La scomparsa di Michael Jackson e la fine dell'era della musica registrata..

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    La scomparsa di Michael Jackson e la fine dell'era della musica registrata..


    by Patricia Godes
    26.06.2009


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    Il più grande 'venditore' della storia muore durante la crisi del settore della musica e la sua scomparsa segnerà la fine dell'era della musica registrata e suonerà come un allarme per i suoi investitori e per i consumatori che 'vivevano ancora tra le nuvole'.

    Mentre Jermaine Jackson ha dichiarato ufficialmente che la causa della morte dell'indimenticabile Michael Jackson rimarrà poco chiara fino a quando non saranno resi noti i risultati dell'autopsia, la figura di Michael cresce sproporzionatamente dopo la sua prematura morte.
    Mentre sonori lamenti, lacrime, sentimentali vedove e orfani vengono fuori anche da sotto le rocce, è il momento di riconoscere che i grandi successi e le conquiste di Michael Jackson sono serviti per dare una spinta all'industria della musica e per segnare un'epoca.

    L'emergere del disco registrato ha significato molte cose, ma la più importante è stata quella di confrontrare la musica popolare con quella chiamata classica o colta. Fino a quando l'invenzione di Edison non divenne popolare nei primi decenni del XX secolo, in pochi si erano preoccupati di raccogliere in spartiti la musica da ballo, le ballate e i romanzi e che alla fine si sono persi nel buio del passato.
    Questo è stato il grande contributo dell'industria musicale al mondo dell'arte e della cultura, senza dimenticare i milioni che molti dei suoi azionisti hanno intascato, la nascita di posti di lavoro e la popolarità che figure come Edith Piaf, Om Kaltum, Carlos Gardel o Louis Armstorng hanno raggiunto durante e dopo la loro vita.

    Michael Jackson è stato il grande vincitore della industria discografica e dell'attività editoriale. Già con i Jackson 5 aveva battuto i record di permanenza nelle classifiche quando aveva appena 12 anni e, nell'insieme, le cifre per le vendite dei suoi album in tutto il mondo sono semplicemente astronomiche. Ma oltre ai record aritmetici, Michael Jackson ha influenzato il mercato musicale e la società in molti modi.

    Le canzoni di successo dei Jackson 5, come il primo grande gruppo musicale composto di ragazzini campioni di incasso, hanno raggiunto sia i bambini bianchi che i bambini neri. Una conquista sociale che ha aperto le porte ad un nuovo mercato e, indirettamente, ad una nuova musica: negli anni '80 questi bambini, già cresciuti, hanno apprezzato senza problemi artisti di colore come Prince, Tina Turner e Michael Jackson stesso così come le tecniche e lo stile di musicisti neri e bianchi nel decennio più prospero dell'industria musicale ..

    Durante la prima metà degli anni '70, il potenziale dei Jackson 5 è stato abilmente stimolato dalla Motown, mettendo i cinque fratelli nelle mani del suo più brillante giovane team di produttori (tra cui Freddie Perren co-autore di un'altra grande produzione di successo di tutti i tempi: “I Will Survive” di Gloria Gaynor). Il tocco magico è stata la creazione di un'ampia, innovativa e imitata linea di merchandising, che mise in moto l'industria cinematografica: cartoline, poster, adesivi, ritagliabili, giocattoli, ecc.
    Una rivista, 'Right On', è uscita sul mercato nel 1971 con lo scopo editoriale di capitalizzare e sfruttare il successo e il fascino dei ragazzi. Per tutto il suo primo anno, ha avuto i Jacksons, insieme o separatamente, in ogni sua copertina.
    I Jackson 5 è stato il primo gruppo di colore ad avere la sua serie di cartoni animati per tutta la famiglia nella programmazione nazionale il sabato mattina ed un proprio spettacolo di varietà (nel 1976) con la partecipazione di tutti i fratelli e sorelle; un evento senza precedenti negli annali della storia dell'intrattenimento: un'intera famiglia afroamericana era la protagonista di uno show televisivo trasmesso a livello nazionale.

    Le tappe si verificano a rotta di collo, se ci si concentra sulla carriera di Michael da solo. Nel 1981, MTV ha mostrato un nuovo modo di ascoltare la musica attraverso il video clip promozionali e tutto il mercato musicale si è profondamente modificato. Si è aperto un nuovo canale per presentare la musica ed è nata un'industria e un mercato parallelo. Ma MTV rifiutava di presentare i video di artisti di colore per quanto grande fosse la loro popolarità.
    La prima eccezione che ha aperto le porte agli altri è stato naturalmente Michael Jackson che, con i suoi costosi e fantasiosi video per 'Billie Jean', 'Beat It' e 'Thriller' e con il sostegno delle pressioni da parte della CBS, ha distrutto tutti i tabù e vinto a nome della nuova borghesia afro-americana..

