Michael Jackson's Xscape - Recensioni

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ArcoIris
     
    .
    Avatar

    "The King of Pop"

    Group
    Dangerous
    Posts
    12,784

    Status
    Anonymous

    Michael Jackson: I brani di " Xscape"



    Un'altra breve recensione da ABC.es

    Il 7 aprile si è svolta a Madrid un'audizione esclusiva nelle sale signorili del Palacio de Fernán Núñez del nuovo album di Michael Jackson . Sotto un atmosfera solenne e imponenti misure di sicurezza - abbiamo dovuto lasciare i telefoni o qualsiasi altro dispositivo elettronico all'ingresso - , ci hanno fatto ascoltare le otto canzoni che compongono ' Xscape ' , che sarà in vendita il prossimo 13 maggio.
    ABC era presente, promettendo di non pubblicare nulla fino a quando la casa discografica, la Sony Music, non avesse tolto il divieto sulle informazioni. […]


    1 . "Love Never Felt So Good" - Si tratta di un “mezzo tempo” , con violini e una sezione ritmica eccezionale. Ricorda lo stile di Barry White . Cioè, morbido ma con ritmo. Come con altre canzoni , si abusa un po' di alcuni effetti di produzione .

    2 . “Chicago “ - Un altro mezzo tempo in cui Michael Jackson doppia le voci. Ritorna a farsi sentire con forza la base ritmica, ma ha un suono un po' sconcertante. Ci sono momenti dolci che si mescolano con momenti di rabbia...

    3 . "Lovin 'You ". Continua l'eccesso della sezione ritmica in primo piano. La parte migliore è il proprio contributo di Michael Jackson, la sua voce a piena potenza con un'intuizione innata per il ritmo e la melodia. Una grande canzone senza tempo è stata siglata come molto contemporanea.

    4 - "A Place with No Name" . Il primo grande momento dell'album. Le prime canzoni sono state applaudite dai presenti all'ascolto, ma alla fine di questa canzone gli applausi sono stati più sinceri e convincenti. La voce è molto ben accompagnata dalla melodia. Ci troviamo davanti il suo aspetto pop, con un coro che incoraggia la danza.

    5 - "Slave to the Rhythm". Ha un inizio elettronico. Qui facciamo un passo verso la sfaccettatura funk, con i classci cambiamenti di ritmo, accelerazioni e fermate che lui ha sempre dominato con sfrontatezza. Il ritmo è segnato dai sintetizzatori, che è forse la parte più "curiosa" della canzone.

    6 - “Do You Know Where Yor Children Are”. Strani effetti robotici mescolati con i tipici acuti (gridolini) del cantante. Sembra anche troppo ornata, ma la canzone prende forma ad ogni secondo che passa. E' la canzone più 'dark' dell'album senza concessioni al sentimentalismo.

    7 - "Blue Gangsta". La più strana. La voce di Michael sembra che vada a tentoni. Addirittura dà l'impressione che ci parli dall'aldilà...

    8 - "Xscape" . Il singolo, anche se non è ufficiale . Ha il classico timbro del suo autore, forse la canzone che ne ha di più. Quando la si ascolta ci arriva subito l'immagine di Michael Jackson che la sta ballando. Purtroppo, si tratta di qualcosa che possiamo solo immaginare perché non lo vedremo mai. Una grande canzone.
    http://www.abc.es/cultura/musica/20140422/...1404212219.html


    Michael Jackson, primeras pistas de su disco inédito, «Xscape»



    El pasado 7 de abril tuvo lugar en Madrid una audición exclusiva, en los señoriales salones del Palacio de Fernán Núñez, del nuevo disco de Michael Jackson. Bajo una atmósfera solemne y fuertes medidas de seguridad −había que dejar los móviles o cualquier aparato electrónico en la puerta−, se fueron desgranando las ocho canciones que forman parte de «Xscape», que saldrá a la venta el próximo 13 de mayo.

    1. «Love Never Felt So Good». Se trata de un medio tiempo, con violines y una base rítmica muy destacada. Recuerda al estilo de Barry White. Es decir, meloso pero con ritmo. Al igual que en otras canciones, se abusa un poco de los efectos de producción.

    2. «Chicago». Otro medio tiempo en el que Michael Jackson dobla voces. Vuelve a sonar con fuerza la base rítmica, que suena un poco desconcertante. Hay momentos dulces que se combinan con momentos furiosos.

    3. «Lovin' You». Continúa la sección rítmica en excesivo primer plano. Lo mejor, la propia aportación del Michael Jackson, con su voz en plenas facultades, con una intuición innata para el ritmo y la melodía. Una gran canción atemporal ha quedado sellada como muy contemporánea.

    4. «A Place with No Name». El primer gran momento del disco. Las anteriores canciones provocaron el aplauso de los presentes en la audición, pero al finalizar esta se oyeron más sinceros y contundentes. La voz está muy bien acompañada. Nos encontramos con su faceta más pop, con un estribillo que se pega a la primera y que anima al baile.

    5. «Slave to the Rhythm». Tiene un comienzo electrónico. Aquí damos paso a la faceta funk, con los clásicos cambios de ritmo, acelerones nerviosos y parones que él dominaba con chulería. Tras la canción anterior, sin embargo, suena un poco de paso, aunque resulta bailable. El ritmo viene marcado por sintetizadores, lo que quizás es lo más «curioso» de la canción.

    6. «Do You Know Where Your Children Are». Extraños efectos robóticos mezclados con los típicos gritos agudos del cantante. También parece demasiado adornada, pero el tema va ganando a medida que pasan los segundos. El más «oscuro» del disco, sin concesiones al sentimentalismo.

    7. «Blue Gangsta». La más extraña. La voz de Michael parece ir tanteando diversos caminos. Parece incluso que nos hablara desde el más allá.

    8. «Xscape».
    El single, aunque todavía no se ha hecho público. Posee el sello clásico de su autor, quizás la que más. Incluso, al escucharla, a uno le viene enseguida la imagen de Michael Jackson bailándola. Por desgracia, es algo que podemos imaginar, pero que ya nunca veremos. Un gran tema.
     
    Top
    .
62 replies since 11/4/2014, 14:17   2250 views
  Share  
.
Top