I CHANDLER E GLI ARVIZO: Chi sono veramente gli accusatori di Michael Jackson?

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    I CHANDLER E GLI ARVIZO: CHI SONO VERAMENTE GLI ACCUSATORI DI MICHAEL JACKSON? – LA VERITA’ SUL PROCESSO JACKSON – Quello che i media non hanno mai detto –
    Parte prima


    Come tutti sanno Michael Jackson fu accusato di molestie prima dai Chandler nel 1993 e poi dagli Arvizo, nel 2003. In questo articolo analizzeremo ciò che emerse durante il processo alla pop star nel 2005, relativamente alla vera personalità degli accusatori. I media, allora, manipolarono in un modo talmente vergognoso le notizie, che nemmeno la piena assoluzione del cantante convinse tutti riguardo alla sua innocenza: www.huffingtonpost.com/charles-thom...l_b_610258.html traduzione https://truthandmanipulations.wordpress.co...listic-history/

    Ancora oggi si muovono dei dubbi in proposito, mentre nessuna perplessità si ha verso i subdoli, avidi e perfidi accusatori. Con questo articolo, perciò, cercheremo di far conoscere la verità su di loro. Le informazioni sono tratte dal libro “Il complotto” di A. Jones, nel quale, la reporter investigativa che assistette al processo, ne ha riportato le trascrizioni; le notizie sono verificabili anche sul web, nelle pagine che riportano i transcripts delle udienze, sul sito dell’FBI, di cui riporteremo il link e da documentazione del Department of Children & Family Services (DCF).


    Il procedimento penale verso la pop star fu avviato conseguentemente alla denuncia degli Arvizo; i capi d’accusa erano: associazione a delinquere finalizzata a sequestro di minore;atto osceno su minore; istigazione di minore a commettere atti osceni sull’imputato; somministrazione di alcolici per commettere atti osceni su minore.

    In aula si parlò anche del caso Chandler; Jordan Chandler è il ragazzo che,come detto, accusò Michael Jackson sempre di molestie sessuali, nel 1993. Il procuratore dell’accusa, nel 2005, voleva farne un precedente nella vita del cantante, ma le testimonianze ed i documenti mostrati in aula chiarirono che anche in quell’episodio non c’era stato altro che un’estorsione ai danni dell’artista all’apice della sua carriera. Nel ’93, ancora una volta i media consegnarono all’opinione pubblica informazioni distorte, tralasciando elementi che palesano la natura estorsiva di quel primo procedimento, non PENALE, come ci si aspetta da qualunque genitore che sospetti l’orrendo crimine dell’abuso sessuale sul proprio figlio, bensì CIVILE, cioè formalizzato dal padre di Jordan, Evan Chandler, un dentista di Beverly Hills radiato dall’albo, esclusivamente per chiedere a Michael Jackson un risarcimento danni in denaro. Fu riportato che il cantante era stato disposto a pagare una cifra da capogiro per far ritirare la accuse; in realtà, al processo fu dimostrato che Michael Jackson si era opposto alla transizione, portata a termine dalla sua compagnia di assicurazione su richiesta dei suoi manager, soci in affari e consiglieri, preoccupati per le enormi perdite finanziarie che un processo in quel momento, con un tour dell’artista in pieno svolgimento, avrebbe potuto determinare. Michael Jackson pretese che la sua totale estraneità ai fatti per i quali veniva accusato dai Chandler fosse messa nera su bianco nel documento che l’avvocato Mesereau depositò in tribunale, di cui segue link:http://www.sbscpublicaccess.org/docs/ctdocs/032205mjmemospprtobj.pdf La cifra versata alla famiglia Chandler era di gran lunga inferiore al denaro che sarebbe andato in fumo altrimenti: www.buttonmonkey.com/misc/maryfischer.html) traduzione https://truthandmanipulations.wordpress.co...lo-gq-del-1994/


    Da non dimenticare la registrazione telefonica fra Evan Chandler ed il patrigno di Jordan, David Schwartz, dove il primo dice chiaramente che per lui le ripercussioni su suo figlio sono irrilevanti, gli interessa solo che l’artista stia ai suoi comodi (ovvero che gli finanzi il progetto cinematografico al quale stava lavorando) o gli avrebbe distrutto la carriera.

    Nel 2003 la giornalista Mary A. Fischer svolse 5 mesi di indagine per la rivista GQ sulle accuse di abuso su minore a carico di Michael Jackson nel 1993 scoprendo che TUTTI I FATTI DIMOSTRAVANO LA SUA INNOCENZA. La stessa venne intervistata da Greta Van Susteren (Fox news) in merito alle nuove accuse evidenziando i sospetti punti di contatto fra i due casi che suggerivano ancor prima del processo che Michael Jackson era semplicemente il bersaglio, ancora una volta, di un piano di ESTORSIONE.

    Tanto per la cronaca e per capire che tipo fosse: Evan Chandler ha tentato di uccidere Jordan, qualche anno fa, con un bilanciere da palestra e una mazza.

    Fonte: https://truthandmanipulations.wordpress.co...to-parte-prima/

    Edited by ArcoIris - 13/6/2018, 15:46
     
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    I CHANDLER E GLI ARVIZO: CHI SONO VERAMENTE GLI ACCUSATORI DI MICHAEL JACKSON? – LA VERITA’ SUL PROCESSO JACKSON – Quello che i media non hanno mai detto –
    Parte seconda


    Testimoni principali dell’accusa

    L’avvocato di cui si parla nel video è Larry Feldman che testimoniò anche al processo Jackson nel 2005; Jordan si rese irreperibile quando fu convocato per testimoniare contro MJ; al suo posto intervenne la madre, June Chandler, la quale dichiarò di non parlare con suo figlio da più di undici anni e confermò che la sua famiglia si era rivolta a Feldman per la causa civile contro la pop star; questa venne mossa contro MJ proprio quando il marito aveva milioni di dollari di debiti. Durante la testimonianza, la donna voleva apparire sicura di sé ,ma quando le domande della difesa si fecero incalzanti, perse la sua padronanza e apparve agli occhi della giuria come una cacciatrice di dote, che vestiva con eleganza grazie ai soldi di MJ. Sembrava che avesse una memoria “selettiva”: si ricordava dei regali e dei viaggi con il cantante, ma non del fatto che MJ fece causa ai Chandler per estorsione. Mesereau fece sapere a tutti che grazie a MJ i Chandler avevano avuto accesso a varie star e ai reali di tutto il mondo. Secondo la Jones, la Chandler diede l’impressione che la sua famiglia, avendo assaggiato la bella vita, non aveva voglia di rinunciarvi. Un esempio: Mesereau: ” Lei non disse al procuratore distrettuale di Los Angeles che il suo ex – marito Evan, il padre di Jordie, le aveva detto che il rapporto con Michael per Jordie era una fantastica occasione di non doversi preoccupare per il resto della sua vita?” – Sì- ammise la donna. Dai documenti presentati in aula emerse che nel 1993 persino il nuovo marito di June aveva deciso di intentare una causa civile personale contro MJ per cercare di ottenere un risarcimento danni.


    Per quanto riguarda l’avvocato Feldman, si può definire l’elemento in comune, il punto d’incontro tra i due casi, quello del ’93 e quello del ’05. In aula disse che non si ricordava esattamente la data dell’accordo economico del ’93; testimoniò che era stato contattato da un altro avvocato, un certo Dickerman, il quale gli voleva mandare un’altra famiglia, quella degli Arvizo. Ricordò che quest’ultima voleva muovere causa contro Bashir(http://it.wikipedia.org/wiki/Living_with_Michael_Jackson ) (**) e la compagnia inglese per cui lavorava perchè avevano filmato Gavin, (che poi divenne l’accusatore di MJ) senza autorizzazione; Feldman dichiarò che fece parlare il ragazzo con uno psicologo , un certo Dott. Katz, per valutare la situazione e dopo varie conversazioni con questo esperto e in seguito al rapporto scritto dello stesso, decise di chiamare il Dipartimento di Assistenza Sociale della contea, avvertendoli che avrebbero potuto trovarsi tra la mani un caso di spicco; in parole povere gli Arvizo si rivolsero a Feldman per far causa a Bashir e poi, stranamente, denunciarono MJ, dopo aver parlato con l’avvocato e il “suo esperto”.Contattò il dipartimento, dal quale gli dissero di rivolgersi direttamente alla polizia, e così chiamò il procuratore distrettuale Sneddon, quello che aveva già indagato Jackson nel 1993; nel 2004 quando MJ fu arrestato, gli Arvizo vollero intentare causa anche conto il Dipartimento perchè si era lasciato sfuggire il loro nome con la stampa. Durante il controinterrogatorio della difesa, Mesereau chiese a Fealdman di confermare che in sede di processo civile, quello nel quale rappresentò i Chandler nel 1993, ci fu una controdenucia di MJ per estorsione, ma lui, stranamente, non si ricordava. Mesereau l’accusò di essersi accordato con Dickerman, per escogitare un piano atto ad ottenere dal caso Arvizo più soldi possibili; Feldman, ovviamente non lo ammise, quindi l’avvocato difensore produsse una serie di fax e lettere che i due uffici legali si erano scambiati con quell’intento, dopo che Dickerman aveva mandato gli Arvizo da Feldman: quest’ultimo fu costretto ad ammettere di essersi messo d’accordo per pagare Bill Dickerman se avesse accettato il caso, sottolineando che secondo gli accordi, lui sarebbe stato l’avvocato principale e Dickerman avrebbe avuto poco da fare. Meserau riuscì a dimostrare che la famiglia Arvizo, insieme a Dickerman e Feldman, avrebbe guadagnato moltissimi soldi dal processo Jackson qualora quest’ultimo fosse stato riconosciuto colpevole per molestie sessuali: per la legge sia Gavin che il fratello Star avrebbero avuto tempo fino al compimento del diciottesimo anno di età per citare in giudizio MJ; in caso di una condanna per reato grave di molestie, gli Arvizo avrebbero potuto usare qualsiasi elemento del processo penale in una causa civile parallela per ottenere milioni di dollari di danni. Avrebbero anche evitato molti costi del processo civile: senza una condanna penale il processo civile sarebbe stato molto più lungo, con maggiori costi per gli Arvizo, compresi quelli dell’avvocato; in seguito ad una condanna penale, invece, le lungaggini processuali civili sarebbero state eliminate. Durante la testimonianza venne alla luce che Felmand rappresentava anche i genitori di Janet Arvizo , per impedire alla difesa di controllare se Janet avesse depositato soldi sul conto dei suoi genitori; Mesereau produsse dei documenti in tal senso e Feldman fu costretto ad ammettere che aveva agito con quello scopo. Aveva anche parlato al telefono anche col procuratore Sneddon parecchie volte; pure nel 1993 l’aveva contattato, ma non si ricordava quante; gli venne chiesto se avesse mai parlato con il famoso presentatore Larry King in presenza di Janet Arvizo, ma negò; al contrario, Larry King, durante la sua testimonianza, in seguito, sostenne il contrario. Il presentatore disse che inizialmente Fedlman definì la Arvizo “una pazza in cerca di soldi” e sostenne che l’avvocato voleva essere ospite del suo show durante il processo Jackson, così concordarono una data, ma successivamente King non riuscì più a contattarlo; più tardi il legale disse che quel giorno aveva avuto un problema e poco dopo il presentatore scoprì che Feldman aveva deciso di rappresentare Janet Arvizo. Nonostante Feldman dichiarò il falso sotto giuramento, relativamente al fatto di non aver parlato con Janet , il giudice non ritenne incriminante la sua testimonianza: ciò avrebbe potuto distruggere la teoria del procuratore distrettuale circa il non coinvolgimento del sospettabile avvocato. Alla giuria non fu permesso di ascoltare interamente la testimonianza di King:“Ai media il fatto che Larry King avesse delle informazioni leggittime, ma gli fosse impedito di testimoniare, non sembrava tanto importante. Se il giudice stava agendo in favore dell’accusa nessuna tv ne parlò.” (A.Jones)

