13 Giugno 2005 - 13 Giugno 2015 (Michael Jackson : INNOCENT 10th - FOREVER)

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    13 Giugno 2005

    Il verdetto Michael Jackson
    di David Walsh - 15 giugno 2005-

    L'assoluzione di Michael Jackson per molestie sessuali a minori e relative imputazioni è del tutto benvenuto. Che sia un segno di cambiamento di sentimenti popolari o di un episodio più isolato, la decisione della giuria di Santa Maria, California, di giudicare il cantante non colpevole di dieci reati e tre reati minori è opportuna, sia dal punto di vista giuridico e umano. Nell' America contemporanea, purtroppo, le conclusioni razionali e civile a tali episodi sordidi sono fin troppo infrequenti.

    In termini oggettivi, la decisione della giuria di assolvere Jackson rappresenta un rimprovero pungente all'accusa vendicativa, guidata dal Procuratore Distrettuale della Contea di Santa Barbara Thomas Sneddon e sostenuta da tutti i cani d'attacco di ultra-destra. Il verdetto che respinge anche le accuse minori, se le otto donne e i quattro uomini della giuria erano pienamente consapevoli del fatto o no, rappresenta un atto di accusa per il carattere fraudolento e malizioso della tesi dell'accusa. La decisione della giuria è venuta di fronte anche a una serie di decisioni del giudice Rodney Melville, che ha favorito il procuratore distrettuale.

    L'assoluzione di Jackson, inoltre, si pone come un atto di accusa del ruolo disonesto svolto dai mass media americani, che hanno legittimato e ha cercato di sostenere la causa contro il cantante. Il verdetto ha sbalordito molti esperti di media, che hanno fatto tutto in loro potere per stigmatizzare e demonizzare Jackson negli ultimi 18 mesi.

    Nel periodo immediatamente successivo alla lettura del verdetto, prima che le anchors-TV e gli assortiti opinionisti hanno avuto la possibilità di riportare direttamente le loro storie, un certo numero di giornalisti televisivi ha ammesso ciò che nessuno di loro aveva ammesso pubblicamente prima -che non c'è mai stato un serio caso contro Jackson. Tuttavia, l'approccio dei media rapidamente si è spostato e si è tentato di denigrare il significato del verdetto, sottolineando le riserve di alcuni membri della giuria per il comportamento passato di Jackson.

    Anche in questo caso i dirigenti dei media e gli esperti rivelano la loro ignoranza e l'ostilità istintiva agli elementari principi democratici. Se i membri della giuria hanno espresso riserve sul comportamento di Jackson o sospetti di cattiva condotta passata, hanno fatto quello che dovevano fare: hanno ascoltato le prove, ne hanno discusso tra di loro e hanno stabilito che l'accusa non aveva dimostrato il suo caso al di là di ogni ragionevole dubbio. E 'stata questa ostinata aderenza alle norme giuridiche ed ai principi democratici, tra cui la presunzione di innocenza, che tanto ha irritato l'istituzione legale e i modelli (di) media, che hanno da tempo scartato una tale adesione.

    Anche se Jackson fosse stato colpevole di molestie sessuali, non avrebbe meritato il trattamento selvaggio ricevuto per mano dello stato e dei mass media. Nessuna umiliazione è troppo grande, nessuno svilimento è troppo completo per queste forze.

    Jackson appariva esausto e sull'orlo del collasso per la fine del processo. Nella brutalità di uno Sneddon si vede in un microcosmo il carattere della classe dirigente americana: ignorante, incosciente, inasprito,che persegue senza fine chiunque e qualsiasi cosa che accenni di opposizione o di "controcultura".

    Perché Michael Jackson è stato veramente sotto processo? Perché il suo stile di vita è diverso, anche bizzarro, perché è percepito come gay, perché è nero. Nella paranoica, visione pornografica di estrema destra, la cui perversa vita mentale merita di essere analizzato da un Freud, Jackson rappresenta una provocazione e una minaccia ai "valori americani".

    Per i mainstream-media negli Stati Uniti, il processo di un Jackson è stata una manna dal cielo. Incapaci e restii a presentare la verità su tutto ciò che conta, i mass media gravitano istintivamente verso qualunque cosa corromperà l'ambiente sociale. Con il precipitante supporto della guerra in Iraq, così come le politiche nazionali di George W. Bush, gli sforzi per deviare l'attenzione della popolazione dai temi scottanti del giorno diventa sempre più frenetica.

    La reazione generale dei media verso il verdetto Jackson è stato dispettoso, se non diffamatorio. Un ospite intervistato da Fox News di Shepard Smith chiama Jackson "il mostro di plastica" e ha sostenuto che "abbiamo bisogno di test di intelligenza per i giurati." Numerosi commentatori hanno ugualmente chiesto a Sneddon, all'avvocato difensore Thomas Mesereau e a giurati assortiti se non credono che un molestatore di bambini sia stato liberato. Non solo hanno buttato fuori dalla finestra la presunzione di innocenza la finestra, ma una assoluzione adottata all'unanimità da una giuria non significa nulla per questi elementi.

    Nancy Grace, l'ex procuratore, che versa ogni notte fuori veleno reazionario sulla CNN, a stento si conteneva nei confronti il verdetto Jackson. Grace, che è ha dichiarato il suo credere alla colpevolezza di Jackson per mesi, ha iniziato il suo programma: "E' piazza pulita in un tribunale della California. La giuria Michael Jackson ha emesso un verdetto che ha stordito la nazione: non colpevole su tutti i fronti. ... E 'stato un ragazzo di 13 anni, ispanico che ha portato Michael Jackson in tribunale. E stasera, non è colpevole, in ragione della celebrità. "

    Grace ha proceduto incitando un membro della giuria Paul Rodriguez, provocatoriamente chiedendo a un certo punto: "Cosa pensi che sarebbe stato necessario per convincere la giuria che Jackson aveva molestato questo ragazzo?"

    Debra Opri, un avvocato per i genitori di Jackson, ha finalmente messo al suo posto Grace: "Beh, questa è l'amara pillola che stai cercando di deglutire, Nancy. Questa è la realtà, non la realtà che hai creato per l'ultimo anno. Michael Jackson non è colpevole. Lasciatelo vivere la sua vita in pace e smettere di cercare di riprovare il caso, e questo è quello che stai facendo. "

    Come notato sopra, i media hanno sequestrato commenti di un giurato in particolare, Raymond Hultman, nel senso che anche se non c'erano abbastanza prove per condannare Jackson del delitto di cui era accusato, il cantante aveva probabilmente agito impropriamente con i ragazzi minorenni nel passato.

    Questo scambio tra il co-conduttore Katie Couric di NBC's Today Show e Mesereau è stato:

    Couric: alcuni giurati stanno dicendo che questo è un verdetto di non colpevolezza, non un verdetto di innocenza. Un giurato ha detto che crede che Michael Jackson abbia molestato altri bambini, non giusto questo. Così è veramente questa la rivendicazione che i sostenitori di Michael Jackson credono che sia?

    Mesereau: Sì, lo è. Macaulay Culkin è venuto e ha testimoniato che non è mai stato toccato. Mr. Robinson ha testimoniato che non è mai stato toccato. Mr. Barnes ha testimoniato che non è mai stato toccato. Voglio dire, hanno cercato di promuovere le teorie del comportamento di Michael Jackson che è crollato solo perché non erano vere.

    Couric: Ma vi sembra preoccupante, sig ...?

    Mesereau: Penso che sia rivincita totale.

    Couric: Trova preoccupante, però, signor Mesereau, che un giurato sta dicendo: "Credo che Michael Jackson ha molestato bambini o abbia molestato bambini prima"?

    Mesereau: No. Io non lo trovo preoccupante perché abbiamo vinto la causa, e avremmo dovuto vincere il caso. Lui è innocente.

