Michael Jackson - L'Artista e la sua Genialità

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    Il volto umano dell'Innovazione: MICHAEL JACKSON


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    Juan Tena Martín
    26 Aprile 2010

    L'innovazione è un cambiamento per raggiungere una maggiore perfezione di ciò che è innovativo: la creazione di un prototipo. Ci sono delle novità che garantiscono la conoscenza, la comprensione e il gusto per un certo tipo di musica ed i loro autori e performer. Innovazione che fa scattare l'industrializzazione e la commercializzazione dei beni, intesa come bene culturale nel suo duplice aspetto come contenuto e involucro.

    Il videoclip, ovvero il breve musical creato come una promozione di un disco o CD avvalendosi per la sue produzione con le tecniche del cinema è una vera innovazione, non solo una novità nel settore della musica per molti gruppi, ma della televisione e ultimamente di Internet.
    Il primo cortometraggio musicale creato come promozione di un album è stato 'Bohemian Rhapsody' dei Queen, realizzato nel 1975 da Bruce Gowers, e su cui ha collaborato Freddie Mercury, anche se questo cammino lo avevano iniziato i Beatles nel 1966 con un video clip per promuovere le loro canzoni 'Paperback Writer' e 'Rain'. Ora, il primo corto musicale ( in senso letterale ) è stato eseguito dal cantante Carlos Gardel, che nel 1930 ha girato una serie di cortometraggi musicali.
    Tuttavia, il prima e il dopo del videoclip è stato il lavoro del recentemente scomparso Michael Jackson con il suo celebre 'Thriller' ', un lungo videoclip puramente cinematografico diretto da John Landis e rilasciato nel dicembre 1983.
    L'innovazione di 'Thriller' è quella di aver creato un prodotto che è andato oltre la semplice promozione musicale. Jackson ha voluto creare la storia e dare un senso visivo alla musica.
    Il risultato di questa idea era di produrre un corto di 14 minuti sulla base della migliore scuola di musical. Poi sono arrivati i videoclip di 'Smooth Criminal' ( considerato il migliore di tutti i tempi ) e 'Bad'.

    Mai prima d'ora la scena musicale ha avuto un artista più innovativo nello sviluppo e nella produzione di videoclip : innovazioni visive, trama, scenario, style, tecnologia, coreografia e musica: fusione di soul e funk con musica da discoteca e poi dance, o hard dance; soul e funk con l'hip hop, nuovo stile chiamato 'new jack swing' (fusione di suoni soul classico e hip hop ).
    Jackson ha anche “praticato” il rock and roll duro attraverso i suoi contributi al hard rock.

    Le innovazioni nell'arte della danza non sono minori, il più famoso e popolare è la camminata lunare ( moonwalk ), in base al modo in cui i bambini usano muoversi in strada. Nell'album 'Bad' , Jackson ha introdotto l'ormai famosa simulazione dell'assenza di gravità in un ballo in 'Smooth Criminal'. Per questo motivo disegnò una scarpa speciale per facilitare l'inclinazione in avanti del ballerino.
    Non direttamente legato allo spirito di innovazione, ma essenziale per raggiungere i suoi numerosi archetipi nella danza, il concetto di videoclip e la performance vocale, devo dire che Michael Jackson era un cantante che aveva un registro di voce poco comune: quattro ottave, cioè i registri della voce di un baritono, tenore controtenore, tutti e tre.

    Jackson inoltre era dotato di un udito assoluto, che è la scarsa capacità che alcuni artisti hanno per identificare per nome una nota musicale senza l'aiuto di una nota di riferimento ( il LA di 440 vibrazioni al secondo, che è quello utilizzato per la masse orchestrali, per esempio) , ed essere in grado, al tempo stesso, di cantare con precisione una nota senza alcun suono di riferimento, qualcosa di veramente difficile che era solo alla portata di alcuni musicisti classici ( Beethoven , Bach, Mozart ... ) e dei direttori d'orchestra.

