e dopo quel periodo, Jackson, che si era appena sposato con Lisa Marie Presley, raramente si è recato a Neverland negli anni successivi.

    Ciò suggerisce che Safechuck, sulla base della sua stessa testimonianza, e della premessa più importante del film, ha inventato la storia dell'abuso nella stazione ferroviaria. Ciò sarebbe problematico per chiunque non abbia corroborazione per queste sue drammatiche affermazioni, e che alla fine si sia fatto avanti 21 anni dopo specialmente nell'era di #MeToo data la notevole ampiezza che viene data alle affermazioni di abuso, difficilmente sarebbe devastante di per sé.

    Ma questo è cambiato radicalmente quando il regista del film, Dan Reed, che ha recitato in modo efficace la parte di direttore delle pubbliche relazioni per la massiccia causa che questi accusatori hanno intentato contro la proprietà di Jackson, ha inspiegabilmente versato benzina sul fuoco.
    Invece di dire semplicemente che Safechuck era in errore ( il che sarebbe stato visto solo come piuttosto strano), Reed ha continuato a sostenere la storia che Safechuck era stato effettivamente abusato nella stazione ferroviaria, ma la sua vittima/ stella aveva sbagliato l'anno.

    A parte il fatto che questa spiegazione semplicemente non funziona, mette in dubbio la veridicità di enormi porzioni del film di Reed. Anche se ammettiamo che Safechuck si è sbagliato riguardo all'episodio della stazione ferroviaria che si è verificato all'inizio dell'abuso (iniziato secondo lui nel 1988), Safechuck aveva già compiuto almeno 16 anni quando è stata costruita.

    Quindi, secondo il regista del film, Safechuck ha mentito sotto giuramento, mentito nel film, e il suo abuso all'età di 16 anni, età che va oltre la pubertà, fa saltare l'intera teoria del film e del perché Jackson presumibilmente preferiva solo la compagnia di ragazzi molto giovani. Ma per quanto questo episodio metta in dubbio la credibilità di Leaving Neverland, continua ad essere un grande enigma.

    Qui di seguito ci sono solo alcune delle altre rivelazioni recenti che in un mondo razionale, i media americani avrebbero completamente rivisitato le affermazioni centrali di questo film:

    -. L'altro accusatore, Wade Robson, afferma nel film che è stato abusato per la prima volta da Jackson quando era da solo con lui mentre la sua famiglia era in vacanza nel Grand Canyon. Tuttavia, sua madre, Joy Robson, una figura centrale in questa saga, ha testimoniato due volte sotto giuramento che Wade era con loro in questo viaggio (si dovrebbe anche notare che c'è un'intervista radiofonica che Joy ha fatto nel 2011 e che lancia più dubbi sugli altri aspetti della timeline di Wade. Questa intervista è stata misteriosamente rimossa da YouTube).

    -. Si è scoperto che Joy ha frequentato molti dei gruppi di fan di Michael Jackson su Facebook dopo che suo figlio è andato al Today Show nel 2013 per parlare degli abusi, e che aveva 'gradito' diversi post pro-Jackson molto dopo quell'evento. Poi, nel giro di poche ore, dopo che qualcuno ha twittato di questa scoperta, quei 'mi piace' sono improvvisamente scomparsi.

    -. Il film cerca disperatamente di spiegare perché Robson è stato il principale testimone di Jackson nel suo processo penale del 2005 e cerca di fare un resoconto di una cena svoltasi a Neverland che ha influenzato la sua decisione di mentire per conto di Jackson (il che è strano perché sostiene anche di non aveva realizzato ancora di essere stato effettivamente abusato). Tuttavia, le persone che erano presenti alla cena dicono di essere sicuri che ciò sia avvenuto dopo la testimonianza di Robson, non prima.

    -. Robson ha testimoniato nella sua causa che ha capito di essere stato abusato mentre era in terapia nel maggio del 2012. Tuttavia, c'è un'intervista con lo stesso Robson pubblicata su YouTube nel luglio 2012, dove loda Jackson.

    -. Stephanie Safechuck, madre di James, che era straordinariamente vicina a Jackson, viene mostrata nel film che descrive in dettaglio come ha celebrato la notizia della morte di Jackson 'perché non poteva più abusare dei bambini'. Tuttavia, dal momento che James ha ripetuto numerose volte che si è reso conto di aver subito abusi quando ha visto Robson nel Today Show (quattro anni dopo la morte di Jackson) e di non averne mai parlato con nessuno, questo richiederebbe un viaggio nel tempo perché sua madre non avesse completamente inventato quella storia, con una recitazione piuttosto scarsa.

    -. Nel tentativo di promuovere la narrazione di quanto fosse malvagia la macchina PR di Jackson che può distruggere chiunque affermi di essere una vittima della popstar, Reed ha usato esplicitamente una clip del noto ex avvocato di Jackson, Mark Geragos, totalmente fuori dal contesto. Poi, rendendo le cose ancora peggiori, Reed ha risposto alla rabbia di Geragos per la manovra di editing esponendo che chiaramente non aveva fatto neanche la minima ricerca su un evento che aveva presentato nel suo film.

    Quindi, perché nessuno di questi fatti ha guadagnato interesse mediatico qui negli Stati Uniti, anche se l'ha avuto nel Regno Unito? Sembra che ci siano almeno tre spiegazioni.

    Primo, i tempi di attenzione qui sono più brevi e Leaving Neverland, specialmente nell'era di Donald Trump, è già considerato "notizia vecchia".
    In secondo luogo, l'uso strategico di Oprah Winfrey per santificare questi accusatori come legittimi ha un peso enorme nei media americani, dove lei è ancora venerata e temuta.
    Infine, l'impatto del movimento #MeToo che ha modificato radicalmente le regole su come valutiamo tali storie è molto più pronunciato qui.

    Naturalmente, nulla di tutto ciò giustifica l'interesse dei media americani che si sono immersi in questa storia. E, solo perché l'hanno fatto, non significa che Leaving Neverland sia assolutamente basato sulla verità.

    di John Ziegler: cronista senior per Mediaite. Ospita un podcast settimanale incentrato sui temi dei media ed è un regista di documentari.
    (Le opinioni espresse in questo articolo sono solo dell'autore.)
    FONTE


    Why is U.S. Media Silent on the Implosion of Leaving Neverland, While the U.K. Press is Pouncing?


