Michael Jackson: DOVEVA MORIRE PERCHE' CREDESSIMO IN LUI? - Who's BAD? By Aida Poulsen

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    Michael Jackson: Did He Need To Die?


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    We started to write a piece on the medical issues of the wrongful death trial with AEG Live sued by Michael Jackson’s family (which was concluded when the issue went on press), when we found the trial too insignificant, as the entire life of the superstar is an impactful health, physical and psychical subject.

    As intense as his dance, Michael Jackson’s life was burned on both ends at a rhythm of his anti-gang violence hit “Beat It” by himself and by the media frenzy.

    Four years after shaking the world with his last move—a spectacular (as cynical as it sounds) death, both the press and us, its docile hordes, seem to have begun admitting a scent of doubt. The Niagara waterfall of ridicule and dirt, under which the music genius spent his brief presence with us, finally thinning, reveals the truth universally acknowledged: to make us believe in him, he needed to die.

    He will not triumph at our expense over the fact that his art will survive us all, which is not a surmise anymore, as his artistic inheritance proved there is arguably no other in modern art of the same consequence, volume and height of humanitarian essence. Vulnerability, exalted sensitivity of human nature, naivety, agitation, feebleness, pain, hope, despair and search of strength to bear it all became his artistic abode after the unseen scale of popularity, unforgiving of childlike spontaneity and unconsciousness of the media’s predatory nature, had imprisoned a 24 year old Michael Jackson to an unprecedented atrocity of media bullying and public disdain, deadly glued to the former, for the rest of his life.

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    Following the overwhelming response to the Preview, we are publishing Preview 2 next..


    Who's Bad

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    ... Why is it only now, watching again Barbara Walters’ interview, it is not Michael Jackson but the host who looks unreasonable in emphatically formal attire—gray suit, short haircut, seemingly intended to underscore her subject’s perverseness—when she asks, rather asserts, isn’t it his “extreme” appearance that provokes press ridicule?

    Does she want him to dress like her, behave like her, think like her? Gray suit, short haircut? Whom she would be interviewing then, and for such a rating? Herself?

    Lady Gaga, a talented and promising performer, seems to be adopting the “technic” of attracting media, only with a safety belt: she would appear before press and on stage, well, everybody knows in what, do her thing, and go back to normal, being very practical, calculating and cautious about where, how and what to say, do and wear, admirably, cold mindedly and skillfully managing her career— the very thing Michael Jackson would have found unthinkable—to be a pretender on stage, or vice versa.

    Michael Jackson was the embodiment of his art; this was the very thing that gave him his immense power and the unwillingness to be dishonest offstage is probably what had killed him. It is unlikely now if he were looking back at the pain he went through and had a chance to live his life again that he would submit to what was the public’s demand and his abhorrence.

    He was eccentric on stage and in life, and if he had been a Gray Suit in life, he would have been a Gray Suit on stage. Above all, he believed that there is nothing to conceal because of his harmless nature and such, rather rare, characters usually tend to believe in symmetrical response, no matter how many injuries the more common result produces. Because believing otherwise would have ruined him...

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    “When your life is in front of 100 million people since the age of 5 you are automatically different.” And different he was. But people around him weren’t.
    FULL STORY and photo gallery in the magazine.

    www.healthylivingmagazine.us/Articles/233/

    Edited by ArcoIris - 1/4/2018, 01:22
     
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    Michael Jackson: doveva morire perché credessimo in lui? - Who's bad? (chi è il cattivo?)

    Avevamo iniziato a scrivere un pezzo sulle questioni mediche del processo per danno da morte che vedeva la AEG Live citata in giudizio dalla famiglia di Michael Jackson (che si è concluso quando il numero è andato in stampa), quando abbiamo trovato il processo troppo insignificante visto che l'intera vita della superstar è un argomento di salute, fisica e psichica, di forte impatto. Intensa come la sua danza, la vita di Michael Jackson è stata bruciata su entrambe le estremità ad un ritmo pari alla sua hit contro la violenza delle gang, "Beat It", da lui stesso e dalla frenesia dei media.

    Quattro anni dopo aver sconvolto il mondo con la sua ultima mossa, una morte spettacolare (per quanto sembri cinico), sia la stampa sia noi stessi, le sue docili orde, sembriamo aver iniziato ad ammettere un minimo dubbio. Le cascate del Niagara del ridicolo e delle calunnie con le quali il genio musicale ha trascorso la sua breve presenza con noi finalmente si stanno diradando, rivelando la verità universalmente riconosciuta: perché noi credessimo in lui doveva morire.

    Lui non trionferà a nostre spese per il fatto che la sua arte sopravviverà a tutti noi, che non è una congettura perché la sua eredità artistica ha dimostrato che non c'è senza dubbio nessun altro nell'arte moderna che abbia avuto lo stesso peso, volume e grandezza di essenza umanitaria.
    Vulnerabilità, sensibilità elevata della natura umana, ingenuità, agitazione, debolezza, dolore, speranza, disperazione e ricerca della forza per sopportare tutto questo divennero la sua dimora artistica dopo che la scala mai vista di popolarità, il non perdonargli la spontaneità infantile e l'incoscienza della natura predatoria dei media, avevano imprigionato un 24enne Michael Jackson in un'atrocità senza precedenti di bullismo mediatico e disprezzo pubblico, mortalmente incollato al primo, per il resto della sua vita.

    Ecco la domanda: che tipo di musica, spettacoli, canzoni, film, filantropia, ospedali, parchi e chissà cos'altro avremmo posseduto se il mondo fosse stato disposto a pagare di più per la copertura mediatica meritata dell'arte di Michael Jackson piuttosto che per la sua presentazione come un mostro e uno show?

    Un'altra: la carriera di chi altro sarebbe sopravvissuta alla persecuzione fanatica durata 26 anni, che ha affrontato così ingenuamente confidando che la sua visione del mondo, non importa quanto singolare se di natura buona, comunicata attraverso i suoi testi messi a nudo o le sue confessioni televisive, sarebbe stata sentita?

