Intervista a Kiki Chambers che ha lavorato a Neverland dal 1991 al 2003

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    Kiki Chambers, che ha lavorato a Neverland dal 1991 al 2003, intervistata dal giornale svedese “Dagen”

    Kiki Chambers (più conosciuta con il cognome da nubile, Fournier) ha lavorato a Neverland per quasi 13 anni ed è stata anche testimone al processo di MJ del 2005.

    2010
    Quando Michael Jackson è morto nel giugno dell'anno scorso aveva da tempo cessato di essere un essere umano fatto di carne e sangue agli occhi del mondo. Era diventato una creatura timida e fiabesca che si nascondeva nel suo ranch di Neverland e tutti si sentivano liberi di speculare su di lui e sulla sua vita.

    Incontrare Kiki Chambers è perciò un risveglio. Lei lavava i suoi vestiti, puliva la sua casa e lo ha osservato da vicino mentre giocava con i suoi figli.

    "Io non voglio che il mondo lo ricordi come un pazzo, perché lui non lo era. Voglio che la gente lo ricordi come un uomo che voleva rendere questo mondo migliore e come un padre, quel ruolo che è stato il più importante per lui", ha detto.

    Lei, che ha osservato la superstar dall'interno, può anche testimoniare quanto la fama e la ricchezza possano essere dannosi. "Ho visto che prezzo si deve pagare quando il mondo ti venera. Noi dobbiamo adorare Dio, non le sue creazioni" ha detto.

    Kiki Chambers ora vive in un piccolo paese nell'ovest della Svezia. C'è molta differenza con la calda California e la vita a Neverland, il ranch che Michael Jackson ha costruito nel cercare di ricreare la sua infanzia perduta.
    Prende il suo portatile e ci mostra i video su YouTube da dentro la casa di Michael Jackson. Mostra il posto della cucina dove c'erano sempre le caramelle, le scale dove è caduta una volta. E poi gli altri video che mostrano le celebrità che venivano al ranch.

    "Elizabeth Taylor era sempre molto carina quando veniva in visita. Altri non lo erano" ha detto.

    Kiki Chambers ha lavorato a Neverland dal 1991 al 2003. Ha ottenuto il lavoro per caso.
    "Ho conosciuto un uomo che lavorava per una società di costruzioni che ha lavorato a Neverland. Avevo l'abitudine di scherzare con lui, gli dicevo che se mai avessero avuto bisogno di una domestica dovevano chiamarmi. E l'hanno fatto".
    Lei era una delle domestiche che lavoravano a tempo pieno al ranch. Quando è stata assunta le è stato detto di non guardare Michael Jackson negli occhi o di prendere l'iniziativa di parlare con lui. Kiki Chambers è una persona molto semplice e loquace, che ha dovuto sforzarsi per seguire queste regole. Aveva l'abitudine di fargli delle battute e una volta ha pensato di aver esagerato, ma mentre altri sono stati mandati via lei è sempre rimasta.

    "Una volta mi ha chiesto perché nessuno parlava mai con lui. Ho dovuto dirgli che queste erano le regole che ci avevano dato, ma non capiva il perché, lui in realtà non aveva stabilito queste regole" ha detto.
    Ricorda che i primi anni erano felici e gioiosi. A Michael Jackson piaceva giocare con i bambini che venivano a visitare Neverland.
    "Amava ridere, era gioviale e felice", ha detto.

    Ma nel 1993 Michael Jackson fu accusato di molestie sessuali su un ragazzo di nome Jordan Chandler.
    "Dopo l'accusa, che sono sicura fosse falsa, cambiò. Non era più felice come prima" ha detto.

    Col passare del tempo Kiki Chambers instaurò un rapporto di amicizia con Michael Jackson.
    "Lui mi diceva che poteva sentire la mia risata per tutta la casa" ha detto.
    Qualche volta a tarda notte si sedevano in una stanza per delle lunghe conversazioni. A volte le chiedeva consiglio perché c'erano così tante persone che volevano stargli vicino per avvalersi della sua fama.
    "Mi chiedeva se poteva fidarsi ad esempio di una persona o di un'altra. Era difficile, non stava a me giudicare di quali persone dovesse circondarsi" ha detto.

    Sempre più medici cominciarono a venire a Neverland. Gli prescrivevano vari tipi di medicinali. Kiki Chambers si rese conto che c'era qualcosa che non andava. Michael Jackson poteva comportarsi normalmente un momento ed essere completamente sotto l'effetto dei medicinali il momento successivo.

    "Era difficile. Ero solo una domestica, ma quando diventava una mia responsabilità, come essere umano, fare qualcosa? Che cosa potevo fare? Chiedevo a Dio: Perché sono qui?"