    One month ago, HBO aired an explosive “documentary” called Leaving Neverland, which told horrific stories of child sexual abuse by two accusers of pop icon Michael Jackson. In the aftermath of its premiere, which was almost universally embraced by the mainstream media, I wrote three different stories, including one which included interviews with important subjects the movie ignored, casting doubt on whether the film really should be taken as mostly, or even partly, factual.

    Since then, the production has been found to have numerous substantive problems, and its narrative is now filled with significant holes. But strangely, while the tabloid press in the United Kingdom has been all over the movie’s implosion, there has been a complete blackout of these developments in the news media here in the United States.

    The revelation which has gotten the most attention (it has been featured in at least three of the major U.K. tabloids), deals with the story of accuser James Safechuck, who was originally presumed to be the more credible of the two alleged victims. It centers on Safechcuk’s detailed claim in the movie that he was forced to have sex with Jackson, near the start of his abuse, in the second floor of the train station at Jackson’s Neverland Ranch.

    In the film and in his lawsuit deposition, Safechuck says that his abuse by Jackson ended in 1992, when he was about 14 years old. A huge part of the movie’s narrative is that Jackson lost sexual interest in these boys when they reached the age of 14, supposedly because that is when puberty hit (though the average white American boy currently begins puberty at around ten years old).

    However, there is now a huge problem with Safechuck’s allegation. Construction on the train station building, which was not commenced until late 1993, wasn’t completed until mid-1994, and after that time, Jackson, who had just gotten married to Lisa Marie Presley, was rarely even at Neverland for the next several years.

    This suggests that Safechuck, based on his own testimony, and the film’s most prominent premise, made up the story about being abused in the train house. This would be problematic for anyone who has no corroboration for their dramatic claims, and who finally came forward to sue 21 years after their abuse, but given the remarkably wide latitude which abuse claims are given, especially in the #MeToo era, it would hardly be devastating on its own.

    But that radically changed when the movie’s director Dan Reed, who has been effectively acting as the PR director for the massive lawsuit these accusers have against Jackson’s estate, inexplicably poured gasoline on a brushfire. Instead of simply saying Safechuck was mistaken (which would have only been seen as rather strange), Reed decided that Safechuck had indeed been abused in the train house, but his star victim had just gotten the year very wrong.

    Except that explanation simply doesn’t work, and it causes enormous portions of Reed’s film to go down in flames. Even if we concede that Safechuck was just mistaken about the train house episode occurring at the start of the abuse (which he says began in 1988), at earliest Safechuck is at least a mature 16-years-old by the time it was built.


    So, according to the movie’s own director, Safechuck lied under oath, lied in the film, and his abuse at 16-years-old, at which time he was clearly well past puberty and even larger than Jackson, blows apart the project’s entire theory of how and why Jackson supposedly only preferred the company of very young boys. But as much as this episode brings suspicion to the credibility of the research and testimony behind Leaving Neverland, it is really only a piece of a much large puzzle.

    Here are just some of the other recent revelations which, in a rational world, would have the American news media thoroughly revisiting the claims at the center of this movie:

    The other accuser, Wade Robson, asserts in the film that he was first abused by Jackson when left alone with him as his family went on a trip to the Grand Canyon. However, his mother, Joy Robson, a central figure in this saga, testified under oath twice, including well after Wade finally announced that he had been abused, indicating that Wade was actually on that trip with his family (it should also be noted that a radio interview Joy did in 2011, which casts further doubt on other aspects of Wade’s timeline, was just recently mysteriously removed from YouTube).
    It was revealed that Joy not only remained part of a Michael Jackson fan group on Facebook, well after her son went on the Today Show in 2013 to announce that he was abused, but that she had “liked” several pro-Jackson posts way after that event. Then, within hours of someone tweeting about this discovery, those “likes” suddenly disappeared.

    The movie tries desperately to explain why Robson was Jackson’s star witness at his 2005 criminal trial, and attempts to spin a narrative that a pensive dinner at Neverland influenced his decision to lie on Jackson’s behalf (which is strange because he also claims he didn’t know yet that he had actually been abused). However, people who were at the dinner say they are sure that it occurred after Robson’s testimony, not before.
    Robson testified in his lawsuit that he realized he was abused while in therapy in May of 2012. However, there is an interview with Robson which was posted to YouTube in July of 2012 where he is still speaking of Jackson with very high praise.

    Stephanie Safechuck, mother of James, who was exceedingly close to Jackson, is shown in the movie describing in detail how she celebrated learning the news of Jackson’s death (which she says happened as she awoke in bed, even though Jackson died in the afternoon in LA where she lived) because he could no longer abuse any children. However, since James has said numerous times that he only realized that he was abused when he saw Robson on the Today show (four years after Jackson’s death) and had never told anyone at all about it, it would require time travel for his mother not to have totally made up that story, with some rather poor acting.

    In an attempt to promote the narrative that the evil Jackson PR machine can and will destroy anyone claiming to be a victim of the pop star, Reed blatantly used a clip of one-time Jackson attorney Mark Geragos totally out of context. Then, making matters even worse, Reed responded to Geragos’ anger over the editing ploy by exposing that he clearly had not done even the slightest research into an event he had featured in his film.
    So, why is it that none of this has gained any media traction here in the United States, even though it has in the United Kingdom? There appear to be at least three explanations.

    One, attention spans here are shorter and Leaving Neverland, especially in the Donald Trump era, is already considered “old news.” Second, the strategic use of Oprah Winfrey to sanctify these accusers as legitimate carries far great weight in the American media, where she is still revered and feared. Thirdly, the impact of the #MeToo movement having radically altered the rules for how we evaluate such stories is much more pronounced here.

    Of course, none of this remotely justifies the American media taking a dive on this story. And, just because they have, it doesn’t mean that Leaving Neverland is at all based in truth.


    Edited by ArcoIris - 30/5/2019, 23:47
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    Michael Jackson e altre storie

    Keith Henderson, Tecnico del suono
    '' Storie e consigli del leggendario ingegnere del suono di Michael Jackson, Bruce Swedien ''
    "La mia prima grande memoria musicale risale a quando mio fratello, mia sorella ed io siamo rimasti in piedi fino a mezzanotte per vedere la prima mondiale sul video di MTV di Michael Jackson, 'Thriller'. All'epoca avevo solo cinque anni, ma quello fu l'inizio della mia ammirazione per Michael Jackson e la sua musica.