    Come spiega uno dei paparazzi, Ben Evenstad: "Era l'unica celebrità che, se eri abbastanza devoto, ti avrebbe lasciato entrare in casa sua. Pensi che qualcuno potrebbe andare a casa di Bruce Willis e dire: 'I love you, I love you' e lui lo farebbe entrare? Chiamerebbe la polizia. Questo è ciò che tutti loro avrebbero fatto. Tutti tranne Michael. Se dicevi 'I love you, I love you' a Michael Jackson lui avrebbe dato per scontato che intendevi che lo amavi e ti avrebbe fatto entrare".

    Perché solo ora, guardando di nuovo l'intervista con Barbara Walters, non è Michael Jackson ma l'intervistatrice che sembra assurda nell'abbigliamento enfaticamente formale - abito grigio, taglio di capelli corto, apparentemente destinato a sottolineare la perversità del suo soggetto - quando chiede, piuttosto afferma, che non è forse il suo aspetto "estremo" che provoca il ridicolo nella stampa? Vuole che lui si vesta come lei, si comporti come lei, la pensi come lei? Abito grigio, taglio corto? Chi intervisterebbe poi, per indici di ascolto del genere? Se stessa?

    Lady Gaga, un'artista di talento e promettente, sembra adottare la "tecnica" di attirare i media, ma con una cintura di sicurezza: appare davanti alla stampa e sul palco - beh, tutti sanno come - fa quello che deve fare e torna alla normalità, è molto pratica, calcolatrice e cauta su dove, come e cosa dire, fare e indossare, ammirabilmente, distrattamente fredda, gestendo abilmente la sua carriera - la cosa che Michael Jackson avrebbe trovato impensabile - simulando sul palco o viceversa.

    Michael Jackson era l'incarnazione della sua arte, questa è stata la cosa che gli ha dato il suo immenso potere, e la riluttanza ad essere disonesto fuori scena è probabilmente ciò che lo ha ucciso. È improbabile, se ora stesse guardando indietro al dolore che ha passato e avesse la possibilità di vivere ancora una volta la sua vita, che si sottometterebbe a quella che è stata la richiesta del pubblico e la sua repulsione.
    Era eccentrico sul palco e nella vita, e se fosse stato uno che indossava completi grigi nella vita sarebbe stato in completo grigio anche sul palco. Soprattutto credeva che non ci fosse nulla da nascondere a causa della sua natura inoffensiva, e questi personaggi, piuttosto rari, di solito tendono a credere in una risposta simmetrica, non importa quanti danni il risultato più comune produce. Perché credere altrimenti lo avrebbe rovinato.


    "Quando vivi la tua vita di fronte a 100 milioni di persone fin dall'età di 5 anni sei automaticamente diverso". E lui era diverso. Ma i suggerimenti della gente intorno non lo erano.

    Forse la più triste fra tutte le cose che sono successe a Michael Jackson è che il mondo si sofferma ancora sulla questione: era un filantropo dolce, educato, sensibile e di buon senso, con una voce calma e quasi infantile, un cuore enorme e, a differenza della maggior parte di noi, gli occhi spalancati verso il mondo del non privilegiato, o un cattivo potente la cui passione vera era sporca come i segreti di quel prete infame?

    Curiosamente questa morte ha rovinato la vita ad alcuni paparazzi che erano soliti indulgere in lucrativi saccheggi intorno alla vita del più grande, non importa quanto fragile o inattivo fosse il Re. Ben Evenstad dice: "Questo è ciò che mi ha colpito a metà della notte (della morte di Michael Jackson): cosa faccio ora? Vado dietro al f...to Zac Efron?"
    Nell'ultima fase del dolore fisico e psichico e della disperazione, pur schiacciato da un debito insormontabile, emaciato, che avrebbe dovuto essere stato dimenticato 10 anni prima, solo un guscio di un essere umano, il Re era la gemma di un'altra classe per i media rispetto alle star di oggi nella loro moda.

    Tra i tanti tradimenti da parte di coloro che hanno vissuto con i suoi soldi, un altro, l'ultimo, almeno non farà di nuovo sanguinare il cuore di Michael Jackson.
    I paparazzi erano stupefatti che le guardie del corpo, che di solito catturavano ogni loro mossa, quando hanno circondato l'ambulanza che ha preso il corpo senza vita del loro salvatore da casa sua, hanno solo mormorato alla vista della loro attrezzatura di ripresa: "Per favore ragazzi, non fatelo", permettendo loro di scattare attraverso il finestrino dell'ambulanza quella foto infame del Re morente, che è stata pagata 1 milione di dollari.

    Per quanto sembri inconcepibile abbiamo messo insieme una matrice della vita di Michael Jackson in azione: i suoi atti contro quelli che il mondo ha fatto a lui. MJMatrix nei prossimi numeri.


    FONTE -- Scansione della rivista : MJJCommunity www.mjjcommunity.com/forum/threads/...l=1#post3924226
    Traduzione: 4everMJJ - MJFS

    Edited by ArcoIris - 1/4/2018, 01:26
     
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  3. specchiodiluna
     
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    grazie Arcoiris ho molto riflettuto in questa cosa..

    Edited by Arcoiris - 27/1/2014, 18:26
     
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    Grazie per lo splendido e veritiero articolo Arcoiris
     
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    Another article by Aida Poulsen's Healthy Living Magazine that goes on about analysis MJ's life and death ..

    Michael And Salieri



    This story appears in the February 2014 issue of HealthyLivinG Magazine

    The way we choose (or are forced) to think of ourselves and others destines our health, health of our children, families and society. In the thrilling health story of Michael Jackson’s life and death too many forces were cross manipulating our innate sensitivities, often only to meet goals of overcoming their own insignificance by utilizing the free ride on its subject’s unmitigated powers to drive attention. When the profits are made and the hot porridge cooled down, I suggest giving this story another try.


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    Would you like a 40-year-old neighbor who works on a tree, dances like a dough mixer, screams like a monster, looks like a ghost**, can suddenly start walking backwards, plays with minors and snakes and is visited by buses of poor and terminally ill children with their families, riding with them his own carousels and train in his backyard? He is also maniacally followed by a squad of agitated youngsters who look like they are on a factory strike and reside crucified on his gates, with the odd addition of some shady personalities, hiding in bushes their expensive lenses. News helicopters routinely adorn the sky above the house. The neighbor sleeps in one bedroom with children, having hearty approval of their parents, because he is incapable of saying no to a child and the latter would not leave him alone for a kingdom.

