"The King of Pop"
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L'Album"Christmas"dei Jackson5 è un antidoto alla fatica e al cinismo della festa da Joshua Alston Negli ultimi tre anni, l’A.V. Club ha dedicato il mese di dicembre a descrivere cosa preferiamo per passare il tempo durante le vacanze, e quest'anno non è diverso. E' un abitudine così bella, non abbiamo mai parlato della stessa cosa per 2 volte, e quest'anno ci spettano 12 giorni di vacanze invernali. Ma passando al dunque: l'album" Christmas "dei Jackson 5, del 1970.
E' una brutta sensazione, camminare in un centro commerciale ed accorgersi che non esiste una musica che riesca a ricordarci l'autunno. Secondo il settore retail, ci sono circa 12 giorni, che definiscono questo periodo e dopo l'estate e che precede la stagione delle vacanze, un periodo abbastanza insulso a dispetto della sua reputazione. La mera verità è che il Natale non è poi così divertente per gli adulti, perché si incrocia con una valanga di cose da fare. Certo, c'è da acquistare l'agrifoglio, e il pensiero di fare la zucca speziata, ma questi non sono di certo i più impegnativi. E l'incubo del posto al parcheggio, dello shopping, dell'incartare i regali, dello scambio di regali, le cene e i pranzi, e in generale di tutte le cose da fare, nel mentre il sound di Lady Antebellum "The First Noel" si propaga dentro il Yankee Candle.
E' un peccato che più negozi non mettano l'album "Christmas" dei Jackson5 come parte del loro volerci condizionare annualmente, considerato che è l'unico album pop di Natale che non mi faccia ribrezzo. Certo, ci sono altri album di Natale degni, prodotti prima e dopo di quello che i Jackson 5 hanno pubblicato, il loro unico, fra l'altro, album di Natale, nel mese di ottobre del 1970. Ma con Christmas dei Jackson 5 è difficile competere in quanto non è, come sono spesso gli album di Natale , cioè a dire un estensione inessenziale del brand o un’esca discografica. Si tratta di una potente distillato dello spirito del Natale, un album abbastanza gioioso da farmi sentire come se fosse il momento più bello dell'anno, piuttosto che limitarsi a dirmelo .
L’arma non così segreta dei J5 è Michael Jackson, che nell'estate del 1970 quando registrava , e il terzo album di quello stesso anno,stava per entrare nel suo 12mo anno d'età. La tempistica è fondamentale: Michael era al culmine del suo talento di bambino prodigio, e Christmas dei Jackson 5 era uno degli album finali che la band ha registrato prima che la voce di Michael cedesse alla pubertà. La tempistica fortunatissima è ciò che eleva quest'album al di sopra dei tentativi similari dei suoi colleghi; Michael era ancora abbastanza giovane per cantare il Natale con la voce di un bambino. Per godersi il Natale, come in realtà si dovrebbe godere, o sei un bambino o sei molto vicino a un bambino, un ragazzo che vuole cuocere i biscotti e crederà che Babbo Natale li mangerà, anche se le briciole del pan di zenzero che poi potrebbe vedere sulla barba del padre raccontano una storia diversa. Christmas dei Jackson 5 ti fa sentire un ragazzo allegro, felice in qualunque posto.
C'è una triste ironia nel tripudio che il giovane Michael trasmette nell'album Christmas , perché con ogni probabilità, Michael non ha mai avuto il Natale che invece fa provare al ragazzo di cui canta nell'album. L'adulto Michael si è trascinato dietro la sua infanzia difficile e il peso del sentirsi schiacchiato dalla tirannia del padre aguzzino e dalla pressione della fama mondiale, raggiunta prima che la sua personalità, si fosse fortificata. Ed ebbe poco tempo per adattarsi. Un momento, Michael era l'ottavo dei 10 figli che vivevano in una piccola casa a Gary, in Indiana, con due genitori operai, uno dei quali era verbalmente e fisicamente brusco e irruento con loro. Poi, improvvisamente, divenne l'epicentro degli affari di famiglia, cosa che si intrecciava e confondeva con il bene familiare e le necessità di sostentamento, un peso difficile da sostenere. La fissazione ammessa da Michael , per l'infanzia ,che sentiva gli fosse stata rubata, è stata alla base del comportamento eccentrico e delle accuse per abusi sui minori, cosa che lo ha portato a diventare quasi un appuntamento fisso nei tabloid, quindi non è difficile dedurre che i Natali della sua infanzia non siano stati roba da racconti poetici.