    I sondaggi registrano che una maggioranza continua a credere nella colpevolezza di Jackson. Ma da dove il pubblico ottiene le informazioni? Come avvocato difensore Barry Scheck annotata sul Today Show, il pubblico ha visto il processo attraverso il prisma dei media, mentre la giuria lo ha visto direttamente.

    L'elaborata cospirazione addebitata da Sneddon, che Jackson ha rapito la famiglia della sua presunta vittima e complottato per spedirli in Brasile, è stato dimostrato essere assurda. Mesereau non ebbe difficoltà a dimostrare che i familiari erano andati a fare allo shopping durante la loro prigionia presunta, comprese le cerette del corpo per la madre dell'allora ragazzino di 13 anni e lavori di ortodonzia per la seconda figlia e suo fratello. La testimonianza ha indicato che la famiglia era "scappato" e tornò al Neverland ranch di Jackson per tre volte, una volta in una Rolls-Royce, ma non ha chiesto aiuto.

    La difesa ha presentato elementi di prova, non confutate dall'accusa, che la madre del ragazzo aveva ricevuto una liquidazione di $ 152.000 da JC Penney dopo che ha accusato le guardie di sicurezza di averla tastata, quando, di fatto, il danno è stato causato dal marito violento. Mesereau è stato in grado di ritrarre la donna come un artista della truffa che aveva una storia di tentativi di estorcere denaro dalle celebrità per il figlio colpito dal cancro.

    I membri della giuria hanno dichiarato alla stampa dopo il processo che la madre del ragazzo aveva avuto una impressione molto sfavorevole su di loro. Durante la sua testimonianza, la donna ha sostenuto che "killer" l'hanno minacciata durante la sua asserita prigionia e progettava di portare via i suoi figli in una mongolfiera.

    In alcuni casi, le mosse dell'accusa sono esplose il proprio fronte. Chiamata da Sneddon, come testimone, Debbie Rowe, l'ex moglie di Jackson, si è rivelata molto favorevole al cantante. Nella sua dichiarazione di apertura il procuratore distrettuale aveva promesso ai giurati che Rowe avrebbe testimoniato che un video registrato lodando Jackson era stato fatto sotto pressione e che la sua apparizione era stata completamente scritta. Quando è apparsa, la Rowe, che è impegnata in una battaglia di custodia con Jackson, ha ripudiato questa versione dei fatti e ha chiamato la cantante pop "il mio amico".

    L'accusa ha presentato diversi ex collaboratori di Neverland sul banco dei testimoni che hanno sostenuto che Jackson aveva tastato un certo numero di ragazzi nei primi anni 1990. La maggior parte di questi testimoni avevano sia citato in giudizio o venduto storie di Jackson e, come fatto notare Mesereau alla Couric, i ragazzi che hanno testimoniato hanno negato qualsiasi scorrettezza.

    I giurati che hanno parlato ai media hanno spiegato che l'accusa non aveva mai fatto semplicemente un caso. Uno dei giurati, una madre di mezza età, ha detto alla stampa, "Le prove hanno detto tutto. Abbiamo avuto un armadio pieno di prove che ci ha restituito la stessa cosa, che non c'erano abbastanza "per condannare. "Le cose non tornano," ha detto.

    In una dichiarazione che avevano letto al giudice in tribunale, la giuria di otto donne e quattro uomini ha spiegato, "Noi la giuria sentiamo il peso degli occhi del mondo. Abbiamo studiato a fondo le testimonianze, le prove, le regole e le procedure. Noi con fiducia veniamo al nostro verdetto. "

    I giurati hanno spiegato che mentre il processo procedeva, essi hanno cominciato a pensare meno a Jackson come una celebrità. "Anche se lui è una superstar, lui è un essere umano", ha spiegato un giurato di sesso femminile. "A vederlo in tutto il processo, è una persona normale. Lo faceva reale ai miei occhi. "

    Rodriguez ha detto ad ABC Good Morning America, che Jackson li aveva ringraziati. "Ha guardato verso di noi. In effetti, io ho avuto un contatto visivo con lui, mentre l'ultima parte del verdetto è stata letta e fatta appena una smorfia ha detto abbastanza apertamente, 'Grazie' ".

    FONTE: Pagina FB "Un Michael da conoscere & tutte le verità"

    Edited by ArcoIris - 15/6/2017, 02:15
     
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    King Jordan Radio: MJ Found Not Guilty – 10th Anniversary Show





    Ten years ago, at approximately 2:25 pm PST on June 13, 2005, the jury of the Superior Court of the State of California in Santa Barbara county determined that Michael Jackson was not guilty on all 10 felony and all 4 misdemeanor charges after a five month trial. Thanks to his brilliant defense attorneys Tom Mesereau and Susan Yu, the true facts of the case were brought to light and Michael walked away a free man.


    We will have a special show to honor this victory with special guests Tom Mesereau, MJ bodyguards Mike Garcia and Kerry Anderson, Redemption author Geraldine Hughes and William Wagner.

    http://vallieegirl67.com/2015/06/01/king-j...niversary-show/
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    King Jordan Radio: Michael Jackson NON COLPEVOLE - Radio Show in occasione dell'anniversario dei 10 anni



    Dieci anni fa, alle 14:25 del 13 giugno 2005, la giuria della Corte Superiore dello Stato della California nella Contea di S.Barbara determinò che Michael Jackson NON ERA COLPEVOLE di NESSUNO dei 10 capi di accusa e DI NESSUNA delle 4 infrazioni delle quali era imputato e dopo 5 mesi di processo. Grazie alla difesa di avvocati eccellenti quaLI Tom Mesereau e Susan Yu, i veri fatti sul processo sono venuti alla luce e Michael si allontanò da uomo libero.

    Andrà in onda una serata speciale per celebrare questa vittoria,con ospiti quali: Tom Mesereau, le guardie del corpo di Michael, Mike Garcia e Kerry Anderson, l'autrice di Redemption, Geraldine Hughes e William Wagner.
    (nell'immagine la data e ora ma dovrebbe corrispondere alla nostra mezzanotte.. )
     
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    Michael Jackson : INNOCENT 10th - FOREVER



     
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    Michael è buono e divino e per fortuna la verità ha trionfato, grazie per i bellissimi video Valerie ed Arcoiris
     
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    Non posso far a meno di pensare che ci troviamo di fronte ad un anniversario che MAI sarebbe dovuto esistere perché quello che ha subito rimane un'Ingiustizia appunto con la I maiuscola. Ricordo sì il fatto che sia stato assolto ma ricordo altrettanto l'indecenza e l'orrore che gli è stato perpetrato. Una vergogna assoluta. Una cosa che non doveva essere. Per me non è l'anniversario di un'assoluzione ma il ricordo di un gigantesco e tragico dramma costruito ad arte per distruggerlo. Vero che è stato assolto ma è anche stato l'inizio della fine. Di tutto.
     
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    Articolo di Roger Friedman.. detto più volte che il passato e anche abbastanza recente di quest'uomo, non lo annovera certamente fra i giornalisti " accreditati e seri" come l'Estate ha detto pochi mesi fa.
    Ma tutti gli altri media tacciono, nel mentre, e nelle molte occasioni che gli si prospettano davanti potrebbero fare la differenza,pentirsi di essere saliti sul carro dei detrattori, fare ammenda di essere stati la Causa principale per cui la verità su quanto accaduto in quell'aula di tribunale è ancora del tutto ignota e distorta per la massa e per quel grande pubblico che di certo non viene a leggere NOI che siamo i suoi fan.

    Michael Jackson:10 years since the court acquittal that eventually killed him



    Ten years ago tomorrow a jury in Santa Maria, California acquitted mega pop star Michael Jackson of child molestation and conspiracy. Santa Barbara District Attorney Tom Sneddon charged Michael with molesting Garvin Arvizo and then kidnapping Gavin’s family– his mother, brother, and sister. Attorney Thomas Mesereau mounted a brilliant defense and Michael, after four months, was acquitted.