    If this is not yet untoward enough, occasionally 70 brave policemen will storm the gates, after which the village immerses itself in watching on every world’s TV horror tales of how your weirdo monster neighbor tortured those terminally ill children right under the noses of their parents, siblings, his own three children and some 50 staff members. In about a year of these bedtime stories, the TV fairy tellers, suddenly bucked off from riding the ghost’s wings to the hype of their once-in-a-lifetime ratings, will gravely inform you that the tales transpired to be an inspiration of yet another, bigwig neighborhood prosecutor.


    Shaved Heads
    As humans grow up, they are being melded, bent and bred into something their temporary possessor imagines being right, defined by the randomness of birth geography and varying as much as dancing in feathers around a bloody piece of wood and beheading animals, smashing foreheads at hard surfaces, wearing ties under nearly shaved heads, marrying a couple of hundred children or killing those whose only guilt is to be born in another place. Each makes one a “good” kind of person in one neighborhood and an abomination in another.

    The rules inside each circle are contradicting and confusing but surprisingly similar. A human body is professed to be nature’s (or that wooden centerpiece’s) surpassing gift, but it embodies shameful desires which must be suppressed, no matter the mental or reproductive damage. Ego is the driving force for achievement after survival means are met, but one must behave relentlessly denying it. A child, to prove himself eligible for a rub, must profess finding pleasure in soaking in blood feathers or smashing his forehead even harder or… look further down the list. A desideratum of lies and pretentions is violently implanted into a child’s brain, yet they are punished if caught in a lie. An extravagance of discovering who you are is beyond reach. Fine-tuning takes place in judgmental gatherings where the fun gossip about an absent one coaches civilians to conceal the whole truth about themselves to control the damage to their public appearance—the thing Michael Jackson probably happened to slight for his full time job from the age of five. At this earliest moment of consciousness having proven himself for a rare ability, heading to the enormity of social acceptance no one else may conquer for another 50 or so years, he has escaped by these means an important exercise where he would have learned that the only purpose for a man to surround himself with children is to have sex. Any “normal” person but Michael Jackson would have known the answer to the question: if a mega star, vulnerable to allegations—single, asexual, known for children’s charity and “strange affinity” in the media’s language or “love” for them in his terms— is to become a target, what would be the accusation? Rrright…

    A luxury of not caring to adopt some confinements for the sake of social acceptance resulted later in such a spectacularly lost war with the media that it was beyond repair by contribution of a decisive legal victory of 2005.


    Vase Child
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    Children are born to challenge the social imposition, feeling with all their little bodies the injustice, silliness and cruelty of the confinement, in many cases magnified by the ugliness of an autocracy in the country, neighborhood or household. Seeking a childhood escape from all of them in my own reading obsession, I was struck one day by Victor Hugo’s comprachicos in The Man Who Laughs. These 17th century businessmen mutilated and disfigured children to be exhibited as carnival freaks, placing them into boxes (vases in China), while they grew, and adding confining parts inside to maim young flesh; just like every supposition and prejudice imposed on a child, transforming and bending purity, adds yet another sprawl to configure an imaginary physical body of our mind. The savaging violence upon a child’s essence, stripping of his own awareness, unabated, non-judgmental perception, is a routine normality; the damage is invisible and defacement and deformity it has produced will never allow us, a comprachicos’ children, a frill of developing our own empowering consciousness. The imposed judgments will fog our minds with only a few managing to escape due to either unusual powers or circumstances.

    Michael Jackson Healthy Living Magazine Michal and Salieri Vase child
    - Are you a cripple?

    I was typing at the table for disabled at Starbucks, as all the others were taken and my upstairs office’s buzz wouldn’t let me write. A guy was clearly hitting on me.

    - We all are
    - ??
    - People love crippling each other, don’t they? Makes them feel less crippled…
    - Take care, this speaks of bitterness
    - Who cares, after swimming in this mud…

    I looked at the stack of 10-year old newspapers on the Michael Jackson trial on my table which I disdained to touch after going through a couple, and chuckled, convinced I had just inspired a scene in a series “How to Lose a Guy in 10 Seconds.”

    Through enduring whips of social rejection for not going mainstream, it transpires to children that what they were told is indeed the easy way and the slightest fluctuation will be painfully condemned and ridiculed, eventually transforming them into executors of society’s hammer-will to confront another child’s freshness of mind. Unless a rare freak bears an uncommon passion to withstand the pressure and become the former. Michael Jackson has formed an ultimate salient example of the fate of not obliging. “Being mobbed hurts. You feel like you’re spaghetti among thousands of hands. They’re just ripping you and pulling your hair. And you feel that any moment you’re gonna just break.” His awkward and late attempts to please the mobster in hopes of mercy fell onto the soil of a circus groomed for profiting on exhibiting the carnival freak.

    * In drama Mozart and Salieri by Alexander Pushkin, opera by Nikolai Rimsky-Korsakov and the feature film Amadeus by Miloš Forman Salieri was an obsessed tormentor who drove Mozart to an early grave by poisoning him and convincing the Roman Emperor that his music was worthless.

    ** Ghost is a 1996 short film starring Michael Jackson and portraying him as a lonely ghost who lives in a castle and scares the village people.


    Pay In Millions Souls
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    Seeing someone breaking free is not uplifting but disturbing to us. Being paid millions in money and souls for what he had the greatest talent of all living creatures, produced envy and greed, turning his surroundings into a “viper’s nest,” as those surrounding him described. Ironically, he then brought in a boa and manikins to save himself from the pain of loneliness. What an insult to us: the most desirable friend on Earth preferred a snake and manikins because dealing with us, agendus and pretentious adults, is insufferable. Until he discovered: children were truthful to him. Or so he wanted to think.

    A severe consequence for being different is an ordinary crowd control tool for managing the riot. What would become of us if we were given that freedom? Probably those boxes make sense? Indeed another bristly wall of the box society kept for Michael Jackson was formed by its scars from stories of abusive priests, teachers and scout masters.