    Mesereau: “Le accuse cominciarono a prendere forma quando la famiglia Arvizo non riuscì a ottenere soldi per il documentario di Bashir o per il video di confutazione realizzato per elogiare Jackson”;infatti ,secondo gli accusatori ,la pop star iniziò a “molestare” Gavin non durante il suo lungo soggiorno a Neverland in seguito alla sua malattia, ma stranamente subito dopo il documentario del giornalista inglese, quando aveva tutti gli occhi del mondo puntati addosso a causa di quella trasmissione diffamatoria.

    Riguardo ai membri della famiglia Arvizo, la prima a salire sul banco dei testimoni fu Davellin, sorella di Gavin. Spiegò che lei e i suoi fratelli facevano parte di un laboratorio teatrale ideato da Jamie Masada, per ragazzini di zone emarginate. Nel 2000 a Gavin, che allora aveva dieci anni, fu diagnosticato un cancro misterioso e letale e così consegnò a Masada una lista di ultimi desideri, tra cui quello di incontrare Michael Jackson. Dichiarò che in quell’anno gli Arvizo divennero amici sia dell’attore Chris Trucker che Michael Jackson, i quali aiutarono Gavin durante i suoi attacchi di nausea e stati d’incoscienza causati della chemioterapia. Una volta ristabilitosi abbastanza da poter lasciare l’ospedale, molte celebrità lo andarono a trovare a casa dei nonni dove si era stabilito; queste promossero anche delle raccolte fondi per acquistare macchinari per la sua malattia. Michael chiamava Gavin regolarmente, sia quando era in ospedale sia quando era a casa dei nonni, per dargli una speranza e insegnargli una tecnica di visualizzazione : gli suggerì di visualizzare se stesso mentre usava la cellule sane per mangiare quelle cancerose “come se fosse Packman” e lo invitò ad andare a Neverland. Un giorno una limousine arrivò a casa Arvizo per accompagnarli al ranch; ad ognuno fu assegnata una casa degli ospiti; a Janet addirittura quella utilizzata da Liz Taylor quando si recava lì, come successivamente testimoniò il direttore del ranch; i bambini furono accompagnati in golf car per tutta la tenuta e le sue attrattive: sala giochi, zoo, teatro, cinema… Durante la prima cena a casa della pop star, Gavin chiese se poteva dormire in camera di Michael e i genitori acconsentirono. In quell’anno i coniugi Arvizo si separarono e da quel momento Michael aiutò Janet e i suoi figli ancora di più. Ma la testimone dichiarò anche che subito dopo il documentario di Bashir ,nel febbraio e marzo 2004 lei e la sua famiglia furono portati a Miami da Michael e dichiarò che lei e i suoi familiari si sentirono come prigionieri nella camera dell’hotel; Gavin , in quel periodo, era diventato iperattivo. Durante il viaggio di ritorno sostenne che vide Michael e Gavin passarsi una lattina di Diet Coke, e fece intendere alla giuria che il contenuto poteva essere anche del vino. Inoltre disse che iniziò a bere alcolici dopo questo viaggio e che era stato MJ a farle venire quel vizio. Dichiarò che Michael fece a Gavin dei regali costosi e , una volta giunti a Neverland, si sentirono controllati dai soci del cantante e che erano spaventati dalla situazione.

    Ma poi fu presentata in aula, dalla difesa, un’intervista della famiglia Arvizo con Brad Miller, un investigatore privato, del 16 febbraio 2003, nella quale tutti elogiavano Michael; dissero che era stato come un padre per loro e che aveva dimostrato un amore incondizionato. “Dal nastro si capiva chiaramente che la famiglia Arvizo , Janet e i suoi figli,avevano partecipato all’intervista volontariamente. Avevano dato il loro assenso per la registrazione e parlavano in modo allegro e ottimistico” (A.Jones) . Nel video Janet elencò tutti gli organi che il figlio aveva perso a causa del cancro, sostenne che l’ex marito era stato accusato di nove reati tra cui maltrattamento di minori e minacce terroristiche e che picchiava Gavin anche durante le cure per il cancro. Disse che Michael, invece, era una persona “gentile, pacata ed affettuosa”, che la relazione tra Michael e i suoi figli era pura e innocente e che la star era come un padre per i suoi figli. Dichiarò che, mentre molti le avevano sbattuto la porta in faccia, il cantante le disse:”Forse non siete importanti per molti, ma siete importanti per me” ;Gavin raccontò che l’artista era riuscito sempre a farlo sorridere, che poteva chiamarlo in qualsiasi momento, anche quando era in giro per il mondo e che non voleva che lui si affliggesse per la sua malattia.

    Questa è la sintesi delle parole che Janet e i suoi figli pronunciarono il 16 febbraio 2003 e che furono mostrate ai giurati dopo la testimonianza di Davellin; la sera stessa della registrazione giurarono, pena l’accusa di spergiuro, che tutto ciò che avevano dichiarato su Michael Jackson era vero; poi però, in aula,nel 2005, se ne” dimenticarono”.


    Il secondo membro della famiglia a salire sul banco dei testimoni fu Star Arvizo, fratello di Gavin. L’aspetto più interessante della sua testimonianza fu la reazione al controinterrogatorio di Mesereau. Si parlò di un caso di molestie che avrebbe visto come vittima la madre, Janet, nel parcheggio della J.C.Corporation, nel 1998; verso questa società gli Arvizo avevano intentato una causa civile per risarcimento; al cospetto della giuria Star ammise di aver mentito in precedenza, sotto giuramento, quando dichiarò di aver visto la madre subire delle molestie da parte delle guardie della J.C.Corporation ; in realtà si scoprì che il fatto scaturì da una scorrettezza commessa da Gavin, il quale aveva rubato un indumento dal negozio e conseguentemente al furto, la sorveglianza fu costretta a seguire gli Arvizo nel parcheggio; del resto, dai verbali della polizia, non risultava nulla riguardo alla presunta aggressione. Confermò di aver dichiarato il falso, anche quando aveva sostenuto che i suoi genitori non litigavano mai o quando disse che il padre non lo aveva mai picchiato. Quando il discorso si spostò su Michael Jackson, Star si mise sulla difensiva . Il giorno prima, durante l’interrogatorio del procuratore Sneddon, Star aveva dichiarato di aver visto Michael molestare suo fratello in due occasioni precise: il cantante avrebbe mostrato a lui e al fratello delle riviste porno, avrebbe dato loro del vino e avrebbe simulato un atto sessuale con un manichino in loro presenza. Precedentemente dichiarò che MJ aveva masturbato Gavin, entrando nei dettagli della situazione. Tuttavia durante il controinterrogatorio della difesa Star ammise di non aver detto niente di tutto questo alla polizia, fino a quando lui e la sua famiglia avevano contattato l’avvocato Feldman e disse che quest’ultimo gli suggerì di rivolgersi a Katz: Mesereau riuscì a dimostrare che gli Arvizo decisero di andare alla polizia per denunciare MJ solo dopo che ebbero parlato con Feldman e Katz, lo stesso “team” utilizzato da Jordan Candler e dalla sua famiglia nel 1993. Durante la sua testimonianza circa le presunte molestie da parte di MJ verso il fratello, Star si contraddisse più volte: “Sembrava che stesse inventando le cose lì per lì”( A.Jones) ; successivamente negò anche che il cantante avesse masturbato il fratello. Mesereau estrasse la testimonianza di Katz, il quale aveva dichiarato ciò che Star gli aveva riferito e le versioni non combaciavano per niente. Star dichiarò di aver imparato i codici di accesso a ogni stanza a Neverland, persino quelli della camera di Michael; fu costretto ad ammettere che una volta, quando la pop star non era in casa, lui e il fratello furono sorpresi a dormire nelle sua stanza. Furono scoperti dallo staff a bere alcolici di nascosto nella cantina, sempre quando Michael non era in casa. “ La testimonianza di Star fece restare allibiti i giurati. Si stavano insospettendo” (A.J.) Riguardo alle riviste erotiche che MJ avrebbe fatto vedere a lui e al fratello, Mesereau gliene mostrò una valigetta piena, chiedendogli se riconoscesse quelle che la pop star avrebbe mostrato loro; lui confermò, ma Mesereau gli fece notare che erano datate agosto 2003, mesi dopo la loro partenza definitiva da Neverland: il ragazzo aveva nuovamente mentito. Inoltre la giuria trovò sconvolgente che Star ammettesse senza troppi problemi di aver sfregiato la copertina in pelle dell’agenda degli ospiti di Neverland, un oggetto- ricordo personale di Michael, pieno di ringraziamenti da parte di celebrità. Mesereau mostrò al ragazzo anche dei biglietti scritti al cantante da parte degli Arvizo: “Grazie per essere la nostra famiglia”, “Ti vogliamo bene incondizionatamente”, “…avremo sempre cura di te in ogni pezzetto del nostro cuore perchè tu ci guarisci in un modo molto speciale” ; nei video di confutazione Star considerava Michael come un padre: uno, come detto, era del 16 febbraio 2003, l’altro del 20 febbraio dello stesso anno; tutti gli Arvizo si dicevano grati a Jackson per essersi interessati a loro e affermavano che la superstar li aveva aiutati quando nessun altro lo aveva fatto.

