Michael Jackson: Spiritualità, Consapevolezza, Pregiudizio

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  1. ArcoIris
     
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    "The King of Pop"

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    [...]
    In questa intervista [Ebony Magazine – 1991] Michael Jackson esprime i concetti base del suo pensiero, i fondamenti del suo modo di vedere la vita e la missione della quale si sente investito.
    Riporta delle immagini molto belle e non posso fare a meno di associarle a quelle di due grandi personaggi della letteratura e della filosofia Italiana: Giovanni Pascoli e Giordano Bruno. Giovanni Pascoli elabora il suo concetto di "fanciullino", ovvero quella necessità di mantenersi bambini dentro, di guardare al mondo con gli occhi puri dei bambini.
    Michael Jackson nella sua vita si è sempre assimilato a Peter Pan, il bambino che non voleva crescere. Tuttavia molti tendono a vedere Peter Pan come una fiaba, sostanzialmente il film di Walt Disney, ma in realtà il romanzo è ben più complesso e tratta aspetti dell'infanzia molto particolari, come il modo di provare emozioni tipico dei bambini.
    Dico questo in risposta a tutti coloro che continuano ad affermare che Michael Jackson vivesse nel mondo delle fiabe o che si rifugiasse in una storia per bambini. In realtà aveva colto il messaggio profondo e la carica di amore che sprigiona dagli sguardi e dai sorrisi dei bambini. Da quella energia ha sempre tratto ispirazione.


    […]
    I bambini, come gli animali, sono esseri liberi di pensiero, privi di condizionamenti e possono arrivare direttamente al cuore delle persone con i loro piccoli e semplici gesti di quotidiano affetto. Michael Jackson ha sempre percepito la forza di questo potenziale e vi ha attinto per lasciarsi ispirare nella creazione della propria arte. E la sua arte non è mai stata fine a se stessa.
    Fin dagli inizi della sua carriera si è definito uno strumento di Dio. Con questa affermazione non ha certo tentato di santificare il proprio talento, bensì ha voluto umilmente esternare l'origine e la causa prima delle sue abilità e dei suoi successi. Con il tempo ha scelto di mettere la propria arte al servizio del mondo e si è sentito investito della missione di impiegare la propria fama e l'influenza che ha sulle masse per veicolare dei messaggi di amore, di armonia e di pace a livello globale.


    […]
    Michael Jackson ha scelto di mettere a disposizione del mondo e dell'intera umanità quei talenti che gli sono stati donati, e di impiegare la sua popolarità per diffondere i valori in cui egli stesso crede e che attua ogni giorno in prima persona.
    La sua volontà di contribuire al miglioramento del pianeta nasce da quella sensazione che definisce in modo chiaro e dettagliato: l'universo è "una monumentale orchestra sinfonica': Con questa definizione Michael Jackson accenna alla "musica delle sfere", un antico concetto filosofico che considerava l'universo come un enorme sistema di proporzioni numeriche.
    I movimenti dei corpi celesti (Sole, Luna e pianeti), inoltre, produrrebbero una sorta di musica, non udibile dall'orecchio umano, ma consistente in concetti armonico-matematici.
    Michael Jackson ha capito l'interconnessione che c'è tra ogni singolo elemento del creato e l'importanza della sinergia necessaria a far funzionare tutto in armonia, proprio come in un'orchestra, che è la massima espressione del creato e che necessita di amore per esibirsi alla perfezione.

    Estratti da: MICHAEL JACKSON: IL PROFETA OLTRE L'ARTISTA di Morena Cassano - tutti i diritti riservati ©
     
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31 replies since 22/10/2013, 01:42   5145 views
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