[AGGIORNATO] DISCOGRAFIA M. JACKSON

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  1. ArcoIris
     
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    "The King of Pop"

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    THRILLER 25th Anniversary Edition (2008)  




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    In occasione del 25° anniversario dell’uscita dell’album, esce la riedizione di “Thriller” in uno speciale cofanetto composto da un CD, un DVD e corredato da materiale inedito.

    Pochi album hanno saputo incarnare il concetto di “universalità” come “Thriller”, il capolavoro del Re del Pop.
    La miscela esplosiva di ipnotici ritmi dance, ruvidità funk, energia rock e levigatezza R&B lo ha reso uno standard culturale da cui è impossibile prescindere, una pietra miliare della storia della musica degli ultimi decenni, un “mito” la cui influenza va ben oltre la sua straripante forza commerciale, quel fragore di cifre e record (decine e decine di milioni di copie acquistate, Grammy Awards a profusione, 37 settimane al primo posto in classifica e sette singoli da Top Ten) che, soltanto in parte, possono rendere l’idea di un disco che ha ridefinito le regole del mercato discografico con le sue straordinarie intuizioni e superbe ambizioni multimediali.

    Malgrado fosse già stato ristampato (con interviste ed inediti) nell’autunno del 2001, la Legacy Recordings (la divisione della Sony BMG deputata alla valorizzazione del ricco catalogo dell’impero musicale nato nel 2004 dalla joint-venture tra le due grandi major) non si è lasciata sfuggire l’opportunità di pubblicare una nuova riedizione, opportunamente intitolata “Thriller 25” e lanciata da un’efficace campagna promozionale a livello globale: spot televisivi, l'uscita airplay delle versioni remixate di Wanna Be Startin' Somethin' e The Girl Is Mine ed il ritorno nelle sale cinematografiche dell’epocale video della “title track”.

    La nuova, sontuosa versione del capolavoro di Jackson è arricchita da un prezioso libretto (con tante foto ed un messaggio di ringraziamento del 'Gloved One') e da un bonus DVD.
    Accanto alle memorabili nove tracce dell’album originale (soltanto due delle quali non furono lanciate come singoli; Michael aveva visto giusto quando si era ripromesso di costruire un album di soli successi!), “Thriller 25” recupera dalla precedente ristampa un breve estratto della “voice-over session” dell’icona del cinema del terrore Vincent Price in una versione “pulita” senza musica di sottofondo (sua è la voce fuori campo e, soprattutto, l’agghiacciante risata da folle che si è impressa in modo indelebile nei ricordi di intere generazioni di ascoltatori) ed inserisce cinque remix realizzati da alcune delle personalità di maggior spicco del mondo hip-hop e ben due inediti rimasti fino a quel momento negli archivi del Re del Pop.

    Le cinque riletture hanno la finalità di avvicinare al “blockbuster” della musica anni ’80 le nuove generazioni di ascoltatori, in particolar modo gli appassionati del genere ' urban '. I risultati raggiunti da coloro che hanno curato i remix sono, tuttavia, alternanti.


    Il primo singolo estratto, “The Girl Is Mine 2008”, è opera di will.i.am, che ha rimosso le parti vocali di McCartney trasformando la classica ballata midtempo in un pulsante “banger” con tanto di rap (non esattamente memorabile) il cui intento è quello di far “tremare” i club del mondo intero.

    La rivisitazione di “P.Y.T” (ad opera dello stesso membro dei Black Eyed Peas) potrà suonare ai più come una nuova incisione di Michael; in realtà, è il remix del demo prodotto dallo stesso Jackson (lo si può trovare nel mastodontico box celebrativo del 2004 “The Ultimate Collection”), successivamente rielaborato da Quincy Jones e James Ingram in un delizioso “uptempo” ai cui cori presero parte anche LaToya e la futura superstar Janet.