    But the damage was done. Michael had sat through weeks and weeks of crazy testimony and accusations. His entire life was laid open– his finances, his personal peccadilloes, relationships with every single person he ever knew, descriptions of his body parts. His mother and sometimes his father, or a sibling, sat in the row behind him. They heard it all. Everything was on the record for his child one day to read.

    By the time the jury reached their verdict, Jackson was destroyed. There was no jubilant celebration. He was done. He took his kids and left California. Mesereau advised him, “Leave here now.” Why? He knew, as did I, and every reasonable person who’d watched this circus since Jackson’s arrest in November 2003, that Sneddon had it in for him. Sneddon was not going to stop until he somehow put Michael Jackson in jail. If Michael stayed at Neverland, in Santa Barbara County, he would always be a target.

    Sneddon’s vendetta against Jackson reached back a decade, to when Michael agreed to a financial settlement with the family of another boy, Jordan Chandler. It was the worst decision that Michael ever made. It created an aura around him of a pedophile, one that he couldn’t shake. It made him a target for more extortion. It turned him into a real drug addict who couldn’t always make other, clear decisions. Eventually, it would kill him.

    What was the upside of the Chandler settlement? To the lawyers and advisers, it kept Michael out of jail and court in 1994. Sneddon couldn’t prosecute Michael without the Chandlers. Sneddon was defeated before he could make his case. Jackson, Sneddon felt, danced away. Instead of leaving it alone, Jackson mocked Sneddon publicly in song, taunted him. And Sneddon vowed revenge.

    There are just a couple of things you need to know about that trial. Gavin Arvizo’s mother, proved in court to be a scammer and a schemer, was crazy. Sneddon found in her a perfect collaborator. She said and did whatever he wanted. It didn’t matter that her so called “kidnappers” had a full record of their time with her including receipts for spa treatments, movie dates, fast food restaurant meals and shopping safaris. When those guys — Frank Cascio and Vinnie Amen– came to me in 2004 with a huge metal briefcase filled with records of what had gone on, the first thing I remember saying to them was, “Are you sure the Arvizos didn’t kidnap you?”

    I was joking, but that’s really what had happened. Gavin Arvizo had cancer. His mother, Janet, used the cancer as leverage to worm her way into Michael’s life. Michael Jackson was naive about one thing since his “We are the World” hit project– that he could save the world, and “save the children who are destined to die,” as Marvin Gaye once sang. Michael, after selling 100 million records, and being dubbed the “King of Pop,” saw himself as a savior. Saving Gavin was just part of his duties.

    And that’s what blew him up. He allowed Martin Bashir to come to his house and make a documentary that showed Michael embracing the Arvizos. It was appalling. The worst part of Bashir’ heavily slanted film, called “Living with Michael Jackson,” was a segment in which Gavin– who Michael had brought to Neverland for the filming to show that he was a savior– talked about sleeping in Michael’s bed. When the documentary ran on ABC at the end of January 2003, this moment set off alarms. I wrote at the time that it was possible Michael would wind up in jail. The internet blew up.

    Sneddon immediately sent his people to the Arvizos’ apartment in Los Angeles. They left his card under their door. And when Michael realized what had happened, he kicked the freeloading Arvizo’s out of Neverland. They had to return to their real life– no more spa treatments and gifts. And that’s when Sneddon found a conspirator in Janet Arvizo. The only thing was, he didn’t do due diligence. He was so excited to have someone who could help him realize his goal of putting Michael Jackson in jail, he never investigated Janet Arvizo’s background.

    My favorite moment sitting in that Santa Maria courthouse? When Tom Mesereau got Janet Arvizo to testify she thought Michael Jackson was going to steal her children by taking them away in a hot air balloon. The courtroom howled. Judge Melville banged his gavel. It was the culmination of a devastating testimony skillfully delived by Mesereau. Everyone knew at that moment the jury was not going to buy Sneddon’s prosecution. Everyone, that is, except Sneddon.

    There were good prosecutors on Sneddon’s team. Ron Zonen was and is respected. So is Gordon Auchincloss. They had some great dramatic moments in court. But they never questioned Sneddon’s motives. They followed him right off the bridge into the ocean.

    The prosecutors were so out of touch with what was happening that on the eve of the verdict, they threw themselves a congratulatory party. In a public restaurant. A woman I knew stumbled upon them and called me immediately.

    This is what I wrote on June 10, 2005:
    The prosecutors in Michael Jackson’s child molestation and conspiracy trial apparently feel they’ve already won their case.

    On Wednesday night [June 8], the whole lot of them — DA Tom Sneddon, Ron Zonen, Gordon Auchincloss, their wives and families — all celebrated at the Hitching Post restaurant in Casmalia.

    The Hitching Post, cousin of the Buellton restaurant featured in the movie “Sideways,” is considered the best restaurant in the greater Santa Maria area.

    Sneddon was so happy that he actually embraced celebrity crime reporter Aphrodite Jones. She told me he was in a jubilant mood, and the most outgoing of all the people on hand.

    Said one observer, “This group was happy. There was definitely a celebratory mood.”

    The prosecutor’s team was first spotted making merry at the bar, and then retreated to a private dining room behind the bar that has no door.

    “They could be heard laughing and carrying on,” said a source.

    Also present at what could only be termed a party were several of the police investigators involved in the case, including Sgts. Steve Robel and Jeff Klapakis.

    By contrast, little has been seen around town of defense attorney Tom Mesereau, who’s kept a low profile since the jury began deliberations a week ago.

    It was two weeks since the defense had rested. It would be five more days before the jury would come back with their stunning verdict that rebuked Sneddon’s entire case. But there they were, so full of hubris, certain that they’d prevailed.

    In a way they had. Tom Sneddon essentially killed Michael Jackson. If Sneddon had really been objective and had investigated the Arvizo’s properly, the case would not have come to trial. But he turned it into a circus from day 1–staging a surprise raid of Neverland, conspiring with tabloid reporter Diane Dimond (whose entire career is built on her obsession with being Jackson’s snarling enemy)– to make it a big media splash. Nothing was done by the book. It was all done to ruin Michael Jackson and it worked.

    The Arvizos– we’ve never heard from them again, not a peep (except for Diane Dimond’s report about his 2013 wedding where — unbelievably– at least one Michael Jackson was played by the deejay). Jordan Chandler? His father, after turning his son into a recluse and destroying Jackson’s reputation, committed suicide five months after Michael’s death at the hands of Dr. Conrad Murray. In 1996, a journalist named Mary Fisher wrote a seminal piece in GQ proving Evan Chandler and his ex-wife’s new husband had brainwashed Jordy into thinking he’d been molested. They got $20 million for their hard work. Thirteen years later Michael Jackson was dead.

    The jury in the trial thought that once they’d acquitted Michael, the solid gold gates to Neverland would swing open and Jackson would thank each of them individually. They were so wrong. The gates snapped shut. Jackson was never seen again in the town of Los Olivos. Two weeks later he and his children were gone, kicking off four years of homelessness that would end in death. Neverland fell silent. Unlike with the prosecutors, there was no celebration of this bitter victory.

    http://www.showbiz411.com/2015/06/12/micha...ally-killed-him
     
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    Questi video mostrano una realtà che fa venire un nodo alla gola.... non c'è rimasto niente dell'uomo che ha fatto innamorare, piangere, sognare ed emozionare milioni di persone.. c'è solo un uomo distrutto. Rivedere quello sguardo è straziante e del suo magnifico sorriso neanche l'ombra.. Michael Jackson se n'è andato nel 2005.. :(
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    Seppur sbrigativamente ( inutile aspettarsi dai media una qualche svolta! ) qualcuno dedica due parole riguardo a questo "anniversario"...