    Tutti coloro che hanno lavorato per Michael Jackson cercavano di mantenere questo segreto perché sapevano che tipo di scandalo avrebbe causato nei media. Per Kiki Chambers è stata una cosa difficile da fare.

    "Una notte uno dei miei responsabili mi ha detto che avevano dato dei farmaci a Michael. Ma qualcosa era "sbagliato", lo si poteva capire solo guardandolo e avevo paura. Dopo questo episodio ho detto al mio superiore che se fosse accaduto di nuovo avrei chiamato il 911, non mi importava delle conseguenze. Perché sapevo che non avrei mai potuto vivere con la consapevolezza di non aver fatto nulla se fosse morto".

    Essendo cristiana ha cercato di influenzare Michael Jackson in modo positivo. Gli ha dato dei libri cristiani e ha scritto dei versi della Bibbia sulla bacheca della cucina, sui quali lui ha fatto dei commenti di apprezzamento.
    "Voglio che la gente sappia che Michael credeva in Dio, non c'è nessun dubbio su questo", ha detto.
    Una volta, Michael Jackson e il suo staff sono andati in città per delle commissioni. Un amico cristiano di Kiki Chambers lavorava in un albergo vicino. Lei ha chiesto a Michael Jackson se voleva vederlo e lui ha detto di sì.

    "Abbiamo iniziato a parlare e quando stavamo per andare via, il mio amico mi ha chiesto se potevamo pregare insieme. Abbiamo unito le nostre mani e il mio amico ha iniziato a parlare 'in lingue'. Nella mia mente ho detto a Dio, spero davvero che tu sappia cosa stai facendo. Mentre andavamo via c'era un altro gruppo che chiedeva in quale lingua pregasse. Michael ha spiegato, con grande naturalezza, che il mio amico parlava una lingua di preghiera e ha spiegato loro che cosa questo significhi”.

    Quando il World Trade Center di New York è stato attaccato Michael Jackson era davvero scosso. Ha riunito tutto il personale all'esterno per tenersi per mano.
    "E poi mi ha chiesto di pregare Dio. Ero stordita, ma lui ha continuato: Kiki Prega, fallo. Dentro di me ho chiesto a Dio di aiutarmi e adesso non mi ricordo nemmeno quello che ho pregato".

    Nei primi anni 2000 il mondo di Michael Jackson ha iniziato a sgretolarsi sempre di più.
    Un altro ragazzo, Gavin Arvizo, l'ha accusato di molestie sessuali. Kiki Chambers è pienamente convinta che MJ era innocente di tutte le accuse e crede invece che i genitori del ragazzo cercassero solo soldi.

    "Quali genitori lasciano i figli per settimane a casa di qualcun altro? E' stato davvero irresponsabile. E i bambini erano viziati e manipolatori. Ci chiedevano sempre cosa c'era per cena e poi esigevano qualcos'altro solo per farci lavorare di più. Poi ci chiedevano gli alcolici minacciandoci di farci cacciare se non glieli davamo" ha detto .

    Il circo mediatico che ne è derivato ha fatto cadere Michael Jackson in depressione.
    "Lui si domandava perché la gente lo chiamava "Wacko Jacko", ne era molto turbato ed era davvero doloroso per lui ".

    Kiki Chambers descrive Jackson come una persona molto complessa. Dice che era un uomo d'affari esperto, ma poteva letteralmente buttare via il denaro per i suoi presunti "amici". Era timido e riservato, ma una sorta di megalomania gli aveva fatto costruire delle statue di se stesso.
    "Voleva così tanto amare ed essere amato" ha detto.

    Ciò che riteneva la cosa più importante per lui erano i suoi tre figli. Kiki Chambers ha detto che era un buon padre, anche se lottava con la sua dipendenza dagli antidolorifici.
    "Amava i suoi figli, ha sacrificato se stesso per loro. Non ha mai avuto privacy da bambino. Quindi era molto meticoloso sul come crescere i propri figli, per questo copriva i loro volti quando uscivano".

    Nel 2003 Kiki Chambers ha lasciato Neverland. L'ultima volta che ha incontrato Michael Jackson è stata al processo del 2005 dove ha testimoniato.
    "Michael mi ha chiesto come stavo e gli ho detto che stavo bene. Ma lo misero in guardia che non gli era permesso parlare con i testimoni".
    Dopo non ha avuto più rapporti con lui, anche se aveva ancora degli amici nello staff. Nel frattempo, ha pregato per lui e ha sperato, ma lo scorso giugno è arrivata la chiamata che temeva di più.
    "È ancora troppo doloroso parlarne e non sono ancora riuscita ad affrontare il lutto. Vedo il suo viso sui giornali e leggo così tante bugie su di lui. Non so come affrontare tutti i sentimenti che ho, ma io prego Dio e so che tutto è nelle sue mani adesso".

