Michael Jackson's Xscape - Recensioni

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  1. Wivvy
     
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    Che la strumentalizzazione dei fans da parte dei fautori di questo progetto fosse dietro l'angolo lo avevamo in un certo senso messo in conto nel momento in cui anche in noi, appassionati ammiratori del genio di MJ affamati di qualcosa che fosse comunque 'suo', si è riaffacciato il pensiero razionale che mette in conto anche logiche di mercato votate al mero guadagno.
    È il problema dei dischi 'postumi' che riporta al centro la fatidica domanda: con la morte dell'artista muore anche la sua arte intesa come creatività? Beh sì.
    L'arte che ci è stata consegnata fino alla sua morte certamente rimane ma è cosa iscritta nel passato e là rimarrà scontrandosi invece con un futuro fatto di sterilità: l'artista non c'è più e nuove 'creature' non ce ne saranno.
    L'arte che era creatività in continuo fluire diviene, in virtù dei limiti della realtà umana per sua natura 'a tempo' e non eterna, qualcosa di fisso e immobile: ricordo, nostalgia, a tratti dolore nel momento in cui ci ricolleghiamo al senso di perdita da cui prende origine.
    Il discorso hoax ha scombinato tutto e chi ci si è ficcato dentro convive ormai da anni con sentimenti ambivalenti, con un senso di confusione e smarrimento che occlude il pensiero per cui alla fine ci si sente come in balia di non si sa bene cosa. Di eventi forse prevedibili o forse no, di qualcosa che si sente ma non si vede né tocca: in una parola di noi stessi e delle emozioni che di volta in volta ci attraversano, a volte però lasciando squarci che sono ferite aperte e bruciano tanto.
     
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62 replies since 11/4/2014, 14:17   2251 views
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