    Mi piacerebbe raccontare due delle mie storie preferite, o dovrei dire, le mie esperienze con Bruce [Swedien] relative a Michael. La prima: tutta la mia carriera nella registrazione del suono era strettamente digitale. Appartengo alla generazione di computer. Nel mondo digitale in cui vivo, è più facile pulire il suono, eliminare il rumore. Ci sono programmi che fanno questo. Bruce ha sempre dato consigli di attualità su come far funzionare le cose. Mi ha detto che quei rumori e le imperfezioni a volte possono fare una canzone!

    Mi ha raccontato una storia di Michael in studio che illustra perfettamente ciò che intendo. Bruce ha detto che Michael ballava sempre. Anche durante una registrazione. Come dice il vecchio proverbio, "Se non puoi batterli, unisciti a loro". Bruce portò un pezzo di legno in studio perché Michael cantasse e mettesse un microfono in piedi. Una grande idea!

    La seconda storia è accaduta dopo che Bruce e io stavamo lavorando su alcune canzoni in studio. Poco prima della fine della giornata, mi ha regalato una raccolta di CD di Michael Jackson. Mentre ero sulla via di casa e ascoltavo canzoni come "Thriller", "Beat It", "Bad", "Smooth Criminal" e il mio preferito "Man in the Mirror", mi sono reso conto quanto sono stato fortunato ad essere guidato da una leggenda . Sarò sempre grato a Bruce. ''

    FONTE

    Edited by ArcoIris - 16/8/2019, 01:13
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    Riflessioni..

    "La storia di Michael mi fa pensare spesso a una consapevolezza predatoria della gente e dei media che hanno imprigionato Michael in un atrocità senza precedenti di “bullismo” mediatico e pubblico disprezzo mortalmente incollato ad esso, per il resto della sua vita.

    Tutto questo ha fomentato nell'immaginario collettivo le fantascientifiche leggende, un esempio? ' Lo sbiancamento ', Prove di distorsioni delle verità ce ne sono tantissime , ma per la gente è più facile criticare che andare a fondo alla ricerca della verità…"

    ".....perché Jackson era diverso. Le sue azioni erano fuori della norma. La gente ha bisogno di un contesto, un quadro per capire lui. Gli esseri umani sono narratori. E' la nostra natura di plasmare i fatti in una narrazione.
    La narrazione su Jackson, guidata dai tabloid e adottata da quasi tutti, era quella di un genio ragazzo che si trasformò in uno strambo e un freak ed eventualmente in un criminale.
    Questa è l'unica storia che conosciamo, e ad oggi nessun'altra narrazione soddisfacente è emersa per sostituirlo.

    Le accuse contro di lui sono state a lungo dimostrate false, ma non sono state sostituite da una verità più convincente. E questo è il problema. Mancando una nuova verità, le persone restano libere di dire quello che vogliono su di lui.

    A seconda di che giorno della settimana sia, Jackson è sia un pedofilo seriale o un uomo-bambino vergine o, in un modo o in un altro, entrambi."

    FONTE ORIGINALE [Link non più disponibile]

    Edited by ArcoIris - 11/4/2019, 00:56
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    Un po' "risicato" ma meglio di niente...


    Un biografo inglese: 'False due accuse di Robson e Safechuck in 'Leaving Neverland'. Ecco le prove'

    Due accuse di molestie sessuali rivolte allo scomparso Re del Pop da Wade Robson e James Safechuck nel controverso documentario "Leaving Neverland" sarebbero false: ne è convinto il giornalista britannico Mike Smallcombe, autore del volume biografico dedicato a Michael Jackson "Making Michael", che - riferiscono diverse testate britanniche come il Mirror e il New Musical Express - ha trovato le prove in grado di confutare quanto sostenuto dalle due presunte vittime nel lungometraggio prodotto dalla HBO.

    La prima accusa a venire smontata è quella avanzata da Robson, che sostiene di essere stato molestato la prima volta quando la sua famiglia lo lasciò a Neverland per recarsi in gita al Grand Canyon. Smallcombe ha trovato una testimonianza giurata della madre di Robson risalente al 1993 secondo la quale lo stesso Wade, all'epoca solo un ragazzo, si sarebbe unito alla famiglia nel viaggio presso la nota attrazione naturalistica.


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    "Joy Robson [la madre di Wade] non aveva ragione per mentire, al proposito", conclude Smallcombe: "Ha ammesso candidamente che Wade, in altre occasioni, era stato da solo con Jackson".

    Riguardo una delle accuse rivolte alla voce di "Thriller" da James Safechuck - quella di essere stato abusato in una stanza al piano superiore di una stazione ferroviaria fatta costruire nel parco di Neverland tra il 1988 e il 1992, cioè tra i 10 e i 14 anni, Smallcombe osserva:
    "La costruzione della stazione ferroviaria di Neverland non iniziò prima della fine della parte finale del 1993, e la struttura non fu aperta fino alla prima parte dell'anno successivo, il 1994, cioè fino a quando Safechuck non aveva 16 anni. Quindi le violenze nella stazione non possono aver avuto luogo, se - come sostiene lui nella sua testimonianza - sono finite nel 1992: ci sono due anni di differenza".


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    "Queste due storie - raccontate in modo molto dettagliato, e rappresentate come svolte chiave nel documentario - sono false in modo dimostrabile", ha concluso Smallcombe all'NME: "Tutto ciò non esclude che Jackson abbia abusato effettivamente di loro, ma pone un interrogativo: se queste due storie sono false, cosa pensare delle altre?".
    FONTE
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    Michael Jackson & gli Avvoltoi

    Quest'anno sarà il decimo anniversario della scomparsa di uno degli artisti più incredibili che il mondo abbia mai visto, Michael Jackson! Per me, Michael è stato il più grande artista che sia mai vissuto e fino ad oggi non c'è nessuno che possa paragonarsi a lui.

    Pensereste che festeggeremo la sua incredibile eredità mentre ci avviciniamo al decimo anniversario, ma purtroppo c'è in corso un altro tentativo di offuscare il nome di Michael per soldi da due traditori che, negli ultimi anni, improvvisamente si sono ricordati di essere stati abusati da lui, nonostante avessero ripetutamente affermato per anni che non fosse successo mai nulla e di come MJ fosse stata una tale fonte d'ispirazione per loro.

    Hanno cercato di ottenere soldi dalla tenuta di MJ prima, ma non ha funzionato e ora hanno realizzato un documentario proiettato al Sundance Film Festival. …HBO, Channel 4 ..

