INTERVISTE A MJ e CONVERSAZIONI DI MJ

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    Grazie Valerie ed Arcoiris, le conversazioni telefoniche aiutano a capire la difficile realtà che Michael si è trovato a vivere, mentre l'intervista a VIBE è bellissima :ok:
     
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    "The King of Pop"

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    Il Michael Jackson che nessuno conosce - di Robert E. Johnson - EBONY Dicembre 1984


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    Come leader energico e magnetico dei The Jacksons, il cui Victory Tour del 1984 ha attirato la più grande folla ad un concerto e ha venduto più biglietti nella storia dello show business, Michael Jackson è una persona straordinaria, al di là di ogni categoria.

    Anche se è stato in mezzo al pubblico ed eccezionale per 20 anni, il 26enne cantante / cantautore / ballerino e attore non è stato riconosciuto come una super-super-star fino a quando il suo album Thriller è diventato l'LP più venduto di tutti i tempi. Da allora, molto è stato scritto di lui, ma l'uomo dietro la superstar è ancora un mistero e un enigma per i media.


    Il Michael Jackson dei media "bianchi", ritratto per lo più attraverso pettegolezzi, dicerie, pubblicità martellante e, talvolta, calunnie, non è il Michael che ho guardato e su cui ho riferito dal momento in cui emerse dall'anonimato della città dell'acciaio, Gary nell'Indiana, nel 1970. Quel Michael Jackson - il Michael Jackson che nessuno conosce - è cordiale, sensibile, vibrante, acutamente cosciente dei misteri della vita e della meraviglia e la magia dei bambini. Diversi mesi fa mi ha detto che era stanco dell'ondata di bugie sulla stampa "bianca". Quello che ha detto poi si è riflesso nella dichiarazione straordinaria e rivelatoria che ha rilasciato ad una conferenza stampa tramite il suo manager, Frank Dileo:

    “Per un po’ di tempo mi sono chiesto se avrei dovuto o meno reagire pubblicamente alle molte falsità che sono state diffuse su di me. Ho deciso di fare questa dichiarazione per l’ingiustizia di queste asserzioni e i relativi traumi che le persone che mi sono vicine stanno vivendo.
    Mi sento molto fortunato ad essere stato benedetto dal riconoscimento dei miei sforzi. Questo riconoscimento porta con sé anche la responsabilità verso i propri ammiratori in tutto il mondo. Gli artisti diventano sempre dei modelli e degli esempi per le persone giovani. Mi rattrista che molti di loro possano veramente credere a questa valanga di false accuse.

    E per finire, e dico FINIRE:
    NO! Non ho mai preso ormoni per mantenere la mia voce acuta;
    NO! Non ho mai alterato i miei zigomi in alcun modo;
    NO! Non ho mai avuto interventi di chirurgia plastica agli occhi;
    SI! In futuro voglio sposarmi e avere una famiglia. Ogni dichiarazione contraria è semplicemente falsa.
    Pertanto, se nuove fantasie fossero pubblicate, ho avvisato i miei avvocati della mia intenzione di fare azione legale e conseguentemente perseguire i colpevoli a norma di legge.
    Come ho detto in precedenza, amo i bambini. Tutti sappiamo che i bambini sono molto impressionabili e anche suscettibili a certe storie. Sono certo che qualcuno sia già stato ferito da questa terribile diffamazione. Oltre alla loro ammirazione, vorrei mantenere il loro rispetto.”


    Michael Joseph Jackson, il cui secondo nome è il primo nome di suo padre, si è guadagnato il rispetto alla vecchia maniera - la stessa maniera in cui si è guadagnato il titolo di "The World's Greatest Entertainer".

    Il suo album Thriller ha venduto oltre 35 milioni di copie ed è ancora in vendita. Lui ha guadagnato circa 2 dollari dal prezzo di vendita di 5 dollari dell'album e ha intascato circa 70 milioni dollari dalle vendite in tutto il mondo.

    Ha organizzato e ora dirige le società che gestiscono i suoi affari, tra cui la Michael Jackson, Inc., che gestisce i profitti del suo album e le royalties dei video; Experiments In Sound, che si occupa di nuove tecniche di registrazione; e Optimum Productions, che produce i suoi video musicali e le versioni video dei dischi di altri artisti.

    Il vincitore di principali premi per dischi e video ha ricevuto la quantità senza precedenti di otto American Music Awards, un record di otto Grammy Awards, e l'MTV Video Award.

    Nato quinto dei sei figli di talento di Joseph e Katherine Jackson a Gary, Indiana, 26 anni fa (il 29 agosto 1958), è un pensatore positivo e un artista creativo motivato da una profonda preoccupazione per tutta l'umanità e da un amore incrollabile per la sua professione. Il suo amore per i fans che sono diventati ammiratori è, forse, senza pari.

    L'amore è ciò che ha fatto resistere Michael in una delle tournée più pressanti della sua carriera. Anche se The Jacksons Victory Tour si prevede incasserà oltre $ 70 milioni, lui non si è esibito per amore del denaro. Ha detto che l'ha fatto per amore della famiglia, per i fans e per le associazioni di beneficenza preferite.
    Anche se è stato previsto che i suoi genitori, che hanno organizzato il tour con l'impresario della boxe Don King, potrebbero guadagnare 5 milioni di dollari ciascuno e ogni fratello circa 7.5 milioni, Michael ha annunciato che la sua parte di guadagni dei concerti sarebbe andata a tre cause meritevoli. Sono la United Negro College Fund (UNCF), il Camp Good Times per i bambini malati terminali, e la fondazione TJ Martell per la ricerca sulla leucemia e sul cancro.


    Sta anche donando i guadagni di un album speciale dal titolo Let's Beat It per beneficenza (è un album di vari artisti, se volete vedere la copertina a questo link http://cgi.ebay.com/VARIOUS-MICHAEL-JACKSO...0-/350408146398 ce n'è uno in vendita, ndt).

    Lo sta facendo, dice, perché i bambini lo hanno ispirato per scrivere il singolo di successo, Beat It, "I bambini sono la mia più grande ispirazione in ogni cosa che faccio" mi ha detto Michael. "Adoro i bambini, sono pazzo di loro. Volevo scrivere una canzone, il tipo di canzone rock che comprerei... Volevo che piacesse davvero ai ragazzini, agli studenti, e ai ragazzi del college", ha detto il cantautore sensibile le cui due canzoni preferite sono Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky e Pierino e il lupo.

    Ha parlato del brano "Be Not Always", che ha scritto con un piccolo aiuto di suo fratello Marlon. Nella canzone delicata e sentimentale registrata per l'album "Victory" dei The Jacksons, Michael fa un appello toccante di cambiare un mondo in cui "le mamme piangono, con i bambini che muoiono senza che loro possano fare nulla fra le loro braccia...". Ha osservato che tutti i suoi fratelli la pensano allo stesso modo sui bambini "non solo io".

    Ricordando che la defunta superstar Josephine Baker, un'artista che ammirava, aveva adottato bambini da tutto il mondo (esattamente 12, che lei definiva "la mia tribù arcobaleno", ndt), Michael ha fatto un largo sorriso e ha detto con sicurezza:
    "Avrò dei figli miei, ma ho intenzione di adottarne di più razze possibili. Questo è ciò che ho intenzione di fare. Io amo i bambini. Come Emmanuel Lewis (il piccolo dodicenne star della serie tv Webster), lui è una vera ispirazione".

    Nulla, tuttavia, ispira l'orgoglioso performer più della sua famiglia e dei suoi fans. Ha parlato di questo poco dopo che giornali a diffusione nazionale hanno riportato che era stato viziato dal successo del suo album Thriller e dalla proliferazione di premi musicali, che includevano l'American Black Achievement Award di EBONY.


    "Anche se ho superato un sacco di record con Off The Wall [l'album] e sono stato il cantante solista per moltissimo tempo ed ora con Thriller, che è il migliore di tutti i tempi e tutto il resto, non ho intenzione di lasciare", ha detto di una voce che sostiene che abbia intenzione di lasciare i Jackson dopo il tour. "Sono i miei fratelli [Jackie, Jermaine, Tito, Marlon e Randy] e li amo tutti con tutto il cuore e penso che i media comincino a cercare qualcosa per vendere giornali e inventino le cose e le distorcano".

    Michael ha detto all'inizio del tour "Lo sto facendo per il piacere di andare in tour e la famiglia nel suo complesso, e per i bambini là fuori che hanno comprato i dischi. Sono un palco-dipendente. Devo stare sul palco".
    Una volta durante un'intervista nella sua casa in California dove tuttora risiede con i genitori e la sorella, LaToya, Michael ha detto: "Mi piacerebbe che mettessi questa come citazione: 'Il mio grande amore per quello che faccio sono gli ammiratori. Io amo i fans. Come quando sto facendo uno spettacolo e vedo i fan là fuori che ballano e gridano, emozionati, e stiamo portando loro quella gioia, questo è ciò che amo di più. Ed è semplicemente la più grande sensazione al mondo. Tu sei là sopra e stai dando loro quell'energia e quell'amore e loro te la stanno restituendo. Ed è grande. E questo è il mio amore principale, il palco e rendere quegli ammiratori felici".



    Continuando l'intervista Michael parla di molti argomenti che rivelano cose su di lui che sono state trascurate per la fretta dei media per i rumors. Ecco alcuni dei suoi punti di vista:

    EBONY: Devi affrontare un sacco di stress e di pressione nello show business. La gente fa richieste di tutti i tipi per te e le offerte vengono da ogni dove. Come fai a far fronte a queste sollecitazioni e pressioni?
    MICHAEL: Le affronto in un certo senso, e non sto chiamando me stesso Gesù perché non guarderei mai me stesso allo stesso livello, ma lo sto paragonando a Gesù perché ciò che Dio gli ha dato era per un motivo e lui predicava e la gente veniva a lui e lui non si arrabbiava e li respingeva e diceva lasciatemi solo perché non ho tempo.

