"The King of Pop"
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Michael ha tenuto un concerto privato per 400 bambini in Florida
di Mark Curtis - 26-05- 2009
Pensacola
Molte persone mi conoscono per i miei anni di copertura politica, ma come giovane reporter ho dovuto occuparmi di un po' di tutto, incluso spettacoli. Michael Jackson e io avevamo la stessa età, e sapevo molto della sua carriera.
Ho lavorato come musicista professionista e disc jockey dal 1978 al 1984; e come molti della nostra generazione, volevo diventare una star della musica. Jackson ci è riuscito, io no.
Eppure, nel corso degli anni ho dovuto attingere alle mie conoscenze musicali, per esempio nelle interviste con i leggendari compositori Ben Fong-Torres e Joel Selvin. La mia esperienza di musicista mi ha anche portato ad incrociare persone come Brenda Lee, Gregg Allman, Eddie Fisher, Latoya London, e, sì, Michael Jackson.
Nel febbraio del 1988, Michael Jackson aveva intrapreso un tour da solista in tutto il mondo, ma aveva bisogno di un posto per provare. Scelse di affittare il Pensacola Civic Center in Florida. Ero il corrrispondente per la WEAR-TV3, la filiale ABC a Pensacola.
Siamo stati fortunati! Dan Shugart, il nostro presentatore sportivo, era anche il commentatore della squadra di basket professionista: i Pensacola Tornado. Dan e la squadra erano su un volo di ritorno a Pensacola, e indovinate chi altri erano a bordo? Michael Jackson e i suoi collaboratori!
Mi precipitai verso l'aeroporto con un cameraman e, attraverso una recinzione metallica, abbiamo potuto registrare una breve clip di Jackson mentre scende dall'aereo e sale su un minivan. Imitando a Sam Donaldson, gridai: 'Michael, ti esibirai a Pensacola?' Il mio urlo si mescolò agli altri rumori e lui non rispose.... ma c'era un particolare: mentre Jackson faceva le prove a Pensacola, nell'arco di due settimane, non c'era nessun concerto previsto per la città.
Jackson entrò in un minivan grigio e lasciò la pista.. Quando arrivò all'ingresso principale, fu raggiunto da altri due mezzi identici, tutti con vetri oscurati. Quando siamo arrivati alla strada principale, i minivan avevano preso tre direzioni diverse.. E' stata una tattica diversiva per non farci capire quale dovevamo seguire. E' stata una sommossa!
Nell due settimane seguenti, ci siamo accampati fuori dal Pensacola Civic Center, come avevano fatto centinaia di fans. Tra di loro c'erano un trio di ragazze canadesi, tutti sui 14 anni. I loro genitori avevano dato il permesso di recarsi in Florida, solo per seguire Jackson (o almeno così mi hanno detto!). Le legioni di fan rilasciavano delle buone interviste. Potevamo almeno sentire il rombo del basso e la batteria che veniva da dentro. Di tanto in tanto, ci arrivava un suono flebile con la voce di Jackson. L'edificio non era completamente insonorizzato, ma era vicino.
Abbiamo telefonato alla sua casa discografica per chiedere delle interviste, ma non ci hanno concesso nulla. Ogni giorno i tre minivan identici lasciavano l'Hilton Pensacola, ma non abbiamo mai scoperto in quale dei tre si trovava la leggenda della musica. Arrivavano notizie delle sue strane abitudini alimentari e della sua richiesta di una corona di orchidee ad un fioriaio locale, non per decorare la sua stanza, ma per mangiare!
Forse la più grande sorpresa di questa avventura è stata quanto più di 400 ragazzi della Scuola Elementare Hallmark si sono recati in gita scolastica al Civic Center per assistere privatamente alle prove di Michael Jackson.
Oggi, il "Pensacola News-Journal" ha intervistato Kim Kirchharr, uno degli insegnanti presenti durante quella visita. "Quando siamo arrivati, era tutto surreale. I bambini e gli insegnanti siamo stati sopraffatti. Michael Jackson si è esibito in un concerto completo per i bambini, con tutti gli effetti speciali, tutti!", ha detto al giornale Kirchharr. "Non potevamo credere che Michael Jackson stava facendo questo per noi."