    Michael Jackson incarna il vero spirito di innovazione.
    Innovazione con un volto umano, senza il quale la danza urbana di oggi non sarebbe stata possibile, né i clip video di oggi e molte altre cose. L'innovazione non è solo un concetto, un manuale, una politica, un programma; l'innovazione è soprattutto l'atteggiamento di uno spirito determinato a cambiare il proprio mondo attraverso mezzi disponibili e accessibili : tecnici, scientifici, letterari, economici ...

    Fonte: http://tributomj.com/blog01/2010/04/26/el-...ichael-jackson/
    Traduzione: ArcoMJ - MJGOLDWORLD


    El rostro Humano de la Innovación: MICHAEL JACKSON
    La innovación supone un cambio y un avance en la mayor perfección de lo innovado: es la creación de un arquetipo. Hay innovaciones que facilitan el conocimiento, la comprensión y el gusto por cierta música y sus autores e intérprete. Innovación que dispara la industrialización y comercialización de la mercancía, entendida como un bien cultural en su siempre doble aspecto de contenido y envoltorio.

    El video clip, es decir el corto musical creado como promoción de un disco o cederrón valiéndose para su producción de las técnicas propias de la cinematografía es una auténtica novedad, una innovación dentro no sólo de la industria discográfica de numerosos grupos, sino televisivas y, últimamente, de la Internet.

    El primer corto musical creado como promoción de un disco fue Bohemian Rapsody de Queen, realizado en 1975 por Bruce Gowers, y en el que colaboró Freddie Mercury, aunque este camino lo habían iniciado ya los Beatles en 1966 con un video clip para promocionar sus canciones Paperback Writer y Rain. Ahora, el primer corto musical propiamente dicho fue el realizado por el cantante Carlos Gardel, que en 1930 filmó una serie de cortos musicales.


    Sin embargo, el antes y el después de los video clip ha sido obra del recién fallecido Michael Jackson con su famoso Thriller, un largo video clip puramente cinematográfico dirigido por John Landis y estrenado en diciembre de 1983.

    La innovación de Thriller, consintió en crear un producto que fuera más allá de la mera promoción musical. Jackson quería crear historia y dar sentido visual a la música. Fruto de esa idea fue la producción de un cortometraje de 14 minutos basado en la mejor escuela del musical. Luego vendrían los video clip Smooth criminal (considerado como el mejor de toda la historia) y Bad.

    Nunca hasta hoy el panorama musical había tenido un artista más innovador en el desarrollo y producción de video clips: innovaciones visuales, argumentales, estilísticas, tecnológicas, coreográficas y musicales: fusión de soul o funk con música disco y luego con dance, o hard dance; soul o funk con hip hop, estilo denominado new jack swing (fusión del sonido soul clásico e hip hop). Jackson también practicó el rock and roll duro, mediante sus aportaciones al hard rock.

    Las innovaciones en el arte del baile no son menores, el más conocido y popular es el paso lunar (moonwalk), basado en la forma que los niños tienen de moverse en la calle. En el álbum Bad, Jackson introdujo la ya famosa simulación de la falta de gravedad en un paso de baile en la canción Smoth Criminal. Para ello diseño un calzado especial que facilitaba la extremada inclinación del bailarín hacía adelante.

    No directamente vinculado al espíritu innovador, pero sí esencial para alcanzar sus múltiples arquetipos en el baile, el concepto de los videos clip y en la interpretación vocal, hay que decir que Michael Jackson era un cantante que tenía un registro de voz muy poco común, abarcaba cuatro octavas, es decir los registros propios del barítono, el contratenor y el tenor, los tres. Además Jackson estaba dotado de oído absoluto, que es la escasísima habilidad que algunos artistas tienen de identificar una nota musical por su nombre sin necesidad de ayudarse de una nota de referencia (el La de 440 vibraciones por segundo que es la que se utiliza para la afinación de las masas orquestales, por ejemplo), y ser capaz al mismo tiempo de producir con exactitud una nota cantando sin ninguna referencia sonora, algo verdaderamente difícil y que sólo estaba al alcance de algunos músicos clásicos (Beethoven, Bach, Mozart...) y directores de orquesta.