    Sebbene Michael sia stato riconosciuto innocente da tutte le accuse durante quel ridicolo processo nel 2005 e l'FBI abbia condotto un'indagine di 10 anni senza aver trovato nulla, dobbiamo ancora difenderlo e ricordare alle persone tutte le cose ha fatto. Ha abbattuto le barriere raziali. Ha battuto il record mondiale per la maggior parte delle associazioni di beneficenza mai supportate da una pop star (Guinness World Records). Ha cambiato video musicali e l'industria musicale. Ha unito persone di varie provenienze e fedi con la sua musica. Ha ispirato ballerini, musicisti e artisti in tutto il mondo. Queste sono le cose per cui dovrebbe essere ricordato perché merita di essere celebrato per la persona innocente, gentile e meravigliosa che era.

    Michael è stato vittima di vari tentativi di estorsione e le persone che una volta erano amici, persone che ha aiutato, gli hanno voltato le spalle per soldi e pubblicità.

    Fortunatamente Michael ha una fantastica base di fan, la 'MJ Fam', che si dedica a mantenere viva la sua straordinaria eredità e ha anche veri amici e familiari che lo sostengono e mantengono vivo il suo ricordo.

    E' una scelta malsana trasmettere questo documentario proprio quest'anno.. un orribile tentativo di fare soldi e aumentare il rating. Sono scioccato dal fatto che HBO, Channel 4 e il Sundance Film Festival siano coinvolti in questa immondizia. Avvoltoi dappertutto!

    Nessuna di queste persone si è fermata a pensare a come questo influenzerà i figli di MJ, la sua famiglia, i suoi fan. Michael lo aveva detto nel testo del brano “Money” :
    ''They don't care, they use me for the money''.

    Quando ho saputo di questo documentario ero fuori di me. Poi ho visto un tweet del nipote di Michael 'Taj' ed ero felice di leggere che stava progettando di realizzare un documentario che celebrasse l'eredità di suo zio, e che ( una volta per tutte) farà saltare via il coperchio di tutti i tentativi di estorsione, le bugie, i ricatti e mostrerà il vero inferno che Michael ha vissuto per mano di persone avide ed egoiste.
    FONTE



    MICHAEL JACKSON & THE VULTURES


    This year will be the 10th anniversary of the passing of one of the most amazing entertainers the world has ever seen, Michael Jackson! To me, Michael was the greatest entertainer that ever lived and even to this day there's nobody that can compare to him.

    You'd think that we'd all be celebrating his amazing legacy as we look towards his 10th anniversary but sadly we have another attempt at tarnishing Michael's name for money by two backstabbers who have suddenly decided in recent years that they were abused by him, despite the fact that they'd repeatedly said for years that nothing ever happened and how MJ was such an inspiration to them. They've tried to get money out of MJ's estate before but that didn't work and now they have made a documentary which will be shown at the Sundance Film Festival. HBO (have also backstabbed Michael for money, despite the fact that MJ gave them their highest rated special ever in 1992) and channel 4 over here in the UK have plans to broadcast it around spring.

    Despite Michael being cleared of all charges during that ridiculous trial in 2005 and the FBI conducting a thorough 10 year investigation into him to only find nothing, We still have to keep defending him and reminding people of the racial barriers that he had broken down, the things that he achieved, Michael broke the world record for the most charities ever supported by a pop star (Guinness World Records). He changed music videos and the music industry, he united people of various backgrounds and faiths with his music. He inspired dancers, musicians and artists all over the world. These are the things that he should be remembered for because he deserves to be celebrated for the innocent, kind and wonderful person that he was.

    Michael's been an inspiration to me since childhood and I remember as a 9 year old writing to a newspaper telling them to leave him alone. Michael was unique, child like and had a love for children which sinister people have tried to twist in order to make money out of him. Michael has been the victim of various attempts at extortion and people who were once friends, people who he helped, have turned their back on him for money and publicity.

    Luckily Michael has an amazing fan base the 'MJ Fam' who are dedicated to keeping his amazing legacy alive and he also has true friends and family members who have supported him and still keep his memory alive.

    It's very sick that this documentary of lies will be shown when this year marks 10 years since Michael died, a horrible attempt at making money and boosting ratings.

    I'm shocked that HBO, Channel 4 and the Sundance Film Festival would want to be involved with such garbage but of course they'll only be thinking of the money and the ratings that they can make from it. Vultures everywhere!

    None of these people have stopped to think of how this will affect MJ's children, his family, his fans.

    Michael said it best in his song 'Money' about these types of money grabbing people - ''They don't care, they use me for the money''.

    When I found out about this documentary I was seething. Last night I read a tweet from Michael's nephew 'Taj' and I was excited to read that he is planning to create a documentary which is going to celebrate his uncle's legacy but will also (for once and for all) blow the lid off of all the extortion attempts, the lies, the blackmail and show the true hell that Michael had to go through at the hands of greedy, selfish people.

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    CITAZIONE
    un documentario proiettato al Sundance Film Festival

    NB:
    lo STESSO giorno in cui è stato proiettato il docum. su Harvey Weinstein.. ma “curiosamente” non ha ricevuto la copertura mediatica riservata a 'Living Neverland' , anzi, è passato quasi inosservato.
    E la cosa più “strana” è che la maggior parte dei media (tranne poche eccezioni) e, specialmente, i molti detrattori che nei social stanno dando fiato alle trombe contro Michael Jackson si sia chiesto : COME MAI?.
    Questo produttore è stato accusato da più di 70 donne di aver subito abusi sessuali da parte sua, accuse che hanno dato il via al movimento #METOO ecc. ecc., eppure... NIENTE, NOTHING, NADA!!! .. un motivo ci sarà.
    Ma non sarà che qualcuno ci ha messo lo zampino dirottando l'attenzione da questo “gentiluomo” (ancora vivo, giudicabile e CONDANNABILE se le accuse a suo carico verranno dimostrate non sul WEB ma davanti a un Tribunale di Giustizia) verso un altro che è morto da quasi 10 anni la cui reputazione, secondo le Leggi Americane, non ha più diritto di difesa?
    Meglio prendersela con i morti piuttosto che con i vivi perché si va sul sicuro.