    Michael Jackson assolto dalle accuse di abuso su minori: 10 anni fa la sentenza


    Esattamente 10 anni, il 13 giugno 2005, fa Michael Jackson veniva assolto dalle accuse di pedofilia e abuso su minori che avevano macchiato la sua immagine: ecco il racconto della vicenda


    Sono trascorsi già 6 anni dalla tragica scomparsa di Michael Jackson, che ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della musica eppure i suoi successi planetari, il suo stile di vita eccentrico ed estremo fatto di eccessi e controversie, continua a far discutere ancora anni dopo la sua morte. Esattamente il 13 giugno di 10 anni fa, il Re del Pop si lasciava alle spalle una delle più brutte pagine della sua vita, ovvero le accuse di pedofilia e abuso su minori: il procedimento penale aperto nei confronti di Jackson fu definito una delle parentesi più vergognose della storia del giornalismo. Dal gennaio 2005, mese in cui ebbe inizio il processo, i media divulgarono notizie manipolate e distorte riguardo a ciò che succedeva in aula, con l’unico scopo di favorire l’accusa e mettere in cattiva luce Michael Jackson.

    Le prime accuse del 1993 non ebbero seguito in aula, ma quel di 10 anni più tardi si: il Neverland Ranch, residenza privilegiata in cui The King usava accogliere i suoi ospiti e i bambini malati, venne sequestrata dalla polizia di Santa Barbara nel 2003 e l’anno successivo e giunse insieme ad un mandato d’arresto per abusi sessuali su minori. Le indagini dell’FBI, del dipartimento di assistenza all’infanzia e quello di polizia indagarono sul presunto abuso di Gavin Arvizo, che apparve proprio all’inizio di quell’anno nel documentario Living with Michael Jackson: nonostante tutto però le accuse caddero poco tempo dopo a causa dell’insussistenza dei fatti.

    Il procedimento in aula portò tuttavia a scoprire che gli accusatori di Michael Jackson erano in realtà dei truffatori, che avevano l’abitudine di “adescare” stelle dello spettacolo con lo scopo di guadagnare qualche soldo attraverso finte cause e testimonianze menzognere. Inoltre Janet Arvizo, madre di Gavin Arizo, fu accusata di truffa sia ai danni dell’assistenza sociale di cui percepiva il sussidio, sia dai proprietari dei magazzini della J.C. Penny Corporation. Il 13 giugno 2005 Michael Jackson fu definitivamente riconosciuto innocente e assolto da tutti i 10 capi d’accusa, più 4 minori.

    http://urbanpost.it/michael-jackson-assolt...-fa-la-sentenza




    13 giugno 2005: Michael Jackson non colpevole per le accuse di pedofilia



    Tv37rIr
    Michael Jackson viene riconosciuto non colpevole per tutti i capi di accusa legati al processo per pedofilia.

    La vicenda, nata dalle accuse di Gavin Arvizo, tredicenne malato di cancro aiutato dal cantate per le cure, ebbe un grande impatto mediatico e nonostante durante il processo si dimostrò che le accuse erano solo frutto di un tentativo di estorsione, i media non fecero altro che riportare la versione degli accusatori senza mai fornire un contraddittorio alla difesa.

    Nonostante fosse stato assolto da tutti i 14 capi d’accusa, molti si chiesero il perché dello svolgimento del processo, visto che durante le indagini non erano emerse prove a favore dell’accusa. Lo stesso Michael Jackson si è detto sempre convinto che ci fosse un complotto nei suoi confronti.

    www.italnews.info/2015/06/13/13-giu...e-di-pedofilia/

    Edited by ArcoIris - 13/6/2015, 20:58
     
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    Traduzione dell'articolo di Roger Friedman (original source cliccando su questa scritta)

    Michael Jackson: 10 anni da quando la Corte lo ha assolto.Un processo che alla fine lo ha ucciso.



    Dieci anni fa,una giuria della Contea di Santa Maria, in California ha assolto la mega star del pop Michael Jackson dall'accusa di molestie su minori e associazione a delinquere. Il procuratore distrettuale di St.Barbara,Tom Sneddon, accusò Michael di aver molestato Garvin Arvizo e poi di averlo rapito insieme alla madre il fratello e la sorella. Attraverso la difesa brillante dell'avvocato Thomas Mesereau , Michael dopo 4 mesi venne assolto.

    Ma il danno era fatto. Michael era stato seduto per settimane e settimane ad ascoltare testimonianze pazze e accuse infamanti. Tutta la sua vita , ciò che riceveva, le sue finanze, i suoi vizi personali, i rapporti con ogni singola persona che avesse mai conosciuto, le descrizioni di parti del suo corpo. Sua madre e, a volte, suo padre, o un fratello, seduti nella fila dietro di lui. Hanno sentito tutto. Tutto quanto riguardava suo figlio/fratello era in piazza alla mercè di tutti quanti.

    Quando la giuria raggiunse un verdetto, Jackson era distrutto. Non c'era nessuna celebrazione giubilante. Era a pezzi. Prese i suoi figli e se ne andò dalla California. Mesereau gli consigliò: "Vattene da qui, ora" Perché?Perchè sapeva , come l'ho capito io, e ogni persona con un pò di raziocinio che avesse guardato questo circo iniziato con l'arresto di Jackson nel 2003, che Sneddon ce l'aveva con lui. Sneddon non aveva intenzione di fermarsi sino a quando e in qualche modo non fosse riuscito a mettere Michael Jackson dietro le sbarre. Se Michael fosse rimasto a Neverland, nella Contea di Santa Barbara, sarebbe stato per sempre un obbiettivo.

    La vendetta di Sneddon contro Michael Jackson, proveniva da 10 anni prima, quando Michael accettò un accordo finanziario con la famiglia di un altro ragazzo, Jordan Chandler. La peggior decisione che Michael abbia mai preso. Che ha creato attorno a lui l'alone del sospetto e dalla quale non riusciva a liberarsi, e lo ha reso il bersaglio di molte altre estorsioni, che lo hanno reso un dipendente dai farmaci non sempre in grado di prendere decisioni in maniera lucida ,e farmaci che alla fine lo hanno ucciso.

    Qual è stato il vantaggio dell'accordo con i Chandler? Per gli avvocati e i consulenti, ha evitato a Michael la prigione e un processo, nel 1994. Sneddon , senza i Chandler, non poteva perseguire Michael. Sconfitto prima ancora che potesse presentare un caso. Sneddon si sentiva preso in giro. Ma invece di lasciarlo andare Jackson lo ha deriso pubblicamente e schernito nelle canzoni. E Sneddon ha promesso vendetta.
    (la sintesi di Friedman, non manca mai di essere in parte palesemente scorretta. Sneddon aveva presentato il caso Chandler al gran Giurì che gli aveva respinto il caso, e ben prima che ci fosse un qualunque accordo stragiudiziale, e ha continuato a cercare qualcuno disposto a montare accuse contro Michael,persino al di fuori della sua giurisdizione e con la collaborazione di quella cagna di Dimond. Se Michael lo ha deriso( e non lo ha fatto, ma ha semplicemente risposto alla sua persecuzione), è ciò che era giusto fare, e l'ha fatto a suo modo, con la musica, ha detto al mondo chi era Tom Sneddon. Aveva forse sbagliato? direi proprio di no.)

    Ci sono solo un paio di cose che dovete sapere su questo processo. La madre di Gavin Arvizo, dimostrò in tribunale di essere una truffatrice completamente pazza. Sneddon trovò in lei una perfetta collaboratrice. Lei avrebbe fatto e detto tutto quello che lui voleva, e non era importante se i loro cosidetti "rapitori" avessero le prove di dove era stata, compreso un istituto di bellezza, le date delle serate al cinema, dei pasti ordinati, e dei giri di shopping nei centri commerciali. Quando, Frank Cascio e Vinnie Amen- vennero da me nel 2004 con un enorme valigetta di metallo piena di registrazioni di quello che era successo, la prima cosa che ricordo di aver detto loro è stata: "Sei sicuro che non siano stati gli Arvizo a rapirvi ? "

    Stavo scherzando, ma questo è davvero quello che era successo. Gavin Arvizo aveva il cancro. Sua madre, Janet, utilizzò la malattia del figlio per insinuarsi nella vita di Michael. Michael Jackson è stato piuttosto ingenuo nel progetto "We are the World" nel quale credeva, credeva di poter salvare il mondo, e di poter "salvare i bambini che sono destinati a morire", come Marvin Gaye, una volta cantava. Michael, dopo aver venduto più di 100 milioni di dischi, era soprannominato il "Re del Pop", si vedeva come un salvatore. Salvare Gavin era per lui parte dei suoi doveri.