    Anche il pubblico di altri paesi e continenti sono stati attratti da MTV e dalla magia di Michael Jackson […] La concezione della canzone unita al video che la pubblicizzava ha caratterizzato la corrente principale della musica popolare nel corso dei due decenni seguenti, ma alla fine, l'ossessione dell'immagine a descapito dei valori musicali e artistici è stato uno dei fattori chiave per la contrazione del mercato discografico.

    Il crossover dei mercati (bianchi e neri) era qualcosa che nessuno si era sognato prima del successo di 'Thriller'. Gli anni '80 sono stati caratterizzati da produzioni e lancio di artisti come Prince, George Michael, Madonna, Terence Trent D'Arby o dei Beastie Boys, l'ultima fase di Tina Turner o l'opera di Nile Rodgers per Bowie, Duran Duran e Mick Jagger e di Arthur Baker per Bob Dylan. Proposte che obbedivano all'idea che se Michael Jackson aveva rotto tutti i record di vendita attirando entrambi i tipi di pubblico, altri artisti avrebbero potuto fare lo stesso.

    Come le tessere del domino, l'effetto 'Thriller' si è esteso a tutta la musica di allora. Le campagne pubblicitarie con idoli musicali si incentrarono ossessivamente su artisti neri, come Tina Turner o i Jacksons. Molti milioni sono stati generati, ma la musica aveva smarrito la connessione ribelle e controculturale guadagnata negli anni '60 per diventare un bene di consumo senza sotterfugi o palliativi. L'idealismo giovanile ha smesso di essere stimolata dalle canzoni e dai musicisti e le nuove generazioni di adolescenti e pre-adolescenti hanno mostrato più interesse per la musica dei videogiochi.

    Come pioniere della concezione musicale basata sui collage sonori ed effetti di studio, Michael Jackson ha potuto contare con l'aiuto dei marchi leader della tecnologia musicale. Non è difficile imaginarlo come un bambino con ' un giocattolo nuovo' studiando e mettendo in pratica le novità del mercato in ciascuna delle sue sessioni di registrazione. L'Hip Hop, il R&B, l'industria del Rock e la musica d'avanguardia adottarono questo metodo di lavoro che cambiò definitivamente la musica anglosassone.

    Ma anche al di fuori dei paesi occidentali la figura di Michael Jackson ha fatto colpo. La sua musica, basata su una tradizione afroamericana ma ricca di influenze e colori diversi, la sua figura dinamica e inquieta e il suo spirito strano e assurdamente tormentato ha affascinato indistintamente. Le sue vendite hanno, letteralmente, raggiunto record planetari e come dava ad intendere il logo che aveva progettato per i Jackson [il pavone], persone di tutte le razze, colori e religioni si emozionavano e divertivano ascoltandolo e vedendolo esibirsi.
    Artisti come il senegalese Youssou N'Dour o l'algerino Khaled sono stati presentati a livello internazionale come "I Michael Jackson" dai loro rispettivi paesi. Accolti con calore e sorpresa, il mondo della musica si è radicalmente modificata grazie a loro.
    Come cantante, Michael Jackson è andato oltre delle già difficili e spettacolari tecniche vocali di Stevie Wonder, manipolando e variando la melodia con la sua voce come un solista jazz con il suo strumento.
    Dire che è stato ampiamente imitato è riduttivo. Il suo modo di 'offrire la voce', l'impostazione del timbro, si può ascoltare nei cantanti più eterogenei...
    Dopo Michael Jackson la parola "cantare" significa inevitabilmente : "cantare come Michael Jackson". Justin Timberlake, Beyonce, Britney Spears ( per citare alcuni) ... i suoi imitatori si contano tra i migliori e i più famosi; ma anche nel karaoke, nei reality musicali o nelle orchestre, il suo stile unico nel modo di cantare è facilmente riconoscibile in coloro che, quasi certamente, neanche si rendono conto che lo stanno imitando...

    Michael Jackson, ambizioso e intuitivo, cantante impareggiabile e showman istintivo, unico e innovativo, ha profondamente alterato la musica e il suo mercato. Per tre decenni, il mondo dello spettacolo ha avidamente seguito le sue stravaganze, la sua creatività e le sue scoperte.
    Ha suscitato sentimenti di 'amore' e di 'odio', ha ispirato un'intera schiera di imitatori, ha battuto diversi record, ha scioccato e ha fatto innamorare. Un artista che ha trasformato, arricchito e dato una nuova dimensione alla musica popolare, per sempre.
    La sua assenza segna l'inizio di un'altra fase...