    Michael Jackson encarna el verdadero espíritu innovador. La innovación con rostro humano sin la que el baile urbano actual no hubiese sido posible, como tampoco los video clip de hoy día y tantas otras cosas más. La innovación no es sólo un concepto, un manual, una política; un programa, la innovación es ante todo la actitud de un espíritu decidido a cambiar su mundo valiéndose de los medios disponibles y a su alcance: técnicos, científicos, literarios, económicos...


    Edited by ArcoIris - 5/4/2018, 01:47
     
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    Grazie per gli splendidi articoli Arcoiris
     
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    Grazie di cuore Arco per questi splendidi articoli.
     
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    UN ESTRATTO DEL LIBRO: MICHAEL JACKSON por Patricia Godes y Ramón Godes. 1996.

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    Il Vero Michael Jackson

    L'intero pianeta lo conosce per i suoi trionfi e sono centinaia di milioni i dischi venduti. Si tratta di uno degli uomini più ricchi, famosi e ammirati al mondo, e questo non si perdona. Migliaia di voci strane, disinformazione e mezze verità appaiono costantemente sui media con il solo scopo di screditare colui che è senza dubbio il più importante cantante nella storia.

    Non parliamo di operazioni di plastica né del suo particolare zoo,The Elephant Man o di Elizabeth Taylor. Parliamo della sua musica soltanto. Una trentina di album in venticinque anni è un lavoro solido. Troppo forte per farlo cadere a pezzi a causa di gelosi capricci di giornalisti in cerca dello scandalo pubblicizzando presunte eccentricità.

    La stampa non parla mai della musica di Michael Jackson. Ma in realtà è un artista sempre irrequieto e impegnato a continuare a crescere musicalmente. Dobbiamo far sparire la coltre di fumo che oscura le grandi qualità della sua personalità creativa. Con un'analisi approfondita della sua traiettoria, appare un nuovo Michael Jackson molto diverso da quello raffigurato da giornali, riviste e televisione.
    Un Michael Jackson molto più bello, molto più interessante e, soprattutto, molto più prezioso. Questo è il vero Michael Jackson, l'unica cosa da considerare, che continuerà a vivere anche quando la sua manipolata fisionomia avrà cessato di essere con noi ...

    Fonte: La Corte del Rey del Pop
    Traduzione: ArcoMJ - MJGW

    Edited by ArcoIris - 5/4/2018, 01:49
     
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    Grazie dell'estratto Arcoiris, mi pare però che il libro non sia stato tradotto in Italiano
     
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  6. Elisajackson89
     
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    Grazie mille per questo estratto,da questo estratto sembrerebbe un libro molto interessante peccato che in italiano non ci sia.
     
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  7. streaker
     
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    Bisogna vedere un po' tutto il libro, perchè solo un estratto non si può mai sapere.
    A volte appositamente si scrive qualcosa di compiacente per i fans, così "tutti" lo comprano, poi magari ti ritrovi le peggio imprecisioni e cose anche negative.
    A volte ho trovato, a mio parere, è solo un mio parere, persone diciamo discutibili che inizialmente parlavano bene di MJ, poi dopo un po' iniziavo a dire le peggio sciocchezze, però quest'ultime che si erano "fregiate" del titoli di persone informate di MJ, venivano intervistate, finivano in TV, oppure iniziavano poi a scrivere articoli sulle riviste.
    Bisognerebbe capire chi è questa persona che scrive questo libro.
    Io ho i miei dubbi...
     
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    CITAZIONE (streaker @ 22/9/2013, 13:59) 
    Bisogna vedere un po' tutto il libro, perchè solo un estratto non si può mai sapere.
    A volte appositamente si scrive qualcosa di compiacente per i fans, così "tutti" lo comprano, poi magari ti ritrovi le peggio imprecisioni e cose anche negative.
    A volte ho trovato, a mio parere, è solo un mio parere, persone diciamo discutibili che inizialmente parlavano bene di MJ, poi dopo un po' iniziavo a dire le peggio sciocchezze, però quest'ultime che si erano "fregiate" del titoli di persone informate di MJ, venivano intervistate, finivano in TV, oppure iniziavano poi a scrivere articoli sulle riviste.
    Bisognerebbe capire chi è questa persona che scrive questo libro.
    Io ho i miei dubbi...