    EBONY: Ma tu devi incontrare alcuni fans che ti pressano e ti provocano.
    MICHAEL: Io mi arrabbio, a volte, perché ci sono quelli che vengono da te con il peggiore atteggiamento e ti dicono 'Siediti, firma il foglio al mio bambino'. E te lo tirano. E io dico 'Hai una penna?' 'Non hai una penna? Beh, vanne a prendere una'. Questo è ciò che mi dicono veramente.... Sono stupito da alcune persone. Loro credono che sia di loro proprietà. E ti dicono, 'Senti, io ti ho reso quello che sei'. E io dico 'Aspetta un attimo. Non l'hai comprato [l'album] solo per aiutarmi. L'hai comprato perché ti piace e questo è vero'.

    EBONY: Tu sei considerato un modello di comportamento. Sei apparso una volta alla biblioteca pubblica di Chicago per incoraggiare i giovani e gli adulti a leggere, ed è stato distribuito un segnalibro con una tua citazione. Ti piace ancora leggere?
    MICHAEL: Amo leggere. Vorrei poter consigliare a più persone di leggere. C'è un intero altro mondo nei libri. Se non puoi permetterti di viaggiare, viaggi mentalmente attraverso la lettura. Puoi vedere qualsiasi cosa e raggiungere qualsiasi posto in cui desideri andare leggendo.

    EBONY: Hai avuto la possibilità leggere libri relativi all'esperienza dei neri o che riguardano la storia dei neri?
    MICHAEL: Oh, sì! Sono davvero grato per quello che il signor [John H.] Johnson ha fatto pubblicando i libri tramite la Johnson Publications... penso che sia un bene dimostrare che stiamo contribuendo al mondo in molti modi. Questo è quello che molta gente pensa - che noi non lo facciamo.

    EBONY: Come fai a tenerti aggiornato con quello che le persone di colore di oggi stanno facendo, dicendo e pensando? E chi sono alcune delle persone, oltre la tua famiglia e i tuoi stretti collaboratori, che influenzano il tuo pensiero?
    MICHAEL: Amo il modo in cui [John H.] Johnson (fondatore della Johnson Publishing Company, primo afro-americano ad essere incluso fra le 400 persone più ricche da Forbes ed editore di Ebony, ndt) gestisce la sua organizzazione. Sembra che tutti siano davvero gentili. Sono sicuro che ci sono litigi e cose così, ma tutti sono molto gentili... e hanno una tale influenza sui giovani. Le persone regolano la loro vita con JET e EBONY. Voglio dire, prendono le informazioni da queste due riviste, anche i ragazzini. Se dico, dove l'hai letto? L'ho letto su JET. E si aggiornano su quello che sta accadendo in JET e EBONY. E penso che sia meraviglioso ... Dio, ammiro persone come Johnson e [Walt] Disney. Penso che siano fenomenali.

    EBONY: Tu parli dell'influenza dei libri e delle persone nella tua vita. Che parte ha viaggiare nel formare il tuo atteggiamento e il tuo modo di vedere la vita?
    MICHAEL: Penso che prima che chiunque si sposi in realtà dovrebbe viaggiare per il mondo se può. E' la formazione più incredibile che abbia mai avuto. Penso che sia fenomenale. Voglio dire, vedere le diverse culture delle persone, le diverse facce, parlare alla gente e imparare e vedere... Quando viaggiavo ero sbalordito. Quando siamo andati in Svizzera per la prima volta mi sono quasi messo a piangere. Davvero.

    EBONY: Cosa ti ha colpito di quel viaggio per portarti a quella risposta emotiva?
    MICHAEL: La bellezza. E' come, oh, Dio, se chiamasse dal cielo. E' un paese incredibile e mi ispira vedere queste cose - le montagne. Le immagini non rendono giustizia alla Svizzera. Poi ci sono i Paesi Bassi e la Francia. Caspita, anch'essi sono incredibili!

    EBONY: Ovviamente, quando viaggi sei più di un turista, sei un osservatore.
    MICHAEL: Beh, un sacco di persone soggiornano semplicemente nelle città quando viaggiano. Dovrebbero uscire e vedere il paese reale. Dovunque tu vada, le cose artificiali sono artificiali, ma devi uscire e vedere la bellezza divina.

    EBONY: nei tuoi viaggi, quali sono stati alcuni dei paesi che ti hanno impressionato di più?
    MICHAEL: Devo alzare le mani su questo. Dico questo. Ho sempre pensato che i Neri, per quanto riguarda l'arte, fossero una razza di gente di talento. Ma quando sono andato in Africa, mi sono ancora più convinto. Hanno fatto delle cose incredibili laggiù. [i paesi africani dell'ovest, tra cui il Senegal]. Siamo andati in un posto in un territorio pianeggiante, dove tutti questi africani vendono il loro artigianato e tutto il resto. Sono andato in questa capanna dove questo ragazzo faceva delle sculture incredibili.... Ha preso un pezzo di legno e una cosa simile ad un'accetta e ha iniziato a tagliare e io stavo lì seduto sbalordito. Ha scolpito una grande faccia... l'ha immersa nell'acqua... l'ha asciugata e me l'ha data e io gliel'ho pagata.

    EBONY: Sembri impressionato dall'arte africana, ma che mi dici della loro musica e del ballo?
    MICHAEL: Quando siamo scesi dall'aereo in [Dakar, Senegal] Africa, siamo stati accolti da una lunga fila di danzatori africani. I loro tamburi e suoni riempivano l'aria con il ritmo. Stavo impazzendo, stavo urlando. Ho detto: 'Bene!' Hanno il tempo e hanno il ritmo.... ero così contento dell'intera cosa. Questo è quanto, ho detto. Questo è da dove vengo. L'origine....

    EBONY: Sei stato ovviamente colpito dalle tue radici musicali, perciò da dove pensi che gli africani abbiano preso la loro influenza musicale?
    MICHAEL: La musica è iniziata con la natura. La musica è la natura. Gli uccelli fanno musica. Gli oceani fanno musica. Il vento fa musica. Ogni suono naturale è musica. Ed è lì che iniziato... Vedi, noi stiamo solo facendo una riproduzione della natura, che è il suono che sentiamo al di fuori.

    EBONY: I tuoi viaggi hanno qualche influenza sul modo in cui concepisci le razze delle persone?
    MICHAEL: La cosa principale che odio di più è l'ignoranza, come i problemi di pregiudizio in America. So che è peggio in alcuni altri paesi. Ma vorrei poter prendere in prestito, dal Venezuela o da Trinidad, il vero amore delle persone non razziste e portarlo in America...

    EBONY: Stai facendo alcune osservazioni di grande intensità. Continua per favore.
    MICHAEL: Ho dei pregiudizi contro l'ignoranza. Questa è ciò verso la quale ho fondamentalmente dei pregiudizi. E' solo ignoranza ed è insegnata, perché non è certo genetica. I piccoli bambini in quei [paesi] non hanno pregiudizi. Vorrei che mettessi in evidenza anche questo. Io non sono davvero una persona che ha pregiudizi. Io credo che la gente dovrebbe pensare più a Dio e alla creazione... Guarda le molte meraviglie all'interno del corpo umano - i diversi colori degli organi, i colori del sangue - e tutti questi colori differenti fanno una cosa diversa nel corpo umano.
    E' il sistema più incredibile del mondo; crea una costruzione incredibile, l'essere umano. E se questo può succedere con il corpo umano, perché non possiamo farlo come persone? E questo è come mi sento. Ed è per questo che vorrei che il mondo potesse fare di più. Questa è l'unica cosa che odio. Davvero.


    EBONY: Quello che hai appena detto non è solo compassionevole, ma anche irrefutabile. Come fai a comunicare questi sentimenti dato che non fai apparizioni pubbliche per esprimere le tue opinioni nei dibattiti pubblici?
    MICHAEL: Io cerco di scrivere, di metterli nelle canzoni. Di metterli nel ballo. Di metterli nella mia arte per insegnarli al mondo. Se i politici non possono farlo, io voglio farlo. Dobbiamo farlo. Gli artisti, metterli nei quadri. I poeti, metterli nelle poesie, nei romanzi. Questo è quello che dobbiamo fare. E penso che sia così importante per salvare il mondo.

    EBONY: Stevie Wonder apparentemente condivide sentimenti simili, a giudicare da alcuni dei suoi messaggi musicali.
    MICHAEL: Ecco perché mi piace l'album più venduto di Stevie Wonder dal titolo "Songs in the Key of Life". C'è una canzone in quell'album dal titolo "Black Man"... Sono praticamente saltato su urlando quando ho sentito quel disco perché sta mostrando al mondo ciò che l'uomo di colore ha fatto e ciò che le altre razze hanno fatto, e lui ha equilibrato il tutto splendidamente mettendoci le altre razze, quello che hanno fatto. Poi mette in evidenza ciò che ha fatto l'uomo di colore. Invece di chiamarlo in un altro modo, lui l'ha chiamato Black Man. Questo è quello che mi piaceva... E questo è il modo migliore per portare la verità, attraverso le canzoni. E questo è ciò che mi piace.

    EBONY: Tu non sembri avere alcuna obiezione ai messaggi nella musica se sono positivi. La tua musica, a differenza di alcuni artisti, sta ben alla larga dai messaggi che glorificano la droga. Ma le droghe sono una realtà. Cosa ne pensi?
    MICHAEL: Nel settore in cui sono ce n'è un sacco e mi viene offerta in continuazione. C'è gente che arriva anche a... ficcartela in tasca e andarsene. Ora, se fosse una cosa buona, non lo farebbero.... voglio dire, qualcuno farebbe cadere qualcosa di bello nella mia tasca per poi andarsene? Ma io non voglio avere niente a che fare con niente di tutto questo. Voglio dire, per quanto sembri banale è come la penso veramente: andare su di giri senza droghe è la cosa migliore del mondo per essere euforici... Chi vorrebbe prendere qualcosa e star lì seduto per il resto del giorno dopo averla presa [la droga], e non sapere chi sei, quello che stai facendo, dove sei? Interessati a qualcosa che ti stimoli a fare le cose più grandi del mondo.

    EBONY: Metti Dio o la religione in quel processo di eccitarti senza droghe?
    MICHAEL: Oh, sì, Dio, davvero. Io credo nella Bibbia e cerco di seguire la Bibbia. So di essere una persona imperfetta... Non mi sto paragonando ad un angelo perché non sono un angelo e io non sono neanche un diavolo. Cerco di essere il meglio che posso e cerco di fare quello che penso sia giusto. E' così semplice. E io credo in Dio.