    Durante il video di confutazione del 20 febbraio 2003 apparve chiaro che gli Arvizo non si erano accorti di essere ripresi, anche se poi dichiararono che era tutta una montatura; parlarono di quando sentirono Michael e di quando andarono a Neverland per la prima volta; definirono il ranch il posto più bello che avessero mai visto e Michael un tipo fantastico, che gli abbracciò quando li vide arrivare; Gavin espresse subito il desiderio di stare nella residenza principale con il cantante, il quale disse: “ Se va bene per i tuoi genitori, va bene anche per me.” . Gavin parlò di quando era nella stanza di Michael, che tirò fuori tante coperte da mettere per terra e gli disse che le avrebbe utilizzate per dormire sul pavimento, mentre il bambino poteva dormire nel suo letto. Gavin si affezionò subito a Michael che era pieno di umiltà, bontà, felicità. Janet parlò della superstar usando gli stessi termini: mentre i medici dicevano che per il figlio non c’era speranza, Michael diceva che non l’accettava e che la speranza c’era, invece.”Dio opera attraverso la gente” spiegò Janet, “ e Dio ha scelto di lavorare attraverso Michael per riportare la vita a Gavin, agli altri due miei figli e a me” ; disse che Michael si comportò come un padre per i suoi figli e permetteva loro di chiamarlo papà:”Li indirizza, ha un meraviglioso senso dell’umorismo: Li aiuta a credere che i sogni diventano realtà se si ha un cuore puro” Star disse che era più paterno del padre biologico. Ogni volta che Michael aveva del tempo libero lo dedicava a loro; a Neverland potevano fare quello che volevano: andare al cinema, sulle giostre ed altro ancora. “Le parole esatte che gli Arvizo utilizzarono per definire Michael furono: onesto, degno di fiducia, umile, affettuoso, apprensivo, divertente, altruista e premuroso.”(A.J.) Erano arrabbiati per le insinuazioni fatte da Bashir e si offesero per ciò che aveva insinuato la stampa: erano convinti che i media volessero il sangue di Michael:”A chi profana l’affetto che Michael esprime ai miei bambini, mettendo tutto in subbuglio e distorcendo la situazione, posso solo dire di guardarsi nel cuore e tirare fuori un sentimento innocente, come quello tra Michael e Gavin” disse Janet; “ Loro non capiscono Michael” affermò Gavin. Prima che il video finisse Janet dichiarò che i suoi figli volevano fare del cinema. Questo è ciò che pensavano di Michael prima di aver parlato con Feldman e Katz, lo stesso team dei Chandler. Era chiaro che precedentemente gli Arvizo avevano rivelato un’opinione opposta su MJ rispetto a quella che volevano dare alla giuria.


    Il 10 marzo 2005 Gavin salì sul banco dei testimoni;”All’inizio la sua testimonianza sembrò credibile, ma più avanti molte delle sue dichiarazioni apparvero prestabilite, forse da sua madre, tanto che alcuni suoi ricordi degli eventi vennero poi contraddetti da altri testimoni.” (A.J). Negò tutto ciò che aveva precedentemente detto su MJ, gli elogi che aveva fatto, anche nel documentario di Bashir. Testimoniò che le molestie si erano verificate dopo il viaggio a Miami, immediatamente dopo la messa in onda del suddetto documentario . Apparve molto strano agli osservatori in aula che il cantante avesse scelto proprio quel periodo per mettere in atto le molestie, quando il suo team stava facendo di tutto per riabilitare la sua immagine; inoltre dalle prove mostrate durante il procedimento penale apparve chiaro che in quei giorni, conseguentemente alla messa in onda del documentario diffamatorio, fuori dal Neverland Ranch era pieno di giornalisti, lo staff della pop star era bersagliato da numerose telefonate da parte dei media e le autorità avevano iniziato ad investigare. Durante l’interrogatorio del procuratore Gavin parlò di quando il cantante l’avrebbe masturbato e gli avrebbe fatto bere del vino, raccontando di quando lui e il fratello sarebbero scesi in cantina con la pop star; ma i racconti di Gavin non combaciavano affatto con quelli del fratello;inoltre Gavin dichiarò che le molestie erano avvenute sotto le coperte, invece Star disse che aveva visto l’atto stesso guardando dalla scalinata della stanza di Michael.

    Durante il controinterrogatorio, Mesereau decise di trattare l’accusatore come un adulto e questo fece emergere la vera personalità di Gavin: non più la vittima che voleva far credere di essere, ma un ragazzo irritabile e polemico. L’avvocato difensore ricordò le volte in cui gli Arvizo avevano mentito in passato, anche sotto giuramento e riuscì a dimostrare che durante il periodo in cui avevano dichiarato di sentirsi prigionieri a Neverland, in realtà avevano lasciato il ranch per poi ritornarvi almeno tre volte, furono accompagnati in altre città dagli autisti di Michael, andavano ovunque per fare acquisti a spese della pop star, che pagava loro ogni cosa:dalle cure per la salute di Gavin a quelle di bellezza per la Sig. ra Arvizo e regali vari, molto costosi: l’avvocato difensore produsse la documentazione relativa alle transizioni finanziarie suddette a nome della Nerverland Valley Entertaiment. Una volta, Michael, mentre era con il ragazzo, diede pure un passaggio ai fans del luogo, comprando regali per tutti e Gavin non si lamentò con nessuno relativamente al fatto che lui e la sua famiglia si sentissero prigionieri a Neverland . Mesereau, poi,parlò nuovamente del caso J.C.Penny Corporation: sui moduli della polizia c’era scritto che Janet non aveva lividi, neanche un capello fuori posto, nonostante dichiarò di essere stata aggredita e picchiata e disse di non aver bisogno di cure mediche quando fu arrestata insieme al marito; piuttosto usò i figli per dare consistenza alla causa civile, i quali allora giurarono di aver visto la madre che veniva assalita nel parcheggio. Mesereau voleva far capire alla giuria che quelle persone erano pronte a tutto per ottenere soldi. Ritornando al caso Jackson, Gavin ammise che dopo le presunte molestie, decisero di rivolgersi ai due avvocati civilisti e non penalisti e allo psicologo raccomandati dall’avvocato Feldman, piuttosto che andare alla polizia. Mesereau chiese al ragazzo se avesse mai avuto a che fare con altri avvocati in precedenza e lui ricordò quelli del caso J.C.Penny, quindi il legale difensore gli chiese se avesse mai mentito in passato e lui negò, tuttavia gli fece notare che, in quella circostanza, aveva dichiarato sotto giuramento che la madre era stata brutalmente picchiata quando in realtà non era vero, come aveva ammesso lo stesso Star. Inoltre Gavin disse che quando andò in onda il documentario di Bashir, fu chiamato dal preside della sua scuola, il quale gli fece delle domande riguardanti le accuse su MJ;”Dal banco dei testimoni,Gavin guardò per terra e ammise di aver detto al preside della sua scuola media che tra lui e Michael non era accaduto nulla a sfondo sessuale.” (A.J.) Dopo di che Mesereau mostrò un elenco di problemi disciplinari molto pesanti che Gavin aveva a scuola e fece notare che un’insegnate si accorse che il ragazzo aveva del talento per la recitazione. Gavin tentò poi di negare di aver scritto molti biglietti e lettere dove chiamava Michael “papà”e nel quale lo elogiava, ma l’avvocato difensore glieli mostrò. “Lei lo ha descritto come la persona più gentile ed affettuosa del mondo, giusto?” chiese di confermare Mesereau. “Sì” ammise Gavin. “Lei disse:” Ti voglio bene papà Michael?” “Sì”, “Caro Michael: grazie per avermi dato il coraggio di togliere il cappello di fronte alla gente. Ti voglio bene. Con affetto. Gavin.” e così via con altri biglietti simili….Inoltre Tom Mesereau riuscì a far notare incongruenze su due questioni critiche: gli alcolici che Jackson avrebbe dato al ragazzo e le date in cui le presunte molestie avrebbero avuto luogo. Rivelatore fu anche il momento in cui Gavin ammise di aver raccontato agli investigatori di Santa barbara che fu sua nonna a dirgli che gli uomini si masturbano per non stuprare le donne e non MJ.