    “Wanna Be Startin’ Somethin’ 2008” è, probabilmente, la migliore delle riletture: Akon è di origini senegalesi e ha saputo cogliere bene lo spirito dell’ipnotico brano dance “insaporito” da aromi tipici della “world music” (da antologia la cantilena “mama-se, mama-sa, ma-ma-koo-sa, presa in prestito dal sassofonista camerunense Manu Dibango ).

    “Beat It” nella versione di Fergie è, invece, l’anello debole della catena, un karaoke non esattamente riuscito: in questo caso will.i.am ha il “merito” di abbruttire un classico, di “imbolsirlo”, facendo persino suonare il fenomenale assolo di chitarra di Van Halen quasi datato, in un contesto nel quale la simpatica neo-diva di “The Dutchess” è palesemente in affanno.

    Senza lode né gloria, poi, la “Billie Jean” secondo Kanye West : il super produttore si limita a qualche mugugno, non rappa, rallenta la base aggiungendo ad essa, nel suo ormai classico stile, degli archi di grande effetto, eppure il risultato non va oltre la sufficienza.


    La vera sorpresa del progetto è l’inedita, dolcissima ballad co-scritta da Steve Porcaro “For All Time”, che potrebbe essere definita una “Human Nature” ' overproduced ' (la strofa ricorda moltissimo la gemma slow di “Thriller”, anch'essa concepita dal componente della band dei Toto): proveniente dalle mitiche sessioni del 1982, conferma la statura di Jackson (che ne ha personalmente curato il “mastering”) quale interprete di ' lenti ' di grande atmosfera. L'inedito ha suscitato qualche dibattito tra i fan, alcuni dei quali hanno avanzato l’ipotesi che sia stata incisa nuovamente in vista di un inserimento (poi mai avvenuto) in “Dangerous” (1991).

    L'altro bonus, riservato al solo pubblico giapponese, è “Got the Hots” ma non è altrettanto soddisfacente: l’intro ricorda molto “Thriller” e, nel complesso, la traccia non riesce ad affrancarsi da un manierismo ' disco-funk ' che risulta oggi alquanto obsoleto.
    Sarebbe stato preferibile includere qualche altro ' scarto ', tipo “Nite Line” o “Hot Street”, oppure ripubblicare due degli extra dell’edizione 2001: “Someone in the Dark”, dallo storybook di “E.T.”, e “Carousel” (quest’ultima fu esclusa dalla track list dell’album originale in favore di “Human Nature”).

    Oltre ai remix ed alle tracce inedite, a rendere speciale questa nuova edizione dell’album più venduto di sempre è il DVD contenente i tre clip promozionali che hanno lanciato Michael nell’empireo dello “stardom” planetario, contribuendo anche all’affermazione del video quale insostituibile veicolo promozionale della musica “mainstream”; consideratelo non una semplice appendice dell’album, ma uno strumento prezioso che vi guida, visivamente parlando, nel cuore di un mito della cultura pop.

    VIDEO
    - Il cortometraggio di Landis (il regista di “The Blues Brothers” e di “Un lupo mannaro americano a Londra”) è riproposto nella sua durata integrale (14 minuti) e non ha perso il suo fascino tenebroso: il mini-horror da “dance floor”. Da molti reputato il video più celebre di sempre, fa parte, a pieno diritto, dell’immaginario collettivo (in quanto tale, è stato oggetto di numerose citazioni e parodie) e, all’epoca, fu giudicato a dir poco sensazionale (fu anche preso in considerazione per una candidatura all’Oscar come migliore “short film” ed il suo “making of” fu un grande successo dell’home video di quegli anni, con ben nove milioni di copie vendute).

    - “Beat It” si ispira, invece, a “West Side Story”, riproponendo il classico scontro tra due gang metropolitane (diverse comparse erano, effettivamente, membri di ' street gangs ', così da garantire un effetto veridicità), ed è anch’esso entrato negli annali, non solo dello spettacolo ma anche del costume: la giacca rossa indossata da Michael divenne, infatti, un ' must ' per i giovani statunitensi e non solo.