    EBONY: Le preghiere o il pregare hanno un ruolo nella tua vita?
    MICHAEL: Io prego ogni sera. Non prego soltanto la sera. Prego in momenti diversi durante il giorno. Quando vedo qualcosa di bello, ogni volta che vedo uno splendido scenario - come quando sto volando o qualcosa del genere - dico, oh, Dio, questo è bello. E dico sempre piccole preghiere come questa per tutto il giorno. Io amo la bellezza.

    EBONY: Parlando di bellezza, sei stato associato pubblicamente a tante persone belle, tra cui le tue bellissime sorelle, LaToya, Rebbie e Janet, ma anche Diana Ross, Tatum O'Neal, e Brooke Shields. Sei stato legato romanticamente con queste ultime due. Qualcuno ha detto che tu e Tatum avete un sacco in comune: i genitori di entrambi sono protettivi - lei è una cocca di papà [Ryan O'Neal] e tu sei un cocco di mamma [Katherine Jackson].
    MICHAEL: Io voglio che tutti coloro che leggono JET e EBONY sappiano che siamo soprattutto buoni amici. Questa è la cosa principale. Penso che per i ragazzi, le ragazze siano i migliori amici. E per le ragazze, i ragazzi siano i migliori amici.

    EBONY: Qual è il tuo rapporto con Brooke? Quando vi siete incontrati e se il rapporto si è sviluppato.
    MICHAEL: Ci siamo conosciuti agli Academy Awards. Mi ha chiesto di ballare perché non glielo chiedevo. Sai, io sono molto timido e mi imbarazzo. Quindi lei dice 'Ballerò con te questa sera'. E io ho detto, grande. Così siamo andati insieme sulla pista da ballo e abbiamo ballato. Stavano suonando quella musica vecchio stile di Benny Goodman, Tommy Dorsey, che non era un gran groove. In primo luogo, c'erano tutte queste persone anziane calve sulla pista che ballavano i lenti, il sound di Lawrence Welk. Noi veramente non riuscivamo a trovarci a nostro agio così abbiamo iniziato a parlare e a conoscerci. Ci siamo scambiati i numeri e abbiamo parlato molto al telefono e siamo diventati davvero buoni amici.

    EBONY: Questo significa che Brooke ha sostituito Tatum come amica speciale?
    MICHAEL: Tatum mi chiama sempre e spero che legga questa intervista perché mi dispiace non poter rispondere a tutte le sue chiamate. Ma lei è ancora una mia meravigliosa amica.

    EBONY: Sia Tatum che Brooke sono attrici. Tu hai recitato benissimo in "The Wiz". Cosa c'è nel futuro per te nel cinema?
    MICHAEL: Sono molto entusiasta di un sacco di cose che voglio fare e che ho intenzione di fare nei film e altre cose. Davvero non vedo l'ora... Dopo The Wiz, mi sono state fatte offerte incredibili, cose che sono ancora in gestazione.

    EBONY: Una volta hai detto che starai attento nella scelta del tuo prossimo ruolo, in modo da non esserne caratterizzato. Hai detto che da quando è uscito The Wiz, alcune persone ti chiamano ancora Spaventapasseri a causa del ruolo che hai interpretato.
    MICHAEL: Qualunque sia il ruolo che interpreti, le persone lo collegano alla tua personalità. Ma è recitazione. Stai interpretando un'altra persona... Vorrei che non fosse chiamato recitare perché non mi piacciono molto gli attori. Voglio dire, la parola recitazione.

    EBONY: Spiegati, per favore.
    MICHAEL: Non credo che recitare dovrebbe essere recitare. Recitare, se stai recitando, stai imitando il realismo. Dovresti creare il realismo. Dovrebbe essere chiamato credere. Io non voglio vedere un attore. Voglio vedere uno che crede. Non voglio vedere nessuno che imiterà la verità. Sennò non è reale. Voglio vedere una persona che crederà alla verità .... Questo è quando emozioni un pubblico.

    EBONY: Che tipo di domande vorresti ti fossero fatte, ma che nessuno ti fa mai?
    MICHAEL: Questa è una buona domanda. Probabilmente sui bambini o sullo scrivere, o su ciò di cui ho appena parlato... Non crei un mondo migliore nelle menti e nelle cose quando le persone mettono le cose sbagliate nei loro testi e danno opinioni sbagliate sul palco e tutto il resto.
    E' talmente importante e penso che questo possa portare tantissime persone fuori strada, perché un artista può essere pubblicizzato così tanto nella sua carriera che questo potrebbe cambiare il mondo intero in base a ciò che fa e pensa. Ascolteranno lui prima del presidente o di uno qualsiasi di questi grandi politici. Devi stare attento. Loro possono cambiare il modo di vivere di questi popoli con quello che dicono e fanno. Ecco perché è importante emettere vibrazioni d'amore ed è per questo che amo quello che faccio... Quando Marvin Gaye fece uscire l'album "What's Going On", tanti neri così come i bianchi - ma soprattutto i neri, furono educati. 'Svegliati. Che cosa sta succedendo? Svegliati'. Intendo quelli che non guardano le notizie, non leggono i giornali a scavare davvero nel profondo dell'umanesimo. Cosa sta succedendo? Svegliati.


    EBONY:
    Ci sono state alcune campagne contro i cosiddetti testi volgari delle canzoni di alcuni gruppi musicali popolari. Hai un punto di vista su questi gruppi e i loro testi?
    MICHAEL: A volte vanno troppo oltre. Non lasciano nulla all'immaginazione. Se io uscissi sul palco nudo, non ci sarebbe immaginazione. Non consentirei loro di immaginare come sono senza i vestiti. Ma vedi, loro esagerano... Dobbiamo lasciare loro qualcosa da immaginare. La gente va troppo oltre, a volte. Credo che sia importante dare il buon esempio, perché ci sono tanti ragazzi che ci ammirano.


    Mentre l'anno più produttivo della sua carriera di intrattenimento si chiude e il suo talento lo ha aiutato a incassare circa 100 milioni di dollari, Michael non si accontenta di riposare sugli allori, o del suo bottino. Lui affronta un futuro guidato da due osservazioni che ha fatto: "Sono interessato a creare un percorso invece di seguire un percorso e questo è ciò che voglio fare nella vita - in tutto quello che faccio", mi ha detto Michael in un'intervista il 13 luglio 1979.

    Ha fatto l'altra osservazione nel suo ruolo di Spaventapasseri in "The Wiz", un film in cui è co-protagonista con una delle sue più care amiche - Diana Ross. In una scena verso la fine del film, Michael ha pronunciato queste parole attraverso il suo personaggio Spaventapasseri: "Successo, fama, fortuna - sono tutte illusioni. Tutto quello che c'è di reale è l'amicizia che due possono condividere".


    Questi sono i pensieri del Michael Jackson che nessuno conosce.

    Fonte: http://jetzi-mjvideo.com/books-jetzi-02/84.../84ebony0a.html // www.zimbio.com/Michael+Jackson/arti...suno+conosce+di
    - TRADUZIONE DI "4everMJJ" PER MJFanSquare Forum-

    Edited by ArcoIris - 2/4/2018, 04:16
     
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  3. Elenajackson777
     
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    E' bellissima questa intervista :comm8jk.gif: :comm8jk.gif: non l'avevo mai letta prima d'ora :love:
    Grazie di cuore Marisa :ok:
     
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    Ci sarebbe da ripetersi, comunque grazie Marisa, un'altra splendida intervista!!! :comm8jk.gif: :comm8jk.gif:
     
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    Grazie Arcoiris, è davvero splendida, Michael è sempre il migliore di tutti :ok:
     
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  6. Elisajackson89
     
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    Stupenda intervista,mi piace sopratutto un sacco la parte dove parla di Brooke e del fatto che sia stata lei a chiedergli di ballare perché lui era troppo timido per chiederglielo,che dolce :angellove: :angellove:
    Comunque è un intervista stupenda,grazie Marisa per averla postata.
     
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  7. MJ-Beautiful soul
     
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    Halloween Interview (October 30, 2003)



    On October 30, Michael Jackson got up early (no easy job for Michael who readily admits to being nocturnal) to talk with Los Angeles disk jockey, Rick Dees. Michael talks about his plans for Halloween trick or treating with Prince, Paris, and Blanket and his favorite candy, among other things.

    Rick Dees: Hey Buddy, I miss you.
    Michael Jackson:
    I miss you too.

    Rick Dees: Aww, you looked great the other night on tv the other nigh and also, before we get into this world premiere, a lot of people are calling for this already. Thank you so much for allowing us to premiere it.
    Michael Jackson: What a wonderful man you are. Thank you so much.

    Rick Dees: Oh, you’re so welcome. Are you on the ranch now?
    Michael Jackson: No, I’m out still doing some business out of town.

    Rick Dees: I can barely hear you.
    Michael Jackson: Still doing meetings and things. I’m not back in California yet, I’ll be there soon.

    Rick Dees: Good, good deal. So you obviously don’t get up at seven twenty in the morning do you?
    Michael Jackson: No [laughs] I usually work all night. I usually go to bed this time.

    Rick Dees: Mike You’re a night person. Last time I saw you had stayed up all night and written about four different songs.
    Michael Jackson: Yeah, I’m very nocturnal.

    Rick Dees: Yeah, you’re a very nocturnal guy (laughter). This is your day coming up I mean If it’s not Halloween for Michael Jackson then it’s not for anybody.
    Michael Jackson: [laughs] Right

    Rick Dees: Are you going to go out and trick or treat?
    Michael Jackson: Yes, I’m going trick or treating. Taking my children.

    Rick Dees: Do they have costumes?
    Michael Jackson: Yes.

    Rick Dees: What are they? We’ve got Prince and Paris and Tito?
    Michael Jackson: Prince, Paris, and Blanket. Prince wants to be the black panther. And Paris, who is the girl, she’s a tomboy. She wants to be spiderman. And the little one wants to be spiderman too. And I’m going to be a ghost.