    You’re playin’ with your life,
    This ain’t no truth or dare
    They’ll kick you, then they beat you
    Then they’ll tell you it’s fair.
    That early social acceptance, paid for by the casualty of childhood, did not leave young Michael without scars. Including injured sexuality from being forced to witness the unbridled sex life of his extensive male family. But it allowed him a much stouter luxury than money can buy—to not conform as much as we, comprachico children, do; to transgress the societal spheres by being catapulted from the lower class into the world’s elite, which enabled to confront construction of social identity, stand up to pressure and develop his gift and personality. To lessen the weight of violently foisted curbs, flying higher, seeing further, being less blind and selfish—all that eventually produced a humanitarian on another scale, revolutionizing celebrity philanthropy in general; scoring two million per year right before the first accusation of child molestation in 1993 and $300-$500 million (different estimates) during lifetime, visiting and showering with gifts, largely non-televised, nearly as many children’s hospitals and orphanages as he gave solo concerts. He indeed meditated to pick up after Mother Theresa—the thought he was lashed for by the press riding his wings.


    Attorneys' Minds
    What it is worth to reach a unanimous jury verdict on 10 counts is convincing enough to take sides with the jury. Two humble defense attorneys’ minds confronted an obsessed-with-Michael-Jackson-like-a-teen-girl, bone-cracking prosecution power machine, throwing millions into the oven: 70 policemen searching the house, prosecutors scouring the globe for victims, only to the vexation of hearing that the accused is an angel. But it’s not only the jury that forms my mind.

    Two more considerations, one is legitimate, the second affording the freedom of being utterly ignored as it does not possess any material fact.

    Number one is the research, which includes interviews with firsthand observers and accounts and books by the accusing or skewed but formally neutral journalists. I should mention I did not research much of the “pro” party except to confirm in cross-references the chain of events and sources’ credibility. The reason for researching the accusing parties’ accounts and documents alone was for the exigency of finding something, anything, to intrude and that could not be overturned by a courtroom cross examination, as both the 1993 and 2005 Michael Jackson cases had no physical evidence to substantiate. In my early career as a defense attorney the courtroom environment taught me to forsee how a testimony may play out in the cross. I haven’t found one that could stand a defense. After coming to this conclusion there was not much rationale for researching a defending argumentation.

    Read: Vegan Ground Beef Tacos
    Michael Jackson's Celebrity Chef Kai Chase

    Courtrooms, above all, like scrutinizing a character. And here comes the big one: the defendant’s history of massive unseen giving, with child abuse as far from the character as an alternative universe. Dreaming of having his own children, an extreme soft and sensitive character built masked hospital beds for terminally ill children into the walls of his home theater. How would someone even come up with such an idea? What kind of mindset? Right, freaky. The face of humanity would not be of celebs utilizing Africa’s desperation to boost their image by serving porridge for a video take if freaks had a chance to survive with us.


    Salieri's Guilt
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    The second one, the one to be ignored, but which held me from falling too easy prey to the media coverage, is the art. Imagine the art of a genius created out of lies and deceptions. Is there a question that Michael Jackson is a genius? Defining the standards, changing the culture, breaking boundaries of race and nations and leaving a footprint on every artist and every audience could be taken as the definition. After the dust settles the artist whose humanitarian efforts largely became his art will come into sight. Who else would have shot million dollar music videos to showcase not his/ her own sexy poses but world’s devastations—from dying of hunger children to nazism, without a single shot of the beloved self? His art is his essence; he is its embodiment. It wouldn’t be genius otherwise.

    The cloud of obscene accusations will obscure Michael Jackson’s image. The ones who believe in innocence will see it as a martyr’s halo, the opposite party curse the cloud that carried him away from rotting in jail. With time Michael Jackson’s art will win for him all the battles he lost during his lifetime. The human race will likely take on its shoulders one more guilt for its Salieries. The Salieri of this story will live a comfortable life just like the real one. The only predicament Salieries usually run into is the music of their Mozart is heard from every window. Reminding them they will be remembered as the ones who throttled those inhumanly talented sounds. Hey, Salieri, don’t you feel the beat?

    www.healthylivingmagazine.us/Articles/353/
    www.healthylivingmagazine.us/Articles/354/

    Edited by ArcoIris - 1/4/2018, 01:40
     
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    Un altro articolo di Aida Poulsen del Magazine Healthy Living che prosegue le riflessioni sulla vita e morte di MJ..

    MICHAEL E SALIERI


    Il modo in cui abbiamo scelto (o siamo stati costretti a scegliere) di pensare a noi stessi e agli altri determina la nostra salute, la salute dei nostri figli, delle nostre famiglie e della società. Nella storia emozionante della vita e della morte di Michael Jackson troppe forze si sono incrociate per manipolare la nostra sensibilità innata, spesso solo per soddisfare gli obiettivi di superare la loro insignificanza utilizzando il potere assoluto che viene loro regalato sulla materia per dirigere l'attenzione. Realizzati i profitti e calata l'attenzione, vi suggerisco di dare a questa storia un altro tentativo.

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    Volete un vicino di casa di 40 anni che lavora su un albero, balla come una trottola, urla come un mostro, sembra un fantasma**, che può improvvisamente iniziare a camminare all'indietro, gioca con i minorenni e con i serpenti, riceve autobus pieni di bambini poveri e malati terminali con le loro famiglie, va con loro sulle sue giostre e sul suo treno nel suo terreno? E' anche maniacalmente seguito da una squadra di giovani agitati che sembrano fare un picchetto per uno sciopero e soggiornano incollati ai suoi cancelli, con qualche aggiunta di alcuni personaggi loschi, nascosti nei cespugli con i loro obiettivi costosi. Elicotteri delle news abitualmente adornano il cielo sopra la casa. Il vicino di casa dorme in una camera da letto con i bambini, con abbondante approvazione dei loro genitori, perché è incapace di dire di no a un bambino e questi non lo lascerebbe solo neanche per un regno.