    Dalla testimonianza di Gavin emerse inoltre che: raramente lui e i suoi fratelli erano da soli con Michael pochè c’era quasi sempre l’amico dell’artista, Frank Cascio e i suoi fratelli, i quai erano tutti spesso in camera della pop star; in un’altra occasione Gavin fu accompagnato in Rolls Royce a paese vicino perchè il suo apparecchio dei denti si era rotto; Michael pagò pure quello e neanche in quella circostanza la famiglia Arvizo si lamentò con qualcuno del fatto che si sentisse prigioniera; ad un certo punto la famiglia doveva fare un viaggio in Brasile, ma quando seppero che Michael non poteva accompagnarli, annullarono il viaggio e Janet decise di tornare a Neverland, il posto nel quale si sentiva “minacciata” e su sua richiesta la famiglia fu riportata a casa dei genitori di Janet; dopo essere “scappati” due volte dal ranch, gli Arvizo ci tornarono; le prove dimostrarono che vivevano nel lusso e venivano viziati; i ragazzi avevano pieno controllo della proprietà e davano ordini allo staff; nelle settimane successive al viaggio a Miami, Gavin venne a conoscenza che la pop star aveva la vitiligine (ricordiamo che tale dermopatia è ora attestata anche dal referto autoptico), tuttavia disse che di non aver mai visto parti del corpo del cantante da vicino,mentre in precedenza aveva testimoniato che aveva visto il cantante nudo; testimoniò che era venuto a conoscenza della malattia perchè Michael gli disse che la stessa stava modificando il colore della sua pelle e parlò del trucco che usava per coprire le macchie.


    Riguardo all’atteggiamento degli Arvizo al ranch, delucidante fu la testimonianza di Kiki Fournier, una ex-governante del ranch, un’altra testimone dell’accusa. La Furnier, oltre che confermare la smisurata generosità della pop star nel trattare i suoi ospiti, tra cui molti bambini malati e svantaggiati, Arvizo compresi, dichiarò che una volta Star le aveva puntato un coltello alla gola; disse che gli Arvizo si comportavano male, la loro stanza era sempre in disordine,una volta l’avevano persino distrutta così lei ed un’altra governante decisero di fare un rapporto verbale al direttore della casa; inoltre i ragazzi lasciavano cibo e pattume dapperttutto, spostavano i mobili, rovesciavano ogni cosa: avevano un comportamento oltraggioso. Tuttavia queste cose non venivano riferite a Michael e quindi non era a conoscenza di quello che facevano gli Arvizo o altre persone: quando succedeva qualcosa tutti si rivolgevano al direttore del Ranch e ciò non permetteva al cantante di sapere cosa effettivamente succedesse a casa sua. “Riguardo alle accuse secondo le quali gli Arvizo erano tenuti prigionieri nella proprietà, Kiki Fourmier testimoniò che Neverland non aveva alcuna recinzione. La governante rise all’idea di un complotto, dicendo alla giuria che chiunque poteva uscire da Neverland in qualsiasi momento. Secondo lei l’idea che gli Arvizo si sentissero prigionieri era semplicemente ridicola.” (A.J.) Disse anche che vide Gavin rinascere dalla sua malattia durante il soggiorno a Neverland.

    Salirono sul banco dei testimoni anche due assistenti di volo che avevano accompagnato la pop star durante vari spostamenti. Una, in particolare, durante il viaggio di ritorno da Miami. Testimoniò che il cantante aveva un atteggiamento molto riservato a proposito dell’alcool: non voleva assolutamente far sapere ai suoi figli che beveva alcolici se pur solo in quantità misurata, nei pasti; per questo le assistenti gli servivano il vino in lattine. L’altra testimoniò che aveva servito a Janet Arvizo del vino, e alle ragazze, sorelle di Gavin, dei drink di rum e coca cola, come da loro stesse richiesti, senza che la pop star ne fosse a conoscenza: dunque Davellin Arvizo aveva precedentemente mentito quando testimoniò che aveva iniziato a bere alcolici solo dopo il viaggio a Miami e che era stato MJ a farle venire il vizio del vino nella sua cantina. L’ assistente di volo definì Gavin villano, turbolento e schizzinoso: raccontò di quando le aveva tirato lo zaino e riferì di come facesse commenti su tutto, come se fosse il capo. Una volta tirò cibo dappertutto, buttando purè addosso ad un dottore che dormiva tranquillo; al contrario i figli di MJ erano molto educati: si comportavano sempre bene e MJ si accertava che fosse così. Trovò strano che Michael non fosse intervenuto quando Gavin si comportò in quel modo e ancora più strano fu che la madre non intervenne. Non aveva assolutamente mai pensato che il ragazzo fosse ubriaco, ma maleducato e arrogante fuori dal comune; una volta si diede delle arie mostrandole l’orologio che MJ gli aveva regalato. “L’opinione dell’assistente di volo era che Gavin si comportasse come se avesse in pugno Michael Jackson.” (A.J.).L’assistente era stata chiamata dall’accusa sul banco dei testimoni con la speranza che confermasse che MJ in volo era ubriaco o irresponsabile, ma in realtà successe il contrario; lo definì un gentiluomo tranquillo dalla voce carezzevole, che non aveva mai servito a Gavin alcolici o bevande di alcun genere.

    Quando salì sul banco dei testimoni il comico George Lopez, apparve chiaro a tutti che gli Arvizo erano dei truffatori
    . Collaborava con il laboratorio artistico di Masada; fu chiamato al telefono da Janet nell’autunno del 1999 per dirgli della malattia del figlio. Lopez lo andò a trovare più volte e il comico sapeva che il padre di Gavin era a corto di soldi:” Ogni volta che parlavamo era sempre, sempre di soldi” testimoniò; così gli dava ogni volta tutto quello che aveva nel portafogli; David Arvizo lo invitò a partecipare anche ad una raccolta di fondi per la malattia del figlio, ma ad un certo punto l’attore si rese conto che la raccolta non era più a favore di Gavin. L’attore ricordò che un giorno portò Gavin e i ragazzi ad un centro commerciale e durante la visita il ragazzo indicava ogni sorta di oggetti pretendendo che gli si comprassero; David non intervenne mai per rimproverare il figlio. Quando il comico tornò a casa, trovò il portafoglio di Gavin nel suo soggiorno, con dentro cinquanta dollari. Chiamò gli Arvizo per dire che avrebbe lasciato il portafogli da Masada, per dar loro modo di recuperarlo. Qualche giorno più tardi scoprì che David Arvizo aveva detto a Masada che quando Gavin aveva lasciato il portafogli a casa di Lopez, nel suo interno c’erano trecento dollari; in pratica l’accusò di averli rubati e Masada, per “riappacificarsi” con gli Arvizo, si offrì di rimborsarli. I giurati drizzarono le orecchie :apparve chiaro che gli Arvizo avevano lasciato lì il portafoglio di proposito per poi procedere con le accuse ed ottenere altri soldi. Il comico testimoniò che continuarono a perseguitarlo più volte per ottenere del denaro, fino a che non decise di troncare con loro. Dichiarò che quella famiglia era innamorata di Michael Jackson. Tuttavia dopo aver ascoltato questa testimonianza, Michael si rese conto che vari personaggi della tv e del cinema, i quali avevano cercato di aiutare questa famiglia, nutrivano dei sospetti su di essa, però nessuno, pur sapendo che si recava a Neverland, l’aveva informato.

    Anche il manager del ranch, Salas, salì sul banco dei testimoni per conto dell’accusa. Parlò di come i bambini ospiti a Neverland erano trattati: potevano avere tutto quello che desideravano, avevano il permesso di accedere ad ogni angolo della proprietà e a tutti i beni più cari di Michael; le uniche regole riguardavano la loro sicurezza. Dichiarò che gli Arvizo a volte dormivano nella casa degli ospiti, a volte in camera di Michael, spiegando che non era insolito vedere bambini nella sua stanza, perchè Michael giocava spesso con i suoi figli ed altri bambini, ma ovviamente intratteneva anche adulti. Inoltre gli furono rivolte delle domande riguardo il consumo di alcool da parte di MJ:il manager disse che aveva visto molto raramente MJ bere degli alcolici e comunque mai di fronte ai bambini. Anche lui dichiarò che aveva scoperto alcuni ragazzi che si erano intrufolati di nascosto nella cantina, senza che Michael lo sapesse. Definì gli Arvizo dei piantagrane. Si ricordò di una sera quando servì sì degli alcolici in camera di MJ quando erano presenti anche i Cascio e furono ordinate pure delle gassose per i fratelli Arvizo, “…dettaglio che fece alzare gli occhi al cielo ai giurati. Fu un duro colpo per l’accusa, poiché Salas era loro testimone ed era molto sincero nelle risposte (…)Quando disse alla giuria che la gassosa era stata consegnata nella stanza degli Arvizo, i fatti non combaciavano assolutamente, considerata la testimonianza degli stessi ragazzi, i quali avevano sostenuto di aver bevuto bevande alcoliche insieme con Michael quella notte.”(A.J.). Durante il controinterrogatorio della difesa, Salas parlò di come la famiglia Arvizo venisse trattata a Neverland: come se fosse in un hotel di prima categoria; inoltre assicurò che non fu mai obbligata a rimanere al Ranch, sbaragliando, in questo modo, la teoria del complotto del procuratore distrettuale. Raccontò delle volte che aveva accompagnato gli Arvizo a fare compere; disse che Janet ammirava molto MJ e queste era anche la sua opinione: disse che era molto generoso e che faceva tanti regali ai suoi ospiti. Confermò, infine, che nessuna delle guardie portava la pistola: Michael non voleva armi a Neverland. La sicurezza dei bambini gli stava molto a cuore.

