Michael Jackson, i fans affermano: “L’abbiamo visto e tornerà a cantare”

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    Michael Jackson, i fans affermano: “L’abbiamo visto e tornerà a cantare”



    A cinque anni esatti dalla morte di Michael Jackson, avvenuta il 29 giugno del 2009, gli avvistamenti del re del pop non accennano a diminuire e anzi si moltiplicano sempre di più: finora è stato segnalato nelle località più disparate, da Las Vegas alla Svizzera, da Parigi alla Croazia, da Israele a Disney World e persino ai grandi magazzini Harrods.
    Un sito americano interamente dedicato a raccogliere questo tipo di segnalazioni, michaeljacksonsigbtings.com, è convinto che i recenti avvistamenti non siano casuali. «Sono già 5 anni che manca il più grande intrattenitore del mondo. Cinque anni senza la magia. Cinque anni in attesa di provare ancora la gioia» si legge sul sito.

    Segue, quindi, un appello diretto alla star: «Michael, le richieste per te continuano a crescere. Perché così tanti rifiutano di accettare che te ne sei andato? Perché in tanti sperano che forse, Michael Jackson, il “mago”, sia riuscito a scomparire solo per tornare ed esplodere nuovamente sulle scene?». Il sottinteso è esplicito: perché Michael Jackson è ancora vivo e tornerà.

    Sembra follia, ma sono davvero tanti coloro che non si rassegnano alla prematura scomparsa di Michael Jackson. L’idea di fondo è che lo stesso Jackson avrebbe simulato la propria morte per la troppa pressione a cui era sottoposto. Nel luglio del 2009, dopo essere rimasto lontano dalle scene per quattro anni a causa di numerose difficoltà personali, problemi di salute e processi in cui fu coinvolto, e a dieci anni di distanza dall’ultimo concerto, annunciò che avrebbe tenuto un’impegnativa serie di 50 spettacoli all’Arena 02 di Londra e che quello sarebbe stato il suo addio al mondo dello spettacolo.

    AVEVA DEBITI PER 500 MILIONI
    Jackson aveva accumulato l’impressionante somma di 500 milioni di dollari in debiti per spese folli, costi legali e investimenti azzardati. I proventi dei concerti gli avrebbero permesso di ripianare la drammatica situazione. Tuttavia, ormai cinquantenne, succube dei farmaci e di uno stile di vita stravagante, Jackson appariva troppo fragile fisicamente e mentalmente, per riuscire a sostenere quel ritmo di lavoro. E qui le ipotesi cospiratorie sulla sua morte si dividono, tra chi ritiene che Jackson, per l’appunto, avrebbe simulato la propria morte per fuggire da una vita opprimente e chi, invece, lo considera vittima di un omicidio premeditato.

    «QUANDO SI SARÀ RIPOSATO TORNERÀ»
    Secondo i primi, la simulazione sarebbe ovvia. «A differenza di Elvis, Michael ha scelto di ritirarsi dalla celebrità prima che questa lo distruggesse», dice convinto William Stern, studioso di Elvis e di Jackson. «Una volta che si sarà riposato e ripreso, organizzerà il più straordinario tour del rientro mai visto nella storia del rock.
    Secondo “fonti informate” Jackson sarebbe ora in un castello medievale in Ungheria, dove resterà finché non sarà pronto a tornare».
    Tra i tanti “avvistamenti” post-mor- tem, uno dei più discussi mostra un furgone da coroner, nel quale si presume si troverebbe la salma del cantante, fermarsi in un parcheggio sotterraneo e… oplà! Dal portello sul retro, anziché un cadavere esce un uomo che ricorda molto Jackson e che, camminando sulle sue gambe, infila una porta e sparisce. Il canale televisivo tedesco RTL ha poi rivelato, però, di avere realizzato il video per farsi pubblicità, creando un falso furgone ospedaliero e coinvolgendo un imitatore di Jackson.