    Se questo non è ancora abbastanza spiacevole, occasionalmente 70 poliziotti coraggiosi prendono d'assalto i cancelli, dopo di che il paese si immerge nella visione di racconti dell'orrore trasmessi sulle tv di tutto il mondo che narrano di come il vostro strano vicino di casa mostro ha torturato quei bambini malati terminali proprio sotto il naso dei loro genitori e fratelli, dei suoi tre figli e di circa 50 membri dello staff. Dopo circa un anno di queste storie della buona notte, i raccontatori di favole televisive improvvisamente smonteranno dalle ali del fantasma che hanno cavalcato per lanciarsi nell'indice d'ascolto che accade una volta ogni morte di papa, e vi informeranno solennemente che i racconti sono diventati fonte di ispirazione di un altro pezzo grosso, il procuratore del quartiere.

    Il vicino dovrebbe quindi abbandonare la Neverpossibleland (terra del mai possibile) e quelle piccole anime sfortunate da ora in poi moriranno senza la possibilità di andare sulle giostre con il freak che cammina all'indietro, ottenere un fegato nuovo o avere una canzone scritta da un genio musicale in memoria della loro breve vita. A meno che non la scriva e la paghi Pezzo Grosso, ma Pezzo grosso dice: "Non l'ho ascoltata [la canzone], non lo farei. Ho cose più importanti nella mia vita che ascoltare una canzone scritta da un tipo che tutti chiamano Wacko Jacko. Sapete, questo è come la penso".

    Teste Rasate
    Gli esseri umani crescendo vengono combinati, piegati e allevati in qualcosa che il loro possessore temporaneo immagina sia giusto, definito dalla casualità della geografia di nascita e variato dal danzare coperti di piume attorno a un pezzo di legno sanguinolento e decapitare animali, picchiare la fronte su superfici dure, indossare cravatte sotto teste quasi rasate, sposare un paio di centinaia di bambini o uccidere coloro la cui unica colpa è quella di essere nati in un altro luogo. Ognuna di queste cose rende un "buon" tipo di persona in una zona e un abominio in un altra.

    Le regole all'interno di ogni cerchia sono in contraddizione e creano confusione, ma sono anche sorprendentemente simili. Un corpo umano è professato come il più grande regalo della natura (o di quel centrotavola in legno), ma incarna desideri inconfessabili che devono essere soppressi, non importa qual è il danno mentale o riproduttivo. L'ego è la forza trainante per il successo dopo che sono state soddisfatte le necessità per la sopravvivenza, ma ci si deve comportare negandolo inesorabilmente. Un bambino, per dimostrare di meritare una carezza, deve professare di trovare piacere nell'immergersi in sangue e piume o nel picchiare la fronte ancora più forte o... scorrete la lista. Un desiderata di bugie e pretese è violentemente impiantato nel cervello di un bambino, eppure viene punito se sorpreso a dire una bugia. Il lusso di scoprire chi siete è fuori portata. La messa a punto avviene in incontri "giudicatori" in cui il pettegolezzo divertente su una persona assente insegna ai borghesi a nascondere tutta la verità su se stessi per controllare i danni al loro apparire in pubblico, la cosa a cui Michael Jackson probabilmente ha dato poca importanza per il suo lavoro a tempo pieno dall'età di cinque anni. A questo primo momento di coscienza, avendo dimostrato una capacità rara, è seguita l'enormità dell'accettazione sociale che nessun altro potrebbe conquistare per altri 50 o più anni; lui ha evitato a causa di questi mezzi un esercizio importante dal quale avrebbe imparato che l'unica scopo per un uomo che si circonda di bambini è fare sesso. Qualsiasi persona "normale" salvo Michael Jackson avrebbe saputo la risposta alla domanda: se una megastar, vulnerabile alle accuse - single, asessuato, noto per la beneficenza a favore dei bambini e con una "strana affinità", nel linguaggio dei media, o "amore" per loro, secondo le sue parole - stesse per diventare un bersaglio, quale sarebbe l'accusa? Ceeeerto...

    Il lusso di non preoccuparsi di adottare alcuni confini per il bene dell'accettazione sociale ha portato col tempo alla sconfitta in una guerra spettacolare con i media, che era al di là della riparazione con il contributo di una vittoria legale decisiva nel 2005.


    Bambino nel vaso

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    I bambini sono nati per sfidare l'imposizione sociale, percepire con i loro corpicini l'ingiustizia, la stupidità e la crudeltà del confinamento, in molti casi amplificate dalla bruttezza di una autocrazia nel paese, nel quartiere o in famiglia. Alla ricerca di una fuga infantile da tutti loro nella mia ossessione per la lettura, un giorno sono rimasta colpita dai comprachicos (compratori di bambini) ne L'uomo che ride di Victor Hugo. Questi uomini d'affari del 17° secolo mutilavano e sfiguravano bambini per esporli come fenomeni da baraccone, li mettevano in scatole (vasi in Cina) mentre crescevano, aggiungendo parti costrittive all'interno per mutilare la loro giovane carne; proprio come ogni supposizione e pregiudizio imposto su un bambino, che trasforma e piega la purezza, aggiunge ancora un'altra estensione per configurare un corpo fisico immaginario della nostra mente. La violenza devastante sull'essenza di un bambino, che lo spoglia senza sosta della propria consapevolezza e della percezione non giudicante, è una normalità di routine; il danno è invisibile e la deturpazione e la deformità prodotta non permetterà mai a noi, i bambini di un comprachicos, il fronzolo di sviluppare il potenziamento della nostra coscienza. Le sentenze inflitte annebbieranno le nostre menti e solo pochi riusciranno a fuggire per merito di poteri o circostanze insolite.


    - Sei una storpia?

    Stavo scrivendo al tavolo per disabili da Starbucks, visto che gli altri erano tutti occupati e il brusio del mio ufficio al piano di sopra non mi avrebbe permesso di scrivere. Un ragazzo ci stava chiaramente provando con me.

    - Lo siamo tutti
    - ?
    - La gente ama azzopparsi a vicenda, non è vero? Li fa sentire meno storpi...
    - Fai attenzione, questo è un segno di acredine
    - Chi se ne frega, dopo il bagno in questo fango...


    Ho guardato la pila di giornali vecchi di 10 anni sul processo a Michael Jackson sul mio tavolo, che provavo sdegno a toccare dopo averne sfogliati un paio, e ho ridacchiato, convinta che avevo appena ispirato una scena in una serie di "Come farsi lasciare in 10 secondi".