    Quando Janet Arvizo salì sul banco dei testimoni, apparve totalmente diversa da quella donna ben messa che si era vista nel video di confutazione: era cambiata, vestita non in modo elegante, ma come una ragazzina ed era senza trucco. Scelse di testimoniare guardando solo la giuria, verso la quale spesso puntava il dito contro. Mentre stava prestando giuramento il giudice informò i giurati che la donna aveva invocato il Quinto Emendamento per una frode contro l’assistenza sociale: la giuria le lanciò uno sguardo di disapprovazione. Per quanto riguarda l’accusa di complotto, Janet sostenne che Michael l’aveva obbligata, insieme alla sua famiglia, a raggiungerlo a Miami e anche lei rinnegò quanto detto nel video di confutazione. Confermò che la pop star avrebbe agito in modo improprio verso il figlio dopo il documentario di Bashir e questo sembrò nuovamente inverosimile alla giuria, anche perchè ammise di non aver mai visto MJ fare qualcosa di inappropriato verso Gavin; disse solo di averlo visto mentre avrebbe leccato i capelli del figlio durante il viaggio di ritorno da Miami, ma nessuno presente sull’aereo aveva visto MJ fare una cosa simile. Durante il controinterrogatorio Mesereau dimostrò che se un complotto ci fosse stato, era a danno di MJ e non il contrario: le ribadì la bella vita che faceva a Neverland a spese di Michael, ricordandole che la pop star si occupava sia delle cure per Gavin che dei suoi capricci, come per esempio le sue cerette integrali ed altro ancora. Fu fatta ascoltare in aula una telefonata tra Janet e Frank Cascio durante la quale l’amico di Michael invitava gli Arvizo a ritornare a Neverland perchè era preoccupato per loro a causa dei paparazzi, mentre lei aveva sostenuto che, per convincerla, le avrebbe detto che qualcuno voleva attentare alla sua vita. Ad un certo punto dichiarò che i suoi figli potevano sparire da Neverland con una mongolfiera. Dopo aver sentito le sue improbabili dichiarazioni, quando Janet sostenne che fu costretta a recitare un copione durante il video di confutazione, non fu creduta dalla giuria; inoltre la teoria del procuratore secondo la quale MJ avrebbe fatto rapire, imprigionare e ricattare la famiglia Arvizo per riscattare la propria immagine, dopo il documentario di Bashir, sembrò ridicola agli osservatori in aula. “La gente iniziò a domandarsi se i procuratori parlassero sul serio o se fossero impazziti.” (A.J.)

    Poi Mesereau tornò al caso J.C.Penny: parlò all’Arvizo della causa che aveva mosso contro questa società: Janet dichiarò nuovamente sotto giuramento che era stata picchiata nel parcheggio , nonostante dai verbali della polizia non risultasse nessuna lesione e nonostante il figlio avesse ammesso precedentemente, durante la sua testimonianza, che aveva mentito in quell’occasione; il legale difensore ricordò di come Star avesse inizialmente testimoniato di aver visto la guardia di J.C.Penny molestare la madre nello stesso modo in cui MJ avrebbe molestato suo fratello: così Mesereau riuscì a far insorgere il sospetto che la donna avesse istruito i suoi figli su cosa dire. Emerse che negli anni novanta la Arvizo era stata indagata dal Dipartimento di Assistenza sociale perchè Gavin disse che l’aveva maltrattato, ma poi ritrattò; lei diede ai giurati diverse versioni dell’accaduto e questo fece capire alla giuria che era solita vivere in un mondo di false accuse. Ad un certo punto, riguardo al caso Jackson, le sue dichiarazioni sembrarono talmente assurde e contraddittorie che la gente cominciò a chiedersi se la donna fosse consapevole della differenza tra realtà e fantasia (A.J.). Ammise che a volte aveva “immaginato delle cose” : a questa dichiarazione i giurati credettero, vista la sua testimonianza fino a quel momento. Janet confermò di non essere mai stata testimone di alcun atto di molestia e volle far credere che era venuta a conoscenza delle accuse di Gavin solo dopo che quest’ultimo aveva parlato con Katz, “l’esperto” dal quale lo aveva indirizzato Feldman; per quanto concerne il contatto che MJ avrebbe avuto con Gavin sull’aereo, quando gli avrebbe leccato i capelli, durante il controinterrogatorio della difesa dichiarò che non ne era poi così sicura: le fecero notare che era strano che Gavin non si fosse accorto di niente; inoltre, ricordiamolo, nessuno del personale dell’aereo aveva visto ciò che lei aveva dichiarato. Arrivò addirittura a dire che probabilmente “aveva avuto le allucinazioni”. Mesereau le chiese se si fosse recata a Miami per scappare dai media; lei negò, allora l’avvocato difensore le fece ascoltare una registrazione telefonica durante la quale si lamentava con Cascio proprio dei media. In quella registrazione Janet parlava anche delle persone che erano a Neverland, Michael compreso, definendole la sua famiglia. Il legale difensore le fece notare che la conversazione era avvenuta dopo quella che lei definiva la sua “fuga” dal ranch. Mesereau le chiese ironicamente: Quante volte è ritornata a Neverland dopo la prima fuga? Emerse che le “fughe”erano state forse quattro, ma non ne era sicura, anzi pregò persino Mesereau di darle la risposta, ma l’avvocato continuava a chiederle come mai fosse ritornata alla tenuta visto che lì si sentiva in pericolo: il pubblico rimase sbalordito e iniziò a chiedersi il motivo per cui l’accusa l’avesse chiamata a testimoniare. Mentre si ostinava a dire che nel video di confutazione stava recitando un copione, si contraddisse e ammise che anche durante le sue “fughe” riteneva MJ come “ uno di famiglia”. “Dopo un po’, tutto quello che Janet stava dicendo sembrò nullo e alcuni membri della giuria alzarono gli occhi al cielo. (…)Quando Mesereau finì con la testimone, fu in grado di dimostrare che la donna aveva usato Michael per raccogliere sangue e fondi e aveva trovato anche altri modi per sfruttarlo. (…)Ricordò alla giuria che Jackson aveva aperto la sua casa agli Arvizo, permettendo a Gavin e Star di rimanere a Neverland quando Gavin era un bambino malato, senza capelli e su una sedia a rotelle. Nessun’altra persona famosa aveva offerto tanto. (…)La verità era che Jackson aveva dedicato moltissimo tempo e sforzi a Gavin Arvizo e con le sue preghiere e il suo aiuto , il cancro al quarto stadio di Gavin era andato in remissione. Non si poteva negare che Jackson avesse avuto un ruolo nella miracolosa guarigione del bambino. Tutti, senza ombra di dubbio, ne erano convinti.” (A.J.)

    La testimonianza dell’agente B.Barron, ex guardia giurata di Neverland, fu un duro colpo per l’accusa e fu una delle tante che contrastò la testimonianza di Janet Arvizo, poichè mentre quest’ultima aveva dichiarato di essere rimasta nascosta nella sua casa degli ospiti per tutta la permanenza al ranch, Barron disse ai giurati che era stata vista camminare per la proprietà, che aveva dormito molte notti con i suoi figli in uno degli studi di danza e che consumava regolarmente i pasti nella residenza principale; l’ex guardia giurata disse anche che nel periodo in cui la famiglia Arvizo risiedette a Neverland, c’erano almeno altre trenta persone; sostenne di non aver mai visto accadere niente di male al Ranch e che, dato il comportamento degli Arvizo, non aveva mai pensato che stessero cercando di scappare. Venne mostrato in aula il registro della sorveglianza di Neverland e risultava che , per esempio, il 13 febbraio 2003 Janet e i suoi figli avevano lasciato la proprietà a bordo di una Roll Royce di MJ guidata da Salas, il direttore del Ranch, senza nessun problema: la famiglia si era fermata al gabbiotto della sorveglianza e aveva seguito le normali procedure del caso; non c’era stata nessuna scena di panico da parte della famiglia Arvizo. Inoltre l’agente testimoniò che proprio di fronte a Neverland c’erano due scuole private e un continuo andirivieni di genitori, insegnanti e amministratori su e giù per la via: la gente in aula si chiese come mai Janet, se si sentiva così in pericolo, non avesse attraversato la strada per cercare aiuto..” Il nocciolo della testimonianza dell’agente Barron era: non aveva sentito nessuno lamentarsi, non aveva sentito nessuno chiedere aiuto. Nessuno della famiglia Arvizo aveva accennato di avere problemi a Neverland. Anzi, sembravano proprio felici e contenti. Gli Arvizo erano liberi di gironzolare ovunque tutto il giorno e Janet Arvizo si godeva stile di vita che includeva regolari pagamenti delle “spese” dei suoi trattamenti di bellezza e altri confort. I giurati sembrarono scioccati quando l’ex guardia giurata testimoniò che Janet e i suoi figli venivano portati a fare spese nei paesi vicini e mostrò le registrazioni dei loro movimenti giornalieri ai cancelli di Neverland. Nel momento in cui fu presentato in aula un documento, che mostrava due pagine piene di spese fatte da Janet, migliaia di fatture pagate da Michael Jackson, fu impossibile credere alle dichiarazioni di Janet sui suoi seri tentativi di scappare da Neverland.” (A.J).


