Michael Jackson e i Fan ....

Appunti di Stefania Bufano

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  1. ArcoIris
     
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    “Michael Jackson è morto” o “Il giorno più triste di Internet”


    di Stefania Bufano
    4 luglio 2010


    ajobuqH
    Periodicamente si sente il bisogno di staccarsi da alcune cose. Orari, tragitti, consuetudini. Persone, finanche..

    A volte si sente il bisogno di staccarsi da ciò che più si ama fare: smettere di viaggiare, per chi ami viaggiare, o scrivere, per chi come me ami scrivere, o ancora, di navigare in Internet stando in contatto con altre persone, ascoltare musica (cose queste che, adesso pensandoci, portano alla stessa cosa: il silenzio).

    Così, a giugno dell'anno scorso, come altre volte, avevo deciso di staccare per un po', per una o forse due settimane, dalle “notizie”. Notizie che reperivo su carta, in pochissima televisione, e ormai soprattutto su Internet.

    Una sera, anzi, una notte che appena iniziava, stanca, salutai la persona con la quale avevo conversato, ma proprio quando ero intenzionata ad andare a dormire sentii un impulso irrefrenabile: dovevo fare per forza una cosa. Dovevo guardare le notizie. A quell'ora, di solito, ci sono le stesse notizie della giornata: salvo che non succeda qualcosa proprio in quel momento o che non sia accaduto da poco.
    Mi collegai a Internet. Era chiaro che il mio “divieto provvisorio” era scaduto e che io, o una parte di me in qualche modo sconosciuta anche a me stessa, ero già “al corrente” che era successo - o stava per succedere - qualcosa. Aprii la pagina ANSA e vidi una fotografia con una notizia brevissima. Michael Jackson è morto.

    Solo circa un mese dopo, durante le mie ricerche, avrei trovato un articolo. Sembra “che ora esiste un modo per stabilire il livello dei mood mondiali attraverso lo studio di ciò che la gente scrive sui social network”. Due matematici americani, “Chris Danforth e Peter Dodds hanno analizzato, attraverso un elaborato algoritmo, quasi 10 milioni di frasi pubblicate sul web, ed hanno stilato un rapporto sul livello emotivo degli utenti di alcune delle più importanti communities del mondo”.

    La felicità, nei risultati dei due ricercatori

    “raggiunge il livello minimo negli anniversari dell'11 Settembre, e nel giorno della morte di Michael Jackson”. Quest'ultimo, in particolare, “risulta essere il più triste in assoluto di tutta la storia di internet”. Ecco allora che cosa stava accadendo: quel giorno - o quella notte, per qualcuno - sarebbe stato “il giorno più triste in assoluto di tutta la storia di internet”.


    Nonostante una parte di me si dicesse “Ecco, lo sapevo”, l'altra, di fronte a quella notizia, rimase come incredula e si sentì sola. Come se, essendo appena accaduto, ed essendo ormai notte, soltanto io e pochi altri sparsi nel mondo (pochi se paragonati alla quantità eccezionale di persone che, quando era in vita, amarono Michael Jackson), sapessimo quello che era successo, e non potessimo immediatamente comunicare tra noi.
    Così, la parte incredula (“No, non può essere vero”) si attardò ancora nella notte per ulteriori verifiche, passando da un'agenzia stampa a un'altra, da un sito internet a un altro. Una piccolissima speranza trapelò, a un certo punto, quando lessi che Michael Jackson era stato trasportato all'ospedale, pare, ancora vivo, ma la notizia, per la maggiore, continuava a essere quell'annuncio funebre: Michael Jackson è morto.

    http://oscar.ilcannocchiale.it/post/2506323.html



    Michael Jackson è stato molte cose per moltissime persone


    Da quella notte, e nei giorni seguenti, dato l'inaspettato sconquasso emotivo che mi aveva procurato l'aver “sentito” una specie di richiamo verso Michael Jackson - e il ben maggiore sconquasso procurato nei suoi fan veri, che ora iniziavano a scrivere su internet il loro dolore e a propagarlo su pagine e pagine - mi misi sulle sue orme. O di quello che ne restava. Non era poco. Michael Jackson - iniziavo a scoprire - era stato molte cose. Per moltissime persone. Egli lasciava una grande ricchezza dietro di sé. Un vasto patrimonio spirituale prima ancora che materiale.


    Per il momento, però, la dinamica della sua morte, come quella di altri “miti” moderni, era già una specie di previsto mistero: di cui si sapeva e no, di cui si immaginava “verosimilmente”, oppure del quale si rifiutava il destino in qualche modo già “segnato”, o “previsto” (e dal suo stesso protagonista, finanche). Da una parte la sua scomparsa era da qualcuno prevista – temuta -, dall'altra era arrivata completamente, o quasi (considerato anche il recentissimo annuncio di Michael Jackson stesso del suo nuovo spettacolo 'This is it', ormai imminente), inaspettata.
    http://oscar.ilcannocchiale.it/post/2506325.html

    Edited by ArcoIris - 13/2/2015, 01:51
     
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