    Rick Dees: Oh yeah!
    Michael Jackson: [laughs]

    Rick Dees: This ghost. Listen if you get a chance, I mean you’re in the neighborhood, I have these huge beautiful candy apples and the long, huge, candy bars - the ones that no one gives out, the movie size candy bars like you serve at your place there, so come on in..I’d love to throw down a little something for Prince and Paris and the Ghost.
    Michael Jackson: Oh, they would love it!

    Rick Dees: Do you have a favorite chocolate, Michael?
    Michael Jackson: I like.. uhm ... believe it or not, milk chocolate.

    Rick Dees: You said milk chocolate?
    Michael Jackson: Yes [laughs].

    Rick Dees: I love milk chocolate
    Michael Jackson: Me too [laughs].

    Rick Dees: You know what I did this week Michael? I um, I have to confess - these kids came by here and sold 1,000 dollars worth of chocolate to the radio station.
    Michael Jackson: Wow.

    Rick Dees: I said I was donating it to charity. I did all except for 30 candy bars - I’ve been eating chocolate for thirty days. Every morning. I’ve got this thing about milk chocolate.
    Michael Jackson: You ate the candy? [laughs]

    Rick Dees: I ate the candy!
    Michael Jackson: I’m sorry [still laughing...]

    Rick Dees: Last time I was at your place I was got so hungry and this chef goes in here and I could smell this wonderful vegetarian pizza all afternoon and - there’s candy everywhere at Neverland. There’s candy everywhere in your home. I love that. I just love that. When you walk into Michael Jackson’s place it’s fresh candy and there’s the fragrance in his home - it's a cross between chocolate and vanilla and there’s a kind of buttery smell and fragrance - I could definitely hang out
    Michael Jackson: Well you’re welcome anytime.

    Rick Dees: Thanks! Thank you so much.
    Michael Jackson: You’re always welcome.

    Rick Dees: Did you have breakfast yet?
    Michael Jackson: Pardon? [Laughter]

    Rick Dees: What’s that? He doesn’t know what that is?
    Listen Michael, we have this bet going on and you can certainly tell me 'No'. I’m going to end up playing 'Thriller' a tremendous number of times between now and this time tomorrow. And of course, your world premiere. People are calling for this song over over and over - ’What More Can I Give?'
    Michael Jackson: Oh, God Bless them. It’s for the children. It’s so important.

    Rick Dees: I’m trying to get something for the kids. Is there anyway you can say, "Hey what’s up. It’s Michael Jackson with Rick Dees as my Halloween gift to you. Here’s Thriller". Obviously, I’m going to warn you in advance, I’m going to tape it if you will say that.
    Michael Jackson: Okay, I’ll do it for you.

    Rick Dees: Okay, here we go. Use your own words if you want but with good energy like you’re on the Mike Douglas show for the first time.
    Okay, 3 - 2 - 1
    Michael Jackson: Hi, this is Michael Jackson with Rick Dees, Halloween. This is Thriller - enjoy it.

    Rick Dees: Good, now just say 2003 Halloween.
    Michael Jackson: Okay, 2003 Halloween with Rick Dees.

    Rick Dees: Awwww! [claps] That’s like heaven. Okay. That one lost the bet. I was saying you probably might not do it.
    Let’s go back to the song for just a second. It’s been some time putting together. And did it come to you at once or was it something you were working on with the tune and everything for a period of time?
    Michael Jackson: No, it just came at once. Uhm, art of songwriting is a totally different art. It really is. It really is a gift from God. It really is. I feel guilty putting my name on it. It falls into my lap. It’s a gift from Heaven. It really is.

    Rick Dees: It’s just a gift, isn’t it?
    Michael Jackson: It really is.

    Rick Dees: Wow, so between now and the holidays are you going to stick around home, you gonna head back to Haveynhurst avenue ever?
    Michael Jackson: Uhm, I think we’re going overseas.

    Rick Dees: Yeah, so much goes on over there. Once you hit the tarmak like in London or Paris, it doesn’t stop, does it?
    Michael Jackson: It doesn’t. We go to London, and Ireland, and then we go over to Africa and then we come back.

    Rick Dees: Where do they get the craziest? I saw some shots in the Budican also in Japan where they’re carrying people out and everything. Does it get craziest in Japan or where?
    Michael Jackson: To tell you the honest truth, Rick: It’s the same wherever we go. It really is. The love and appreciation is so wonderful. The fans are so happy and animated and it just touches my heart. It’s love. I pray is what I do. I thank God.

    Rick Dees: Any word on whether or not you’re going to put together a tour for 2004 or is it too early to tell?
    Michael Jackson: I don’t think so. We are really concentrating in other areas now. You never know, it might be a special event for something.

    Rick Dees: Good deal. We’ll certainly keep it open for you.
    All those beautiful babies, are there plans for any more babies in your life?
    Michael Jackson: Oh, I’m going to have a big family. I wanna have more and more children -I’ll double my father

    Rick Dees: You wanna beat your dad?
    Michael Jackson: I am.

    Rick Dees: He’s the father of our country.
    Michael Jackson: [laughter]

    Rick Dees: Michael Jackson is here -doesn’t it feel great to hear it on the radio?
    Michael Jackson: Yes.




    Intervista sera di Halloween(30 Ottobre 2003)



    Il 30 ottobre, Michael Jackson si alzò presto (non cosa semplice per Michael, che ammette di essere un tipo notturno), per parlare con il disk jockey di Los Angeles, Rick Dees. Michael parla dei suoi piani per i travestimenti di Halloween e del modo di educare Prince, Paris e Blanket e di quali sono le sue caramelle preferite, insieme a molte altre cose.

    Rick: Ehi amico, mi manchi.
    MJ: Mi manchi anche tu.
    Rick: Oh, eri fantastico in tv l'altra sera e inoltre, prima di parlare di questa anteprima mondiale, un sacco di persone stanno già telefonando per questo. Grazie mille per averci permesso di averne l’anteprima.
    MJ: Che uomo meraviglioso che sei. Grazie mille.
    Rick: Oh, sei davvero il benvenuto. Ora, sei al ranch adesso?
    MJ: No, sto ancora facendo qualche lavoro fuori città.
    Rick: Uh-huh. Riesco a malapena a sentirti. Credo che questo sia ...
    MJ: Uh, sto ancora facendo delle riunioni e cose del genere, non sono ancora tornato in California ma sarò lì presto.
    Rick: Bene. Buon lavoro. Perciò, naturalmente non ti alzi alle 7:20 di mattina, vero?
    MJ: (risata) No, ma io di solito lavoro tutta la notte, di solito quella è l’ora in cui vado a letto.
    Rick: Sì, Mike.. sei una persona notturna. Voglio dire, l'ultima volta che ti ho visto sei rimasto sveglio a scrivere quattro canzoni diverse, a provare…
    MJ: Si, sono molto notturno.
    Rick: Sì, voglio dire, questo è .. (ride) sei un ragazzo molto notturno. Ehi, questo è il tuo giorno in arrivo. Voglio dire, se non è Halloween per Michael Jackson non lo è per nessuno.
    MJ: Hehe, giusto!
    Rick: Uscirai per “dolcetto o scherzetto”?
    MJ: Sì, lo farò con i miei figli.
    Ellen: Loro hanno i costumi?
    MJ: Sììì!
    Ellen: Da cosa si vestiranno? Paris ...
    Rick: Prima di tutto parliamo di... abbiamo Prince, Paris e Tito.
    MJ: Sono Prince, Paris e Blanket. Prince vuole essere una pantera nera, Paris che è la bambina.. lei è un maschiaccio .. lei vuole essere Spiderman.