    Fonte: https://truthandmanipulations.wordpress.co...o-parte-second/

    Edited by ArcoIris - 13/6/2018, 15:47
     
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    I CHANDLER E GLI ARVIZO: CHI SONO VERAMENTE GLI ACCUSATORI DI MICHAEL JACKSON? – LA VERITA’ SUL PROCESSO JACKSON – Quello che i media non hanno mai detto –
    Parte terza


    Testimoni principali della difesa

    Prima che iniziassero le testimonianze della difesa, alla luce di quanto era emerso fino a quel momento, il co-difensore Sanger chiese di respingere tutte le accuse contro Michael Jackson. In assenza della giuria fece notare le menzogne degli Arvizo, comprese quelle di Gavin; citò anche la sua testimonianza al Gran Giurì, durante la quale aveva affermato che il primo “incidente” era accaduto verso Febbraio 2004, poi quando gli Arvizo seppero che la conversazione con Brad Miller, nella quale lodavano la pop star, era stata registrata, il ragazzo cambiò le date, sostenendo che il primo episodio a sfondo sessuale era accaduto verso la fine della sua permanenza a Neverland, a Marzo 2004. Era un falso intenzionale, sostenne Sanger. L’avvocato fece anche notare le incongruenze della testimonianza di Gavin: stava inventando tutto lì per lì, stava mentendo. Ma il giudice volle proseguire col processo.


    Così salirono sul banco dei testimoni alcuni ragazzi che a sentire alcuni ex- dipendenti che avevano lavorato a Neverland , sarebbero stati vittime di molestie da parte della pop star, ma le presunte vittime, tra cui l’attore Maculay Culkin protagonista del film “Mamma ho perso l’aereo”, negarono tassativamente, anzi, si sentirono offese e arrabbiate riguardo al fatto che quelle persone avessero mosso accuse di quel genere senza neanche chiedere loro se fossero veri certi episodi; testimoniarono che in camera di Michael c’ erano stati molte volte, ma lì non accadeva nulla di male: giocavano ai videogiochi, guardavano films, facevano la lotta con i cuscini. Culkin disse che la sua famiglia poteva andare ovunque nella proprietà, non era vietato l’ingresso in nessuna stanza, neanche in quella di Michael; per i suoi genitori non era mai stato un problema il fatto che lui dormisse in camera del cantante: loro entravano e uscivano dalla stanza e a volte il padre lo andava a svegliare perchè andassero a cavallo insieme di prima mattina. Non aveva mai visto la pop star fare niente di inappropriato a nessun bambino. Mesereau smascherò in aula gli ex-dipendenti quanto provò che in realtà stavano cercando una sorta di vendetta per essere stati licenziati in seguito ad alcuni furti che avevano commesso nella proprietà; alcuni di loro volevano ottenere dei soldi da Jackson. Un altro accusatore , invece, la cui madre (ex -impiegata anche lei al ranch) chiese un risarcimento a Jackson in quanto il figlio le avrebbe detto di essere stato solleticato dal cantante, si contradisse più volte anche lui e dalla registrazione del suo colloquio con gli sceriffi emerse che fu forzato dalla polizia a dichiarare il falso.

    Altri impiegati testimoniarono che non avevano mai visto la pop star agire in modo inappropriato verso i bambini e che la famiglia Arvizo sembrava proprio divertirsi durante il suo soggiorno al ranch ; qualcuno raccontò di come Gavin si mettesse sempre nei guai, come quando, per esempio, investì con la golf car il nipote di Marlon Brando. “Il fatto che Gavin guidasse veicoli in giro per Neverland, e che quindi avrebbe potuto benissimo lasciare la proprietà a bordo di uno di questi,fu un duro colpo per la teoria del complotto sostenuta dall’accusa. Ma i media non scrissero niente di tutto ciò”.(A.J.)

    Un ex avvocato di MJ testimoniò che aveva deciso di intraprendere un’indagine sulla famiglia Arvizo, quando seppe del caso J.C.Penny, temendo che potessero agire allo stesso modo con il cantante e usare la situazione per manipolarlo. Disse anche: “Chiesi a B. Miller di scoprire dov’erano e di documentare quello che stavano facendo, con chi si incontravano e se cercavano di vendere una storia ai giornali, o di incontrare avvocati o qualcosa di ancora più serio”; dichiarò che temeva che gli Arvizo stessero cercando di estorcere denaro alla superstar; quando esaminò la causa J.C.Penny si fece un’opinione negativa degli Arvizo.

    Come abbiamo detto, gli Arvizo si erano rivolti anche ad altri personaggi conosciuti; uno di questi era il comico Jay Leno, il quale spesso riceveva telefonate da bambini malati ai quali cercava di tirare su il morale. Si ricordò della telefonata di Gavin nel 2000, il quale gli lasciava anche dei messaggi, ma questi ultimi sembravano quelli di un adulto e non di un bambino:”Sembrava che leggesse un copione mentre parlava.”.Le telefonate diventavano sempre di più e Leno seppe che Gavin voleva diventare un comico, così pensò che l’insistenza era dovuta a questo, tuttavia gli sembrò strano che non avesse mai ricevuto telefonate da un genitore,un dottore, un adulto. I giurati, mentre sentivano la testimonianza di Leno, si ricordarono che Gavin, al banco dei testimoni, aveva giurato di non aver mai parlato con lui.


    Durante il processo emerse che la famiglia accusatrice aveva ottenuto così tanto denaro da vari personaggi conosciuti che Janet ad un certo punto stava per comprare un suv, ma poi depositò i soldi in banca, mentre continuava a truffare l’assistenza sociale che continuava a versarle regolarmente assegni. Un editore di un quotidiano testimoniò che fu supplicato di pubblicare un annuncio gratuito per sollecitare donazioni in favore di Gavin, quando, in realtà risultò che le spese sanitarie erano interamente coperte dall’assicurazione del padre. Un comico, Chris Tucker, testimoniò che gli accusatori si rivolsero anche a lui, il quale inizialmente fece anche dei regali a Gavin, poi il ragazzo iniziò a chiedere sempre più soldi e gli Arvizo iniziarono a chiamarlo pure per avere le chiavi delle sue macchine: l’attore cominciò a pensare che c’era qualcosa di sospetto nel loro atteggiamento.
    Altro fatto importante: dopo la messa in onda del documentario di Bashir, gli Arvizo, perseguitati dai media, chiesero a Tucker di cercare Michael, perchè volevano raggiungerlo; in aula furono presentati i tabulati telefonici delle telefonate che essi fecero al comico il 4 febbraio 2003. Gli dissero che volevano raggiungere Michael a Miami. “I giurati non poterono credere alle loro orecchie: per mesi l’accusa aveva dichiarato che gli Arvizo erano stati obbligati ad andare da Jackson a Miami.”(A.J.)Tutti gli Arvizo avevano testimoniato che non era stata un’idea loro andare a Miami. Tucker disse, invece, che erano tutti entusiasti di andare da Michael; Gavin era euforico. Quando giunsero in Florida, Tucker disse a Michael che aveva dei sospetti riguardo agli Arvizo:”Mike, c’è qualcosa che non va.”


    In aula fu mostrato anche il video che testimoniava il colloquio di Gavin con la polizia, ma molte delle cose che stava dicendo sembravano studiate a tavolino. A.Jones : “Sembrava stesse scegliendo le parole, come se recitasse. Inoltre era difficile determinare quanto la polizia lo stesse manovrando (…) : “Gavin, ragazzino, noi vogliamo che tu faccia questo…” dicevano i poliziotti. Gavin diceva che era successo tutto dopo Miami, che non aveva mai visto le parti intime di MJ, che non era certo di cosa fosse successo durante i presunti atti sessuali e che non era sicuro di cosa fosse un’eiaculazione: in aula si domandarono come fosse possibile che un ragazzo di tredici anni non sapesse una cosa del genere.

    Dopo il video dell’interrogatorio di Gavin, Mesereau decise di non controinterrogare gli Arvizo, mossa che spiazzò il procuratore, in quanto gli tolse la possibilità di controinterrogarli a sua volta lui stesso: Sneddon aveva bisogno di cambiare la percezione che la famiglia accusatrice aveva dato di sè. Ma non fu così.


    MICHAEL JACKSON FU DICHIARATO NON COLPEVOLE PER TUTTI I CAPI D’IMPUTAZIONE.

    Dopo il verdetto il giudice Melville lesse una dichiarazione della giuria: “Noi,la giuria, con gli occhi del mondo puntati addosso, abbiamo studiato scrupolosamente le testimonianze, le prove, e le regole di procedura presentate in aula dal 31 gennaio 2005. Seguendo le istruzioni della giuria , siamo giunti fiduciosi al nostro verdetto. E’ nostra speranza che questo caso sia una testimonianza di fiducia nell’integrità e nelle veridicità del nostro sistema giudiziario.”

    Quando il giudice disse a Michael Jackson che era libero di andare, la pop star realizzò che tutte le accuse contro di lui erano state respinte. Si asciugò le lacrime, abbracciò e ringraziò i suoi avvocati e uscì da quell’aula.