Ma non è solo l'età di Michael che rende l'album Christmas un successo, è la sua passione. Amava cantare ed esibirsi quanto la maggior parte dei ragazzi della sua età fanno finta di giocare alla guerra o a devastare una colonia di formiche. Così, nonostante la vitalità di Michael nelle canzoni dell'album potrebbe non essere una conseguenza della legittima allegria verso il Natale, in ultima analisi, non fa alcuna differenza. Michael canta con tutta l'energia di un bimbo la mattina di Natale, in tutti i dischi dei J5, e quel vigore, combinato con la sua voce angelica, fece di Michael la voce solista ideale per Christmas dei J5, una raccolta di canti tradizionali e nuove canzoni scritte da Berry Gordy e musicisti della Motown. La Motown ha pubblicato diversi album classici di Natale, compreso ’ Christmas Card' dei Temptations ,ma quando si tratta di vendere lo spirito del periodo, non c'è competizione con un 11enne Michael Jackson.
Una differenza notevole tra Christmas dei J5 e altri album di questo tipo, è che le loro canzoni originali sono le più belle. E rappresenta anche il momento i cui i ragazzi Jackson, riconoscono il loro dominio sui The Temptations, il cui album Christmas Card venne rilasciato poche settimane dopo Christmas dei J5. I Jacksons sono stati i primi a registrare "Give Love On Christmas Day" di Gordy ma The Temptations hanno continuato a registrare una versione ricostituita nel loro album di Natale un decennio più tardi. Il dibattito sul miglior album Motown sul Natale è una corsa a due tra il J5 e The Temps, ma è "Give Love" dove i ragazzi Jackson vanno in testa. La versione dei The Temps " è molto buona, con Glenn Leonard in grande spolvero, ma rispetto al ritmo dei J5, sempre uno zabaione analcolico per una festa in ufficio.
Michael è stato forgiato dalla stessa stoffa di altri prodigi del soul come Stevie Wonder e Billy Preston.Poteva risultare cantasse disinvolto come un bambino e come un adulto nella stessa strofa, un talento che non ha fatto sì che"Who’s Loving You" sembrasse migliore, nè "ABC" inferiore ad essa. Michael vince con la dolce espressa sopra tutte queste qualità in "Give Love", togliendo ogni dubbio sul perchè Gordy abbia dato ai J5 la prima riga del brano. "Give Love" ha una bella melodia, ma i suoi testi sono un goffo atto d'accusa al mercantilismo del Natale che solo Michael può propriamente vendere. "No greater gift is there than love" è un monito, sentimentalmente precoce quando proviene dalla voce di miele di un preadolescente, ma appare come un sermone di bromuro proveniente invece da un uomo adulto.
Il successo della band era imperneato sulla capacità di Michael di sfruttare la sua giovinezza, quando una canzone lo richiedeva, che lui sapeva escludere quando non era necessario, ma sull'album Christmas dei J5, passa quasi tutto il tempo in modalità infantile su classici come "Santa Claus Is Coming to Town "e" The Little Drummer Boy ". Michael, anche, trasporta su " I Saw Mommy Kissing Santa Claus ", una scelta intelligente, perchè era ancora infantile abbastanza per quella canzone dal suono adorabile,e in contrapposizione a una confessione imbarazzante da trauma freudiano. Correndo il rischio di prestare poca attenzione agli altri ragazzi Jackson , le loro armonie sono mozzafiato in tutto, e Jermaine quasi tutte le volte introduce il suo fratellino. Jermaine canta "Christmas Won’t Be The Same This Year", un originale strepitoso, impeccabilmente arrangiato e funky come i successi più memorabili della Motown, e una delle canzoni di questo periodo dell'anno, delle quali sono più orgoglioso..
Ma il dono migliore dell'album Christmas è la prestazione del giovane Michael, un interpretazione dal punto di vista di un bambino, del Natale, così bella da spazzar via ogni cinismo durante il percorso. Con un po' di fortuna, i negozi inizieranno a mandarlo più spesso, il che sospetto sarebbe veramente un vantaggio per la la mia sanità mentale come lo sarebbe per le loro linee di fondo. Sentendo la traccia di un album di Natale mentre si scorre una lista della spesa, amplifica il mercantilismo e il salasso finanziario che rendono le vacanze estenuanti abbastanza da giustificare un pisolino, mentre Christmas dei J5 evoca ricordi di come era bello essere un ragazzo eccitato alla vigilia di Natale, quando il sonno arrivava solo per imposizione.
Questa traduzione è a opera di BILLA70 per il Michael Jackson's Gold World. In caso di ripubblicazione citare la fonte riportando l'url diretto a questo post, (clicca sulla data del post per ottenere l'url diretto)
Edited by Wivvy - 15/1/2015, 18:22
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