Michael Jackson scoop: Il Processo per pedofilia era una montatura

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    "The King of Pop"

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    Michael Jackson - La vera storia della sua odissea giudiziaria



    Il 9 maggio a Los Angeles, dopo innumerevoli rinvii, inizierà il processo a Conrad Murray, il medico personale di Michael Jackson accusato di omicidio colposo nei confronti del cantante scomparso il 25 giugno 2009.

    A distanza di quasi due anni, l’unico indiziato della morte di Jackson è ancora a piede libero. I suoi sostenitori, ma anche la famiglia, indignati, gridano al complotto e chiedono giustizia.

    Il 31 gennaio 2005 è il giorno in cui ebbe inizio un altro dibattimento: quello che vide seduto al banco degli imputati Michael Jackson stesso, accusato di molestie sessuali nei confronti di un minore. Seguito da più di duemila giornalisti accreditati, fu giudicato come il processo del secolo. Jackson venne assolto da tutti i 14 capi d’accusa ma anche in quel caso molti sostennero la tesi di un complotto ai danni della star.

    È questo il tema che il 10 aprile a Milano, presso l’Hotel Meliã, sarà dibattuto nel corso della seconda Convention ufficiale di Legend Music Awards, dedicata al più grande intrattenitore di tutti i tempi.

    L’ipotesi del complotto contro la star, sarà sviscerato nel corso di una giornata completamente dedicata al Re del Pop: l’argomento è scottante, oggi come nel 2005, e solleva innumerevoli dubbi e opinioni contrastanti circa la verità sui fatti accaduti.

    All’evento parteciperanno: Aphrodite Jones, giornalista dell’emittente televisiva americana FOX che al processo del 2005 ha dedicato l’importante libro rivelazione Michael Jackson Conspiracy e Geraldine Hughes, segretaria dell’avvocato di Evan Chandler, primo accusatore di Jackson nel 1993 e morto suicida nel novembre 2009. La Hughes sulla vicenda ha scritto il libro Redemption.

    Le due autrici racconteranno ciò che è realmente accaduto nel decennio più turbolento della vita di Michael Jackson, analizzando quelle che sembrano essere le radici di una vera e propria cospirazione ai danni del cantante.

    Importanti ed esclusivi materiali video, mai trasmessi prima in Europa, saranno proiettati nel corso della manifestazione, tra i quali una intervista esclusiva a Tom Mesereau, avvocato difensore di Michael Jackson nel 2005.

    Sarà presente anche la grafologa e psicologa giudiziaria Marisa Aloia, esperta in Psicodiagnosi Grafica e autrice del libro “Mille volti, mille firme”, che illustrerà la personalità del Re del Pop attraverso l’esame della sua scrittura.

    Chiuderà la giornata una performance dal vivo di Fabio Mordà, ballerino impersonator di Michael Jackson, che si esibirà in alcune tra le più famose hit del cantante.

    Organizzatore dell’evento è Legend Music Awards, associazione no profit italiana, che agisce sotto la direzione di Jam Music Production, società attiva nella realizzazione di grandi eventi musicali. I Legend Music Awards sono Premi Internazionali della Musica, riconoscimenti che celebrano artisti italiani e stranieri il cui lavoro abbracci almeno 20 anni di carriera o 40 milioni di dischi venduti, e vengono aggiudicati a quegli artisti che, oltre a queste caratteristiche, si siano distinti anche per importanti atti umanitari.

    Il Legend Music Awards Premio Internazionale della Musica, edizione 2009/2010, è stato assegnato a Laura Pausini e Michael Jackson. Per la pop star americana il riconoscimento è stato ritirato dal fratello Marlon Jackson.

    Nel corso della sua Seconda Convention, Legend Music Awards conferirà un premio speciale a Aphordite Jones e a Geraldine Hughes, ospiti presenti, per il loro impegno nel cercare di diffondere, attraverso gli importanti contributi pubblicati in diversi paesi, la verità e la giustizia su uno dei maggiori artisti di tutti i tempi, più volte vessato sul piano personale nonostante il genio musicale e l’importante impegno in ambito umanitario.