    Dopo aver sopportato le fruste del rifiuto sociale per non essere convenzionali, emerge per i bambini che ciò che è stato detto loro è davvero il modo più semplice e che la più piccola fluttuazione sarà dolorosamente condannata e ridicolizzata, trasformandoli poi in esecutori della volontà della società per fronteggiare la freschezza mentale di un altro bambino. A meno che un mostro raro non sostenga una passione non comune per resistere alla pressione e diventare il primo. Michael Jackson ha formato un ultimo esempio saliente del destino di un non compiacente. "Essere assalito fa male. Ti senti come se fossi uno spaghetto tra migliaia di mani. Ti strattonano e ti tirano i capelli. E ti sembra che in qualsiasi momento potresti essere fatto a pezzi". I suoi tentativi goffi e tardivi per compiacere il criminale sperando nella misericordia sono crollati sul suolo di un circo formato per trarre profitto dall'esibizione del fenomeno da baraccone.


    Pagato con milioni di anime

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    Vedere qualcuno essere libero non ci è di ispirazione, ma piuttosto ci inquieta. Essere pagato con milioni in denaro e anime per quello che aveva, il più grande talento di tutte le creature viventi, ha prodotto invidia e avidità, trasformando il suo ambiente circostante in un "nido di vipere", come lo hanno descritto quelli che lo circondavano. Ironia della sorte lui si è preso un boa e dei manichini per salvare se stesso dal dolore della solitudine. Che insulto verso di noi: l'amico più desiderabile sulla Terra ha preferito un serpente e dei manichini perché trattare con noi, adulti pretenziosi e con secondi fini, è intollerabile. Fino a quando ha fatto una scoperta: i bambini erano sinceri con lui. O almeno così ha voluto pensare.

    Una seria conseguenza dell'essere diverso è uno strumento ordinario di controllo della folla per la gestione della sommossa. Che cosa sarebbe di noi se ci dessero quella libertà? Probabilmente quelle scatole hanno un senso? Infatti un altro alto muro della scatola della società tenuto per Michael Jackson è stato formato dalle sue cicatrici dovute alle storie di preti, insegnanti e capi scout violenti.

    Stai giocando con la tua vita,
    questa non è verità o spavalderia
    Ti prenderanno a calci, poi ti picchieranno
    Poi ti diranno che è giusto.
    (da Beat It)

    Quell'accettazione sociale precoce, pagata dalla vittima dell'infanzia, non ha lasciato il giovane Michael senza cicatrici. Compresa una sessualità ferita per essere stato costretto ad assistere alla vita sessuale sfrenata della sua vasta famiglia di sesso maschile. Ma gli ha permesso un lusso molto più grande di quanto il denaro possa comprare - il non conformarsi come facciamo noi, i bambini dei comprachicos, il trasgredire le sfere sociali, catapultato dalla classe inferiore all'elite del mondo, che gli ha permesso di affrontare la costruzione dell'identità sociale, resistere alle pressioni e sviluppare il suo dono e la sua personalità. Per ridurre il peso dei freni violentemente imposti, volare più in alto, vedere oltre, essere meno cieco ed egoista - tutto quello che alla fine ha prodotto un umanitario su un'altra scala, che ha rivoluzionato la filantropia delle celebrità in generale; donando due milioni di dollari all'anno prima della prima accusa di molestie su minori nel 1993 e fra i 300 e i 500 milioni di dollari (stime diverse) durante la sua vita, visitando e riempiendo di regali, in gran parte senza essere visto in tv, i bambini di tanti ospedali e orfanotrofi quasi quanti i suoi concerti da solista. Aveva infatti meditato di seguire le orme di Madre Teresa, l'idea per cui era attaccato dalla stampa che cavalcava le sue ali.


    Menti Legali

    Ciò che è abbastanza per raggiungere un verdetto unanime della giuria su 10 accuse è abbastanza convincente per schierarsi con la giuria. Due umili menti di avvocati della difesa di fronte a un procuratore ossessionato-da-Michael-Jackson-come-una-ragazzina, con a disposizione una spietata macchina di potere dell'accusa e milioni di dollari da gettare nel forno: 70 poliziotti che perquisiscono la casa, pubblici ministeri che perlustrano il globo alla ricerca di vittime, tutto solo per il fastidio di sentir dire che l'imputato è un angelo. Ma non è solo la giuria che forma la mia mente.

    Due ulteriori considerazioni, una legittima, la seconda che offre la libertà di essere completamente ignorata in quanto non possiede alcuna realtà materiale.

    La prima è la ricerca, che include interviste con persone che hanno osservato in prima persona e resoconti e libri di giornalisti accusatori o distorti ma formalmente neutrali. Devo dire che non ho fatto molte ricerche sul partito del "pro", se non per confermare con controlli incrociati la catena di eventi e la credibilità delle fonti. La ragione per cui ho fatto ricerche solo su resoconti e documenti delle parti accusatorie è stata l'esigenza di trovare qualcosa, qualsiasi cosa, che non poteva essere capovolta da un controinterrogatorio in tribunale, in quanto entrambi i casi del 1993 e del 2005 di Michael Jackson non avevano nessuna prova fisica a supporto. Nella mia iniziale carriera come avvocato della difesa l'aula di tribunale mi ha insegnato ad anticipare come una testimonianza può funzionare nel controinterrogatorio. Non ne ho trovata una che poteva stare in piedi di fronte a una difesa. Dopo essere arrivata a questa conclusione non c'era molto di razionale nel cercare un'argomentazione a difesa.

    Alle aule di tribunale piace in particolare esaminare un personaggio. Ed ecco quello grosso: la storia del convenuto di una massiccia beneficenza invisibile, con abusi su minori lontani dal suo essere come un universo alternativo. Sognare di avere figli propri, un personaggio estremamente dolce e sensibile tanto da aver costruito letti ospedalieri camuffati per i bambini malati terminali nelle pareti del suo cinema privato. Come potrebbe venire in mente una simile idea? Che tipo di mentalità? Certo, stravagante. Il volto dell'umanità non sarebbe quello di celebrità che utilizzano la disperazione dell'Africa per promuovere la loro immagine servendo porridge per un video se i freak avessero avuto la possibilità di sopravvivere con noi.