    Ed è questo che fece esplodere la bomba. Quando permise a Martin Bashir di venire a casa sua e fare un documentario che mostrava Michael abbracciato a Gavin, fu terribile. La maggior parte del documentario, volutamente reso insidioso da Bashir ' e chiamato "Living with Michael Jackson," mostrava scene in cui Gavin- che Michael aveva portato a Neverland per le riprese per dimostrare che era un salvatore- parlava di dormire nel letto di Michael. Quando il documentario fu trasmesso sulla ABC nel gennaio 2003, scattò immediatamente l'allarme. Scrissi a quel tempo che era possibile Michael finisse in carcere. Internet esplose di articoli e commenti.

    Sneddon , inviò immediatamente i suoi collaboratori a Los Angeles, dagli Arvizo. Il suo biglietto da visita sotto la loro porta. Quando Michael capì cosa era successo, cacciò gli Arvizo da Neverland. Dovevano tornare alla loro vera vita senza trattamenti di bellezza e regali. E fu in quel momento che Sneddon trovò in Janet Arvizo una collaboratrice. Ma non si è preoccupato di conoscerla con attenzione, evidentemente. Era così entusiasta di avere qualcuno che l'avrebbe aiutato a realizzare il suo obiettivo di mettere Michael Jackson in carcere, da non indagare troppo a fondo su Janet Arvizo.
    (di nuovo un lieve difettuccio di cronaca: La famiglia Arvizo non viveva più in pianta stabile a Neverland già dall'epoca del documentario. Dopo che Gavin era guarito e nel mentre tutta la servitù di Neverland relazionava spese pazze con i soldi di Michael, Gavin e il fratello che si ubriacavano nelle cantine, o navigavano su siti porno( mentre Michael era da tutt'altra parte del mondo.. Michael pensò fosse giusto che tornassero alla loro vita. La famiglia Arvizo, in seguito al documentario, si era rivolta ad un legale, per fare causa a Bashir, Sneddon venne a sapere questo e contattò la famiglia. Da questo incontro, unito al fatto che Michael li stava abbandonando( o così lo interpretavano quelle sanguisughe di Arviz), nacquero le accuse.. tutto organizzato.Ma nel momento in cui furono formulate le accuse, il raid a Neverland, l'arresto etc.. Michael ancora non sapeva nemmeno chi fossero gli accusatori.

    Il mio momento preferito mentre stavo seduto nell'aula all'interno del palazzo di Giustizia di Santa Maria? Quando Tom Mesereau chiamò Janet Arvizo a testimoniare e lei disse che Michael Jackson stava progettando di rapire i suoi figli scappando in mongolfiera. L'aula scoppiò in una risata. Il giudice Melville batteva con il suo martello chiedendo " ordine". Fu il culmine di una testimonianza allucinante e abilmente scoperta da Mesereau. Tutti capirono in quel momento che la giuria, non avrebbe comprato le accuse di Sneddon. Tutti, cioè, tranne Sneddon.

    C'erano degli ottimi avvocati con Sneddon. Ron Zonen era uno di questi rispettabili. E anche Gordon Auchincloss era considerato un mastino. Ma per qualche ragione, non misero mai in discussione le motivazioni di Sneddon. E lo seguirono ciecamente giù dal ponte dentro l'oceano.

    La procura era talmente certa della vittoria, che alla vigilia del verdetto, festeggiarono congratulandosi l'un l'altro. In un ristorante aperto al pubblico, una donna li vide e mi chiamò subito..

    Questo è ciò che scrissi il 10 giugno 2005: la Procura che accusa Michael Jackson di molestie su minori e associazione a delinquere ritiene apparentemente di aver già vinto il caso.

    Mercoledì sera [8 giugno], l'intero staff della procura - il procuratore distrettuale Tom Sneddon, Ron Zonen, Gordon Auchincloss, con le loro moglie e famiglie - hanno celebrato la vittoria nel ristorante The Hitching Post in Casmalia.

    The Hitching Post, è considerato il miglior ristorante nella zona di Santa Maria.

    Sneddon era così felice che ha persino abbracciato Aphrodite Jones, la cronista delle celebrità di colore. Lei mi ha detto che era in un felice stato d'animo, e stringeva la mano a tutte le persone che incontrava.

    Un osservatore ha detto "Erano tutti molto allegri, stavano sicuramente celebrando qualcosa. "

    Il team del procuratore è stato avvistato prima in un bar a festeggiare per poi ritirarsi in una sala privata del ristorante.

    "Ma si poteva sentirli ridere e brindare e continuare la festa", ha detto una fonte.

    Presenti anche alcuni degli investigatori della polizia coinvolti nel caso, tra cui Steve Robel e Jeff Klapakis.

    Al contrario, Tom Mesereau, l'avvocato della difesa si è visto raramente in giro in città, ha mantenuto un comportamento molto riservato da quando la giuria si è riunita per deliberare, circa una settimana fa."

    Lo scrissi due settimane dopo che il processo si era concluso e la giuria aveva iniziato le delibere e 5 giorni prima che poi tornasse con lo splendido verdetto che rigettava interamente le accuse di Sneddon. Eppure erano convinti che ce l'avrebbero fatta.

    In un certo senso è vero, ce l'hanno fatta. Tom Sneddon ha ucciso Michael Jackson. Se Sneddon fosse stato veramente obbiettivo e avesse studiato davvero il caso Arvizo, non ci sarebbe mai stato alcun processo. Ma lui lo ha trasformato in un circo dal primo giorno, e cioè dalla messa in scena del raid a sorpresa su Neverland, in complotto con la giornalista di tabloid Diane Dimond (la cui intera carriera è costruita sulla sua ossessione e odio contro Jackson) - pronta a fare lo scoop . Niente è stato fatto per la verità. E' stato fatto tutto per rovinare Michael Jackson e ha funzionato.

    Gli Arvizo- non abbiamo più saputo niente (tranne che per la relazione di Diane Dimond sul matrimonio di Gavin nel 2013 e nel quale - incredibile- delle canzoni di Michael sono state messe dal deejay). Jordan Chandler? Il padre, dopo aver trasformato il figlio in un recluso e dopo aver distrutto la reputazione di Jackson, si è suicidato 5 mesi dopo la morte di Michael per mano del dottor Conrad Murray. Nel 1996, un giornalista di nome Mary Fisher scrisse un articolo, dove dimostrava come Evan Chandler e il nuovo marito della sua ex-moglie avevano portato Jordy a pensare di essere stato molestato. Il loro operato, il lavaggio del cervello sul ragazzo gli aveva fatto guadagnare 20 milioni di dollari. Tredici anni dopo Michael Jackson è morto.

    La giuria nel processo pensava che dopo aver assolto Michael, le porte d'oro massiccio di Neverland si sarebbero aperte e che Jackson avrebbero ringraziato ciascuno di loro singolarmente. Niente di più sbagliato. Le porte furono chiuse per sempre. E Jackson non ha più fatto ritorno a Los Olivos. Due settimane più tardi lui e i suoi figli erano scomparsi, dando il via a quattro anni da senza patria conclusisi con la sua morte. Neverland era nel silenzio più assoluto. E a differenza dei procuratori, nessuna festa per questa amara vittoria.