    Fonte: www.rtve.es/noticias/20090626/muert...a/282417.shtml#



    La muerte de Michael Jackson y el final de la era de la música grabada

    PATRICIA GODES
    26.06.2009


    El mayor vendedor de la historia fallece en plena crisis de la industria del disco y su muerte va marcar el final de la era de la música grabada como un gong de alarma para sus inversores y consumidores que estaban todavía en las nubes. Mientras Jermaine Jackson declara oficialmente que la causa de la muerte del inolvidable Michael Jackson no quedará aclarada hasta que se conozcan los resultados de la autopsia, la figura de Michael Jackson crece desproporcionadamente tras su prematuro fallecimiento. Plañideras, viudas y huérfanos sentimentales le salen hasta de debajo de las piedras, pero, sobre todo, llega el momento de reconocer que los descomunales éxitos y logros de Michael Jackson sirvieron para dar la puntilla a una industria y una era.

    La aparición del disco grabado significó muchas cosas, pero la más importante consistió en la equiparación de la música popular con la llamada clásica o culta. Hasta que el invento de Edison no se popularizó en las primeras décadas del siglo XX, pocos se habían preocupado de recoger en partitura la música de baile, la música de fiesta, las baladas o los romances que se perdían en la oscuridad del tiempo pasado. Esta ha sido la gran aportación de la industria discográfica al mundo de la cultura y el arte sin olvidar los millones que se embolsaron muchos de sus accionistas, los puestos de trabajo y la popularidad que figuras como Edith Piaf, Om Kaltum, Carlos Gardel o Louis Armstorng consiguieron durante y después de sus vidas.

    Michael Jackson ha sido el gran triunfador de la industria del disco y del negocio editorial. Ya con los Jackson 5, su grupo familiar batió récords de permanencia en listas cuando tenía sólo 12 años y, en conjunto las cifras de las ventas de sus discos en todo el mundo son sencillamente astronómicas (actualmente rozan los 200 millones). Pero además de los récords aritméticos, Michael Jackson ha influido en el mercado y la sociedad musical de muchas maneras.

    Los éxitos de los Jackson 5 como primer gran grupo infantil multivendedor, alcanzaron tanto a los niños blancos como a los niños negros. Un logro de carácter social que abrió las puertas a un nuevo mercado e indirectamente a una nueva música- cuando en los 80 esos niños ya crecidos adoptaron sin problema a artistas negros como Prince, Tina Turner o el mismo Michael Jackson lo mismo que todos los ejercicios de estilo y negro-affectations de los músicos blancos en la más próspera década de la música y el disco.

    Durante la primera mitad de los 70, el potencial de los Jackson 5 fue hábilmente espoleado por Motown, poniendo a los cinco hermanos en manos de su más joven y brillante equipo de productores estrellas (incluyendo a Freddie Perren co-autor de otra de las mas grandes y exitosas producciones de todos los tiempos, el I Will Survive de Gloria Gaynor). El toque mágico fue la creación de una línea de merchandising amplísima e innovadora, imitación de las que ponía en marcha la industria del cine: corazones, postales, pósters, pegatinas, recortables, móviles, muñecos, etc. Una revista, Right On, salió al mercado en 1971 con el propósito editorial de capitalizar y explotar el éxito y el atractivo de los muchachos y durante todo su primer año tuvo a los Jacksons, juntos o separados, en todas y cada una de sus portadas.

    Jackson 5 fue el primer grupo negro que tuvo su serie de dibujos animados para toda la familia en la programación nacional del sábado por la mañana y su show de variedades -con participación estelar de los nueve hermanos y hermanas- significó en 1976 algo inédito en los anales de la historia del entretenimiento: una familia afroamericana al completo presentaba un programa en la televisión nacional.

    Los hitos se suceden a velocidad vertiginosa si nos centramos en la carrera de Michael en solitario. En 1981 MTV -Music Televisión- había aportado una nueva manera de escuchar la música a través del video clip promocional y todo el mercado musical se había alterado profundamente. Se abría un nuevo cauce para presentar la música y nacía una industria y un mercado paralelos. Pero MTV se negaba a programar videos de artistas negros por grande que fuese su popularidad. La primera excepción que abrió las puertas a los demás fue por supuesto Michael Jackson que, con sus costosos e imaginativos videos para Billie Jean, Beat it y Thriller y la ayuda de las hábiles presiones de CBS, hizo saltar todos los tabúes y ganó a la nueva burguesía afroamericana para la cadena.