    :quoto: Un esempio abbastanza lampante fu il Rabbino Shmuley( ne ha scritti addirittura due ma con il secondo libro non mi ha fregato :D ) .. e pensi, è un rabbino.. magari sarà sincero. E le anteprime, sapendo che c'erano inoltre delle registrazioni di interviste con Michael sembrava niente male.
    Poi invece abbiamo amaramente scoperto che un uomo che deprecava la fama il successo e quant'altro, era poi in ogni tv per vendere il suo libro conferenze spettacoli.. davvero iperdeprecabile ( e una coerenza strepitosa no?) ma quello che è peggio è che per tutto il libro non fa che prenderti il nervoso. Non la dove ci sono le semplici parole di Michael incise su nastro ma dove si erge a critico dell'uomo e in sostanza lo fa per tutto il tempo.. con una mancanza di lungimiranza davvero patetica.
    Con quale diritto poi .. ancora devo capirlo.

    Questo solo per dire che di libri su MJ ne girano davvero tantissimi.. non sempre le premesse poi soddisfano le aspettative :)
     
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  9. Elenajackson777
     
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    Grazie mille Arco per tutti questi articoli :)
     
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  10. LADYDARBANVILL87
     
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    Testimonianze stupende , Michael era un vero angelo su questa terra ,peccato che i suoi fratelli non abbiano preso esempio da lui .Ora capiscono perchè era tanto amato dalla gente ovunque andasse ,in tutto il mondo. Aveva un cuore grande come l'oceano.
     
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    Michael è unico e nessuno sarà mai come lui, grazie per le splendide testimonianze Arcoiris
     
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    «Il Dna musicale di Jackson in ogni stile, compreso il rock»

    L'autorevole critico musicale americano: «Michael è stato anche il più grande ballerino dai tempi di Fred Astaire»

    13 luglio 2009
    Parla Jon Pareles, musicologo laureato a Yale e chief music critic del New York Times

    NEW YORK – «Michael Jackson è stato un genio sofferente e creativo, destinato a lasciare un’impronta superiore persino a quella dei Beatles e di Bob Dylan». Parla Jon Pareles, musicologo laureato a Yale e chief music critic del New York Times, considerato il più autorevole critico musicale americano. Adesso che il circo dei media scatenato dalla sua morte si è finalmente placato e le troupe televisive di mezzo pianeta sono tornate a casa, Pareles spiega al Corriere.it quella che secondo lui sarà l’eredità musicale del Re del Pop.

    «Dopo 27 anni, Thriller influenza ancora la musica di oggi e ogni Boy Band contemporanea lo studia e lo imita. La maggior parte del rhythm and blues (R&B) e dell'hip-hop è influenzato dai ritmi elettronici di quell’LP».

    A quali artisti si riferisce?
    «Justin Timberlake, Robin Thicke, Ne-Yo e Rihanna tanto per citarne alcuni. Jackson è stato il primo ad abbinare ballate vocali fluide e melodiche a ritmi di sottofondo elettronici e frammentari, tipici del R&B di oggi. Dopo 20 anni Wanna be startin’ something scatena ancora le piste da ballo. Il suo DNA musicale è virtualmente presente in ogni stile, compreso il rock».

    Anche nelle band più nuove?
    «Usher e Ginuwine sono una versione gioiosa di Michael Jackson; altri artisti si ispirano a lui ma sono più “machi”, tutti lo hanno studiato. Per capire l’importanza di Jackson basta osservare il numero delle band che lo imitano rispetto ai Beatles. Oggi l’hip-hop è il linguaggio internazionale della musica, non il pop inglese».