    Rick: Oh yeah!
    MJ: E anche il piccolo vuole essere Spiderman ed io sarò un Fantasma.
    Rick: Oh yeah!
    MJ: Hehe.
    Rick: Perciò(* ride *) .. Senti, se riesci… Voglio dire, se siete in zona .. ho queste enormi, meravigliose mele caramellate e anche, sai, lunghissime barrette di cioccolato, quelle che non si trovano più.
    Ellen: Quelle formato cinema
    Rick: Le barrette di cioccolato formato cinema, come le offri tu a casa tua lì.
    MJ: Sì...
    Rick: Perciò, venite, dai, mi piacerebbe lanciare qualcosina a Prince, Paris e al Fantasma.
    MJ: Oh, mi piacerebbe!
    Rick: Yeah!
    Ellen: C’è un tipo di cioccolato che preferisci, Michael?
    MJ: Mi piace... che ci crediate o no... il cioccolato al latte.
    Rick: Ti piace... ti piace .. hai detto. .. il cioccolato al latte?
    MJ: Sì... hehe.
    Rick: Io adoro il cioccolato al latte!
    MJ: Anch’io!
    Rick: Sai cosa ho fatto questa settimana, Michael? Io ... devo confessarlo. Sono entrato e sono venuti questi ragazzi qui a vendere un migliaio di dollari di cioccolato alla stazione radio.
    MJ: Wow...
    Rick: E così ho detto che li stavo donando in beneficenza. Ed è stato così tranne per una trentina di barrette di cioccolato. (Ride)
    MJ: Wow!
    Ellen: Oh Rick. Datti una regolata…
    Rick: (sempre ridendo) Mangio questo cioccolato da tipo 30 giorni! E’ così ogni mattina! Ho preso questa cosa sul cioccolato al latte e ..
    MJ: (ride) Hai mangiato le caramelle?
    Rick: Ho mangiato le caramelle e scusami! L'ultima volta che sono stato da te ero così affamato e questo chef entra con l’odore di questa meravigliosa pizza vegetariana per tutto il pomeriggio.
    MJ: Ci sono caramelle ovunque a Neverland.
    Rick: Ci sono caramelle ovunque nella vostra casa.
    Ellen: Lo adoro…
    Rick: E lo adoro semplicemente. Tu sai che c'è qualcosa, quando si cammina nella casa di Michael Jackson c’è questo odore di caramelle... la fragranza nella sua casa è come un, un incrocio tra cioccolato e vaniglia. E c'è come un odore di burro e un profumo.
    Ellen: Potrei assolutamente passarci il tempo.
    Rick: Beh, è semplicemente ciò che vuoi.
    MJ: Siete i benvenuti in qualsiasi momento.
    Ellen: Oh, grazie.
    Rick: Grazie mille.
    MJ: Siete sempre i benvenuti.
    Rick: Hai già fatto colazione?
    MJ: Pardon?
    (Ridendo in Studio)
    Ellen: (ridendo) Cos'è? Non sa di cosa si tratta.
    Rick: Senti, Michael, abbiamo una scommessa in corso in questo momento, e tu puoi certamente dirmi di no, ma sto morendo... ascolta, mi ritroverò a trasmettere "Thriller" un numero infinito di volte tra oggi e domani ...
    MJ: Ok.
    Rick: Ok. E… naturalmente la tua prima mondiale, le persone stanno chiamando per questa canzone più e più volte.
    MJ: Oh, Dio vi benedica.
    Rick: What More Can I Give. Ma, umm ...
    MJ: E’ per i bambini. E’ così importante.
    Rick: Sto provando a raccogliere qualcosa per i bambini. C'è una qualche possibilità che tu possa dire "Hey, come andiamo? Qui è Michael Jackson con Rick Dees e come mio regalo di Halloween per voi, ecco "Thriller"? Ovviamente, ti avviso in anticipo che ti registrerò, se lo dirai.
    MJ: Ok, lo faccio per ...
    Rick: Ok, andiamo. Yeah, e usa pure parole tue se vuoi, ma con una buona energia, come se fossi allo show di Mike Douglas per la prima volta.
    MJ: Ok.
    Rick: Ok. Tre, due, uno.
    MJ: Salve, questo è Michael Jackson con Rick Dees - Halloween! Questa è Thriller. Buon divertimento!
    Rick: Bene. Ora dì solo “Halloween 2003".
    MJ: Ok. Halloween 2003 con Rick Dees.
    (Applausi in studio)
    Rick: Ooooh! E’ come il paradiso. Ok, Ellen ha perso la scommessa.
    Ellen: Gli stavo dicendo che probabilmente avresti potuto non farlo.
    Rick: Torniamo al brano solo per un secondo. Questa è stata messa insieme alla fine. Ti è venuta in una volta o è stato qualcosa su cui ci hai lavorato su per un certo periodo di tempo, con la melodia e tutto il resto?
    MJ: No, è arrivato giusto in una volta. L'arte della composizione è qualcosa di totalmente diverso, è davvero, è davvero un dono di Dio. Lo è davvero. E mi sento in colpa a metterci il mio nome sopra perché cade in grembo come un dono dal cielo. Lo è davvero.
    Rick: E’ solo un dono, non è vero?
    MJ: E’ DAVVERO così.
    Rick: Wow. Così tra oggi e le vacanze hai intenzione di restare a casa, ti metterai mai sulla via di ritorno per Hayvenhurst Avenue?
    MJ: Umm, penso che andremo oltreoceano.
    Rick: Accadono così tante cose laggiù. Una volta che ci metti piede, come a Londra o Parigi. Non ci si ferma, non è vero?
    MJ: Già, è così. Andremo a Londra e in Irlanda e poi procederemo verso l’Africa e poi rientreremo.
    Rick: Dov’è che diventa più pazzesco? Ho visto alcune immagini, come il Budicon, anche in Giappone. Stanno portando fuori delle persone e tutto il resto. Dove è più pazzesco, in Giappone o dove?
    MJ: E’... ti dico la pura verità, Rick, è semplicemente lo stesso ovunque andiamo, lo è davvero. L’amore e l'apprezzamento è così meraviglioso. I fan sono così felici ed eccitati, mi tocca il cuore con amore. Lo fa davvero. Prego il cielo per questo.
    Rick: Beh, è così super.
    MJ: E ringrazio Dio.

    Rick: Hai qualcosa da dire sulla possibilità di mettere insieme un tour per il 2003 o è troppo presto per dirlo.
    MJ: Sì, davvero non lo so… adesso non lo so nemmeno io. No, penso di no, siamo davvero concentrati su altro ora. Non si sa mai che potrebbe essere un evento speciale per qualcosa.
    Rick: Buon lavoro, certamente terremo d’occhio quello che farai.
    Ellen: Tutti quei bei bambini… Hai in programma di avere altri figli nella tua vita?
    MJ: Oh, avrò una grande famiglia. Sempre più bambini.
    Rick: Davvero?
    MJ: Come mia madre e mio padre.
    Rick: Vuoi battere il tuo papà? Lui è il padre del nostro paese. Questo è Rick Dees alla radio.
    MJ: Sì.


    Edited by ArcoIris - 2/4/2018, 04:19
     
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    Rick Dee Interview (September 10, 2003)



    On Wednesday, September 10, 2003 at 8:45 am, Michael Jackson granted KIIS FM personality Rick Dees an exclusive on-air interview. He phoned in to the Los Angeles based radio station from Toronto, Canada to discuss his charity event and after party, both being held at his Neverland Valley Ranch on September 13, 2003.

    Rick: Michael, it's Rick Dees!
    Michael: Rick, how are you?

    Rick: How are you?
    Michael: How you been doin'?

    Rick: Couldn't be better, sir. And you're in Toronto now?
    Michael: Yes, I'm in Toronto. I just decided to come up here and write music.

    Rick: You know who else is living in Toronto now? Prince. Prince decided to move from Minneapolis to Toronto.
    Michael: The singer?

    Rick: Yes, Prince the singer.
    Michael: You're kidding!

    Rick: And he and his wife...in fact, Jimmy Jam told me they're living there now.
    Michael: Jimmy Jam is so nice.

    Rick: Isn't he the best?
    Michael: Yeah...

    Rick: I wanna thank you for what you're doing on Saturday. Everybody is so incredibly jazzed. Now I have seen your wonderful, beautiful ranch. But most people just fantasize about what it would be like to just walk the grounds...and now we're going to get a chance. Now will you be there?
    Michael: Uh...yes, I will be there.

    Rick: Alright!
    Girl in background: That's what we wanted to hear.
    Michael: Yep, I will be there.

    Rick: Commander Chuck Street said that he really enjoyed taking you up in the helicopter.
    Michael: Aww, that guy is so nice. He’s wonderful.

    Rick: He had 20,000 hours and he said that it was just a wonderful experience and that you had wanted to see the ranch from a mountain, like in the back where the forest is.
    Michael: Right, Mount Katherine.

    Rick: He said that Mount Katherine is almost 29,000 feet...No, no, I'm just saying...but uh, how tall is she?
    Michael: Personally, I don't know...really tall...

    Rick: It’s quiet...you know when I was there, Sophia Loren's sons were there that afternoon...
    Michael: They were riding quads.

    Rick: Yes, we were riding quads and that was the first time anybody ever saw an ATV. And it was wonderful but um, at the same time I didn't want to leave...that's probably how you feel when you leave, isn't it?
    Michael: Aaw, God Bless you. Thank you. Well, you know you're always welcome. You know that.

    Rick: What a nice thing to say Michael. And you know Saturday is very special too because I don't think that people understand that there are different ways to raise money for great causes, but for you to open your home for Make A Wish and other foundations is really special to us.
    Michael: Aw, God Bless you. Thank you so much.

    Rick: Can you catch us up to speed, now, over the last few months. First of all, how are the kids, are they doing alright?
    Michael: All the children are fine.

    Rick: They were... um... in the helicopter the other night and Chuck Street said that they were just absolutely so well behaved and the nicest...but at the same time of the last 6 or 7 months or so, how busy have you been?
    Michael: I'm always busy. I never stop. I'm a workaholic. I love working.

    Rick: You really do love it, don't you?
    Michael: Yes, I love it.

    Rick: So you've been in Toronto...have you written any songs?
    Michael: Yes, very much.

    Rick: I'd like you to meet Ellen Kaye who just walked in...
    Ellen Kaye: I was waiting for my formal introduction.

    Rick: Michael, this is Ellen Kaye...
    Michael: Hello, Ellen, how are you?

    Ellen Kaye: Hi, Michael, it's nice to meet you, finally.
    Michael: You too.

    Ellen Kaye: I hope one day you can come in the studio cuz we'd love to just...be around you. And bring the kids.
    Michael: Oh, I'd love that, that'll be cool, I love this station...it's wonderful.

    Rick: The last we talked, you said you keep in shape solely by dancing. And when I saw the shot of you...I think it was about 2 or 3 weeks ago...you're still in really good shape. It's still just dance that keeps you in shape?
    Michael: I just like to dance around to music that I like.

    Rick: Hmm.
    Ellen Kaye: And chasing two kids, that'll keep you in shape.
    Michael: Yes, running after the children.

    Ellen Kaye: I have 2 toddlers myself and once they get those tennis shoes on, there's no slowing down.
    Michael: I know....it's mainly that I enjoy dancing....and I walk around the lake at Neverland.

    Rick: And I'd like to point out ...the lake at Neverland, is absolutely, it's right in the very front, at least one of them...and you just wanna dive in. It really is.
    Michael: Thank you.

    Rick: Now Prince and Paris, how are they different? What are their likes and dislikes? What can you tell, as a parent, you know, 'Prince likes this, Paris likes this'.
    Michael: Well they like, in truth, they like the same things. Prince, he doesn't like girl toys. I always wanted a daughter, and through all the years I've toured, I bought all these dolls, and I filled the whole room up full of dolls for when I have a daughter....and that would be her bedroom. And the first time I brought her in there, when she was old enough to walk, she just walked right passed it. (laughs)...she likes boy! toys. ! She likes trucks, cars...whatever prince wants, she wants.

    Rick: You're kidding! And there's a whole room of dolls and she just walks right through them?
    Michael: Yeah...(laughs)

    Rick: The first time I met Michael, Ellen, it was um, not in a, well first of all we we saw each other on a tv show, but the first time we got a chance to socialize it was at a place called "Robbies’ Hobbies" and we both got into little, uh, they’re radio controlled cars...
    Ellen Kaye: I like those too.
    Michael: Yeah....

    Rick: And they were so much fun.
    Michael: You have a great memory.