    Per tanti, la via più facile è rimanere fedeli al popolo degli i***** piuttosto che fare ricerche, approfondire sui punti un po' dubbiosi e trarre le proprie conclusioni dalle informazioni che arrivano da ogni dove, senza manipolazioni esterne! (sia se si tratta di MJ o di chiunque altro) .
    Oh no! ma che dico???? troppo impegnativo il volersi distinguere dagli altri.. si rischia il suicidio SOCIAL . Una tragedia.:pJUU7Mz:

    Edited by ArcoIris - 29/5/2019, 02:21
  8. .

    RUMOR: Rami Malek potrebbe interpretare Michael Jackson nel nuovo film voluto dalla famiglia



    Rami-Malek-e-Michael-Jackson_1

    A dirlo è Katherine Jackson, la madre del Re del Pop
    Con l’arrivo in tv di “Leaving Neverland”, il discusso biopic sulla storia di Michael Jackson, la vita del Re del Pop è tornata sotto i riflettori. Come vi abbiamo già detto tempo fa, in risposta a quest’ultimo documentario, la BBC si è messa al lavoro su un nuovo film intitolato “Michael Jackson: The Rise and Fall”, curato dal giornalista Jacques Peretti e diretto da Shurwin Beckford. Quello dell’emittente inglese, però, potrebbe non essere l’unico film in cantiere.

    È da tempo che la famiglia Jackson sta ipotizzando di produrre un nuovo film e pare che il loro nome preferito, al momento, sia Rami Malek, l’attore di origini egiziane ormai famosissimo per la sua interpretazione del ruolo di Freddie Mercury nel pluripremiato "Bohemian Rhapsody", il film dedicato alla storia dei Queen.

    In un’intervista concessa al Daily Express, Katherine Jackson ha rivelato che da tempo la sua famiglia è al lavoro sull’ipotesi di un film che sappia cogliere il vero spirito di suo figlio Michael. La madre ha raccontato che, molto prima che “Bohemian Rhapsody” arrivasse nelle sale, gli altri suoi due figli, Jermaine e Tito, ne avevano visto una copia in anteprima ed erano rimasti positivamente stupiti dalla prova d’attore di Malek.

    Anche i figli di Michael non sarebbero contrari.

    Katherine ha anche aggiunto che i figli di Michael non hanno sollevato obiezioni particolari in merito. È stata per lei una reazione inaspettata, dal momento che normalmente sono i primi a preoccuparsi che la memora del padre non venga rovinata e ad avere un atteggiamento critico verso operazioni di questo tipo.

    Per ora non ci sono conferme ufficiali o altre notizie a riguardo. Certo è che, dopo un Oscar e un Golden Globe, per Rami Malek interpretare Michael Jackson potrebbe essere la vera consacrazione. Vi terremo aggiornati.

    FONTE

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    meglio NO Comment! ....
  9. .
    Leaving Neverland: chi c'è davvero dietro al documentario su Michael Jackson?

    Un avvocato di Hollywood sostiene che il documentario 'Leaving Neverland' di Michael Jackson è stato finanziato da Oprah e Harvey Weinstein.

    Secondo un avvocato che si fa chiamare 'Enty', il risorgere di accuse precedentemente screditate che Michael Jackson ha molestato i bambini fa parte di uno stratagemma di un gruppo di élite hollywoodiane per distogliere l'attenzione dai veri autori di abusi sui minori .
    …...........

    L'onnipotente e influente uomo d'affari Harvey Weinstein, accusato di aver abusato di oltre 60 donne, è uno dei maggiori sostenitori del documentario diffamatorio su Michael Jackson. E lui non è il solo.

    Sembrava che neanche il denaro e l'influenza di Harvey Weinstein sarebbero riuscite a far ritirare le accuse nei suoi confronti né poteva interferire con i media.
    Ma prima che Weinstein apparisse sui media, accadde qualcosa di veramente straordinario - come se qualcuno avesse fatto un cambio..

    Lo stesso giorno dell'articolo della BBC su Harvey Weinstein apparve un articolo su Fox:
    10 gennaio 2019 Fox News riporta che il Sundance Film Festival annunciava due iscrizioni dell'ultimo minuto nella programmazione del 2019: una era 'Leaving Neverland'.

    Per coincidenza, "Untouchable: The Harvey Weinstein Story" doveva essere trasmesso il 25 gennaio al Sundance. In effetti è stato presentato varie volte ma ormai i media erano già in piena guerra contro Michael Jackson.


    Va bene, ora Leggi l'altro lato della storia e e presto vedrai come queste storie apparentemente non correlate si intrecciano tra di loro

    Oprah ha festeggiato il suo 65° compleanno a bordo dello yacht di David Geffen, The Rising Sun, su un'isola privata nei Caraibi con altri personaggi famosi e benestanti, come qualsiasi persona normale (eye roll).
    Questa storia ha attirato la mia attenzione per 2 motivi. Innanzitutto, ho trovato strano e casuale il fatto che fosse così intenzionalmente menzionato che il gruppo, che includeva David Geffen, Gayle King, Oprah e altri, avevano guardato LEAVING NEVERLAND.

    In secondo luogo, se ricordi, allo stesso tempo, la storia di John of God si stava spalancando.
    Stavamo scoprendo che un uomo che Oprah ha lanciato alla mega celebrità stava letteralmente allevando bambini attraverso la schiavitù sessuale di ragazze molto giovani e vendendo bambini in tutto il mondo al miglior offerente.

    John of God è collegato a molte celebrità d'élite come Bill Clinton, Naomi Campbell e Marina Abramovic, che ha filmato un documentario nel suo complesso in Brasile nel 2016.
    Pochi giorni dopo, Sabrina Bittencourt, la donna che ha denunciato i fatti sopra citati, si è tolta misteriosamente la vita.
    Sui social suo figlio ha detto: "Hanno ucciso mia madre".

    Ricorda due cose: Oprah e Weinstein sono grandi amici …
    E poi c'e il recente scandalo su Weinstein e il traffico sessuale, non molto diverso dalla storia di John di God / Oprah.
    Quindi, cosa è successo dopo?

    Beh, Oprah tornò a casa dalla sua gita a Rising Sun (casualmente, a pochi chilometri dalle isole di Epstein e Branson) e non solo prontamente ha dato il suo sostegno a Living Neverland, ma ha anche organizzato un'intervista con i due presunti sopravvissuti che sono presenti nel documentario, Wade Robson e James Safechuck. Proprio così! Quasi come se tutto ciò fosse stato pianificato in anticipo!