    E quale eredità ci lascia nella danza?
    «E’ stato il più grande ballerino dai tempi di Fred Astaire e Bill “Bojangles” Robinson. Michael li aveva studiati, insieme a Charlie Chaplin - la canzone Smile dell’album HIStory fu scritta da Charlot - alle danze africane e alla break dance. Su Youtube gira un video dove artisti Vaudeville, quali Robinson e Sammy Davis Jr. fanno il back slide: il vero antesignano del moonwalk. Tutti usano ancora questi passi, anche nei film di Bollywood».

    Come spiega il suo appeal internazionale?
    «Jackson è partito come artista Vaudeville, che stupiva gli spettatori ogni volta che saliva sul palco per cantare e ballare dal vivo. Ma poi ha capito che per diventare una star globale doveva offrire le proprie performance anche in video. Si è messo a studiare tutti i musical di Hollywood, da Singing in the Rain a Westside Story, dal quale ha tratto ispirazione per il suo Beat It. Grazie ai video, Jackson è accessibile ovunque, dal Malawi, all’Indonesia, all’Argentina».

    Quindi era una persona molto studiosa?
    «Nessun artista viene fuori dal nulla e certamente Michael Jackson era uno studente zelante. Ha studiato tutto quello che Hollywood ha prodotto musicalmente».

    Chi ha più influenza oggi a livello internazionale: Michael Jackson o Bob Dylan?
    «Il ritmo viaggia meglio delle parole e non teme barriere linguistiche: le canzoni che fanno ballare, lo fanno ovunque. Dylan arriva al cuore con la poesia, che non viaggia allo stesso modo. Anche se erano calate in USA, le vendite degli album di Jackson continuavano a salire nel resto del mondo. La chitarra folk e la musica ispirata al blues di Dylan sono per le generazioni più vecchie, mentre i suoni elettronici e sintetici di Jackson hanno più appeal sui giovani».

    Michael Jackson avrà un posto accanto ai grandi della musica, da Sinatra a Elvis ai Rolling Stones?
    «Certamente. Soprattutto tra le generazioni più giovani. La musica che ti colpisce tra i 10 e i 30 anni è quella che ti resta».

    Perché le generazioni meno giovani non lo apprezzano?
    «Perché la musica è generazionale e ti trafigge quando sei giovane e i tuoi ormoni sono in subbuglio. Sinatra è stato l’idolo dei miei genitori, Bob Dylan dei Figli dei Fiori, Jackson dei ragazzi degli anni ‘80: cantava le loro canzoni, li accompagnava nelle danze, era il sottofondo delle loro feste e dei loro amori. E’ giusto che i Baby Boomers siano affezionati ai loro artisti, ma la musica non finisce quando uno compie 30 anni».

    È vero che le sofferenze personali di Jackson hanno contribuito al suo successo?
    «Dalla sua voce emergono vulnerabilità e dolore e questo affascina la gente. Se uno ascolta attentamente Wanna be startin’ something, o Billy Jean, capisce che la sua non è la voce calda e melodica di Sinatra. E’ il paradosso di un artista straordinario e allo stesso tempo sofferente che gli ha portato un successo tanto eccezionale».
    Questo tormento interiore è anche la causa ultima della sua morte?
    «Purtroppo sì. Odio pensare che tutti gli artisti debbano essere sofferenti, ma nel suo caso il mix di talento sublime e personalità problematica lo hanno reso famoso in tutto il mondo».

    Cosa pensa del video delle prove per il concerto realizzato due giorni prima della morte?
    «Mi sembra che Jackson volesse reinventarsi come una sorta di figura storica: un attivista per i diritti umani che invoca Martin Luther King. Il suo sogno commerciale di avere tutto il mondo come audience può anche essere letto come un desiderio di pace e fratellanza universali: un’utopia senza razzismo o rivalità tribali».

    Fonte: Il Corriere della Sera

    Edited by ArcoIris - 24/4/2017, 00:30
     
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    Tratto dal libro " The Michael Jackson Scrapbook "
    Weldon McDougal - 1984

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    ... The Jacksons fecero una bella esibizione per Berry. Li condusse in studio per registrare un album. Berry ha co-prodotto " I Want You Back ", quindi sapevo che erano sulla strada giusta. Se Berry co- produceva un album, lo seguiva ..

