29/08-13 '14 - Rainbow di Valmontone (Roma)

inaugurazione della statua di MJ

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  1. FredJunkie
     
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    Caspita, ci sono stato 2 settimane fa e non so se potrò tornarci... non avevo visto questa notizia .

    Edited by ArcoIris - 29/8/2019, 00:48
     
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    L'autrice di "Man in the mirror" e protagonista del duetto su "I just can't stop lovin' you" è di scena al Rainbow MagicLand di Roma per il memorial day dedicato al Re del pop.



    È l'autrice di Man in the mirror, uno dei singoli di maggior successo dell'album Bad di Michael Jackson, e la sua voce si intreccia con quella del Re del pop nello stesso album su I just can't stop lovin' you. Siedah Garrett è una delle cantanti e autrici più richieste d'America: ha scritto tra gli altri per Donna Summer, Madonna e Jennifer Hudson, la cui 'Love you I do' le ha permesso di vincere un Grammy nel 2006, ma è il suo legame con Jackson che continua a portarla in giro per il mondo come testimonial di una delle più grandi figure del pop internazionale. Venerdì 29 agosto la Garrett sarà ospite del Rainbow MagicLand, il parco divertimenti alle porte di Roma, per il "Michael Jackson day" nel giorno in cui il Re del pop avrebbe compiuto 56 anni.

    Signora Garrett, qual è l'eredità culturale che ci lascia Michael Jackson?
    "Innanzitutto le sue canzoni, un repertorio vastissimo che possiamo continuare ad ascoltare ed apprezzare. Musica che rappresenta il risultato del suo affascinante viaggio su questa terra, il prodotto delle tante vite musicali che ha vissuto, dei mille cambiamenti nel suo modo di cantare, di ballare, di comporre. Purtroppo non c'è un altro Michael al mondo, e non ce ne potrà mai essere un altro".

    Per lei personalmente cos'ha significato incontrarlo?
    "Non è retorico dire che ha cambiato la mia vita, letteralmente. Me lo presentò Quincy Jones. Michael accettò di cantare una canzone che avevo scritto, Man in the mirror. Poi registrammo in studio un duetto, I just can't stop loving you. Da allora mi sembra di averlo sempre accanto, tutti i giorni, in ogni cosa che faccio lui c'è. È dappertutto, e credo sia così per molti, è più presente oggi di quando era in vita".

    Che tipo di persona era Michael Jackson?
    "Non posso dire di averlo frequentato così tanto da poter esprimere un giudizio su di lui: abbiamo trascorso per una settimana tra le 8 e le 10 ore al giorno in studio per registrare il duetto in inglese, in spagnolo e in francese: era sempre carino con me, si informava sulla mia infanzia di bambina nera a Los Angeles. Poi, nell'anno e mezzo in giro per il mondo per il Dangerous world tour, tra '92 e '93, lo vedevo davvero soltanto sul palco nelle due ore dello show".

    Fu il tour del primo crollo nervoso e fisico per Jackson: cominciò ad abusare di antidolorifici. Ha mai notato questa sofferenza durante quei concerti?
    "Sì certo, in alcuni show si notava questa sua sofferenza. Il pubblico non poteva accorgersene, era in delirio, noi invece lo vedevamo tutte le sere sul palco e se aveva dolore o qualche problema lo notavamo subito. Successe per stanchezza, o esaurimento nervoso, non saprei dire con esattezza".

    Cos'ha provato quand'è morto?
    "L'avevo sentito al telefono dieci giorni prima che morisse ed erano almeno dodici anni che non ci sentivamo né vedevamo. Gli dissi che ero pronta a seguirlo in tour se mi avesse chiamato. Si stupì, non credeva davvero che avendo io avuto una nomination all'Oscar mi potesse ancora interessare andare in tour con lui. Ma ero sincera. Fu strano apprendere della sua morte, non me l'aspettavo, era così felice di tornare sulle scene con i concerti di Londra".

    Il messaggio di Michael Jackson contro le discriminazioni razziali sembra rimanere inascoltato, specialmente in America a giudicare dai fatti di Ferguson.
    "Non vorrei mai essere un giovane nero oggi in America. Conducono una vita davvero dura, stanno diventando rari: i giovani neri sono quasi tutti drogati o in prigione o vengono uccisi. L'America non è un posto sicuro per loro proprio a causa dello stigma della discriminazione razziale. Ma per questo il messaggio di Michael diventa più forte oggi di allora: negli anni Ottanta e Novanta poteva essere travisato, o ignorato, oggi è più urgente che mai e anche i più giovani sembrano rendersene conto".