    Ora, se non sei completamente nuovo sul pianeta terra, devi ricordare che al processo di Michael Jackson, Robson ha testimoniato sotto giuramento, che NON aveva subito abusi. E se ricordi, MJ è stato assolto dalle accuse di molestie su minori.
    Così ora, abbiamo questi due che proclamano false testimonianze e Oprah che prende posizione pubblicamente come difensore delle vittime di abusi ... Sì, ok.

    E adesso sedetevi…

    Enty, il nostro avvocato sotto copertura preferito, sostiene che LEAVING NEVERLAND sia stato finanziato nientemeno che da Oprah, Gayle King, David Geffen, Harvey Weinstein e dal fondatore di TMZ Harvey Levin ... COOOOSA?????
    E, solo per alzare la posta,, Lisa Marie Presley [l'ex moglie di Michael Jackson] sarebbe furiosa con l'intera oscura elite.

    …................................................

    LA MIA DOMANDA È QUESTA

    Chi ha davvero finanziato LEAVING NEVERLAND? Oprah e Geffen e altri della gang? Questa è LA domanda fondamentale per svelare una storia di proporzioni assolutamente storiche.
    Se è questo gruppo di élite quello implicato nelle più oscure azioni, questo apre un enorme vaso di Pandora, uno che questo pianeta ha aspettato millenni nel vederlo esposto.

    So una cosa di sicuro. Se è vero, troveremo ancora molte prove. È tempo di scavare ragazzi!

    FONTE

    Edited by ArcoIris - 1/4/2019, 02:26
  10. .
    The unbalanced '' Leaving Neverland ''

    Viviamo in tempi pericolosi. Nessuno è esente da procedimenti giudiziari. Tutto ciò che serve è che qualcuno si faccia avanti, faccia un'accusa, la metta sui social media e lasci che il danno faccia il suo corso.

    Gli esempi sono molti: R. Kelly, Kevin Spacey e diversi politici, fino al presidente Donald Trump. Apparentemente nessuno è esente.

    Michael Jackson è di nuovo nei titoli di cronaca per comportamento inappropriato con i bambini, in particolare nei confronti di due uomini presenti nel documentario della HBO, 'Leaving Neverland'.

    Premessa: non tollero tali azioni da questi o altri che sono stati accusati, né ritengo che siano esenti perché famosi o hanno potere. Qualsiasi atto del genere deve essere affrontato con giustizia e rispetto della legge.

    I social media e i tabloid sono stati terreno fertile per questo genere di cose. Mi fa star male. Michael Jackson è morto nel 2009. Dov'erano Wade Robson e James Safechuck?
    Dov'erano con queste affermazioni anni prima? Forbes è l'unica pubblicazione che condivide queste informazioni. Mi sento in dovere di condividerle, non perché sono un fan di Michael, ma perché mi importa della verità.

    Robson ha scritto in onore di Jackson nel 2009:

    '' Michael Jackson ha cambiato il mondo e, più personalmente, la mia vita per sempre. È il motivo per cui ballo, il motivo per cui faccio musica, e uno dei motivi principali per cui credo nella pura bontà dell'umanità. È stato mio caro amico per 20 anni. La sua musica, le sue parole personali di ispirazione e incoraggiamento e l'amore incondizionato vivranno dentro di me per sempre. Mi mancherà immensamente, ma so che ora è in pace e incanta i cieli con una melodia e un moonwalk. '

    Questo non suona come qualcosa che una persona direbbe se fosse stato rinchiusa in una stanza per settimane e costretta a fare sesso. Quattro anni prima, Robson ha testimoniato sotto giuramento, sotto la pena per falsa testimonianza, che 'non è successo nulla di sessuale'.

    Nel 2011, Robson ha cercato la Jackson Estate per dirigere uno spettacolo dedicato a Michael Jackson al Cirque du Soleil. Invece è stato assunto qualcun altro.

    Nel 2012, Robson ha visto la sua carriera crollare.

    Nel 2013, Robson e Safechuck hanno intentato una causa da $ 1,5 miliardi contro Jackson. Il caso è stato rigettato dal tribunale nel 2017.

    Il Sundance Film Festival ha presentato in anteprima il documentario, basato sulle affermazioni di Robson e Safechuck. Niente prove o testimoni. Il regista Dan Reed ha riconosciuto che aveva deciso di non intervistare altre figure chiave perché non voleva compromettere la storia che voleva raccontare.

    A nessun altro artista pop gli è stata data la caccia come a Michael Jackson. Lui, le sue proprietà e abitazioni sono stati indagati sulla base di queste accuse negli anni '90 e di nuovo a metà degli anni 2000. Nessuna prova incriminante è stata trovata. Nel 2005, è stato assolto da tutte le accuse.

    L'FBI ha anche avviato un'indagine completa, incluso un rapporto di 300 pagine che non mostra alcuna traccia di irregolarità.

    Non guarderò questo documentario, né farò parte della distruzione del lascito musicale di quest'uomo.

    Dirò quanto segue: Se tutto ciò è accaduto per così tanto tempo, dov'erano i genitori di questi bambini? Nessuno sembra chiederselo...

    David T. Farr More
    South Coats Today

    Edited by ArcoIris - 16/8/2019, 00:36
  11. .
    L'ASSURDA CENSURA POST MORTEM CONTRO MICHAEL JACKSON

    Pagina FB di Paolo Giordano

    Forse è il primo caso di censura post mortem. Michael Jackson è stato assolto nel 2005, quattro anni prima della morte, da tutti i 14 capi d'imputazione.

    Eppure oggi si scatena contro di lui un insensato giustizialismo radiofonico. Dopo la pubblicazione di Leaving Neverland, il documentario con nuove accuse di pedofilia che dal 19 marzo sarà trasmesso anche in Italia, dal Canada alla Nuova Zelanda fino all'Australia molte radio hanno deciso di non trasmettere più le canzoni di Michael Jackson.
    In più, i produttori dei Simpson hanno cancellato dal catalogo l'episodio Stark raving dad del 1991 del quale la popstar era stato doppiatore, e il Manchester National Football Museum ha annunciato la rimozione della statua di Jackson. Quindi è prevedibile che, seguendo la pubblicazione del documentario nei singoli paesi, siano in arrivo iniziative analoghe. Insomma è una sorta di damnatio memoriae che ha scatenato la reazione della famiglia dell'artista e dei fan (che lo difendono sui social con l'hashtag #MJinnocent) e che potrebbe diventare un precedente negativo e decisivo, non solo nella musica ma in tutte le arti.