    E per quanto riguarda la storia di Diana Ross che ha scoperto i Jackson, mi ricordo di un incontro di lavoro in cui abbiamo parlato di quello che potevamo fare per pubblicizzare i Jackson 5.
    Berry aveva una riunione del personale e venne fuori l'idea che sarebbero diventati i protetti di Diana Ross. Hanno potuto [con questa premessa ndr] partecipare a programmi nazionali come 'The Hollywood Palace' e 'The Ed Sullivan Show'.
    Se andavi da Ed Sullivan, iniziavi a vendere dischi. Non so neppure se Diana Ross li ha mai visti in un talent show, ma so che abbiamo avuto molti incontri per promuovere i Jackson 5 più di quello che eravamo abituati a fare con altri eventi.
    Diana Ross li ha aiutati enormemente grazie alla sua fama. Hanno pubblicato " I Want You Back ", in tre mesi, nel 1969 .

    Dal mio punto di vista, Michael è sempre stato in prima linea. Al resto dei fratelli piaceva così.
    Non volevano essere davanti. Michael è sempre stato il leader sul palco.
    Ma quando cantava Jermaine, Michael faceva un passo indietro. Sapeva come scomparire e dare ai fratelli il suo spazio. Non che lui monopolizzasse lo show. Alla gente piaceva la sua personalità e il modo di esibirsi, perché lo faceva senza mostrare il suo ego.
    Michael è sempre stato il più energico ed emozionante. Faceva molte cose...le giravolte, il modo in cui cantava le canzoni ... Quando la canzone finiva, era già pronto per cantare la prossima. Retrocedeva di un passo, si inchinava ed era pronto. Nemmeno aspettavano gli applausi, andavano direttamente al brano successivo .

    MMR
    Fonte: Pagina Sociale La-Comunidad-De-Michael-Jackson
    Traduzione: ArcoMJ - MJGW

    Edited by ArcoIris - 5/4/2018, 01:51
     
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    Michael è sempre stato timido e modesto per non oscurare i fratelli, grazie per la splendida testimonianza Arcoiris
     
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    C'è una ragione perché Michael Jackson è chiamato The 'King Of Style'
    29/08/2013

    Michael Jackson si è guadagnato il titolo di "icona di stile" proprio nel momento in cui ha rubato i riflettori come vocalist dei Jackson Five. Il giovane prodigio musicale, che proveniva da Gary, Indiana, ha catturato i nostri cuori con la sua voce levigata, il luminoso sorriso e la pettinatura afro. Abbigliato in appariscenti abiti anni '60 ( camicie floreali e pantaloni a zampa di elefante) Jackson è riuscito ad aggiungere qualche tocco in più nelle grandi tendenze del decennio.
    Imbarcatosi nella carriera di solista nel 1971 con la bellissima e straziante "Got to Be There" e poi con il suo album di vero debutto "Off The Wall", Jackson avrebbe continuato a fare importanti “dichiarazioni” nella moda.
    Dal momento in cui il mondo ha visto per la prima volta il moonwalk in spessi calzini bianchi e mocassini e da quando ha detto "Beat It" nella sua giacca di pelle rossa, M.J. non ha più conosciuto limiti nello stile.


    Little Brother, Big Style
    o-MICHAEL-JACKSON-STYLE-570

    Dancing Machine
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    Bow Tie Beau
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    The Cold Shoulder
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    Heavy Artillery
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    All Buckled Up
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    Packing Heat
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    Courtroom Chic
    o-MICHAEL-JACKSON-STYLE-570_6

    www.huffingtonpost.com/2013/08/29/m...michael-jackson
    Traduz. MJGW

    hanno lasciato fuori l'era History.. NO PROBLEM... ce l'abbiamo in casa!! :ehsi:


    Edited by ArcoIris - 27/6/2018, 04:16
     
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