Sono state due settimane entusiasmanti e abbiamo anche vinto numerosi premi per la copertura. Non ho mai avuto modo di incontrare e intervistare Michael Jackson, fatta eccezione per la domanda che gli ho urlato in aeroporto. La sua carriera ovviamente si è evoluta e seguito diversi percorsi anche insoliti nei 21 anni che sono passati dal quel nostro incontro, ma è stato un momento nella mia carriera che non dimenticherò mai!
http://markcurtismedia.com/blogs/mark-curt...michael-jackson
My Two Weeks Covering Michael JacksonBy Mark Curtis - Posted on June 26th, 2009
Most people know me for my years of political coverage, but as a young reporter I covered just about anything, including entertainment. Michael Jackson and I were the same age, and I knew a lot about his career. I had also been a professional musician and disc-jockey from 1978 to 1984; and, like many of our generation, had ambitions of musical stardom. Jackson obviously reached that goal; I did not.
Still, my musical knowledge has been called on many times over the years, for example in interviews with legendary music writers Ben Fong-Torres and Joel Selvin. My experience as a musician also caused me to cross paths in the news business with the likes of Brenda Lee, Gregg Allman, Eddie Fisher, Latoya London, and, yes, Michael Jackson.
In February, 1998, Michael Jackson was embarking on a solo tour across the world, but he needed a place to rehearse. Jackson chose to rent the Pensacola Civic Center, on Florida's Gulf Coast. I was a reporter for WEAR-TV3, the ABC affiliate in Pensacola. We got a lucky tip! Dan Shugart, our sports anchor, was also the radio voice of the Pensacola Tornadoes professional basketball team. Dan and the team were on a flight home to Pensacola, and guess who was also on board? Michael Jackson and company!
I rushed to the airport with a cameraman; and shooting through a chain link fence, we were able to get a brief clip of Jackson leaving the plane as he was wisked into a van on the tarmac. Doing my best Sam Donaldson impersonation, I shouted across the runway, "Michael, are you going to play Pensacola?" I was drowned out by the noise, and he did not respond. This was a huge issue, too, because while Jackson was rehearsing in Pensacola for two weeks, no actual concert was scheduled there.
After Jackson boarded a plain gray minivan, it sped off the tarmac. By the time it reached the main gate, it had been joined by two identical minivans, all with tinted windows. When we reached the main road, the vans split off in three different directions. It was a shell game diversionary tactic, and we did not know which van to chase. It was a riot!
Over the course of the next two weeks, we were camped out at the Pensacola Civic Center, as hundreds of fans held court outside. Among them was a trio of Canadian girls, all 14 years old. Their parents let them travel to Florida alone to follow Jackson (or so they claimed!). The legions of faithful made for great interviews. All the while, we could at least hear the thumping of the bass and drums from inside. Occasionally, we would get a faint sound of Jackson's vocals. The building was not completely sound proofed, but it was close!
We made calls to his record company for interviews, but none was ever granted. Every day the three identical minivans would depart for the Pensacola Hilton, but we could never figure out which one was carrying the music legend. There were reports of his odd eating habits and that he ordered a wreath of orchids from a local florist--not to decorate his room, but to eat!
Perhaps the biggest surprise of the trip was that more than four hundred kids from Hallmark Elementary School got to take a field trip to the Civic Center for a private Michael Jackson concert rehearsal.
Today, the "Pensacola News-Journal" interviewed Kim Kirchharr, who was a teacher on that trip. "When we got down there, it was unreal. The kids and teachers were overwhelmed," Kirchharr told the paper.
"Michael Jackson put on a whole show for the kids, with all the special effects, everything," Kirchharr told the newspaper. "We couldn't believe Michael Jackson was doing this for us."
It was an exciting two weeks, and we even won some awards for our coverage. I never did get to meet or interview Michael Jackson, except for my shouted question at the airport. His career obviously took a lot of strange turns in the twenty-one years since our encounter, but it was a moment in my career I will never forget!
Edited by ArcoIris - 12/7/2018, 17:56
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