    La colpa di Salieri

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    La seconda, quella che può essere ignorata, ma che mi ha impedito di cadere troppo facile preda della copertura mediatica, è l'arte. Immaginate l'arte di un genio creata su menzogne ​​e inganni. C'è qualche dubbio che Michael Jackson sia un genio? Definire gli standard, cambiare la cultura, annullare i confini di razza e nazioni e lasciare un'impronta su ogni artista e ogni tipo di pubblico potrebbe essere preso come definizione. Dopo che la polvere si deposita, l'artista i cui sforzi umanitari in gran parte sono diventati la sua arte emergerà alla vista. Chi altro avrebbe girato video musicali da milioni di dollari per mostrare non le sue pose sexy, ma le devastazioni del mondo, dalla morte per fame dei bambini a causa del nazismo, senza una sola immagine dell'amato se stesso? La sua arte è la sua essenza, egli è la sua incarnazione. Non sarebbe un genio altrimenti.

    La nube delle accuse oscene oscurerà l'immagine di Michael Jackson. Quelli che credono nell'innocenza la vedranno come un'aureola di martire, il partito opposto maledirà la nube che lo ha portato lontano dal marcire in carcere. Con il tempo l'arte di Michael Jackson vincerà per lui tutte le battaglie che ha perso durante la sua vita. La razza umana probabilmente prenderà sulle sue spalle un altro senso di colpa a causa dei suoi Salieri. Il Salieri di questa storia vivrà una vita comoda, proprio come quello reale. Le uniche situazioni difficili che di solito i Salieri incontrano è sentire la musica del loro Mozart da ogni finestra, cosa che rammenta loro che saranno ricordati come quelli che hanno strozzato quei suoni disumanamente talentuosi. Ehi Salieri, non senti il ritmo?


    *Nel dramma Mozart e Salieri di Alexander Pushkin, opera di Nikolai Rimsky-Korsakov e il film Amadeus di Milos Forman, Salieri era un aguzzino ossessionato che ha portato Mozart alla tomba precocemente avvelenandolo e convincendo l'imperatore romano che la sua musica era inutile.

    **Ghost è un cortometraggio del 1996 interpretato da Michael Jackson dove è rappresentato come un fantasma solitario che vive in un castello e spaventa la gente del villaggio.


    Lo sapevate?

    Michael Jackson invitava a casa sua e andava a trovare negli ospedali bambini malati terminali per soddisfare il loro ultimo desiderio di incontrarlo e ad aiutare le loro famiglie. Uno di loro, Gavin Arvizo, miracolosamente guarito dal cancro al quarto stadio dopo questo, è diventato l'accusatore di molestie su minori nel processo del 2005 che, alcuni suggeriscono, è costato a Michael Jackson la sua vita.

    Lo sapevate?

    Quattro anni prima della prima accusa contro Michael Jackson di molestie su minori la Childhelp USA, la più grande fondazione contro gli abusi su bambini, aveva fondato il "Michael Jackson International Institute for Research On Child Abuse" per i suoi contributi.


    Traduzione di 4everMJJ MJFS

    Edited by ArcoIris - 1/4/2018, 01:42
     
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    "Invincible"

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    Analisi straordinaria. Per interesse personale e professionale ho avuto modo di entrare in piccola parte nello studio dell'abuso infantile e dei processi che lo scatenano e ne conseguono. Quattro volumi di più di 200 pagine l'uno sono alcuni dei testi che ho avuto modo di leggere per cercare di capire il "fenomeno".
    Prima di tutto di base secondo me è fondamentale pensare alla mente infantile come una lavagna bianca. Un bambino non ha pregiudizi, non ha limitazioni, non ha "Giusto e Sbagliato". Dipende tutto dagli adulti. Per questo l'infanzia a mio avviso è quanto di più fragile e delicato ci sia come fase di vita. La gestione dell'infanzia fatta da un adulto crea l'uomo di domani.
    Insegnate ad un bambino l'Amore senza differenze(culturali, sociali ecc) e sarà un uomo di Pace.
    Come ben sapete l'abuso è un universo, anzi un buco nero nel quale il bambino viene gettato e che presenta una vastità di sottospecie che vanno dall'ncuria verso il minore alle lesioni fisiche di vario tipo.
    L'alta recettività che ha il bambino nell'infanzia di ciò che lo circonda e di ciò che gli succede, lo rende particolarmente vulnerabile.
    In questo contesto far del male al bambino in modo sistematico, ad esempio porterà lo stesso a considerare la cosa come normale e poi a ripetere a sua volta quanto subito da adulto.
    Pur provando una serie di emozioni negative, l'abusato può non trovare la forza (la maggior parte delle volte) per uscire dalla situazione perchè vittima oltre dell'abuso anche del condizionamento psicologico che si instaura.
    Sensi di colpa, vergogna, paura dell'abbandono, paura di non essere creduto sono alcuni dei tanti meccanismi che si insinuano nella mente infantile e ne fanno scempio.
    Da qui per effetto contrario ed opposto partono i cosidetti "meccanismi di difesa" una delle cui forme forse per tutti è la più conosciuta Sindrome di Stoccolma (presente anche in casi di traumi in adulti comunque) in cui il minore arriva a difendere e accettare come normalità le azioni dell'abusatore.
    Ma la cosa significativa è che IN OGNI CASO qualsiasi sia il meccanismo di difesa messo in atto (negazione, rifiuto ecc) i segni sono manifesti, si rendono evidenti tra l'evento e l'adolescenza e si concretizzano con comportamenti "anomali" in età adulta.
    Ma ciò non significa che tutti i bimbi abusati diventano abusatori a loro volta ma esattamente l'opposto magari, come reazione di compensazione.
    In questo secondo me stà la particolarità così evidente e mai compresa di Michael. In questo la sua condanna agli occhi del mondo.
    Non abbiamo saputo comprendere la cicatrice spropositata che si è formata in lui causata da quanto si dice nell'articolo ( e secondo me anche da altro che non sapremo mai) e lo sforzo immane che come anima, come creatura egli ha fatto per non ripetere egli stesso ciò che aveva subito.
    Il confine fra bene e male è una linea sottile, come detto ci sono paesi dove quello che per noi è crudeltà (es certi riti di iniziazione) per loro è necessario e normale. Ma qui non si parla di questo. Non c'è nulla di normale in ciò che ha vissuto Michael (ma probabilmente Joe stesso fu a sua volta vittima) ma neppure è normale in una situazione come la sua diventare lo straordinario uomo che egli è. Ancora mi chiedo come questo non sia stato visto e compreso, come potevano quegli occhi limpidi e puri non respingere alla prima occhiata l'idea che appartenessero ad un uomo capace della malvagità che gli veniva attribuita.
    E qui torna l'altra parte dell'articolo qui sopra:
    la mentalità diversa deve essere per forza stravagante, deve essere per forza sbagliata, deve essere isolata e se possibile annientata o costretta all'auto annientamento (ancora meglio, non ci si "sporca le mani").
    Nessuna mentalità, per quanto elevata, perchè parla di Amore universale, di Pace di Fratellanza può essere considerata normale o peggio eccezionale e da seguire in un mondo dove gli interessi economici non si relaizzano sotto quei principi.
    Nessun corpo, nessun uomo, dai tempi di Cristo, che abbia provato nel corso dei secoli a diffondere questi concetti, è stato accettato, ascoltato e lasciato vivere alla luce del sole, libero.
     