    Questa traduzione è a opera di Valerie77 per il Michael Jackson's Gold World. In caso di ripubblicazione, citare la fonte riportando l'url diretto a questo post.( per ottenere l'url diretto clicca sulla data).

    Edited by Valerie77 - 13/6/2015, 21:53
     
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    Sneddon’s case against Michael Jackson was bullshit : Matt Taibbi – Rolling stones


    Excerpt from “The Nation in the Mirror” Matt Taibbi, Rolling Stone. Iss. 977/978 New York:


    Ostensibly a story about bringing a child molester to justice, the Michael Jackson trial would instead be a kind of homecoming parade of insipid American types grifters, suckers and no-talent schemers, mired in either outright unemployment… or the bogus non-careers of the information age, looking to cash in any way they can.The MC of the proceedings was District Attorney Tom Sneddon, whose metaphorical role in this American reality show was to represent the mean gray heart of the Nixonian Silent Majority – the bitter mediocrity itching to stick it to anyone who’d ever taken a vacation to Paris. The first month or so of the trial featured perhaps the most compromised collection of prosecution witnesses ever assembled in an American criminal case – almost to a man a group of convicted liars, paid gossip hawkers or worse. The early witnesses against Jackson included a bodyguard who missed court because he was in custody facing charges stemming from a series of armed robberies, including holding up a Jack in the Box at gunpoint; a former Neverland maid who’d stolen a sketch Jackson had made of Elvis Presley and sold it to the tabloids for thirty grand; another former employee who’d lost a wrongful-termination suit against Jackson and had to pay part of a $1.4 million settlement as a result.

    And then there was the very key figure in the case, the accuser’s mother, who had to plead the Fifth Amendment on the first day of her testimony to avoid cross-examination on a welfare-fraud allegation – a witness so completely full of sh—t that Sneddon’s own assistants cringed openly throughout most of her five days of testimony. In the next six weeks, virtually every piece of his case imploded in open court, and the chief drama of the trial quickly turned into a race to see if the DA could manage to put all of his witnesses on the stand without getting any of them removed from the courthouse in manacles.

    Sneddon’s hard-on for Jackson was a faith-based vengeance grab every bit as blind and desperate as George Bush’s “case” against Saddam Hussein. If Ahmad Chalabi had ever been to Neverland, Sneddon would have put him on the stand too.

    His case was bullsh—t. California vs. Jackson turned out to be basically a tale of a family of low-rent grifters trying to lay a criminal-molestation charge on a rich celebrity as a prelude to a civil suit.
    https://redblackghost.wordpress.com/2011/0...rolling-stones/



    Il caso di Sneddon contro Michael Jackson erano affermazioni senza senso: Matt Taibbi - Rolling Stones


    Estratto di " The Nation in the Mirror ” (La Nazione nello specchio) pubblicato sul magazine Rolling Stone. Iss. 977/978


    “Apparentemente la storia di un molestatore di bambini da giustiziare , il processo di Michael Jackson è invece una sorta di ritorno all’ovile di insipidi americani , ruffiani, truffatori, sanguisughe, intriganti e senza talento, impantanati in una disoccupazione a titolo definitivo … o dei senza carriera dell’era dell’informazione, alla ricerca di contante a qualsiasi costo. Il conduttore del procedimento è il procuratore distrettuale Tom Sneddon, il cui ruolo metaforico in questo reality show americano era quello di rappresentare il meschino cuore grigio della Nixoniana maggioranza silenziosa – l’avvelenata mediocrità , desiderosa di attaccare tutti coloro che hanno avuto la possibilita’ di fare una vacanza a Parigi.
    Il primo mese o giù di lì il processo ha probabilmente presentato la collezione più compromessa di testimoni dell’accusa mai riunita in un caso criminale americano – da uno a quasi un gruppo di bugiardi condannati, venditori ambulanti di gossip o peggio. Nei primi testimoni contro Jackson, c’e’ inclusa una guardia del corpo che non ha potuto presenziare in tribunale perché era in prigione per una serie di rapine a mano armata, che includono il possesso..udite,udite..di un negozio di armi; un ex cameriera di Neverland che aveva rubato uno disegno di Elvis Presley fatto da Jackson e lo ha venduto ai tabloid per trenta dollari; un altro ex dipendente che aveva perso una causa contro Jackson e che come risultato fu condannato a pagare parte del 1.4 milione di dollari, delle spese giudiziarie.

    E poi c’era la figura chiave del caso: la madre dell’accusatore, che ha dovuto invocare il quinto emendamento il primo giorno della sua testimonianza al fine di evitare l’interrogatorio incrociato per via di una denuncia contro di lei per frode ai danni dell’assistenza sociale- una testimone così completamente “immerdata” che ha imbarazzato apertamente gli stessi assistenti di Sneddon per la maggior parte dei suoi cinque giorni di testimonianza. Nelle successive sei settimane, praticamente ogni pezzo del suo caso si e’ imploso in udienza pubblica e il dramma principale del processo si trasformò rapidamente in una gara per vedere se il DA riusciva a mettere tutti i suoi testimoni sullo stand senza che nessuno di loro venisse rimosso dal tribunale in manette.

    L’odio di Sneddon nei confronti di Jackson, era una vecchia vendetta altrettanto cieca e disperata, pari al “caso” di George Bush contro Saddam Hussein. Se Ahmad Chalabi fosse mai stato a Neverland, Sneddon avrebbe messo anche lui sul banco dei testimoni .

    Il suo caso era una stronzata. Il caso “Stato della California contro Jackson” si è rivelato essere fondamentalmente una storia di una famiglia di bassa lega, che ha cercano di incastrare una ricca celebrità con un reato penale di molestie, come preludio ad una causa civile.


    Traduzione a cura di Simonetta Delfi e condivisa da Armonica Nunzia Essenza

    Edited by ArcoIris - 14/6/2015, 01:18
     
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    Triumph: Celebrating a Decade Since Michael Jackson’s Acquittal

    by Syl Mortilla

    Ten years ago today, I ran alone into the deserted streets of a small coastal town in the south of England, whereupon I tore off my shirt, fell to my knees, and wailed incoherently with primeval, ecstatic joy. Because a woman had just released fourteen white doves: one to represent each of Michael’s acquittals in his 2005 trial for child molestation.

    And, admittedly, that sounds like somewhat melodramatic behaviour. But it was an instinctive response. Such was Michael’s touch.

    I never met Michael. The closest I came to realising that oft-recurring dream was when I desperately clung onto the back of a car he’d just got in. Attached by mere fingertips, I bounced along behind the vehicle, with all the joy and manic apprehension of paraphernalia attached to the rear of a wedding car.

    I can also lay claim to being the recipient of the gift of pizza and blankets from Michael, which he had sent to us whilst we waited outside a concert arena in sub-zero temperatures. It was acts of caring such as this delivery that became the reason why a teenage boy from the north of England covered his bedroom window with the words: MJ IS INNOCENT.

    As well, having been a regular front-row concert attendee, I’m convinced I did once lock eyes with him: in Dublin, where it had still been daylight when the show started. I was certainly doing my bit to be noticed, anyway. To the extent where I imagine Michael might have been thinking, “Well, that’s one I’m definitely staying away from.” I also once caught the hat when it was thrown out during ‘Billie Jean’. Before losing my grip in the ensuing ruckus.

    It’s easy to judge those of us that did things like that. But the euphoric frenzy the man inspired – the piquing of anticipation – was like nothing else. Michael’s presence had a unique property: it osmotically transformed the atmosphere in a room – a change sensed by fan and non-fan alike (at least – you used to be a non-fan.) That very particular sense of butterflies in the stomach being simultaneously shared by thousands of people; with everyone feeling the experience as a reciprocated love for each other. It was inimitable.

    How does one explain the magnetism of Michael? How so many are so heartbroken and mournful at the death of someone they never met – to the same extent of sadness that accompanies losing a close family member?