    Se si applicasse il «metodo Michael Jackson», ossia si censurassero ex post gli artisti che si sono macchiati di reati gravi o gravissimi, non ascolteremmo tanta musica (ma non vedremmo anche tanti quadri e non leggeremmo tanti libri che invece sono al centro delle nostre culture). In realtà, l'arte deve rimanere distinta da chi la crea. La prima è giudicata dal pubblico e dagli esperti e, solo raramente dalla legge, che è invece l'unico giudice dell'uomo artista. Invece oggi basta un documentario per scatenare la censura. Un metodo che, da tanti casi del #metoo in avanti, ha scavalcato la giustizia per finire in quel fanatismo tribale che lo stato di diritto ha sempre combattuto.


    -------------------------------------------------------------

    Il commento di Gabriele Antonucci:
    Bravo Paolo! A me la cosa che mi fa impazzire di questa vicenda è che molti grandi media, in primis americani, abbiano creduto fideisticamente alle testimonianze, piene di errori e di contraddizioni nelle date, di due noti spergiuri (non è un giudizio etico, ma un dato di fatto, poiché sotto giuramento hanno detto l'opposto) all'interno di un "documentario" unilaterale e senza prove, tutto basato sulla manipolazione emotiva dello spettatore poco informato, nonostante 10 anni di indagini da parte dell'FBI / LAPD che non hanno trovato nulla, oltre a un lungo processo per il quale Jackson è stato scagionato su tutti e 14 i capi di imputazione.
    Viviamo in un'epoca pericolosa, in cui i media sono il giudice, la giuria e il boia, e dove la giustizia si fa in televisione, non nei tribunali.
  12. .

    Un riassunto dei principali problemi di credibilità di Robson e Safechuck

    di Charles Thomson



    Le prove che i media si rifiutano di mostrarti sugli accusatori di Michael Jackson


    Ho provato totale e assoluta vergogna per il mio settore mentre la copertura del programma televisivo su Michael Jackson è diventata sempre più disonesta e pericolosa. Ho lavorato nei media sin da quando ero un adolescente. Tutti i media sanno che questi due uomini sono bugiardi. Ma non va bene per i click o gli ascolti.

    Per cinque anni, questi uomini hanno citato in giudizio la proprietà di Michael Jackson per centinaia di milioni di dollari. Questa causa ha generato migliaia di pagine di atti giudiziari: testimonianze, mozioni, deposizioni e rivelazioni.
    Questi documenti pubblici DIMOSTRANO oltre ogni ragionevole dubbio che questi uomini mentono. Tutti i media sono a conoscenza di questi atti, ma si rifiutano di riferire i contenuti. Ho cercato di non riempire il mio feed di Facebook con post su questo, ma vi stanno mentendo da ogni parte.

    Quindi questo è il mio contributo al dibattito su Facebook - una lista di alcune delle informazioni sui registri pubblici che i media si rifiutano di dirti.

    • Entrambi gli uomini hanno difeso strenuamente Jackson, anche sotto giuramento, per decenni, e hanno deciso di essere stati molestati anni dopo la sua morte, quando erano entrambi in difficoltà finanziarie e hanno intentato una causa per ottenere centinaia di milioni di dollari. La causa è stata rigettata dal tribunale - due volte - ma gli uomini sono nel mezzo di un appello, dando loro un gigantesco motivo finanziario per mentire.

    • Da quando hanno presentato la loro causa, entrambi gli uomini hanno ripetutamente cambiato le loro storie, spesso raccontando versioni contraddittorie degli stessi eventi presunti. Ad esempio, Wade Robson ha raccontato almeno quattro storie completamente contraddittorie sulla prima volta che Jackson ha abusato di lui.

    • Durante la causa, Robson è stato sorpreso a mentire così sfacciatamente che il giudice ha respinto tutta la sua testimonianza dicendo che nessun giurato ragionevole avrebbe mai potuto credere al suo resoconto.

    • Tra il 2012 e il 2014, Robson ha scritto due bozze di memorie e cercato invano di venderle agli editori. Nel frattempo, mentì sotto giuramento dicendo che non aveva mai discusso le sue accuse con nessuno, eccetto con i suoi avvocati. Quando la tenuta di Jackson scoprì che in realtà stava cercando di venderle, il tribunale gli ordinò di produrre le bozze come prova. Hanno rivelato che la storia del suo abuso era cambiata significativamente da una bozza alla successiva.

    • A Robson fu anche ordinato di rilasciare le sue e-mail come prova. Ha violato l'ordine ripetutamente, prima sostenendo che non esistevano e poi semplicemente rifiutandosi di consegnarle. Quindi ha revisionato tutte le e-mail scambiate con i suoi familiari e ha citato il privilegio di 'avvocato-cliente', anche se nessuno della sua famiglia è un avvocato.

    • Quando alla fine ha rispettato l'ordine del tribunale e consegnato le e-mail, queste hanno rivelato che al momento in cui stava costruendo la sua causa e le memorie sugli abusi, faceva ricerche e inviava e-mail a se stesso con i link che lo indirizzavano a vecchie storie di tabloid su accuse di abusi contro Michael Jackson.

    • Le e-mail mostravano che Robson aveva trovato una storia particolare dei primi anni '90 che citava specificamente lui e sua madre. Lo mandò per e-mail a sua madre e gli chiese se fosse vero. Lei rispose: 'Wow, niente di questo è vero'. L'ha poi inclusa nella sua storia comunque.

    • Le e-mail hanno anche rivelato che per tutto il 2011/12, Robson stava facendo pressioni sulla tenuta di Jackson per un lavoro di regia e coreografia di uno spettacolo tributo ufficiale di Michael Jackson a Las Vegas.
    La sua campagna per garantirsi questo ruolo includeva l'invio di e-mail che spiegavano che la sua incredibile amicizia con Jackson significava che nessuno era più qualificato di lui per il ruolo, e che era dedito a fare il miglior lavoro che potesse 'per Michael'. Dopo essere stato informato che qualcun altro aveva ottenuto il lavoro, all'improvviso ha affermato di essere stato vittima di abusi e ha presentato una richiesta di risarcimento contro la proprietà per milioni di dollari.