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    "The King of Pop"

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    Sai Anda.. ho sempre pensato che Michael avesse avuto un infanzia infernale.. ma se mi giro un attimo e penso alla mia , che in gran parte ho cercato di rimuovere( a ragion veduta) non mi sembra sia stata affatto una passeggiata..
    Ovviamente non sto facendo alcun confronto fra me e Michael.. intendiamoci.
    Volevo solo introdurre il concetto legato anche alla percezione del bambino.
    La psicologia che segue l'ordinamento Freud ad esempio, sostiene che tutti i bambini sono uguali, non hanno una personalità, non hanno un carattere.. non hanno niente.. l'impatto con cui percepiscono il mondo, fatto delle sue mille componenti e sfumature, sin dal primo attimo ne forgia tutto il resto..

    Non so quanto essere daccordo con questo.. non lo sono del tutto.. cioè non si nasce come amebe.. o i talenti innati davvero non si spiegherebbero.. ma che ci sia appunto una differente percezione sin da subito.. ah beh questo è sicuramente vero.
    ma da cosa è data la diversa percezione.. proprio da un intriseca maggiore o minore sensibilità, emotività etc etc..
    Tornando a Michael.. non è stato l'unico a passare quello che ha passato da piccolo.. è toccato a tutti i suoi fratelli.. ( forse in modo diverso alle sorelle..) eppure.. la brutalità di questo tipo di violenza psicologica ha avuto un impatto diversissimo in ciò che ognuno dei fratelli è poi diventato.. e non mi riferisco a cosa sono diventati pubblicamente.. ma a cosa sono diventati come persone, come hanno gestito quel genere di abuso, quanto ne hanno sofferto.. ect.

    Poi c'è da valutare il contesto socio-culturale.. anche quello ha un significato importante.. e non perchè voglia giustificare il padre.. o sottovalutare la madre.. affatto.. ma è parte sostanziale..

    Riguardo il resto invece... La diversità è sinonimo di stranezza.. la stranezza, non risponde alle regole della normalità.. non si sa cosa mai potrà fare.. non è gestibile.. e se non si può gestire.. è pericolosa.. temibile.. e va distrutta..
    Quanti casi nella storia dell'uomo? Abbiamo perso il conto..
    Ma succede solo ai grandi? macchè...
    Un esempio diverso.. come sono percepiti da alcuni .. i cambiamenti.. Temuti... e perchè? perchè.. non si conoscono.. e se non si conoscono.. non si possono controllare.. non si può più sapere a cosa si andrà incontro e cosa invece si potrà perdere.. pertanto la reazione ai cambiamenti.. è prima vissuta male e poi.. viene osteggiata con voce sempre più grossa.. sino alla vemenza.. a volte..

    E' la stessa cosa.. lo stesso tipo di reazione.. verso il " diverso".. non trovi?
    Per alcuni.. il concetto è chiarissimo.. il controllo delle masse implica che queste masse.. debbano restare nell'ignoranza, nell'inganno.. nell'illusione di una finta libertà.. altrimenti come sarà mai possibile continuare a sfruttare popolazioni, terreni.. e crearsi nuove fonti di guadagno a discapito di salute, vita, lavoro, famiglie ,case.. della massa?
    Ma molti altri inconsapevoli.. sono soggetti ad avere gli stessi meccanismi.. anche se non con fini lucrativi nei confronti di nessuno.. ma scattano come molle..e si lasciano aizzare contro il " mostro"..
    Chissà se riesco a spiegarmi..
    Mi fermo.. credo di aver già fatto un post chilometrico..
     
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    "Invincible"

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    Assolutamente d'accordo con te!!!
    Per darti un esempio dell'impatto che su di me hanno avuto i traumi vissuti ti posso dire che dicevo oggi a mio figlio che dai 6 ai 9 anni io sono rimasta sempre a 18 Kg! Per me il cibo non aveva sapore, significato era una cosa che non consideravo ma lo facevo dalla nascita (la gravidanza di mia madre è stati per molti aspetti terribile) segno che avevo già segni di "sofferenza".
    Ma per esempio con tutto quello che ho vissuto sono riuscita a sviluppare un'alimentazione normale, non ho disordini alimentari il che significa che le circostanze degli anni successivi mi hanno permesso di reagire in un modo positivo ai problemi.
    Non intendevo i bambini secondo Freud, ma come tu dici..senza preconcetti o "barriere" che si innalzano nel tempo.
    E poi sì: credo anch'io ci siano gli inconsapevolio dormienti come li chiamo io. Quelli che sono inquadrati in una mentalità che magari non condividono ma subiscono.
    Forse io sono disincantata e svezzata ai cambiamenti, li ho "subiti" da piccola per quello che succedeva per cui non ci vedo ciò che agli altri fa paura ma come fonte di rinnovo e progresso e condivisione positiva, ma forse a me è andata bene alla fine delle cose....
     
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8 replies since 3/11/2013, 01:46   536 views
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