    There are many reasons: Michael was an engine of pure prolificity in providing the world with quality, unique, timeless rhythms and melodies divined with the purpose of healing the world; he was the plausible, flesh-and-blood superhero; he was a surrogate parent; he filled the vacuum of self for so many people confused by the tragedy of loss; he was the Unknown Soldier, with millions of identities willed onto him by the bereft.

    The world talks about Michael Jackson as an unbreakable enigma. But he wasn’t. Not to us. Not to those of us that walked through hell with him, its raging fires starkly illuminating the man’s vulnerabilities and faults – for anyone that cared to see. What he gave us in return is this: he gave us musical flags to plant as life milestones – points of reference galvanized by the soul orgasm of zeitgeist; he was our support system; he was an indicator for our identities – our very souls; he was our moral paradigm, a totem for our tried-and-tested, stoic-and-steadfast belief in the power of the truth – in the indefatigable advocating of it when confronted by egregious, audacious and unrelenting slander.

    The fable of Beauty and the Beast tells the tale of how decency is perennially ostracised by the cynicism of a society obsessed with superficiality. How scapegoating, promoted by the insecurity of bullies fearful of deviants, manifests in the Beast as his becoming more and more isolated. The love story in the fable demonstrates how two people find solace in each other after this rejection from society. This is the same as between Michael and his fans. Michael would not give up because he had the love from his fans. And we would not, and will not, give up because we had his.

    With the increasing brutality Michael endured, the more we were drawn to him. The poor black boy born as a single permutation of the infinity of fate into – to borrow Janet’s phrase – “a world sick with racism”, who went on to defy the odds by escaping poverty and using his sacrifice of self to influence and help transform the world into a better place.

    And in this is where the most significant answer to the conundrum of the world’s sense of grief at his death lies: simply, that the world is mourning en masse at the instinctive tragedy of our losing an opportunity for peace.

    What kind of man inspires such depth of devotion where, in the absence of any official Mecca for their martyred hero, fans organise pilgrimages to the impenetrable gates of his house? What kind of man generates a loyalty entirely unfazed, infinite and unwavering, despite daily ad hominem attacks on him and his supporters? What kind of man invokes rapture at the slightest sight of his twitching a curtain? What kind of man enkindles vigils?

    It is the kind of man who transformed the curse of a disease into a totem of equality; who – singlehandedly, using his unparalleled level of fame – attempted to undo centuries of blackface minstrel mockery of his race, yet not with a sense of vengeance, but with a motive for human unity; it is the kind of man who made a concerted effort to be Christ-like, who poured his wealth on the poor and emulated the children; it is the kind of man that taught us that perception is merely a reflection of oneself, that love is truth, and that sacrifice is something to aspire to.

    Michael holds up a mirror to humanity. His fans were given the opportunity to perceive the world through his own particular pane of the prism: one painful, yet privileged. Each of us fans as individuals is in some way a reflection of the man himself, with his common goal: to help heal the world. Those who project themselves onto Michael and see a monster are merely construing themselves. The only monster is the one interpreted. There is no evidential basis whatsoever for a belief in Michael as a monster. It was envy and extortionists that did that. As Michael sang, “The heart reveals the proof / Like a mirror reveals the truth.”

    Gaunt as the ordeal had made him, ten years ago today, Michael walked tall on his way out of court; a paradigm of persistence and innocence.

    Vindicated.

    Michael Jackson fans are honoured. We have been dealt an ace by the cards of destiny. Our hero is peerless in his example of humanity.

    We love you, Michael. And we will never forget.

    http://sylmortilla.com/2015/06/13/triumph/
     
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  11. Who's Bad?
     
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    Grazie di cuore per i meravigliosi articoli...ma non si può fare a meno di piangere..
    Oh Michael..credo davvero che tu ci abbia lasciato quel giorno...
     
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  12. Armonica Essenza
     
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    Segnalo che la traduzione non è mia ma di Simonetta Delfi
     
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    CITAZIONE (Armonica Essenza @ 14/6/2015, 00:25) 
    Segnalo che la traduzione non è mia ma di Simonetta Delfi

    Si, grazie Armonica. Infatti ho solo condiviso il post di chi aveva postato la traduzione visto che nel link originale è citata la persona che ha dedicato del tempo a tradurre.. e che ringrazio a nome di chi non ha molta confidenza con l'inglese.
    P.S.
    modifico i credits. :)
     
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    June 13 2005, the day Michael Jackson was Acquitted!


    Acquitted, but the damage is irreparable. Is it?


    Today, 10 years ago, the words we were so eager to hear, were pronounced: “NOT GUILTY”.
    At the same time the jury acquits Michael of all 14 charges, the media suddenly lost all interest. Why? This was good news! But apparently, it was not scandalous enough to report about a mega star who was clearly innocent.

    The trial lasted from January to June 2005. During the trial, a lot has been said in that courtroom. Especially, the cross examinations that completely undermined the prosecution’s witnesses. This didn’t reached the news. All of what has been said proved Michael’s innocence, but of course, for the media that wasn’t interesting enough. Instead, they only reported about the lurid allegations and, of course, Michael’s pyjamas. If they had done their job as they should have, the whole world would know the truth. Michael is innocent!

    Five years ago Charles Thomson wrote an article about the media being out of control. He stated that the trial that was relayed to us didn’t even resemble the trial that was going on inside the courtroom. Therefor the media has to take its responsibility and perhaps they can follow Thomson’s example and do it right this time. You can find Charles Thomson’ s full article here: One of the Most Shameful Episodes In Journalistic History.

    Recently the courtroom dismissed the case of Wade Robson because he waited too long to file the legal action. This means that from this point on there will be no more legal grounds to file claims from anyone who ‘suddenly’ remembers being molested. Michael is innocent and will stay that forever.

    Everybody has the right to know the Michael as he really was. An unselfish, sincere, warm-hearted, sweet man who is innocent.

    Written by: Marlies Claassen
    Editor, Author, Fact Checker

    www.legendarymichaeljackson.nl/mj-h...d/#.VXz_3Wf76wl




    13 giugno 2005, il giorno in cui Michael Jackson è stato assolto!


    Assolto, ma il danno è irreparabile. Lo è?


    Oggi, 10 anni fa, le parole che eravamo ansiosi di sentire, sono state pronunciate: "NON COLPEVOLE".
    Nello stesso momento che la giuria assolve Michael di tutte le 14 imputazioni, i media improvvisamente perdono ogni interesse. Perché? Questa era una buona notizia! Ma a quanto pare, non era abbastanza scandalosa da riferire su una mega star che era chiaramente innocente.

    Il processo è durato da gennaio a giugno del 2005. Durante il processo, molto è stato detto in quell'aula. In particolare, gli esami incrociati che hanno minato completamente i testimoni dell'accusa. Ma questo non ha raggiunto i media. Tutto ciò che è stato detto ha dimostrato l'innocenza di Michael, ma, naturalmente, per i media non era abbastanza interessante. Invece, hanno segnalato solo le accuse sensazionaliste e, naturalmente, il pigiama di Michael. Se avessero fatto il loro lavoro come avrebbero dovuto, tutto il mondo avrebbe saputo la verità. Michael è innocente!

    Cinque anni fa, Charles Thomson ha scritto un articolo sui media fuori controllo. Egli ha dichiarato che il processo che hanno trasmesso non assomigliava a quello che stava succedendo all'interno del tribunale. Perciò i media devono assumersi le proprie responsabilità e forse seguire l'esempio di Thomson e farlo bene questa volta.

    Recentemente l'aula ha respinto il caso di Wade Robson, perché ha aspettato troppo tempo per intentare un'azione legale. Ciò significa che da questo punto in poi non ci saranno più motivi legali per depositare reclami da chiunque 'improvvisamente' ricorda di essere stato molestato. Michael è innocente e rimarrà tale per sempre.