    Fonte: dagen.se // Traduzione: 4everMJJ - MJFS

    Edited by ArcoIris - 22/4/2018, 04:40
     
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    Dal libro 'Cospiracy ' - A. Jones


    'Cospiracy' è un libro basato direttamente sull'esame anche fotografico di tutte le prove e le trascrizioni delle testimonianze durante il processo penale a M. Jackson nel 2005, ottenute grazie ad un'ordinanza del giudice del processo a Jackson, Rodney Melville, da Aprhodite Jones, che rivela la verità su ciò che accadde veramente dentro e fuori dall'aula di tribunale durante il processo a M. Jackson nel 2005.
    ***

    Kiki Fourner (ex governante di Neverland dal 1991 al 2003) dal banco dei testimoni disse chiaramente che non era contenta di essere tirata in ballo in questo processo, all'inizio della sua testimonianza disse all'assistente del procuratore Sneddon, Gordon Anchinloss, di non voler avere nulla a che fare con il processo, che Michael di solito le dava direttamente gli ordini e che lei era felice di servirlo e di non avere mai visto Michael licenziare qualcuno.

    Kiki parlò anche delle diverse cerimonie che Michael organizzava a Neverland: spesso lei serviva e puliva ai matrimoni, feste di compleanno ed altri eventi speciali. La giuria venne a sapere che la superstar era eccessivamente ospitale e permetteva agli ospiti di girare liberamente ed accedere alla residenza principale per ammirare le opere d'arte e i pezzi di antiquariato di Michael ed entrare nel suo mondo privato. Anche se la festa si svolgeva in altro luogo della tenuta, se un ospite manifestava il desiderio di visitare la residenza principale, la sua richiesta veniva esaudita. Kiki disse che secondo lei, Michael Jackson era TROPPO GENEROSO E TROPPO GENTILE con i suoi ospiti.

    Kiki descrisse Jackson come un 'BAMBINONE', al quale piaceva salire sulle giostre e mangiare tanti dolci insieme ai bambini in visita a Neverland. Disse alla giuria che Michael AMAVA giocare con i bambini.
    Lui sembrava GODERE DELLO SPIRITO DI Neverland. Quando Mesereau reintrodusse l'argomento dell'alcol, Kiki disse che in tutto il tempo in cui lei aveva lavorato là, DODICI ANNI, NON AVEVA MAI VISTO Michael Jackson somministrare ALCUN TIPO di bevanda alcolica ad un bambino. Quando le fu chiesto di nuovo, la governante in tutta onestà, NON POTE' dire di AVERE MAI VISTO i bambini Arvizo ubriachi a Neverland.


    Trascrizione e ricerca: Michaelforever Love


    ORIGINAL TEXT:
    Kiki Fourner ( housekeepers who worked at Neverland from 1991 through 2003) from the stand made it clear that she wasn't happy being in the middle of these accusation, at the start of her testimony she told assitant DA Sneddon, Gordon Anchinloss, that she didn't want anything to do with the case. She told jurors that for the most part, Michael would give direct orders, and she was happy to serve him and said that she had never seen Michael fire staff.

    Kiki spoke about the various functions that Michael held at Neverland; she often served and cleaned for weddings, birthday parties, and other special event. As the jury listened, they learned the superstar was quite generous with his home, allowing guests to walk freely through the main house to look at his artwork and antiques, allowing people open access to his private world. Even if the party was being held on another part of grounds, whenever a guest asked to see a tour of the main house, that request was granted. Kiki said she thought Michael was TOO GENEROUS AND TOO NICE to his visitors.

    Kiki described Michael like a 'BIG KID' who liked to go on rides and eat lots of candy with the children who visited Neverland. She told the jury that Michael seemed to ENJOY PLAYING WITH KIDS, that HE seemed to ENJOY THE WHOLE SPIRIT OF NEVERLAND. When the subject of alcohol was reintroduced by Mesereau, Kiki said that IN ALL TIME she worked at the place, in a span of OVER TWELVE YEARS, SHE'D NEVER SEEN Michael Jackson HAND ANY TYPE OF ALCOHOLIC DRINK TO A CHILD. When pressed on the issue, the housekeeper honestly COULDN'T SAY that she'd seen the Arvizo kids intoxicated on the property.
    ***
    From 'Conspiracy' - A. Jones
    'Conspiracy' is a book which is based directly from the examination (also photografic examination), of all the evidence and transcripts of the testimony during the M. Jackson's criminal trial in 2005, obtained by A. Jones thanks to an order of the judge Rodney Melville, who reveals the truth about what really happened inside and outside of the courtroom during the trial of M. Jackson in 2005.
     
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1 replies since 6/12/2013, 14:35   402 views
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