    Fonte:


    Edited by ArcoIris - 13/7/2018, 00:27
     
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  2. LuanaMJ
     
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    "Il processo contro Michael fu un complotto"

    Parla Aphrodite Jones, ospite alla Convention europea dei fan di Jackson


    16:26 -
    Domenica 10 aprile, all'Hotel Melià di Milano, si terrà la "Michael Jackson Second European Convention". Ospite dell'evento Aphrodite Jones, autrice del libro "Il complotto", in cui ricostruisce il processo per pedofilia intentato contro il cantante. "Quando mi sono avvicinata al caso ero convinta fosse colpevole - dice a Tgcom -. Ma poi mi sono resa conto di quanto media e polizia ci avessero fatto il lavaggio del cervello. Volevano distruggerlo".

    La convention di domenica (organizzata dalla Jam Music Production) è un'ottima occasione per ricordare Michael, a quasi due anni dalla scomparsa, e scorpire nuovi dettagli su quella che, secondo molti, è stata la grande ingiustizia di cui fu vittime con le accuse di pedofilia mossegli contro.

    La Jones ha minuziosamente ricostruito quanto avvenne dentro e fuori il tribunale nel corso di quel processo, analizzando testi, documenti e visionando ore di filmati per farsi un'idea precisa ed obiettiva del caso. Finendo con il cambiare completamente idea rispetto al pregiudizio iniziale. "In qualità di giornalista per la Fox mi chiesero di seguire il caso ed era un impegno davvero gravoso - spiega -, quasi sei mesi di udienze, e quando ho iniziato a seguire il processo la mia convinzione è che Michael fosse colpevole".


    Cosa le fece poi cambiare idea?
    Tutti erano convinti che lui fosse colpevole, e mi sono resa conto di quanto i media e la polizia avessero fatto un vero lavaggio del cervello nei confronti dell'opinione pubblica. Il giorno che la giuria è entrata in aula pronunciando il verdetto di innocenza è come se mi avessero aperto gli occhi. Quella gente aveva avuto modo di analizzare le cose e avevano avuto una visione meno influenzata della nostra che eravamo al di fuori. Mi sono resa conto che per il procuratore e per i media era stato una sorta di gioco...

    Così ha iniziato a indagare per suo conto?
    Ho scritto al giudice chiedendo di poter visionare le prove a carico ed ho avuto il permesso. Sono stata giorni nel sottorraneo del tribunale spulciando documenti, analizzando le fotografie, guardando i video. Fino a quando non sono arrivata alla ripresa dell'interrogatorio della polizia al ragazzino che aveva accusato Michael. L'ho guardato più volte perché ogni volta appariva evidente che ci fosse qualcosa che non tornava, era troppo nervoso e la descrizione che faceva dei presunti abusi sessuali non era credibile per un ragazzino di soli tredici anni.

    Pensa fosse stato imbeccato?

    Sono convinta che la polizia lo abbia fortemente influenzato. Non dico che gli abbiano suggerito cosa dire, ma sicuramente hanno fatto in modo che lui rispondesse a domande precise che loro facevano indirizzando la deposizione. Ti ha fatto questo, ti ha toccato così, ti ha sfiorato là... lasciando a lui delle timide conferme alle loro ipotesi precostituite.

    Ma perché questo accanimento su Jackson?
    Al centro di tutto c'era una questione di soldi e di fama. Il procuratore distrettuale fece di tutto per affossarlo con ogni mezzo. Furono chiamati esperti, consulenti, furono spese cifre inimagginabili. Ma tutto fu inutile perché non riuscirono a incastrarlo. Ma sono sicura che in realtà Michael da quel processo non si sia mai ripreso veramente. Da quel momento è come se le sue radici fossero state strappate. Non aveva più una casa, un senso di appartenenza, era perso. Secondo me chi ha intentato quel processo ha suo carico ha il peso della sua morte sulle spalle.

    Ha detto che Michael non si riprese mai da quel processo. Al momento della sua morte stava preparando il suo grande rientro: crede che questo potesse dare fastidio a qualcuno e che qualcuno lo volesse morto?