    Cosa farà nel Memorial day al Rainbow Magicland di Valmontone?
    "Prima risponderò alle domande del pubblico sul mio rapporto con Michael, firmerò autografi, poi canterò tre canzoni: Man in the mirror, I just can't stop loving you e una canzone che ho scritto due anni fa come una risposta al nostro duetto: si intitola Keep on lovin' you, e dice le cose che avrei voluto dirgli prima che morisse ma non ho fatto in tempo, su come abbia cambiato la mia vita".

    http://www.repubblica.it/spettacoli/musica...ckson-94606913/
     
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    Ecco le foto dell'intervista con Siedah e dello spettacolo con Miss Janice Smith e alcuni gruppi



    Edited by moon night - 30/8/2014, 17:04
     
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    Grazie Moon!! Insomma è stata una bella giornata e molto emotiva anche quest'anno !! :)
     
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    Ciao Valerie, è stata un'esperienza fantastica, ogni volta diversa e che ti fa incontrare persone meravigliose, questa è davvero la magia di Michael come al solito
     
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    CITAZIONE (moon night @ 30/8/2014, 17:05) 
    Ciao Valerie, è stata un'esperienza fantastica, ogni volta diversa e che ti fa incontrare persone meravigliose, questa è davvero la magia di Michael come al solito

    Non ho mai partecipato, ma so che ogni anno vede arrivare un sacco di persone.. prima o poi.. ci sarò anche io :)
    L'intervista a Siedah Garrett era sulla Repubblica ..
     
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    Ciao Valerie, ecco la mia intervista a Siedah

    INTERVISTA A SIEDAH GARRETT


    di Francesca Rossetti

    eOC4mtn

    La cantante Siedah Garrett ha partecipato alla 2° edizione di MJ Day, organizzata dal Comitato Magic Michael e che si è svolta il 29 agosto a Magicland (Valmontone) per festeggiare il compleanno di Michael Jackson. All'evento hanno partecipato anche Miss Janice Smith, assistente personale di mamma Katherine, e decine di gruppi ed impersonator che si sono cimentati nelle più famose performances di Michael ed è l'unico al mondo organizzato dai fans e collegato alla beneficenza: infatti sono stati raccolti circa 12.000 euro per l'associazione Sharing Love che si sta occupando della realizzazione di un villaggio in Kenya, dove alcune costruzioni sono già sorte e dove presto nasceranno la scuola e l'ospedale.

    Ho incontrato Siedah ed ecco quello che ci ha raccontato di questa bellissima giornata trascorsa insieme.

    Siedah, cosa ne pensi dell’MJ Day, l’unico tributo al mondo organizzato dai fans di Michael e completamente per finalità benefiche?

    “E’ un grande regalo che lui avrebbe molto apprezzato, oltre alla musica ha dedicato la sua vita alla beneficenza e ne sarebbe stato davvero felicissimo, anche se tante opere benefiche da lui compiute si sono scoperte solo dopo la sua scomparsa”.

    Quando hai incontrato Michael per la prima volta e che tipo di persona era?

    “La prima volta ci siamo sentiti al telefono, dato che lui era in studio con Quincy Jones per registrare “Man in the mirror” e Quincy mi ha chiamato perché Michael aveva alcuni problemi con il ritornello, che secondo lui era troppo corto. L’ho sentito che suggeriva a Quincy alcune cose da chiedermi fino a quando Quincy me l’ha passato ed io sono stata molto fredda, al contrario di tante ragazze che impazzivano per lui, chiedendogli “Come posso aiutarLa?” In realtà fin da bambina sognavo di sposarlo, mentre le mie sorelle, cugine e amiche erano innamorate dei suo fratelli.

    Avevo portato il testo della canzone a Quincy tempo prima, e ricordo che quella sera lui era ad un incontro d’affari molto importante e mi aveva pregato di vederci in un altro momento, ma io ho insistito perché visionasse la canzone quella sera stessa e sono arrivata al luogo dell’incontro. Entrando nella stanza ho visto 12 uomini serissimi in giacca e cravatta che ho salutato educatamente prima di consegnare la demo a Quincy, e ricordo che loro si sono guardati fra di loro con aria interrogativa, chiedendosi “Chi è questa?”


    Hai lavorato con lui per molto tempo: ci puoi raccontare qualche episodio curioso o particolare che hai vissuto accanto a lui?

    “Quando gli ho portato il demo della canzone che Quincy aveva già ricevuto ricordo lui mi ha ripreso con la telecamera perché gli piaceva la mia energia, ed io ero abituata a cantare con una tonalità più bassa, mentre lui mi ha spronato per salire ed adottarne una più alta. “

    La tua canzone “Keep on lovin’ you” è dedicata a Michael: qual è la più importante lezione di vita che hai imparato da lui?

    “Michael era la più grande popstar del mondo ed ogni volta che lo incontravo sentivo come se lui dovesse imparare da me e non viceversa, e questa cosa è stata fra le prime che mi ha detto quando ci siamo conosciuti.

    Ha cambiato completamente la mia vita perché mi ha permesso di diventare autrice e cantante, mentre io prima era corista di vari artisti, ma non ho mai avuto l’occasione di parlargli apertamente del mio Amore per lui e “Keep on lovin’you” è la risposta a “I just can’t stop loving you” che abbiamo cantato insieme e che io considero come un regalo d’Amore che Michael ha fatto a me”.

    http://www.dailycases.it/siedah-garrett-va...ichael-jackson/

    Edited by ArcoIris - 28/5/2015, 11:18
     
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  8. ForAllTime
     
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    Michael Jackson Day 2014 - Gran Galà VIP - Siedah Garrett