    Rick: Well, thank you. So I had a jeep made up for Michael. And he would take it on tour. And he would hide behind like a curtain or something, and this car would just show up at someone's feet. And it would stop, and they would jump around, and he'd bring the car back to him. They never knew it was Mike behind the controls! (laughs)
    Michael: (laughs)

    Rick: Great. So it was fun!
    Ellen Kaye: That’s cool.
    Michael: Great fun.

    Rick: So now Michael, we're gonna have a huge party, do you mind...obviously we're not gonna tear up the house or anything but what rules should we put down?
    Michael: Just to be kind to one another, and have a great time. I'll be kinda watching from a distance and enjoying it. I hope I can get to say hi to you.

    Rick: Oh, absolutely. When you go back to your bedroom, like really late?
    Michael: Yes

    Rick: I'll be in your closet. (laughter)
    Michael: Okay. (laughs)

    Ellen Kaye: Oh, stop it! You don't have to take that Michael! (laughs)
    Rick: Again, on behalf of Make A Wish and all the people too, Michael thank you so much.
    Michael: God bless you and say hi to your wonderful family.

    Rick: Oh, I certainly will. Julie says 'Hi', too
    Michael: Aaww! Tell her I said 'Hi'!

    Rick: She knows so many little stories about Mike...they're buddies.
    Michael: Yeah...she's a sweet person.

    Ellen Kaye: I can't wait to see your animals on the ranch, cuz I'm a huge animal lover so.
    Michael: Oh, there are lots of animals.

    Ellen Kaye: Yeah, cool.
    Rick: You still have the trampoline?
    Michael: Yes...we found the rattlesnake. (laughs)

    Rick: Kevin Dees was asking about that.
    Michael: We found that snake, remember?

    Rick: Oh man! We went out in the woods, and this is way away from his home so don't be afraid, but Michael and I found a baby rattlesnake.
    Ellen Kaye: Ooooh, now those are really potent, cuz their poison is even stronger cuz it's more concentrated.

    Rick: So Mike is walking up to the snake and about four guys jump in front of him and say, "What? Are you crazy?? Not with your CD just released!"
    Michael: (laughs)

    Ellen Kaye: (laughs) Yeah, cause people will take a bite for him.
    Rick: So a couple of guys took a hit lik! (punching noises)..."It didn't hurt Michael" (punching noises)
    Michael: Yeah, that was something. It was fun!

    Rick: That was something else. They called him "Rattlin' Rick". Hey Mike, we'll see ya on Saturday, okay?
    Michael: Okay, Rick. God bless you.

    Rick: God bless you.
    Michael: And say "Hi" to everybody.

    Rick: My best to Prince and Paris, too.
    Michael: Oh, God bless you, thank you!

    Rick: Michael Jackson. Rick Dees in the morning. That's what it's all about. The world exclusive interview - he'll only do one - and thank you for choosing us Michael.



    Intervista di Rick Dees 10 settembre 2003


    Mercoledì 10 settembre 2003 alle 8:45 del mattino, Michael Jackson ha personalmente concesso un’intervista esclusiva a Rick Dees. Michael ha chiamato alla radio di Toronto, Canada, per discutere del suo “charity event” e del suo “after party” entrambi tenutesi nel suo ranch di Neverland il 13 settembre 2003.

    RICK: Michael è Rick Dees che ti parla!
    MICHAEL : Rick come stai?

    RICK: Come stai?
    MICHAEL: Come va oggi?

    RICK: Non potrebbe andare meglio. Adesso sei a Toronto?
    MICHAEL: Si sono a Toronto. Ho deciso di venire qui per scrivere musica

    RICK: Lo sai chi altro vive a Toronto adesso? Prince. Prince ha deciso di trasferirsi da Minneapolis a Toronto
    MICHAEL: Il cantante?

    RICK: Si, Prince il cantante
    MICHAEL: Stai scherzando!

    RICK: E con lui e’ anche sua moglie…..infatti , Jimmy Jam mi ha detto che adesso vivono li
    MICHAEL: Jimmy Jam e’ così simpatico (carino)

    RICK: Non è il migliore?
    MICHAEL: Si lo è

    RICK: Voglio ringraziarti per quello che stai facendo oggi . Tutti sono incredibilmente entusiasti. Ho visto il tuo meraviglioso, bellissimo ranch. Ma molte persone fantasticano immaginando di camminare nel tuo parco…..ed ora noi gli diamo una possibilita’…ci sarai?
    MICHAEL: Si ci sarò

    RICK: D’accordo
    UNA VOCE IN DISPARTE : Questo è cio’ che noi tutti volevamo sentire
    MICHAEL: Si ci sarò

    RICK: Commander Chuck Street mi ha detto che si è divertito portandoti nell’elicottero
    MICHAEL: Aww, quel ragazzo e’ cosi’ simpatico..E’ meravigliso

    RICK: Commander Cuck Steet ha 20.000 ore di volo e mi ha detto che è stata un’esperienza meravigliosa e che tu gli hai chiesto di vedere il ranch da una montagna, che si trova dietro alla foresta
    MICHAEL: Giusto, Mount Katharine
    RICK : Mi ha detto che la montagna si trova a quasi 29.000 piedi…..No,no,no volevo dire….. quant’è alta Mount Katharine?
    MICHAEL: Personalmente non lo so… molto alta

    RICK: E’ tranquilla ….. sai quando sono stato li c’erano anche i figli di Sophia Loren
    MICHAEL: Si stavano facendo un percorso di equitazione

    RICK: Si, stavamo facendo un percorso di equitazione e quella fu la prima volta che nessuno ci vide su ATV . Fu meraviglioso ma allo stesso tempo non volevo partire……ecco come probabilmente tu ti senti quando devi partire.
    MICHAEL: Aww, Dio ti benedica…grazie. Lo sai tu sei sempre il benvenuto

    RICK: Ho una cosa carina da dire Michael. Come tu sai sabato e’ un giorno molto speciale perché non credo che le persone capiscano che ci sono modi diversi per procurarsi soldi per diverse cause, ma per te e per noi è un qualcosa di speciale. Apri la tua casa per Make a wish e per altre fondazioni
    MICHAEL: Dio ti benedica. Grazie mille.

    RICK: Velocemente Michael cosa hai fatto negli ultimi mesi. Prima di tutto come stanno i tuoi bambini? Stanno bene?
    MICHAEL: Si i bambini stanno bene

    RICK: Erano nell’elicottero l’altra notte e Chuck Street mi ha detto che si sono comportati assolutamente bene ed erano dolcissimi….ma comunque negli ultimi 6 0 7 mesi come sei stato impegnato?
    MICHAEL: Sono sempre impegnato. Non mi fermo mai. Sono un workholic(n.d.r maniaco del lavoro) . Amo lavorare

    RICK: Ami davvero lavorare?
    MICHAEL: Si, amo lavorare

    RICK: Dunque sei stato a Toronto ….. hai scritto delle canzoni?
    MICHAEL: Si, tante

    RICK: Mi piacerebbe sentire Ellen Kaye che è appena entrata
    ELLEN: Stavo aspettando per la mia introduzione formale
    MICHAEL: Ciao Ellen come stai?

    ELLEN: Ciao Michael è cosi’ carino poterti finalmente sentireì
    MICHAEL: Anche per me

    ELLEN: Spero che un giorno tu possa venire qui in studio perché ci piacerebbe esserti intorno…porta i bambini
    MICHAEL: Oh, mi piacerebbe,sarebbe fantastico, mi piace questa stazione… e’ meravigliosa

    RICK: Prima ci hai detto che ti tieni in perfetta forma ballando. Due settimane fa ti ho visto in televisione ed eri in perfetta forma. Lo sei ancora? Attualmente ti tieni in forma utilizzando ancora il ballo?
    MICHAEL: A me piace ballare intorno alla musica

    RICK: Hmmm
    ELLEN: Secondo me tu ti tieni in forma correndo dietro ai tuoi bambini
    MICHAEL: Si correndo dopo i bambini

    ELLEN: Io ho due bambini ai primi passi e quando mettono le scarpette da tennis non si fermano mai
    MICHAEL: Lo so……mi diverto principalmente a ballare mentre cammino intorno al lago di Neverland

    RICK: Voglio far notare che a Neverland ci sono dei laghi uno di fronte all’altro, pero’ uno è piu’ piccolo…. E vorrei tuffarmi .
    MICHAEL : Grazie

    RICK: Ora Prince e Paris come sono differenti? Quali sono le loro simpatie ed antipatie?Cosa ci puoi dire, coe un genitore naturalmente,ad esempio a Prince piace questo a Paris piace quello…..
    MICHAEL: Dunque, in verita’, a loro piacciono le stesse cose. A Prince non piacciono i giochi da ragazzina. Ho sempre desiderato una figlia , e in tutti questi anni sono stato in in tour e ho riempito la stanza di bambole pensando alla mia futura figlia e pensando alla sua stanza da letto. La prima volta che la portai li, fu quando era abbastanza grande da poter camminare in modo tale da poter passare tra le bambole… (ride)….. gli piacciono i ragazzi,i giocattoli, i trucchi, le macchine, cio’ che vuole Prince lo vuole anche Paris

    RICK: Stai scherzando? E c’è un’intera stanza di bambole e Paris riesce a camminare tra le bambole?
    MICHAEL: Si (ride)

    RICK: Ellen la prima volta che incontrai Michael fu……dunque la prima volta ci siamo visti in un programma televisivo, ma la prima volta che avemmo l’opportunità di socializzare fu in un posto chiamato “Robbies Hobbies” dove le persone controllavano le macchine
    ELLEN: Forte
    MICHAEL: Si

    RICK: Erano così divertenti
    MICHAEL: Hai una buona memoria

    RICK: Grazie…avevo una macchina pronta per nascondere michael. Li prendemmo in giro….Michael era in macchina nascosto dietro ad una tenda ….sfuggimmo ai loro controlli. La sorveglianza non seppe mai che michael era nella macchina.
    MICHAEL: (ride)

    RICK: Fu così divertente
    ELLEN: Grandioso

    RICK: Dunque Michael faremo un’enorme festa …chiaramente non faremo a pezzi casa tua o alcuna cosa…..ma quali regole stabiliremo?
    MICHAEL: Saremo gentili l’uno con l’altro e così ci divertiremo. Io fuori casa e mi divertirò guardandovi …spero almeno di poterti dire ciao