    So che ci sono molte persone che pensano che quella dell'omicidio sia un'ipotesi, non fosse altro per i grandi interessi che c'erano dietro Michael e la quantità di denaro che faceva girare. E' possibile così come non lo è. Io personalmente non credo sia stato ucciso. Penso che il dottore che lui aveva ingaggiato per aiutarlo a sostenere i grandi sforzi che stava compiendo sia stato un irresponsabile ma forse per lui non è stato nemmeno semplici.

    Michael aveva un sacco di persone intorno ma quando voleva fare qualcosa non c'era modo di fargli cambiare idea. Lui era ancora un ragazzino e al tempo stesso una star. Posso immaginarlo chiedere al dottor Murray di dargli questo o quell'altro, e il dottore non negargli anche quello che era illegale fare. Ma in definitiva credo non ci sia stato nessun complotto per ucciderlo


    Fonte:

    Edited by Arcoiris - 13/10/2012, 15:28
     
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  3. lovelives4ever
     
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    Quel processo, quelle accuse...... :Arrrrg:

    Michael... :comm8jk.gif:

    Edited by ArcoIris - 13/7/2018, 00:28
     
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  4. Marika_MJ_
     
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    «Il processo a Michael Jackson? Un complotto»

    Si è svolta il 10 aprile presso l’hotel Melià di Milano la seconda Convention Europea su Michael Jackson, organizzata da Legend Music Award e dedicata quest’anno al processo del Re del Pop: ma non, come verrebbe da pensare, a quello che comincerà il 9 maggio e che vede imputato il dottor Conrad Murray (il medico accusato di omicidio preterintenzionale per la morte di Jackson, avvenuta il 25 giugno 2009 a Los Angeles), bensì a quello mediatico e legale che per anni ha coinvolto l’artista con l’accusa di molestie sui minori (e che si risolse nel 2005 con un verdetto di innocenza per tutti i 14 capi d’accusa per i quali era imputato).

    A ripercorrere la lunga e travagliata vicenda giudiziaria e umana del musicista, la giornalista americana Aphrodite Jones e Geraldine Hughes, che nel 1993 (l’anno in cui Jackson fu accusato per la prima volta di molestie da Jordan Chandler, suo fan) era la segretaria dell’avvocato della famiglia Chandler. Ma a che pro ri-parlare del processo per pedofilia a Michael Jackson a quasi due anni dalla sua morte? Per i fan la questione è tutt’altro che chiusa, perché molti ritengono che più che l’avvelenamento da Propofol a uccidere il loro idolo siano stati il dolore e l’umiliazione subiti per dodici anni con accuse rivelatasi poi infondate, ma a cui, accusano i fan, opinione pubblica e mass-media non hanno mai smesso di credere.


    1993 - QUANDO TUTTO EBBE INIZIO: IL CASO CHANDLER

    Il primo ad accusare di molestie sessuali il cantante fu il 13enne Jordan Chandler, figlio di un dentista radiato dall'albo di Beverly Hills, Evan Chandler (poi suicidatosi). Geraldine Hughes, che quel caso lo seguì da vicino (e a cui ha dedicato il libro Redemption) non ha dubbi: «Jordan non aveva l’aria di un ragazzo che aveva subito abusi.

    Sin dal primo momento quella mi sembrò una cospirazione per estorsione ai danni di Jackson: Evan Chandler voleva fare un film e aveva bisogno di soldi per realizzarlo». E i soldi non tardarono ad arrivare: per evitare il processo, Jackson accettò un accordo extra giudiziale e versò alla famiglia Chandler 20 milioni di dollari. «Certo, per lui erano spiccioli», commenta oggi Tom Mesereau (l’avvocato che difese Jacskon nel 2003), «ma fu un errore gravissimo: creò un precedente e diede alla gente motivo di pensare: “Perché lavorare se si può spellare Jackson?”. Michael fu mal consigliato dal suo staff, che era preoccupato di perdere ingenti quantità di denaro rimandando gli spettacoli a causa di un eventuale procedimento».