    Ognuno ha il diritto di conoscere Michael com'era veramente. Un disinteressato, sincero, affettuoso, dolce uomo che è innocente.

    di Marlies Claassen

    Edited by ArcoIris - 14/6/2015, 23:54
     
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    June 13, ten years later: A day of reflection, not celebration for Michael Jackson fans



    gdMmpzS

    by Damien Shields

    While I don’t tend to cover matters that don’t in one way or another relate to the King of Pop’s artistry, I couldn’t let June 13, 2015 pass without acknowledging the significance of the date. On this day, 10 years ago, Michael Jackson was vindicated and exonerated in a court of law after being found not guilty of bogus child molestation charges.


    On June 13, 2005, fans around the world rejoiced that their idol – the most successful recording artist and performer of modern times – had been freed from the shackles of a gruelling four-and-a-half month trial. White doves were released for every one of the fourteen not guilty verdicts outside the courthouse. Fans cried, screamed, cheered, and hugged one another. I jumped into the air, fist-pumped in my living room at home, then wrote “INNOCENT” all over my arms and paraded them around at school. Aside from the jubilation of his innocence being proven (and the naysayers being proven wrong), there was this feeling of hope; hope that a new, uninhibited chapter of Jackson’s life and/or career might now be able to commence – after, of course, Jackson took the time to rehabilitate himself. The media, on the other hand, had other ideas, never truly allowing Jackson to escape the stigma the allegations had attached to him.

    Upon reflection, in my own personal opinion, today should not be a day of celebration. If the 1993 Chandler accusations were the beginning of the end for Jackson, then June 13, 2005 marked the end of the beginning of the end. Although found not guilty by a jury of his peers in a court of law, Jackson received the death penalty. Merely four short years after emerging from the Santa Barbara County Courthouse what fans deemed to be “victorious,” his tragic fate was sealed. A harsh price to pay for a life dedicated to the betterment of others in the form of unparalleled entertainment and humanitarianism.

    Be it spirited, light-hearted debates about which tour’s “Beat It” jacket is better or whether we prefer the Thriller or Ghosts short film; be it intellectual discussions on our personal interpretations of the meanings behind of some of Jackson’s deeper, more complex work; or be it full-on arguments about the legitimacy of Jackson’s Estate and their actions, Michael Jackson fans do not agree on much. But one thing we do agree on, and can always align in complete unity and go into battle together over, is his innocence.

    So rather than personally rehash the entire saga in the form of a blog, I thought it more fitting to take this opportunity to share some of the great work that Jackson’s dedicated fans – his soldiers of love – have done to shine light on the truth.


    Click the headlines to be taken to the source material.

    Was Michael Jackson Framed?: The Untold Story That Brought Down a Superstar – The original GQ story by Mary A. Fischer that became an international sensation by exploring, for the first time in the media, the other side – the defence side – of the 1993 Michael Jackson scandal. Today, it remains a sought-after story by the superstar’s fans around the world.

    One of the Most Shameful Episodes In Journalistic History – A brilliant article (perhaps the best article ever written on the subject) by UK court reporter, journalist, an Michael Jackson fan Charles Thomson exposing the media for the utterly disgraceful way in which Jackson’s 2005 trial was broadcast to the world.

    Michael Jackson: Innocent – 28 February 2005 : Book 1 – A book published by author and Jackson activist D Francis (and contributions by Lynton Guest – author of The Trials of Michael Jackson) based on the premise that because the 2005 trial was not televised, the only facts in the public domain have been filtered through the sieve of incomplete and prejudiced reporting in the media.

    The MJCast: Episode 010 – Vindication Day 10th Anniversary Special with Michael Jackson’s 2005 lead defence attorney Tom Mesereau, The MJCast co-hosts Jamon Bull and Q, and special guest host/legal correspondent Charles Thomson. Full episode embedded at the bottom of this article.

    Michael Jackson, Delayed Allegations and Witch Hunts – An article written by author of Man in the Music: The Creative Life and Work of Michael Jackson Joe Vogel following the posthumous allegations made by choreographer Wade Robson in 2013.

    Triumph: Celebrating a Decade Since Michael Jackson’s Acquittal – This article is comprised of extracts from The First Book of Michael by author and longtime Jackson fan Syl Mortilla.
    Source: www.damienshields.com/june-13-ten-years-later/



    13 giugno, dieci anni dopo: una giornata di riflessione, non di festa per i fan di Michael Jackson


    Anche se non tendo ad occuparmi di questioni che in un modo o in un altro non hanno a che fare con l'arte del Re del Pop, non potevo lasciar passare il 13 Giugno 2015 senza riconoscere il significato della data. In questo giorno, 10 anni fa, Michael Jackson è stato rivendicato e scagionato in un tribunale dopo essere stato giudicato non colpevole di falsi accuse di molestie a minori.

    Il 13 giugno del 2005, i fan di tutto il mondo si rallegrarono che il loro idolo - il cantante di maggior successo e interprete dei tempi moderni - era stato liberato dalle catene di quattro mesi e mezzo estenuanti di giudizio. Al di fuori del palazzo di giustizia, colombe bianche sono state liberate per ognuno dei quattordici verdetti di non colpevolezza. I fan piangevano, urlavano, applaudivano, e si abbracciavano l'un l'altro. Ho fatoo un salto, ho dato un pugno nel mio soggiorno e ho corso intorno alla scuola con la scritta INNOCENTE su entrambe le braccia . A parte il giubilo che la innocenza fosse stata provata (e gli oppositori di essere smentiti), c'era questa sensazione di speranza; speranza che un nuovo capitolo, senza inibizioni di vita / o di carriera di Jackson poteva ricominciare - dopo, ovviamente, aver avuto il tempo di riabilitarsi. I media, d'altra parte, avevano altre idee, non avrebbero mai permesso a Jackson di sfuggire allo stigma delle accuse.

    Riflettendoci, a mio parere personale, oggi non dovrebbe essere un giorno di festa. Se le accuse di Chandler del 1993 erano l'inizio della fine per Jackson, quel 13 giugno 2005 segnò la fine dell'inizio della fine. Anche se trovato non colpevole da una giuria di suoi pari in un'aula di tribunale, Jackson ha ricevuto la pena di morte. Solo quattro brevi anni dopo essere uscito dal Palazzo di Giustizia di Santa Barbara County in quello che i fan considerano "vittorioso", il suo tragico destino si è compiuto. Un duro prezzo da pagare per una vita dedicata a migliorare gli altri con un'intrattenimento senza precedenti e la filantropia.

    Che si tratti di animati e spensierati dibattiti su quale giacca "Beat It" è meglio o se preferiamo il cortometraggio 'Thriller' o 'Ghosts'; che si tratti di discussioni intellettuali sulle nostre personali interpretazioni dei significati dietro alcuni dei più profondi e complessi lavori di Jackson o infinite argomentazioni sulla legittimità dell'Estate e le loro azioni, i fan di Michael Jackson non sono d'accordo su molte cose. Ma una cosa su cui siamo d'accordo e che ci fa schierare in completa unità e andare in battaglia insieme, è la sua innocenza.

    Quindi, piuttosto che rivangare personalmente l'intera saga in un blog, ho pensato che è più adatto cogliere l'occasione per condividere alcuni dei grandi lavori che i devoti fan di Jackson - i suoi soldati dell'amore - hanno fatto per far risplendere la luce sulla verità.

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    Segnalo i link tradotti in Italiano. Gli altri, in lingua originale, li trovate elencati poco sopra.

    Michael Jackson è stato incastrato? - La storia che nessuno aveva mai raccontato di Mary A. Fisher - GQ, Ottobre 1994

    Uno degli episodi più vergognosi nella storia del giornalismo di Charles Thomson

    Michael Jackson, accuse postume e la caccia alle streghe di Joe Vogel

    Trionfo: celebrare un decennio da quando Michael Jackson è stato assolto di Syl Mortilla

    Edited by ArcoIris - 23/6/2015, 00:35
     
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