    RICK: Oh, assolutamente…quando salirai nella tua stanza da letto, a notte inoltrata, io sarò nel tuo armadio…
    MICHAEL: Okay (ride)
    ELLEN:Oh, fermalo…..non devi prendermi sul serio Michael

    RICK: Da parte mia faccia un saluto a tutte le persone della Wish Foundation, te ne sarei grato
    MICHAEL: Dio ti benedica salutami la tua meravigliosa famiglia
    RICK: Oh, lo farò. Julie ti saluta
    MICHAEL: Dille che la saluto anch’io

    RICK: Lei conosce tante storielle su Mike….. entrambi sono amiconi
    MICHAEL:Oh, è una persona così dolce

    ELLEN: Non posso aspettare nel vedere gli animali che hai nel ranch anche perché sono un’amante degli animali
    MICHAEL: Oh, ci sono tanti animali nel ranch
    ELLEN: Favoloso

    RICK: Michael hai ancora il trampolino?
    MICHAEL: Si….. noi trovammo un serpente a sonagli

    RICK: Keven Dees ci chiede del serpente
    MICHAEL: Ti ricordi noi trovammo il serpente

    RICK: Oh ricordo!!!! io e Michael uscimmo nel bosco che distava parecchio da casa sua e senza temere nulla io e Michael trovammo il serpente a sonagli
    ELLEN: Il veleno dei serpenti a sonagli è potente perché è molto concentrato
    RICK: Così Michael ,stava camminando verso il serpente quando 4 ragazzi gli saltarono avanti e dissero: “Michael sei pazzo!!!??Il tuo cd ancora non e’ stato fatto”
    MICHAEL: (ride)
    ELLEN: (ride)….dovevate stare attenti perché qualcuno poteva beccarsi un morso
    RICK: Così una coppia di ragazzi diete un pugno al serpente”Michael non gli abbiamo fatto male”
    MICHAEL: Si lo so… E’ stato divertente

    RICK: I ragazzini lo chiamarono “RATTLIN RICK”. Hey Michael ci vedremo sabato okay?
    MICHAEL: Okay Dio ti benedica

    RICK: Dio ti benedica
    MICHAEL: Ciao a tutti

    RICK: Salutami Prince e Paris
    MICHAEL: Grazie mille , Dio vi benedica

    RICK: Michael Jackson. Al Rick Dees Morning . Questo è tutto per ora. Ci risentiamo per l'intervista in esclusiva mondiale - che sarà insieme a lui - e grazie per averci scelto Michael.


    Edited by ArcoIris - 7/6/2017, 03:24
     
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  11. Elisajackson89
     
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    Stupenda questa intervista :comm8jk.gif: grazie mille Wenche per averla postata :ok:
     
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  12. Elenajackson777
     
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    Grazie di cuore Wenche per queste due bellissime interviste che hai postato,quella di halloween e questa del settembre 2003,grazie mille :comm8jk.gif: :comm8jk.gif:
     
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    Intervista di Michael Jackson alla rivista "Creem" (1983)



    Ripubblicata da "The Observer" il 28 giugno 2009

    Nel 1983, Sylvie Simmons, scrivendo per la rivista rock "Creem" leader negli Stati Uniti, intervistò la star 24enne sul set del video di "Beat It", uno dei molti brani del suo nuovo album, "Thriller", che stava per diventare l'album più venduto di tutti i tempi. Trovò un’artista motivato, all'apice della sua creatività, un’artista disinvolto sul palco, ma anche un'anima gentile che trovava le attenzioni dei fan insopportabili.

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    Nel centro della città tra la "Pacific American Fish Co" e l'Hotel St. Agnes Hospitality Kitchen", c'è un vicolo. Le auto bloccano ogni uscita, senza scampo. E, distinguendosi tra i fanali delle auto, due bande rivali di Los Angeles fanno gli spavaldi uno verso l'altra. Un paio di persone spuntano con le loro teste fuori dalla finestra dell'hotel, mormorano qualcosa di incomprensibile e ritornano a dormire. Laggiù nel fumo, le bande si stanno avvicinando. Si guardano in modo malvagio. I "Cripps", quelli con la bandana blu, guardano veramente in modo cattivo, battendo i loro pugni nelle mani e si avvicinano aggrottando le ciglia. Poi qualcuno accende un registratore a nastro e un pò di "Beat It" viene sparato a tutto volume nella notte ...

    "La magia", dice Michael Jackson, che parla molto di magia, "è piacevole se la metti nel tuo cuore".

    Non ci possono essere molte cose più magiche che restarsene intorno alla città di Los Angeles nel cuore della notte, guardando orde di predatori attenti quando qualcuno con un morbido accento inglese dà il comando. Questo particolare pezzetto di magia sarà, dal momento in cui leggerete questo, il video di "Beat It", il nuovo singolo di Michael Jackson. Questa canzone tratta di maschilismo, così il video. Michael si sveglia con un sudore freddo in una squallida camera da letto del centro città, ha sognato la prossima rissa e deve andare a fermarla. Balza dal letto, mettendo in serio pericolo la vita di un'intera famiglia di scarafaggi.

    Sul retro del magazzino, stanno facendo la sequenza del combattimento coreografata. I membri della vera banda stanno in piedi, ai margini, mentre una decina di imitatori dei membri delle bande, ballerini professionisti, danzano e agitano i coltelli.

    Per tutto questo tempo, un uomo esile dalle lunghe dita, in una giacca di pelle marrone troppo grande per lui, sta sorseggiando del succo d'arancia, guardando con occhi spalancati e curiosi i ballerini ed i monitor, annuendo seriamente con la testa in tempo di musica, battendo il suo piede in modo automatico. Michael Jackson sembra affascinato da tutto. Sono le tre del mattino prima che arrivi. Entra, porre fine alla lotta e li conduce ballando, fuori dal magazzino. Il “Pifferaio Magico” incontra “Peter Pan”. Dal momento in cui i ballerini avevano finito, era spuntata l'alba; non lo era per Michael Jackson.


    Da dove ottiene la sua energia nessuno lo sa. Non è certamente la droga, non la tocca e beve raramente. E non mangia certamente carne cruda, Michael è strettamente vegetariano e non mangerebbe mica se si presentasse una possibilità, digiuna e balla ogni domenica e riesce a vivere per iniziare un'altra settimana. Michael Jackson riesce a fare di più in una settimana rispetto (a cosa) fanno tutti altri in un decennio.

    Nel tempo ci sono voluti i Supertramp per ottenere un giusto sound al pianoforte, Michael ha cantato melodie con Donna Summer, il corista con Joe King Carrasco, ha scritto e prodotto "Muscles" per Diana Ross, ha scritto e cantato "The Girl Is Mine" con Paul McCartney, e ha narrato una canzone per l'album ET, ha riunito tutti, da Vincent Price a Eddie Van Halen per aiutarlo con il suo album da solista, e aveva ancora tempo per coccolare il suo lama, il serpente e i pappagalli.


    Appena tornato dall'Inghilterra (per alcuni motivi con Macca P.McCartney, ndt), che ha incontrato a un cocktail party di Hollywood nella casa del comico muto Harold Lloyd e si sono scambiati i numeri di telefono: "Amo molto Paul, Linda e la famiglia"),sta già pianificando dei progetti con Gladys Knight, Jane Fonda, Barbra Streisand, Katharine Hepburn, e Freddie Mercury dei Queen, il suo vecchio amico.
    Per non parlare che sta lavorando ad un film con Steven Spielberg ("un fantasy futurista con la musica") e un album con i Jackson. Ricordate i Jacksons? Michael è stato il loro cantante e coreografo e da allora suo padre Joe Jackson, un tempo leader di una cover band di Chuck Berry in Indiana, i "Falcons", notò nel ragazzino di cinque anni, delle abili imitazioni di James Brown.


    Ritiene che le canzoni, le idee, l'energia provengano da Dio, è un devoto Testimone di Geova, si sveglierà nella notte ed eccoli. Diversi altri milioni di promotori.

    Il suo primo album da solista, "Off the Wall", ha venduto sette milioni di copie. "Thriller" non è proprio ancora pronto per essere eliminato in uno scatolone. Il primo atto della storia, niente meno, in testa a tutte le classifiche dei singoli e degli album del pop e del R&B, nello stesso momento ...

    Ho parlato con Jackson prima delle riprese del video. In un condominio di tre piani nella San Fernando Valley, dove Michael è rimasto mentre ricostruivano la sua casa di famiglia cinque miglia più avanti, pieno di libri, piante, opere d'arte, animali, succhi di frutta biologici, nipoti, cugini e fratelli della famiglia Jackson.
    La Toya era lì con un cappello da cowboy. La sorellina Janet era lì a ripetere a pappagallo le mie domande a Michael. Ah, ho dimenticato, c'era una collezione di dischi che vanno da Smokey Robinson a Macca, con un salto al funk, alla new wave, alla musica classica ed a qualsiasi altra cosa.


    "James Brown, Ray Charles, Jackie Wilson, Chuck Berry e Little Richard. Penso che hanno avuto una forte influenza su molta gente, perché questi erano i ragazzi che veramente hanno avviato il rock'n'roll. Mi piace iniziare con l'origine delle cose, perché una volta che si raggiungono i risultati questo cambia. E' così interessante vedere come era in realtà all'inizio".

    Michael ha una piccola voce ultraterrena. Lo hai sentito descritto come infantile e angelico. Lo sentirai di nuovo. E' terribilmente timido, si guarda le mani, le scarpe, sua sorella, può dimenticare che c'è un intervistatore nei paraggi.

    E continua: "Mi piace farlo anche con l'arte. Amo l'arte. Ogni volta che andiamo a Parigi mi precipito al Louvre. Non ne ho mai abbastanza ! Vado in tutti i musei di tutto il mondo. Amo l'arte. Mi piace troppo, perché acquistando tutto, arrivi a diventare dipendente. Vedi un pezzo che ti piace e dici, oh Dio, lo devo avere ...