    La Jones trovò un reperto non preso in considerazione, un messaggio scritto a mano dalla pop star, inciso in uno dei suoi libri trovati a Neverland durante le perquisizioni, recitava: "Guarda lo spirito di felicità e gioia sulle facce di questi ragazzi, questo è lo spirito della Fanciullezza, una vita che non ho mai avuto e che sognerò per sempre”.

    Mesereau, apparve, in seguito, in un programma televisivo e affermò: “Se si conosce la filosofia di vita di Michael, si sa che non farebbe mai del male ad un bambino”


    Video

    Ciò che qui è stato riportato e sintetizzato esprime solo in minima parte ciò che accadde in quel processo durato sei mesi, dal quale Michael Jackson uscì distrutto nel fisico, nella mente e nell’anima. Secondo il giornalista C.Thomson, esperto su Jackson, dopo il 1993 la star non c’era realmente più: “ Era come se tutta la sua anima fosse stata sradicata da lui.Come se stessi guardando il guscio di Michael Jackson, ma la sua essenza fosse da tempo dissipata”. Infatti Michael Jackson in realtà non c’era più già dal 1993, dopo le prime false accuse, ed è morto con il processo del 2005 : “Nel corso del processo Michael iniziò a soffrire di un vero e proprio esaurimento fisico. I fans riuscivano a infondergli la speranza per affrontare quella tempeste legale (…) la sua forza scaturiva dal contatto con la gente che lo amava e lo stimava…Ma a volte i fans notavano che la camminata di Michael mancava di energia, che non era l’andatura lieve e saltellante che erano abituati a vedere. Quei pochi che, grazie alla lotteria, avevano vinto un posto a sedere all’interno dell’aula erano angosciati nel notare che Michael tremava spesso, che teneva un fazzoletto sul viso e ricacciava indietro le lacrime. C’erano giorni incui i fratelli di Michael lo accompagnavano in aula, e a volte sembrava che non riuscisse a reggersi in piedi, che fosse sul punto di svenire…” (A.Jones) E i media gli diedero il colpo di grazia, continuando ad insinuare che fosse colpevole nonostante il verdetto di non colpevolezza e nonostante tutto quello che avevano visto in aula, di cui non portarono a conoscenza l’opinione pubblica, se non favorendo l’accusa.

    ED ORA IL LETTORE SAPRA’ DISTINGUERE QUALE FOSSE LA VERA VITTIMA E QUALI I VERI CARNEFICI?

    Materiale correlato

    (**) Questo è il filmato “Take two”che fu mostrato in aula, girato in contemporanea al “documentario” di Bashir dalle telecamere di Michael Jackson; anche attraverso questo documento visivo la superstar riuscì a dimostrare la volontà di Bashir di diffamarlo:

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    Department of Children & Family Services (DCF)



    I files dell’FBI dai quali già nel 2003 emerse che dopo accurate indagini MJ era stato prosciolto da ogni accusa perchè i fatti non sussistevano:

    http://vault.fbi.gov/Michael%20Jackson


    Fonte: https://truthandmanipulations.wordpress.co...-parte-terza-2/

    Edited by ArcoIris - 13/6/2018, 15:48
     
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    I CHANDLER E GLI ARVIZO: CHI SONO VERAMENTE GLI ACCUSATORI DI MICHAEL JACKSON? – LA VERITA’ SUL PROCESSO JACKSON – Quello che i media non hanno mai detto –
    Parte quarta


    La verità sul processo Jackson – altre testimonianze rilevanti

    M.Bashir: sul banco dei testimoni si rifiutò di rispondere alle domande appellandosi alla Legge-Scudo della California, secondo la quale i reporter non possono essere obbligati a testimoniare su elementi che apprendono mentre stanno lavorando ad una notizia, ma il “documentario” “Living with MJ” venne proiettato in aula: http://it.wikipedia.org/wiki/Living_with_Michael_Jackson )

    In aula venne trasmesso anche il filmato “Take two”; le riprese furono effettuate in contemporanea al “documentario” di Bashir dalle telecamere di Michael Jackson e attraverso questo video la superstar riuscì a dimostrare la volontà di Bashir di diffamarlo.

    Ann Kite: fu chiamata a deporre dal procuratore per l’accusa di associazione a delinquere; voleva far credere di far parte del team di “salvataggio” del cantante, costituito dopo la messa in onda del documentario di Bashir; dichiarò che adassumerla fu il suio ex, Le Grand (*), un avvocato che stava indagando per conto di MJ verso alcuni soci che temeva lo stessero derubando, il quale fu licenziato quasi subito per “contenimeto danni”; grazie a lui le furono anticipati 10.000 dollari della sua paga che sarebbe ammontata, a 20.000 dollari al mese; ma durante il controinterrogatoro si scoprì che la donna non ebbe mai contatti con la star, che si occupò del caso solo per 7 giorni e che in realtà lei era il presidente di una società che si occupava di far approvare leggi riguardo alla diffusione di segnali audio-video in internet. Interrogata dal procuratore, sostenne che Le Grand le disse che ad un certo punto gli Arvizo furono ricondotti a Neverland e che il team di Jackson avesse un piano per screditarli. Invece durante il contointerrogatorio della difesa, quando Mesereau parlò della dichiarazione della Kite alla polizia, vennero alla luce dei particolari inquietanti circa il suddetto team: le persone che avrebbero dovuto “aiutare” MJ durante il “periodo di crisi”in realtà erano dei poco di buono, opportunisti; il gruppo era composto da Ronald Konitzer, Marc Shaffel e Mark Geragos; quest’ultimo, un avvocato penalista, prendeva ogni decisione; emerse che Konitzer aveva la procura per agire per conto e in nome di MJ e l’aveva usata per appropriarsi illecitamente di 980.000dollari del cantante, secondo quanto le fu riferito da Le Grand; alla polizia disse che non era sicura che MJ fosse al corrente dell’accaduto perchè lei non aveva contatti con la star. Tuttavia ebbe l’impressione che lui non sapesse niente e dichiarò che ad un certo punto era così preoccupata per ciò che stava succedendo intorno a Michael che contattò il fratello, Jermaine Jackson; in seguito a questo, la procura a Konitzer fu revocata. Chiese pure a Le Grand di indagare su Konitzer e Schaffel, in quanto dubitava di loro. La Kite dichiarò che trattandosi di MJ e della mole di soldi che gli giravano attorno, non era facile sapere chi fosse leale con chi; lei non si fidava di nessuno di quel team. La testimonianzadella Kite si ritorse contro l’accusa: MJ apparve vulnerabile agli occhi della giuria,la quale si rese conto che la star poco sapeva riguardo a chi lo gestiva e che cosa queste persone facessero.

    Anthony Urquizo: presentato dall’accusa come “specializzato in abusi su minore”, in realtà emerse che la sua esperienza derivava esclusivamente dalla lettura di libri e non da contatti reali con vittime di abuso sessuale: compiva solo studi teorci per cui non fu ritenuto un testimone attendibile.

    Bob Jones: ” amico e socio” di Michael, dopo il suo licenziamento nel 2004, decise di scrivere un libro “Michael Jackson,l’uomo dietro la maschera” con l’obiettivo d’infangare ulteriormente la pop star. Durante la sua testimonianza per l’accusa, saltò fuori una mail presumibilmente scritta dallo stesso Jones, sulla quale era riportato che MJ avrebbe leccato i capelli a Jordan Chandler durante la cerimonia dei World Music Awards,negli anni novanta, ma sul banco dei testimoni lui non si ricordò di averla scritta. Agli osservatori in aula apparve una cosa ridicola e inverosimile; quando più tardi Janet Arvizo dichiarò che MJ aveva leccato i capelli del figlio sull’aereo che li riportava da Miami a Los Angeles, molti notarono la strana coincidenza e si chiesero se la donna fosse, in qualche modo, venuta a conoscenza di quella mail; ricordiamo che in seguito la Arvizo ritrattò. Mesereau, durante il controinterrogatorio, ricordò a Jones che durante il colloquio con la polizia aveva negato tassativamente di aver assisitito a quell’episodio. Dalla descrizione di Jones circa il comportamento di Jackson durante la cerimonia dei Words Music Awards, era chiaro che il cantante trattava i Chandler come se fossero membri della sua famiglia.

    Stacy Brown: co-autore del libro di Jones, testimoniò che quest’ultimo gli avrebbe raccontato dell’episodio dei capelli leccati: durante la sua testimonianza gli osservatori in aula scuotevano la testa e quasi ridevano sentendo queste parole, anche perchè Chandler non depose mai e Gavin Arvizo non parlò mai di questo presunto fatto durante la sua deposizione. Quando gli fu chiesto come fosse nata l’idea del libro, Brown affermò che Jones aveva problemi finanziari.