    2003 – IL CASO GAVIN ARVIZO

    Nel 2003 uscì Living with Michael Jackson, un documentario realizzato dal giornalista britannico Martin Bashir (lo stesso che aveva intervistato Lady Diana) il quale per otto mesi aveva seguito e filmato il cantante nel suo privato: particolare scalpore la suscitò una scena che mostrava Jackson mano nella mano con Gavin Arvizo, un 13enne malato di cancro, con cui il cantante ammise di avere condiviso la stanza da letto (ma non il letto). «Il documentario fu utilizzato per aprire un nuovo caso, che portò al processo del 2003», racconta la giornalista Aphrodite Jones, «colpevolista pentita», che seguì tutte le fasi del procedimento penale contro Jackson per conto della Fox.

    Jones, un tempo convinta colpevolista, oggi è fautrice della tesi del complotto (sul tema nel 2007 ha pubblicato il libro Il complotto). «In quell'aula di tribunale, dopo che il giudice ebbe pronunciato per 14 volte le parole “non colpevole” guardai Jackson in faccia, cercando di scorgere la sua espressione e mi resi conto che era quella di una persona grata ma soddisfatta che giustizia era stata fatta perché non era colpevole.

    Fu in quel preciso istante che cambiai su di lui», racconta la Jones, oggi autrice di True crime, serie documentaristica dedicata ai delitti irrisolti prossimamente in onda sugli schermi americani. «A scioccarmi fu il fatto che la notizia dell’assoluzione di Jackson venne data in maniera assai fugace dai media, per i quali lui è continuato a essere colpevole: raccontare la caduta di una celebrity è un modo per vendere più copie e aumentare l’audience. Ma lui da questo accanimento mediatico non si è mai ripreso».

    Fonte:
    www.vanityfair.it/show/musica/2011/...li%C3%A0-milano

    Edited by ArcoIris - 3/4/2018, 03:37
     
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    Povero Mike
    SPOILER (click to view)
    vendichiamoci
     
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  6. Andago
     
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    Edited by ArcoIris - 13/7/2018, 00:29
     
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  7. Fragolina Velenosa
     
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    :( Michael

    Edited by ArcoIris - 13/7/2018, 00:29
     
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  8. MJ96
     
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    Ma si puo essere cosi crudeli??
     
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    Queste cose i veri fans li sapevano già... perchè non dirlo prima che i processi erano soltanto dei complotti per fregare dei soldi e per far decadere un uomo che aveva un forte impatto globale??
     
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  10. Honey64
     
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    CITAZIONE (IlCrow @ 13/4/2011, 13:54) 
    Queste cose i veri fans li sapevano già... perchè non dirlo prima che i processi erano soltanto dei complotti per fregare dei soldi e per far decadere un uomo che aveva un forte impatto globale??

    Come non essere d'accordo.

    Edited by ArcoIris - 13/7/2018, 00:29
     
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    Pazzesco, su Michael Jackson si erano sbagliati



    Però adesso non si può far finta di nulla. Michael Jackson non era pedofilo. Proprio no. Zero. Scusate, avevano sbagliato.
    Se sarà confermata – e non si capisce perché non dovrebbe – l’indiscrezione uscita dal Department of children and family services di Los Angeles, un’agenzia governativa che si occupa di servizi ai minori e che ha ovviamente collaborato alle mostruose indagini sulla popstar, Michael Jackson è stato prosciolto «da ogni accusa in tutte le indagini».

    I fatti semplicemente non sussisterebbero. No, non è che non ci siano prove sufficienti a dimostrare che avesse abusato di minorenni. Proprio quei fatti non erano mai accaduti. Mai. E i processi non avevano alcun senso. Che vergogna: un uomo è stato demolito gratis e la sua reputazione è stata buttata nel cesso per nulla. Roba da criminali. E ovviamente, qualora l’indiscrezione (peraltro attribuita a una autorevole fonte governativa) fosse confermata, tutto passerebbe in fureria, un po’ di righe in cronaca sui giornali e sui siti e poi buonanotte ai suonatori.