    "Amo la musica classica. Ho così tante diverse composizioni. Credo davvero che quando ero piccolo all'asilo ascoltavo "Pierino e il lupo" e altre cose. Ascolto ancora quella roba, è grande, e la Boston Pops (l’orchestra più grande del mondo e la più classica d’America,ndt), Debussy, Mozart, compro tutta quella roba. Sono un grande fan della musica classica. Siamo stati influenzati da ogni genere di musica diversa, classica, R&B, folk, funk, e credo che tutti questi ingredienti si combinino per creare ciò che abbiamo ora".

    "Non sarei felice se facessi un solo genere di musica o che la musica ci etichettasse. Mi piace fare qualcosa per tutti...non mi piace che la nostra musica sia etichettata. Le etichette sono come...il razzismo".


    Come fa a scegliere con chi lavorare? Lo chiede a chiunque?

    "Scelgo con il sentimento e l'istinto", dice Michael.

    Cosa fa uscire da loro?

    "Sento che sarebbe... magia".

    Poi di nuovo, devi tenere a mente l'uomo che vive per il suo lavoro.

    "Penso principalmente a ciò che è la mia carriera. E' difficile destreggiarsi tre le tue responsabilità, la mia musica qui, la mia carriera da solista, il mio film là, la TV e tutto il resto"

    È questo che ti rende felice?

    "Sì. Questo è quello per cui sono qui, davvero. E'come Michelangelo o Leonardo da Vinci". La sua voce si affievolisce; appare combattuto tra il sembrare presuntuoso e dire la verità, che, come lui la vede, è che il talento viene comunque da Dio, quindi non si va a dargli una pacca sulle spalle. "Eppure, oggi, possiamo vedere la loro opera ed essere ispirati da questo."

    Quindi, finché ci sono impianti stereo, Michael Jackson vive?


    "Sì. Mi piacerebbe solo continuare ad andare avanti e ispirare le persone e provare cose nuove che non sono state fatte".

    Fino a che punto la sua fede nel divino ha influenzato la sua vita?

    "Io credo in Dio. Lo facciamo tutti. Ci piace agire onestamente, non impazzire o altro. Non al punto di perdere la nostra visione della vita, di quello che sei e chi sei. Un sacco di artisti, fanno soldi e spendono il resto della loro vita celebrando quell'unico obiettivo che hanno raggiunto, e con quel festeggiamento arriva la droga, il liquore e l'alcool. E poi cercano di raddrizzarsi e dicono: 'Chi sono ? Dove sono ? Cosa è successo? E si sono persi, sono falliti. Dovete stare attenti e avere un qualche tipo di disciplina".


    È una persona molto autodisciplinata?

    "Non sono un angelo, lo so. Non sono come un mormone o un Osmond o qualcosa dove tutto è convenzionale. Questo a volte può essere stupido. Passa il limite".

    Deve essere dura essere un angelo quando si è riconosciuto come uno degli artisti più sexy in giro, le ragazze campeggiano nel vostro cortile e cose simili.

    "Non direi che sono sexy! Ma penso che se è quello che dicono, va bene. Mi piace, come in un concerto. Questo è pulito".
    Ciò che non è pulito è: "Come ti imbatti in un gruppo di ragazze, cosa che faccio sempre, e guiderai fuori e ci saranno tutte queste ragazze in piedi in un angolo e inizieranno a gridare, saltando su e giù e mi limiterò a sprofondare sul mio sedile. Accade per tutto il tempo ... Tutti sapevano dove abitavamo prima, perché (l'indirizzo) era sulla "Map to the Stars Homes", erano arrivate nei dintorni con le telecamere e sacchi a pelo, saltando la recinzione e dormendo nel cortile, entrando in casa, abbiamo trovato persone ovunque. Anche con 24 ore di sorveglianza, trovano il modo di intrufolarsi. Un giorno mio fratello si è svegliato e ha visto questa ragazza in piedi su di lui nella sua camera da letto. La gente fa l'autostop per venire a casa e dicono di voler dormire con noi, restare con noi, e di solito finisce che uno dei vicini di casa li accoglie. Non li lasciamo restare. Non li conosciamo".

    Altri racconti di fan pazzi. Una ragazza che ha cercato di farli saltare in aria, un altro che gli urla dietro nel supermercato. Deve essere un pò difficile a volte sapere chi è tuo amico.

    "Non diventa difficile. E' difficile da spiegare, e qualche volta ho sbagliato. Solo con la forza del sentimento, oppure se una persona è solo piacevole, non sapendo chi sei".

    Solo al top?


    "Conosciamo moltissima gente perché abbiamo una grande famiglia. Ma (ho) forse due, tre buoni amici".

    Le cose non erano molto diverse quando stava crescendo a Gary, in Indiana. Ricorda "un enorme campo da baseball dietro (alla casa) dove vivevo e bambini che stanno giocando e mangiando popcorn e tutto il resto" e non era autorizzato a partecipare, ma crede ancora: "davvero mi sentivo escluso. Abbiamo ricevuto molto in cambio per non giocare a baseball in estate. Mio padre è sempre stato molto protettivo con noi, avendo cura del business e del resto".

    "Siamo andati a scuola, ma credo che eravamo diversi anche allora, perché nel quartiere ci conoscevano tutti. Avevamo vinto ogni 'talent show' e la nostra casa era carica di trofei. Abbiamo sempre avuto soldi e potevamo comprare delle cose che gli altri ragazzi non potevano, come caramelle e gomme da masticare in più, le nostre tasche ne erano sempre piene e le distribuivamo. Questo ci ha reso popolari! Ma soprattutto abbiamo avuto un'istruzione privata. Sono andato solo in una scuola pubblica nella mia vita!"

    "Ho cercato di andare in un'altra scuola qui, ma non ha funzionato, perché un gruppo di fan avrebbe potuto introdursi in classe, oppure saremmo usciti da scuola e ci sarebbe stato un gruppo di ragazzini in attesa di scattare foto e cose del genere. Siamo stati in quella scuola una settimana. Il resto era una scuola privata con altri ragazzi dello spettacolo oppure bambini famosi, dove non avrebbero dovuto esserci inconvenienti".


    Ma trascorrendo la tua vita quasi esclusivamente con i tuoi fratelli e sorelle, non ti fa diventare claustrofobico?


    "Onestamente no, e non lo sto solo dicendo per essere gentile".

    Nemmeno quando siete in viaggio?

    "No. Siamo così stupidi quando siamo in viaggio. Giochiamo, ci lanciamo le cose uno verso l’altro. Sembra che quando si è sotto pressione, trovi un qualche tipo di evasione per compensare il fatto che è un percorso pieno di tensioni: il lavoro, le interviste, i fan che ti afferrano, tutti vogliono un pezzo di te, sei sempre occupato, i telefoni squillano per tutta la notte con i fan che ti chiamano, così metti il telefono sotto il materasso, poi i fan bussano alla porta urlando, non si può nemmeno uscire dalla stanza senza che loro ti seguano. E’ come se fossi in una boccia per pesci rossi e loro che ti stanno sempre a guardare ".

    Come sfuggi alla follia?

    "Vado ai musei, imparo e studio. Non faccio sport, è pericoloso. Facciamo affidamento su un sacco di soldi, e noi non vogliamo rischiare nulla. Mio fratello si è ferito alla gamba in una partita di basket e abbiamo dovuto annullare il concerto, solo perché lui con un ora di divertimento, migliaia di persone hanno perso lo spettacolo, ed eravamo stati citati in giudizio da ogni parte a causa di un gioco. Non penso che ne valga la pena...cerco di fare veramente attenzione".

    Parlando anche riguardo la stampa. Un altro motivo per cui odia le interviste è che ha paura di essere mal riportato. Reputa che le riviste, "possono essere a volte così stupide che li vorrei strozzare (giornalisti)! Dico delle cose e le trasformano tutte. Una volta ho fatto una dichiarazione. Mi preoccupo della fame, amo i bambini e voglio fare qualcosa per il futuro. E ho detto che un giorno mi piacerebbe andare in India, vedere i bambini che muoiono di fame per vedere realmente come ci si sente. E hanno scritto che Michael Jackson prova piacere vedendo i bambini morire di fame, così si può vedere che tipo di persona è !"

    Ti chiedi come una persona così dolce, timida e infantile diventi un demone sul palco.

    "L'ho appena fatto, davvero. Il sesso è una cosa spontanea. Si crea davvero da se stesso."

    Così non ti eserciti ad essere sexy davanti allo specchio?


    "No ! Una volta che la musica suona, mi crea. Gli strumenti mi muovono, mi attraversano, mi controllano. A volte sono incontrollabili e appena succede ... boom, boom, boom, una volta che ti entra dentro"

    Michael ha il controllo completo su ogni aspetto della sua carriera. E critica i suoi sforzi più di chiunque altro: "Non sono mai soddisfatto di quello che faccio. Penso sempre che posso fare molto meglio".

    Comunque, come già abbiamo detto stai per lavorare su un film con Steven Spielberg."Amo Steven", dice Michael. "Non posso davvero dire nulla sul progetto. Dirò che Steven è il mio regista preferito, e che ha esaminato attentamente il diritto di proprietà".

    Ho appena sentito che Francis Ford Coppola vuole fare Peter Pan con lui come protagonista. E noi di "Creem" non abbiamo visto come un po’ una sfacciata personificazione da Sly Stone che ha fatto la sua fortuna interpretando un "beefcake" (bisteccone, bel manzo, ndt) senza cervello.
    A 24 anni, non gli dà sui nervi essere chiamato un "bambino"?


    "Non mi dispiace. Mi sento Peter Pan, così come un Matusalemme, e un bambino. Amo così tanto i bambini. Ringrazio Dio per i bambini. Mi salvano ogni volta!

    Ma come riguardo ad un film sulla propria vita, allora? Riusciremo mai a vedere un film sulla vita magica di Michael Jackson?

    "No. Odierei andare in scena con la storia della mia vita", fa una smorfia. "Non l'ho ancora vissuta! Lo lascio fare a qualcun altro".


    © Sylvie Simmons, 1983
    Fonte: michaeljacksonbox.blogspot // mjj.freeforumzone


    Edited by ArcoIris - 2/4/2018, 04:21
     
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    Grazie infinite Arco per questa bella intervista che hai postato :ok: :kiss2:
     
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