    También públicos de otros países y continentes fueron atraídos hacia MTV por la magia de Michael Jackson que con el éxito multimillonario de Thriller se había convertido en la mayor figura mundial. La concepción de la canción unida al filmet publicitario constituyó la mainstream de la música popular durante las dos décadas siguientes aunque, finalmente, la obsesión por la imagen en contra de los valores musicales y artísticos ha sido uno de los factores claves en la recesión del mercado discográfico.

    El crossover de los mercados blanco y negro era algo que ni se soñaba antes del éxito de Thriller. Los años 80 se caracterizaron por la fabricación y el lanzamiento de artistas como Prince, George Michael, Madonna, Terence Trent D'Arby o los Beastie Boys, la última etapa de Tina Turner o los trabajos de Nile Rodgers para Bowie, Duran Duran y Mick Jagger o de Arthur Baker para Bob Dylan. Propuestas que obedecen a la idea de que, si Michael Jackson había batido todos los récords de ventas por su atractivo para ambos públicos, bien podrían otros artistas lograr lo mismo.

    Imitando a las fichas del dominó, el efecto Thriller se extendió a toda la música de aquel entonces. Las campañas de los refrescos de cola con ídolos musicales se centraron obsesivamente en artistas negros como los Jacksons o Tina Turner. Se generaron muchos millones pero la música perdió la conexión contestataria y contracultural adquirida en los 60 para convertirse en un mero bien de consumo sin subterfugios ni paliativos. El idealismo juvenil dejó de ser espoleado por las canciones y los músicos y las nuevas generaciones de teens y pre-teens han mostrado más interés por el video juego que por la música.

    Pionero también de la concepción musical a base de collages sonoros y efectos de estudio, Michael Jackson contó siempre con las primicias de las primeras marcas de tecnología musical. No parece difícil imaginárnosle como niño con zapatos nuevos investigando y exprimiendo las novedades del mercado en cada una de sus sesiones de grabación. El hip hop, el r&b y el rock industrial y de vanguardia adoptaron este método de trabajo que cambió definitivamente la música anglosajona.

    Pero fuera de los países occidentales también arrasó la figura de Michael Jackson. Su música, basada en la tradición afroamericana, pero llena de influencias y colores diversos, su figura dinámica e inquieta y su espíritu extraña y absurdamente atormentado fascinaban a propios y extraños. Sus récords de ventas fueron literalmente planetarios y, como pretendía el pavo real que diseñó como logotipo de los Jacksons, gentes de todas las razas, colores y religiones se emocionaron y divirtieron escuchándole y viéndole actuar. Artistas como el senegalés Youssou N'Dour o el argelino Khaled fueron presentados a la palestra internacional como los "michael jacksons" de sus respectivos países. Acogidos con calor y sorpresa, el mundo de la música se alteró radicalmente gracias a ellos.

    Como cantante, Michael Jackson llevó un paso más allá las ya de por sí difíciles y espectaculares técnicas vocales de Stevie Wonder, haciendo malabares con el compás y el tono y variando la melodía con su garganta como un solista de jazz con su instrumento. Decir que ha sido muy imitado se queda corto. Su manera de emitir la voz, su textura tímbrica se puede oír en los cantantes más heterogéneos. Después de Michael Jackson la palabra "cantar" significa inevitalemente "cantar como Michael Jackson". Justin Timberlake, Beyoncé, Britney Spears. Sus imitadores se cuentan entre los más famosos y los mejores, pero también en los karaokes, en los reality shows musicales, en las orquestas de verbena, sus giros y sus inflexiones se reconocen en cantantes que, a lo mejor, ni siquiera saben que le están imitando.

    Michael Jackson, ambicioso e intuitivo, cantante incomparable y showman instintivo e innovador, alteró profundamente la música y su mercado. Durante tres décadas el mundo del espectáculo siguió anhelante sus extravagancias, su creatividad y sus hallazgos. Despertó amores y odios, inspiró toda una escuela de imitadores, batió récords, escandalizó y enamoró. Fue un artista que transformó para siempre la música popular, la enriqueció y le dio una nueva dimensión. Su ausencia marca el principio de otra etapa.


    Edited by ArcoIris - 5/4/2018, 01:35
     
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    Dopo Michael Jackson la parola "cantare" significa inevitabilmente : "cantare come Michael Jackson"

    Eh già!! Ecco perchè è il Vero Re della Musica in assoluto!..
    Ma con la sua scomparsa, nessun'altra fase.. un limbo di imitatori in varie vesti, ma sempre tali...
    E l'asticella è talmente " alta" che hmmm.. non sembra possibile un Dopo, inteso come diverso..inteso come un Grande Dopo...
    Vedo solo tanta medocrità..
     
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