    • Mesi dopo, secondo Jimmy Safechuck, accese la TV e vide Wade Robson intervistato sulla sua causa. In quel momento, Safechuck si ricordò improvvisamente di essere stato abusato da Jackson, quindi decise di unirsi alla causa.
    Non menzionò che questa epifania coincise esattamente con la sorte che avrebbe fatto una sua eredità, lasciata da un parente deceduto, perché i fratelli sopravvissuti avevano iniziato a farsi causa l'un l'altro - incluso lui - per il controllo degli affari di famiglia.

    • A Robson fu anche ordinato di produrre i suoi diari come prova. In loro, aveva scritto su come queste accuse potessero salvare la sua fallimentare carriera rendendolo 'rilevante'.
    Ha anche scritto: 'E' tempo per me di prendermi ciò che è mio”. Quando, interrogato sotto giuramento su cosa volesse dire quando lo scrisse, si è rifiutato di rispondere.

    • Entrambi gli uomini raccontano nello show televisivo storie che contraddicono direttamente quelle raccontate sotto giuramento nella loro causa. In effetti, hanno continuato a cambiare le loro storie di recente come nell'ultima settimana.

    • Ad esempio, Jimmy Safechuck dichiara sotto giuramento che si è ricordato solo che Jackson lo aveva molestato nel 2013 quando ha acceso la TV e ha visto Robson. Eppure nel documentario e nelle interviste che lo promuovono, afferma di essere stato vittima di un abuso nel 2005 e quindi, quando gli è stato chiesto di testimoniare per la difesa di Jackson 'verso la fine del processo', si è rifiutato di farlo.

    • Ma questa è una menzogna dimostrabile. A Safechuck non è mai stato chiesto di testimoniare per la difesa di Jackson. Il giudice aveva ordinato, molto prima che iniziasse il processo, che potevano essere ascoltati solo alcuni bambini e Safechuck non era uno di loro. Tutte le testimonianze su Safechuck sono state letteralmente bandite dal tribunale. Quindi la difesa di Jackson non può avergli chiesto di testimoniare - e certamente non dopo che il processo era già in corso.

    • Robson ha sostenuto in un'intervista della BBC la scorsa settimana che Jackson aveva abusato di lui ' centinaia di volte '. Tuttavia, secondo la testimonianza giurata di sua madre è che sono andati a Neverland circa 14 volte, ma Jackson non c'era quasi mai. Lei stima che il numero di volte che hanno visitato il Ranch mentre lui [Jackson] era presente erano in realtà quattro.

    • Interrogati sul loro movente finanziario, gli uomini ora dicono che non si preoccupano dei soldi e stanno solo facendo causa per incoraggiare altre vittime di abusi a ritenere responsabile la tenuta di Jackson. Altra menzogna dimostrabile. La causa era stata originariamente archiviata sotto sigillo e Robson ha cercato di ottenere un accordo con la tenuta con zero pubblicità. Solo quando la proprietà si è rifiutata di pagare è diventata pubblica.



    Potrei continuare, ma se a questo punto sei ancora dalla parte del documentario e i suoi accusatori, sei irrazionale fino alla follia.

    Il film nasconde tutte queste informazioni, presentando invece la testimonianza pesantemente modificata e completamente incontrastata di due attori professionisti senza mai esaminare la loro credibilità, le loro menzogne ​​e spergiuro, le loro storie in costante cambiamento o le loro motivazioni finanziarie.

    È una macchia sulla professione giornalistica, come lo è stata il resto della copertura mediatica.

    Traduzione: MJGOLD

    Edited by ArcoIris - 16/8/2019, 00:35
  13. .
    Benvenuta Mariagrazia :ciaoooo:
    Grazie per il bel complimento, è gratificante.. :yes:
  14. .
    La BBC non ha bandito le canzoni di Michael Jackson

    La notizia - riferita in origine dal britannico Times - del bando nei confronti della musica firmata dal Re del Pop da parte del network radiotelevisivo pubblico britannico in seguito alle denunce contenute nel controverso documentario "Leaving Neverland" è stata smentita dai vertici della stessa BBC.

    "Noi non mettiamo al bando gli artisti", ha spiegato a Variety un portavoce della British Broadcasting Corporation riguardo al presunto bando di Michael Jackson dalle frequenze del gruppo: "Consideriamo ogni canzone nel merito e le decisioni su cosa suonare sui nostri canali sono sempre prese con in testa il contesto nel quale operiamo e il tipo di pubblico al quale ci stiamo rivolgendo".

    Negli USA Cumulus Media, il secondo network radiofonico per grandezza dopo quello della NPR, ha lasciato libertà di coscienza alle singole emittenti circa la decisione di programmare o meno la musica di Jackson:
    "Non siamo né saremo mai a favore della censura", ha chiarito un portavoce del gruppo, "La decisione su cosa mandare in onda è una scelta che demandiamo ai direttori dei programmi delle singole emittenti, che sono incaricati di compiere le giuste scelte alla luce degli orientamenti delle platee alle quali si rivolgono".

    Secondo USA Today, invece, le tre principali stazioni di Montreal, il maggiore dei centri urbani in Quebec, in Canada, avrebbero tolto dalla propria programmazione i brani di Jackson in seguito alla messa in onda - da parte della HBO - di "Leaving Neverland".

    FONTE
  15. .

    5 marzo 2009 - Conferenza stampa di Michael Jackson



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    I concerti che non ci sono mai stati, quelli del rimpianto. Il 5 marzo 2009, esattamente dieci anni fa, Michael Jackson annunciava a stampa e fan il suo ritorno sulle scene: appuntamento per il successivo mese di luglio alla O2 Arena di Londra.

    Di fronte a lui 1.500 fan e 350 giornalisti. L’annuncio fu per dieci date, ma i biglietti andarono immediatamente a ruba ed i concerti salirono a cinquanta: prima data il 13 luglio dello stesso anno, ultima il 6 marzo dell’anno successivo. Tutto esaurito istantaneo.

    D’altronde, Jackson sarebbe tornato a cantare dal vivo dopo la bellezza di dodici anni, visto che l’ultimo tour risaliva al 1997. In realtà, la storia è nota, i cinquanta concerti di Londra resteranno solo sulla carta: la morte dell’artista, avvenuta il 25 giugno del 2009, cancellerà ogni cosa. Di quel tour resterà solo un film-documentario, 'This is it', che riprende le prove in vista dei concerti e, parallelamente, le ultime settimane di vita di Michael.

    FONTE
5438 replies since 14/9/2010
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