    - Malgrado oggi possa sembrare il meno costruito ed elaborato del trittico, il criptico video di “Billie Jean” è dotato di un valore storico non inferiore agli altri due: fu il primo videoclip di un artista di colore ad essere trasmesso dal neonato canale musicale MTV (dopo non poche insistenze da parte della casa discografica, che arrivò persino a minacciare il ritiro dei propri artisti bianchi dalla programmazione del network) e stabilì gli imprescindibili canoni del genere (in particolare, la “dance routine”), sottolineando inoltre l’essenza della canzone, la prima a mettere a fuoco la naturale diffidenza della superstar nei confronti dei potenziali ' stalkers ' e dei media ingordi di redditizi scoop.

    - Più che appropriata è l’inclusione della spettacolare performance della stessa in occasione dello special televisivo che, nel marzo 1983, celebrò i 25 anni della Motown, la storica etichetta con la quale Michael aveva esordito giovanissimo (come membro dei Jackson Five, la più celebre boy band di colore degli anni ’70): la Epic acconsentì alla sua partecipazione a patto che, dopo il medley di successi eseguito con i fratelli, si esibisse cantando il secondo singolo estratto dall’album all’epoca fresco di stampa.
    Il risultato fu un momento magistrale della storia della tv (il segmento dello show che lo vide protagonista fu candidato agli Emmy Awards) e della danza: fu, infatti, in tale occasione che l’interprete di “Billie Jean” lanciò il magistrale marchio di fabbrica delle sue coreografie, il “moonwalk”, che Jackson avrebbe perfezionato negli anni successivi fino a rendere la sequenza dei passi praticamente perfetta ai tempi del “Dangerous World Tour”.

    Il DVD, tuttavia, sarebbe stato ancora più appetibile se fosse stato aggiunto qualche contenuto extra già reperibile altrove (il “making of” del video più celebre, ad esempio) e se, per l’occasione, fosse stato realizzato un esauriente documentario sulla genesi del disco e sull’influenza da esso esercitata sugli artisti delle generazioni successive (magari ampliando il già pregevole ma sintetico special trasmesso dalla CBS qualche anno prima.).

    All'uscita, l'album raggiunse immediatamente i primi posti delle classifiche e a distanza di 4 settimane superò il milione e mezzo di copie vendute. Fece anche da traino per gli altri dischi del repertorio di Jackson che rientrarono in classifica, uno su tutti il DVD “Live in Bucharest: The Dangerous Tour” che rientrò in Top Ten in molte nazioni. Nel periodo di maggior successo dell'album, Jackson non programmò nessuna esibizione pubblica per la promozione del disco.
    Il fascino dell’album ha, dunque, saputo sfidare vittorioso il trascorrere dei decenni e la transitorietà delle mode musicali (e non).


    Tracklist originale
    "Wanna Be Startin' Somethin'"
    "Baby Be Mine"
    "The Girl Is Mine" (con Paul McCartney)
    Thriller"
    "Beat It"
    "Billie Jean"
    "Human Nature"
    "P.Y.T.(Pretty Young Thing)"
    "The Lady in My Life"

    Remix
    The Girl is Mine 2008 con Will.i.am,
    P.Y.T. (Pretty Young Thing) 2008 con Will.i.am,
    Wanna be Startin’ Something 2008 con Akon,
    Beat It 2008 con Fergie dei Black Eyed Peas,
    Billie Jean 2008 Kanye West mix.

    Bonus DVD:
    Thriller
    Beat It
    Billie Jean
    Billie Jean performance from Motown 25: Yesterday, Today and Forev

    Ricerca ed impaginazione a cura del Michael Jackson Gold World.
    Risorse: maj-88.wixsite – currerjames.wordpress.com - Wikipedia

    Edited by ArcoIris - 22/4/2017, 16:31
     
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