    Via, uno dei più scandalosi processi a sfondo sessuale degli ultimi anni e forse di sempre, quello che doveva giudicare sulle ripetute tendenze pedofile di uno dei divi più celebrati, è stato semplicemente uno scherzo, una boutade, che volete che sia. Uno schifo, altro che. In sostanza, il Dipartimento, che ha indagato su Michael Jackson per almeno dieci anni partendo dalla denuncia di un minorenne nel 1993, avrebbe stabilito che «Michael è stato completamente cooperativo nel corso di tutti i contatti con il Dcfs. È stato interrogato per ore senza il suo avvocato e non ha mai nascosto nulla. Non riusciva a capire perché queste accuse gli venissero mosse contro».

    Capito?
    Ormai è inutile ritirare fuori tutte le accuse che in quasi vent’anni non soltanto sono state agitate davanti a quello che era il Re del Pop ma gli hanno letteralmente distrutto l’esistenza e, probabilmente, anche la carriera. È inutile ricordare la completa assoluzione nel 2005 nel processo sull’inesistente violenza a Gavin Arvizo e via di seguito tutte le altre incredibili accuse che per anni hanno riempito giornali e televisioni. Tutto inutile, ormai.

    Pensate che nel 2006 un uomo sostenne che Michael Jackson lo avesse violentato e poi stordito con droga e alcol e obbligato a farsi operare da un chirurgo estetico. Si capisce, una sciocchezza mai vista. Eppure tutti a crederci o quantomeno a dare uno spazio largo così sui mezzi d’informazione. E tutti a dire: guarda che schifo quello lì.
    Ecco questo conta.

    Al di là del fatto che Michael Jackson fosse estremamente fragile, che fosse circondato da incapaci spesso anche farabutti, che non poteva non capire quanto fossero equivocabili certi suoi comportamenti peraltro innocenti, rimane il fatto che sia stato completamente annichilito da una delle più gigantesche macchine del fango giudiziario e mediatico mai messe in piedi. Persino quando è morto, giusto qualche minuto dopo, sul web hanno iniziato a scorrere i commenti di chi salutava la morte del pedofilo.

    E gli articoli di giornale, anche quelli più cauti, avevano sempre un «sì però» tra le righe, sottinteso, cautelativo, quasi a evitare la possibilità che in fondo fosse davvero un vizioso poco di buono. In realtà, come hanno spiegato e rispiegato quasi tutti coloro che lo conoscevano bene, era un uomo tendenzialmente asessuato, un bambino cristallizzato dentro il corpo di un divo. Un caso umano, magari. Ma non disumano come il trattamento che evidentemente gli è stato riservato.




    Considerazione:
    Articolo con qualche "ni" ma in sostanza quel che conta è che finalmente si comincia a parlare apertamente della NON colpevolezza di Michael!.... non sarebbe il caso di dare più risalto (a livello mondiale) a questo "mea culpa" da parte dei media che hanno lucrato su questa storia?
    Magari ....Step by Step le cose cominciano ad andare per il verso giusto.

    Edited by ArcoIris - 3/4/2018, 03:39
     
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  12. tizy62
     
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    Grazie mille Marisa, finalmente cominciano ad uscire articoli come questo, solo che come dici tu ci vorrebbe maggior risalto a livello dei media :ok: :clapping:
     
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  13. Aria °
     
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    image image image Finalmente!

    Grazie per la notizia!
     
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  14. »Smile
     
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    Michael è una persona meravigliosa e unica!
    La gente lo deve capire!
    Questo articolo merita!


    Grazie mille per averlo postato!

    Edited by ArcoIris - 3/4/2018, 03:39
     
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  15. galadriel ©
     
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    Io proporrei di farlo girare via Facebook U.U
    Urliamolo al mondo Cribbio!!!
    Banda di citrulli,
    Arrivate dopo quanto? Ah, sì solo 6 anni e Lui non è più su questa Terra per poter festeggiare.
    Bene molto bene.
     
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50 replies since 6/4/2011, 20:13   973 views
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