    Altri, tuttavia, ipotizzano che a uccidere Michael Jackson sarebbe stata la cupidigia di organizzatori e manager. Con l’avvicinarsi dei concerti, diventava secondo loro ogni giorno più evidente che Michael Jackson non ce l’avrebbe mai fatta a sostenere quei ritmi.
    SVENNE DURANTE LE PROVE
    Non riusciva più a ballare a lungo e alle prove svenne, talmente era debole. Quando si dovette interrompere la prevendita perché l’enorme domanda (oltre 360 mila biglietti venduti in 18 ore) mandò il sistema in tilt, gli imprenditori avrebbero deciso che era ora di staccare la spina.
    Se le vendite fossero continuate a quel, ritmo, infatti, la Sony e la AEG, sponsor del progetto, si sarebbero ritrovate a rimborsare milioni di dollari nel caso di annullamento dei concerti dopo il probabile fiasco della prima serata. Ecco allora il piano, ritenuto credibile anche da un fratello di Michael, Jermaine: togliere di mezzo Jackson prima dei concerti e recuperare il denaro investito grazie a un documentario (poi intitolato This is it) realizzato con le riprese effettuate durante le prove.

    Il fatto che Conrad Murray, il medico curante che somministrò al cantante la dose letale di Propofol, un potente anestetico che Jackson usava per curare l’insonnia, fosse alle dipendenze della AEG non sembrò a quel punto una coincidenza. E dunque, che fine ha fatto Michael Jackson? Fuggito o ucciso? La verità è che Jackson era ormai solo il fantasma dell’eccezionale artista che era stato quindici anni prima. Depresso e alienato, debole e dipendente da farmaci di ogni tipo che Murray gli elargiva con eccessiva disinvoltura, sapeva che non sarebbe durato a lungo. Non mangiava, non dormiva ed era terrorizzato dall’idea di deludere i suoi fan. «Non sta funzionando» avrebbe detto a un amico durante le prove per il suo rientro sulle scene. «Sarebbe meglio se morissi. Non so più cosa fare. Sono finito».
    Se davvero andò così, forse l’overdose di anestetico che lo uccise potrebbe non essere stata solo l’incidente provocato da un medico incompetente e cinico. Forse, la continua ed eccessiva richiesta di farmaci fu il modo con cui Jackson sperava, prima o poi, di uscire definitivamente di scena.

    Tante domande sulla sua morte attendono ancora risposta e, forse, attenderanno per sempre. Ma forse, al di là dei pettegolezzi e delle speculazioni, il modo migliore per ricordare Michael Jackson è la sua musica, che lo ha reso uno dei più rivoluzionari e talentuosi artisti del ventesimo secolo. O, almeno, ci piace pensare che così avrebbe preferito lui.

    http://mentiinformatiche.com/2014/07/micha...-a-cantare.html

    Edited by ArcoIris - 25/6/2018, 23:12
     
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    Questo articolo un pò mi ha fatta sorridere.. passa dalle convinzioni della non morte, a descriverlo come un derelitto che , in sostanza, ha cercato la morte..
    E nell'insieme.. cioè nel seguire le riflessioni dell'autore.. mi ha fatto sorridere.. in specie il passo.. Quando si sarà riposato tornerà :D
    Si.. e magari.. anche se a 50 anni, beh qualche problemino di fiato ed esecuzione ce l'aveva.. a 60 è certo che ci farà un tour mondiale assolutamente perfetto.. :sogghigno: :sogghigno:
    questo ovviamente, per chi lo crede vivo e pensa che lo rivedrà esibirsi..
    Il resto invece, suggerisce.. da una parte che Michael abbia cercato la morte.. e dall'altra.. che anche AEG e company siano coinvolti nella stessa.. ma con lui più o meno " consenziente a"..

    Il punto è che.. è così sono passati 5 anni e non ci siamo rassegnati.. noi che siamo ancora a seguire e cercare di capire( per molti altri poi è cambiato il treno e l'hanno sostituito con qualche altra " fissazione"..
    Ma è anche vero che un buon fetta anche dei fans di Elvis.. non si sono mai rassegnati..
    Noi siamo solo più stremati perchè.. non abbiamo avuto un 25 anni di notizie da corridoio..per poi magari approdare nella rete..
    Noi siamo nati, believers, nella rete e abbiamo bruciato le tappe.. come detto più volte..
    e siamo sfiniti.. dai dubbi, dalle domande, che nonostante la facilità di informazione, ma anche la facilità nell'inventare l'informazione.. abbiamo ancora..
    Ed è proprio così.. avremo mai una risposta chiara a tutti i tantissimi perchè?
    Sapete che una delle grosse falle secondo me è proprio Murray.. la sua storia e anche il suo destino successivo..
    Intendo dire che: ma se anche Michael voleva iscenare la sua morte... era davvero necessario.. tutto questo?
     
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1 replies since 24/7/2014, 18:36   2121 views
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