    Debbie Rowe: ex-moglie di MJ, aveva rinunciato ai suoi diritti genitoriali sui due figli, Prince e Paris, avuti dalla superstar, ma nel 2004 ebbe un ripensamento e fece causa per ottenere la custodia dei due bambini. Salì sul banco dei testimoni come testimone dell’accusa: aveva collaborato col procuratore in quanto gli permise di registrare le telofonate che lei stessa faceva al team di MJ. Sneddon sperava che da queste potesse emergere qualcosa circa il possibile coinvolgimento diretto di MJ per la registrazione del video di confutazione. La testimonianza della Rowe in aula, in realtà, favorì la difesa. Quando fu interrogata dall’assistente del procuratore affermò senza alcuna esitazione che durante il suddetto video non stava recitando nessun copione, che le sue risposte erano sincere e che non era stata pagata per le sue dichiarazioni. Dichiarò che era stata felice di rispondere a domande a favore di Michael e che sperava di ristabilire un rapporto con lui. Le domande della difesa si concentrarono sui “correi non indiziati” che circondavano MJ: M.Shaffel, D.Weisner e Konitzer. Lei disse che ebbe l’impressione, riguardo al video, che avessero agito all’insaputa della star. Confermò quanto detto agli sceriffi e cioè che Shaffel, Weisner e Konitzer stessero manipolando MJ e si stessero approfittando di lui; dichiarò che i tre stavano in tutti i modi cercando di trarre profitto dal nome Jackson: era a conoscenza che volevano creare aziende in America e in Europa con il nome della pop star, ma lei non era convinta che MJ fosse a conoscenza di tutto ciò. Ribadì che altre volte aveva assistito a comportamenti del genere da parte dei “gestori” dell’artista. “Per quel che ne so io, lui non controlla chi gestisce gli affari. Prendono loro tutte le decisioni e a volte non lo consultano neanche” spiegò la Rowe. Testimoiò che ad un certo punto scoprì che Shaffel stava cercando di ottenere milioni di dollari dal filmato della sua intervista. Inoltre dichiarò che l’uomo si vantava di come era riuscito a sfruttare certe oppotunità. Mesereau: ” Non ha mai avuto l’impressione che Schaffel non fornisse a Jackson le informazioni complete di ciò che succedeva?” Rowe:“Era come tutti quelli che stavano intorno al signor Jackson. Sì. Non gli diceva tutto. Definì i soci di MJ “bugiardi” ed era arrabbiata verso di loro, per come si approfittavano di lui. “Attraverso gli occhi di Debbie, il pubblico in aula vide che Michael poteva fidarsi di pochissime persone. Persino i suoi consulenti più intini, quelli che stavano cercando di “salvarlo” , speravano di trarre profitti dal nome della superstar.” (A.J.) Mesereau: ” Shaffel, Dieter e Konitzer le dissero che avrebbero fatto parecchi soldi grazie ai problemi sollevati dal documetario di Bashir?“ Rowe:” Dissero che avrebbero risolto il problema e si vantavano di averci fatto dei soldi.“ ” Mesereau:” E questo la infastidì?” Rowe:” Sì.” Definì i soci di MJ “avvoltoi opportunisti” e dichiarò che il loro atteggiamento la irritava. “Sentendola parlare, il pubblico in aula si rese conto di come fosse facile manipolare Michael Jackson. In qualche modo, negli anni, la superstar era diventata completamente vulnerabile.“(A.J.). In precedenza era emerso che MJ aveva dato ai suoi soci la procura per firmare ogni cosa:la giuria rimase scioccata da questa rivelazione.La Rowe disse pure che MJ era un buon padre e un uomo di famiglia.

    J.D.O’Brian: revisore dei conti, fu chiamato dall”accusa sul banco dei testimoni per provare che MJ era in bancarotta: se il procuratore fosse riuscito a dimostrare questo, avrebbe potuto trovare una giustificazione per l’accusa di associazione a delinquere. Il commercialista aveva preso in esame alcuni documenti riguardanti l’impero finanziario di Jackson: mostrò una serie di grafici e tabelle per delucidare la giuria circa le presunte entrate e uscite del patrimonio del cantante, i suoi presunti debiti e il valore dei suoi beni tangibili. Secondo O’Brian se MJ avesse provato a vendere una quota dei suoi beni, come per esempio il catalogo Sony/ATV, del quale era comproprietario con Sony Music, avrebbe poi dovuto pagare delle pesanti tasse e sarebbe rimasto senza niente. Però durante l’interrogatorio della difesa emerse che le sue conoscenze circa l’impero finanziario della pop star erano solo approssimative: non sapeva l’esatto valore del catalogo Sony/ATV e quali canzoni comprendeva; la difesa dimostrò che nel 2003 ammontava a un miliardo di dollari: MJ avrebbe potuto offrirlo in garanzia per ottenere un prestito ed estinguere i suoi debiti, pagando anche le imposte, se avesse voluto; nel 2005 il valore raggiunto oscillava tra i quattro e i cinque miliardi di dollari. Il commercialista non era a conoscenza, inoltre, che al cantante erano stati offerti,nel 2002, cento milioni di dollari per un tour internazionale. Disse che il suo compito era quello di farsi solo un’opinione. Dopo varie domande di Mesereu, il revisore fu costretto ad ammettere di non sapere molto dell’industria musicale, disse che non aveva idea di quali opportunità MJ potesse avere riguardo a sue possbili entrate, e che per quanto ne sapeva, MJ non era mai andato in banca rotta. Ammise che una personalità del calibro di MJ avrebbe potuto risolvere i suoi problemi di liquidità in un giorno. La teoria del procuratore secondo la quale il cantante avrebbe commesso il reato di associazione a delinquere crollò miseramente.

    (Fonte: “Michael Jackson – – Il complotto” – di A.Jones)

    D.Le Grand: come detto precedentemente, fu assunto per indagare su alcuni soci di MJ verso i quali il cantante nutriva forti sospetti riguardo al fatto che lo stessero derubando; Le Grand si servì dell’agenzia investigativa “Interfor”; durante il processo, quest’ultima scoprì una stretta relazione d’affari tra J.Branca, legale di MJ e Tommy Mottola, l’ex-presidente della Sony Records, soprattutto per quel che riguardava gli affari di MJ. Interfor comincio’ ad investigare sul flusso di soldi da Jackson attraverso Mottola e Branca che andavano a finire in conti fittizi nei Caraibi:


    “Interfor crede che, a questo punto nelle investigazioni, se avessimo più tempo e un budget adeguato avremmo modo di sviluppare un’intelligence che andrebbe a scoprire un piano studiato per far crollare l’impero di Michael Jackson architettato da Mottola e Branca girando soldi su conti fittizi.

    Interfor Inc.”

    (Fonte: www.thewrap.com/media/article/secre...-22850?page=0,0. )


    Perchè Michael Jackson è stato processato nonostante non ci fosse nessuna prova riguardo ai reati di cui veniva accusato?

    Sicuramente per l’avidità e la perfidia degli Arvizo, ma anche per altre motivazioni: c’è chi sosteneva la teoria di un complotto, Michael Jackson compreso, che avrebbe visto coinvolta la Sony per la questione del Catalogo dei Beatles, che vale ancor oggi miliardi di dollari e che lo vedeva come proprietario al 50 per cento; dal libro della Jones: “Era convinto che l’ex-presidente della Sony Records, Tommy Mottola, e altri dirigenti, insieme con il procuratore distrettuale Tom Sneddon, fossero i principali attori della congiura contro di lui… Durante una trasmissione radiofonica con il Reverendo Jesse Jackson, appena il Reverendo tentava di avere delle informazioni sui problemi che circondavano la Sony e la pop star, Michael aveva chiaramente paura di affrontare l’argomento. Una cosa sola affermò riguardo il catalogo Sony/ATV: – Ha molto valore. Vale moltissimi soldi. E c’è una grande lotta in corso in questo momento. Non posso fare commenti. C’è una grande cospirazione. Dico solo questo.- … Tom Mesereau, il difensore di Michael Jackson, rimase neutrale sulla questione. Sebbene Mesereau non avesse prove per avvalorare la teoria di Jackson di un complotto collettivo, concordava sul fatto che una “cospirazione subconscia” tra la Sony ed il procuratore distrettuale di Santa Barbara sarebbe potuta esistere: – Quello che Michael ha detto a proposito di un complotto ha una logica… Se Michael fosse in prigione come potrebbe difendere la proprietà del catalogo?” (leggere anche qui: https://truthandmanipulations.wordpress.co...a-o-subconscia/ )

    Oppure era diventata un’ossessione per Sneddon, il procuratore, incriminarlo? Molti in aula ebbero questa impressione, tra cui i giurati, come alcuni di loro testimoniarono successivamente:


    Video

    (Video estratto da “”True Crime”” di A.Jones)

    Poi c’è la questione razziale: il cantante iniziò ad essere perseguitato quando iniziò ad avere più successo di qualsiasi altro bianco: “Spesso confronto Jackson con Jack Johnson, il primo campione nero di boxe della categoria pesi massimi. Il trattamento di Johnson da parte dei media è stato indiscutibilmente razzista, e il trattamento di Jackson da parte dei media è stato incontestabilmente simile; insulti, citazioni errate dilaganti, racconti fasulli, cartoni animati dispregiativi, copertura prevenuta delle accuse penali – e così via. “ C.Thomson: https://truthandmanipulations.wordpress.com/2014/11/01/580/

    Come disse Mesereau “ …queste persone non avrebbero dovuto nemmeno sedersi ad uno stesso tavolo per cospirare insieme, avrebbero potuto aiutarsi l’un l’altro su un piano non programmato perché avevano un interesse in comune.”


    Infatti possono anche essere stati tutti questi aspetti messi insieme ad aver causato la caccia alle streghe. E i media, che non hanno mai detto la verità, hanno partecipato al complotto.

    La domanda è: cospirazione conscia o subconscia?



    Materiale correlato:

    Documenti del Department of Children & Family Services (DCF)




    I files dell’FBI dai quali già nel 2003 emerse che dopo accurate indagini MJ era stato prosciolto da ogni accusa perchè i fatti non sussistevano:

    http://vault.fbi.gov/Michael%20Jackson

    http://charlesthomsonjournalist.blogspot.i...to-convict.html

    Traduzione:

    https://truthandmanipulations.wordpress.co...ith-racist-law/


    -----------------

    Fonte: https://truthandmanipulations.wordpress.co...o-parte-quarta/

    Edited by ArcoIris - 13/6/2018, 15:49
     
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3 replies since 4/2/2015, 22:43   1782 views
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